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menelao le mani da menelao le mani pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 14:15
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Epicuro da Epicuro pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 13:46
Ringraziando chi lamentava la mia, peraltro breve, assenza, trovo finalmente materiale di altissimo livello... e, godendo come un riccio, mi ci tuffo a capofitto!!! Delle farfalle sarebbe bene tacere. Appare però chiaro chi strumentalizza e come..... Voglio comunque dire che il nome di Ornella Casnati è un vanto per l·Elba, che spero che il Santuario si faccia presto e bene, che tutti i costi relativi, come sempre dovrebbe essere, siano resi pubblici. Poi, le "polemiche politiche da niente", per definizione, restano tali. A Elba 2000 c·è solo da dire grazie, per quel che serve. A Rhino: la poesia è un Capolavoro Assoluto, anche se spero non profetico. Mi permetto di suggerire qualche piccola correzione metrica, solo per migliorarne, credo, la già eccellente musicalità: [COLOR=darkblue]"a campo un tipo riccio co’ la borsa che passeggiava zitto ai giardinetti udita la notizia andò al perone" "c·è il porto da rifà" disse andrea il gatto venuto su da dalla marina di marciana "i parcheggi so· pochi, questo è il fatto" "a Campo lo scirocco ha fatto tana” chi paga i danni della mareggiata?” poi serve un ponte novo sulla foce!” disse una martora alzatasi infuriata. "deh, ·un c·è bisogno che tu alzi la voce" fischiò un serpo bottaccio di san piero... [/COLOR] e poi la principale: "disse immergendosi il saggio capodoglio .. e fece rotta su castiglioncello... 😎
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CARDENTI MICHELA PER IL VATICANO E ALTRE PERSONE... da CARDENTI MICHELA PER IL VATICANO E ALTRE PERSONE... pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 13:41
Buongiorno cara romana da sette generazioni, complimenti per il tuo intervento, finalmente, spero mi passerai il termine che sto per usare, qualcuno dei “ vecchi” ha deciso di rispondermi in modo sensato, per carità questo sempre secondo il mio modo di vedere le cose.. ironicamente cito una canzone di Jarabe de Pablo: “dipende, da che dipende, da che punto guardi il mondo tutto dipende”.. tra i complimenti che mi fai, spunta la parola “donna” e mi dai un prezioso consiglio, ma io ti rispondo anche così (dandoti ragione) : e chi ha detto che la lotta per l’emancipazione femminile è finita?!?!?!? Sembra assurdo ma è vero… onestamente sono molto orgogliosa che mi abbiano dato della quarantenne, anche se puntigliosa!! Perché è anche grazie a questo mio modo di essere che fino ad oggi mi sono sempre trovata bene nel parlare con persone più grandi e in situazioni non sempre a me favorevoli… che io so di cavarmela con le parole e i discorsi è da quando andavo alle medie, dove ricevetti la proposta di scrivere e leggere il discorso di inaugurazione del viale Australia, per proseguire poi con degli interventi alle conferenze della mia scuola.. per cui sono molto fiera del mio percorso come oratrice fatto fin’ora.. ancora una volta, qualcuno, non certo te, ha sottolineato la mia inesperienza nei confronti della vita, mettendo in dubbio le mie capacità di comprensione… che pallonzole.. vi prego di passarmi l’espressione!!! La prossima volta che rinasco giuro di assicurarmi di reincarnarmi in un cinquantenne (esemplare vecchio e maschio!!)!!! Ma dico, chi mi dice queste cose si è forse scordato di aver avuto vent’anni ??? Comunque facendo due calcoli, poi posso anche essermi sbagliata, le persone che mi hanno discriminato per essere una giovane con poca esperienza, dovrebbero aver vissuto la loro giovinezza tra il 1968 e la prima metà degli anni ’70… per cui sapete cosa vi dico??? Complimenti, no no complimentoni!! Ma con quale coraggio cercate di tappare la mia voce sapendo di quale periodo siete figli??? Possibile che sia sparita in voi ogni traccia di quel periodo? Qualcuno potrà obiettare che in una realtà come l’elba e capoliveri, certe idee, rivoluzioni, atteggiamenti non sono arrivati, e che c’era da pensare ad altro.. allora ribatto immediatamente, ma non avete ma i lottato per nulla in vita vostra quando eravate giovani?? Lasciando perdere questo discorso, mi fa piacere vedere come la nostra romana ammetta come abbia provveduto, in un secondo momento della sua vita, al suo bagaglio culturale, e questo semplicemente perché non aveva avuto la possibilità da giovane, ed è fiera di averlo fatto quando i suoi figli erano grandi e laureati, come si può anche leggere tra le righe che è fiera di aver fatto dei sacrifici per permettere a questi di studiare, non incolpando però questa loro fortuna.. nel mio ultimo intervento se non ricordo male, ho inserito la parola miseria, preoccupandomi di metterla tra le virgolette. Anche qui qualcuno si è come risentito della cosa.. per cui sarà meglio che io vada a precisare cosa intendevo dire.. credo che la frase incriminata sia questa: . Quando scrivo miseria lo faccio perché veramente a volte tra le righe di alcuni interventi si legge una certa nostalgia di quando non ci si poteva permettere un litro di latte tutti i giorni, o un paio di scarpe in più.. a me dispiace di questo ma non posso certo farci nulla, non è che la cosa dipendesse da me, era semplicemente il periodo storico del nostro stato, e la sua condizione economica a determinare quella condizione delle famiglie, di certo è lontano da me il pensiero di scriverlo in modo dispregiativo mirando invece a sottolineare la mia “fortuna”. Fortuna che per inciso ritengo di non avere (mi riferisco a quella economica), perché non navigo nell’oro, piuttosto arrivo alla fine del mese, come del resto fanno tutte le famiglie d’Italia in questi ultimi tempi, ma sono contenta comunque. Sottolineo la parola famiglie, perché anche io adesso ho una mia piccola famiglia personale, costituita da me, il mio compagno, e dal bambino che tra un mese arriverà tra di noi.. viviamo con una sola busta paga, per cui come si dice, tanti grilli per la testa non possiamo permetterceli e so benissimo quindi il significato della parola sacrificio.. inoltre voglio raccontare anche io qualcosa della mia infanzia. Nella mia famiglia siamo 3 figli, tra noi ci sono dieci anni per uno, quando io avevo pochi anni mio babbo faceva anche il doppio lavoro per farci vivere tranquillamente, e se un mese mia mamma comprava i vestiti a mio fratello più grande non li comprava a me, e viceversa.. le cose sono iniziate a cambiare dopo, già il mio fratello più piccolo sta molto meglio e può avere quasi tutto quello che vuole… e meno male!!! Comunque le paia di scarpe che potevo avere erano al massimo 3, un paio invernale, uno estivo e uno per cambiarmi, e fino a quando non ce ne era bisogno non se ne compravano altre… (in questo non vedo tutta questa grande differenza), ho iniziato ad avere 4 paia di scarpe per l’inverno, vestiti firmati, cellulare “alla moda” ecc.. quando a 14 anni ho iniziato a lavorare.. quindi i grandi discorsi riguardo certe condizioni risparmiamoceli, perché ancora oggi esistono veramente certe realtà, eppure si va avanti senza incolpare né chi ha di più, né chi è più fortunato, qualunque sia il modo in cui si vuol vedere la cosa.. perché a casa mia questo modo di fare si chiama da una parte autocommiserazione, dall’altra invidia. Un saluto affettuoso alla romana (il vaticano) e uno a tutti quanti. Cardenti Michela
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PO da PO pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 13:30
Oh...Rhino! Te a fa· ·sta tiritera c·hai messo minimo ·na settimana. Pierangelo ·un ti vede nemmeno. Te ne snocciola due o tre nel tempo di béssi du· o tre topini. L·Elbano è tutta ·n·altra ·osa... :p
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TRATTO DALLA DESTRA INFO da TRATTO DALLA DESTRA INFO pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 12:40
Carrara Musetti propone l·anagrafe pubblica degli eletti Segnala Il Consigliere Comunale de La Destra Gianni Musetti si è impegnato a presentare nel prossimo Consiglio Comunale di Carrara un Ordine del Giorno per la costituzione dell’APE, Anagrafe Pubblica degli Eletti. Lo stesso Musetti e Carlo Del Nero esponente di Radicali Italiani, il partito che in tutta Italia ha lanciato questa iniziativa, lo annunciano in un comunicato congiunto. Spesso sentiamo i cittadini presi dallo sconforto dire “tanto sono tutti uguali”. Si tratta di una risposta determinata dallo delusione per il comportamento degli eletti, ma è una reazione che, mettendo tutti sullo stesso piano, finisce col danneggiare soprattutto chi così uguale non è. Per questo da fronti opposti, da posizioni spesso inconciliabili, rilanciamo questa comune proposta per la trasparenza delle Istituzioni. Perché i cittadini possano “conoscere per deliberare”, possano quindi condannare la brutta politica, ma abbiano anche gli strumenti per riconoscere l’impegno e le capacità di coloro che lottano per i propri ideali. La crisi che stiamo attraversando e le difficoltà che si annunciano richiedono uno sforzo eccezionale per affermare il rispetto delle regole come unico baluardo contro possibili pericolose scorciatoie; per garantire il controllo da parte dei cittadini attraverso strumenti di partecipazione e verifica; per stimolare il concorso di tutti per l’elaborazione di nuove strategie capaci di affrontare i problemi sempre più gravi in un mondo in rapida trasformazione. In un periodo come questo in cui in molti tentano di cavalcare l’antipolitica per poter allontanare dal potere gli sguardi troppo curiosi dei cittadini, questa iniziativa mira invece a portare l’occhio dell’elettore proprio dentro le istituzioni, proprio dove l’eletto non vuole che sia fatta luce. Se anche qui a Carrara ed in provincia, in una situazione in continuo peggioramento, le facce della politica rimangono sempre le stesse, significa che troppo si è aspettato per fornire ai cittadini gli strumenti di conoscenza per una scelta consapevole. Che cos’è l’APE: L’Ape è uno strumento di trasparenza politica e amministrativa, una sorta di “identikit” del politico eletto nelle istituzioni, che spieghi per filo e per segno l’attività pubblica svolta (le presenze, le espressioni di voto, le proposte) e la propria posizione reddituale e patrimoniale, al fine di avere una chiara visione di chi chiede il voto o di chi amministra. Conquistare la grande riforma che faccia della persona candidata ed eletta il soggetto costitutivo di ogni forma di aggregazione e rappresentanza politica. Una riforma istituzionale che renda tutti gli eletti conoscibili e valutabili, sulla base dei loro comportamenti e senza il filtro delle burocrazie dei partiti, assicurando trasparenza ed effettiva possibilità di partecipazione. Insomma l’Anagrafe pubblica degli eletti è la messa in rete dell’operato di circa un centocinquanta eletti fra Consiglieri Comunali, Consiglieri Provinciali eletti in questo Comune e Consiglieri d’amministrazione, con la disponibilità di tutte le informazioni indispensabili a garantire al cittadino un voto utile e responsabile, cosciente e informato. Una riforma fondamentale per restituire legalità e reale democrazia al Paese e alle sue Istituzioni. Questa campagna, per sua natura trasversale, vuole accrescere anche il piacere della partecipazione alla politica, quella con la “P” maiuscola, restituirle la sua nobiltà, in alternativa alla sterile demagogia, senza speranza, dell’antipolitica e, come detto in apertura, del “tanto sono tutti uguali”. I politici sembra sempre che vogliano stare in vetrina, ma quando prendono le decisioni più significative per la vita dei cittadini tendono invece a farlo in riunioni a porte chiuse, sigillate. Noi chiediamo trasparenza; chi ne ha paura? Il Consigliere Comunale: Gianni Musetti GLI ELBANI SIAMO DACCORDO?
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x architetto pardi da x architetto pardi pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 12:32
volevo sapere quali sbocchi professionali puo·dare il corso e se è obbligatorio o meno essere diplomati.grazie
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elba 2000 da elba 2000 pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 11:38
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Ultime sull·Apt [/SIZE] (e sulla colonizzazione) [/COLOR] Da anni scriviamo che esiste un piano che mira a ridimensionare l·industria turistica elbana, contenendone progressivamente le presenze, e, contestualmente, a riciclare l·economia della Val di Cornia, trasformandola da economia fondata sulla siderurgia a economia turistica e di servizi. A ulteriore conferma di questo oltreché della considerazione che i centri decisionali del continente hanno dei nostri problemi economici e degli elbani in generale, riteniamo opportuno portare all·attenzione dell·opinione pubblica una vicenda di questi giorni. Da qualche tempo la locale Azienda di Promozione Turistica (Apt dell·Arcipelago Toscano) è stata trasferita nei locali di via Carducci, a Portoferraio, dove, fino a qualche anno fa, si trovavano gli uffici del vecchio consorzio acquedotti. Difficilmente un turista sprovvisto di radar o di navigatore satellitare riuscirà a scovare la nuova sede dell·Apt che, oltretutto, ci risulta non sia molto dignitosa, considerato che si tratta dell·ufficio di rappresentanza di un·industria turistico-balneare tra le più affermate d·Europa. Quindi, riassumendo, in un momento di grave crisi economica in cui sarebbe necessario più che mai ideare iniziative che possano rilanciare il nostro turismo, migliorandone l·immagine, cosa fa la nostra Provincia? Esattamente il contrario: caccia il personale dipendente dell·Apt dalla sede storica (ex EVE) di Calata Italia e lo manda in locali nascosti e poco dignitosi. Perché lo fa? Molto semplicemente, per vendersi i locali. Qualcuno dirà: sì, ma in realtà la Provincia (che agisce su delega della Regione, la quale, dunque, è altrettanto responsabile) ha deciso di realizzare la nuova sede dell·Apt alla Gattaia. Sennonché ci risulta che i lavori alla Gattaia, nell·ipotesi più favorevole, avranno inizio a primavera 2010. Conoscendo come vanno le cose nel nostro paese, siamo sicuri che questa scadenza slitterà (e anche di parecchio). Così, ancora una volta, una delle più importanti stazioni turistiche-balneari d·Europa, per anni, dovrà subire un danno d·immagine considerevole per decisioni prese sul continente. Delle due l·una: o la decisione è stata presa coscientemente e rientra nel piano “ridurre il turismo elbano e lanciare quello della Val di Cornia” (il turismo elbano è un frutto maturo; gli elbani sono tutti, più o meno, ricchi e per diventarlo hanno bruciato gran parte delle loro risorse ambientali; invece, è necessario trasformare gli operai siderurgici della Val di Cornia in operatori turistici); oppure, si tratta di una decisione presa con estrema leggerezza, che evidentemente non tiene affatto conto degli interessi veri della nostra comunità. Che dovrebbero essere espressi, in primis, dai sindaci. Già, i sindaci, e loro cosa dicono? Nulla, come sempre. Calma piatta. Loro non sono attratti dai problemi reali. Loro si preoccupano solo di “traguardare”, “costruire percorsi che possano essere standardizzati” e “quant·altro”, individuare “contenitori”, convocare tavoli di concertazione ed eseguire, obbedienti, gli ordini che vengono dai palazzi del potere continentali. E· evidente che hanno perso il contatto con i cittadini. E non ci stancheremo mai di ripetere che l·inadeguatezza e l·inettitudine di molti di loro pongono sempre di più, e in modo drammatico, il problema della selezione della classe dirigente. Elba 2000
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Ally Byto da Ally Byto pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 11:33
Ma se invece di “cacciatore di farfalle” Ciumei avesse parlato di cacciatori d’api, Napoleone Bonaparte e Paolina si sarebbero rigirati nella tomba? Se invece avesse parlato di cacciatori di acciughe si sarebbe mossa l’associazione italiana contro l’anoressia? Se avesse detto che l’ambientalista doveva andare a caccia di funghi, avrebbe scatenato le ire dei Puffi? E chissà se avesse detto “vada al diavolo”… Forse l’esercito dei milanisti avrebbe messo a fiamme e fuoco l’Elba!!?? E se avesse detto cacciatore di bambole? Sicuramente avremmo qui i parenti di Marilyn Monroe a chiedere il risarcimento danni per vilipendio alla memoria della diva… Il fatto è che Ciumei ha semplicemente detto una verità scomoda per certe cricche di nullafacenti. E contro di lui si è scatenata la valanga (sì, purtroppo di questa razza ce n’è tanti) di quelli che “vedono il male anche dove non ce n’è”, che cavalcano tutto e tutti, strumentalizzando avidamente e con cattiveria anche la memoria e il rispetto di chi non c’entra nulla, pur di difendere il proprio gonfio e traboccante ego. Gente infima e meschina, che cavalcherebbe anche le cacche… Chiaro, senza offesa per le mosche!!!! Caro sindaco di Marciana Marina, se fossi in te non avrei manco alzato la penna per rispondere a certi millantatori e a quelle che sono solo provocazioni di cattivo ma proprio cattivo gusto. Segno che certa gente non è in grado di rispondere in altro modo … Sindaco non preoccuparti. non sei solo!!!!!!
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FABIO pOLI da FABIO pOLI pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 11:10
Una volta tanto vorrei spezzare una lancia a favore della Moby (di cui anche io in passato mi sono spesso lamentato per i prezzi esosi) Ho prenotato via internet due passaggi, andata piombino portoferraio venerdi 5 ore 21,00 , ritorno lunedì 8 ore 16,30. Il prezzo totale, per due persone e una autovettura è stato di euro 80,00 tutto sommato onesto (ho fatto anche un preventivo con la Toremar, veniva euro 120,00). Se posso dare un suggerimento, usiamo internet per prenotare ! Ps. qualche settimana fa avevo suggerito un blog per avere segnalate le offerte più convenienti all·Elba, dopo qualche risposta non ho saputo più niente. Con l·occasione i migliori auguri a tutti
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rhino da rhino pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 11:09
[COLOR=darkblue]disse un giorno girando un capodoglio attorno all·elba guardandola dal mare agli animali che abitavano lo scoglio: poi fate un po· come c...zo vi pare ma a vedervi dal largo, disuniti così attaccati ognuno al su· paese a le su· piazze, spiaggiucole e partiti a le combriccole e le sbandate prese sembrate come formicole impazzite quand·hanno sfuricato il formicaio... perchè ·un ci pensate un po· e v·unite? il cane bubi da portoferraio rispose "voi vede· che c·hai ragione? fino a ora che fave siamo stati a non pensacci!" e nella direzione di portazzuro mandò li su ululati... e da longone il gatto e il barbagianni a Rio inviarono il loro verso roco; un granchio risalito sugli spiazzi udendoli esclamò "mirali un poco che dicheno ·sti due, di questi c..zi" disse a un gabbiano"·un·hanno miga torto! dillo a quell·altri!" poi prese la rincorsa e a capalonge si rituffò dal porto... a campo uno riccio co la borsa che passeggiava davanti ai giardinetti udita la notizia andò a perone e la diffuse pe· chiessi all·uccelletti e pe· marciana la confidò a un muflone. pe le vallate e pe le spiagge elbane ci fu accordo nel giro di du· giorni nel fitto della macchia, nelle tane... fin quando fu il muflone che alzò i corni e disse "aora che simo tutti insieme bisogna anco pensa· a chi comanda, chi lo dirige il popolo che freme che se abbisogna subito domanda? si potrebbero anco fa· quell·elezioni che tanto piacciono al genere umano... ma li più adatti, si sa, so li mufloni, chi è d·accordo con me alzi una mano" "mmhhh..." fece un cignale di pomonte e si schiarì la voce co· uno sgracchio "allora io che so· perfino conte?" disse di scatto un ramarro del lavacchio... "c·è il porto da rifà" disse andrea il gatto venuto su da marciana marina "i parcheggi so· pochi, questo è il fatto" "e allora a campo? c·è da fa· la banchina da pagà i danni della mareggiata e da fà il ponte novo sulla foce..." disse una martora alzatasi infuriata "deh, ·un c·è bisogno che tu alzi la voce" esplose un serpo bottaccio di san piero "unnè che la ragione è di chi grida" e a un polpo che s·era fatto scappà il nero guardandolo con solerte aria di sfida "e te, che c·hai da di· di sant·andrea?" sotto la scuffia le granfie raccogliendo "è da stamani che c·ho la diarrea..." poi s·interruppe co· un peto tremendo "·mporta ·na sega dei vostri discorsi" da quel momento botte, sgraffi, offese si rovinareno co· l·ugne e co· li morsi poi lemmi lemmi ognuno al su· paese andarono a di· male di quell·altri parlandone con sentimento ostile ne approfittarono come sempre i più scaltri per conquistare il loro campanile... "di queste vedenne più unne voglio vado di corsa a casa e poi m·impello" disse immergendosi il saggio capodoglio e si diresse verso castiglioncello... [/COLOR] in risposta a trilussa, ai pensatori destrogiri che vogliono stacca· l·elba dalla rossa provincia di livorno e a chi ha voglia di leggesela...
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Politica a Capoliveri da Politica a Capoliveri pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 10:25
Mi sembra che nessuno abbia capito nulla di quello che è successo e succederà a Capoliveri dopo le dichiarazioni di Tortolini. Forse, a leggere i messaggi sconclusionati che si leggono su camminando, non lo hanno capito neanche i diretti interessati!!! Bene invece ha scritto Elbareport dove si mettono in dubbio le parole di Tortolini per quello che riguarda Capoliveri. La situzione irrespirabile che c·è in Comune è sotto gli occhi di tutti. Solo uno poco accorto avrebbe appoggiato una candidatura sicuramente perdente. E Tortolini non è uno sprovveduto. Allora espongo la mia teoria: - all·Elba Rifondazione è all·opposizione - poteva o potrebbe il PD perdere anche l·appoggio della Sinistra Democratica di Mussi, ancora molto influente da queste parti?? Certo che no. - allora per ora si fa un bell·accordo su Rio Elba dove ci si manda Alessi e poi si tranquillizza Capoliveri dicendo che si conferma un candidato zoppo. - intanto si fa bella figura con l·elettorato PD e non si fanno divisioni poi difficilmente ricomponibili - poi si tratta su una allenza a Capoliveri con SD e si vedrà che non ci sono le condizioni per un accordo a causa della canditatura dell·attuale Sindaco - al momento opportuno si vedrà che l·attuale sindaco non avrà neanche la possibilità di formare una lista e Tortolini chiederà un passo indietro al sindaco - il sindaco dirà che ha impegni di lavoro inderogabili e così sarà fatto fuori senza colpo ferire - la SD appoggerà il nuovo candidato e tutti uniti, ma oramai non credibili, andranno a perdere le elezioni ma avranno messo fuori gioco quello che ha fatto tanto del male ad un paese. Capoliveri avrà comunque vinto. E tutti vissero felici e contenti
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Michelangelo Zecchini da Michelangelo Zecchini pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 10:07
[SIZE=4][COLOR=blue]Stile e buon senso. A dispetto dei deretani di pietra [/COLOR] [/SIZE] Finalmente ho potuto leggere un intervento sereno e sensato, scevro da particolarismi e davvero ispirato dalla nobile preoccupazione per il futuro della comunità. Non è cosa da poco, specie se rapportata al clima di pesante ostilità e di revanche che a Marciana Marina si respira da quando al governo del paese gli elettori hanno democraticamente mandato un gruppo di ‘ragazzi’. Non c’è dubbio : altri ‘ragazzi’, quelli della Sinistra Marinese, hanno dato un’ autentica lezione di metodologia politica a molti, ma soprattutto a quei gerontocrati dai fondelli ipergravitazionali – più popolarmente detti deretani di pietra – la cui filosofia di vita è segnata da una sorta di attrazione fatale per la poltrona. Per esporre il problema del destino dell’area portuale, molto sentito dall’intera popolazione e quindi prioritario, la Sinistra Marinese ha adottato, a mio avviso, un esemplare comportamento politico d’opposizione. Senza fare sconti all’amministrazione, che viene richiamata con decisione a una migliore trasparenza e a una maggiore sensibilità verso le richieste di partecipazione, la Sinistra esamina difetti e pecche della situazione attuale, antieconomica per la collettività; dichiara di non avere soluzioni miracolistiche a portata di mano, anche perché non conosce i termini esatti del problema; sprona la giunta a non dormire e mette il proprio contributo a disposizione per il raggiungimento del bene comune; conclude che è necessario cambiare, senza indugi, con occhio attento alla normativa vigente. Insomma : capacità di analisi e di sintesi, con semplicità, con stile. E con la giusta dose di buon senso. Che, a dispetto di quel che pensano i deretani di pietra, alberga anche nella verde età. [COLOR=blue]Michelangelo Zecchini[/COLOR]
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Arch. Massimiliano Pardi da Arch. Massimiliano Pardi pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 9:37
[SIZE=4][COLOR=blue]Corso Nazionale di Bioarchitettura - PORTOFERRAIO anno 2009 [/COLOR] [/SIZE] La Sezione di Bioarchitettura di Livorno dell’Istituto Nazionale di BioARchitettura® organizza il Corso Nazionale di Bioarchitettura. Si tratta di un corso base di 100 ore che permette di intraprendere un percorso formativo sui temi fondanti la bioarchitettura, disciplina di forte valenza sociale, culturale ed economico ambientale. Il Corso è aperto a tutti professionisti e non. Il corso base si dovrebbe attivare nel mese di Marzo/Giugno 2009, mentre entro il 20 dicembre 2008 si richiede una Pre-Adesione al Corso (senza alcun impegno economico), solo per permettere alla Sezione di verificare se ci possa essere interesse per tale iniziativa. (per adesioni mandare via e-mail a [EMAIL]livorno@bioarchitettura.it[/EMAIL]) Durata del corso: 100 ore di lezione ed sopralluoghi in cantieri Calendario: - le lezioni si terranno il venerdì pomeriggio (orario indicativo 14 – 19) ed il sabato mattina (orario indicativo 8 – 13). - numero partecipanti: min. 30; - quota di frequenza: euro 900 (+ iva); - esame finale euro 83,3 + iva (facoltativo). Per ulteriori informazioni e per scaricare il Modulo di Iscrizione si può andare sul il Sito [URL]www.bioarchitettura.it[/URL]
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AIGLONVIAGGI da AIGLONVIAGGI pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 8:46
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X INFO da X INFO pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 6:20
Ma mirate che so dieci anni che funge cosi a capoliveri. I furbi dietro le quinte e i predicatori a consuma le corde vocali. Ma un ci so ancora arrivati a capi ?? Ballerini ha rotto i filoni!!!! Un c·è piu trippa pe gatti. E poi dovemo crede in partito? I partiti li fanno l·omini e le donne?? A bon intenditor poche chiacchiere......
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x Ovvius da x Ovvius pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 6:15
Questo è successo ad agosto e ne è stato parlato a sufficienza ma te dove eri? [SIZE=1]Bengasi - Il premier Silvio Berlusconi e il leader libico Muammar Gheddafi hanno firmato a Bengasi, in Libia, l·Accordo di cooperazione e amicizia tra Roma e Tripoli. Lo hanno riferito fonti di Palazzo Chigi. La cerimonia di firma dell·accordo si è svolta simbolicamente nell·edificio che ospitava a Bengasi il quartier generale del governo italiano durante l·occupazione coloniale dal 1911 al 1943 ed è stata accolta da un lungo applauso da parte dei presenti delle due delegazioni. "La firma di questo trattato di amicizia, parternariato e cooperazione ha una portata storica e chiude definitivamente la pagina del passato". Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dopo aver firmato. Contemporaneamente il premier ha restituito nelle mani di Gheddafi la Venere di Cirene, scultura trafugata da archeologi italiani nel 1913, subito dopo l·occupazione coloniale. Gheddafi: porte aperte alla cooperazione "Questo storico accordo apre le porte per una futura cooperazione e partnership tra l·Italia e la Libia". Così il leader libico Muammar Gheddafi ha salutato la firma con il premier Silvio Berlusconi. Ferite profonde Il premier Silvio Berlusconi ha rinnovato le scuse dell·Italia al popolo libico per l·occupazione coloniale della Cirenaica e della Tripolitania, riconoscendo "le ferite profonde inferte al popolo libico dalla colonizzazione italiana". Lo ha affermato in un discorso a Bengasi seguito alla firma dell·Accordo. Risarcimento L·Italia verserà alla Libia cinque miliardi di dollari nei prossimi 25 anni a titolo di risarcimento per il passato coloniale. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi arrivando a Bengasi prima della firma del trattato di amicizia e cooperazione tra Roma e Tripoli. "L·accordo si baserà su una somma di 200 milioni di dollari all·anno per i prossimi 25 anni sotto forma di investimenti in progetti infrastrutturali in Libia", ha aggiunto il presidente del Consiglio. I danni del passato coloniale L·accordo "deve mettere fine a 40 anni di malintesi: c·é un riconoscimento completo e morale dei danni inflitti alla Libia da parte dell·Italia durante il periodo coloniale", ha detto il premier. Autostrada costiera I risarcimenti per cinque miliardi di dollari che l·Italia verserà alla Libia nei prossimi 25 anni prevedono investimenti anche per un· autostrada costiera che attraversi tutta la Libia, dall·Egitto alla Tunisia. L·intesa, ha spiegato ancora il presidente del Consiglio, prevede inoltre la costruzione di 200 alloggi nel Paese nordafricano, borse di studio per studenti libici e pensioni di invalidità per quei mutilati vittime delle mine anti-uomo poste dall·Italia su territorio libico durante il periodo coloniale. Insieme contro i commercianti di schiavi Italia e Libia combatteranno insieme "contro i commercianti di schiavi" nel contrasto all·immigrazione clandestina, ha detto il Cavaliere. A fronte degli indennizzi, Roma si attende infatti la piena collaborazione da parte della Libia nel contrasto all·immigrazione clandestina e l·attuazione dell·accordo già firmato nel dicembre 2007 per il pattugliamento congiunto delle coste libiche dalle quali salpano fiumi di migranti verso Lampedusa.[/SIZE]
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Ai Portoazzurrini da Ai Portoazzurrini pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 6:05
All· Elba a volte sembra di essere nel paese dell· assurdo! A Porto Azzurro, costruite piazze per milioni di euro e poi siete costretti a vendervi la biblioteca per far fronte alla valanga di debiti da cui siete sommersi? Che razza di amministratori avete? Attenti che questi vi portano alla bancarotta e la dissennata amministyrazione del denaro pubblico, la pagherete voi coll· aumento vertiginoso delle tasse nei prossimi anni, quando questi che vi governano se ne saranno tornati a casa!
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MIGRAZIONI da MIGRAZIONI pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 5:38
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OVVIUS da OVVIUS pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 0:41
Scusate se insisto ma qualcuno ha avuto altre notizie della marea di soldi che il nostro governo ( e quindi noi) ha versato alla Libia di Gheddafi? Ammettiamo che ci sia stata una ragione valida, e·normale che non ne parli nessun media ? Ma siamo tutti scemi ? Bisogna picchiassi per decidere se vadano bene 40 euro di tessera per il pane e 4 di Sky e si sta tutti zitti su milioni e milioni buttati per costruire chissa cosa il Libia? Almeno ci costruissero qualcosa, questa è stata solo una maxitangente a scapito di chi? Possibile che ci sia in Italia un giornalista ogni tre persone e nessuno ci dice nulla ? w le pecore e i pecoroni, e beato chi ci crede............
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ROMANA DA SETTE GENERAZIONI da ROMANA DA SETTE GENERAZIONI pubblicato il 9 Dicembre 2008 alle 22:42
Consiglio a "Paese mio" di valutare con la massima prudenza l·unico "contro-invito" ricevuto, anche alla luce delle ottime definizioni segnalate da Paradosso e considerazioni di Pasqualino (cui va il mio plauso). Al "contro-invito" penso sia adattabile una famosa poesia di Trilussa, che, spero, susciti il solito sorriso arguto dei Capoliveresi. L·agnello infurbito [COLOR=darkblue]"Un lupo che beveva in un ruscello vidde, dall· antra parte de la riva, l· immancabbile Agnello. -Perché nun venghi qui? - je chiese er Lupo - L· acqua , in quer punto, é torbida e cattiva e un porco ce fa spesso er semicupo. Da me, che nun ce bazzica er bestiame, er ruscelletto é limpido e pulito... - L· Agnello disse: - Accetterò l· invito quanno avrò sete e tu nun avrai fame." [/COLOR]
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