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INCONTRO - NO COMUNE UNICO A PORTOFERRAIO oggi alle 18.00 da INCONTRO - NO COMUNE UNICO A PORTOFERRAIO oggi alle 18.00 pubblicato il 18 Aprile 2013 alle 9:46
--------------- NO AL COMUNE UNICO -------------------- GIOVEDI’ 18 APRILE ORE 18,00 PORTOFERRAIO - PIAZZA CAVOUR Il Comitato per il NO al Comune Unico, incontra la cittadinanza in vista del referendum del 21 e 22 Aprile 2013 -------------------------------------------------------------------------- “DIFENDI IL DIRITTO DI SCEGLIERE IL FUTURO DEL TUO TERRITORIO COMUNALE, AFFINCHE’ NON DIVENTI UNA PERIFERIA” “VOTARE SI E’ FIRMARE UNA CAMBIALE IN BIANCO CHE PESERA’ SULLA NOSTRA TESTA E SU QUELLA DEI NOSTRI FIGLI” “VOTARE NO, PER EVITARE CHE UN COMMISSARIO, SOTTO LE DIRETTIVE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE, POSSA SCRIVERE LE NUOVE NORME ED I NUOVI REGOLAMENTI CHE VERRANNO APPLICATI SULLA NOSTRA ISOLA “. -------------------------------------------------------------------------- TUTTA LA POPOLAZIONE E’ INVITATA A PARTECIPARE
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Comitato per NO al Comune Unico da Comitato per NO al Comune Unico pubblicato il 18 Aprile 2013 alle 9:44
INFORMAZIONE (O MEGLIO DISINFORMAZIONE) Una corretta informazione, pulita ed onesta, avrebbe dovuto essere uno dei perni principali della campagna referendaria sostenuta dal Comitato per il Comune Unico. Si è iniziato con la raccolta delle famose 5.000 firme, chiedendo ai cittadini, magari davanti ai supermercati o durante lo svolgimento dei vari mercati rionali settimanali, una firma di adesione: a quanti firmatari è stato detto che stavano firmando per sostenere un disegno di legge che il Comitato stesso aveva già approntato? Quanti elbani conoscono il testo della legge di iniziativa popolare che dovrebbe essere la base dell’istituzione del Comune Unico e per cui hanno inconsapevolmente firmato? A quanti è stato spiegato? Su quali mezzi di informazione è stato diffuso? A quanti invece è stata chiesto più furbescamente una firma per istituire il referendum? Quanti firmerebbero oggi sapendo che hanno sottoscritto una proposta di legge a loro assolutamente sconosciuta? Crediamo che questo debba far molto riflettere sui comportamenti di chi, ad arte, ha voluto far apparire le cose in una realtà diversa. Chi andrà a votare il 21 ed il 22 aprile (ma anche e soprattutto coloro che non ne avrebbero intenzione) deve sapere che questo è un referendum senza “quorum”, sarà valido cioè anche con il voto di soli 10 elbani, ben lontano dal 50,1% degli aventi diritto al voto che normalmente convalida ed ufficializza il risultato di un referendum. Ed è per questo che, oggi più che mai, tutti i cittadini devono sentire la grande responsabilità cui sono chiamati e quindi devono andare a votare. Questo è un referendum speciale, sarà una scelta definitiva; non è come nelle elezioni amministrative che dopo 5 anni si può modificare l’assetto amministrativo di un Comune ed optare per scelte diverse: qui la scelta è definitiva, senza ritorno, i nostri Comuni scompariranno per sempre, come dice il testo della famosa legge di cui sopra all’art. 2 “a decorrere dal 40° giorno successivo all’entrata in vigore della presente legge i Comuni sono estinti”. Se prevale il SI al Comune Unico i nostri Comuni sono estinti, morti, non esistono più e con loro se ne vanno secoli di storia, di tradizioni, di vita, di cultura; se ne vanno le nostre radici. Per quanto riguarda la condivisione del progetto del Comune Unico da parte delle Associazioni di categoria, di cui il Comitato per il SI si è ampiamente gonfiato petto e pancia, ci risultano ampie discordanze. Abbiamo interpellato operatori locali iscritti all’Associazione Albergatori, CNA, Confcommercio, Confesercenti; nessuno di questi ci ha riferito di essere mai stato interpellato o invitato a riunioni e assemblee di categoria per esprimere un parere collegiale. C’è quindi da supporre ad esempio che non sia l’Associazione Albergatori nella sua maggioranza di iscritti ad essere favorevole al Comune Unico quanto piuttosto, motu proprio, la direzione ed il direttivo senza coinvolgimento della base. Nemmeno i singoli Consigli comunali sono stati ufficialmente informati della proposta di istituzione del Comune Unico e del testo della legge né tantomeno sono stati sollecitati ad esprimere a tal proposito un parere (come è stato fatto in altre località) dimostrando, i promotori, di ignorare grossolanamente che il Consiglio comunale è l'organo supremo in un Comune in quanto rappresenta ed è espressione della volontà della popolazione e di fregarsene altamente di coinvolgerlo in un progetto di cambiamento così epocale;l a loro presupponenza ed arroganza ha calpestato anche questo fondamentale principio di democrazia. Ma fra tutte le ombre la più inquietante riguarda la figura del “COMMISSARIO STRAORDINARIO” su cui ci si è guardati bene dal fare una corretta informazione. La legge regionale avvallata dalle famose 5000 firme, prevede e delinea agli art. 4 e 5 (come dal testo di seguito riportato) l'istituzione e le funzioni del Commissario Straordinario: Art. 4: “1. Fino all’insediamento degli organi del Comune dell’Isola d’Elba a seguito delle elezioni amministrative, le funzioni degli organi di governo del Comune sono esercitate da un commissario straordinario nominato con decreto del Presidente della Regione entro trenta giorni dall’entrata in vigore della presente legge. 2. Il Commissario straordinario non può procedere a nuove assunzioni. 3. Nell’atto di nomina e con successivi provvedimenti, il Presidente della Regione può impartire direttive a cui il Commissario straordinario si attiene nello svolgimento dell’incarico. 4. L’indennità ed i rimborsi delle spese sostenute dal Commissario straordinario sono ad esclusivo carico del Comune dell’Isola d’Elba. 5. All’incarico del Commissario straordinario, per tutto quanto non diversamente disposto, si applicano le disposizioni di cui alla Legge Regionale 31 ottobre 2001, n. 53 (Disciplina de Commissari nominati dalla Regione).” Art. 5: “1. Tutti gli atti normativi, i piano, gli strumenti urbanistici ed i bilanci dei Comuni oggetto della fusione vigenti alla data di cui all’articolo 1 comma 1, restano in vigore, con riferimento agli ambiti territoriali ed alla popolazione dei Comuni che li hanno approvati, fino all’entrata in vigore dei corrispondenti atti del Commissario straordinario o degli organi del Comune dell’Isola d’Elba.” A parte il diritto di vita o di morte, ha tutti i poteri, è un vero e proprio plenipotenziario: non è definito il tempo che rimarrà in carica, probabilmente sarà per diversi anni; potrà prendere disposizioni solamente dal Presidente della Regione che lo ha nominato e solamente a lui dovrà rendere conto del suo operato. A nessun altro. Potrà (e questo è gravissimo) intervenire concretamente con divieti e modifiche su tutti gli atti normativi, regolamenti, strumenti urbanistici e bilanci (anche se già operativi) dei Comuni soppressi, senza dover rendere conto a nessuno, solamente al Presidente della Regione. Potrà il Commissario, espressione del potere politico, utilizzando i suoi enormi poteri gestionali, condizionare gli orientamenti e gli assetti politici futuri dell’intera isola? Nasce allora forte il dubbio che si voglia arrivare, attraverso il Commissario straordinario prima e l’istituzione del Comune Unico poi, là dove non si è mai potuto arrivare con le schede elettorali. Non sarebbe stata più rappresentativa e democratica la proposta di istituzione di un'Assemblea Temporanea costituita dagli 8 Sindaci dei Comuni soppressi (conoscitori dei territori e delle rispettive esigenze) e presieduta dal Commissario straordinario con funzioni gestionali fino all'elezione dei nuovi amministratori del Comune Unico? Ci sono infine due aspetti che lasciano fortemente perplessi in tutta questa vicenda. Il primo: il Presidente del Comitato promotore del SI al Comune unico, diventato vero apostolo della causa, notoriamente espressione della sinistra (SEL), non ci risulta essere nato e/o residente all'Isola d'Elba, anche se come turista la frequenta; è di origine pisana, dove tuttora risiede. Questa piccola premessa non vuol essere lesiva della persona né delle idee che rispettiamo assolutamente, anche se ovviamente non le condividiamo e sono antitetiche con le nostre. Comunque nella provincia di Pisa, esistono circa 12 Comuni con popolazione inferiore a 2000 abitanti, alcuni microscopici, come Orciano Pisano (623 abit.), Monteverdi Marittimo (784), Casale Marittimo(1067), ecc... E allora, se la fusione dei comuni, la loro unione è veramente quel grande beneficio per le popolazioni che ci vogliono far credere, se ne derivano effettivamente tutti quei vantaggi economici, normativi, di peso e rappresentatività politico-istituzionale, perché Sig. Presidente del Comitato per il SI non comincia da loro, dalla Sua terra, da casa Sua? Oppure quel territorio non La interessa, perché gli ordini e le indicazioni ricevute dall’alto sono categoriche per l'Isola d'Elba dove le prospettive di sviluppo sono senz'altro superiori e dove il PIL è proporzionalmente fra i più (se non il più) alti della Toscana e dove ci sono sempre dei Comuni riottosi e non allineati? Il secondo: riportiamo qui di seguito una parte dell'intervista rilasciata dal Dr. Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana (che ha approvato il testo di legge per la fusione dei Comuni elbani e la loro cancellazione) il 4giugno 2012, all'indomani della partecipazione a Fivizzano (Prov. di Massa e Carrara) alla FESTA DEI PICCOLI COMUNI. “… Ieri, 3 giugno sono stato a Fivizzano alla Festa dei Piccoli Comuni. L’Italia e la Toscana ne hanno tanti, sono un presidio per lo sviluppo del territorio e per la democrazia. Sbaglia chi pensa che i problemi nascano dalle Amministrazioni delle piccole comunità locali, perché un conto è razionalizzare e gestire insieme, in forma associata, i servizi per diminuirne i costi e migliorarne la qualità, e altra cosa è annullare millenni di storia, chiudere antichi Comuni eliminandone Sindaci e Consigli … … E poi perché non vedere nei piccoli Comuni, molti dei quali collocati in collina o sulle montagne, una straordinaria opportunità per il nostro futuro? …” E' molto difficile poter commentare due posizioni così incoerenti, antitetiche e stridenti fra di loro. Ed allora non è proprio insensato poter pensare che il Comune Unico sia un'opzione che ci piove dall'alto per altrui volontà, un'invenzione politico-amministrativa mascherata da proposta di miglioramento socio-economico, anche se ha raccolto il sostegno da parte di soggetti in buona fede. Sta succedendo quello che è successo nel 1996 con l'istituzione del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano; ricordate? Alla stessa stregua (come ora per il Comune Unico), ci dicevano che il Parco sarebbe stato il futuro nostro e dei nostri figli, la sicurezza economica ed occupazionale per le generazioni a venire, che non aveva importanza alcuna se non lo avevamo deciso noi elbani, che era stato istituito per il nostro bene e che solamente la nostra limitatezza mentale e culturale ci impediva di vedere le cose nelle loro giusta dimensione. Ed ora, a distanza di 17 anni, quel salto nel buio imposto dall'alto, cosa ci ha portato? Solamente la sottrazione alla gestione ed allo sviluppo di circa metà del territorio oramai abbandonato a se stesso e tutta una serie di vincoli, spesso assurdi ed incomprensibili, che hanno il solo effetto di renderci odiosa questa istituzione. DOBBIAMO RIPETERCI E RICADERCI ANCORA? GESTIONE DEL TERRITORIO (E NASCITA DELLE PERIFERIE) La funzione istituzionale principale che è demandata ad un Sindaco e quindi alla Giunta Municipale ed al Consiglio Comunale è l’amministrazione e la gestione del territorio, inteso in tutte le sue componenti quali l’ambiente (oggi compreso anche il mare), l’urbanistica, l’edilizia pubblica e privata, le politiche di promozione turistica, la viabilità, il commercio, il verde, i lavori pubblici, l’arredo urbano, … Se il territorio è gestito in modo conveniente, ricercato, turisticamente appetibile e collimante con le attese della cittadinanza, le ricadute economiche ed occupazionali (soprattutto), ne risentiranno favorevolmente: è la gestione del territorio il vero carro trainante dell’economia e del benessere della popolazione amministrata. Fatta questa premessa parliamo di numeri: l’ipotetico Comune Unico dell’Elba avrebbe una estensione territoriale enorme di circa 224 km2, assai più ampia di tantissimi altri comuni italiani (Firenze: 102 Km2, Napoli: 117 Km2, Torino 130 Km2, Livorno: 104 Km2, …) Si pensa veramente che un’unica Amministrazione Comunale centralizzata, numericamente esigua perché rapportata ai 31.000 residenti, potrebbe gestire adeguatamente, anche nei piccoli problemi quotidiani, un tale territorio? Si pensa veramente che le problematiche di Portoferraio avrebbero lo stesso peso, in sede decisionale, di quelle di Poggio o di Cavo? Si pensa veramente che gli investimenti del Comune Unico sul territorio sarebbero ripartiti equamente e con pari dignità? La realtà sarà diversa: nascerà un centro, sede del Comune Unico, che sarà anche centro di potere politico e gestionale, e gli altri 7 comuni diventeranno periferie trascurate, abbandonate ed in degrado, come accade sempre in tutte le maggiori città. Porto Azzurro, Rio, Marciana, Capoliveri, tutti i 7 comuni elbani diventeranno la grigia periferia di Portoferraio, destinati ad un irrimediabile tramonto, senza più quella pari dignità per cui abbiamo lavorato, sofferto e lottato per tanti anni, senza più nessuna possibilità di autodeterminazione e autonomia, anche se vogliono farci credere il contrario. La politica intesa nella sua più stretta e squallida accezione clientelare, subentrerà alla passione amministrativa ed allo spirito di servizio, entrerà in modo dirompente alla conduzione del Comune Unico e sconvolgerà tutto. Deve essere chiara una cosa: non saremo tutti figli della stessa madre, ci saranno figli di serie A e figli di serie B; la dignità sarà sostituita dalla assonanza politica. SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA E’ uno dei cavalli di battaglia maggiormente sbandierati dal Comitato per il Comune Unico, o meglio annunciata mille volte e mai spiegata; ed effettivamente non è spiegabile perché è anche questo un tentativo di ingannare la gente. Le Amministrazioni Comunali sono l’interfaccia tra la popolazione da una parte e Province, Regioni e Stato dall’altra, sono cioè quelle istituzioni che devono far rispettare le norme e le leggi che altri Enti sovraordinati decidono ed emanano. Non esiste nessuna disposizione che possa eliminare o ridurre i passaggi burocratici a cui ogni pratica amministrativa è attualmente assoggettata anche dopo l’eventuale istituzione del Comune Unico: nel concreto una pratica edilizia dovrebbe fare assolutamente lo stesso iter che fa attualmente, senza alcuno sconto, anzi con il disagio aggiuntivo per gli interessati di doversi recare più volte nella sede del Comune Unico, a Portoferraio, piuttosto che nel loro Comune di appartenenza attuale. In più: come sarà gestita la vita amministrativa quotidiana, cioè i rapporti e i contatti tra cittadino e istituzioni comunali? Quali saranno i servizi che potranno essere espletati direttamente sul territorio? Per quali altri la gente dovrà incamminarsi verso Portoferraio? Con quali attese? Con quali e quanti disagi? E gli anziani? Sarebbe questa la semplificazione? Si sta cercando di costruire una casa senza un progetto; non esiste un progetto di strutturazione politico-amministrativa del Comune Unico. Inoltre: come verrà valutato il risultato del referendum? In base al numero totale dei voti od in base al numero dei Comuni in cui si affermerà un risultato piuttosto che un altro? In altre parole: se, ad esempio, a Portoferraio vince il SI con il 90% dei voti ed in tutti gli altri 7 comuni vince il NO con uno scarto sul SI risicato per cui i SI di Portoferraio e degli altri Comuni messi insieme nella loro totalità superano i NO, sebbene di poco, chi ha vinto il referendum? Gli altri Comuni saranno forzosamente ANNESSI? Oppure si terrà conto di 7 volontà contro 1 solamente? E' un grande problema a cui, ad ora, non c'è stata risposta e che senza dubbio creerebbe dei dissidi e rivalse a non finire. Anche questo fa parte della “SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA”? COSTI DELLA POLITICA E RISVOLTI ECONOMICI Per dovere di corretta informazione, è opportuno premettere che già dal 2011 esiste una legge dello stato che riduce drasticamente i consiglieri e gli assessori comunali a far data dal primo rinnovo elettorale dopo l’entrata in vigore della legge stessa, per cui ad esempio il Comune di Porto Azzurro e di Marciana Marina, dove si è votato nel 2012, hanno già subito questa riduzione che ha portato il numero di consiglieri da 16 a 7, ma al di là di questa considerazione non era certamente il numero dei consiglieri comunali, che percepiscono circa € 14 a seduta consiliare, a gonfiare i costi della politica. Un Sindaco percepisce mediamente € 1.400 ed un assessore € 220, omnicomprensivi. Sarebbe forse necessario fare un calcolo certosino però possiamo tranquillamente sostenere che, in considerazione del più elevato emolumento degli amministratori dell’ipotetico Comune Unico relativo al proprio dimensionamento, il risparmio per gli incarichi amministrativi potrebbe essere complessivamente di circa € 50.000, con ovviamente un considerevole numero di addetti in meno. Ma il Comitato per il Comune Unico ha considerato, in questa sua ottica di economia domestica, le maggiori spese per il personale amministrativo che il livello del nuovo Comune (cioè al di sopra dei 30.000 abitanti) comporterebbe? Ha pensato all’istituzione ad esempio della Direzione generale? Ha pensato ad un organigramma di funzionari che sarebbe costretto ad istituire? Ed i loro costi? Senza pensare all’istituzione dei così detti municipi. Il municipio è una istituzione territoriale rappresentativa della realtà locale per cui, nel pensiero dei fautori del Comune Unico e come riportato anche nella proposta di legge che hanno fatto sottoscrivere alla gente, dovrebbero sostituire nei vari Comuni gli amministratori comunali; però senza nessun potere decisionale. I Nostri prevedono l’istituzione di circa 8-10 municipi (la fantasia non ha limiti) sul territorio con un’organizzazione amministrativa ben precisa i cui componenti dovranno essere pagati, come la legge prevede, con la funzione di riportare e relazionare Portoferraio sulle nostre necessità periferiche: fanno un po’ da spia ed un po’ da informatore; la Giunta ed il Consiglio del Comune Unico deciderà poi se far proprie le indicazioni avute o meno. Toglieremmo quindi, secondo questo “intelligente” progetto, degli amministratori per insediarne altri che, oltre che far lievitare i costi della politica rispetto agli attuali, non avranno alcun potere decisionale. Anche questa è semplificazione amministrativa? E anche sui municipi che informazione c’è stata? Hanno tentato anche di confonderci le idee prospettandoci, nel caso del Comune Unico, agevolazioni, finanziamenti, pioggia di soldi da destra e da sinistra, ci siamo sentiti tutti improvvisamente più ricchi. Ma se la Regione Toscana ha dei soldi da spendere per l’istituzione del Comune Unico, non sarebbe più opportuno e più giusto che li spendesse nell’ottimizzazione dei servizi del nostro ospedale? Ma è possibile che lo Stato italiano, nel momento in cui, per la situazione economica contingente, non ha i soldi per gli esodati o per consentire un livello minimo di dignitosa sopravvivenza a migliaia e migliaia di pensionati o magari per aprire una linea di credito agevolato alle piccole e medie imprese che a migliaia stanno chiudendo, possa distribuire milioni di euro a pioggia sull’Isola d’Elba? Che sia una menzogna propagandistica? Si è pensato a quale fine farebbero tutte quelle piccole e medie attività artigianali locali del settore edile e collegati (elettricisti, movimentatori terra, idraulici, imbianchini, falegnami, manutentori del verde, …) che sono, assieme al turismo, l'ossatura della nostra economia locale e che magari lavorano ed hanno lavorato anche con le Pubbliche Amministrazioni? E’ ovvio che gli appalti per le opere pubbliche, essendo enorme l'estensione territoriale del Comune Unico, sarebbero di importi tali da attirare sicuramente imprese dal continente, stabilizzandole poi anche per il settore privato. Tutte le nostre attività artigianali, già in crisi per le note difficoltà economiche, finirebbero per chiudere definitivamente o, nella migliore delle ipotesi, dovrebbero ridurre drasticamente il numero degli addetti: GRAZIE COMUNE UNICO. Si è pensato, ad esempio, che tutte le strade di collegamento fra i vari Comuni, attualmente di competenza e quindi di gestione provinciale, diventerebbero comunali perché all'interno di un unico Comune e consequenzialmente anche i costi graverebbero sulle spalle del Comune Unico e quindi dei cittadini elbani? E lo stesso identico discorso sarebbe per il servizio di autobus. Quanto ci verrebbe a costare tutto questo? E' veramente sconcertante l'approssimazione e la superficialità con cui si affrontano i problemi. A tutto questo dobbiamo dire NO, un NO secco, forte, irremovibile, assoluto, definitivo, senza Se e senza Ma. Dobbiamo rimandare al mittente la sciagurata ipotesi dell'istituzione del Comune Unico dell'Isola d'Elba. Non abbiamo bisogno di pastrocchi amministrativi o di salti nel buio; abbiamo bisogno di autonomia gestionale vera, di crescita, di concreta autodeterminazione, di essere aiutati negli obbiettivi che ci prefissiamo e non ostacolati dalle mille pastoie burocratiche che ci strangolano e ci assillano come succede oggi in ogni momento della vita amministrativa quotidiana, dalle piccole cose ai grandi progetti. Solamente così potremo diventare grandi, veramente grandi. Ed allora il 21 e 22 aprile, dobbiamo: 1) VOTARE NO AL REFERENDUM ISTITUTIVO DEL COMUNE UNICO. 2) MA SOPRATTUTTO, CON GRANDE SENSO DI RESPONSABILITA' E DI COSCIENZA CIVICA, ANDARE TUTTI, MA PROPRIO TUTTI A VOTARE. NON VOTARE EQUIVALE A VOTARE PER IL SI. Il comitato per il NO AL COMUNE UNICO
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Gabriele Rotellini da Gabriele Rotellini pubblicato il 18 Aprile 2013 alle 9:02
A pochi giorni ormai dal referendum sul comune unico, vorrei esprimere la mia opinione sull' ennesima forzatura che dobbiamo subire... Non voglio soffermarmi sulle negativita' che porterebbe il comune unico, ma sul metodo con cui siamo arrivati a questo. Con quelle forzature sono state fatte ulteriori affronti agli elbani, vedi il parco calato dall'alto e una precisa tattica di spostamento dei flussi turistici verso la costa ormai in atto contro l'elba gia da parecchi anni.... Oltre ai numerosi tagli ingiustificati in settori delicati quali la sanita' ...In contemporanea in altre zone della toscana si svolgeranno altri referendum su altre fusioni, li il percorso e' stato diverso come anche le consultazioni saranno diverse... Perche' all'elba e' stata scelta la strada della proposta di legge ? Forse qualcuno ha avuto paura che l'elbano dicesse di no... Io francamente il testo di questa legge mi fa molto paura, non dice cosa succedera' dopo a parte che ci sara' un commissario teleguidato da firenze, che dopo 40 giorni ci sara' il nulla in tutti i comuni per molto tempo. Cosi perderemo altri anni per la riorganizzazione, intanto noi cittadini dovremomsubire tutte le difficolta date da un'apparato ingessato. Poi a me le persone arroganti non mi piacciono, sono state dette molte cose sgradevoli verso gli elbani da persone il cui scopo sarebbe quello di "unirci" sotto un'unica bandiera.... Non mi fido.... Sono orgoglioso di essere Elbano e di appartenere al mio piccolo comune fatto di persone e non di un grande comune fatto solo di sterili numeri. Quindi faccio un appello a tutti gli Elbani di andare a votare e di non fidarsi di chi promette rose e fiori, io sono per il NO all'ennesima imposizione!!!!!
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per VOTO Si da per VOTO Si pubblicato il 18 Aprile 2013 alle 8:42
... le ragioni del no sarebbero aria fritta... purtroppo le ragioni del SI sono area rareffatta.. e GIURIDICAMENTE PRIVE DI FONDAMENTO!!!!!
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Seneca da Seneca pubblicato il 18 Aprile 2013 alle 8:29
Inizia la lotteria democratica per investire il presidente della repubblica.A parte lo investirei volentieri con un carterpillar ma basiamoci sui fatti.La novità politica ,i grillini, propongono Rodotà (etnia albanese) eletto nel1979 nelle liste del Partito Comunista Italiano, deputato per la terza volta nel 1987, Nel 1989 è nominato Ministro della Giustizia nel governo ombra creato dal PCI di Occhetto. Bella novità il solito rottame riciclato come garante della privacy .E gli elettori non di sinistra che hanno votato grillo ,bella figura si ritrovano gabbati ancora.L'altro candidato l'ex sindacalista Marini eletto per 6 legislature ,iscritto a 4 partiti ,frutto dell'inciucio tra PD e PDL mi dicano ormai di memoria un pò labile. Mamma mia che tristezza dopo uno siuscià che grazia i padroni americani ci voleva forse qualcosa di più.
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Voto SI da Voto SI pubblicato il 18 Aprile 2013 alle 7:46
Ancora proclami contro il Comune Unico ,ovvero aria fritta, Si Si Si !!! E' ora di aria nuova e pulita sull'isola e per questo VOTA SI !
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Gian Franco Casciano da Gian Franco Casciano pubblicato il 18 Aprile 2013 alle 7:44
[SIZE=4][COLOR=darkblue]Chi dà a quelli del SI il diritto di cancellare la mia comunità? [/COLOR] [/SIZE] Il Comune non è costituito soltanto dalla sua amministrazione! Il Comune è costituito soprattutto dalle persone che costituiscono la comunità e hanno il diritto esclusivo di scegliere le persone delegate alla amministrazione della loro comunità! Cancellando la amministrazione di un Comune si disconosce e si cancella la stessa comunità! Senza la riconosciuta aggregazione amministrativa la comunità si riduce ad un insieme di persone e famiglie meramente “alloggiate” in una località, che vengono private del diritto di gestire o di cogestire (hanno certamente il diritto di non essere gestite…) nella progettazione e realizzazione delle esigenze della comunità di appartenenza. Diritto alla Persona, diritto alla famiglia, diritto alla comunità sono diritti fondamentali per un cittadino comunitario. La Carta europea delle autonomie locali del 15.10.1985 richiede sia garantito e tutelato il diritto dei cittadini di partecipare “al processo decisionale che riguarda il suo ambiente quotidiano”, tramite gli organi democraticamente eletti. Detto questo, CHI DÀ AL CITTADINO DI UN ALTRO COMUNE IL DIRITTO DI CANCELLARE IL MIO COMUNE? CHI DÀ AL COMPONENTE DI UN’ALTRA COMUNITÀ RICONOSCIUTA IL DIRITTO DI CANCELLARE LA MIA COMUNITÀ? Chi pretende di dichiararsi democratico… come può dire SI o chiedere ad altri di dire SI ad una proposta di legge assolutamente antidemocratica, che viola il diritto del cittadino a partecipare “al processo decisionale che riguarda il suo ambi ente quotidiano” come dice la Carta Europea??? Chi si dice “democratico” non può poi lamentarsi di …non essere più creduto…!!! E’ deludente! Sembra proprio che Rispetto dei diritti, Democrazia e Partecipazione siano termini divenuti ostici a gran parte del mondo che una volta si dichiarava (e pretende ancora oggi di dichiararsi) democratico. Non è certo colpa dei componenti le comunità ( i cittadini dei Comuni) l’immobilismo amministrativo, la pigrizia o l’incapacità di lavorare in cogestione per i servizi delle comunità! E’ soltanto colpa di coloro che non hanno saputo sinora gestire adeguatamente e democraticamente (democrazia è anche ..collaborazione) la cosa pubblica. E certo non si dà soluzione alla incapacità degli amministratori…estinguendo l’amministrazione e cancellando così la comunità di cittadini al cui servizio dovrebbe essere l’amministrazione! E’ davvero singolare che, affiancati da coloro che sono rimasti sinora inoperosi e silenziosamente complici, meramente volti al proprio interesse, proprio coloro che non sono riusciti a far funzionare la cosa pubblica si presentino come…innovatori, e con pervicacia… al danno reso alla propria comunità creando sfiducia danno risposta…eliminando la possibilità alla comunità…. di fare altra scelta…di zittire il silenzio ( inglobandolo, illiquitendolo, eliminandolo) Invece di aggregare le comunità nella gestione della cosa pubblica, mantenendo ed anzi rafforzando le opportunità di partecipazione dei cittadini componenti le singole comunità, dando spazio nella coralità della democratica partecipazione alla creatività propositiva di ogni singola comunità, propongono di creare una amministrazione “superiore”, che annulla le voci ed i possibili contributi, ma soprattutto soffoca, elimina il diritto di partecipazione ai cittadini delle comunità, disconoscendole, dichiarandole estinte! Sono coloro che … in questi ultimi giorni imperversano con slogan ammuffiti con cui continuano a disconoscere idee e proposte altrui….(ma, oltre il manuale del perfetto imbonitore…leggono altro?) per cui …sembra non riescano a sentire o leggere …(ma è comprensibile..) parole come Cogestione, Partecipazione, Diritto del Cittadino al controllo, Democrazia, Trasparenza, e non riescono a leggerle perché troppo ostiche a politici ed imprenditori ….che nel loro sentirsi “eletti” …vedono…i cittadini ed i loro diritti…come un ostacolo…al loro …potere, alla loro volontà di dominio… I nostri promotori del SI non si guardano allo specchio! E soffrono di una strana scomposta miopia. Nel loro ultimo depliant (con ironia degna del più bieco regime) hanno disegnato come rappresentante del nuovo rispetto ai vecchi nani…(i vecchi sindaci) …un giovanissimo, quasi bambino, che con il megafono fa sentire la sua voce verso le altre istituzioni… I nostri promotori , ripeto, non si sono guardati allo specchio ….non si accorgono ….e proprio i maggiori…di essere loro stessi…. fuori gioco! Non capiscono che il loro destino sarebbe essere messi all’angolo anche dalla spinta dei loro… interessati…suggeritori… Forse l’età non permette loro di udire le parole di quel giovane…che urla al megafono le stesse parole che sono proprie di chi si oppone all’antidemocratica proposta di legge sottoposta al referendum; parole con cui si pretende democrazia vera, partecipazione, rispetto soprattutto verso i cittadini tutti, rifiuto di qualsiasi sopraffazione, soprattutto se le prospettive sono quelle della mera speculazione, al di là delle più melense ed accattivanti ipocrisie. Sono parole con cui il giovane al megafono dice NO, NO, NO a questo antidemocratico progetto di legge! Ed alle parole del giovane fanno eco quelle di tutti gli altri cittadini che urlano…NO, NO, NO… non hai il diritto…NON HAI IL DIRITTO DI CANCELLARE PER SEMPRE LA MIA COMUNITÀ soltanto per permetterti di sperimentare un nuovo gioco dell’amministrazione pubblica, quell’amministrazione che dovrebbe essere al mio servizio, al servizio dei miei diritti. Non permetterò-così urla chi è giovane dentro, chi ha idee giovani - che con questa proposta di legge tu cancelli i miei diritti! NO. NO. NO.
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Per i vigili di porto azzurro da Per i vigili di porto azzurro pubblicato il 18 Aprile 2013 alle 7:10
Che ne dite di mettere un segnale "corsia a senso unico alternato" in località fanaletto ? Se succede un incidente di chi è la colpa ? Svegliaaaaaaa !
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Solo con trentamila abitanti, un Comune può funzionare? da Solo con trentamila abitanti, un Comune può funzionare? pubblicato il 18 Aprile 2013 alle 6:54
La logica di chi è favorevole al Comune Unico sembrerebbe basarsi su un dato di fatto che ci viene dall’ esperienza, e cioè che, soltanto se un Comune ha trentamila abitanti, le cose possono funzionare bene. In altre parole , una Amministrazione Comunale può fare molto per i propri cittadini, può essere efficiente solo nell’ ipotesi che abbia trentamila abitanti. Altrimenti, sia che gli abitanti siano mille o tremila ventimila o centomila e via di questo passo, è difficile organizzare bene un Comune. L’ esperienza ci dice che questo non è assolutamente vero. Pensiamo a quanti problemi ha l’ Elba, così come, in effetti, tutta l’ Italia. Il porto di Marciana Marina, la sua gestione, quello di Campo, di Porto Azzurro, di Rio Marina, la loro gestione, il dragaggio tempestivo. Un unico piano regolatore per tutta l’ Elba! E tantissimi altre situazioni problematiche che richiedono tanto impegno. Ma dove lo troveranno il tempo, i portoferraiesi ,magari bravi e volenterosi , per fare il bene degli amministrati ? Se un assessore deve portare avanti anche il proprio lavoro, quello che gli dà da vivere, lo troverà il tempo? Il modello organizzativo proposto è quanto di peggio si potesse fare. E poi siamo sicuri che il Sindaco di un Comune che si chiama Isola d’ Elba –uno dei tanti Comunelli d’ Italia- possa fare tanta paura? Otto sindaci,o sette o sei, tutti insieme all’ Ospedale fanno notizia. Uno certamente no, anzi passerà quasi inosservato.
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Cittadino Capoliverese fiero di continuare ad esserlo da Cittadino Capoliverese fiero di continuare ad esserlo pubblicato il 18 Aprile 2013 alle 6:40
Ieri sono stato al Comizio tenutosi in Piazza Matteotti a Capoliveri.. Gli interventi di Marini, Martorella e del Dott. Casciano sono stati precisi e puntuali, illustrando punto per punto le criticità della proposta di legge asseritamente definita dai promotori del "Si" come di iniziativa popolare ma che tale non è... essendo ormai indutabitale come in realtà sia stata calata dall'alto... indipendentemente dall'artificiosa raccolta di firme tanto decantata.. Interventi e contenuti a parte, quello che più mi ha colpito è stata il mancato intervento e la mancata presenza, in ogni caso, dei rappresentanti dell'amministrazione capoliverese in una location in cui un loro intervento sarebbe stato gradito... e soprattutto necessario.. per chiarire la loro posizione di fronte ai propri cittadini... Si sono perse le tracce persino del Vice-Sindaco (salvo un'apparizione fugace ad inizio comizio) che, nel primo incontro organizzato dal Comitato del No nella sala consiliare del Comune, aveva manifestato un'opposizione quasi poetica al Comune Unico, rimarcando come la sua posizione fosse antitetica a quella del suo primo cittadino.. Che cosa è successo nel frattempo??? Quest'ultimo l'ha portato dalla sua parte, convincendolo a rivedere il suo "fermo" convincimento? E' già in atto la "campagna acquisti" per ruoli all'interno dell'organigramma del Comune Unico che pretenderebbero di imporci? A che gioco si sta giocando? Quando deve durare ancora questa farsa? Sarei proprio curioso di verificare l'evoluzione in atto già a partire da oggi, nell'icontro organizzato in P.zza la Vantina a Capoliveri dai promotori del Si... con il Primo cittadino a fare ovviamente da apripista........IN REALTA' CREDO CHE ABBIA RAGIONE (pur non volendoci credere, perchè da cittadino Capoliverese l'idea mi fa scoppiare il cuore) IL DOTT. MARTORELLA QUANDO AFFERMA CHE ORMAI I NOSTRI AMMINISTRATORI ABBIANO DECISO DI REGALARCI A QUESTO INFAUSTO DESTINO!!!! VOTATE NO, NO, NO!!!.. E ALLE PROSSIME AMMINISTRATIVE RICORDATEVI DI CHI VOLEVA FARE MERCIMONIO DELLA VOSTRA IDENTITA', STORIA, CULTURA, ECONOMIA PER AMBIZIONE PERSONALE.. UN CITTADINO CAPOLIVERESE FIERO DI CONTINUARE AD ESSERLO, PUR SENTENDOSI ELBANO ALL'INTERNO DEI PROPRI CONFINI....
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x Elbano da x Elbano pubblicato il 18 Aprile 2013 alle 6:09
C'è una terza ipotesi, che te da buon sostenitore del si ignori..... la terza ipotesi è che siamo tutti ben consapevoli che non funziona tutto al meglio... che però ci siamo resi conto che il comune unico NON E? la panacea di tutti i mali, ANZI CI SIAMO RESI CONTO CHE SAREBBE L'ULTIMA GOCCE PER FAR AFFONDARE L'ISOLA!!! QUINDI SIAMO TUTTI CONVINTI DI VOTARE NO!!!! DOBBIAMO RESPINGERE L'OFFENSIVA DELLA REGIONE TOSCANA, DI ORSINI, DEI FIORENTINI E DEI PISANI CHE CREDONO DIPOTER FEUDALIZZARE L'ISOLA D'ELBA!!!!! MANDIAMOLI TUTTI A CASA! SI QUESTI TROMBONI DELLA SINISTRA CHE CI VORREBBERO INCASTRARE, MANDIAMO ORSINI A CASA SUA!!!!!!! VOTIAMO NOOOOOOOOOOO
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comitatoNO al C.U da comitatoNO al C.U pubblicato il 18 Aprile 2013 alle 3:51
[SIZE=4][COLOR=darkblue]COMITATO DEL NO AL COMUNE UNICO [/COLOR] [/SIZE] Il Comitato del NO non ha rifiutato alcun confronto. Il confronto l’ha già fatto al Teatrino di Portoferraio. Già in quella sede abbiamo chiarito che ci si trova di fronte ad una legge d'iniziativa "popolare" per l'istituzione di un nuovo comune e non ad un semplice referendum sondaggio; che i 5700 cittadini, le cui firme sono servite a presentarla, nella maggio parte dei casi, non erano informati sull'oggetto; che, se si vuol cambiare la sostanza della proposta di legge ( vedi commissari), devono essere raccolte, nuovamente, le firme di 5000 cittadini e riproporre l' iter; che la proposta di legge non ha molto di popolare, in quanto scritta da Orsini, praticamente, sotto dettatura degli uffici della Regione Toscana; è emerso che dalla Regione non ci possiamo aspettare nessuno dei vantaggi economici aggiuntivi promessi ; che uno non conta più di otto; anzi, in molti contesti istituzionali saremo minoranza; che il comunone moltiplica le spese: dovranno essere nominati ben sette dirigenti ( all'Elba oggi ne abbiamo solo due). Insomma é stato un confronto, da cui é emerso che la proposta del si é una proposta senza un progetto reale; é un salto nel buio che rischia di rovinare tante delle nostre piccole e medie imprese, che, per le logiche del comunone (grandi appalti) si troveranno a dover competere con tante ditte del continente. Purtroppo quello dei fautori del si é un teatrino politico che, ogni giorno , mette in scena una nuova commedia; non c'é serietà. Assistiamo allibiti ad una serie di Loro comunicati pieni di notizie false: il commissario non è più regionale, ma statale; di contro, però, quei 5.700 firmatari hanno sottoscritto una legge che parla di un COMMISSARIO REGIONALE, A TEMPO INDETERMINATO CON POTERI STRAORDINARI ALLE DIRETTIVE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE. E solo questo è valido; niente può essere diverso; se si cambiano le regole del gioco, è ovvio che sarebbe necessaria la presentazione di una nuova legge di iniziativa popolare dietro raccolta di altre 5.000 firme. Compito dei comitati è informare e questo è quello che noi stiamo facendo a differenza del Comitato del SI, che continua una campagna per ingannare i cittadini. Tutto quello che afferma si basa su supposizioni e intenti; tutto ciò che affermano è contrario a quanto già scritto e fatto approvare dalla Regione. E’ giusto che chi mente si ritrovi con i suoi simili: la commedia, così, riesce meglio!
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I PENSIERI DI LEO da I PENSIERI DI LEO pubblicato il 18 Aprile 2013 alle 3:48
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Carlo Rampini da Carlo Rampini pubblicato il 17 Aprile 2013 alle 23:53
Domenica al referendum sul Comune Unico vota SI, riaccendi la speranza! [url=http://postimg.org/image/gt3e2l7gx/][/url]
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Per Bacco da Per Bacco pubblicato il 17 Aprile 2013 alle 20:02
Ai ragazzi di comune amico dico: NON ABBIATE PAURA! Siete la speranza del paese, non mollate, non cedete alle pressioni. Voi siete giovani e puliti, andate dritti per la vostra strada, il paese è con voi. Ho seguito le vicende politiche paesane per anni e anni, vi dico di stare tranquilli e non temere niente e nessuno, sarete premiati e sarete d'esempio per i giovani degli altri comuni elbani. "Vista dai giovani, la vita è un avvenire infinitamente lungo. Vista dai vecchi, un passato molto breve." Arthur Schopenhauer
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ELBANO da ELBANO pubblicato il 17 Aprile 2013 alle 19:53
Se oggi leggo Camminando sembrano quasi tutti contro il Comune Unico. Ma quando leggevo Camminando un anno fa mi sembravano tutti arrabbiati perche sull' isola non funzionava niente. O nell' ultimo anno i nostri 8 Comuni sono riusciti a sistemare di colpo tutti i problemi , oppure quelli contro il Comune Unico sono contenti del fatto che all' Elba non funzioni niente , pur di salvare tante poltroncine. Io voglio cambiare e VOTO SI. Elbano
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FOR PRESIDENT da FOR PRESIDENT pubblicato il 17 Aprile 2013 alle 19:37
" IL DIRITTO DI AVERE DIRITTI ".Questo e' il titolo di uno degli ultimi libri di Stefano Rodota'. Ed i diritti non sono ne' di sinistra ne' di centro ne' di destra, sono di noi cittadini. In una intervista fatta allo stesso da un giornalista di un quotidiano a tiratura nazionale con parole chiare si e' espresso anche a favore del reddito di cittadinanza diritto fondamentale che i cittadini Italiani ancora non hanno. Mi auguro vivamente di essere rappresentato da una persona come lui, e di rappresentare la nostra nazione nel mondo. buona notte.
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cittadino campese da cittadino campese pubblicato il 17 Aprile 2013 alle 19:23
Stai a vedere che ora che si sono finalmente svegliati i campesi D.O.C ,quelli veri ,quelli che ci sono nati e che si spera abbiano a cuore il loro paese........ti fanno il comune unico!!!!!!Comunque se i loro progetti dovessero andare in "PORTO"....speriamo appunto che si facciano sto porto e che ci salvino quelche'resta della nostra spiaggia!!!in bocca al lupo.
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Riflessioni di una persona qualunque da Riflessioni di una persona qualunque pubblicato il 17 Aprile 2013 alle 19:22
Mi chiedo cosa potrebbe fare un sindaco di fronte alla crisi che ci attanaglia . Potrebbe aumentare gli stipendi ai lavoratori dipendenti ? Le pensioni ai vecchietti ? O forse potrebbe togliere un pò di tasse ai lavoratori autonomi ...... beh niente di tutto questo 🙁 . Stipendi fermi da 10 anni , tasse che aumentano, addirittura alcune raddoppiano come l'ex Ici ora Imu , la tassa sui passi carrabili e la futura Tares. Cosa potrebbe fare un sindaco unico rispetto agli attuali otto sindaci... certo potrebbe avere maggior peso verso le altre istituzioni, ma per fare cosa ? Potrebbe dare il via a grandi opere ed agevolare investimenti in zone di particolare pregio..... già ma chi lo vuole ? Ed il futuro sindaco chi sarà? Sarà un " solito noto" della politica locale oppure un "trombato"calato dall'alto..... Mi dicono,poi, che il futuro Comune dell'Elba sarà per estensione uno dei maggiori di Italia e che nella stagione estiva avrà ben 300.000 abitanti, dieci volte quelli invernali e nel continente ci sono ancora comuni con centinaia di abitanti. Certo le cose così come stanno non vanno bene se non ci si riesce a liberare da chi amministra da decenni,da chi ogni volta si presenta " bello lindo" senza macchia , portatore di progresso senza aver combinato un bel niente. Oppure da chi si presenta con il solo scopo di coltivare relazioni personali... e un va bene neanche avere un Marini per presidente della repubblica..... eccheca@@o sempre li stessi !! Adesso non rispondete male, sono solo masturbazioni mentali. 🙂 Bacco
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"Le direttive di partito Elba 2013" da "Le direttive di partito Elba 2013" pubblicato il 17 Aprile 2013 alle 18:43
Gabriele ORSINI agosto 11th, 2012 @ 17:40 Quando s’era comunisti , la bacheca della sezione del Partito portava i comunicati del partito , c’era la linea ,all’angolo di P.zza Matteotti, e anche se voi rammentate il PCUS ,l’Unione Sovietica, magari Stalin , siete comunque , almeno te , Tonietti e Solforetti , iscritti ad un partito che chiede un’adesione sulla base di certe ideologie di certi principi e di certe scelte nazionali regionali e locali, che nel nostro caso sono tutte per il Comune Unico. Ho visto invece affisso il proclama di Tonietti per il no al Comune Unico in contrasto con tutte le aspettative locali zonali federali regionali e anche nazionali e mi ha veramente sorpreso anche perchè ,dato che vi proclamate pluralisti, contrariamente a noi stalinisti del Comitato, non ho visto le tesi contrarie di chi invece il Comune Unico lo sostiene e si rimanda a settembre un’ipotetico incontro d’ascolto , come quello , caro Solforetti , che ancora aspetto per le candidature a sindaco che ormai anche in Russia fanno con le primarie e che tu hai sempre rimandato , dato che tu mi ritenevi incompatibile mentre altri erano “papabili”! [URL]http://www.vivereportoazzurro.org/il-mio-no-al-comune-unico/#more-979[/URL]
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