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SILVER AIR pubblicato il 21 Settembre 2021 alle 8:43
MARINA DI CAMPO APRE LA NUOVA ROTTA: VIA AI VOLI BOLOGNA - ISOLA D'ELBA [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/aereo.JPG[/IMGSX] Dal 24 settembre al 4 ottobre 2021 apre la nuova rotta aerea Bologna-Isola d’Elba che permette agli emiliani di raggiungere l’isola in 50 minuti di volo Dalle due torri al mare cristallino della toscana in meno di un'ora. Così grazie alla collaborazione di Silver Air con il supporto di VisitElba e la collaborazione degli aeroporti di Bologna e dell’Isola D’Elba. Dal 24 settembre al 4 ottobre, infatti, l’isola d’Elba è raggiungibile in meno di un’ora con un volo diretto dal capoluogo emiliano. I voli per l’isola “dove l’estate non tramonta mai” sono già acquistabili sul sito www.silverair.it dove si possono trovare anche tutte le informazioni di dettaglio. L’istituzione della nuova tratta tra gli aeroporti La Pila Marina di Campo e Guglielmo Marconi di Bologna nasce per venire incontro alle crescenti richieste turistiche- specifica una nota dello scalo felsineo - permettendo di provare già in questi mesi in anteprima quella che nel 2022 sarà una tratta stabile con collegamenti costanti. “Il 2021 è stato un anno di grandi soddisfazioni per noi - ha affermato Daniel Prusa di Silver Air - con richieste che ci hanno portato ad esempio anche ad aumentare i voli da Milano Linate. Con il collegamento con Bologna, cresce ulteriormente il numero di tratte aeree tra l’Isola, l’Italia e l’Europa. A oggi sono operative le connessioni con Pisa, Firenze e Milano Linate in Italia; Lugano in Svizzera”.
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ELBANO da ELBA pubblicato il 20 Settembre 2021 alle 23:31
Grazie Prof. Masseti Credo che lo scempio ambientale perpetrato a Montecristo sia stato da lei perfettamente descritto. Purtroppo questo è lo stile PNAT ormai collaudato anche a Pianosa e non solo.
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Mauro Castaldi pubblicato il 20 Settembre 2021 alle 20:43
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/triump.JPG[/IMGSX] I° RADUNO Nazionale TOMCC delle motociclette Triumph all'Isola d'Elba 17-19 settembre 2021. Si è tenuto, con conclusione ieri pomeriggio nella splendida cornice di Scaglieri, il I° Raduno Nazionale del Triumph Owners Motorcycle Club Italia, sezione italiana del famoso Club storico (1949) degli appassionati di motociclette Triumph. Per 3 giorni, appassionati del marchio (che nasce nel 1902), sono giunti da tutta Italia per girare, rispettando le norme del Covid, le più belle zone della nostra amata Isola. Il I° giorno, si è fatto il giro dell'Anello Orientale con arrivo a Porto Azzurro , quindi Rio (ex Rio Marina), con pausa gastronomica e successiva prosecuzione per Cavo, strada della Parata, Rio, Volterraio, Colle Reciso, Lacona, con pausa eno-culturale, Monumento e rientro a Marina di Campo (sede base), con pausa gastronomica. Il 2° giorno, si è fatto il giro dell'Anello Occidentale con i passaggi di Cavoli, Seccheto, Fetovaia, Pomonte, con pausa ristoro e foto di rito, quindi prosecuzione con tappa a Sant'Andrea, e arrivo a Marciana e Poggio, con pausa gastronomica. Successiva "traversata" del Monte Perone con pausa negli spazi del passo e discesa verso San Piero e rientro a Marina di Campo (sede base), con pausa gastronomica. Il 3° giorno, ci sono state alcune partenze ma la giornata è stata bellissima per poter girare nella parte Centrale con visita a Marciana Marina con foto di rito, particolarmente apprezzata dai partecipanti, e prosecuzione per il Golfo della Biodola/Scaglieri per pausa gastronomica. Il pomeriggio, i rimanenti Bikers si sono recati a fare una visita a Capoliveri, girando per il paese, usufruendo di strutture del luogo, e con rientro a Marina di Campo (sede base), per la solita "pausa gastronomica". Tutto si è svolto ordinatamente e per il meglio, con un passo da passeggiata per ammirare le bellezze e i panorami del territorio, ed è per questo che ringraziamo sentitamente le Amministrazioni Comunali. Particolare ringraziamento va ai ristoratori che hanno contribuito con le loro "pause gastronomiche", che hanno avuto il grande apprezzamento di tutti gli intervenuti al Raduno. Un sentito grazie agli Albergatori, e a tutti quelli che in qualche modo hanno contribuito con la loro professionalità - e la loro disponibilità - ad accogliere nelle loro strutture i partecipanti, alla riuscita del Raduno. Grazie A nome dell'organizzazione del T.O.M.C.C. Italia Mauro Castaldi
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Cinghiali :ormai è emergenza nazionale! pubblicato il 20 Settembre 2021 alle 18:17
_Massimo Lopez aggredito da cinghiale _Roma cinghiali scorrazzano in parchi e vicino alle case _Arezzo polizia con pallottole al sonnifero per presenza adnorme vicino alle case _Alessandria, spara al cinghiale viene aggredito e muore.. L'elenco sarebbe lungo... BASTA! CI VUOLE FIGLIUOLO E L'ESERCITO!
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Capoliverese da Capoliveri pubblicato il 20 Settembre 2021 alle 18:09
In risposta al portoferraiese che ci chiede di fare una nostra repubblica e levarci dai coioni. Fosse bene! Anche in tempi di covid Capoliveri ha concluso una stagione da record nel pieno rispetto dei protocolli, organizzato eventi come Panariello, il campionato di rally storico europeo ed il mondiale di montambike. Scusaci se poco
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LA NOSTRA SALUTE ..ARTRITI E REUMATOLOGIA pubblicato il 20 Settembre 2021 alle 17:01
CONVEGNO DI REUMATOLOGIA [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/cecchetti.JPG[/IMGSX] Il 22 Settembre 2021 si svolgera in modalita’ On Line (Webinar) un Convegno Multidisciplinare di Reumatologia, a carattere nazionale, dal titolo: PONTEREUMA – ELBA 2021, che vertira’ su: ARTRITE REUMATOIDE E INTERSTIZIOPATIE POLMONARI: DIAGNOSI ECOGRAFICA E TRATTAMENTO Il Congresso, organizzato dal Dott. Riccardo Cecchetti, Direttore della UOC Medicina Interna e Servizio di Reumatologia dell’Ospedale Civile Elbano – Portoferraio (LI), e’ costituito da 2 sessioni ed iniziera’ alle ore 15. L’evento ha, come sempre un carattere multidisciplinare: parteciperanno infatti relatori di diverse estrazioni specialistiche (non solo reumatologi, ma anche pneumologi e radiologi). I relatori e i moderatori provengono da prestigiose sedi universitarie italiane (Firenze, Perugia, Pisa, Siena e Roma). Nella prima sessione si parlera’ del ruolo dell’ecografia in reumatologia ed in particolare nella artrite Reumatoide Nella seconda sessione verra’ affrontato il tema dei rapporti fra l’artrite reumatoide e l’interessamento polmonare interstiziale – afferma il Dott. Cecchetti - . “La fibrosi polmonare – continua sempre il Dott. Cecchetti - è una malattia cronica progressiva che si manifesta in genere in età adulta, colpisce più spesso gli uomini che le donne e fa parte del gruppo delle interstiziopatie polmonari. La sua forma più comune è quella idiopatica, cioè senza una causa conosciuta, ma può anche essere secondaria a malattie reumatologiche. In alcune malattie reumatologiche, quali l’Artrite Reumatoide, si può verificare un interessamento polmonare interstiziale, che in determinati casi può avere una progressione molto rapida e severa. “La diagnosi di queste condizioni è abbastanza complessa e si avvale dei test della funzione polmonare e della TAC del polmone ad alta risoluzione. Nelle fasi precoci è stato proposto anche l'uso dell'ecografia polmonare, che si è mostrata utile per identificare proprio quei pazienti che presentano alterazioni e destinati alla TAC, evitando agli altri normali di essere sottoposti a radiazioni. “La collaborazione multidisciplinare - conclude il Dott. Cecchetti - è molto importante e in questo caso avviene fra il reumatologo, lo pneumologo e il radiologo. È essenziale che nel corso delle sedute multidisciplinari queste 3 figure specialistiche analizzino insieme i casi clinici e si confrontino, in modo da poter prendere le decisioni migliori per il paziente”. Il convegno, a cui sono stati assegnati 4.5 Crediti ECM, e’ aperto alle seguenti figure professionali: Specialisti in Reumatologia, in Immunologia Clinica, in Medicina Interna, Geriatria, Pneumologia e ai Medici di Medicina generale (MMG). Tutti i partecipanti saranno coinvolti in un percorso formativo in cui multimedialita’ e interattivita’ favoriranno la condivisione delle esperienze e l’approfondimento delle conoscenze fornite dagli esperti.
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Antonino da Procchio pubblicato il 20 Settembre 2021 alle 13:37
Ma che hanno nel cervello quelli che so contro il vaccino, non hanno ancora capito che è unica strada per torna alla normalità, forse li piace sta reclusi in casa come da marzo 2020 in poi.tanto che vi piaccia o no se non siete vaccinati sarete giustamente emarginati dalla società!
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Marco Masseti, zoologo e paleo-ecologo pubblicato il 20 Settembre 2021 alle 12:37
DOPO 14 TONNELLATE DI BOCCONI AVVELENATI LANCIATI SU MONTECRISTO, LA CAPRA SELVATICA È SCOMPARSA ANCHE DAL MUSEO Risposta di Marco Masseti, zoologo e paleo-ecologo esperto di caprini selvatici e di ambienti insulari mediterranei, all’articolo di Francesco Mezzatesta “Nello scontro tra naturalisti e animalisti ripartono le bufale sull’isola di Montecristo” pubblicato da Italia Libera del 9 settembre 2021. Fino a non molto tempo fa, il fulcro del piccolo museo di storia naturale dell’isola di Montecristo era costituito da una teca di vetro che ospitava un bel maschio adulto naturalizzato della locale capra selvatica. L’animale presentava lunghe corna a forma di scimitarra, con il mantello bruno rossiccio chiaro su cui spiccavano le tipiche zone scure della specie su muso, zampe, spalle e linea dorsale, mentre la colorazione della pancia era crema-biancastro. Si trattava in tutto e per tutto di un egagro o capra selvatica, Capra aegagrus, ancora oggi diffuso in parte del Vicino Oriente, a Creta e su alcune isole minori del Mare Egeo. Secondo il celebre zoologo Augusto Toschi, che nei primi Anni Cinquanta dello secolo scorso ebbe modo di soggiornare a Montecristo e di studiarne la fauna, i locali ungulati corrispondevano in pieno ai fenotipi del vero e proprio egagro (Figura 1). Questo fatto faceva sì che si trattasse della popolazione più occidentale della specie. Oggi, nel nuovo allestimento del museo di Montecristo, il vecchio esemplare non compare più, forse perché deteriorato dal cattivo mantenimento e non restaurato. É stato sostituito da altri due animali naturalizzati, un maschio e una femmina adulti, che però non corrispondono più ai caratteri fenotipici descritti da Toschi per la popolazione isolana. Gli esemplari attualmente in esposizione sono due rappresentati dell’antica razza domestica corsa, caratterizzata anch’essa in ambo i sessi da corna a forma di scimitarra (più lunghe nei maschi) e dall’assenza delle tettole, le due appendici cutanee ai lati del collo di alcune etnie di capre domestiche (Figura 2). Il loro mantello è però più o meno uniformemente bruno e manca delle caratteristiche zone scure della specie. Questa razza è stata importata a Montecristo in epoca piuttosto recente, probabilmente nel corso degli Anni Cinquanta e/o Sessanta dello scorso secolo per rinsanguare la popolazione selvatica locale ormai ridotta sull’orlo dell’estinzione a causa di una caccia senza sosta e regola. Quando una società privata prese in concessione l’isola per trasformarla in un esclusivo Hunting Club per le attività venatorie di terra e la pesca d’altura ci si deve essere resi conto che le capre selvatiche erano quasi del tutto scomparse e così si è probabilmente cercato di rinfoltire il patrimonio faunistico isolano con l’importazione di animali domestici che potessero essere abbastanza simili a quelli originali dell’isola. La vicina Corsica ospita ancora interessanti contingenti di capre dell’antica razza locale. Forse è questa la ragione per cui, nel dépliant del 1970 Montecristo ovvero “Del Privilegio” che illustrava le meraviglie del club che stava per essere inaugurato sull’isola, si invitavano espressamente i futuri cacciatori a privilegiare l’abbattimento degli individui con “balzane chiare” e “macchie sul costato”, caratteri fenotipici che nessun zoologo prima di allora aveva mai segnalato per le capre di Montecristo. Per rendersene conto non è necessario raggiungere la piccola isola tirrenica ma basta cercare in internet la voce “museo di Montecristo”, dove appaiono alcune foto del nuovo allestimento del museo. Perché è stata sentita la necessità di questo cambiamento? Il fenotipo “egagro” non corrisponde più a quello manifestato dalla popolazione ircina dell’isola? Cosa può essere successo, se una ricognizione condotta sull’isola per conto della Gestione Ex Azienda di Stato per le Foreste Demaniali ancora nell’estate del 1998 aveva rivelato la sopravvivenza di un terzo di ruminanti a fenotipo “egagro”? Fra il 2010 ed il 2014, su Montecristo è stato condotto il LIFE Project+ Montecristo 2010, cofinanziato dalla Comunità Europea ed essenzialmente finalizzato all’eradicazione del ratto nero, Rattus rattus, e dell’ailanto o albero del paradiso, Ailanthus altissima. Per eliminare il roditore si è fatto ricorso alla distribuzione di un’enorme quantità di pellets avvelenati sul territorio isolano anche mediante l’ausilio di lanci effettuati dall’elicottero. Fra le conseguenze più dirette di quest’azione si è assistito alla totale scomparsa dei conigli isolani, mentre non si sa più niente del discoglosso sardo, Discoglossus sardus, un anfibio che è (era?) riuscito a sopravvivere su Montecristo fino dall’epoca terziaria. In compenso, però, il ratto è ancora presente sull’isola. Per evitare che anche tutte le capre morissero avvelenate in conseguenza dell’ingerimento delle esche (Montecristo è un ambiente molto scarso di risorse trofiche), i responsabili del progetto LIFE hanno realizzato un recinto di qualche ettaro sul promontorio del Belvedere, una delle poche zone dell’isola dominata da una discreta vegetazione ad alto fusto. Vi sono state introdotte una quarantina di capre, evidentemente senza fare attenzione ai fenotipi che vi si rinchiudevano, con il risultato che praticamente quasi solo queste capre captive si sono salvate dall’avvelenamento. Quasi nessuna di esse rispondeva però al fenotipo “egagro”. Cosicché si può dire che gli ungulati che oggi si conservano a Montecristo non hanno più le caratteristiche morfologiche che distinguevano gli egagri originali, ma sono quasi esclusivamente rappresentati dagli animali discesi dagli individui dell’antica razza corsa introdottivi in epoca storica recente. Questa tragedia naturalistica si è perfino colorata di una nota comica. L’8 novembre 2012 i responsabili del progetto LIFE+ Montecristo 2010 hanno portato alcune capre di Montecristo in un recinto del BioParco di Roma, inaugurato con un’apposita cerimonia che ha avuto luogo in pompa magna il 5 dicembre del medesimo anno. Nessuno di questi individui però corrispondeva ai fenotipi descritti da Augusto Toschi e da altri studiosi per la capra isolana. Uno di essi era addirittura nero. L’ironia della sorte ha poi voluto che sull’esterno del recinto che racchiude gli animali spiccasse un cartello con un’immagine completamente diversa da quella degli ungulati che vi sono rinchiusi, contraddistinta dalla colorazione tipica della vera capra di Montecristo. Con un approccio scientifico simile a quello che ha decimato la già esigua popolazione di capre a Montecristo, i responsabili del nuovo progetto LetsGoGiglio - Less alien species in the Tuscan Archipelago: new actions to protect Giglio island habitats (LIFE18 NAT/IT/000828), cofinanziato dall’UE tramite il Programma Life+ per un totale di 1.6 milioni di euro nel periodo 31/07/19 – 31/12-23, si apprestano adesso ad eradicare dall’isola del Giglio i mufloni, Ovis orientalis, ivi presenti, nonostante la presa di posizione contraria da parte degli abitanti dell’isola, di una larga porzione dell’opinione pubblica e di vari esperti del settore. I responsabili del progetto giustificano la necessità di un simile intervento adducendo come scusa il fatto che le belle pecore selvatiche erano state introdotte per motivi esclusivamente venatori fra gli anni 1960-1970, oltre ad essere causa di ingenti danni all’agricoltura. In realtà, l’attuale popolazione di mufloni presente sul Giglio è stata costituita un po’ di tempo prima, intorno alla metà degli Anni Cinquanta del secolo scorso, per interessamento degli zoologi Alessandro Ghigi, Augusto Toschi, Renzo Videsott e grazie alla dedizione di Ugo Baldacci che mise a disposizione una sua proprietà recintata nell’isola, sul promontorio del Franco. La costituzione di questo nucleo storico fu motivata da esigenze di carattere meramente conservativo, perché nell’ambiente zoologico internazionale c’era il timore che la specie fosse prossima all’estinzione in Sardegna e Corsica. Mantenere dunque il gruppo dei mufloni gigliesi equivarrebbe a preservare un pool genetico e fenotipico di indubbia importanza biologica, oltre che storica. La sua eradicazione porterà ad una perdita irreversibile sotto il profilo biologico. Inoltre, i millantati ingenti danni che gli animali producono annualmente all’agricoltura assommano nella peggiore valutazione a non più di 1.200 euro in un periodo cronologico di 14 anni, compreso fra il 2007 ed il 2021 (danni richiesti da un unico agricoltore nel 2018, quando il progetto LetsGoGiglio ancora doveva ricevere l'approvazione di finanziamento e per un terreno privo di recinzione). Vale la pena di ricordare che una raccolta di firme, lanciata dagli agricoltori gigliesi contro l’eradicazione dei mufloni dall’isola, ha già superato le 5.300 sottoscrizioni. A questo punto, caro Francesco, mi sorge spontanea la domanda: è questo il modo che abbiamo in Italia per favorire la salvaguardia e la protezione del nostro ambiente naturale? Marco Masseti Didascalie alle figure: Figura 1:  Maschio adulto di capra di Montecristo, fotografato negli Anni Venti dello scorso secolo, pochi anni dopo la fine della I Guerra Mondiale (cortesia di Orlando Franchi). Figura 2: Nell’attuale allestimento del museo di storia naturale di Montecristo, due esemplari naturalizzati dell’antica capra domestica corsa, importata sull’isola in epoca recente, hanno preso il posto di un esemplare di capra di Montecristo precedentemente esposto.
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Cittadino da Portoferraio pubblicato il 20 Settembre 2021 alle 12:25
Vorrei sapere se i governanti riapriranno la calata o tiriamo fino alla prossima stagione presi dall'0entusiasmo
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DISSALATORE. IO LO VOGLIO da CAPOLIVERI pubblicato il 20 Settembre 2021 alle 8:25
Lo so già, avrò molti contro, ma anche Galileo Galilei del resto non era stato compreso per poi dargli ragione, per cui io sono a favore del dissalatore che in futuro risolverà la grande sete di noi elbani, "sete" che presto arriverà, e solo allora tutti capiranno...
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Da Capoliveri x da Portoferraio pubblicato il 20 Settembre 2021 alle 7:07
Sono capoliverese ma concordo pienamente con quanto hai scritto, prima tutti favorevoli, ora tutti contrari, visto che è democrazia avrebbero potuto domandarlo a noi cittadini almeno con un sondaggio se fossimo favorevoli o meno al dissalatore. Ora come tutte le cose in Italia, tutto è a rilento con un inevitabile spreco di soldi extra e sicuramente almeno una stagione in più senza né dissalatore né condotta efficiente. Inutile parlare cos'è meglio delle due cose, fatene una a modo e basta Avreste anche rotto le palline sono anni che se ne parla senza fare niente di concreto
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Da Portoferraio da Dissalatore pubblicato il 20 Settembre 2021 alle 6:18
Avete rotto gli zebidei con questo dissalatore, voluto prima e rinnegato poi, è un opera che potrebbe risolvere dei problemi e tutti i Capoliveresi a dire no perché inquina….. fate una cosa perché non vi portate le navi in piazza e partite da lì? Così ve lo puppate anche voi un po’ di vero inquinamento da fumi ….. sempre contro a tutto, basta contro….. ma fatevi la vostra repubblica e levatevi di….
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PROCCHIO NAPOLEONICA pubblicato il 20 Settembre 2021 alle 3:46
CONCLUSE LE MANIFESTAZIONI DI PROCCHIONAPOLEONICA E’ stata la degna conclusione dell’estate quella messa in cartellone dall’Associazione Culturale Procchio Napoleonica e cioè l’oramai annuale gioco enigmistico denominato REBUS in VETRINA, presentato dalla sempre bravissima Angela Giretti con la partecipazione della professionale Letizia Balestrini. Dopo un breve excursus delle molte manifestazioni che sono state realizzate, il Presidente dell’Associazione, Michele Mazzarri, ha fatto proiettare due filmati girati dalla televisione austriaca ORF che sono stati inseriti in programmi culturali, telegiornali ed approfondimenti per un canale satellitare in lingua tedesca, visto da oltre trenta milioni di teutonici. Subito dopo Letizia Balestrini (in arte Leti), ideatrice di rebus anche per la Settimana Enigmistica, ha dato tutta una serie di informazioni storiche sui rebus, dagli albori, passando da Leonardo ed arrivando fino ai giorni nostri; a seguire ha mostrato, con un’attenta grafica, le regole principali dei rebus con le varie tipologie maggiormente rappresentate. A questo punto la stessa Letizia ha svelato le soluzioni ai sedici rebus disposti nelle vetrine di altrettante vetrine messe a disposizione dai commercianti della frazione marcianese; come sorpresa ulteriore sono stati presentati quattro rebus che hanno visto gli intervenuti concorrere alle soluzioni. Al termine sono stati sorteggiati i premi messi gentilmente a disposizione dell’azienda Acqua dell’Elba che vertevano in 2 confezioni di profumi per i solutori parziali (almeno 5 risposte esatte) e 3 confezioni per i solutori totali (tutte e 16 le soluzioni esatte). Per i solutori parziali la prima estratta è stata Astori Mariella, mentre tra i solutori totali il primo estratto è stato Stefano Massai. Gli oltre 50 partecipanti ed il folto pubblico (disposto anche in piedi) hanno dimostrato la validità di questa formula di gioco che certamente verrà ripetuta nel 2020. Con la serata di sabato 18 settembre hanno avuto termine gli eventi di Procchio Napoleonica per il 2021 ma, a breve, verrà reso pubblico il secondo filmato della televisione austriaca che ci farà rivivere questa fantastica ed infinita estate 2021. Segreteria di PN
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ANGELO BRICCHI da LODI pubblicato il 20 Settembre 2021 alle 0:51
Venerdì 17 settembre 2021 al gattile di Capoliveri si è inaugurata la casina di Ludovica, una nuova casetta in legno costruita per gli ospiti a quattro zampe con le donazioni di parenti, amici e conoscenti di Ludovica, una giovane amica che ci ha prematuramente lasciato dopo una grave malattia e che aveva espresso il desiderio di essere ricordata in questo modo. Con la presenza di Alessandro, compagno nella vita di Ludovica, e di amici e volontari del gattile, il Parroco Don Emanuele ha benedetto, in una breve ma toccante cerimonia, la nuova costruzione che si aggiunge alle altre già presenti nel gattile, splendida realtà della comunità di Capoliveri che, grazie all’operosità e disponibilità di alcune volontarie, è un ammirevole esempio di accoglienza e cura dei felini abbandonati. Siamo certi che Ludovica apprezzerà questo gesto che vuole ricordarla per come si è presentata a noi, piena di entusiasmo e di voglia di vivere. Ciao Ludovica, i tuoi amici umani e a quattro zampe ti salutano con immenso affetto
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Qui da Qui pubblicato il 19 Settembre 2021 alle 19:54
*La coerenza* #dissalatore Queste le parole utilizzare nell'intervista all'allora Corriere Elbano in merito al dissalatore: 'non ero assolutamente contrario' 'Questo era il nostro ruolo: non essere contrari' Intervista Corriere Elbano: https://www.facebook.com/WalterMontagnaSindaco/videos/579301155900332/
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Capoliveri pubblicato il 19 Settembre 2021 alle 15:35
Viste le chiare e precise indicazioni di Barbetti, ecco perché alcuni personaggi di sottordine anche di Portoferraio dovrebbero starsene zitti sul dissalatore. Imparino a guidare invece.
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Alsssio pubblicato il 19 Settembre 2021 alle 12:50
Il 25% dei poliziotti non ha fatto il vaccino, nel caso venissero sospesi l'ordine pubblico verrà garantito dal green pass, da esibire quando ci sono episodi di criminalità, auguri
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RUGGERO BARBETTI pubblicato il 19 Settembre 2021 alle 12:24
Lettera aperta all'Ing. Lorenzo Maresca (Autorità Idrica Toscana) [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/ruggy.JPG[/IMGSX] Attualmente mi sento un politico in panchina (anche se mi alleno e studio le dinamiche elbane). Del resto sono quasi 3 anni che non sono più sindaco e sento che però si continua a parlare di me, spesso in modo sbagliato e allora sono costretto a difendermi dalla disinformazione imperante intervenendo sulla stampa. D'altra parte basta ricordarsi della citazione attribuita a Gobbels, uno dei più importanti gerarchi nazionalsocialisti e Ministro della Propaganda del Terzo Reich: "Ripetete una falsità cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”. Mi era già capitato quando sarei dovuto diventare Presidente del Parco e per arrestare la mia nomina anche il Presidente della Regione dichiarava che non poteva ricoprire quella carica un sindaco che era stato contro il Parco e che aveva partecipato alle manifestazioni contro la sua istituzione. Sfido chiunque a trovare una mia dichiarazione contro il Parco oppure una mia partecipazione ad una manifestazione contro la sua istituzione. In compenso ho dovuto ricoprire per oltre 4 anni la carica di Commissario dato che, negli incontri per trovare l'intesa, l'allora Presidente della Toscana Martini diceva al Ministro: "Tutti fuorchè Barbetti" e Matteoli chiaro chiaro gli rispondeva "Barbetti o nessuno". E così l'incontro si concludeva in pochi minuti... Anche per quanto sopra scrivo questa lettera aperta all'Ing. Lorenzo Maresca, che conosco personalmente e che ritengo tecnico e persona preparata, seria e corretta, chiedendogli di provvedere a modificare la sua dichiarazione fatta nell'ultima Conferenza dei Servizi, laddove dice testualmente che: "Sulla previsione del dissalatore sull’isola, Lorenzo Maresca sottolinea che l’impianto è previsto sin dal 2011 con un Accordo di Programma sottoscritto anche dal Comune di Capoliveri". Ebbene questa è una di quelle falsità di cui sopra, sicuramente detta in buona fede e su cui sono già intervenuto più volte sulla stampa e su questo sfido l'Ing. Maresca a presentare quel documento del 2011 con la firma del Comune di Capoliveri. Di Montagna, che è un analfabeta politico e si fa prendere per i fondelli con facilità senza la capacità di replica perchè non conosce gli atti, non me ne frega nulla ma qui c'è da difendere l'onore di una istituzione che è il Comune di Capoliveri a cui non si possono addebitare comportamenti o dichiarazioni false che ne stravolgono la vera attività politico/amministrativa. Perchè nel documento, nel punto che riguarda il Verbale della Conferenza Istruttoria si da atto sia dell'assenza del Sindaco di Capoliveri che del fatto che "ha però comunicato di Riservarsi la firma del documento in una fase successiva", cosa che non è mai più avvenuta.. Per la comodità di tutti, il suddetto Accordo lo allego io a questa lettera aperta così come allego anche un documento che è una relazione sullo stato di attuazione dell’Accordo di Programma del 2011 tra i Comuni dell’Elba e della Val di Cornia in cui viene riportato il contenuto di una riunione svoltasi a Portoferraio in data 19.02.2015 in cui veniva fotografata la situazione a quel momento. Vi viene testualmente riportato: 'Il responsabile dell’Accordo di Programma concludeva il verbale dell’incontro come segue: a) si invita il Sindaco di Portoferraio a contattare nuovamente il Sindaco di Capoliveri per cercare di sbloccare la realizzazione delle opere dell’impianto di dissalazione, come anche l’installazione dell’addolcitore”'. Resto cortesemente in attesa di una correzione in autotutela del verbale o comunque di una dichiarazione da parte dell'Ing. Maresca. Documento 1 Documento 2 Link per leggere i documenti http://www.comune.capoliveri.li.it/.../documento_n._1.pdf http://www.comune.capoliveri.li.it/.../documento_n._2.pdf Cordialità Ruggero Barbetti
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IPSE DIXIT pubblicato il 19 Settembre 2021 alle 10:44
Abbi fede amico Riccardo, non ricordi il manifesto diramato in campagna elettorale? Ti rinfresco la memoria sia mostrandoti l’infiorescenze portuali sia facendo un semplice copia-incolla delle parole dei “Risorgenti” diramate all’epoca alla voce : IL DECORO E LA RIGENERAZIONE URBANA – IL VERDE PUBBLICO L’amministrazione di una città viene molto spesso misurata nell’attenzione che ripone al decoro cittadino e alla gestione delle attività ordinarie di manutenzione, oltre che nell’efficacia e tempestività con cui interviene per la cura del territorio. Il comune di Portoferraio ha sempre mostrato particolari sofferenze in questo senso e per questo, oltre a garantire maggiori risorse ed un potenziamento dell’Ufficio Tecnico Comunale, intendiamo mettere a regime un Servizio di Pronto Intervento, coordinato proprio dagli Uffici Comunali che saranno affiancati dalle sue Società Partecipate e da tutti gli operatori attivi che lavoreranno sul territorio per la manutenzione e la pulizia della città, con l’obiettivo di: intervenire immediatamente a seguito di segnalazioni per la soluzione di problemi legati al decoro, al degrado e alla pulizia della Città
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I fiori che non colsi...... pubblicato il 19 Settembre 2021 alle 10:16
NOI E SANREMO [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/pianta.JPG[/IMGSX] A noi Sanremo ci fa veramente un baffo. Ma loro ce l'hanno una pianta come la nostra in un vaso come il nostro all'ingresso del viale che porta alla spiaggia più bella e frequentata di Portoferraio ? Forse se ce la vedano “l'istallazione artistica” ce la copiano. A parte le battute “ i BAROCCI “ hanno colpito ancora. Lo so che ci sono problemi molto più gravi : il Covid, il Fumo venefico delle navi, il Traffico, i Suoli pubblici etc, ma qualche amministratore un giro se lo potrebbe anche fare per vedere le condizioni in cui versiamo. A questo punto meglio niente che un “ troiaio” del genere. Ma silenzio ! Che a Sanremo non si sappia. Riccardo Nurra
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