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elba 2000 da elba 2000 pubblicato il 4 Novembre 2008 alle 10:09
 [SIZE=4][COLOR=darkblue]ACQUA TRA BORO E BARI [/COLOR] [/SIZE]   Volevamo rispondere  all’incredibile  comunicato  dell’ASA, ma avremmo dovuto ripetere  cose  che abbiamo  già scritto. Per coloro che non le avessero lette,  ecco le accuse  che noi  facciano   a chi gestisce i servizi idrici   in una sintesi  pubblicata da  La Nazione  di lunedì  26 gennaio 2004, accuse che abbiano ripetuto, più volte,  negli anni successivi.   DEROGA PER L·ACQUA AL BORO PROTESTA DEL COMITATO AUTONOMISTA   "Gli amministratori regionali non tengono conto  dei diritti degli elbani   e per di più ignorano norme importanti  che  mettono in pericolo la loro salute. Elba 2000 denuncia  che la Regione Toscana ·non sta rispettando  una norma fondamentale" del decreto legislativo 31/2001 in materia  di acque  in vigore dal dicembre  20003·. La Regione - afferma  il movimento  autonomista - non ha avvertito la popolazione, come espressamente  impone la legge (pena la nullità della deroga) del fatto che l·acqua che arriva nelle case  non è potabile  e che essa viene inviata solo in virtù  di una deroga ministeriale. L·accusa è chiarissima: Asa ci manda l·acqua  senza avere  avvertito la popolazione, non solo, sostiene pure che l’acqua   è potabile,  assumendosi la gravissima responsabilità  di  mettere  in  pericolo  la salute  dei cittadini”.   Ecco  cosa impone la legge: Art. 13  del DL 2 feb2001,n.31  "La regione  che si avvale  delle deroghe di cui al presente articolo  provvede affinché  la popolazione  interessata sia  tempestivamente informata  delle deroghe applicate e delle condizioni che le disciplinano. Ove occorra, la regione  provvede   a fornire  raccomandazioni a gruppi specifici di popolazioni per i  quali la deroga  possa costituire un rischio particolare. Le  informazioni  e le raccomandazioni  fornite  alla popolazioni fanno parte integrante  del provvedimento di deroga." Ma c·è di più:  il provvedimento di   deroga  impone anche  alla regione  di redigere un piano concreto per fare  rientrare  l·acqua nella norma. La regione  ignora anche questo. Noi ci siamo battuti  perché  si realizzasse, anche parzialmente,  il progetto  Marcello Meneghin  che avrebbe fornito  acqua  in abbondanza di ottima qualità, ma  il Piano d·Ambito    prevede per l·Elba il mantenimento del cordone ombelicale con la Val di Cornia, dove il problema del boro non potrà essere eliminato  perché di natura geologica. L’acqua   continuerà ad arrivare   dalla condotta   sottomarina  che potrebbe, secondo  una perizia della Comunità Montana, cedere  in qualsiasi momento. Questo problema, però, non sembra interessare granché la classe politica locale, da sempre in tutt·altre faccende affaccendata. Nonostante all·Elba ci sia uno dei più alti tassi di partecipazione di medici all·attività amministrativa (in certi periodi, ben tre sindaci su otto erano medici) l·attenzione degli amministratori per la salute pubblica non pare certo essere mai stata tra le più elevate (vedi anche la vicenda dei blocchi Esaom). [COLOR=darkblue] Elba 2000 [/COLOR]
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