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SLANCI,BILANCI E RILANCI da 1 dei 760 Pasquini pubblicato il 23 Marzo 2021 alle 7:16
[COLOR=darkblue][SIZE=2] COSMOPOLI E’ LASTRICATO DI BUONE INTENZIONI MA…… MANCANO I FATTI! [/SIZE] [/COLOR] Milioni di euro pronti per la ripartenza, progetti a gogò, una serie infinita di buone intenzioni di cui attendiamo trepidanti gli inizi, intanto come cantava Celentano “Il tempo se ne va” scorre veloce e come potete vedere interessa anche la messa in sicurezza del palazzo in Via Carducci ormai transennato da un mese che perde pezzi, ovvero calcinacci che cadono pericolosamente sul marciapiede ed in strada , costringendo i pedoni a spostarsi sul marciapiede di fronte o rischiare qualche calcinaccio nel ghiozzo del collo per non parlare poi che questo decrepito palazzo incombe sull’attraversamento pedonale che ogni mattino e pomeriggio i bambini attraversano ( sotto lo sguardo di un vigile ) per recarsi o uscire dalla scuola di S,Rocco … ma cosa ci vuole santo Dio se non un briciolo di attenzione e altrettanta buona volontà, probabilmente i responsabili godono nel ricevere le critiche paesane e dei pericoli che possono correre i cittadini. Va bene che anche questo s’intona con il resto del paese ed anche questo non si riparerà con le parole recitate e scritte nei grandi editti dei risorgenti, ma al di là delle facili promesse almeno cominciate a fare qualcosa per poter domani non ripetere il logoro refrain …. faremo questo quello e quell’altro ma poter dire orgogliosamente …ecco cosa abbiamo fatto! Uno dei 750 Pasquini
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Amministrazione Comunale Portoferraio pubblicato il 23 Marzo 2021 alle 5:26
‼ Aggiornamento situazione COVID alle ore 19.30 del 22 marzo. Oggi si registrano 2 NUOVI CASI POSITIVI: - 1 è persona residente o domiciliata nel comune di Porto Azzurro, - 1 è persona residente o domiciliata nel comune di Portoferraio. ✅ Il nostro territorio si trova in zona ARANCIONE ✅ Prosegue l'attività di tracciamento con il sistema drive throught ❗❗Raccomandiamo l'osservanza di comportamenti responsabili ed il rispetto delle buone pratiche per continuare ad arginare la diffusione del Virus.
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solisca silvio da capoliveri pubblicato il 22 Marzo 2021 alle 22:16
Caro Dottor Paolo, la morte ha bussato alla sua porta improvvisamente, strappandola alla sua famiglia. La ricordo con stima e nostalgia nei corridoi dell'ospedale di Portoferraio, sempre pronto a correre al capezzale dei suoi pazienti e nel carcere di Porto Azzurro, dove la incontravo spesso allorché vi lavoravo; la ricordo quando, di recente, veniva far visita alla mia povera mamma per medicare le sue piaghe da decubito ai piedi, divenuti altresì gonfi e sofferenti. Ricordo la sua faccia sempre pronta al sorriso e la sua competenza nell'arte medica. Che dire? Abbiamo perso con la sua morte un "pezzo da novanta", un medico con la M maiuscola! Riposi in pace, Dottore, e protegga dal Cielo la sua famiglia, che ha ancora tanto bisogno di Lei!
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Lorenzo Zini x Carlo Cardelli da Capoliveri pubblicato il 22 Marzo 2021 alle 20:56
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/zini1.JPG[/IMGSX] Ho letto con molta attenzione il suo articolo relativo ai lavori che sono stati eseguiti sui muretti posti a protezione della strada in Via Silvio Pellico e, devo riconoscere, di essere rimasto alquanto basito da quanto scritto, in particolar modo dall'ultimo periodo, che qua riporto: " Una domanda mi sorge spontanea? Ma tutta questa gente che oggi protesta per una ringhiera di protezione, dov’era quando è stata realizzata la “nuova” pensilina che ha sostituito quella storica di inestimabile valore storico e architettonico….. Lo vedono o non lo vedono lor signori che ogni anno i bar avanzano sempre più verso la piazza occupando suolo pubblico? E spero che la nuova amministrazione intervenga per farli arretrare… E che dire, per ultimo, di quelle panchine in granito sulla storica Via Roma?". - in primis, non trovo il nesso che vi possa essere tra "bar che avanzano sempre di più verso la piazza occupando suolo pubblico" con il tema oggetto di discussione; - secondo, si cita la realizzazione in passato di diverse opere, tra cui la pensilina e le panchine in granito che, sicuramente, sarebbero potute essere realizzate in modo diverso e meno invasivo. Concordo, ma vorrei avanzare una domanda: chi erano gli amministratori all'epoca? chi erano i membri della giunta che hanno permesso questo? Non ci sarà mica una corresponsabilità? - per concludere, ma assolutamente non di minor importanza, sembrerebbe, da ciò che ho dedotto, che la realizzazione di "scempi" passati giustifichi e acconsenta la realizzazione di nuovi e questo è inaccettabile. Premetto che non voglio alimentare polemiche sterili. Questo è esclusivamente il mio pensiero, il pensiero di un ragazzo che ha cuore il suo paese e che crede che l'amministrazione comunale abbia come dovere primario quello di tutelare l'interesse della collettività. Il nostro borgo è unico e, come tale, merita tutto il rispetto possibile. Tanto dovevo. Consigliere comunale di minoranza Lorenzo Zini
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Angelo Banfi pubblicato il 22 Marzo 2021 alle 20:37
A PAOLO MENNO . UN PICCOLO MA SIGNIFICATIVO RICORDO, [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/paolo.JPG[/IMGSX] Ho avuto il piacere di conoscere ed apprezzare Paolo Menno come uomo e professionista. Le occasioni per due chiacchiere devo dire sono sempre state rare e spesso fugaci però qualche tempo fa in attesa di caricare in auto un familiare ho avuto l’opportunità di scambiare due parole diverse dalle solite circostanze che imponevano il suo incontro. Dopo i soliti saluti di rito mi ha voluto fare i complimenti per il mio nuovo incarico al’Ente Parco e per questi nuovi rapporti relativi al paesaggio con i comuni elbani sottolineando il fatto che per Porto Azzurro non facevo altro. Mi ha fatto molto piacere che una persona impegnata come lui fosse tanto informato su di me e, proseguendo, oltre ad elogiarmi per questo continuo impegno personale mi sollecitava a continuare ad essere sempre attivo verso attività dove non ci sono interessi personali ma solo quelli che ti devono in modo corretto gratificare perché per persone come noi la soddisfazione è aiutare il prossimo. Poche parole e arrivato il familiare è risalito in auto ed è ripartito, Un piccolo momento di cortesia ma è la testimonianza, per chi non lo conoscesse, di una persona semplice, informata, onesta e dedita alla sua disponibile attività principale: il benessere degli altri. Concludo unendomi a tutti gli amici e conoscenti a lui vicini per esprimere le più sentite condoglianze ai suoi più cari familiari Angelo Banfi
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" Zio Mauro" pubblicato il 22 Marzo 2021 alle 20:12
da X Zio Mauro Ti ringrazio della precisione, ma non desideravo infierire più di tanto, e già che ci siamo: ..... li vogliamo anche aggiungere i pensionati nel gruppo di quelli che pagano addizionali comunali e regionali ? Oltretutto, ci si potrebbe accorgere che moltissimi non aventi diritto di voto (che sono la maggior parte dei proprietari di seconde case), contribuiscono in maniera "molto sensibile" al mantenimento del Comune, pur non ricevendone granché come servizi in cambio. Anzi, con tutta probabilità, se quello che sottolinei come cosa buona e giusta fosse reso noto, si vedrebbe che probabilmente sono "ben spremuti", ma, d'altro canto anche in ipotesi le cifre fossero sensibili, vedo molto difficile che ci potrebbero essere riduzioni su imposizioni fiscali.....anzi, le tasse sono molto rapide a salire (ecco perché c'è tanta evasione), ma poco propense a scendere. Il politico al governo del Comune X o Y (salvo pochissimi casi, ma ci sono), a chi le mette le tasse ?.......ai residenti che votano, o a i non residenti che non votano ? La poltrona .........è sempre la poltrona, mentre la giustizia o l'equilibrio è altra ben più nobile cosa. 😉
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Andrea Gelsi gruppo cons, Bene Comune pubblicato il 22 Marzo 2021 alle 17:05
SUI MALFATTI LAVORI DI VIA SILVIO PELLICO [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/muretto.JPG[/IMGSX] In relazione ai lavori effettuati da un privato su suolo pubblico, penso che sia necessario fare chiarezza per la nefandezza che è stata autorizzata dal Comune e realizzata dal privato con l'installazione della ringhiera. Nel 2017/2018 dopo molte liti tra il proprietario del fondo sotto strada con vari frequentatori del locale L'Altrovino, (liti banali per supposto disturbo alla quiete e qualche tappo di vino e tre noccioli di oliva caduti nella sua proprietà), lo stesso, su indicazione di qualche suo ottimo amicone, presentò in Comune, senza troppo clamore, una pratica per l'installazione di una ringhiera sul muretto lungo la via. Premetto, che la sua abitazione non è ubicata in campagna, dove la scelta indica voglia di riservatezza, ma è ubicata in pieno centro storico di Capoliveri, borgo notoriamente e per fortuna frequentato da molti turisti, ma non particolarmente indicato per chi cerca la solitudine nei mesi estivi. La pratica, fatto il suo iter negli uffici tecnici comunali, venne approvata (con troppa superficialità??) dalla competente Commissione Paesaggistica di allora. Alla luce della norma che separa le funzioni di indirizzo politico dalle funzioni di gestione amministrativa, io personalmente come altri amministratori (e in quel momento dico tutti) non conoscevamo e non eravamo tenuti a conoscere come giusto che sia, tutte le pratiche presentate all'Ufficio Tecnico, compresa questa. Nel 2019 non contenti, per il principio che al brutto non c’è mai fine, viene presentata dal privato una variante al progetto ancora più brutta, ma, in compenso, più vantaggiosa per il privato stesso. Per caso, però, un paesano mi informa di cosa stesse accadendo e cosi inizio a prendere informazioni nei vari uffici. Come chiedo di visionare la pratica, mi rendo conto che solo grazie ad un’informazione avuta da un privato cittadino e proprio grazie alla presentazione della variante, sono ancora in tempo a fare qualcosa per fermare questo scempio. L'ufficio tecnico mi informa che il muretto è risulterebbe di proprietà del privato che ha presentato la pratica edilizia. Per logica non potevo credere a quanto mi veniva detto dato che il nostro paese è circondato da muretti centenari proprio lungo le vie principali (Via Circonvallazione, Via 25 Luglio, Via Calamita, Via Mellini, Via Cavallotti, ecc. ecc.). Avanzate le mie perplessità il tecnico mi informa anche che, per un errore durante una permuta tra il comune e il privato, forse è stato commesso un errore. Dico subito al tecnico comunale di bloccare la pratica e quindi di bloccare in autotutela il rilascio del necessario Permesso a Costruire, comunque denominato, in attesa di una verifica finalizzata ad accertare se realmente ci sia stato un errore del tecnico al momento dei frazionamenti; contemporaneamente faccio dare incarico per tali verifiche ad un geometra esterno che l’ufficio competente individua nella figura del Geometra Della Lucia Giulio. Informo gli uffici che nel caso in cui fosse accertato l'errore, sarebbe stato necessario predisporre immediatamente le pratiche per effettuare un eventuale esproprio di 50 cm in profondità e relativi al muretto in questione. Poi io il 27/07/2020 dopo aver pareggiato le elezioni e poi vinto il ballottaggio vengo cacciato non dai capoliveresi ma dal Consiglio di Stato. Ecco, da quel momento io esco di scena ma consapevole del fatto che tutte le direttive politiche impartite fino a quel momento, proprio a tutela di una via del nostro paese, sarebbero diventate vane e sostituite con altre direttive dalla nuova compagine politica. Oggi, voglio prendere per buono che dall'incarico dato dagli uffici comunali per stabilire la proprietà, possa essere emerso che effettivamente ci sia stato un errore al momento della permuta, ma voglio però capire, il motivo per cui, dalla nuova amministrazione, non siano state attuate, se necessarie, le pratiche per l’esproprio della proprietà relativa al muretto, proprio come io, invece, avrei voluto fare. Viene da pensare che agli amici degli amici non si doveva, o peggio, non si poteva fare un esproprio di 50 cm. di profondità. Sono anche sicuro che quando fu fatta la permuta, il comune non avrebbe mai voluto cedere la proprietà del muretto ma solo l’area sottostante che si trova a ridosso del muretto in questione e questo è sicuramente scritto all’interno dell’atto di permuta. Se poi nell’accatastamento è stato fatto un successivo errore, tutti sappiamo che il catasto non è provante. Altro atto ancora più grave commesso da questa amministrazione è il fatto che, oltre a permettere l’autorizzazione di una nefandezza del genere in proprietà privata che, come ho già detto, poteva essere evitata, è stato il rilascio del nullaosta al privato per l’installazione della ringhiera anche sull'area pubblica come da delibera di Giunta Comunale n. 326 del 03/12/2020. Quindi, si tratta di un nullaosta rilasciato, con scienza e coscienza, solo qualche mese fa. Pertanto non riesco proprio a capire il motivo per cui l'amministrazione Montagna, potendo e avendo le facoltà per intervenire, dato che era a conoscenza del problema, abbia deciso di tutelare un interesse privato a discapito di quello pubblico. Quanto sopra detto è documentabile e riscontrabile presso gli uffici comunali.
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Michele Nardi in trasmissione pubblicato il 22 Marzo 2021 alle 16:05
L’EMOTION CHEF MICHELE NARDI SCELTO COME MIGLIOR CHEF TOSCANO PORTA IN TV I SAPORI UNICI DELL’ISOLA D’ELBA Lo chef rappresenta la Toscana a “Cuochi d’Italia” su TV8 proponendo piatti esclusivamente elbani come la ribollita di mare e il granchio favollo [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/chef.JPG[/IMGSX] (Isola d’Elba, 22 marzo 2021) – Sono i sapori e i profumi unici dell’Elba l’ingrediente segreto di Michele Nardi, l’emotion chef originario di Piombino ma elbano per scelta che nelle ultime settimana è protagonista di Cuochi d’Italia su TV8, come miglior chef rappresentante della sua Regione, la Toscana. La competizione prevede lo scontro diretto tra le regioni che si sfidano attraverso pietanze tipiche rilette in chiave contemporanea, vagliate dal giudizio di Cristiano Tomei e Gennaro Esposito sotto la conduzione di Alessandro Borghese. A rappresentare la Toscana proprio Michele Nardi che ha portato sulla tavola di Cuochi d’Italia l’unicità dell’Elba, attraverso i piatti della tradizione e ingredienti unici espressione dell’essenza dell’isola, cioè il connubio perfetto tra mare e terra. Un equilibrio espresso appieno dalle proposte presentate in televisione, prima tra tutti la Ribollita di mare, un piatto dal dna elbano: il cavolo nero della tradizione è stato sostituito con le erbe spontanee tipiche dell’Isola d’Elba a cui si aggiunge quanto offerto dal mare dell’arcipelago, come le seppioline e le lumachine di mare. Un’altra proposta originale è stato il granchio favollo, specie diffusa nel mar Mediterraneo ma che all’Elba trova le migliori condizioni di habitat, ma sono apparse in trasmissione anche il Gurguglione all’elbana; la Zuppa d’ova, piatto della tradizione contadina, offerto ai braccianti dalle famiglie per cui lavoravano che esprimevano la loro ricchezza nel numero di uova usate per la preparazione; il Lesso rifatto, tipico toscano e qui reinterpretato in chiave contemporanea. “Ogni piatto è un ambasciatore dell’Elba, un modo per raccontarla nel mondo attraverso profumi e gusti dell’Isola –sottolinea Michele Nardi – Nell’immaginario collettivo la Toscana è associata ai prodotti di terra mentre in trasmissione ho cercato di portare un punto di vista diverso, quello del mare toscano e del suo arcipelago”. L’Elba e la sua biodiversità sono dunque l’ingrediente segreto, che il Parco Nazionale Arcipelago Toscano vuole tutelare attraverso il riconoscimento ufficiale di varietà locali dell’isola d’Elba. Il progetto è rivolto ad alcune piante ortive, tra cui la cipolla di Patresi, la cipolla ciatta e la cipolla della Zanca, il cavolo di Patresi e varie tipologie di fagiolo e pomodoro, ma anche specie autoctone di piante da frutto come susino, melo, pero, agrumi, ciliegio, vite e fico ancora oggi conservate negli orti e nei giardini privati. Si tratta di piante che costituiscono un ampio patrimonio dell’attività agricola del passato oggi esposto al rischio di estinzione, a causa della tendenza dell’agricoltura moderna all’utilizzo di varietà selezionate per ottenere la massima produttività. Queste tendenze infatti portano a soppiantare le colture tradizionali, che si riducono nel numero complessivo di varietà coltivate, impoverendo così la biodiversità agricola.
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FONDAZIONE ISOLA D'ELBA onlus pubblicato il 22 Marzo 2021 alle 15:59
IL RECOVERY PLAN ALL’ELBA: UNA GRANDE OPPORTUNITÀ POCO CONOSCIUTA. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/fondazione.JPG[/IMGSX] Il Recovery Plan – Next Generation EU è un gigantesco piano di finanziamenti europei col quale si vuole rilanciare ed ammodernare i paesi europei messi in crisi economica e sociale dalla pandemia, a seguito del quale consegneremo ai nostri figli un’Europa moderna, digitalizzata, competitiva e ricca di possibilità lavorative per i giovani. Tutte le regioni ed i comuni italiani potranno accedervi presentando progetti di investimento dettagliati e compatibili con i vari assi di sviluppo ammessi dal Piano. Per l’Elba, terza isola italiana, è’ una grande opportunità che deve essere utilizzata nel più proficuo dei modi. L’Amministrazione di Portoferraio come capofila ha predisposto un elenco dei progetti per tutti i 7 comuni, purtroppo con molti limiti dovuti al ristretto tempo per la presentazione, ma il Sindaco Zini nella riunione dell’11 marzo scorso ha aperto ad ulteriori suggerimenti. Approfittando della disponibilità vogliamo suggerire l’inserimento di altre importanti questioni assenti nel documento, quali l’autonomia idrica, la depurazione degli scarichi a mare, l’isola “Plastic Free”. Tutti temi connessi alla rivoluzione verde e transizione ecologica, missione inclusa nel Piano. Per l’Autonomia Idrica ASA ha proposto il dissalatore, impianto tipicamente industriale, che per alcuni aspetti contrasta con le linee di indirizzo ambientali del Piano. All’Elba le perdite idriche della rete distributiva sono del 57%, per cui il 43% della costosa acqua dissalata andrebbe sprecata. Non sembra l’approccio migliore. L’apporto totale dei pozzi e sorgenti elbane in volume è pari attualmente a circa il 75% del volume complessivo erogato dalle reti comunali. Adottando i concetti dell’economia sostenibile riteniamo che l’autonomia idrica debba passare dalle buone pratiche, in ordine: piano pluriennale di revisione delle condotte fino a valori di perdite accettabili, ricerca e captazione delle ulteriori risorse idriche sotterranee disponibili, realizzazione di idonee opere di accumulo di acqua anche per bilanciamento invernale/estivo, attivazione di un piano di recupero acque piovane diffuso, e sostituzione/riparazione della tubazione di collegamento Elba-Piombino. I dati sono tratti da autorevoli studi: Report 2020 di “Isole Sostenibili” redatto da Centro Nazionale Ricerche CNR e Legambiente ( https://www.cnr.it/it/news/9537/report-isole-sostenibili-2020 ); Rapporto “Analisi disponibilità idriche attuali e future” commissionato da AATO 5 Toscana Costa allo studio AICOM LOTTI – Roma – vol.2 pg.41. La Depurazione delle acque reflue dovrebbe essere inserita con un progetto di adeguamento degli impianti e degli scarichi a mare di tutta l’isola ai migliori standard mondiali (best practices). La lotta alla plastica dovrebbe essere fortemente implementata su tutti i territori comunali, con l’obiettivo di azzerare ogni utilizzo monouso nel territorio elbano. Le Risorse Energetiche rinnovabili e la Mobilità Elettrica sono già citate nel documento ufficiale: sono progetti molto complessi per loro natura, quindi auspichiamo fortemente che ne vengano implementati gli studi e la successiva realizzazione pluriennale, senza restare solo ipotesi sulla carta. Sono tutti tasselli di un complesso e difficile mosaico che, se ben realizzato nel tempo, porterebbe l’isola verso un futuro più sostenibile e più appetibile per un turismo esigente verso i valori della natura. La Fondazione dà comunque la sua piena disponibilità per ogni forma di collaborazione fosse utile. Fondazione Isola d’Elba
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AMMINISTRAZIONE CAPOLIVERI pubblicato il 22 Marzo 2021 alle 13:45
“L’amministrazione comunale di Capoliveri esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia Menno per l’improvvisa scomparsa del dott. Paolo. Un figura umana e professionale di grande spessore, un uomo e un medico che tanto ha fatto per Capoliveri e la sua gente e a cui tutti noi saremo sempre riconoscenti”.
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Carlo Cardelli Capoliveri pubblicato il 22 Marzo 2021 alle 12:40
MI CORRE L’OBBLIGO VISTA LA POLEMICA SUI FAMOSI MURETTI DI FARE CHIAREZZA DI COME SI SONO SVOLTI I FATTI. Il dott. Giannoccaro (al quale è stata conferita la cittadinanza onoraria per meriti dal Sindaco di Capoliveri per l’esercizio gratuito della professione di medico ortopedico a servizio della comunità capoliverese ed elbana) considerato a tutti gli effetti un capoliverese, poiché ha scelto quale sua seconda casa proprio Capoliveri, dove viene a rifugiarsi ogni volta che lascia la sua Bologna, per cercare un po’ di tranquillità era proprietario di appezzamento di terreno (detto Il cucuzzolo), sotto l’ attuale sede dell’asilo comunale. Un giorno l’amministrazione comunale decise di realizzare la famosa “Torretta” per consentire ai bimbi dell’asilo di entrare ed uscire dalla scuola materna in tutta sicurezza. Per farlo fu necessario avvalersi di quel terreno, di proprietà Giannaccoro, che dunque fu ceduto in permuta al comune di Capoliveri con altro terreno di proprietà comunale, antistante la casa del dottore. Si occupò di fare il frazionamento del terreno per conto dell’amministrazione, il geom. Lorenzo Landro. Da una successiva verifica tecnica emerse che la proprietà ceduta al dott. Giannoccaro, in cambio del terreno per la costruzione della torretta, comprendeva i muretti a protezione della strada in via Silvio Pellico. La verifica era stata effettuata, per il comune dal geom. Giulio Della Lucia, per la proprietà dal geom. Fabio Marzolla. Venne fuori che i famosi muretti, a protezione di eventuali cadute verso il fondo sottostante, erano di proprietà Giannoccaro. Ciò comportava e comporta che il proprietario è responsabile di tutto quanto succede su detti muretti, comprese le cadute accidentali. Si consideri, inoltre, che i muretti hanno un’altezza di 78 cm da terra (come quasi tutti i muretti del paese di Capoliveri), mentre oggi è richiesta un’altezza minima di sicurezza di 110 cm. Purtroppo negli anni sono stati evidenziati comportamenti incauti di tantissimi che salivano su detti muretti mettendo in pericolo se stessi, con il rischio di ricadute di responsabilità sul proprietario del terreno. Mi ricordo che in questi anni non poche persone sono cadute da questi muretti comunali (tre dalla pensilina, uno in via Gori), l’ultimo in via Claris Appiani. Per fortuna nessuno di questi ha fatto mai denuncia al Comune di Capoliveri. Una domanda mi sorge spontanea? Ma tutta questa gente che oggi protesta per una ringhiera di protezione, dov’era quando è stata realizzata la “nuova” pensilina che ha sostituito quella storica di inestimabile valore storico e architettonico….. Lo vedono o non lo vedono lor signori che ogni anno i bar avanzano sempre più verso la piazza occupando suolo pubblico? E spero che la nuova amministrazione intervenga per farli arretrare… E che dire, per ultimo, di quelle panchine in granito sulla storica Via Roma? Carlo Cardelli
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ITALIA NOSTRA Arcipelago Toscano pubblicato il 22 Marzo 2021 alle 12:05
[COLOR=darkred][SIZE=4] L’ORA DELLE SCELTE CHE FANNO LA DIFFERENZA [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/italia.JPG[/IMGSX] Non tutti i mali vengono per nuocere: il tempo della Pandemia impone necessariamente delle riflessioni. Quale miglior momento per fermarsi e programmare finalmente una mossa speciale in controtendenza rispetto a quanto finora si è fatto? Urge la progettazione di qualche scelta di fondo che ci faccia uscire dal nauseante approccio campanilistico e opportunistico che contraddistingue da anni il comportamento delle istituzioni elbane. Ormai è noto e condiviso da tutti che all’Elba non siamo capaci di fare sistema e che questa debolezza ci penalizza su qualsiasi tavolo e in qualsiasi consesso favorendo spesso soluzioni che non premiano il bene comune; i tentativi fino ad oggi sperimentati dai sindaci su sanità, trasporti e cultura non hanno brillato per compattezza e capacità progettuale. Allora è su questo punto che dobbiamo incidere: definiamo uno stretto perimetro di temi trasversali di interesse vitale per tutta l'Elba sui quali si rende necessario coinvolgere competenze tecnico-scientifiche, non istituzionali, “super partes”; su di essi costruiamo una strategia condivisa e iniziamo a remare tutti nella stessa direzione secondo una precisa pianificazione delle attività. Creiamo una sorta di Comitato Tecnico al quale partecipino persone competenti sulla materia definita e rappresentanti di tutte le Istituzioni; il Comitato dovrebbe avere l’obiettivo prioritario di creare il massimo consenso dell'opinione pubblica sui temi prescelti. Ne possiamo elencare molti: a titolo esemplificativo, possiamo forse dire che il problema dell'eradicazione del cinghiale interessa più ai cittadini del Cavo rispetto a quelli di Colle d'Orano? oppure che il problema dell'installazione del dissalatore di Mola è da ascrivere ai soli abitanti del Lido e al Comune di Capoliveri o il tema dell'approvvigionamento dell'acqua è un argomento di interesse comune? vogliamo forse pensare che gli ultimi recenti scempi sui sentieri storico-culturali di Marciana o di San Martino sono solo frutto dell'ossessione di qualche nostalgico intellettuale marcianese e/o portoferraiese? Nossignore!!!! Volere è potere: se ci metteremo in testa che avere una cabina di regia unica è la strada verso il futuro dobbiamo iniziare ad incamminarci. E come? Prendiamo spunto da quanto sta accadendo a livello nazionale. Al governo ci sono forze palesemente contrapposte ma condividono l'obiettivo comune di cogliere la grande opportunità del "recovery fund". Bene: all'Elba il nostro obiettivo è cogliere la grande opportunità di rendere sempre più vivibile, sostenibile ed appetibile la nostra terra e a tal fine anche noi dobbiamo avere un "recovery plan". Il Comitato succitato è il nostro Ministero della Transizione ecologica; sapete qual è il più grande problema denunciato dal Ministro Cingolani che ha il difficile compito di coordinare più ministeri? Lui che è uno scienziato, un super tecnico, un imprenditore abituato a pianificare e a decidere, ha scoperto che ha a che fare con una moltitudine di tecnici del diritto; competenti sulle procedure, sulle leggi e leggine, lacci e lacciuoli quindi tutte risorse del controllo e della progettazione ex-ante. Tutte le risorse di cui ha invece bisogno devono intervenire nell’implementazione, nell’ ex-post progettuale; sono gli specialisti degli enti scientifici come l'Enea. l'Ispra, l'Esa, ecc,ecc e quindi, per dare credibilità e futuro al suo progetto, vuole e deve fatalmente integrare questi enti nei Ministeri di riferimento in modo tale che le opere siano progettate ma anche poi portate a termine e controllate. Deve dunque convincere tutti a mettere da parte la cura del proprio orticello e lavorare insieme per fare sistema. Dobbiamo fare le stesse scelte: creiamo una piattaforma comune fatta di pochi argomenti trasversali di interesse generale; facciamo convergere tutte le migliori eccellenze che ne possano valorizzare ed amplificare la voce, facendo spazio ai giovani e alle donne. Variamo finalmente un progetto sistemico: abbiamo bisogno di uno scatto in avanti e di cambiare passo; per farlo è necessario che tutti quanti ne abbiano contezza e ciascuno ne faccia uno di lato, mettendo da parte una volta per tutte l'interesse di parrocchia. Leonardo Preziosi Presidente Italia Nostra Arcipelago Toscano
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dieffe da portoferraio pubblicato il 22 Marzo 2021 alle 10:55
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/cani.JPG[/IMGSX] Questo fine settimana ho fatto una meravigliosa passeggata nei boschi dell'isola ; sentendo la necessità in questi tempi di chiusure varie di un pò di natura,ho pensato a quanti turisti queste estate avranno voglia di camminare o andare in bici per i nostri bellissimi sentieri. Al termine del percorso, negli ultimi km ho attraversato una zona abbastanza antropizzata con case e villette una dietro l'altra. Purtroppo da quel momento in poi è stato un susseguirsi di attacchi verbali da parte di grossi canidi molto arrabbiati e non capisco perchè. Avevo la pelle d'oca, sperando che tutti i cancelli fossero ben chiusi. Capisco che un cane da guardia debba fare il suo dovere ma non sarebbe possibile, visto che mi dicono essere animali dotati di una qualche intelligenza e non dubitando della educazione e civiltà dei proprietari, come si vede passeggiando per la città, educare questi animali ad abbaiare solo nel momento di una intrusione e non ad ogni innocuo passante transitante su strade comunali e quindi di tutti?
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RUGGERO BARBETTI pubblicato il 22 Marzo 2021 alle 10:33
IN RICORDO DI PAOLO MENNO [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/paolo.JPG[/IMGSX] Profondamente commosso e dispiaciuto porgo le mie più sentite condoglianze alla Famiglia Menno per la prematura ed improvvisa scomparsa del caro Paolo. Paolo era un gran bravo medico che svolgeva la sua professione con grande passione e capacità. Era uno di quella generazione dove c'erano e ci sono gli ultimi medici di campagna, uno di quelli che non sono legati agli orari convenzionati con l'USL ma che svolgono la professione 24 ore su 24 considerandola non un lavoro ma una missione. La sua siringa e quello che ti iniettava in un momento in cui stavi male erano miracolose. Immediatamente stavi meglio e spesso ti facevano passare completamente il dolore. Certo, non guarivi, ma intanto se avevi una colica rinascevi immediatamente e poi ci sarebbe stato tempo per le successive analisi. L'ultima volta che mi ha curato è stato una domenica mattina verso la fine di agosto dopo una nottata dolorosa in bianco per una infiammazione. E lui mi ha prima visitato, poi mi ha fatto una diagnosi che successivamente si è rivelata corretta come sempre, pregandomi nel contempo di andare, il giorno dopo, a fare tutte le analisi necessarie. E infine, prima di andare via, mi ha fatto quell'iniezione miracolosa che molti elbani hanno conosciuto. Ma Paolo non era solo un bravo medico ma era anche una brava persona e un grande uomo, un signore di altri tempi. Un uomo mite, semplice, sempre gentile e anche un uomo di cultura, di grande cultura che ti sorprendeva per il suo colto e forbito sapere. Paolo si era fatto da solo grazie al suo impegno negli studi e alla sua determinazione a raggiungere i risultati che si era prefisso. Mi piace ricordarlo a bordo delle sue ultime auto blu con cui ha scorrazzato in lungo e in largo per la nostra isola per alleviare il dolore e per curare migliaia e migliaia di persone in tutti questi anni. Ci mancherai Paolo. Uno dei tuoi pazienti. Ruggero Barbetti
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LIONS CLUB ISOLA D'ELBA pubblicato il 22 Marzo 2021 alle 10:31
PAOLO MENNO – UN RICORDO ED UN INSEGNAMENTO Memoria del Lions Club Isola d’Elba [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/menno.JPG[/IMGSX] Forse sarebbe meglio ricordarlo come “il dottor Menno”, perché così era chiamato e conosciuto da tutti. Un grande medico ed un grande uomo. In questa breve riflessione vogliamo soffermarci sull’ aspetto umano che costituisce, per noi, il tratto distintivo di un grandissimo uomo ed un grandissimo Lion. Il dottor Menno ha interpretato, in modo assoluto e totale, la missione del medico sul territorio, ma ancor più del medico degli “altri”. Una vita dedicata ad essere vicino agli altri, al prossimo, alle persone che avevano bisogno della sua professionalità, integrata, in modo inscindibile, con la sua umanità. Un modo inimitabile di mettere a disposizione dei pazienti, con semplicità ed eleganza, le proprie competenze mediche. Di condividere con il malato preoccupazioni ed ansie, indicando, in ogni particolare quadro clinico, una soluzione terapeutica in grado di aiutare a superare la fase più difficile di una malattia fino, se possibile, alla guarigione completa. E’ vero che tutto questo è un dovere per un medico, ma è anche vero che non si trova così facilmente e così spesso. Ecco perché è giusto metterlo in evidenza. In queste brevi righe vorremmo anche sottolineare il modo con cui Paolo ha vissuto la sua appartenenza al Lions. Ha avverato in modo attivo, in prima persona e fino all’ ultimo istante , il motto “We serve”, servendo veramente il suo prossimo, tutti i giorni dell’ anno ed a tutte le ore del giorno e della notte. Ha servito con passione la comunità in cui viviamo ed ha interpretato integralmente ed in prima persona, il significato più vero del Lionismo, il principio “We Serve”. Ha testimoniato con il suo comportamento che si può vivere in simbiosi con i principi di questa grande famiglia internazionale che è il Lions. Vogliamo essere vicini alla famiglia, in modo non convenzionale, vicini alla moglie Ester che profonde energia e tempo per il volontariato, vicini ai figli Enrico e Mario, soci fondatori del Leo Club Isola d’ Elba ed imprenditori di successo. Un forte abbraccio da parte del Lions Club Isola d’ Elba.
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Vaccini covid pubblicato il 22 Marzo 2021 alle 7:50
Messaggio per Asl Nord Ovest: Visto che l'Asl sud est ha aperto lista vaccinazioni per le dosi non utilizzate e destinate alle persone che, se in lista devono raggiungere il luogo di vaccinazione entro 20 minuti,VOI COSA ASPETTATE? SIG.SEMERARO gli dia una svegliata (un grazie per tutto quello che fa).
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Per Zio Mauro pubblicato il 22 Marzo 2021 alle 7:39
Ottima osservazione. Aggiungo che se hanno la residenza, vera o falsa che sia, pagano anche l'addizionale comunale IRPEF sul proprio stipendio. Sarebbe cosa buona e giusta se i comuni evidenziassero le entrate derivanti da seconde case sui propri bilanci. In molti dovrebbero ricredersi
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Mamma cinghiale, ringhiante, a passeggio con prole la domenica in pieno giorno ... da Via degli alzi Marina di Campo pubblicato il 22 Marzo 2021 alle 7:35
Se il buongiorno si vede dal mattino: [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/cinghiali.JPG[/IMGSX] Dopo vari avvistamenti nei giorni precedenti, sempre di giorno, prima uno molto grosso, poi due, poi ancora uno, poi la mamma con i piccoli, infine ieri domenica alle 15,00 la mamma a passeggio con i piccoli sulla strada asfaltata via degli alzi a marina di campo, stavamo lavorando in giardino a un paio di metri dalla strada e abbiamo sentito un animale arrabbiato che ringhiava e appena visto che era una mamma cinghiala con i piccoli al seguito, ci siamo allontanati velocemente. Care autorità competenti, finchè non succederà qualcosa di grave, tutti se ne fregano ...
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Amministrazione Comunale Portoferraio pubblicato il 22 Marzo 2021 alle 5:37
‼ Aggiornamento situazione COVID alle ore 20.00 del 21 marzo. Oggi NESSUN NUOVO CASO POSITIVO, a fronte dei 50 tamponi effettuati nella giornata di ieri. ✅ Il nostro territorio si conferma in zona ARANCIONE ✅ Prosegue l'attività di tracciamento con il sistema drive throught ❗❗Raccomandiamo l'osservanza di comportamenti responsabili ed il rispetto delle buone pratiche per continuare ad arginare la diffusione del Virus.
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Seconde case da Portoferraio pubblicato il 21 Marzo 2021 alle 22:31
Non capisco dove è il problema se marito e moglie da Milano vengono nella loro seconda casa all' Elba. Se ne stanno nella loro casa, fanno una passeggiata nelle spiagge, per sentieri, prendono un po' di sole , vanno al supermercato con mascherina come tutti..... Mica organizzano comunioni, cresime, cene e pranzi come qualche intelligentone del loco... FABIO HA TUTTA LA MIA SOLIDARIETÀ. Un' elbana
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