Certo che se c'eri te presente, chissà che popò di verità vera veniva fori. Ma dove cavolo vivi? Con 8tto sindaci presenti, di destra e di sinistra, non ti fidi di quello che è stato scritto?
Andamo bene, vorrà dire che la prossima volta questi tipi di incontro li facciamo fare allo stadio con tifoserie. tric trac, trombette, campanacci e tamburi.
Ma per favore...
Elbano
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L e tribù apaches hanno accolto con piacere le notizie provenienti da Portoferraio dove si è svolto l’incontro Sindaci elbani- assessore Marroni.
Poiché i guerrieri apaches non sono sprovveduti, sanno bene che le parole valgono fino ad un certo punto, d’altronde, se l’ assessore regionale si è impegnato, qualcosa vorrà dire. Qualche conseguenza positiva è lecito aspettarsela. A questo punto, deve essere assolutamente mantenuto il “fronte comune” e c’è da chiedere il veloce rispetto degli impegni. Il Sindaco Peria ha il dovere di ritirare le dimissioni ma ha anche un altro dovere, di vigilare- assieme a tutti i Sindaci elbani- perché il tempo non trascorra invano. Tante situazioni , infatti, per cui l’ Elba si è mobilitata, sono “contro natura” e significano, soltanto, organizzazione di un disservizio sanitario(quasi, un reato…). Nel frattempo, ricordiamo a Marroni che , a Livorno, si costruirà , fra un po’, un inutile ospedale (costi enormi a carico del popolo). Se vuole recuperare un po’ di soldi per le necessità regionali, può attingere da lì.
Un plauso anche a tutta l’ Elba. E’ vero che , in fin dei conti, facciamo solo i nostri interessi, niente altro, però è stato certamente bello vedere il popolo unito, al di là di opinioni politiche( a volte, solo slogan, sole parole). Manteniamo questa unità di intenti anche per far rimanere il Tribunale. Farlo emigrare sarebbe una cosa sciocca, quasi squallida. I servizi giudiziari sono un servizio “decentrato” e qui devono rimanere.
IO STO CON BARBETTI!
Dal Tirreno di oggi:
Barbetti non sottoscrive
«Voglio vedere se le cose annunciate saranno fatte»
PORTOFERRAIO Sette su otto. Sette firme di altrettanti sindaci meno quella del primo cittadino di Capoliveri Ruggero Barbetti. «Lo condivido ma no lo sottoscrivo – ha spiegato – voglio vedere se tra un anno le cose che sono state annunciate saranno state fatte. Troppe volte sono state fatte promesse mai mantenute».
Mi meraviglio degli altri sindaci non allineati alla Regione.
Hanno firmato e ora che si sono pentiti hanno ripreso la presenza all'ospedale.
L'impegno doveva essere unilaterale e lo doveva prendere la Regione, che c'azzecca la firma dei Sindaci?
Se destra e sinistra sono uguali, la gente fa bene a votare Grillo.
Meditate sindaci, meditate!
Peria chiude la lunga giornata con l'Assessore Marroni spiegando ai cittadini dei comitati gli accordi presi.
Insomma, all'indomani della fantomatica riunione siam tutti contenti? Un bel titolo in prima pagina sul Tirreno: "Elba, raggiunto l'accordo" bla bla e festa finita. Il 99% della popolazione fino alla prossima manifestazione si scorderà di questo "piccolo problemino" (perchè ci sarà un'altra manifestazione prima o poi, potete starne certi) e così i sindaci hanno fatto una bella figura. Certo, non possiamo darli torto a Mauro... poi la gente dice che pensa male. E cosa dovrei pensare dopo che anche alla riunione a tutti i cittadini presenti è stato vietato di assistere? O che un sindaco (di sinistra) si dimette e poco dopo la regione (di sinistra) lo "accontenta", quindi con ovvie conseguenze? La mia domanda è: cosa vi siete detti, dall'inizio alla fine, in quella sala da soli, prima di schiaffarci un bellissimo articolino in prima pagina, con tanto di foto di Peria in mezzo a molte persone a far pensare: "vedi, erano tutti presenti"?. Ma si sa, le risate non finiscono mai. Mica siete voi gli stupidi, ma i cittadini che ancora vi credono.
dunque praticamente Marroni ci ha fatto aspettare una settimana in piu', facendo calmare la protesta dei 7000 con la scusa che doveva leggere il documento...una settimana dopo ovviamente non lo ha letto, e dopo tutto il giorno di riunione supersegreta ha in pratica scritto sulla sua agendina i punti che qui non vanno bene , promettendo poi di riferirli alla regione che ha gia comunque legislato in tal senso con la negazione di tali diritti con la scusa che non ci so i soldi, mentre invece ci so per gli altri ospedali regionali, tipo livorno...poi c'è stato il contentino di un paio di guardie mediche in piu',la cui assenza risaltava come un pugno in un occhio ( non si puo' pensare che uno si sente male a rio o campo e la guardia medica, che neanche conosce le strade sotto l'ospedale , arrivi a campo o rio...tanto valeva aspettare la mattina dopo...) e se ne va tra gli applausi e gli abbracci dei suoi compagni di partito , mentre gli altri , sia per rifiuto dell'osso gettati ai cani, sia per protesta umana e politica, non sono stati d'accordo.Ora bisogna aspettare che la regione legga ( semmai legge) questi documenti , si riunisca, e poi magari gia'che c'è ,approvi..una volta approvato il tutto, semmai succede, ste cose dovranno essere messe in atto, con i tempi burocratici e realizzativi italiani, e soprattutto in vista delle primarie e delle elezioni che magari cambiano tutti i vertici e quelli dopo non sanno nulla della vicenda. Allora, sempre che le cose stiano cosi', sarebbe questa l'ennesima presa per il culo, o siamo noi cittadini che stiamo sempre a lamentarci e quindi ci meritiamo le battutine dell'assessore? " se sti punti non verranno mantenuti, è meglio che non torno all' Elba ihih" ..boia, ganzissimo..e naturalmente nessuno degli addetti ai lavori dice chiaramente ste cose, le devi trovare scritte qui o su altri blog, perche se no i soliti personaggi continuano a distogliere i fatti, magari standosene in cima al prossimo corteo, che mi raccomando cittadino, se non ci vai allora non ti sta a cuore il tuo paese bla bla
[SIZE=4][COLOR=darkred]ASSESSORE, ASCOLTI :” IL PROBLEMA DELLA SANITA’ ALL’ELBA NON SI AFFRONTA COME UNA VERTENZA SINDACALE” [/COLOR] [/SIZE]
di G.M.
Alla fine di una giornata convulsa, il Sindaco Peria e l’assessore alla Sanità Marroni, sono scesi dal primo piano del palazzo della Provincia e sono entrati nella grande sala e il sindaco Peria ha preso subito il microfono. Quando si è accorto che non funzionava , ha parlato ad alta voce alle persone che sedute nelle poltroncine rosse stavano aspettando fin dalla mattina
Ha esordito dicendo che avrebbe letto i punti dell’accordo e che il 75 per cento delle richieste dei sindaci e dei Comitati erano state accolte. A subito precisato e che il documento che era stato sottoscritto da tutti i sindaci escluso il sindaco di Capoliveri Ruggero Barbetti. Questo documento , si è capito dopo, avrà efficacia se si verificheranno due condizione : essere approvato dalla Giunta Regionale e essere successivamente messo in pratica. Il che comporta la volontà politica di farlo.
Il sindaco Peria, stanco e apparentemente soddisfatto, ha letto i diversi punti espressi con un linguaggio inevitabilmente tecnico e quindi inevitabilmente incomprensibile ai più. Lui stesso leggendo di un sistema di controllo telematico sul paziente, ha dovuto chiedere spiegazione. Non gli ha risposto Marroni, che probabilmente ne sapeva meno di lui, ma un tecnico del team regionale seduto al tavolo . Marroni, lo sappiamo, è un esperto di trattori e non ha nessuna esperienza a in campo sanitario. In più questa mattina ha anche ammesso di non conoscere il documento che doveva discutere lasciando i sindaci a Bocca aperta. Uno di loro sembra che abbia sbottato : “ Poteva dargli almeno un’occhiata sulla nave, cazzo!”
Comunque dalla lettura si è capito che molte cose sono state accettate da Marroni, e se tutto filasse liscio, si sarebbe fatto un passo avanti. Ma Marroni è un “mendolone” più alto di Peria e ha l’andamento lento e l’aria dinoccolata e rassegnata di chi ha trascorso la vita a trattare passando da una stanza all’altra e movendosi in in corridoi di cui non si vede la fine. Quindi una persona esperta anche se in altri campi. Infatti prima di andarsene, nonostante avesse detto che temeva di perdere la nave, ha preso la parola per confermarcelo .
E lo ha fatto dicendo una cosa inquietante : “ vorrei precisare che qui non ci sono stati ne’ vinti ne’ vincitori “ Rivelando, inconsciamente, una verità : per lui, e quindi anche per la Regione, la vertenza sanità all’Elba sarebbe , in sostanza, uno scontro fra due contendenti che hanno interessi contrastanti: da una parte i cittadini elbani che chiedono di avere i servizi sanitari come nel resto della toscana , e dall’altra la Regione che ha interesse ha negarglieli. Speriamo che si sia trattato di una deformazione professionale : un menager abituato a trattare di produzione di trattori che a scambiato l’incontro per una vertenza sindacale: da una parte lui che rappresenta il padrone capitalista e da una parte gli operai che chiedono più soldi.
G.M
BRAVO ANGELO! Finalmente un discorso sensato e coerente, che inevitabilmente ci porta alla realta’ della nostra storia. E’ l’ora di dire basta all’interminabile sceneggiata che ci ha portato al baratro della nostra esistenza di Elbani. A tal proposito mi viene in mente un famoso discorso fatto da Pasquale Paoli "u Babbu di a Patria Corsa" al finire del 1700, che si potrebbe adattare all’Elba in questo contesto storico e politico:
"Siamo elbani per nascita e sentimento ma prima di tutto ci sentiamo italiani per lingua, origini, costumi, tradizioni e gli italiani sono tutti fratelli e solidali di fronte alla storia e di fronte a Dio… Come elbani non vogliamo essere né schiavi né "ribelli" e come italiani abbiamo il diritto di trattare da pari con gli altri fratelli d’Italia… O saremo liberi o non saremo niente… O vinceremo con l’onore o soccomberemo con le armi in mano... ..
i Comitati non sono così sprovveduti, hanno la consapevolezza di cosa sta succedendo, se mi consente sono i politici, i tecnici e i governanti che non hanno la consapevolezza di quello che potrebbe succedere molto ma molto presto .......
Riposto un articolo analogo a quello di ieri del resto del carlino sul referendum di fusione che 5 comuni bolognesi terranno domani.
Lo metto a conoscenza di tutti perchè i 5 comuni bolognesi(26.000 persone) sembrano gli 8 comuni elbani.
Complimenti per il risultato ottenuto per l'ospedale.
Valsamoggia, Emilia: cinque paesi pronti a fondersi «per essere più forti». Domani il referendum
SAVIGNO (Bologna) - Tutti depressi, al bar Stella d'oro. «Un brindisi per il nostro ultimo giorno», è giù un altro calice di rosso. Ogni bicchiere è un addio, recitato con toni da melodramma che per fortuna si sciolgono in una risata. «In fondo non muore mica nessuno» dice il proprietario Adriano Nanni, che pure, a rigor di logica, sarebbe il capo dei trecento arditi che con le loro firme hanno cercato di fare fronte «al progetto contronatura», così lo definisce un volantino appoggiato sul bancone per attirare l'attenzione del viandante.
La Valsamoggia, tendente al rosso per fede politica, domani sarà chiamata a una scelta difficile. No, non quella . Un'altra, che riguarda solo i destini di questo stupendo angolo di Emilia, una manciata di paesi che dall'alta pianura a ovest di Bologna si arrampicano sulle ultime colline dell'Appennino verso Modena. «Bello, vero?», Augusto Casini Ropa, primo cittadino di Savigno, si compiace del paesaggio. «Magari questo matrimonio ci aiuterà a farci conoscere in giro». La metafora nuziale è leggermente forzata, ma tra i favorevoli alla fusione tra i comuni di Bazzano, Crespellano, Monteveglio (gente di pianura, vocazione industriale), Castello di Serravalle e Savigno (gente di collina, tartufi e altre prelibatezze ) gode di una certa popolarità. Nel suo piccolo anche questa domenica di provincia andrà ricordata. Michela Zanna, sindaco di quella Castello di Serravalle in possesso del maniero simbolo identitario della vallata, avverte il peso della prima volta. «In Italia non era mai successa una cosa del genere, altro che primarie». Nel Paese delle divisioni perpetue non si era ancora visto un referendum «inclusivo» che propone l'unione di cinque realtà diverse in un unico Comune da trentamila abitanti, una Valsamoggia 2.0 con cinque opzioni per il nuovo nome, da scegliere nel segreto dell'urna.
Succede qui, nella terra adottiva di Giuseppe Dossetti, che nel Medioevo fu teatro della battaglia per la Secchia rapita, all'origine dei rapporti ancora oggi poco cordiali tra bolognesi e modenesi. Ma se parli di vittoria sul campanilismo imperante, quelli della Stella d'Oro minacciano di annacquarti il vino. «Cherchez i soldi, insomma, la pilla», ride Nanni.
Sono tempi che funziona così, il portafoglio prevale sul sentimento, anche se dirlo è brutto. Ma l'unione tra i comuni della Valsamoggia è soprattutto una bella pensata per fare cassa e sfuggire alla scure dei tagli governativi. Tanto per cominciare la nuova creatura riceverà un obolo di avviamento pari a 18 milioni di euro, erogati da Stato e Regione. Nei prossimi due anni avrà la deroga al Patto di stabilità, che rimane l'incubo notturno di ogni amministratore, piccolo o grande che sia. Infine, con l'unificazione di giunte e consigli comunali si risparmierà una cifra stimata intorno ai quattrocentomila euro. «E così esulta Elio Rigillo, sindaco di Bazzano, «saremo anche i primi a ridurre l'Imu sulla prima casa e l'Irpef».
Le dimensioni contano e, in tempi di crisi, piccolo non è più così bello. I sindaci dei cinque Comuni, un pokerissimo Pd, si scambiano sorrisi da «tutti per uno» e intanto sognano di diventare il capoluogo della municipalità, segno che il campanile viene messo da parte per ragioni contingenti ma esiste ancora e lotta insieme a loro. I rivoltosi di Savigno sono già rassegnati alla sconfitta, annunciata da tutti i sondaggi. In questi mesi non l'hanno mai buttata sul becero, ma su argomenti rispettabili, come l'assenza di un vero progetto nel lungo periodo. «Non c'è progresso là dove si passa da cinque Feste dell'Unità a una sola» sbotta davanti a un altro calice Mario Postacchini, sosia perfetto di Gino Cervi, fede politica più a sinistra di Peppone. E davanti a questa inoppugnabile verità, ci si rimette per forza di cose al giudizio del popolo sovrano
Abbiamo ottenuto l'ottanta per cento delle richieste!!!!
Questo è quanto detto dal Sindaco Peria all'uscita della riunione con tutti i Sindaci e l'Assessore Marroni, bene!!!
Quindi Lunedì il Sindaco andrà in Consiglio Comunale e ritirerà le proprie dimissioni, bene!!!
Ma scusate un attimo io non mi fido neanche di mia madre...e se dopo essersi svegliati da questo sonno profondo e aver sognato tutto quello promesso ieri?
Cosa facciamo? Cosa fa Peria? Cosa fanno gli altri Sindaci? Io di sicuro caro Semeraro e C. non parteciperò più alle vostre richieste di sfilare per la Sanità Elbana, perchè cari miei anche questa volta ci hanno preso per il CULO.
ANDATE A LEGGERE IL DECRETO BALDUZZI cari miei...e mi meraviglio dei Sindaci che non l'abbiano letto..
e non mi venite a dire che per le Isole è diverso perchè nel decreto è BEN SPECIFICATO. Grazie e scusate il pessimismo
Primarie, Sammuri: "Io voto Renzi. Come Della Seta, Ferrante e Realacci"
Il presidente del Parco si schiera per il sindaco di Firenze. Domani si vota anche all'Elba.
Giampiero Sammuri, presidente del Parco
Domani è il giorno delle primarie del centrosinistra. Con le ultime iniziative, i militanti e i sostenitori dei cinque candidati producono lo sforzo massimo per portare ai seggi quanti più elettori possibile. Ma si registrano anche le ultime dichiarazioni di voto. E Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi e del Parco nazionale dell’arcipelago toscano, voterà Matteo Renzi alle primarie del centrosinistra. «Non gli mancano i contenuti su queste tematiche - ha scritto in una nota - considerando le sue posizioni sul consumo di suolo, sull’assetto idrogeologico, sulle energie rinnovabili, sui parchi, sulla green economy". "È anche per questo, credo, che non sono l’unico che ha a cuore i temi ambientali e che sostiene Renzi. Al contrario sono in ottima compagnia con Della Seta, Ferrante e Realacci".
CARO COMPAGNO CAPOLIVERESE, TIMOROSO CHE IL "TUO" COMPAGNO RENZI POSSA VINCERE LE PRIMARIE, COME VEDI ANCHE PERSONE DI SPICCO E PALESEMENTE LIBERE DA ASTUZIE OD INTERESSI NASCOSTI, VEDONO IN MATTEO RENZI LA VERA SFIDA ALLA POLITICA PRIMA CHE ALLA ECONOMIA.
DOVRAI FARTENE UNA RAGIONE, STAVOLTA INVECE CHE TIRARE FUORI LA BANDIERA ROSSA E QUELLA DELLA PACE (MAGARI DOPO CHE TI ARRIVA LA CHIAMATA O L'ORDINE DAL PARTITO) DOVRAI SVENTOLARE LA NOSTRA, QUELLA ITALIANA!!!!!!!!!
Comitato Elbano per Matteo Renzi
Bene! .........................la popolazione locale si riserva il diritto di manifestare il proprio disappunto attraverso l'attuazione di uno sciopero fiscale.
Credo che questo potrà essere praticabile solo per coloro che notoriamente al fisco non hanno mai dichiarato un ca@zo e anche se all'Elba costituiscono la maggioranzza, è un peccato escludere quei pochi che vivono di reddito dipendente.
Elbano
Mentre al primo piano si sta ancora trattando, il Sindaco di Portoferraio Roberto Peria anticipa alcune indiscrezioni sull'andamento della riunione con il consigliere regionale Marroni
Prima della chiusura dei lavori con le dichiarazioni finali del consigliere regionale Marroni il sindaco Ciumei aveva rilasciato queste dichiarazioni alla platea degli intervenuti.
Il Comune di Marciana toglie il presidio all'ospedale , perche' firmare un documento con l' assessore davanti ai comitati dei cittadini mi sembra un valore aggiunto molto impegnativo per la Regione stessa.
Mi risulta che le persone che erano ieri presenti nella sala della Provincia siano le stesse che sono state capaci di radunare 7000 persone in una manifestazione civile, ma che ha fatto chiaramente capire a tutti che gli elbani sono incazzati e stanchi di essere presi in giro.
Se la delibera non andra' in giunta regionale, così come scritto nell' accordo, non mi limitero' a riportare il gonfalone in ospedale ed a presidiarlo!!!
Dittatura: Italia
Ti alzi alle 5 la mattina lavori tutto il giorno.. Per poi dare più di metà dei tuoi Soldi guadagnati a persone che non ti garantiscono nessun servizio promesso.
Risultato.. Libertà ..? Democrazia..?
Bo'.....
Dittatura: Cuba
Se si svegliano alle 11 e' presto..Non lavorano... Hanno quel poco che gli basta per mangiare.. Sennò staccano Banane.. Noci di cocco e frutta assortita.. E mangiano senza pagare..
Fanno l amore quasi tutti i giorni.. È anche questo senza pagare... Corrente non ne pagano..acqua nemmeno e gas quando c'è .. L ospedali so' come i nostri...!
Qualche tonto dice... Si è' vero ma li' non hai libertà di opinione...! Perché noi...?? Avremo anche la libertà di opinione....!
Ma a che serve? A incazzacci ancorA di più .....!!
C'è chi si accontenta del sorriso di un sindaco o di un assessore regionale. L'esperienza insegna che il sorriso di un politico è il primo sintomo che si sta subendo inconsapevolmente l'ennesima sodomia.
Teniamo gli occhi aperti sull'ospedale e sulla giunta regionale: il giorno che un debitore ti dice pagherò è il giorno in cui devi maggiormente dubitare di vedere il tuo credito soddisfatto.
La nostra battaglia di cittadini organizzati in comitati non è finita qui, anzi, è appena cominciata la fase 2.
Da oggi dobbiamo cominciare a guardare piu' in la'.
CI CHIUDONO L'OSPEDALE E COLPISCONO LA NOSTRA SALUTE
CI CHIUDONO IL TRIBUNALE E COLPISCONO LA GIUSTIZIA
CI CHIUDONO I COMUNI E COLPISCONO LA DEMOCRAZIA
E' arrivato il momento di canalizzare i nostri sforzi in un'unica direzione, capire che il problema è uno solo e che risolverlo una volta per tutte significherebbe poter smettere di battersi ogni volta per ottenere un contentino.
DOBBIAMO PRETENDERE IL RICONOSCIMENTO GIURIDICO DELLA SPECIALITA' INSULARE
Dobbiamo rivolgerci a Roma e dirgli che l'Elba, terza isola d'Italia, resa lontana e ultraperiferica da un sistema di collegamento approssimativo e costoso, rischia di essere ulteriormente emarginata da un processo di ridistribuzione di poteri e risorse fatto di tagli alla spesa pubblica e cancellazione di enti locali. La specialità insulare deve essere inserita nella legge di riforma federale fiscale dello Stato, deve trovare concreta risposta in un decreto attuativo del Governo in grado di definire parametri di misurazione del divario e la relativa compensazione fiscale e finanziaria.
Se questo iter dovesse essere ignorato la popolazione locale si riserva il diritto di manifestare il proprio disappunto attraverso l'attuazione di uno sciopero fiscale.
Il parco sarà molto difficile che funzioni poichè è stato creato per esigenze di natura poltica e non di natura scientifica, le uniche che devono far nascere una area protetta.
Per questo sarà molto improbabile,purtroppo,che il parco possa essere tagliato e recuperare risorse economiche in favore della sanità.
Marcello Camici
