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La Nazione da La Nazione pubblicato il 25 Novembre 2012 alle 9:02
Intervista a LA NAZIONE Edizione di LIVORNO CAPOLIVERI — (dom, 25 nov 2012) BARBETTI FURIOSO SCARICA ALESSI E PERIA "E per il Comune Unico si arrangino" "Sanità: non mi fido e non mi faccio insultare" «QUESTA STORIA della sanità ha lacerato i rapporti non solo politici, ma anche personali. Di sicuro la campagna elettorale per il comune unico insieme a Danilo Alessi e a Roberto Peria non la farò più. Non posso tollerare il fatto che il sottoscritto è bravo e buono quando dice cose che stanno bene alla sinistra, ma viene poi insultato se evidenzia, con la ragione dei fatti, le grosse responsabilità che la stessa sinistra ha, anche a livello locale, riguardo ai problemi della sanità elbana». Per lo stesso motivo non aveva voluto partecipare direttamente all’«occupazione» dell’ospedale. Ma non è finuta qui... RUGGERO BARBETTI sceglie infatti le colonne del nostro giornale per l’annuncio choc destinato a cambiare gli equilibri in vista della dura campagna elettorale per il referendum attraverso il quale gli elbani saranno chiamati a pronunciarsi sul comune unico. Una defezione pesantissima, quella di Barbetti, che fa perdere alla causa dell’unica municipalità tanto cara al Pd ed alla Regione Toscana, l’unica voce autorevole del centrodestra che sull’isola oggi amministra ben 5 comuni su 7 (Rio Marina è commissariato) ed ha storicamente molti più sostenitori. «RIMANGO della mia idea — aggiunge Barbetti — che il comune unico sia la soluzione migliore per l’Elba, ma fin da ora mi sfilo del tutto dalla campagna elettorale per il referendum. Non cercherò neanche un voto a favore del comune unico». Barbetti spiega i motivi per i quali non ha sottoscritto l’accordo sulla sanità con l’assessore regionale Marroni. «Il contenuto è condivisibile perchè raccoglie le esigenze degli elbani — dice il sindaco di Capoliveri — ma non mi fido delle promesse della Regione. Al di là di vedere se va o meno in giunta, il documento va applicato dal punto di vista tecnico. Ed è qui che sento l’inghippo. Anche perchè mancava l’interlocutore più importante che è la direzione dell’Asl che deve fare le cose. Non mi fido inoltre perchè per tre anni hanno smantellato la sanità elbana e poi, tutto insieme, fanno le promesse che riporterebbero la situazione al 2009». Come giudica l’atteggiamento dei suoi colleghi di centro-destra? «Sono giovani politicamente e quindi attraverso le tante false promesse della Regione in fatto di sanità non ci sono ancora passati. Avevo detto loro di non firmare l’accordo fino a quando non fosse stato approvato dalla giunta regionale. Loro invece lo hanno fatto vincolando la loro firma alla richiesta di passaggio in giunta. Per me troppo poco». E le dimissioni di Peria? «Sono state un gesto nobile, ma ero sicuro fin dall’inizio che le avrebbe ritirate. Hanno comunque messo in difficoltà il partito che governa la Regione, evidenziando la sua responsabilità politica per la situazione della nostra sanità. Quello che dico da sempre».
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