L·acqua all·elba che poveracci che siamo, ne buttiamo tanta in mare!!!!!!!! e bona !! basterebbe fare dei bacini o dighe di contenimento cè ne sarebbe da vende no da compra dalla val di cornia
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Una domanda per il sig. Zingoni.
Premesso che io sono d·accordo con lui per la petizione contro il consorzio di bonifica, mi domandavo: Ma i fossi, chi li pulirà dopo che il suddetto consorzio cesserà di esistere, perchè se vi è una certezza, questa è che comunque i fossi vanno puliti.
non è che dobbiamo affidarci al destino
E chi li pulira·, chiunque esso sia, privato o ente pubblico, vorrà essere pagato.
vorrei avere delle risposte, perche solo a dire di no è troppo facile.
p.s. se questa domanda era già stata fatta, mi scuso ma io me la sono persa.
distinti saluti.
elbano. 🙁
il senatore Guzzanti di forza italia si scaglia contro berlusconi chiedendo lumi per quali meriti la Carfagna occupi quel posto,insinuando anche meriti personali verso berlusconi!!!!!e meno male che se lo dicono fra di loro!!io invece da ingnorante vorrei sapere i meriti della Gelmini alla pubblica istruzione,una che da Brescia(Profondo NORD) va a prendersi la laurea a REGGIO CALABRIA (profondo SUD)!!!! proprio nel momento che c·era lo scandalo delle lauree semplici che venivano prese nelle università del sud...
magari a pensare male si fa peccato,ma si sfiora la verità( diceva mio nonno)
[SIZE=4][COLOR=darkblue]ACQUA TRA BORO E BARI [/COLOR] [/SIZE]
Volevamo rispondere all’incredibile comunicato dell’ASA, ma avremmo dovuto ripetere cose che abbiamo già scritto. Per coloro che non le avessero lette, ecco le accuse che noi facciano a chi gestisce i servizi idrici in una sintesi pubblicata da La Nazione di lunedì 26 gennaio 2004, accuse che abbiano ripetuto, più volte, negli anni successivi.
DEROGA PER L·ACQUA AL BORO PROTESTA DEL COMITATO AUTONOMISTA
"Gli amministratori regionali non tengono conto dei diritti degli elbani e per di più ignorano norme importanti che mettono in pericolo la loro salute. Elba 2000 denuncia che la Regione Toscana ·non sta rispettando una norma fondamentale" del decreto legislativo 31/2001 in materia di acque in vigore dal dicembre 20003·. La Regione - afferma il movimento autonomista - non ha
avvertito la popolazione, come espressamente impone la legge (pena la nullità della deroga) del fatto che l·acqua che arriva nelle case non è potabile e che essa viene inviata solo in virtù di una deroga ministeriale. L·accusa è chiarissima: Asa ci manda l·acqua senza avere avvertito la popolazione, non solo, sostiene pure che l’acqua è potabile, assumendosi la gravissima responsabilità di mettere in pericolo la salute dei cittadini”.
Ecco cosa impone la legge: Art. 13 del DL 2 feb2001,n.31
"La regione che si avvale delle deroghe di cui al presente articolo provvede affinché la popolazione interessata sia tempestivamente informata delle deroghe applicate e delle condizioni che le disciplinano. Ove occorra, la regione provvede a fornire raccomandazioni a gruppi specifici di
popolazioni per i quali la deroga possa costituire un rischio particolare. Le informazioni e le raccomandazioni fornite alla popolazioni fanno parte integrante del provvedimento di deroga."
Ma c·è di più: il provvedimento di deroga impone anche alla regione di redigere un piano concreto per fare rientrare l·acqua nella norma. La regione ignora anche questo. Noi ci siamo battuti perché si realizzasse, anche parzialmente, il progetto Marcello Meneghin che avrebbe fornito acqua in abbondanza di ottima qualità, ma il Piano d·Ambito prevede per l·Elba il mantenimento del cordone ombelicale con la Val di Cornia, dove il problema del boro non potrà essere eliminato perché di natura geologica. L’acqua continuerà ad arrivare dalla condotta sottomarina che potrebbe, secondo una perizia della Comunità Montana, cedere in qualsiasi momento.
Questo problema, però, non sembra interessare granché la classe politica locale, da sempre in tutt·altre faccende affaccendata. Nonostante all·Elba ci sia uno dei più alti tassi di partecipazione di medici all·attività amministrativa (in certi periodi, ben tre sindaci su otto erano medici) l·attenzione degli amministratori per la salute pubblica non pare certo essere mai stata tra le più elevate (vedi anche la vicenda dei blocchi Esaom).
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Elba 2000 [/COLOR]
x facciamodel male
Sei grande.
Sono daccordissimo con te, quello era il cotone che anch·io conoscevo.......bei tempi e pure bella santa chiara. Adesso però perfino l·illustre studioso Zecchini se ne accorge, ma la cosa che mi lascia perplesso è che il grande studioso non sappia come fare a venire a conoscenza del mandante di tale cementificazione..... aiutiamolo.................SD, lista civica, amministrazione..............svegliatevi............e il PD che fa dorme?
m.m.
Dopo due anni di segnalazioni , da parte dei cittadini residenti in localita· la biodola, e dalla televisione locale che ne ha documentato lo stato nella sua rubrica "Vivere l·ambiente" il comune di portoferraio decide di posizionare delle transenne di segnalazione di pericolo in prossimita· di una curva del tratto stradale che conduce al mare poiche· rischia di franare .
Perche· si decide solo ora di far qualche cosa ? Se un autobus o una autovettura, a causa della stretta strada della Biodola fosse scivolata giu· nella scarpata a chi avremmo dovuto ringraziare? Come al solito questa amministrazione "vola alto " tanto alto che non si accorge delle cose urgenti di cui il paese necessita.
[SIZE=4][COLOR=darkblue]I LUMINI DI S.CHIARA ATTOII° [/COLOR] [/SIZE]
[COLOR=darkred]MARCIANA MARINA : IL COTONE DI CEMENTO E DI CERA [/COLOR]
Erano anni che desideravo documentare quanto è stato deturpato quello che da molti - a buon diritto - viene definito un angolo di paradiso, cioè il borgo del Cotone a Marciana Marina. Ci sono riuscito nello scorso mese di ottobre, quando ho fatto una scappata all’Elba durante una breve pausa del mio lavoro sottoterra. Per inciso, faccio i debiti scongiuri per prevenire chi non sarebbe dispiaciuto ( le anime pie non mancano mai ) se nel mondo ctonio rimanessi molto più a lungo.
Ho scattato centinaia di fotografie, ho eseguito rilievi, ho raccolto ogni informazione utile per elaborare uno studio da pubblicare su una rivista scientifica. L’assunto, neanche troppo ostico, era quello di dimostrare quanto sia facile, per insensibilità o per i motivi più disparati, arrecare gravi danni a un tessuto paesaggistico di grande valenza.
Anche se non era mia intenzione diffondere i dati a livello locale, devo tuttavia riconoscere che Fabrizio Prianti mi ha preceduto, con le telecamere di ‘[COLOR=darkblue]Vivere l·ambiente’ [/COLOR] , mediante un ‘pezzo’ di notevole professionalità, sia per quanto attiene alle immagini sia per il commento, che è limpido, penetrante e incisivo.
L’intervento di Prianti è un pungolo a non tacere, anzi a levare alto un grido di protesta contro coloro - committenti e artefici - che hanno accumulato degrado in quel golfetto da eden. Uno dei principali elementi costitutivi dell’irripetibile scenario del Cotone è lo sperone granodioritico rosato, che l’azione erosiva millenaria di mare e vento ha di volta in volta modellato a mo’ di creste e di funghi vacuolati. Altre tipiche foggiature di madre natura sono verso sud – o piuttosto erano - gli affioramenti di scoglietti neri, in continuità cromatica con lo scalo/spiaggetta color marrone. La mano dell’uomo, a partire dalla seconda metà del XVI secolo, ha impreziosito quegli elementi naturali con edifici dalla struttura armonica, per niente in antitesi con l’ambiente circostante. Si tratta, insomma, di un autentico tesoro che tutti – amministratori in primis – dovrebbero rispettare, ammirare, proteggere.
Prianti ha dimostrato che così non è stato. L’intera formazione granodioritica è lordata da decine e decine di multiformi chiazze nere, composte di cera e di sporco stratificato, che ne rompono gradazione cromatica e fascino. Migliaia dei caratteristici vacuoli sono otturati da colate di cera, tanto coprente che alcuni pinnacoli a nido d’ape, una volta spettacolari, oggi si presentano come una massa amorfa, untuosa e liscia. E non è da trascurare il danno, irreversibile, causato dai falò ripetutamente accesi sia sulla ‘punta’ sia in prossimità della ‘pianata’ : per effetto termoclastico, infatti, gli storici ‘rochers de la Santé’ in alcune zone sono letteralmente ‘scoppiati’ e, con il distacco di scheggioni di varie dimensioni, si è modificato il profilo d’insieme.
E che dire del piccolo scalo, parzialmente scavato nella roccia dai nostri avi, in cui venivano tirati in secca gozzetti e ‘sciapichelli’ lignei ? Esso è stato completamente ‘modernizzato’, con efficienza degna di miglior causa: pavimento e pareti naturali sono stati sostituiti con una sconcertante, quanto inutile, platea di cemento industriale, che ingloba anche parte degli scogli neri e che, soprattutto sui margini meridionale e occidentale, è sottolineata da ripiani a forma di sarcofagi cementizi, forse costruiti inconsciamente per intonare il “De profundis” alla bellezza del sito.
La storia dei lumini di cera, per così dire ‘a perdere’, ha attraversato - com’ è noto - parecchi mandati amministrativi fino al provvidenziale stop imposto nel 2008, sua sponte, dal sindaco Ciumei. Non si sa, al contrario, a chi debba essere attribuita la cementificazione dello scalo del Cotone. Per curiosità, probabilmente non solo mia, sarebbe possibile venirne a conoscenza ? Lo chiedo - sperando che mi rispondano - all’Amministrazione attuale, a Legambiente, alla Lista Civica e a Sinistra Democratica, attente da sempre al destino dei beni culturali e paesaggistici del territorio.
[COLOR=darkblue]Michelangelo Zecchini [/COLOR]
Tantissimi auguri a Barbara e Gabriele per l·arrivo di Michelangelo,ma tanti auguri anche ai nonni materni e paterni da me e da Luciano dal luogo del suo concepimento.Ciao Bella Italian Restaurant e Baia Baia resort in Phi phi island Thailandia.[COLOR=royalblue]azzurro[/COLOR]
Molto bene!
Era ora.
Non è sopportabile che quattro fannulloni, fuori di testa, impediscano alla maggioranza dei ragazzi di frequentare regolarmente le lezioni!
Non vadano a scuola,vadano a manifestare fuori, per le strade, nelle piazze. Innalzino manifesti, vessilli e bandiere, quello che vogliono, esprimano pure liberamente e democraticamente il loro dissenso, ma non impongano agli altri le loro idee e le loro scelte!
"Questa è la nostra lotta!" E· la risposta di uno di questi ad un genitore, che voleva suo figlia frequentasse la scuola!
Mi auguro che il Preside domattina, al primo accenno di tentativo di occupazione, chiami le Forze dell· ordine e sporga denuncia: se non lo fa,per difendere il diritto allo studio dei nostri figli, denunceremo lui per omissione di atti di ufficio!
dice ASA:
"Del resto, l’Isola, è interessata come la Val di Cornia dalla deroga sul boro, che fissa il limite a 3 mg/lt: è, quindi, inesatto affermare che è stato superato di tre volte il limite di potabilità. E vale anche la pena segnalare che il limite del boro nelle acque minerali che comperiamo al supermercato, ad un costo decisamente superiore, è pari addirittura a 5 mg/lt"........
ci pigliano anche in giro!
ma in un supermercato SONO IO che scelgo cosa comprare!
E poi mi/vi chiedo: ma è possibile che si possa VENDERE UN ACQUA CHE NON E· POTABILE??
E ancora:analisi del 23 settembre comunicazione pubblica del 31 ottobre? HAI VOGLIA A MORI·!!
Ho letto meravigliato quello che ha scritto il Sig. Pugi, prima attaccando la Cosimo dè Medici e successivamente si scusa con il Presidente della Cosimo e sbarca la colpa al Comune. Vorrei ricordare al vaporino Pugi che la sua Società a differenza di tante altre nel territorio è nata circa da pochi anni, e non può far altro che ringraziare il suo Presidente se può avere quello che ha (ripeto) a differenza di società che hanno il quadruplo dei suoi iscritti e non sono considerate tali
E· nato Michelangelo...auguri a Barbara e Gabriele Messina. 🙂
Lasciamo in pace i Santi e scherziamo pure con i fanti.
Grazie Fabrizio per il bel servizio.
mi sembra, pero·, che il dito indichi la luna, e noi tutti, scioccamente guardiamo il dito.
Gli scogli del Cotone:
Il Crino Alto e il Crino Basso, La Pianata e La Buca, La Pozza e la Punta.
Lo Scalo e casa di Fagiolo, il razzaglio e li sciapichelli, Irio e i fochi di SanGiovanni. Antonio che salava l·acciughe e tritava il sale con la bottiglia. Ennio che "costruiva" totanaie meravigliose, fondendo il piombo nel tegamino.
La 10remi, rossa , con la striscia bianca e il numero 4!!!!!
e poi e poi.... questo era il Cotone.
Gli scogli so duri parecchio, come i Cotonesi.
Forse preferirebbero, gli scogli e i cotonesi , piu· sudicio da lumini, che il troiaio attuale.
questione docce: o che sarà mai ogni tanto fa bene fassi docce fredde, serve per stemperare animi e aiuta a riflettere (un si dice sempre pensare a mente fredda!!!!!)
Questione elisoccorso: è anni che se ne parla, li un va bene perchè l·elicottero un pole atterrà, di la va mele perchè c·è sempre vento a nord un si pole perchè a freddo a sud nemmeno perchè fa caldo.
Le passate amministrazioni hanno più volte affronato il problema ma unl·hanno mai risolto.
ORA qualcuno ha trovato la soluzione , facciamo l·elisoccorso nel posto più normale e logico: sopra l·ospedale! e dove si doveva fà sul Monte Perone? Li si che si deturpava l·ambiete mica dove lo vogliano fare ora!Così per sapere ma nella stragrande maggioranza delle città dell·universo, l·elisoccorso dove lo fanno?
ACQUA AL BORO.
Leggo su Tew News che ASA tranquillizza tutti.
Io invece non sono per niente tranquillo...
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Da Wikipedia:
Il boro è tossico se ingerito, il valore limite per l·acqua potabile è fissato dal DPR 236/88 a 1 mg/l, mentre l·OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) consiglia un valore di 0.5 mg/l
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C·è qualcosa che ·un torna...
🙂
Comunicato ANSA:
PICCHETTO A MILANO, 4 STUDENTI DENUNCIATI
Quattro studenti, di cui due minorenni e due di 19 anni, sono stati identificati e denunciati per interruzione di pubblico servizio per aver cercato di occupare l·Istituto Statale Magistrale Agnesi in via Tabacchi a Milano. Lo hanno reso noto i carabinieri, precisando che dei quattro studenti denunciati, tre ragazze e un ragazzo, due hanno 17 anni e due 19. Il tentativo di occupazione è avvenuto stamattina, verso le 8.30: gruppi di studenti hanno organizzato un picchetto davanti all·ingresso principale della scuola e affisso due striscioni con su scritto "Occupato, occupiamo, ma studiamo". Questi studenti hanno poi cercato di impedire l·accesso a chi voleva entrare. Ma, con il quasi tempestivo intervento delle forze dell· ordine, gli studenti si sono dispersi e solo quattro sono stati identificati e denunciati.
NOI GENITORI DOMANI MATTINA SAREMO PRESENTI ALL·APERTURA DELLA SCUOLA (SE NECESSARIO CON LE FORZE DELL·ORDINE) PER PERMETTERE AGLI ALUNNI DI POETR ENTRARE E SVOLGERE REGOLARMENTE LE LEZIONI PERCHE· NON E· POSSIBILE CHE PER QUATTRO FANNULLONI DEBBA SUCCEDERE TUTTO QUESTO. :bad: :bad: :bad: :bad: :bad:
Con quale sicurezza si dice che domani ci saranno le lezioni al Foresi se adesso mio figlio ha ricevuto la telefonata che la scuola è occupata e domani mattina non faranno entrare nessuno??????????
Dal post che ho appena letto, domani allora le lezioni dovrebbero essere regolari. GIUSTO ??????? 🙂
Sono d·accordo sul fatto che il punto per l·atteraggio dell·elicottero sia un problema da risolvere,ma purtroppo penso che anche l·ospedale dovrebbe avere le attrezzature necessarie per le emergenze,(i medici qualificati a mio avviso li abbiamo)in quanto l·elicottero ,come successo appunto la settimana scorsa
quando e· deceduta la signora di 48 anni,causa maltempo non poteva volare, e gia· per arrivare sulla terra ferma abbiamo un ora di traghetto.Probabilmente sarebbe andata cosi tragicamente comunque,ma si eviterebbe che rimanessero dubbi.
La nostra isola e· meravigliosa e dobbiamo fare il possibile per viverci piu· tranquilli.