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Sanità e futuro Elba, è tutto già deciso ! da Sanità e futuro Elba, è tutto già deciso ! pubblicato il 25 Novembre 2012 alle 13:17
Dopo l'accordo, mai realizzatosi per l'ospedale elbano, con la Scaramuccia, scomparsa dopo l'arrivo della Guardia di Finanza in Regione Toscana per il gigantesco buco certificato della ASL 1 di Massa, verificatosi nel decennio scorso all'insaputa dell'assessore Enrico Rossi, ecco le "promesse firmate Marroni", in un fantascientifico protocollo solo per l'ospedale dell'Elba Repubblica Indipendente, intanto arrivano i sindacati continental-livornesi come ai tempi di Toremar per stroncare tutto, ci sarà la riunione domani in giunta Rossi e si sottoscriverà il protocollo, o si rimanderà a lunedi 03 dicembre o altra data, resta da vedere quando sarà applicato il "Protocollo Marroni per l'Elba", chissà se ci saranno ancora i soldi dal 01 gennaio prossimo venturo nelle casse regionali, nel frattempo ormai scaduti i politici elbani, come merce andata a male, per tutti i fallimenti succedutisi per l'Elba, ci proporranno ora per l'Elba una sorta di imperatore napoleonico UNICO, vassallo servente del granduca di Toscana, saremo illuminati come dall'arrivo di un messia salvatore, moltiplicatore di pani e pesci elbano-toscani e creatore di fantastici nuovi posti di lavoro, la conservazione di un nuovo "Montezemolo" magari sotto il simbolo dell'aquila, che avrà ampi poteri ed eseguirà le direttive del presidente toscano, ma a quanto pare sono gli ascari, i politici, i tecnici e i governanti che non hanno la consapevolezza di quello che potrebbe succedere, molto, ma molto presto ....... P.S. l'aquila è anche il simbolo della Germania: la Germania nazista, con l'aquila, recuperava il proprio simbolo imperiale, associato tanto al Sacro Romano Impero carolingio quanto al Reich guglielmino, in opposizione alla repubblica di Weimar identificata come un periodo di decadenza e degenerazione. Per ironia della sorte si trattava di un simbolo di origine romana, non germanica, ma riutilizzarlo faceva parte di una politica culturale volta a dimostrare la superiorità storica della nazione tedesca ( Mosse) non diversamente da quanto si faceva celebrando e ricordando i grandi campioni del passato, come il Barbarossa al momento di attaccare la Russia.
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UN CITTADINO ELBANO da UN CITTADINO ELBANO pubblicato il 25 Novembre 2012 alle 12:46
:bad: Nella sua ampia dissertazione, al sig. Camelli sfugge un piccolo dettaglio: il fattore ISOLA. Non lo considera minimamente, forse non sa di cosa si sta parlando, paragona il nostro ospedale agli altri senza considerare la specificità territoriale. Ciò denota molta miopia, che non fa certo onore al sindacato che rappresenta. Una sola parola: VERGOGNA !!!!!!!!!!!!
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Cheti Soldani da Cheti Soldani pubblicato il 25 Novembre 2012 alle 11:36
[URL]http://www.tenews.it/giornale/2012/11/25/sanita-la-uil-stronca-l-accordo-insano-compromesso-all-elba-45777/[/URL] Da cittadina Elbana leggendo questo articolo mi viene da pensare e ho conferma che la nostra "disgrazia" è essere legati alla provincia Livornese, è chiarissimo il messaggio di puro campanilismo e che per i nostri corregionali il territorio finisce a Piombino, ne è la prova confutabile di questo disgustoso articolo, pieno di rabbia e livore, di discriminato razzismo e di incitamento allo scontro civile. Vorrei dire al signore che difende spudoratamente solo gli appartenenti al sindacato della Costa Etrusca, che "alcuni" ospedali d'oltre canale attingono soldi del NOSTRO FONDO ELBA. E' vergognoso che si parli di "sprechi" di denaro impiegato per il diritto alla cura, sappia solo che DIFENDEREMO tutto quello che ci spetta di DIRITTO con tutti i mezzi possibili a nostra disposizione e questi suoi proclami isterici, intrinsechi di minacce non fanno altro che metterci in guardia da gente come lei che fino ad oggi è stata causa di molti nostri disagi e ha contribuito all'emarginazione, all'isolamento e alla disattenzione istituzionale da parte degli organi competenti nei riguardi della popolazione Elbana. NOI VIVIAMO SU UN'ISOLA SIG. CAMELLI CON TANTI PRIVILEGI, MA ANCHE CON TUTTI I DISAGI CHE COMPORTA LA CARATTERISTICA INSULARE SE LO APPUNTI.
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RENZI O BERSANI??? da RENZI O BERSANI??? pubblicato il 25 Novembre 2012 alle 11:15
Nel fuorionda del rottamatore in radio spuntano le tre pensioni di Bersani Pier Luigi avrà un supervitalizio di 10mila euro lordi come deputato, consigliere regionale e funzionario Roma «Ber-sa-ni» sillaba Renzi ripreso fuorionda dalla webcam di Radio105. «Bersani?» gli chiede il conduttore leg­gendo il labiale del sindaco. Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani «Sì Samue­le, il cantante! Vorrei ma non posso...». Non è il cantante, ma il segretario Pd Pier Luigi ( nel tondo ), il Bersani che ne ha tre di vitalizi, «mentre io non ne ho neanche uno» dice Renzi che ha sfida­to la nomenklatura anche sul cumulo delle pensioni. Il segretario del Pd è nel­la condizione di molti politici di profes­sione. Avendo lavorato nel partito co­me funzionario, ed essendo stato poi eletto in varie cariche, Bersani si ritro­verà, quando non sarà più parlamenta­re, a cumulare tre pensioni. Innanzitut­to quella da deputato. Avendo fatto tre legislature alla Camera, l’assegno del segretario Pd si aggirerà attorno ai 5mi­la euro lordi al mese. E si aggiungerà al vitalizio da ex consigliere regiona­le in Emilia-Romagna. Bersa­ni ci è entrato trentenne, e ci è rimasto per anni, fino a diventarne il governatore (sempre da consigliere), nel 1993. Il calcolo com­plessivo della sua pensio­ne da ex cons­igliere lo han­no fatto quelli del M5S in Re­gione: 4 .423,55 euro lordi al me­se. I due vitalizi si cumulano, la legge non lo vieta. Anzi, permette che si ag­giunga un altro assegno vitalizio, matu­rato dal lavoro extrapolitico. Bersani, ad esempio, ha fatto l’insegnante per un breve tempo dopo la laurea con lode in Filosofia, e successivamente è stato funzionario del Pci-Ds. Da questa attività lavora­tiva e dai relativi versa­menti Inps il segretario (come qualunque altro di­pendente del partito) ha ma­turato un terzo vitalizio, che si cumulerà ai due guadagnati con le legi­slature passate. Su quanto possa am­montare questa terza pensione è ar­duo fare ipotesi, e in generale sul fronte contributivo ci sono stati parecchi pro­blemi in casa Ds, come ci conferma il te­soriere Ugo Sposetti. Per pochi mesi Bersani non ha matu­rato una quarta pensione, quella da parlamentare europeo. Anche gli eletti a Strasburgo (quelli fino al 2009, prima che cambiasse il sistema) dopo alme­no due anni e mezzo di legislatura han­no diritto al vitalizio. Bersani è stato eletto europarlamentare nel giugno 2004 (con 342.296 preferenze), ma ha poi lasciato nell’aprile 2006, eletto alla Camera e nominato ministro del gover­no Prodi. Meno di due anni, non abba­stanza. Tra i candidati alle primarie Bersani non è l’unico «cumulator» di vitalizi. Renzi ne ha fatto un’arma elettorale: «Chi ha più vitalizi, a partire da Bersani e Vendola, potrebbe rinunciare alme­no al cumulo? Anche solo per rispetto di chi vive con la pensione minima». A Ballarò Renzi e Tabacci si sono scontra­ti anche su questo. Tabacci è stato con­sigliere regionale in Lombardia, depu­tato, e poi consulente libero professio­nista (consigliere d’amministrazione Eni, Snam, Efibanca, presidente del­l’Autocisa A15 Parma- La Spezia). Ven­dola è stato deputato, consigliere regio­nale in Puglia, e funzionario nel Pci per quasi vent’anni. Anche Laura Puppa­to, altro candidato alle primarie, avrà un vitalizio, come consigliere regiona­le in Veneto. L’unico al momento a non averne uno è Renzi, che è solo sindaco ed ex presidente della Provincia, cari­che che non lo prevedono. Ma essere ul­timi in questa classifica può finire con l’essere un vantaggio.
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Convegno Mantovani & Co. da Convegno Mantovani & Co. pubblicato il 25 Novembre 2012 alle 10:20
Ho partecipato e seguito attentamente il convegno di sabato e non ho potuto far a meno di notare quanto lo spessore di Mantovani si sia rivelato essere notevolmente superiore a quello di tutti gli altri oratori .. basti notare che era l'unico che quando prendeva la parola creava assoluto silenzio. Spero prosegua sul cammino intrapreso senza farsi influenzare da nessuno.
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Fabrizio Cecolini da Fabrizio Cecolini pubblicato il 25 Novembre 2012 alle 9:29
Buongiorno a tutti, concordo PIENAMENTE con quel cittadino " NON MI FIRMO PER PROTEGGERE IL MIO IO" sull'intervento fatto Comitato di cittadini, commissione scuola, sanità, traghetti, politica di promozione turistica ecc. carica che dura sei mesi ( NON RINNOVABILE anche se può continuare a dare il SUO contributo/i come libero cittadino appartenente ad una organizzazione NO PROFIT ( ONLUS) che dialoghi con i politici che, visto l'alta partecipazione sono " obbligati" perlomeno ad ASCOLTARE le nostre ragioni, ed eventualmente rifletterci sopra, facendo da STIMOLO a questi politici (spesso arroganti ed EGOCENTRICI). 14.000 cittadini che versano € 1 a testa ( € 14.000 L'ANNO PER REPERIRE UNA PICCOLA SEDE DOVE INCONTRARSI E CONCORDARE , DOPO UN LIBERO CONCORSO DI IDEE DI TUTTI, LE PROPOSTE DA FARE NELL'INCONTRO CON GLI AMMINISTRATORI DEI VARI COMUNI DELL'ELBA. Caro amico (UOMO ARGUTO E LIBERO CHE HA UNA SPICCATA SENSIBILITA' SUL TEMA DELLA LIBERTA', SINGOLA E COLLETTIVA) CONCORDO PIENAMENTE CON TE!!!! FAMMI SAPERE SE CI SARANNO SVILUPPI A QUESTA TUA SPLENDIDA IDEA. IO SARO' IL TUO BRACCIO DESTRO PER DARTI IL MIO CONTRIBUTO!!! UNA COSA, SAI GIA', CHE NON concordo con te; L'ANONIMATO!!! E' GIUSTO, in un Italia in cui le colpe sono sempre degli altri, che si arrivi (FINALMENTE) ad una auspicabile e NECESSARIA evoluzione di intendere la vita politica, economica e sociale: L'ASSUNZIONE DELLA ... " RESPONSABILITA' INDIVIDUALE... attraverso la quale, ogni cittadino, si ASSUME LE PROPRIE RESPONSABILITA' INDIVIDUALI per quello che DICE e, soprattutto PER QUELLO CHE FA'!!! Fraterni saluti ( ex-saluto dei compagni socialisti ai quali io, uomo di 55 anni coerente, credo, fino a prova contraria, ho appartenuto, appartengo ed apparterò). Fabrizio Cecolini cell. 388 74 33 741 e-mail [EMAIL]fabriziocecolini@tiscali.it[/EMAIL] 😎 😮 🙂
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Nonsinistra da Nonsinistra pubblicato il 25 Novembre 2012 alle 9:23
Mi lavo, mi vesto e vado a votare Renzi!!!
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La Nazione da La Nazione pubblicato il 25 Novembre 2012 alle 9:02
Intervista a LA NAZIONE Edizione di LIVORNO CAPOLIVERI — (dom, 25 nov 2012) BARBETTI FURIOSO SCARICA ALESSI E PERIA "E per il Comune Unico si arrangino" "Sanità: non mi fido e non mi faccio insultare" «QUESTA STORIA della sanità ha lacerato i rapporti non solo politici, ma anche personali. Di sicuro la campagna elettorale per il comune unico insieme a Danilo Alessi e a Roberto Peria non la farò più. Non posso tollerare il fatto che il sottoscritto è bravo e buono quando dice cose che stanno bene alla sinistra, ma viene poi insultato se evidenzia, con la ragione dei fatti, le grosse responsabilità che la stessa sinistra ha, anche a livello locale, riguardo ai problemi della sanità elbana». Per lo stesso motivo non aveva voluto partecipare direttamente all’«occupazione» dell’ospedale. Ma non è finuta qui... RUGGERO BARBETTI sceglie infatti le colonne del nostro giornale per l’annuncio choc destinato a cambiare gli equilibri in vista della dura campagna elettorale per il referendum attraverso il quale gli elbani saranno chiamati a pronunciarsi sul comune unico. Una defezione pesantissima, quella di Barbetti, che fa perdere alla causa dell’unica municipalità tanto cara al Pd ed alla Regione Toscana, l’unica voce autorevole del centrodestra che sull’isola oggi amministra ben 5 comuni su 7 (Rio Marina è commissariato) ed ha storicamente molti più sostenitori. «RIMANGO della mia idea — aggiunge Barbetti — che il comune unico sia la soluzione migliore per l’Elba, ma fin da ora mi sfilo del tutto dalla campagna elettorale per il referendum. Non cercherò neanche un voto a favore del comune unico». Barbetti spiega i motivi per i quali non ha sottoscritto l’accordo sulla sanità con l’assessore regionale Marroni. «Il contenuto è condivisibile perchè raccoglie le esigenze degli elbani — dice il sindaco di Capoliveri — ma non mi fido delle promesse della Regione. Al di là di vedere se va o meno in giunta, il documento va applicato dal punto di vista tecnico. Ed è qui che sento l’inghippo. Anche perchè mancava l’interlocutore più importante che è la direzione dell’Asl che deve fare le cose. Non mi fido inoltre perchè per tre anni hanno smantellato la sanità elbana e poi, tutto insieme, fanno le promesse che riporterebbero la situazione al 2009». Come giudica l’atteggiamento dei suoi colleghi di centro-destra? «Sono giovani politicamente e quindi attraverso le tante false promesse della Regione in fatto di sanità non ci sono ancora passati. Avevo detto loro di non firmare l’accordo fino a quando non fosse stato approvato dalla giunta regionale. Loro invece lo hanno fatto vincolando la loro firma alla richiesta di passaggio in giunta. Per me troppo poco». E le dimissioni di Peria? «Sono state un gesto nobile, ma ero sicuro fin dall’inizio che le avrebbe ritirate. Hanno comunque messo in difficoltà il partito che governa la Regione, evidenziando la sua responsabilità politica per la situazione della nostra sanità. Quello che dico da sempre».
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Gianluigi Palombi da Gianluigi Palombi pubblicato il 25 Novembre 2012 alle 5:03
Pur premettendo l'incondizionata stima verso tutti coloro che hanno condotto la battaglia per una Sanità giusta sull'isola, Sindaci in primis, qualche dubbio mi sorge per come questa vertenza si è conclusa. Le promesse dell'Assessore Marroni sottoscritte dal fantomatico protocollo d'intesa sembrano essere già sconfessate dalle nuove regole introdotte dal Governo attuale e mi sembra difficile pensare che lo stesso Assessore non le conosca. In effetti il destino della Sanità elbana sembra essere già scritto dal Governo Monti (Ministro della Salute e Ministro dell'Economia) nel Regolamento previsto dalla recente legge 135/2012 articolo 15 comma 13 lettera c (il cosiddetto decreto “spending review”): Tale regolamento definisce gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi che devono possedere le strutture ospedaliere, anche per essere accreditate nel SSN e ridimensiona fortemente il sistema ospedaliero italiano. Ad esempio prevede che i territori con bacino di utenza compreso tra 80.000 e 150.000 abitanti (il minimo richiesto per avere un ospedale?!) siano provvisti solo di presidi ospedalieri di base con presenza di un numero limitato di specialità. Tale normativa regolamenta anche i presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate (e qui si introduce il concetto di insularità e riguarda anche la nostra isola). Riporto testualmente il punto 9.2.2 della norma governativa che regola tale aspetto: "9.2.2. Presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate Sono presidi ospedalieri di base che le Regioni e provincie Autonome di Trento e Bolzano possono prevedere per zone particolarmente disagiate in quanto definibili , sulla base di oggettive tecniche di misurazione o di formale documentazione tecnica disponibile , distanti più di 90 minuti dai centri hub o spoke di riferimento (o 60 minuti dai presidi di pronto soccorso) superando i tempi previsti per un servizio di emergenza efficace. Per centri hub e spoke si intendono anche quelli di regioni confinanti sulla base di accordi interregionali da sottoscriversi entro il 30 giugno 2013. Tali situazioni esistono in molte regioni italiane per presidi situati in aree considerate geograficamente e meteorologicamente ostili o disagiate, tipicamente in ambiente montano o premontano con collegamenti di rete viaria complessi e conseguente dilatazione dei tempi, oppure in ambiente insulare. Nella definizione di tali aree deve essere tenuto conto della presenza o meno di elisoccorso e di elisuperfici dedicate. In questi presidi ospedalieri occorre garantire una attività di pronto soccorso con la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto attività di medicina interna, di chirurgia generale ridotta. Sono strutture a basso volume di attività con funzioni chirurgiche non prettamente di emergenza, con un numero di casi troppo basso per garantire la sicurezza dei ricoveri anche in relazione ai volumi per ii mantenimento dello skill e delle competenze e che incidono pesantemente sulle tipologie di investimento richieste dalla sanità moderna, devono essere integrati nella rete ospedaliera di area disagiata e devono essere dotati indicativamente di: - un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici e infermieri; -una chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in Day surgery o eventualmente in Week Surgery con la possibilità di appoggio nei letti di medicina (obiettivo massimo di 70% di occupazione dei posti letto per avere disponibilità dei casi imprevisti) per i casi che non possono essere dimessi in giornata; la copertura in pronta disponibilità, per il restante orario, da parte dell’equipe chirurgica garantisce un supporto specifico in casi risolvibili in loco; -un Pronto soccorso presidiato da un organico medico dedicato all’Emergenza-Urgenza, inquadrato nella disciplina specifica cosi come prevista dal D.M. 30.01.98 (Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza) e, da un punto di vista organizzativo, integrata alla struttura complessa del DEA di riferimento che garantisce ii servizio e l’aggiornamento relativo. E’ organizzata in particolare la possibilità di eseguire indagini radiologiche con trasmissione di immagine collegata in rete al centro hub o spoke più vicino, indagini laboratoristiche in pronto soccorso. E’ predisposto un protocollo che disciplini i trasporti secondari dall’Ospedale di zona particolarmente disagiata al centro Spoke o Hub. E’ prevista la presenza di una emoteca. Il personale deve essere assicurato a rotazione dall’ospedale hub o spoke piü vicino". Ora, se andiamo ad analizzare quanto promesso da Marroni, ci accorgiamo che alcune "concessioni" sono assolutamente previste dal rigoroso regolamento dei Ministri Balduzzi-Grilli. Al contrario molti punti del "Protocollo di Portoferraio" non sono nemmeno menzionati. Non si parla, nel regolamento redatto dal Governo, di Guardia anestesiologica (anche se la presenza di una Chirurgia, seppur limitata, richiede necessariamente la presenza di un anestesista) né viene menzionata l'esistenza dell'ortopedia (e per il trattamento in urgenza dei traumi fratturativi?). Viene confermata la presenza della tele refertazione (non considerando che l'ecografia, esame a volte insostituibile in alcune condizioni di Emergenza-Urgenza, presuppone la presenza del radiologo in loco!). Il Governo ha inviato la proposta di Regolamento “alla Conferenza delle Regioni, che deve esaminarla, in quanto il Decreto va emanato previa Intesa in sede di Conferenza Stato Regioni. E regolamentare tale materia è compito molto delicato, in virtù di un possibile conflitto istituzionale legato alla distinzione di competenze tra Stato e Regioni. Fa tuttavia riflettere come tale regolamento non sia stato mai menzionato dagli attori principali di questa vertenza e, come alla luce di quanto ho scritto, molte prese di posizioni dei politici e forse anche degli stessi amministratori (soprattutto quelli della Regione) appaiano come "fumo negli occhi" per un destino già scritto da tempo. Indubbiamente molti di coloro che sono intervenuti in questa vicenda, probabilmente pur avendo il titolo per parlare, non ne avevano le giuste competenze. Competenza. E' quello che purtroppo manca a molti politici più o meno improvvisati. E questo è uno dei motivi per cui un territorio va a pezzi... Gluigi Palombi
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uno dei Comitati da uno dei Comitati pubblicato il 24 Novembre 2012 alle 22:49
Quello che serve per cambiare davvero è CAMBIARE TUTTI. Un modo per farlo già c'è, va solo strutturato. I comitati hanno portato in piazza 7000 elbani, e almeno altri 7000 sono rimasti a casa ma li sostengono con il cuore. Perché i comitati non si danno un'organizzazione interna piu' chiara? Sarebbe bello se quei 7000x2 elbani prendessero una tessera simbolica da 1€ (14000€ sarebbero sufficienti per pagare le spese di una sede dove fare le riunioni e il materiale per la propaganda delle manifestazioni). Poi, tutti, dovrebbero eleggere un consiglio fatto di delegati per ogni problema, un delegato all'ospedale, uno alla sanità sul territorio, uno alla stampa, uno ai traghetti, uno all'ambiente, uno alla cultura, uno al tribunale, uno alla scuola, uno alla continuità territoriale, uno alle emergenze. Queste persone, per non diventare come i politici fossili, dovrebbero essere elette ogni sei mesi, a rotazione, in modo che ognuno non possa essere rieletto 2 volte di seguito, ma semmai tornare dopo sei mesi senza incarico. In questo modo si garantisce un'organizzazione, la stampa sa con chi deve parlare, i cittadini sanno a chi si devono rivolgere, i politici sanno chi devono rispettare. Tutto cambierebbe. Propongo di farlo subito. Prima che le cose vadano a scatafascio. Inviterei tutta la popolazione a un incontro pubblico, dove tesserarsi e votare per eleggere i nostri delegati. Non ci sarebbe pericolo di protagonismo, perché ogni sei mesi a rotazione altri saranno costretti a ricoprire quei ruoli. Pensateci.
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am da am pubblicato il 24 Novembre 2012 alle 20:59
fitto in loc albereto,casa di 80mq giardino ,2 posti auto
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GIULIO da GIULIO pubblicato il 24 Novembre 2012 alle 20:35
CONFERMO QUANTO DETTO A CALDO IL 26 OTTOBRE ++++++++++++++++++++++++++++++ Il Lungo minaccia: se Marroni conferma i tagli mi dimetterò da sindaco. ***************************************** Io anticipo: i tagli ci saranno... ma inizialmente qualche taglietto superficiale, roba che 'un'esce nemmeno 'na goccia di sangue, ci sarà risparmiato... giusto 'l tempo di fagli fa' bella figura... poi ci sarà l'affondo... ma a quel punto siamo all'elezioni... e lui se ne deve anda' a casa per morte naturale... saranno ca@@i di quell'altro... Ma dico io... hai passato quasi 9 anni sul seggiolone... al chiuso... ce ne saranno state occasioni per minaccia' le dimissioni... seeee... ti presenti ora... a fine mandato... aù baùle... siamo tordacchiotti, è vero... ma così è approfittàssene... 🙂
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X anonimo elbano da X anonimo elbano pubblicato il 24 Novembre 2012 alle 19:24
Non si capisce perchè ti roda così tanto... Forse perchè un 20 enne come Nicolò finalmente ha il coraggio di scrivere e firmarsi, ha il coraggio di incazzarsi e ci mette la faccia, quella che per gli scorsi 20 anni mentre si mangiavano la nostra Isola quelli come te che si nascondono dietro un computer non ci hanno messo, hanno lasciato fare oggi si svegliano e con un accordino politico salvapoltrona redattoin 6 ore a telecamere spente pensano di aver risolto tutto. Non si è risolto un bel niente, ma ve lo siete fatto ungere bene bene con la vasellina un altra volta. Siamo giovani, non scemi e non ci facciamo prendere in giro da 6 sindaci o da un assessore regionale. Magari da giovani come Nicolò puoi solo imparare qualcosa... Federico Coletti
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PER MESSAGGIO 48914 da PER MESSAGGIO 48914 pubblicato il 24 Novembre 2012 alle 19:10
Per cli che ha lasciato il messaggio 48914 Ma se te sei tanto bravo, intelligente,conosci la formula per fare qualcosa di buono.....FALLO, proponi, non ti nascondere, O sei il solito !!!!!!!
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centro da centro pubblicato il 24 Novembre 2012 alle 19:02
Non avevo dubbi!!!! Lo sapevo ma speriamo che non sia vero quello che dici, e cioè candidatura in vista del Comune Unico..... per l'amor di Dio abbiamo già visto dove ha portato l'Italia l'imprenditore prestato alla politica!!!!!
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X CENTRO da X CENTRO pubblicato il 24 Novembre 2012 alle 17:46
solo il solito bla bla bla... discorsi di carattere generale. nessuno che ha parlato avanzando un minimo progetto di nessun tipo anzi, qualcuno ha parlato solo per tirare l'acqua al suo mulino. L'economia elbana non si salva col compro elbano, si salva facendo affluire un maggior numero di turisti nell'arco di almeno 8 mesi, le potenzialità ci sono, certo bisogna lavorare sui trasporti, accoglienza, ecc.. Mi dà l'idea piuttosto che si sia trattato di un lancio alla Montezemolo in vista delle candidature a sindaco del comune unico. Vedremo.
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Mauro Meoni da Mauro Meoni pubblicato il 24 Novembre 2012 alle 17:36
Caro anonimo Elbano che scrivi a Caselli, guarda che i sindaci non erano otto erano sei, visto che un comune è commissariato e un altro non è mai stato d'accordo...e a non fidarsi non è solo Caselli, ma tutta l'Elba , visto che le stesse promesse sono state fatte un anno fa con gli stessi risultati ( zero) di adesso...e meno male che te c'eri , siamo messi bene si. Non se ne è accorto nessuno che sei parte in causa eh, un bel portaborse magari, altrimenti non si spiega perche' prendersela tra noi . Avanti con l'anonimato.
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D'ALEMA ROSSI E PIOBINO da D'ALEMA ROSSI E PIOBINO pubblicato il 24 Novembre 2012 alle 17:11
COSA SI RIESCE A FARE PER I CUGINI DI PIOMBINO... E TUTTO SEMPRE "ECOSOSTENIBILE", I MIRACOLI ESISTONO... Il relitto della Concordia si avvicina a Piombino La “promessa” del presidente della Regione Enrico Rossi. Sul tavolo due progetti: il più verosimile prevederebbe l’escavazione di 20 metri di fondale e un nuovo molo costa concordia recupero concordia articoli concordia «Porteremo la Concordia in porto» ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi intervenendo all'iniziativa con Massimo D'Alema che si é svolta venerdì mattina nel capannone della Smepp sulle banchine dello scalo piombinese. E questo progetto lo aveva svelato poco prima anche il sindaco Gianni Anselmi. È molto di più che una voce, a questo punto, la possibilità che il relitto della nave naufragata al Giglio sia trasportato e smantellato proprio a Piombino, il porto più vicino all'isola. E mercoledì pomeriggio Rossi, Anselmi e il presidente dell'autorità portuale Guerrieri hanno partecipato a Roma ad un incontro con il ministro dell'Ambiente Clini e il capo della protezione civile Gabrielli. Sul tavolo un progetto già pronto, anzi due, per consentire al porto di Piombino di accogliere quel gigante di acciaio. Quello cosiddetto minimo prevedeva l'escavazione di un canale, la creazione di un piccolo bacino per permettere di rimorchiare la Costa Concordia all'interno della vasche di riempimento già realizzate e lì smantellare la nave. Ma le preferenze stanno convergendo verso un piano più complesso che non solo prevede l'escavazione a tempo record dei fondali fino a meno 20 metri, ma anche la realizzazione di un molo che anticiperebbe gli interventi di ampliamento previsti dal piano regolatore portuale. La grande diga a Nord, prevista dalle radici della Chiusa di Pontedoro fino ad abbracciare quasi per i terzo il porto industriale. In questo caso anche l'escavo dei fondali interesserebbe un raggio più ampio.
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RENZI O BERSANI? da RENZI O BERSANI? pubblicato il 24 Novembre 2012 alle 16:57
Il Pd ha un senso solo se vince Renzi Matteo Renzi è il primo possibile leader del centrosinistra che ci piace. La sua candidatu­ra rivoluziona le logiche viste e vissute negli ul­timi vent’anni. Questo permette di ragionare in maniera nuova e diversa, questo ci spinge a fare ciò che mai abbiamo fatto finora: un en­dorsement per le primarie del Pd. Perché stavolta non sono tutti uguali. Noi, domani, stiamo con Renzi. Scegliamo lui contro Bersani, Vendola, Puppato e Tabacci. Sceglia­mo qualcosa che non c’era e che ades­so c’è: un personaggio in grado di scar­dinare vecchie ruggini e vecchie sco­rie. Se ragionassimo con la cieca oppor­tunità politica faremmo esattamente il contrario. Strizzeremmo, cioè, l’oc­chio a Bersani, perché diciamolo: è l’avversario con il quale un candidato di centrodestra avrebbe gioco più faci­le. Partirebbe ultra svantaggiato e i son­daggi lo dicono chiaramente, ma con­tro il segretario Pd la partita sarebbe meno impossibile. Renzi è più difficile da battere per il semplice fatto che at­trae un’area moderata che Bersani non attrae. Ecco, sapete che c’è? Chissenefrega dell’opportunismo. Scegliamo Renzi perché è un uomo nuovo: è il primo ve­ro leader totalmente post-comunista, è l’unico a indicare al Pd la strada della socialdemocrazia liberale che in Euro­pa e negli Stati Uniti c’è da sempre e che da noi non c’è mai stata. Noi vor­remmo che vincesse lui, domani. Per­ché Renzi garantisce la possibilità di avere un dialogo vero, nuovo, reale. Parla di temi, non di inchieste giudizia­rie. Parla di prospettive, non rinfaccia il berlusconismo. È avanti e non per ra­gioni anagrafiche. Al netto delle esage­razioni e di qualche errore, la rottama­zione che propone è l’istanza di un gio­vane, ma soprattutto un’idea di politi­ca diversa: ha sconfitto il pregiudizio e non ha la cultura dell’inciucio come unica alternativa alla rivalità. Una parte delle sue proposte non ci convince. Ma di cose condivisibili ce ne sono molte: la semplificazione fi­scale per le imprese, l’inversione del paradigma classico della sinistra per il quale il lavoratore ha più diritti del da­tore di lavoro, il divorzio breve. La for­za del suo programma sta nello spirito liberale e nell’essere studiato con il buonsenso di chi non pensa di poter ri­solvere i problemi del mondo come s’illude di fare Vendola.Il sindaco di Fi­renze ha avuto la tenacia di resistere al­l’assalto pazzesco subito dall’esta­blishment del suo partito. Hanno cer­cato di abbatterlo, di screditarlo, di de­legittimarlo, di renderlo costume anzi­ché politica. Gli attacchi subiti sono stati solo personali. Vi sembra norma­le? Lui ha rimbalzato tutto e ha mobili­tato la gente come pochi. Ha costretto il Pd a scendere sul suo terreno, a mi­surarsi, l’ha obbligato a usare le trup­pe cammellate per sconfiggerlo. Forse non vincerà (così dicono tutti i sondag­gi), ma l’Italia ha trovato un leader.Per il presente, non solo per il futuro. Da domani, comunque vada, bisognerà fare i conti con Renzi e capire che idea ha del Paese. Con lui se ne può parlare.
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Centro da Centro pubblicato il 24 Novembre 2012 alle 16:38
Allora che mi dite del progetto illustrato stamani al palazzo della Provincia?Quali sono le idee innovative illustrate? parlatemi di questa paventata rivoluzione in tre anni!!! Non ditemi che sono state dette le solite cose Destagionalizzazione,aeroporto,l'Elba agli elbani, piu' lavoro per tutti,......bla bla bla bla. No vi prego illustrate anche a grandi linee il progetto presentato. E' stato presentato vero? dove lo si puo' leggere,dove si puo' visionare???
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