oltremodo furbo sto orsini.
"accorpiamo il referendum con le politiche per risparmiare"
Cari signori, l'orsini cerca di accorpare il referendum con le politiche perchè altrimenti, oltre al NO al comune UNICO, NON raggiungerebbe neppure il quorum per la validità del referendum.
opla' e il gioco e fatto!
113594 messaggi.
Vorrei su questo blog fare una proposta, c'è qualche Portoferraiese come me che è stanco di questa Amministrazione?
BENE SE CI SONO DEI VOLONTARI, FACCIAMO COME HA FATTO IL SINDACO E QUALCHE SUO ASSESSORE, CON DEI BANCHETTI AL MERCATO IL VENERDI' E DAVANTI AI SUPERMERCATI PRENDIAMO LE FIRME PER CHIEDERE LE DIMISSIONI DEL SINDACO E DELLA SUA GIUNTA, GIURIDICAMENTE PENSO SI POSSA FARE.
i CITTADINI PORTOFERRAIESI SONO CIRCA 12.000, QUINDI IL 50% PIù UNO BASTA PER FORMULARE AL CONSIGLIO COMUNALE LA RICHIESTA DI DIMISSIONI.
Visto anche che la maggioranza non è dalla parte del Sindaco perchè se i due furbi (Marini e Provenzali) si fossero messi insieme non saremmo qui a scrivere, perchè la quota è 38% Sindaco e 58% Opposizione, quindi la cosa resterebbe facile, visto anche che le firme per il Comune Unico ne bastavano 5000, e loro ci hanno messo 2 anni io dico che se siamo bravi e VERI PORTOFERRAIESI nel giro di 2 mesi la cosa è fattibile, sono a disposizione se qualcuno la pensa come me scriva e successivamente mettiamo su un COMITATO.
[COLOR=blue][SIZE=5]Tatò, pescatore d'altri tempi[/SIZE] [/COLOR]
L'ultima guerra mondiale era terminata da poco e nel porto di Marina di Campo, come pure sulla spiaggia, c'erano ancora i rottami e i relitti di guerra. In paese e in tutto il Comune di Campo nell'Elba mancava il lavoro. Erano in attività alcune cave di granito e la pesca era in ripresa, mentre, soprattutto dalle campagne, iniziava l'emigrazione verso terre lontane.
Ogni giorno, Salvatore Costantino, chiamato Tatò, andava a pescare nel mare vicino. Proveniente da Pozzuoli e residente a Campo da molti anni, si era sposato con Tilde Colombi ed abitava nel centro storico del paese, alle Scalinate, proprio all'inizio della salita e sulla destra, al primo piano del caseggiato, proprio sopra il cannoncino con la canna interrata verticalmente.
Ricordo ancora i suoi ritorni dalla pesca e quando, affaticato, scaricava il pesce. Normalmente pescava in mezzo al golfo, prima dello scoglio della triglia. Altre volte, come altri pescatori fra cui Francesco e Antonio Greco e Pasquale Esercitato, navigava a vela e a remi lungo la costa sud dell'Elba. Aveva una rete, tipo "sciapichello" o meglio "sciabichello" simile a una piccola sciabica, con cui usualmente pescava i bianchetti, a più di mezzo miglio dal porto campese.
Tilde vendeva il pesce nel vecchio mercato assieme a Leonilda, Nunziata, Santinella, Antonietta, Rosarina, Pompea. Il mercato si trovava sul porto vicino al “Circolino Quadrato”, bar gestito da Antonio Ricci detto il Dottorino, e non lontano dalla cantina, mescita di vino con saletta per il gioco delle carte, di Antonietta la "pozzuolana". In quel periodo sia il bar che la cantina, meglio conosciuta come "Montecatini", erano frequentati dai pescatori e dai lavoratori del porto. Si giocava diffusamente a carte. Dominava il gioco del "Padrone e Sotto" conosciuto anche come "Passatella". Nel tardo pomeriggio o in tarda notte molti giocatori, inebriati di vino, uscivano da locali barcollando e accompagnati da qualche amico più sobrio. A casa li aspettavano le mogli o le madri preoccupate.
In quel tempo la maggior parte dei pescatori pescavano soprattutto con due tipi di reti, tramaglio e sciabica. Quest'ultima era strutturata con un sacco centrale a maglia piccola e da ogni lato un braccio di rete a maglia più larga, con sugheri in alto e piombi in basso. Principalmente si pescava operando da terra, sulle spiagge di Campo, Seccheto e Fetovaia. I pescatori (tre o quattro per lato) tiravano la rete, contemporaneamente, depositandola sulla sabbia. Nel sacco, arrivato sulla riva ed appoggiato sulla spiaggia, c'erano soprattutto triglie, salpe, lecci, cefali, aguglie, sogliole, saraghi, dentici e tanta alga.
Ogni mattina, Tatò, prima del sorgere del sole e pronto per andare a pescare con la sciabica, camminava per le strade e le piazze di Campo suonando la "tufa", una conchiglia marina utilizzata da molti pescatori su molte coste italiane sin dal tempo passato ma usata anche nelle isole del Pacifico. Soffiando a pieni polmoni nella tufa la conchiglia emetteva un suono basso, profondo, molto caratteristico e con la proprietà di diffondersi facilmente e di essere udito da lontano. Il suono matutino, molto intensoe prolungato, serviva per svegliare e chiamare a raccolta i pescatori ancora nel letto per poter successivamente partecipare alla pesca, tirando le reti dalla spiaggia.
Negli stessi anni c'erano anche altri pescatori venuti dal sud che cominciavano a pescare con barche meglio attrezzate (reti, palamiti, nasse), navigando lontano dalla costa verso ovest (Secca grande e Secca di mezzo canale) o nel mare a sud dell'Elba. Pescavano principalmente aragoste e granseole chiamate anche margherite. Alcuni di loro pescavano anche il corallo usando una attrezzatura particolare chiamata "ingegno".
Tatò pescava con le reti ma era altamente specializzato nella pesca dei bianchetti. Il "bianchetto" o "gianchetto" è il novellame di pesce azzurro, o meglio le forme giovanili dell'acciuga (Engraulis encrasicolus) e della sardina (Sardina pilchardus). Si presentano come una massa gelatinosa, biancastra e traslucida, di lunghezza raramente più di 2 mm. Oggi sono tutelati da rigide regole e quasi ovunque ne è proibita la pesca. I bianchetti sono raramente disponibili sul mercato e quelli che si trovano provengono frequentemente dai lontani mari asiatici.
Con la cottura i bianchetti diventano completamente bianchi.
Le donne elbane lo acquistavano per cucinarlo, facendo frittate e frittelle. Si cucinava anche in altri modi: Bianchetti al limone, Insalata di Bianchetti, Bianchetti saltati in padella.
Dopo essere stato impegnato molti anni nella pesca, con lo svilupparsi del trasporto via mare del granito e di altri materiali, Tatò iniziò a lavorare con la Carovana, gruppo di lavoratori campesi operanti sul porto di Campo. Lo si vedeva spesso caricare e scaricare i bastimenti, assieme agli amici Garibaldi, Tista, Fabietto, Gino, Gabriello, Agostino, Ezio, Dalisio, Antonio.
Ricordo che alcuni ragazzi come Cesare Ditel, Piero Esercitato, Giampaolo Mattera, Mario Sandolo, Claudio e Luigi Baldetti amavamo mangiare i bianchetti crudi, appena pescati, direttamente sul molo. Aspettavano spesso Tatò ritornare dalla pesca.
Si avvicinavamo alle ceste di bianchetti scaricate sul molo e prendevano, allungando la mano non visti, pugni di bianchetti. Li mangiavano con ingordigia. I bianchetti venivano venduti da Tilde al mercato del pesce oppure venivano venduti a commercianti che li rivendevano in campagna e nei paesi vicini. Si era nell'immediato dopoguerra e talvolta, mancando il denaro, avveniva il baratto, cioè si consegnava il pesce e in cambio si ricevevano prodotti agricoli ( patate, cipolle, verdura, frutta)
Giampaolo Mattera, oggi Comandante di navi mercantili in pensione, vive a Campo. Abitava vicino alla casa di Tatò e ricorda ancora gli anni della sua fanciullezza. Talvolta parla di lui e della pesca dei bianchetti nel golfo di Campo, nei mesi invernali. Dice di Tatò: "Era burbero ma poi si comportava da brav'uomo. Ha sempre avuto dei buoni rapporti con tutti i pescatori." Anche Elbano Battaglini, anche lui della marineria campese e in pensione da qualche anno, lo ricorda con benevolenza "Che uomo! Era corpulento e gran lavoratore, mai stanco da mattina a sera. Amava Tilde e faceva ogni sacrificio per la sua famiglia".
Alcuni anni fa, ho approntato la Mostra Fotografica dei pescatori campesi, allestendola alle Scalinato, proprio sotto le scale che portavano all'abitazione di Tatò. Un mattino una persona si è avvicinata alle immagini per poi salire fugacemente sulle scale. Alcune ore dopo è discesa. L'ho fermata invitandola a vedere le foto dei pescatori. Ha accettato. Abbiamo cominciato a parlare. Era un uomo molto gentile e si complimentò per la Mostra. Mi disse che i suoi nonni, famiglia di pescatori, avevano abitato per molti anni nella casa delle Scalinate, dove in quel momento stava passando delle vacanze.
Ci spostavamo pian piano mentre io illustravo i paesaggi marini, le barche da pesca, i pescatori. Improvvisamente la sua faccia si illuminò e mise l'indice della sua mano su l'immagine di un vecchio pescatore. Mi guardò e disse:" Questo è Tatò, mio nonno!"
Dopo qualche secondo di pesante silenzio, continuò: "Mio padre portò i miei nonni, ormai in età avanzata, a Livorno trovando loro una casa presso la nostra abitazione. Morirono alcuni anni dopo".
Da allora non l'ho più rivisto il nipote ... ma spero di poterlo incontrare ancora.
[SIZE=4][COLOR=green] Il Tasso, Albero della Morte e della Rinascita [/COLOR] [/SIZE]
Il 6 Agosto alle ore 21.30 in Piazza di Chiesa a San Piero il circolo culturale Le Macinelle organizza una serata dedicata al taxus del Monte Capanne con La dott.ssa Francesca Anselmi.
Il tasso è una pianta conosciuta sin dall’epoca classica, soprattutto per la sua simbologia, minacciosa e sfavorevole, legata alla sua tossicità.
Fino al Rinascimento mantenne la sua fama di pianta funesta, ma da qui in poi se ne apprezzarono le capacità ornamentali e le caratteristiche tecnologiche del suo legno, così da diventare oggetto di studi approfonditi da un punto di vista scientifico. Ad oggi, gli studi condotti sul Taxus baccata L. dell’Isola d’Elba, area di studio interessante per le sue peculiarità ecologiche. hanno fornito informazioni sui diversi aspetti (ecologici,fisiologici, strutturali, genetici, etc.) che riguardano la sua complessa biologia di pianta estremamente antica. All’Elba durante la Settimana Santa, nei paesi di San Piero e Sant'Ilario si usavano rametti di Tasso delle Calanche per adornare il Santo Sepolcro.
vorrei che qualcuno del decoro urbano andasse al bivio che porta ai supermercati,vicino all esposizione Brandi c e un palo della luce ormai da mesi che a napoli si direbbe tienme ca te tengo se casca in testa a qualcuno chi e responsabile???????????????poi se si facesse un giro a s rocco c e all'altezza del civico95 un buco anche questo da mesi in cui stasera complice il buio totale,una turista e inciampata e ne ha detto tante che mi sono vergognata xche ormai mi sento portoferraiese anche se solo di adozione!!!!!!!!!! :bad: :bad:
E' la quarta sera che la via di San Rocco è completamente al buio. Come mai non si riesce a ripararare il guasto?
Egregio sindaco di Portoferraio, VOGLIAMO lavorare un po' di piu e MEGLIO? Cosa ci vuole per far fare i dissuasori di velocita' nelle nostre strade? Dalla Padulella scendono giu come fossero alla formula uno, ma non l'aveva promesso?Aspettiamo che ci scappi il morto?
Le fontanelle d'acqua, ma perche' i vigili non segnalano piu che in via del Mercato Vecchio manca un pezzo che costera' 10 euri, OVVIA, facciamo ride li polli,sindaco scenda giu dalla biscotteria e si guardi un po intorno di sicuro non sara fiero del suo operato.................
Non ho tempo per fare un'elenco di tutte le cose che DOVRESTE FARE perche io LAVORO
[COLOR=darkred]CHAMPAGNE ED ABBRACCI [/COLOR]
Domattina verso le 11, ci sarà l'inaugurazione dell'ospedale di comunità ottenuto da una ristrutturazione del 4° piano del nostro ospedale. Opera di grande utilità per i malati con patologie croniche che saranno seguiti dai medici di famiglia.
L'assurdità di questa inaugurazione è che domani taglieranno solo il nastro tricolore ma l'entrata in funzione è in data da stabilire. Vale a dire che se tanto ci da tanto anche questa utilissima iniziativa è destinata a sommarsi con quelle opere mai entrate in funzione nel nostro ospedale. ASCENSORE ESTERNO, PIAZZOLA SPEZZAINGORGO DI FRONTE AL PRONTO SOCCORSO, CAMERA CALDA, PIATTAFORMA ELISOCCORSO, ECC.
Quando si taglia il nastro posto all'ingresso, il repato deve entrare in funzione immediatamente e non anticipare perchè è agosto e all'Elba è bello inaugurare e prendersi un po di relax tanto si è spesati e accompagnati, e poi è così buono lo Champagne fresco accompagnato da tartine di patè e cantuccini mentre al piano di sotto c'è l'anziano che chiede aiuto a scendere le scale perchè l'ascensore, ANCHE QUELLO INAUGURATO CON DISCORSO E SPUMANTE, è guasto.
Cosa importa se cè gente che nello stesso piano soffre, l'importante è inaugurare e festeggiare questo 6 di agosto tutti insieme sindaci e burocrati di palazzo se poi non entrasse in funzione questo ospedale di comunità daranno la colpa a qualche ditta o a qualche personaggio uscito dalla lampada di Aladino.
STATE A CASA, VENITE A FESTEGGIARE QUANDO ENTRERA' IN FUNZIONE.
Chi ha tempo vada ad applaudirli, arrivano alle 10,30.
Francesco Semeraro
Ho letto su facebook che la manifestazione organizzata dal Comune di Portoferraio dove ci sarà Renzo Arbore, costa 130 mila euro, così ha detto l'Assessore al decoro del Comune di Portoferraio Carlo Rizzoli, ha detto anche che il Comune ne mette 20 mila e il resto lo mette Onorato.......quindi un grosso grazie a Onorato per la manifestazione e un grazie all'Amministrazione che per tre giorni blocca il parcheggio dell'alto fondale dando un ulteriore mazzata ai commercianti(quei pochi rimasti) del Centro Storico e Calata....BRAVI VERAMENTE BRAVI
Ma non c'era un'altro posto per fare questa manifestazione????? Il parcheggio a pagamento in piazza sarebbe stato l'ideale, avremmo riempito il Centro storico
BELLA CHE L'AVETE TUTTI!!! A CAMPO CI SAREBBERO MENO POSTI BARCA RISPETTO ALLE BARCHE DEI RESIDENTI???
SI, SE SI CONSIDERANO BARCHE QUEI TRIOIAI CHE METTONO IN TANTI PER TENERSI IL POSTO, TROIAI SENZA PARABORDI LASCIATI A FARE DANNO! IO LA BARCA LA METTO SEMPRE AL SOLITO POSTO A MENO CHE QUALCUNO NON LO OCCUPI. SE SI PAGASSE A CAMPO CI SAREBBERO 30 BARCHE O FORSE MENO IN MARE TUTTO L'ANNO, FATEVI UN GIRO IN BANCHINA E CONTATE LE BARCHE CHE STAZIONANO 24H PER 365 GG ALL'ANNO SENZA MUOVERSI E SENZA MOTORE, QUELLE SAREBBERO LE PRIME A SPARIRE E QUELLI CHE INVECE LA USANO SPESSO SAREBBERO I PRIMI E CONTENTI A PAGARE PER UN POSTO "SICURO" ANCHE SE A CAMPO DI SICURO NON C'è NEMMENO QUELLO ALLA LECCIOLA...
Hai perfettamente ragione Fabrizio , il problema é che quando nei 60 giorni scarsi in cui tutto dovrebbe funzionare come un orologio , ti trovi da sempre ,le fogne che traboccano , l'acqua che manca x giorni interi e dulcis in fundo , il black out ed il tutto viene vissuto come un accanirsi del fato , quando ci sono 10 mesi per fare in modo che non accada , la voglia di essere gentili, comprensivi e tolleranti , come per incanto , svanisce ; é un mio limite , grosso e ne sono conscio.
Con amicizia.
Dreamer
Che siamo una "barca a torzo" ormai ne eravamo convinti.
Che per soddisfare gli sfizi e le ruzze di qualche nostro illustrissimo assessore (o compagno dell'assessore) non si badasse a spese (nostre) ormai ce ne eravamo accorti.
Vorrei però sapere...Quale ritorno di immagine ha dato a Portoferraio il Festival dei Corti ? Quante persone ha portato a Portoferraio?
Oltre ad essere pubblicizzato malissimo (se lo sono fatto in privè alla Linguella) almeno stavano belli comodi e larghi non se ne è sentito parlare da nessuna parte...
Sapevate che ci è costato la bellezza di 18.000€ ?
Quante feste ci potevamo organizzare per i nostri turisti?
Menomale fra poco qualcuno leverà il timone di mano a questa amministrazione che ci ha distrutto il paese.
Vorrei rispodere a " Ma dove sono i reperibili ENEL " riguardo ai tecnici che prima si sono visti è poi sono spariti nel nulla, sicuramente erano andati a fare le manovre per ripristinare il servizio e non al bar.
Comuncque questi imprenditori di Lacona sono sempre a lamentarsi, anche quando le persone stanno lavorando per loro.
Lo posso dire visto che in Enel ci sono stato 40 anni.
X LACONA OK
E tu dopo 4 ore senza luce in agosto , hai ancora voglia di ringraziare qualcuno ?
[COLOR=darkblue]E' sempre meglio mostrarsi più gentili degli altri , costa così poco un semplice grazie.....non ti sembra amico mio ? [/COLOR]
Caro marinese
[COLOR=darkblue]Ma perchè ti fai le domande e poi dopo pochi minuti ti rispondi...almeno un poco di coerenza se vuoi sembrare migliore degli altri [/COLOR]
Pazzi sulle strade mess. 49209
E vero ci sono dei pazzi sulle nostre strade, tanti quante sono le buche (fosse) ormai riconosciute e protette istituzionalmente
Ma tu dimmi se lo vuoi?
1 controlli il funzionamento delle luci della tua carozza?
2 ti fermi allo stop?
3 fai passare i pedoni che attraversano la zebre ?
4 lo metti il triangolo quando ti fermi lungo la strada a giusta distanza?
5 le metti le frecce quando devi svoltare?
6 La tieni la tua destra? ( come fanno a sorpassarti sulla destra)
7 perché gli specchietti tuoi sono indirizzati altrove (quello interno, e il sx )
sono d’accordo con te come vedi, dulcis in fundo le buche sull’asfalto le vedi le buche?
Poi sono pienamente d’accordo con te che alcuni indisciplinati che viaggiano sulle nostre strade sia automobilisti che motociclisti e ciclisti invadono le corsie contro mano o viaggiano in gruppo senza tenere la destra e senza fermarsi al semaforo rosso, o stop che sia
Mi raccomando se no lo possiedi il giubbetto fosforescente compralo, e controlla anche i freni funzionino prima (scrivere )o partire
Buon viaggio
Luciano.m.
[SIZE=4][COLOR=darkred]Ore 13
Ripristinato il serizio Enel a Lacona [/COLOR] [/SIZE]
I locali tecnici reperibili intervenuti, hanno posto rimedio al black out che persisteva da questa mattina nella frazione balneare di Capoliveri, un grazie dunque ai nostri tecnici ed un avvertimento ad ASA ed altri servizi: Quando possono intervenire tecnici competenti del luogo e non fatti venire appositamente da Livorno o altre località , dimostra ancora se ce ne fosse bisogno che i guasti vengono risolti sempre ed in tempo ottimale ma non perchè i "nostri " sono più bravi , [COLOR=darkred]ma perchè sono isolani doc e sono coscienti dei disagi provocati ai danni del proprio territorio e dei loro conterranei . [/COLOR]
NON ALIMENTIAMO DISGRAZIE SU DISGRAZIE. ELBANI TUTTI CAPITE BENE CHE IL COMUNE UNICO SARA' UNA DISGRAZIA PER TUTTI NOI. E POI NON DITE CHE QUALCUNO NON LO AVEVA PRE-DETTO!!!!!
ORSINI IL COMUNE UNICO FATTELO.... A CASA TUA!!!
[SIZE=5][COLOR=darkred]LACONA AL "BUIO".... PIOVE SUL BAGNATO [/COLOR] [/SIZE]
Come se non bastassero a metterci in ginocchio la crisi economica nazionale, la scarsità di servizi ed il tempo velato ecco che in questa Domenica agostana ci si mette anche l’ENEL.
Verso le 9/ 9.30 di questa mattina una centralina erogatrice di energia elettrica è andata improvvisamente in Tilt lasciando tutta la frazione balneare senza corrente con i disagi e danni che ben si possono immaginare, immediatamente è stato chiamato l’ufficio guasti che ha risposto addirittura da Ascoli Piceno , esposto il caso, qualche immancabile incomprensione, poi l’addetto al servizio guasti prometteva un immediato intervento da parte dei reperibili.
Mentre sono ormai passate le 12.30 è a detta di alcuni commercianti della frazione del Capoliverese niente è stato risolto , si sono visti un paio di tecnici che poi sono spariti nel nulla, Lacona è completamente isolata, situazione che col passare del tempo sta mettendo in ginocchio le molte attività al servizio dei turisti, insomma bar rischiarati da candele o batterie di emergenza, frigoriferi ( vista la temperatura esterna) a rischio collasso con probabile deterioramento dei loro contenuti, insomma momenti di panico che se non saranno risolti in breve tempo potrebbero provocare danni difficili da recuperare.
Una domanda sorge spontanea , come è possibile che non ci sia un pronto intervento attrezzato in grado di bypassare velocemente la linea collassata su altre centraline dislocate nelle vicinanze.
[COLOR=darkred]Non vorremmo aggiungere alle vergogne e carenze di molti servizi elbani anche quello importante dell’Ente nazionale per l’energia elettrica. [/COLOR]
Non c'entro nulla con l'episodio, ma voglio ringraziare Antonino Morabito, imbarcato sul traghetto ’”Acciarello” della compagnia Blu Navy, che non ha esitato a tuffarsi in mare a Portoferraio per salvare un gattino scappato ad una famiglia di turisti italiani. Ha strappato ai colleghi il retino e si è gettato in mare lungo la nave ormeggiata in banchina. Solo poche bracciate, per recuperare l’animale che, in difficoltà, veniva trascinato sempre più al largo, andando verso morte certa.
Dice Il Tirreno che poco prima il gattino era scappato dal gabbiotto di una famiglia di turisti, si era avvicinato al molo mentre i passeggeri stavano scendendo ed era caduto in acqua, proprio sotto il traghetto.
Fra tante notizie negative e delinquenziali (come quando a Capoliveri ai gatti gli hanno sparato), un bell'episodio che merita di essere conosciuto. Spero che il marinaio Blu Navy sia stato ricompensato come meritava.
Io posso solo dire che per in futuro cercherò di viaggiare di più con chi si dimostrerà più comprensivo e disponibile, oltre che veramente generoso, come stavolta, di fronte ai problemi dei passeggeri.
