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TERRA NOSTRA pubblicato il 14 Settembre 2021 alle 10:13
INTERPELLANZA SU LAVORI PROGETTO DELLA CASERMA DEI CARABINIERI A RIO [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/carario.JPG[/IMGSX] Premesso che la caserma dei Carabinieri è un presidio essenziale per la comunità riese, e che era stato promesso dal Sindaco di realizzarla in termini brevissimi (lavori cantierabili in 4 mesi da che l’ Arma approvava il progetto). E premesso anche che questo Gruppo Consiliare ha sempre seguito con grande attesa l’iter di realizzazione del progetto, essendo stati noi i primi a sollevare il problema in campagna elettorale nel 2018, a cui fece seguito una mozione in Consiglio Comunale il successivo 19 luglio; poi, un’interpellanza consiliare il 28 gennaio 2019 e il 15 febbraio successivo una lettera al Prefetto di Livorno a firma TERRA NOSTRA, nella quale esprimevamo preoccupazione per il rilento della pratica. Il Consiglio Comunale, che non viene mai informato dell’andamento della pratica, deve necessariamente sapere a che punto si trova, e quindi la ragionevole tempistica per giungere quanto prima ad appaltare i lavori, perché si tratta di un servizio essenziale per la comunità. Pertanto, su quanto sopra, formuliamo la presente interpellanza, che chiediamo sia discussa nel prossimo Consiglio Comunale. Cogliamo altresì l’occasione per un aggiornamento dell’iter per la manutenzione del futuro alloggio del Comandante. Gruppo Consiliare TERRA NOSTRA
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ELBA SALUTE da Francesco Semeraro pubblicato il 14 Settembre 2021 alle 10:02
IL PRESIDENTE DELLA TOSCANA GIANI FORSE DIMENTICA LA NATURA E IL RUOLO DELLE MISERICORDIE. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/miser.JPG[/IMGSX] Piena vicinanza alla Misericordia. Il Comitato Elba Salute segue con inquietudine la discussione a distanza e quasi irreale tra il Presidente della Regione Toscana Giani che ad una legittima richiesta di un ritocco dei contributi Regionali alle Associazioni di volontariato, sbotta con questa frase ”….ma più che organizzazioni di volontariato, siamo di fronte a vere e proprie Aziende e forse dovremmo rapportarci con loro in questo senso”. Atteggiamento e frase infelice per la massima carica politica Regionale. Presidente, a nostro parere queste sue parole nei confronti delle Misericordie sono offensive e prive di gratitudine e mancanza di rispetto per tutti quei giovani e meno giovani che con passione e spirito di carità e sacrificio, rinunciano al tempo libero per dedicarsi agli altri come gli invalidi, gli anziani soli e fragili e in emergenze in qualsiasi luogo e a tutte le ore. Questi VOLONTARI sono sempre in prima linea nell’aiuto verso il prossimo, nelle pandemie a rischio della propria vita, nei disastri terresti ed atmosferici e sono sempre presenti nelle campagne di prevenzioni e nei piani vaccinali anti Covid. Presidente, questi volontari in ogni bisogno e per ogni bisogno te li trovi sempre vicini. PER FORTUNA. Comitato Elba Salute. (Francesco Semeraro)
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COMINCIAMO A GIOCARE ? pubblicato il 14 Settembre 2021 alle 9:59
ASD Padel Club Portoferraio [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/padel.JPG[/IMGSX] E’ indubbiamente lo sport del momento, il Padel sta appassionando sempre di più e così nasce il Padel Club Portoferraio. Il nuovo punto di riferimento per il Padel all’Isola d’Elba, si troverà a Portoferraio in Loc. San Giovanni, ed è costituito, al momento, da due campi di ultima generazione per una giocabilità al massimo livello, con gioco esterno regolamentare e presto copertura invernale. Nelle giornate del 18 e 19 settembre dalle 14 alle 20 ci sarà un open day, ovviamente aperto a tutte le fasce di età. Due giornate speciali dedicate a tutti coloro che hanno voglia di imparare, troverete e nostri istruttori FIT sul campo.
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Redazione Camminando pubblicato il 14 Settembre 2021 alle 9:23
[COLOR=darkblue][SIZE=2] LE PROMESSE DA MARINAIO E LE PRESE DI C…O DI POLITICI E POLITOLOGI [/SIZE] [/COLOR] Lanera interviene chiedendo lumi sulla piscina e proponendo una sua realizzazione in Piazza Pietri nella struttura abbandonata ex Cinema teatro Pietri ma senzza entare nel merito di questa discutibile location vogliamo ricordare al brillante consigliere che da tempo immemore …. Ogni amministrazione negli anni si è spesa con parole costruttive per quanto riguarda gli ex impianti sportivi piscina della’ ex GDf ma purtroppo dobbiamo notare che sono trascorsi cinquantanni e ancora non si è ottenuto il risultato di fare una piscina pubblica aperta tutto l'anno all'isola d'ELBA! Anche gli ultimi arrivati dopo i proclami elettorali dovranno farsi un esame di coscienza e smetterla di illudere popolo e paese con le solite parole ma rendersi conto che la piscina va fatta a tutti i costi, se no saremo sempre una barzelletta il solito abbaiare alla luna, e pensare che basterebbe rispolverare progetti passati come ad esempio Quando Il Comune di Portoferraio Con Sindaco Peria e vice ( guarda caso) proprio quell’Angelo Zini oggi sindaco di Portoferraio , l’amministrazione da loro guidata bandì nel maggio 2012 un concorso di idee per la riqualificazione e la trasformazione dell'area delle Ghiae ed ex Gdf . Nell’occasione tra i vari progetti presentati ci colpì favorevolmente quello realizzato NEL 2013 dagli architetti Massimiliano Pardi e Alessandro Pastorelli , che oltre proporre le migliorie che avrebbero riguardanti arredi e caratteristiche della passeggiata fino agli impianti sportivi ex Guardia di Finanza, inserirono un moderno progetto di piscina di indubbio valore. Non ci è dato sapere che fine abbia fatto quel bando di concorso , Poi nel 2017 l’assessore allo sport Adalberto Bertucci presentando un progetto da inserire nella nuova location dell’ex campetto della Bricchetteria, disse con enfasi “Il progetto ci è stato fornito direttamente dal CONI e dalla Federazione Italiana Nuoto, si potranno giocare partite di pallanuoto di serie A femminile e B maschile, e disputare gare e meeting di nuoto in vasca corta di livello nazionale e internazionale. Questo ci è stato garantito dai funzionari che sono venuti ad effettuare il sopralluogo a Portoferraio; si tratterà, fra l’altro, di un’opera che comprenderà anche tribune e spogliatoi evidentemente adeguati ad eventi di tale portata.Anche di questo è scomparas ogni traccia….. In fin dei conti senza scomodare i soliti prezzolati amici continentali basterebbe rispolverare il progetto Pardi&Pastorelli oppure interessare “Chi l’ha visto” per ritrovare le tracce del progetto CONI&Bertucci alla Bricchetteria ……Volere e potere dicevano i nostri vecchi !
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Aronne da Portoferraio pubblicato il 14 Settembre 2021 alle 8:40
Un suggerimento all'amministrazione comunale: si potrebbe trovare un accordo con Esaom affinché piantasse degli alberi dalla chioma bella folta (non pini, sappiamo il perché... forse platani?) lungo il confine con la strada a doppia corsia? Si otterrebbero due vantaggi: 1) un po' di ombra in quella strada, che non fa mai male, anche per chi si sposta a piedi lungo il marciapiede; 2) si coprirebbe un minimo quell'enorme capannone (ex cementeria) che per quanto sia stato tolto l'eternit dal tetto, sicuramente non è un bel vedere, così come non lo è tutta quella zona di sterpaglie abbandonate. Ragioniamoci 😊
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Acqua pubblicato il 14 Settembre 2021 alle 7:35
Ma dove la vedete tutta quest’acqua all’Elba? [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/trovato.JPG[/IMGSX] È evidente che non vi siete mai fatti un giro a piedi. Storicamente, anche nei tempi antichi, di acqua ce n’e sempre stata poca; poi, non so, vi dice nulla che non ci sia alcun lago neanche piccolo, e soprattutto nessun corso d’acqua permanente? E quante volte vi siete rinfrescati in rigogliose sorgenti? Soprattutto d’estate quando il fabbisogno idrico è al massimo? Serbatoio sotterraneo sotto il Monte Capanne? Scavare migliaia di metri cubi da una montagna e intasare le stradine dell’Elba per mesi e mesi, se non anni, con i mezzi da lavoro e la roccia da buttare chissà dove? Un risultato sarebbe sicuro: il prosciugamento di quelle poche falde che stanno nella zona, come sempre quando si scava (vedi i tunnel della TAV Firenze-Bologba), con ulteriori incertezze su cosa si trova scavando. Se questo vi sembra più ecologico che fare il dissalatore in un posto dove c’è già un cantiere navale e lontano da tutto - spiagge balneabili, abitati, crinale del monte, sentieri - io davvero mi tasto se ci sono. Non regge poi il confronto con impianti di dissalazione costruiti trent’anni fa con tutt’altre tecnologie. Ah vabbè poi l’altra alternativa è fare l’invaso nella valle di Pomonte... Già, per recuperare qualche litro d’acqua (che non è che il fosso di Pomonte sia il Rio delle Amazzoni, eh) distruggiamo tutta una vallata e il suo ecosistema per salvare Mola, posto di cui fino a ieri non è mai fregato nulla a nessuno se non per abbandonarci rifiuti e barche. Urge che la gente che non sa di cosa parla stia zitta, e urge anche trovare la maniera di mandare più giovani possibile all’Università perché un domani siano per l’isola una classe dirigente preparata, invece della marea di tromboni provinciali che sproloquia sui giornali enunciando scempiaggini che se le sentissero più in là di Palmaiola ci riderebbero tutti i polli d’Italia. P.S. di pozzi ce ne sono già una marea, di certo il problema idrico dell’Elba non verrà risolto dal pozzo che usava nonno per annaffiare l’orto, inoltre non so se ve ne siete accorti ma essendo su una piccola isola siamo sempre vicini al mare e aumentando i prelievi dai pozzi si genererebbero ovvie e scontate ingressioni di acqua marina. Cioè, sarebbero ovvie e scontate per chiunque si ponesse il problema di parlare di cose di cui sa, ma all’Elba questo succede assai di rado.
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Massimo da Portoferraio pubblicato il 14 Settembre 2021 alle 7:06
Dissalatore mobile marino [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/disnave.JPG[/IMGSX] Parlo da profano quindi non aggreditemi se dico delle stupidaggini. Mi chiedevo se a questo punto non sarebbe più conveniente prendere in considerazione un dissalatore mobile installato su una nave . Il Dissalatore mobile marino costituisce il più innovativo traguardo tecnologico ed ambientale in tema di produzione d’acqua da dissalazione, poiché senza danneggiare l’equilibrio ecologico marino-costiero, è capace di rifornire i territori insulari o costieri, anche in condivisione tra loro, dei quantitativi idro-potabili adeguati ai reali fabbisogni delle comunità. Nella fattispecie, l’approvazione del Ministero dello Sviluppo Economico, ha avvalorato, tra l’ altro, che “la dissalazione in movimento consentirebbe di limitare alcuni impatti tipici degli impianti posti sulla terraferma. Essi sono legati allo smaltimento delle frazioni concentrate (salamoia), che nelle configurazioni tradizionali insiste sulla zona ove l ‘impianto è collocato causando potenziali ripercussioni ambientali legate a fenomeni di accumulo in porzioni limitate del territorio delle frazioni ad elevate concentrazione salina” e rilevato “l’ottimizzazione dei consumi energetici dei processi di dissalazione”. L’eco-sostenibilità del processo produttivo. L’impianto produce acqua destinata al consumo umano e rilascia il refluo iper-salino (salamoia) in movimento, lontano dalle coste, senza alcun impatto sul biota marino costiero, e senza alterare l’equilibrio paesaggistico ed ecologico delle isole, a differenza dei dissalatori a terra, o “fissi”, i cui impatti negativi sull’ambiente sono ormai noti, come da ampia bibliografia scientifica internazionale; L’efficienza e l’economicità della soluzione. La produzione dell’acqua viene calibrata in base alle effettive esigenze delle comunità servite (maggiore produzione nei mesi estivi e minore nei mesi invernali); inoltre, l’ impianto può essere condiviso, con la conseguente riduzione dei costi della fornitura, rispetto all’ipotesi della costruzione e gestione di due diversi dissalatori fissi sulle rispettive isole; La limitazione del rischio di carenza idrica. A differenza dei dissalatori a terra, in ipotesi di malfunzionamento dell’impianto, il Dissalatore mobile marino assicura alle isole comunque un’adeguata fornitura idrica, grazie alla capacità di stoccaggio delle cisterne ed in virtù dell’autorizzazione rilasciata dalla competente P.A. al trasporto dell’acqua potabile; La modularità e la rapidità di realizzazione dell’iniziativa. Gli impianti mobili possono essere prontamente realizzati della taglia produttiva adatta ai fabbisogni, ed in tempi ed iter significativamente più rapidi rispetto all’edificazione di un impianto di dissalazione a terra sulle isole. E poi cosa che ritengo fondamentale ritengo si possano stipulare dei contratti per determinati periodi temporali in questo modo se si vede che non funziona o non conviene non si rinnova il contratto e non rimangono tracce sul territorio.
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LUIGI LANERA Resp Naz politiche della navigazione pubblicato il 14 Settembre 2021 alle 6:10
Al presidente del consiglio comunale Al Sig Sindaco Al Segretario Comunale Il decreto attuativo per l’utilizzo dei fondi del PNRR per i porti per oltre 2,8 miliardi di euro per gli anni dal 2021 al 2026,è stato firmato dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili- denominazione non gradita da una parte del mondo del mare- ed è in via di registrazione dalla Corte dei Conti. Sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza era stata acquisita l’intesa della Conferenza Unificata Stato-Regioni e Autonomie locali. Ora le Regioni e le Autorità portuali dovranno utilizzare le risorse che hanno a disposizione mettendo in atto i relativi investimenti. Gli interventi sui porti riguardano ,in linea di massima, lo sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici,l’elettrificazione delle banchine che consente di ridurre le emissioni inquinanti delle navi che sostano nei porti, l’aumento selettivo della capacità portuale, la realizzazione dell’ultimo miglio ferroviario o stradale e l’efficientamento energetico. Il decreto, oltre alla ripartizione delle risorse disciplina anche la tempistica degli interventi. Il soggetto attuatore per le tipologie di intervento che riguardano la Sardegna ,ad esempio , e cioè l’AdSP del Mare di Sardegna, per quanto risulta,è interessata per il porto di Cagliari alla realizzazione dei banchinamenti del nuovo Terminal Ro-Ro presso l’avamporto ovest del porto canale e all’impianto di alimentazione elettrica per le navi in sosta sempre del porto canale. L’alimentazione elettrica per le navi in sosta . Il sottoscritto consigliere comunale Luigi Lanera interroga questa amministrazione per conoscere quali iniziative siano state messe in campo al fine di consentire alle navi in sosta nel nostro porto di potersi collegare alla rete elettrica al fine di ridurre al minimo le emissioni di co2 nell area portuale . Luigi Lanera consigliere comunale e Resp Nazionale Dipartimento Politiche della navigazione Fdi
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RIAPERTURA SCUOLE GLI ORARI da A,Ansemi pubblicato il 14 Settembre 2021 alle 4:16
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/scuola.JPG[/IMGSX] ORARI SCUOLA INFANZIA dal 15 settembre al 1 ottobre (Tutti i plessi) bambini 3 anni ingresso ore 09.30 - uscita ore 11.30 bambini 4 anni ingresso dalle 08.30 alle 09.00 - uscita dalle ore 12.45 alle 13.00 bambini 5 anni ingresso dalle 08.00 alle 08.30 - uscita dalle 12.30 alle 12.45 ORARI SCUOLA PRIMARIA 15-16-17 settembre classi prime (tutti i plessi ) ingresso ore 08.30 - uscita ore 11.30 plesso Battisti (tutte le altre classi ) ingresso 7.55- 08.00 uscita ore 12.00 plesso San Rocco 08.00 -12.00 ( classi seconde terze e quarte) 07.55-11.55 (classi quinte) plesso Casa del Duca 08.00 -12.00 ( classi seconde terze e quarte) 07.55-11.55 (classi quinte) dal 20 settembre al 1 ottobre classi prime (tutti i plessi ) ingresso ore 08.30 - uscita ore 12.30 plesso Battisti (tutte le altre classi ) ingresso 7.55- 08.00 uscita ore 13.00 plesso San Rocco 08.00 -13.00 ( classi seconde terze e quarte) 07.55-12.55 (classi quinte) plesso Casa del Duca 08.00 -13.00 ( classi seconde terze e quarte) 07.55-12.55 (classi quinte) ORARI SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO 15-17 settembre ore 09.00-12.00 classi prime ore 08.00-11 classi seconde e terze 16 e 17 settembre ore 08.00-11.00 tutte le classi Si ricorda alle famiglie che per tutte le informazioni sull'Istituto si può visitare il sito istituzionale www.comprensivoportoferraio.edu.it e consultare anche la pagina facebook "istituto comprensivo di Portoferraio, S. Pertini".
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LUIGI LANERA consigliere di minoranza pubblicato il 14 Settembre 2021 alle 4:02
Al Presidente del Consiglio Comunale Al sig Sindaco Al Segretario Comunale [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/piscina.JPG[/IMGSX] Premesso che da anni questa città non può più disporre di una piscina pubblica idonea al soddisfare le innumerevoli richieste da parte dei cittadini Elbani a motivo di problematiche strutturali e di sicurezza e non ultima la pandemia da Covid . Considerato la vetustà dell impianto attuale che ne limita L uso ed impone la necessità di una valutazione di poter realizzare una nuova struttura dotata di tecnologia moderna al fine di migliorare anche i costi di gestione Preso atto che la nostra città dispone di una struttura privata in totale abbandono denominata Cinema Pietri che potrebbe essere idonea , a mio avviso ,nel contenere al proprio interno la realizzazione di una nuova piscina di lunghezza doppia all attuale e addirittura una più piccola per la riabilitazione di soggetti portatori di handicap Il sottoscritto consigliere comunale Luigi Lanera interroga questa amministrazione al fine di conoscere quali siano le idee da mettere in discussione per ridare alla città di Portoferraio una vera piscina pubblica . Luigi Lanera
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LUIGI LANERA consigliere di minoranza pubblicato il 14 Settembre 2021 alle 3:58
Al Presidente del Consiglio Comunale Al sig Sindaco Al Segretario Comunale [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/cantierino.JPG[/IMGSX] Premesso che il turismo nautico è una delle principali attività sulla quale il comune di Portoferraio trae profitto attraverso la gestione diretta degli approdi nella Darsena Medicea gestita dalla partecipata Cosimo de Medici. Preso atto che da anni le varie amministrazioni , compresa L attuale , hanno sempre fatto finta di non vedere il grave problema che si viene a creare in estate all utenza nautica che non trovando posto in darsena è costretta ad ancorarsi nella rada è quindi obbligata ad usare i tender per giungere sulle nostre banchine Considerato che è vietato per i piccoli tender diretti in darsena attraversare il canale di atterraggio dei traghetti in arrivo e partenza dai moli del porto e quindi gli stessi tender costretti ad ormeggiare nell unica banchina libera da concessioni, fino a pochi giorni fa , denominata Cantierino il cui accesso è precluso da un cancello chiuso da anni che impedisce di conseguenza la libera circolazione dei turisti i quali vengono accolti anche da un totale degrado sotto il profilo igienico considerato che nel capannone dismesso della banchina in questione ci vivono anche degli extracomunitari in totale abbandono e privi di servizi igienici , il sottoscritto consigliere comunale Luigi Lanera interroga questa amministrazione per conoscere i motivi di tale incapacita a risolvere una problematica molto importante per L economia della nostra città e di conoscere anche i motivi e le autorizzazioni ad oggi rilasciate per le aree da anni abbandonate nella stessa via Teseo Tesei .che a mio avviso sarebbero state utili per L accosto dei tender delle innumerevoli imbarcazioni all ancora nella rada di Portoferraio e se Questa amministrazione intenda inserire negli atti concessori obblighi di accoglienza dei tender in tutte le concessioni demaniali rilasciate nella zona ivi incluso L obbligo di rifornimento idrico per le imbarcazioni in rada . Luigi Lanera
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isolanoinnamorato da li pubblicato il 13 Settembre 2021 alle 20:30
La questione idrica e le bischerate. Purtroppo per chi mi ha accusato di scriverne, non ho detto bischerate, anzi, il nu mero indicato potrebbe essere approssimato per difetto. per verificarlo basta ricerca i dati ufficiali posseduti ora dalla regione e prima dalla provincia. e si tratta di dati relativi a pozzi censiti, denunciati. Poi dove sia tutta questa acqua, forse lo sa solo lo scrittore che addirittura la si può imbottigliare e vendere ai piombinesi. Credo che questa approssimazione, questa furia delle chiacchere sia il male dell'isola, un male che non la fa crescere, in tutti i sensi. e comunque se proprio si vuole mettere il dito nella piaga: l'acqua è pubblica, la devono pagare tutti anche quelli che hanno un pozzo domestico e devono avere un contatore e non ci devono annaffiare il giardino o riempire la piscina! na temo che questa ultima annotazione non gli piacerà!
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"Zio Mauro" pubblicato il 13 Settembre 2021 alle 19:32
ACQUA ?.........................non si vive di sola acqua.......bisogna anche mangiare qualchecosa Come ha riportato Napoleone: " «I dissalatori sono un fallimento meglio riparare le condotte bucate» Gli ambientalisti: tutto inutile se restano le perdite" Questa VERITA' è talmente lapalissiana che chi la vuole confutare non può che far parte di chi vuole riempire d'acqua un secchio bucato !!! Mi ricordo che anche ai galeotti veniva data l'acqua insieme al pane, quindi è necessario per vivere non solo bere, ma anche MANGIARE !!! A volte però può accadere che chi vuole mangiare troppo si potrebbe ritrovare a "pane e acqua". 😉
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ALESSANDRO DINI da CAMPO NELL'ELBA pubblicato il 13 Settembre 2021 alle 19:24
x DALLA TOPONDA, ROTAPONDA O ROTATOPONDA. Ma non sai leggere? Quando da studi attendibili si afferma che almeno la metà dell'acqua che scorre nelle "groviere" sotterrate si potrebbe recuperare ed utilizzare realizzando nuove condutture che non si debbano rattoppare ogni 10 mt, non basta come alternativa allo sperpero dei nostri soldi. Non solo; qualora questo mega impianto dovesse malauguratamente essere messo a regime e fare la stessa fine di quelli che abbiamo visto elencati nei post precedenti, chi pensi che lo paghi il conto; Babbo Natale ?????
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Portoferaio pubblicato il 13 Settembre 2021 alle 19:21
Io credo che sugli atti relativi al dissalatore si debbano far parlare persone come il Barbetti. Gli altri si devono astenere perché non sanno nemmeno portare la corriera.
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DALLA TOPONDA, ROTAPONDA O ROTATOPONDA da Capoliveri pubblicato il 13 Settembre 2021 alle 18:41
Se per ipotesi la prossima stagione a causa di carenza di acqua i turisti non dovessero invadere l'isola come questo anno, a chi dovremmo ringraziare qualora non dovesse essere costruito il dissalatore che servirà proprio per sopperire alla mancanza della stessa acqua visto che nessuno dice niente in alternativa ad esso?
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ELBA FILM FESTIVAL pubblicato il 13 Settembre 2021 alle 17:46
ELBA FILM FESTIVAL PER LA PRIMA VOLTA ANCHE A MARCIANA CON DUE SERATE. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/festival.JPG[/IMGSX] Al via alla Terza Edizione dell’Elba Film Festival, con le prime due serate a Marciana, nella splendida cornice del piazzale della Fortezza. Ricordiamo che l’evento internazionale è dedicato al cinema indipendente e sostenibile, con in concorso cortometraggi, documentari e film d’animazione. Il programma della serata inaugurale, martedì 14 settembre, prevede dalle 21.00 la visione del cortometraggio Sproutland di Cynthia Wade (US) ed il lungometraggio Est – Dittatura Last Minute di Antonio Pisu (IT). La seconda serata, mercoledì 15 settembre ore 21.00, verranno proiettati ulteriori sei cortometraggi in concorso. I film saranno in lingua originale con sottotitoli. L’ingresso all’evento è gratuito (green pass obbligatorio come da norme vigenti). E’ consigliato riservare i posti inviando una mail a reservationselbafilmfestival@gmail.com Per conoscere il programma completo visitare www.elbafilmfestival.com
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x isolainnamorato da acqua dell'Elba pubblicato il 13 Settembre 2021 alle 16:41
Scrivi meno bischerate, dammi retta! 5000 pozzi all'Elba 😂😂😂... 32.000 abitanti = un pozzo ogni 2 famiglie [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/acqua.JPG[/IMGSX] Quindi a Portoferraio secondo la tua stima ci sono + o - 1900 pozzi 😂 e perchè dovrebbero pagarla? dovresti ringraziarli, almeno non prelevano acqua dai pozzi degli acquedotti e ne benefici anche te, non credi? perchè resteresti senz'acqua anche d'inverno! Dici "acqua un pò c'è" anche qui sbagli, all'Elba acqua ce n'è tanta che potresti venderla anche ai piombinesi ! non capisco perchè ancora nessuno ha pensato di imbottigliarla e vendere almeno in estate "l'acqua dell'Elba " nelle bottiglie di plastica, anzichè importare acqua dalle industrie del continente, forse tenute nei piazzali al sole per settimane e settimane, ma forse i costi richiedono un consumo superiore e non è più conveniente 😩 ma se qualcuno crede sia profumo...😂 Il dissalatore è un businnes da 25, 30 milioni ,soltanto chi ha interessi personali appoggia questa scelta demenziale! Tutti l'anno capito, anche i politici... ma vivono con la politica e di politica, quindi ben venga il businnes ...politico! 😩
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Napoleone da il passato non insegna nulla pubblicato il 13 Settembre 2021 alle 14:30
Villasimius, quel carissimo dissalatore costruito e poi abbandonato [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/simius.JPG[/IMGSX] In Israele dissalare l'acqua era una necessità. Infatti nel Paese, uno dei più aridi del mondo, il 40 per cento dell'acqua da bere arriva dal mare. Così nella drammatica estate del '90, una delle tante con i bacini a secco, la Regione pensò di realizzare tre dissalatori a Carloforte, La Maddalena e Villasimius. Li costruirono a tempo di record, in quattro mesi, e spesero due miliardi e mezzo per ciascuno. Sembrava la svolta, la soluzione, come in Israele. COSTI SALATI - Invece quello di Carloforte non venne mai usato. E quelli della Maddalena e Villasimius ebbero vita breve: due anni. Prima si accorsero che per farli funzionare servivano grandi gruppi elettrogeni che comportavano un costo energetico enorme; poi si resero conto che le norme ambientali non consentivano di riversare in mare il sale scartato durante il processo di lavorazione; infine scoprirono che il costo dei filtri, da sostituire frequentemente al modico prezzo di 200 milioni a pezzo, non era sostenibile. Insomma, con quella tecnologia costosa e obsoleta produrre l'acqua costava cinque volte di più che ottenerla da altre fonti. E l'acqua non era nemmeno sufficiente per soddisfare il fabbisogno di un paese che già allora passava dagli abituali 3700 residenti ai 30 mila estivi. Così, visto che nel frattempo a Villasimius era arrivata la condotta che portava l'acqua dall'invaso di Simbirizzi, quel progetto venne abbandonato. ABBANDONATO - Oggi a ricordarne la presenza c'è un cartello arrugginito nella strada per Campulongu. All'interno dello spazio recintato, tra erbacce e tubature abbandonate, si scorgono due edifici: quello che contiene i gruppi elettrogeni e l'altro che ospita l'impianto di dissalazione. "Fu uno dei tanti interventi emergenziali ai quali sono sempre stato contrario", racconta Tore Sanna, storico sindaco di Villasimius. "Non ci diedero scelta nonostante in Consiglio comunale fossero emerse altre soluzioni, peraltro più economiche". I fondi erano quelli stanziati con la legge 33 del '90: 150 miliardi di lire (con un mutuo al tasso del 13 per cento da restituire in 15 anni) per "ulteriori interventi immediati per superare l'emergenza idrica". BISOGNO IMPROVVISO - Luciano Garau, ingegnere, attuale consigliere comunale di opposizione, non era ancora in politica ma seguì la vicenda e ricorda quale fu la genesi. "La rete del paese era alimentata da vari pozzi trivellati", racconta. "Nella primavera del '90 si accorsero che quelli che si trovavano alla foce del Rio Foxi erano contaminati dagli scarichi dell'impianto di depurazione e l'acqua da un giorno all'altro non fu più utilizzabile", racconta. "Fu emergenza vera e venne risolta rapidamente dalla Giunta guidata da Mario Floris e dall'assessore ai Lavori pubblici Domenico Pili con la costruzione del dissalatore. Ma i costi energetici erano troppo elevati e i filtri costavano un patrimonio. Inoltre ci davano solo circa dieci litri al secondo, pochi per soddisfare le esigenze di tutti, insediamenti turistici compresi". Negli anni successivi, molti provarono a riproporne l'uso per scopi sempre diversi. Non se ne fece nulla. Soldi pubblici sprecati, un'idea potenzialmente vincente che non ha funzionato. «I dissalatori sono un fallimento Meglio riparare le condotte bucate» Gli ambientalisti: tutto inutile se restano le perdite CAGLIARI. «Anche l'amministrazione comunale di Cagliari si è accorta dell'allarme sociale determinato dalla fallimentare gestione dell'acqua in Sardegna e afferma che è necessario dotare la città di dissalatori. Ma il gioco vale la candela?». Lo chiedono gli ambientalisti del Gruppo di Intervento Giuridico e gli Amici della Terra sottolineando che «per contribuire a rifornire seriamente la città e l'area vasta sarebbe necessario realizzare almeno tre impianti di grandi dimensioni». La spesa _ affermano _ sarebbe di almeno 70-80 milioni di euro, senza contare gli elevati costi di gestione e di vendita all'utenza. Sarebbe meglio _ concludono gli ecologisti _ destinare subito cifre consistenti per rifare la rete idrica idrica cittadina (400 chilometri con perdite medie del 30-40% e punte del 200%). Non ha infatti senso raccogliere e dissalare acqua quando la si perde in rete. Poi ci sono i costi: oggi _ è scritto nella nota _ il costo per metro cubo di acqua dissalata si aggira in media attorno al dollaro, circa un euro e 20 centesimi, cioè 2230 lire al cambio attuale. L'acqua potebile prodotta dagli impianti dell'Ente autonomo del Flumendosa costa circa 470 lire al metro cubo ed è molto più cara che in altre città italiane. L'acqua grezza viene invece venduta nel settore agricolo mediamente a 140 lire al metro cubo. Ma i contatori non esistono e gli agricoltori, quando pagano, pagano in base a una quota forfettaria ad ettaro. Tra l'altro _ è scritto in una nota _ nel 1995 vennero realizzati tre dissalatori, a La Maddalena, Carloforte e Villasimius. Il costo: due miliardi e mezzo di lire ciascuno. Gestiti dall'Esaf, dovevano fornire circa duemila metri cubi d'acqua al giorno. Risultato: non hanno mai funzionato. Eppure il comune di Cagliari _ così ha annunciato _ vorrebbe fare proprio questa scelta.
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Per Franco da Marciana Marina pubblicato il 13 Settembre 2021 alle 12:57
Sig Franco mi domando come mai queste critiche verso una categoria che offre continuita' come pochi,tra i pochi aperti durante tutto l' anno. Ma non ha nulla da dire sugli alimentari che ieri erano chiusi ; come ad esempio il Conad chiuso nel pomeriggio,o i panifici entrambi chiusi la domenica anche d'estate, o i ristoratori che gia' hanno cominciato a farsi il giorno di riposo quando anche ieri molti ristoranti hanno dovuto mandar via gente e tra poco chiuderanno per mesi, o I bar.....Oltetutto il Tabacchi n1 ieri era aperto fino alle una, dopo per le sigarette poteva disporre del distributore automatico o del Bar Baia!!!!O forse voleva fare una ricarica o voleva un francobollo; e per questo un lavoratore che non fa festa da piu' di 3 mesi avrebbe dovuto rinunciare a mezza giornata libera??? Mi dia retta impari ad organizzarsi piuttosto che criticare una categoria tra le meno criticabili del paese. Invece che fare i suoi comodi impari ad organizzarsi e si guardi un po' intorno! Quando a Marciana M tutti vanno in letargo 6-7 mesi, gli unici a far luce sono i Tabacchi ,un paio di Bar e il giornalaio non lo dimentichi. Vorrei sapere che lavoro fa o faceva tanto per farmi un' idea...Potrebbe insegnarci come fare per allungare la stagione!
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