[SIZE=4][COLOR=darkblue]NON ABBIAMO RIVALI [/COLOR] [/SIZE]
Non ci bastava avere la zona pedonale ,spesso violata, più piccola del mondo ; non ci bastava avere la pista ciclabile più corta del mondo e a senso unico.
Ci vogliamo superare:ora abbiamo anche l’esclusivo” MONUMENTO ALL’IDRAULICO IGNOTO.”
A parte gli scherzi, questa struttura di tubi con valvole e manometri è li da quasi due anni e se è l’ASA che l’ha realizzata, nessuno chiede di finirla e chiuderla in modo da evitare una eventuale manomissione e renderla più decente.
Non è recintata e non è in campagna è a bordo strada in una zona di grande traffico nell’incrocio fra via Mascagni e via Carducci.
Ma non sarebbe il caso che qualche amministratore, magari quello al decoro urbano se ne interessasse? Ma forse non l’ha neanche vista, perché non si gira per la città e si resta sempre barricati in “Biscotteria”
O magari davvero facciano una targhetta decente e inaugurino il
[SIZE=3][COLOR=darkblue]“ MONUMENTO ALL’ IDRAULICO IGNOTO”. [/COLOR] [/SIZE] Almeno saremmo originali e non i soliti “barocci”.
Riccardo Nurra
113273 messaggi.
Non sono disponibile ad essere amministrato in futuro da persone che oggi sono per la chiusura del nostro comune, per cui al prossimo referendum del 21/22 aprile almeno per il momento il mio voto sara' si.
Questa divisione cosi' radicale a proposito del C.U finira' poi a tarallucci e vino?
PER VOSTRA OPPORTUNA CONOSCENZA
ESTRATTO DAL CODICE PENALE
(vale anche per il nannoni)
Art. 294
Attentati contro i diritti politici del cittadino.
Chiunque con violenza, minaccia o INGANNO impedisce in tutto o in parte l'esercizio di un diritto politico, ovvero determina taluno a esercitarlo in senso difforme dalla sua volontà, è punito con la reclusione da uno a cinque anni [Cost. 48, 49; c.p. 7, n. 1, 29, 32, 311, 312; c.p.p. 275] (1).
AI PROMOTORI SUGGERISCO DI FARE NA POCHINA DI ATTENZIONE, SOLO NA POCHINA......
allora a natale ci sarà una nuova tassa,io penso che dovrò pagare circa 120 euro in più,bene,anzi male,cosa faro?meno cinema,meno pizzeria,meno vestiario,ecc ...risultato, altra depressione,tutte attività che di coneguenza incasseranno meno e quindi verseranno meno tasse e meno iva,ma questo politici di m.... non capiscono niente non è cosi che si risana un paese già allo stremo
help!!! Mia sorella ha perso ..il portafoglio, aveva dentro tutti documenti, carta di identità, tessera sanitaria, carte di credito.. ma soprattutto il tesserino dei sordomuti....se qualcuno tante volte lo avesse trovato mi contattare sulla mail o al cell 3292253167. penso lo abbia perso a Portoferraio.......Grazie
Invece di scrivere così tanto per spiegare che avete scritto una cosa che è CONTROLEGGE ( nazionale( non vacevate prima a informavi meglio???
Ma scusate il coordinatore-portavoce non è l'ex commissario dell'unione dei comuni? non è l'ex segretario generale di Livorno ex direttore generale di Livorno ex segretario comunale di Porto Azzurro ed ex chissa quanti altriincarici? ma una scorsa alla legge non la poteva dare??? ma siete ridotti così male nel comitato promotore??? Io vi consiglio un consulente legale.... se piove di quel che tuona.... ne avrete bisogno..
Ancora una volta ci viene data l’opportunità per tornare su temi in verità già trattati ma, data l'importanza del tema, "melius abundare quam deficere"!
Partiamo dal primo punto: la legge di iniziativa popolare. Già illustrata nel materiale informativo distribuito presso gli stand per la raccolta delle firme e consultabile nel sito del Comune Unico, la proposta è composta da 8 articoli; ci siamo tenuti un po’ larghi, negli altri casi del resto d’Italia le leggi di fusione in genere non superano i 7 articoli, mentre la legge del Casentino ne aveva 10 in quanto 2 articoli erano dedicati all’estinzione della comunità montana. Nel testo si spiega, in maniera volutamente e doverosamente sintetica e generale, l’iter istitutivo del comune unico, la successione nei rapporti giuridici e del personale, il periodo transitorio ed il commissario straordinario, la vigenza degli atti, i municipi ed i contributi statali e regionali. Insomma, lo stesso testo che potrete trovare nelle altre proposte di legge in giro per l’Italia. Perché tale necessità di sintesi e di semplicità?
Principalmente per le modalità e le motivazioni che sono all’origine di questo processo-rivoluzione; l’iniziativa popolare per sua stessa natura tende ad andare al nocciolo del problema: vogliamo o no riformare un sistema al collasso che da solo non si autoriformerà? Vogliamo o no sostituire i politici in quel ruolo che essi non intendono svolgere? Così nascono le leggi di iniziativa popolare che non possono essere composte da complessi e farraginosi articolati che imbriglierebbero chi poi dovrà governare il sistema riformato in meccanismi troppo rigidi per poter essere gestiti. Mentre nel resto d’Italia i numerosi processi di fusione in corso nascono dall’iniziativa matura e consapevole di amministrazioni che di comune accordo decidono di “coronare” un iter di collaborazione ed avvicinamento passato attraverso gestioni associate ed unioni, qui da noi, dopo 40 anni di fallimenti di politiche comprensoriali ( protocolli d’intesa, gestioni associate, comunità montana, unione dei comuni ) con miliardi delle vecchie lire persi per la strada, si persevera nella logica del campanilismo esasperato, della frammentazione per la frammentazione, incuranti delle leggi regionali e nazionali che già oggi ci obbligano alla gestione associata di servizi essenziali pena il commissariamento da parte della “matrigna regione”.
Non vi è dubbio che se l’iniziativa di fusione fosse maturata nell’ambito dei consigli comunali, al termine di trattative congiunte ed incontri pubblici tra amministratori e cittadini, probabilmente il processo sarebbe stato più articolato e definito; probabilmente il piatto sarebbe stato “già pronto per essere mangiato”. Nel nostro caso l’iniziativa ha indubbiamente il senso della “sfida” ma non certo del salto nel buio da qualcuno paventato; la sfida di un processo che nasce dal basso. Quando le iniziative partono dal basso non c’è nulla da temere, è quando sono imposte dall’alto che c’è da preoccuparsi; municipi e quartieri esistono da anni in tante città italiane. Da parte del “NO” si guarda con orrore e sgomento alla pianta organica di un comune di 32000 abitanti, ai contratti dei dirigenti, agli stipendi del personale, alla complessità organizzativa, quando basta prendere la nave e fare due passi in giro per trovare 3 o 4 realtà simili nell’arco di pochi chilometri, funzionanti da anni e che costano ai cittadini un quarto delle nostre. Saranno tutti geni a Piombino, a Cecina, a Rosignano? Insomma, l’Elba non inventerà nulla!
Ed eccoci al secondo punto. Nel nostro caso il commissario sarà istituito semplicemente per traghettare il nuovo comune dal momento dello scioglimento dei consigli per effetto del referendum alle nuove elezioni; le stesse regioni non disciplinano nel dettaglio le fusioni tra comuni nè devono farlo. Le nostre fonti normative sono l’art. 133 della costituzione, l’art. 74/76/77 dello Statuto regionale e la l.r. 51/2010 “norme sull’iniziativa popolare delle leggi”, che in soldoni dicono che 5000 cittadini toscani possono presentare alla Regione una proposta per la fusione dei comuni di riferimento.
Nel caso della nostra proposta di iniziativa popolare la Regione, dovendo disciplinare il periodo transitorio, ha fatto ricorso alla normativa sulle gestioni associate ed unioni ( l.r. 68/2011 ), processi nei quali il commissario regionale subentra a gestire estinzioni, liquidazioni di enti ed altro ( vedi da noi all’Isola d’Elba la chiusura dell’Unione e la relativa liquidazione); ma il Comune dell’Isola d’Elba per le sue dimensioni non dovrà sottostare a nessuno degli obblighi previsti da Stato e Regione per i piccoli comuni, quindi il commissario non avrà il ruolo previsto nel caso del commissariamento da parte della regione ( le direttive del presidente…) e questo lo ha chiarito lo Stato, che ha conseguentemente corretto anche l’impostazione della legge emiliana relativa alla fusione dei comuni della Valsamoggia.
Il commissario sarà di nomina governativa e si limiterà come già detto all’ordinaria amministrazione e ad una “fotografia” dello stato amministrativo degli 8 comuni ( piante organiche, piani strutturali, bilanci…). Qualunque atto che andasse nella direzione di modificare nella sostanza e nel contenuto le normative e gli strumenti vigenti sarebbe da considerarsi nullo. Il comitato promotore ha assistito a tale questione di competenza tra Stato e Regione, ed è ovvio che fino a che lo Stato non vi ha messo la parola fine abbiamo dovuto, pur avendo espresso perplessità in sede di commissione regionale, accettare la versione della Regione. Non occorre essere dei costituzionalisti per sapere che la proposta parte dalla popolazione, ma l’unico ente legiferante è il Consiglio Regionale il quale, pur senza poter intaccare il contenuto essenziale della proposta, dovrà, sentiti i promotori, apportare la rettifica.
La proposta di legge sulla quale il 21 e 22 aprile ci pronunceremo è la stessa firmata dagli oltre 5700 elbani, con la differenza NON SOSTANZIALE che il commissario sarà nominato dal governo e avrà lo stesso ruolo dell’attuale commissario di Rio Marina; sarà questa precisazione di qualche conforto per i sostenitori del “NO” ?
Comitato Comune Unico dell'Elba
Finite le ultime feste si rientra a lavoro…Come sono state le ferie? Fredde, piovose, piene di sacrifici, tristi. Unica nota positiva? Non perdere la speranza, come consiglia il nuovo Papa Francesco. C’è una dissociazione in ognuno di noi. La parte buona che è dentro di noi ci dice di essere buoni, di fare beneficenza di non essere attaccati ai beni materiali. E’ l’altra parte che “oscura” quest’ultima con la fame di successo, la sfrenata ambizione, la superbia, l’avarizia. Quindi che fare? Tapparsi il naso e proseguire per la propria strada, o seguire i consigli che ci arrivano dal Santo Padre nella nostra coscienza?
Come abbiamo trascorso le mini vacanze di Pasqua? L’importante è esserci divertiti, svagati dallo stress o essere stati dei bravi cattolici? Ecco la dissociazione, che significa come una non può inglobare anche l’altra richiesta o non può farlo secondo i nostri parametri? Le notizie del telegiornale ci fanno essere felici (o meno) ed ora vedremo se i dieci saggi (tutti masculi, mi raccomando) siano in grado di fare le riforme necessarie e di alleviare i nostri problemi. Ci sono molti di noi che sono ancora fieri di essere stati mentalmente dei grillini oppure ora sono pentiti per l’andazzo delle cose e vorrebbero ritornare indietro nella cabina elettorale? Siamo e siamo stati sbandati per l’assenza di un Papa e di un governo e non abbiamo avuto la forza di reagire? Crisi. Crisi in tutti i settori. Sbandamento dell’uomo. Tutto ciò ha portato ad una fase di crescita o di rallentamento del pensiero umano? Forse solo la speranza (e non nel senso del nostro primo cittadino) ma quella che non possiamo raccontare, ma solo cercare di vivere, è quella in grado di riportarci sui binari giusti…
Io credo a quei "palizzinari" non sia andata troppo bene. Semmai i lauti guadagni sono andati a colui si è visto divenire una semplice "valle" in un ottimo scrigno pieno di un tesoro nato spero per caso.
E le aree costruibili sono identificate da esperti urbanisti pagati da amministratori lungimiranti, per lo sviluppo del proprio territorio.
Concordo con te, come vedi semmai su quanto è prezioso il nostro territorio, nel caso specifico forse sposto le responsabilità ed i godenti.
Però, caro Bacco noi dobbiamo anche guardare cosa avviene davanti alla nostra costa, ci interessa e può darci diversi valori.
Quanto sia razionale lo sviluppo costiero, perchè se costruisci cinquantamila posti barca, esse invadono la nostra costa, sporcano, inquinano, godono e vanno via, proprio come i palazzinari, senza lasciarci niente in cambio se non appunto gasolio e cacca.
Il nome Gino è fantasioso, preso in prestito da una persona che ricordo con affetto.
Un cordiale saluto e come te amo la ns, isola,
Gino
Caro cittadino per non farlo passare in sordina, basta denunciare come ha fatto Peria con la giunta di Centrodestra, poi chi dovere interverrà
All'amministrazione di Portoferraio che ha erogato il famoso contributo al Comitato per il Si.. Volevo ricordare questo...
L’art. 12 della Legge 7 agosto 1990, n. 241, recita:
1. La concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l’attribuzione di
vantaggi economici di qualunque genere a persone ed Enti pubblici e privati sono subor- dinate alla predeterminazione ed alla pubblicazione da parte delle Amministrazioni proce- denti, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, dei criteri e delle modalità a cui le Amministrazioni stesse devono attenersi.
2. L’effettiva osservanza dei criteri e delle modalità di cui al comma 1 deve risultare dai sin- goli provvedimenti relativi agli interventi di cui al medesimo comma 1.
Invito chi di dovere a controllare gli atti e a non far passare tutto in sordina..
Buon pomeriggio
Un grande uomo, una grande verità.. Sono con lei Dott. Camici..
E se invece di fare la fusione uscissimo dalla Regione Toscana?
“Divide et impera”. È questo il motto su cui si è fondato il potere di Roma. Questo richiamo serve per parlare su quanto sta succedendo all’isola d’Elba con il referendum per il comune unico. Si è voluto procedere a questo referendum facendo riferimento ad una proposta di legge d’iniziativa popolare che è poco chiara. L’unica cosa chiara è la data di quaranta giorni. Infatti, in caso di vittoria del SI entrerà in vigore la proposta di legge di cui sopra ed entro quaranta giorni dall’entrata in vigore di questa legge i comuni oggetto della fusione sono estinti,decadute le giunte e i sindaci dalle loro funzioni. Il commissario straordinario verrà nominato dal presidente della regione con decreto entro trenta giorni dall’entrata in vigore della proposta di legge d’iniziativa popolare.
Il commissario straordinario eserciterà le funzioni degli organi di governo del comune unico fino all’insediamento di questi organi che avverrà a seguito delle elezioni amministrative. Tutto qui.
Si sarebbe potuto fare meglio. Siamo all’Elba una piccola comunità periferica e per di più insulare.
In una democrazia partitocratica e rappresentativa quale è la nostra sono alla fine i numeri quelli che contano: cosa volete che siano trentamila voti dell’isola d’Elba! Contiamo davvero poco. E’ stato pertanto facile da parte del presidente della regione toscana procedere nel modo in cui ha proceduto. Lo dimostra il fatto che in regione nessuna forza politica ha ritenuto opportuno nel consiglio regionale procedere al miglioramento della proposta di legge. Comprendo che il presidente della regione toscana sia stanco di avere a che fare con sindaci assai spesso litigiosi se non arroganti e che voglia un unico interlocutore.
Con quanto è stato fatto, il presidente della regione toscana potrà arrivare ad avere un unico interlocutore ma con una popolazione divisa alle spalle di questo unico interlocutore.
Noi elbani dobbiamo ritrovarci uniti non nella politica espressa da questo o quel partito ma nelle cose da fare utili per la nostra comunità. Perciò, visto quanto accaduto, uscire dalla regione toscana è cosa utile da tentare di fare. Come da alcuni è stato suggerito, chiedere di far parte della regione Sardegna, che come noi è isola, è cosa utile da fare. Forse, in quanto isola, vi potrà essere maggiore attenzione nei nostri riguardi da parte della regione sarda:nessuno può garantire che ciò accada. O, in alternativa, verificare la possibilità al livello comunità europea di una amministrazione unica in comune con la Corsica,come il sottoscritto ha suggerito dalle pagine di questo giornale,è cosa utile da fare anche questa. Forse, in questa ipotesi di lavoro,essendovi una trattativa da condurre tra le parti vi potrà essere una maggiore garanzia quanto ad attenzione nei nostri riguardi e dei nostri peculiari, insulari bisogni. Poi richiedere alla comunità europea riconoscimento dell’arcipelago toscano territorio con agevolazione fiscali sia per le imprese, perché così possano rinnovarsi, investire e creare lavoro all’Elba, che per le famiglie, non solo per ridurre il peso fiscale divenuto insostenibile ma anche per ridurre il costo della vita che nell’isola è superiore che in terraferma.
Quindi procedere verso un processo sociale e culturale di aggregazione, di unità.
Questo deve partire dalla scoperta delle nostre radici storiche,appena accennate nella relazione illustrativa della proposta di legge di iniziativa popolare di cui sopra , e dalla valorizzazione dei beni culturali sparsi sul nostro territorio ,quasi tutti in stato di completo abbandono e il motivo non è che mancano solo i soldi al loro recupero. Per le risorse economiche necessarie per poter fare qualcosa per i beni culturali elbani, basterebbe che una parte dei soldi che incassano i musei elbani fosse obbligatoriamente destinata al recupero dei beni culturali sparsi sull’Elba. Chiedo pertanto alla sovrintendenza di valutare questa ipotesi e ai comuni di perorare questa via. Quando riusciremo a capire da dove veniamo ,avremo la consapevolezza dove andare. Penso ai servizi, alle infrastrutture, ad una semplificazione amministrativa della pubblica amministrazione, nuova e vera, basata su efficienza ed imparzialità.
Tra i servizi essenziali da potenziare, come la sanità, la scuola, penso, ad esempio, alla continuità territoriale tanto declamata e sbandierata dalla regione toscana e mai realizzata perché ogni notte l’Elba per varie ore è completamente isolata per l’assenza di ogni regolare servizio marittimo che è presente nelle sole ore diurne. Per fare tutto questo bisogna abbattere, superare gli steccati, i muri creati dalla politica di centro, di destra e di sinistra: le ideologie del secolo passato. Gli steccati e i muri del “divide et impera”. Questo sì che sarà cambiamento vero: non dobbiamo aver timore del cambiamento vero.
CROCETTA IN CROCE: L’ALTRA FACCIA DELLA SEMPLIFICAZIONE
Crocetta, abolendo le province, ha creato ben 36 nuovi enti locali, fra consorzi e città metropolitane, ognuno con un presidente, un direttore generale, sede e macchine blu - La differenza con le province è che i vertici dei consorzi non vengono elette - La mafia ringrazia...
[URL]http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/crocetta-in-croce-laltra-faccia-della-semplificazione-53672.htm[/URL]
Vedi Gino, se tu vieni all'Elba compri un'area edificabile, costruisce 40 appartamenti ( vedi Procchio ad esempio, ma ce ne sono stati altri) con una impresa che utilizza personale del continente eppoi vendi per realizzare il tuo guadagno, agli Elbani non rimane che un paesaggio deturbato e tanti altri problemi ben comprensibili. Non ci vedo niente di positivo.
Quello che avviene a Piombinio o Follonica non mi interessa perchè vivo in un'isola meravigliosa ed ho tutto l'interesse a conservarla così com'è.
Grazie per la risposta ( Gino è anche il nome di mio padre)
Bacco 🙂
"Rizzoli si sospende da SEL ma le cause non sono all' Elba. Ragionamento sugli scenari futuri a margine "
Gent. assessore al decoro urbano ci faccia una grande cortesia si sospenda anche dalle sue cariche amministrative che con poca oculatezza e impegno ricopre a Portoferraio.
La cittadinanza tutta le sarebbe grata.
Attenti! Votare sì al Comune Unico è come votare Movimento 5 Stelle, cioè PRENDERE UNA SOLENNE FREGATURA.!
Ci sono buoni Amministratori nel Nostro Territorio, perché rischiare di finire tutti sotto qualche incapace, anzi il solito e ben noto incapace.
E poi non crediate che ci saranno risparmi, perché i Municipi attuali rimarranno con tutto il personale già in sevizio e al posto del Sindaco qualche Dirigente Locale, forse anche meglio pagato del Primo Cittadino!
Cosa credete che manderanno a casa tutti gli impiegati delle amministrazioni e tutti gli operai alle loro dipendenze?
NON FATEVI FREGARE! Abbiamo già dei problemi: non aggraviamoli. Il Comune Unico lo vogliono i politici del PD,
che quanto a buona amministrazione non credo che siano di esempio! Guardate quel perditempo di Bersani!
Dopo l'acquisizione della compagnia di bandiera del canale di Portoferraio il "nuovo" armatore si è prodigato a rispettare le richieste fatte dalla regione fra le quali l'assunzione di personale espressione del territorio interessato dal sevizio. Non per rispetto dell'isole a loro non glene frega nulla ma perchè la ciurma di campani vuoi quando è il patrono del paese,vuoi a natale,vuoi a ferragosto o quando c'è il matrimonio di un parente nonostante siano imbarcati solo quindici giorni al mese (contratto unico al mondo) marcano visita mettendo la compagnia in difficoltà.In questi mesi di gestione diversa si sono imbarcati più dalla val di cornia,elba ,livorno, dalla toscana in genere che dalla campania.I sindacati ,campani,hanno manifestato il loro disappunto minacciando di tutto ora hanno cambiato atteggiamento agli ultimi arrivati appena sbozzolati li sobillano,li danno suggerimenti per loro dannosi o si rifanno al più elementare e antico strumento maldicenze ,offese stolking in genere per farli allontare da bordo e metterli in cattiva luce con i comandanti e la compagnia.Signori non è un ambiente idilliaco ma non fatevi fregare da qualche stronzo ,sono solo una minoranza e attenzione ai comandanti che come soldatini obbediscono ad un cameriere o marinaio sindacalizzato
riflessione:
Ieri sera, molo nuovo,parco chiuso del rally,neanche un bar aperto. Il molo era pienissimo di gente. QUESTO È PORTOFERRAIO.
Anni passati, lungo mare porto azzurro, tutti i negozi aperti. QUESTO È PORTO AZZURRO.
I commenti li lascio a voi. Io sono esterrefatta.
W IL COMUNE UNICO NELLA SPERANZA CHE SIA COME PORTO AZZURRO.
Comunità Montana chiusa e aperta Unione dei Comuni, chiusa dopo tutti i casini che andremo a pagare a breve, e Voi (Orsini, Peria Alessi) volete fare un'altro carrozzone? Per cosa per poter insieme al Sig. Rossi Presidentissimo della Regione Rossa Toscana gestire a modo vostro l'Elba?? Ma noi Elbani non ci faremo infinocchiare anche stavolta come è successo con l'Ospedale il Tribunale, Trasporti e Monopoli. BASTA saremo tutti presenti il 21 e il 22 a votare NO NO NO al COMUNE UNICO
leggo questo articolo sul tirreno e mi monta la rabbia , in italia si parla sempre e solo di tasse , paghiamo servizi che non usiamo come la tarsu con la quale anche se uno famiglia non abita una casa per 365 giorni all'anno deve pagare come se la abitasse e producesse rifiuti, una tassa ingiusta e praticamente un furto per coprire le inefficienze e le incapacità gestionali del problema rifiuti. Tutta l'italia fa la differenziata e all'elba ancora si bruciano le sterpaglie , i sindaci passano il loro tempo a cercare visibilità e consensi, mentre i sentieri come quello della valle dei mulini verso la madonna del monte sono orrende discariche a cielo aperto ,nessuno vede niente , locali inclusi ( salvo Teresa e famiglia) , vengono distrutti cartelli segnaletici e sentieri e ancora nessuno vede niente..certo sono quelli che odiano il parco perchè non gli consente di costruire, costruire e fare abusi a cui si sono abituati da decenni per affittare in nero ...non si accorgono che il turismo è morto e se costruissero pagherebbero solo l'imu e altre tasse assurse come la tarsu , la tassa sui fossi e altre stronzate che rendono ridicole le amministrazioni elbane , altro che otto pollai , si al comune unico e magari con sede a livorno o come vuole camici nel sud italia fuori dalla toscana , la toscana regione illuminata, elba regione spenta....un vero peccato!