[SIZE=4][COLOR=darkred]Chiarimenti sul Comune Unico dell’Elba [/COLOR] [/SIZE]
Ci sono all’Elba alcuni personaggi pervasi dalla egoistica ambizione di volere occupare un posto di potere nelle attuali otto amministrazioni che, prevedendo che per loro questo non sarà più possibile, accecati dall’odio verso chi sostiene il SI al comune unico, stanno facendo fuoco e fiamme per mantenere l’attuale sistema amministrativo.
Visto l’avvicinarsi del referendum, si vestono da paladini per “salvare”, sempre secondo loro, tutti quei Cittadini Elbani incapaci di intendere e di volere ed ai quali è stata estorta in buona fede la firma, firma che invece Li porterà a decidere per il loro futuro.
Ma non si fermano, continuano a trattare da imbecille chi non la pensa come loro, continuano a gettargli sabbia negli occhi, con lo spauracchio del blocco amministrativo, dicendo in giro che gli attuali dipendenti dei comuni perderanno il posto di lavoro, che una persona che abita a Pomonte dovrà andare a Portoferraio per fare la carta d’identità (che anche se fosse vero, si deve rinnovare ogni 10 anni)….e tante altre tendenziose falsità.
Poi vogliono anche insegnare (loro sono più bravi e si vede!) alle associazioni di categoria a fare il loro mestiere, non sapendo, o facendo finta di non sapere per giocare sporco, che i rappresentanti di tali associazioni non percepiscono nessuna remunerazione e che sono arrivate a costituire il comitato per il comune unico, proprio per difendere, i propri associati e con loro gli Elbani tutti, dall’attuale sistema amministrativo, che per l’interesse dei soliti ambiziosi ha tenuto al palo tutta l’Elba negli ultimi 50 anni.
In questo lasso di tempo le altre località turistiche d’Italia (sicuramente meno appetibili per bellezze naturali e storiche) hanno progredito in maniera esponenziale, mentre qui siamo rimasti a fare la divisione dei beni; il Buraccio è di Porto Azzurro, il Literno è di Marina di Campo così come l’aeroporto, e il risultato qual è ?
L’aeroporto non funziona, mentre altre isole infinitamente più piccole possono ricevere turisti da tutto il mondo e l’immondizia dobbiamo portarla in continente, con i costi che tutti purtroppo conosciamo (tanto paga Pantalone).
Fino ad ora hanno detto soltanto sproloqui, dimenticando che il comitato per il SI è stato costituito dalle associazioni di categoria; che hanno saputo, per l’interesse generale, andare oltre le loro divisioni politiche e partitiche, che hanno cercato la disponibilità di chiunque avesse la volontà di raggiungere un obbiettivo, che hanno eletto il proprio coordinatore e che tutte sono rappresentate all’interno del comitato con diritto decisionale, che rappresentano tutti i datori di lavoro dell’Elba (escluso quelli pubblici), che ogni imprenditore rappresentato facendo il proprio interesse fa anche quello di tutta la comunità, che queste associazioni non sono state tutte e simultaneamente colpite da meningite e perdendo la ragione hanno cominciato a pensare al Comune Unico, così tanto per essere masochisti, ma perché è diventato impossibile continuare a fare impresa con tutti i legacci e legaccioli che qui sono moltiplicati all’ennesima potenza.
Noi continuiamo a sostenere il “SI” per avere un cambiamento che sicuramente non potrà essere peggiore dell’attuale situazione “perché peggio di così si muore”, contiamo sul fatto che gli Elbani vadano democraticamente a votare e se lo ritengono giusto potranno anche dire “no”, ma devono essere coscienti che così facendo non cambierebbe nulla e che si renderebbero responsabili, dando continuità al misfatto, della fuga, dell’esodo, dell’esilio e comunque dell’allontanamento dall’Isola di tutti coloro che ci sono nati, ma non riescono a viverci per il gretto interesse degli attuali amministratori e degli aspiranti a tali incarichi (l’elenco dei quali rispecchia quello del comitato per il no).
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Per Confesercenti Elba
Mauro Quercioli [/COLOR]