Ma che politica doveva fare la Gat.
Innanzitutto non mi sembra che la situazione sia tragica come la presenti tu. Poi non è la Gat che ha la responsabilità di tutto ciò: è la crisi che divora le risorse, l' aumento spropositato delle bollette, il rincaro dei prezzi per cui la gente non arriva più a fine mese. Altro che Gat! Mettiamoci il costo aumentato di ombrelloni e lettini sulle spiagge; in certi stabilimenti fino ed oltre 80 euro, ombrellone due lettini: i prezzi delle strutture ricettive, la mancanza di parcheggi, le strade dissestate e chi più ne ha più ne metta. La Gat al massimo può solo miagolare, ma non ha altre colpe!
113273 messaggi.
Sono state versate pagine di inchiostro digitale sui problemi della ZTL e del Centro e ZINI se ne esce con una discolpa solo su una transenna?
Roba da matti
Strade vuote, spiagge vuote, ristoranti vuoti, strutture ricettive mezze vuote, Elba vuota.
Ma nessuno dice nulla.
Forse sono tutti contenti.
Possiamo almeno sapere che tipo di promozione dell'isola ha fatto la GAT negli ultimi 3 anni.
Montagna e Censi se ci siete battete un colpo.
Ma ci siete o ci fate?
PER ATTENTO OSSERVATORE
Il piede e' mancante, non so come faccia a sapere che non e' la stessa e comunque da come scrive sembra persona informata dei fatti, ci dica lei visto che lo sa chi e' la persona che dovrebbe toglierla ci stupisca!!!vede il problema non e' chi la deve togliere il problema e' di chi deve controllare e non lo fa ma gira parecchio a vuoto con la vespa....
Per risposta transenna zoppa??
Se l'amministrazione risponde nervosa sulla transenna zoppa che é stata buttata per terra da un'auto dopo le 19 posso dire che mente spudoratamente.... purtroppo non ci si può arrampicare sugli specchi per trovare giustificazioni la transenna é stata messa esattamente circa 10 minuti prima delle 19,00 da un'operatore e stava aspettando la chiusura alle 19,00 posso assicurare visto con i miei occhi.
Ancora VERGOGNA e oltretutto si mente ancora più vergogna
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/disc.JPG[/IMGSX]
Questa è l'accoglienza riservata ai diportisti che scendono davanti la coop, aspetto che il sindaco dica che non è di sua competenza
Caro Pasquino, stavolta hai toppato. Metti la foto di una transenna che non è quella con il piede mancante che ha suscitato il giusto sdegno e che è stata portata via la mattina dopo il suo deprecabile posizionamento. Quella che immortali nell'ultima fotografia non ha attaccati cartelli. Da attento osservatore e da cittadino spero, come te, che venga subito rimossa perchè non è certo un bel vedere. Ma già che ci sei informati su chi materialmente deve provvedere a levare e mettere la transenna. Potresti avere una sorpresa..
LA TORRE DELLA MARINA SI VESTE D’ANTICO. STRAORDINARIE SCOPERTE DI ILARIA MONTI
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/fenicia.JPG[/IMGSX] MARCIANA MARINA - Grazie alle accurate ricerche condotte dalla dott.ssa Ilaria Monti negli archivi italiani e di mezza Europa sta emergendo, fra l’altro, un pezzo importante della storia della torre e del paese di Marciana Marina.
Ilaria è una studiosa sui generis, disponibile alla collaborazione ma poco incline alle conventicole. Dai suoi lavori traspaiono passione e professionalità, pazienza e concentrazione. Ilaria sa tutto, o quasi, sulle vicende ottocentesche della famiglia Foresi, sulla quale ha già scritto diversi libri, ma i suoi orizzonti culturali e cronologici sono ben più ampi. Dopo tanti anni di esperienza, le grafie antiche, perfino quelle più ostiche perché vergate alla buona da scrivani non proprio colti, per lei non hanno più segreti.
Circa un anno fa le indagini effettuate da Ilaria in tandem con Tatiana Segnini (altra archivista di talento) presso l’Archivio Capitolino di Roma sono riuscite a fare chiarezza sulla committenza del giardino colonnato di Marciana, ubicato un po’ sotto la fortezza, fino ad allora riferito non senza pompa ai principi Appiani. Infatti il documento rinvenuto dalle due studiose, datato 1621, dimostra che in realtà la costruzione non porta la firma dei principi ma quella del loro maggiordomo, Grimaldo Bernotti.
Più o meno nello stesso periodo di tempo le due studiose hanno offerto alla comunità scientifica altri due documenti di rilievo sulla marina di Marciana, adatti a sconvolgere le conoscenze acquisite. Il primo, del 1530, prova un’attività locale di falegnameria navale imprevista in tempi così antichi; il secondo, del 1525-1550, descrive attività agricole a Caparutoli e alla Camola, attestando che già in quel periodo esistevano inattese forme insediative anche nell’entroterra.
Oggi Ilaria è pervenuta a un altro scoop scoprendo una serie di documenti del gennaio 1549, in cui la torre della marina viene nominata e vestita di una maggiore antichità. Fin qui, infatti, la più antica testimonianza scritta che la riguarda si faceva risalire a poco dopo il 1560. Gli stessi documenti danno atto, in più, che nelle vicinanze della torre c’era un’affermata fornace di laterizi, alla cui produzione erano interessati gli ingegneri che stavano iniziando l’edificazione di Cosmopoli. Questo -e non è poco- è quanto trapela finora. La scoperta è velata da un comprensibile riserbo anche perché trascrizioni e studi sono ancora in corso, ma si sa che in autunno l’intera documentazione verrà resa pubblica. Intanto si può dire che vista la data, 1549, in cui la torre della marina di Marciana figura già in piedi, viene confermata la committenza degli Appiani e se ne può ipotizzare una cronologia vicina a quella della Torre di Rio Marina. Quest’ultima, com’è noto, vide la sua elevazione intorno al 1540, sia pure con forme architettoniche dissimili e ad opera di maestranze diverse.
Per quanto riguarda la citata fornace presso la torre, sono convinto che ne esistano ancora le tracce e che non sia difficile trovarle e sottoporle a tutela.
Michelangelo Zecchini
PER COMUNE PORTOFERRAIO
Qualcuno potrebbe spiegare ai cittadini per quale motivo dalle finestre del comune di Portoferraio mancano diverse persiane e alcune sono rotte ? siamo tutti curiosi della risposta ? mancano i soldi o e' colpa di Donati che non c'e' piu' ?
C'ERANO UNA VOLTA GLI ESAMI....
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/esami.JPG[/IMGSX] Ricordo con nostalgia gli esami di maturità della mia gioventù correvano gli anni sessanta e noi studenti non è che fossimo tutti dei santarellini. In assenza di tecnologie sofisticate di cui possono fruire gli studenti di oggi, quali i telefonini e soprattutto internet, ricorrevamo alla tradizionale “cartucciera” con i famosi “ rotolini” la cui mappa con l’indice per materia e per argomento, era a sua volta contenuta in un altro rotolino di carta abilmente celato a parte e più a portata di mano. Ricordo che a quei tempi gli esami vertevano su tutte le materie e su tutti i tre anni di liceo, una cartucciera non bastava e molti altri rotolini erano sparsi qua e là nelle parti intime del corpo. Ma c’era qualche differenza con la moderna tecnologia : anzitutto eravamo noi stessi a predisporre le striscette di carta arrotolate e, pertanto, il lavoro necessitava una lunga opera riassuntiva , che rimaneva impressa nella memoria e costituiva essa stessa una buona preparazione.
La commissione di esame era composta da professori venuti da lontano, senza una rappresentanza di insegnanti di classe degli esaminandi. E le aule di esame erano presidiate da altri sconosciuti personaggi i quali, assieme agli esaminatori, fino all’ultimo minuto non smettevano di passeggiare tra i banchi con tanto di occhi aperti e con tolleranza zero, chi andava a gabinetto era pedinato da un austero e severo signore che lo piantonava davanti alla porta tipo saloon, cioè praticamente a vista e, anche se il bisogno era effettivo e grosso, non si poteva superare un certo limite di tempo. A differenza di oggi allora non era consentito alcun genere di conforto in bibite o panini e ancora ricordo con angoscia la prova scritta d’italiano in una giornata da quaranta gradi all’ombra in quel di Firenze con obbligo per noi studenti di un vestiario serio e acconcio, mentre la commissione, con aria sadica e mefistofelica, davanti a noi fumava e si rinfrescava .
Diverso era anche l’atteggiamento dei prof. e dei nostri stessi genitori nei confronti degli esaminandi, tutto improntato ad una mentalità di tipo borbonico, dove il principio ispiratore era solo della severità fine a sé stessa, del punire e non giustificare, ovviamente… per il nostro bene, dato che l’unico sbocco occupazionale di quel tempo era il pubblico concorso e se non avevi quel “pezzo di carta”… Pertanto, figlio preparato- figlio occupato.
Beh! ho voluto fare un salto indietro nel tempo per cercare di sdrammatizzare l’impegno che stanno affrontando i nostri ragazzi…augurandogli un grosso in bocca al lupo…. E... forza ragazzi anche oggi sarà un'altra battaglia .
L'INCREDIBILE DOPPIA VITA DI VIALE ZAMBELLI
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/camions.JPG[/IMGSX] Nota sentenza latina recita “le cose ripetute giovano”, però non mi pare il nostro caso considerato che questa è la terza volta che scrivo di via Zambelli ma, evidentemente, vale di più il detto “non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire”...
Nessuno se lo sarebbe aspettato ma, nell'arco della giornata, quel tratto di strada a senso unico, fra la rotonda di viale Elba e la rotonda dei “Gabbiani” denominato viale Zambelli, cambia totalmente identità: la mattina si cura “la didattica” e, nel tardo pomeriggio fino a sera, “ l'agonistica”.
Mi spiego meglio: tutte le mattine, MA PROPRIO TUTTE, fra le sette e le otto, viale Zambelli diventa una vera e propria scuola guida per gli autisti degli enormi autoarticolati che, in retromarcia e ad angolo retto, devono entrare nello spazio a loro dedicato per scaricare materiale per il supermecato, con un altissimo tasso di difficoltà, nonostante l'ausilio dell'uomo a terra che urla suggerimenti.
Vista la manovra, veramente complicata, per fare entrare in quello spazio limitato quei “bestioni”, lo stress dell'autista aumenta, anche perché, nel frattempo, si forma una fila ( creata da chi deve prendere servizio e da chi deve prendere la nave) che, col passare del tempo, diventa sempre più lunga e impaziente: autobus di linea, camper e auto, restano tutti intrappolati e non possono né procedere né tornare indietro.
Certo, non è colpa dei portoferraiesi e neppure di coloro che devono partire se gli autoarticolati sono troppo grandi e lo spazio di manovra troppo ristretto: qualcuno ha forse mal progettato o, semplicemente, lo spazio disponibile è troppo angusto per la dimensione di quei mezzi... la soluzione, da tempo, mi sembra possa solo essere l'utilizzo più frequente di mezzi più piccoli.
Certo è che non siamo noi che dobbiamo trovare una soluzione, ma altrettanto certo è che non possiamo continuare a subire questa anomalia al Codice della strada.
Questo è quello che succede la mattina, in funzione “didattica”: nel pomeriggio, invece, lo stesso tratto di strada cambia vocazione e diventa “agonistico”.
Giovani, ma neanche tanto, con le loro potenti moto e automobili, riescono a portare i loro mezzi a velocità altissime, rombando e creando grave pericolo in una strada, via Zambelli, spesso attraversata da pedoni e vitale per il traffico di Portoferraio.
E questo modus pomeridiano è il trionfo delle “mezze seghe”, di coloro che per sentirsi potenti hanno bisogno di “sgassare”, il trionfo di quelli che, con il solo movimento del polso, riescono a sviluppare velocità e rumore, dimostrando così a se stessi tutta la loro potenza e agli altri tutta la loro pochezza.
Per le automobili, come per le moto, funziona nello stesso modo, con accelerazioni spaventose, tutto merito del piede destro che pigia sull'acceleratore a scalate di marcia repentine, per non sbattere nel muro del vecchio “cantierino”.
Mattina e pomeriggio, tutti i giorni, in viale Zambelli va così.Ma, mi chiedo, è possibile che a nessuno venga in mente di intervenire?
I cittadini “bubbolano” fra di loro ma, come al solito, nessuno ci mette la faccia esponendosi e protestando, con nome e cognome.
Nel primo caso, quello mattutino, degli autoarticolati, immagino che – in attesa di una proposta e di una soluzione decente – debbano arrivare camione di dimensioni più ridotte perché bloccare un'arteria che va sia verso il porto che verso il centro non può diventare una consuetudine quotidiana.
Nell'altro caso, quello pomeridiano, delle trasgressioni al Codice della strada, penso che sarebbe sufficiente che la polizia municipale (i pochi rimasti) e tutte le altre Forze dell'ordine che gravitano nel paese intervenissero con fermezza al fine di evitare abitudini fuori legge e forse gravi incidenti utilizzando, oltre ad una presenza costante, deterrenti come dissuasori e rilevatori di velocità , come fanno in tutti gli altri comuni vicini del “Continente”.
La situazione è molto pericolosa e mi dispiacerebbe davvero che questo “laissez faire” fosse origine di pericolo per tutti.
Magari qualcuno avrebbe potuto dire “non lo sapevo”... be', ora non può più dirlo, ora lo sa.
Riccardo Nurra
La foto allegata è vecchia del 2020, ma nulla è cambiato.
PER COMUNE PORTOFERRAIO
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/veneto.JPG[/IMGSX] La replica del comune si commenta da sola..il porto è un biglietto da visita però non è di nostra competenza !!!! Arroganza all'ennesima potenza!! Perché il comune non smentisce anche la presenza di una transenna zoppa che gira come se nulla fosse all'ingresso del centro storico di Portoferraio o non smentisce la mancanza di corsie pedonali promesse e accesso al mare per le persone disabili in centro storico !!!! Basterebbe dare rassicurazioni dicendo entro questa data saranno fatte, invece non c'è umiltà non fate un dispetto a noi che documentiamo i fatti ma lo fate alle persone disabili !!La replica del comune si commenta da sola..il porto è un biglietto da visita però non è di nostra competenza !!!! Arroganza all'ennesima potenza!! Perché il comune non smentisce anche la presenza di una transenna zoppa che gira come se nulla fosse all'ingresso del centro storico di Portoferraio o non smentisce la mancanza di corsie pedonali promesse e accesso al mare per le persone disabili in centro storico !!!! Basterebbe dare rassicurazioni dicendo entro questa data saranno fatte, invece non c'è umiltà non fate un dispetto a noi che documentiamo i fatti ma lo fate alle persone disabili !!
Quando finirà questa scandalosa occupazione di suolo pubblico da parte dei ristoratori, bar etc? solo tavoli sedie, sui marciapiedi non si riesce più a camminare basta vedere la situazione in direzione Bar Roma. strade chiuse mah !!!!!!!!!!!!!!
ELBA BIKE, TRE VITTORIE SU QUATTRO GARE A SARZANA –
Vincono Mauro, Costa e Malaggese, Sardi fermato solo da una caduta.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/team.JPG[/IMGSX] “Arrivano quelli dell’Elba”. Ormai nell’ambiente delle gare di mountain bike riservate ai giovanissimi l’annuncio della partecipazione alle gare dei ragazzi di Elba Bike, almeno a livello interregionale, è sinonimo di vittorie, o meglio lascia agli altri la possibilità di lottare spesso solo per il secondo posto. E’ andata così anche domenica 19 giugno, con i quattro bikers elbani impegnati a Sarzana, in provincia di La Spezia, nel trofeo “Xc della Selva”. Quattro ragazzi impegnati, tre vittorie e la quarta sfumata solo per una caduta nel finale. E’ andata così per Niccolò Mauro, vincitore fra i G4, per Gioia Costa fra le G6, e per Mirko Malaggese nella categoria G6 maschile. Poteva essere un poker di vittorie, se una caduta nel finale non avesse costretto Lorenzo Sardi, in gara fra i G5, ad accontentarsi del settimo posto dopo essere stato a lungo in testa.
I quattro “blue devils” di Elba Bike hanno confermato anche in questa occasione tutto il loro potenziale; fra l’altro, dopo aver vinto la fase regionale del Trofeo Coni qualche settimana fa, a fine settembre Gioia Costa, Niccolò Mauro, Mirko Malaggese e Lorenzo Sardi rappresenteranno la Toscana nelle fasi nazionali della competizione.
A proposito di rappresentativa regionale, in questo fine settimana la esordiente Nicoletta Brandi rappresentava la Toscana a Courmayeur, in Valle d’Aosta in una gara nazionale di Coppa Italia dove ha affrontato tutte le migliori atlete italiane della sua categoria, giungendo undicesima assoluta con buone prospettive di entrare nella top ten ai prossimi campionati tricolori che si disputeranno il 17 luglio a Bielmonte, in provincia di Biella. Nel frattempo, per lei, è arrivata una nuova convocazione per rappresentare la Toscana domenica prossima a Potenza, nell’ultima gara stagionale di Coppa Italia. Nonostante l’arrivo dell’estate e il gran caldo, l’attività della squadra elbana non si ferma: proprio domenica 26 giugno, infatti, è prevista un’altra trasferta che vedrà protagonisti ben 15 giovanissimi di Elba Bike a Massa Marittima, in provincia di Grosseto. Ma quella sarà un’altra storia.
LA REPLICA DEL COMUNE SULLA VICENDA DELLA TRANSENNA CON IL PIEDINO MANCANTE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/zoppo.JPG[/IMGSX] Puntuale come una cambiale in scadenza l’amministrazione replica piccata ai commenti sulla zoppia di una transenna …..la barriera a perso il piedino poco dopo le ore 19 del giorno 19 giugno 2022 dopo essere finita a terra a seguito dell’urto di un’auto contro la stessa. La transenna senza il piedino non è stata sostituita immediatamente dalla cooperativa incaricata del suo posizionamento ma è rimasta collocata in quel modo non piacevole a vedersi fino alle 7 del mattino seguente quando è stata rimossa….
Bene una risposta secca a zittire le linguacce ma….Oggi 23 Giugno quindi a distanza di tre giorni l’oggetto discusso è ritorna prepotentemente discutibile perché la famigerata barriera giace ancora in bellavista, buttata tra le auto nel piazzale del “Gallo” non si è spostata neanche di un millimetro…Non parliamo caro addetto stampa dei rinascenti di polemica ma solo di una constatazione di come si opera per il decoro e l’immagine del paese ….Non ce ne voglia l'amministrazione la nostra è solo una boutade fatta sine ira ne studio niente di politico o di strumentale come il portavoce vorrebbe far intendere…Buon lavoro ,
VOLTERRAIO.LE MURA LORO STRUTTURA E FUNZIONE
LA TORRE
QUARTA PARTE
“…Nella sommità una torre in forma quadra di bracce 8 per ogni faccia…” E’ così che Vincenzo Coresi del Bruno descrive la torre del castello del Volterraio
Le braccia sono quelle fiorentine e perciò ogni faccia di questa torre quadrata è metri 4,64 (vedi FOTO 1)
Nel 1729 Vincenzo Coresi del Bruno,governatore di Portoferraio, così vede il castello del Volterraio:
“ VOLTERRAIO E SUOI ADIACENTI
Entro il territorio del Granduca in una sommità di monte dalla parte di levante vi sono vestigie antiche ,di circuito di circa un quarto di miglio si vedono mura antichissime in modo di mura Castellane dalle quali si osserva il suo edificato non solo per la scrittura che per il modo dei merli si vede all’uso antico ,che per altri riguardi si giudicano dei Gentili e nella sommità una torre in forma quadra di bracce 8 per ogni faccia la quale risarcita e restaurata con accrescimenti di nuovo recinto ,in oggi presidiata,serve di guardia e scoperta al Presidio di Portoferraio .Questo forte vien chiamato Volterraio ,né si sa l’etimologia di tal denominazione poiché alcuni dicono essere stato l’ingegnere un Volterrano ,altri dicono essere stato dedicato a Volturno Di età antica ,insomma la Fabbrica è antichissima benchè entro il vecchio recinto vi sia una Fabbrica più moderna del basso secolo ,che è un tempio a volta dedicato a S. Leonardo ,ove anche oggi si sacrifica al vero Dio…”
(Cfr. pg 170 di “Zibaldone di memorie “ Vincenzo Coresi del Bruno,1729. Copia dattiloscritta del manoscritto originale. Biblioteca comunale Portoferraio )
La torre è innalzata nel posto più elevato ,all’altezza di 394 metri s.l.m., in un angolo della cinta muraria che circonda la vetta.Ha una funzione strategica in tutta l’architettura militare del castello.
Era questa la zona che probabilmente fu in epoca preromana la prima ad essere abitata:forse un semplice recinto murario ad altezza d’uomo con compito di difesa la quale è facilitata anche dalla stessa struttura naturale del luogo .
Un semplice recinto murario con la torre che strategicamente nel luogo più elevato consentiva l’avvistamento del nemico prima e in modo migliore (fortezza di altura e di avvistamento)
La torre come oggi la vediamo è quella di origine pisana la quale fu edificata su una preesistente.
La conferma di una torre preesistente a quella presente proviene dal documento d’archivio più antico che ci è pervenuto nel quale l’architetto volterrano Vanni di Gherardo Rau nel 1298 viene inviato all’Elba dalla repubblica di Pisa con due capitani di guerra Beccio di Caprona e Fino da Perlascio come operaio “ castrorum et fortellitiarum et aliorum in insula Ilbe “.
Viene incaricato di rinforzare la torre,non di costruire una nuova.
Ciò significa che una torre era già presente.
STRUTTURA
Con il dominio pisano essa diviene anche luogo di ultima difesa di tutto il castello qualora i nemici fossero riusciti ad entrare dentro la cinta muraria, cioè assume funzione di mastio.
Un disegno del 1673 di Raffaele Del Bianco( vedi FOTO 2) che mostra la torre dove “la saetta ha lacerato” evidenzia come la torre era connessa con il camminamento in muratura della cortina muraria di nord- est tramite un ponte di legno .La porta è rivolta verso nord così l’assalitore ha i sole contro che lo abbaglia mentre assale.Sopra vi era una bertesca in ciò rimarcando che in quel luogo avveniva l’estrema difesa contro in nemici entrati dentro il recinto murario. Qualora i nemici fossero entrati dentro la cinta muraria ,qui,nella torre, i soldati si ritirano velocemente dai due camminamenti(nord-est e sud-ovest) che accompagnano tutta la cinta muraria.
Dalla relazione di Raffaele Del Bianco che era stato inviato per “resarcire” la torre “lacerata” da un fulmine veniamo anche a conoscere che l’interno della torre era diviso in due stanze “..Al forte del Volterraio nella stanza sotto la volta dove la saetta ha lacerato e tormentato la muraglia per la parte volta a tramontana come dimostra in disegno bisogna alla porta rifare il suo archetto…” (Archivio mediceo del Principato.Segreteria di Gabinetto,Filza 2559.inserto c.7-8.1673.Archivio di stato di Firenze)
Due stanze dunque, una “sotto la volta”la quale dalla visione del disegno è posta in alto che insieme ad un’altra stanza che doveva essere posta in basso dividevano in due spazi l’altezza totale della torre .
La stanza superiore “sotto la volta”,era divisa dalla stanza inferiore forse da un impalcato in legno.
Si formavano così due piani uno superiore e l’altro inferiore.
I due piani erano probabilmente non collegati internamente da scale interne ,se non in legno e retraibili dalla stanza superiore attraverso l’impalcato in legno ,in modo che una caduta del piano inferiore non significasse immediatamente anche la resa al nemico della torre.
Alla stanza superiore si accede dall’esterno dopo aver percorso il camminamento di nord-est e attraversato il ponte in legno.
Invece,l’accesso al piano inferiore e alla sua stanza,dove forse stava il camino che riscaldava la torre,è locato in basso dentro il recinto , in piano terra, nel punto dove arriva il camminamento di sud-ovest.
FUNZIONE
Questo differente acceso alla torre era fatto ad arte per consentire la difesa in più modi dell’ultimo baluardo se i nemici fossero entrati dentro la cinta muraria.
Con l’abbattimento del ponte di legno che collega il camminamento nord-est alla porta d’ingresso della stanza superiore , si isola la torre dal nemico che giunge da questa parte mentre ,retraendo le scale dalla stanza inferiore,si isola il piano superiore della torre dal nemico che giunge dal camminamento di sud-ovest , dal cortile interno.
La struttura muraria della intera torre che è quadrangolare con lati pressochè eguali e con parete spessa di muratura a sacco conferma che è luogo deputato alla funzione di estrema,ultima difesa.
Il mastio è sempre la parte più elevata e solida di un castello costituita da una robusta torre.
Luogo di estrema ed ultima difesa,caduto il quale tutta la fortezza cade in mano al nemico.
L’architettura militare stessa con cui la torre è stata edificata lo conferma.
Su ogni lato dei muri della torre si aprono finestre piccole per evitare l’ingresso di proiettili e su ogni lato ,a coronamento, sono quattro merli.
Il lato di nord est dove è l’accesso al piano superiore ne ha due perché al centro è stata costruita la bertesca così ulteriormente confermando quale era il tipo dell’estrema difesa : difesa piombante cioè legata alla caduta di oggetti che piombano sopra il nemico.
La bertesca è infatti un piccolo vano ricavato tra i beccatelli dell’apparato a sporgere fuori dal muro della torre.
Da questo vano si facevano piombare sugli assalitori pietre, dardi, oppure acqua, olio e pece bollenti.
Il beccatello sostiene il vano della bertesca.
A Portoferraio esiste un bell’ esempio di architettura militare di difesa con i beccatelli che à la torre del Martello chiamata di Passanante o anche della Linguella(Vedi FOTO 3 )
MARCELLO CAMICI
Le lettere di auto elogio del comune e lo scaricabarile sui disservizi sono da delirio di onnipotenza.
Abbiamo ricevuto più elogi che critiche, credo che questa frase rappresenti in pieno la supponenza di chi ci governa.
22 giugno,tempo non bellissimo,decine e decine di turisti si recano alla villa di napoleone...ma è chiusa!!!
22 giugno l'erba lungo le strade è sempre piu alta e piu pericolosa....VERGOGNA
e noi vogliamo vivere di turismo??
Il comune cittadino aspettava una risposta dai "risorgenti" ed è arrivata.
Siete patetici, la competenza è della Port Autority, il degrado che regna sovrano zona porto è della Port Autority.
Il centro storico? Parliamo del centro storico, sempre più tavoli pensate che facciano bello il paese? La pulizia delle strade secondarie come giustificherete la trascuratezza il sudicio? Lo sapete benissimo , avete deluso ma non poco tanto tantissimo, chi vi ha votato chi ha creduto in voi.
Vi vantate della rotonda, bravi, ma già che c'eravate potevate farla meglio.
Ma una domanda voglio farvela, avete qualche vostro parente deceduto al cimitero Comunale? Se si, non provate un po di vergogna? Andate a vedere in che condizioni versa, e se ci riuscite adoperatevi x provvedere al problema PICCIONI
Si potrebbe togliere la rotonda a San Giovanni? Adesso senza più file e code la gente ha più tempo per scrivere boiate su internet...