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113265 messaggi.
A Giustizia, giudice Esposito da A Giustizia, giudice Esposito pubblicato il 8 Agosto 2013 alle 3:50
Anch'io sono rimasto allibito di fronte al modo di parlare del giudice: più che un giudice sembrava un'analfabeta che invece di parlare, balbettava, ripeteva, credeva di precisare ma in maniera così confusa e raffazzonata da far restare di stucco chi l' ascoltava. A margine ... ma che significa "essere condannati perché non si poteva non sapere? Come se a me per un reato di un figlio che vive in casa con me, mi condannassero perché ... non potevo non sapere." o un Preside venisse sanzionato perché un suo insegnante, nel chiuso di un' aula avesse abusato dei mezzi di correzione nei riguardi di un minore e lui "non poteva non sapere"? Non so, ma che ci sia davvero accanimento persecutorio nei riguardi del politico a cui si fa riferimento? Ma forse le cose non stanno proprio così!
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Prima vela "social" a Marina di Campo da Prima vela "social" a Marina di Campo pubblicato il 8 Agosto 2013 alle 3:20
Manca ormai meno di un mese all’evento sportivo dell’anno per l’isola d’Elba, la Coppa Primavela che porterà a Marina di Campo centinaia e centinaia di piccoli atleti impegnati nella regata regina del movimento giovanile. Gli iscritti sono già 160 e il Club del Mare di Marina di Campo, con la collaborazione del Comitato dei circoli velici elbani, ha già messo a punto tutti i dettagli organizzativi. Già da alcuni giorni sono attivi anche gli strumenti di comunicazione utili alle squadre agonistiche dei club velici e alle famiglie dei partecipanti, oltre che a tutti agli appassionati. All’indirizzo [URL]http://www.primavela2013.it[/URL] è attivo da giorni il sito internet ufficiale della Coppa, che contiene fra l’altro il bando di regata, le informazioni su logistica, iscrizioni e accreditamento dei mezzi di assistenza, ma anche gli elenchi degli iscritti e una sezione dedicata al meteo e ai campi di regata. Particolarmente importanti gli avvisi sui rimborsi e le informazioni sulle convenzioni con i traghetti, gli alberghi e le altre strutture ricettive. In particolare, per prenotare il viaggio godendo delle agevolazioni previste dall’accordo con Toremar si può il scaricare il modulo reperibile on line e una volta completato con le credenziali corrispondenti all’iscrizione, si potrà perfezionare la prenotazione usufruendo degli sconti previsti sulla tratta Piombino-Portoferraio dal 26 al 31 agosto, e su quella Portoferraio-Piombino dal 3 al 7 settembre. Intanto su facebook è stata aperta una pagina dedicata alla manifestazione ([URL]https://www.facebook.com/#[/URL]!/Primavela2013?fref=ts) per seguirne ancor più comodamente tutte le novità sulla logistica e le regate, nei prossimi giorni e soprattutto dal 1° al 3 settembre, quando i risultati delle prove in mare saranno pubblicati on line in tempo reale.
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Fuochi a Campo da Fuochi a Campo pubblicato il 7 Agosto 2013 alle 23:20
Molto belli i fuochi a Campo, complimenti! Sentire rimbombare lo scoppio dei fuochi nel golfo è qualcosa di unico, che non si può sentire in analoghe manifestazioni in città o in campagna, ma neanche in molti posti di mare. L'anno scorso e il precedente la musica assordante ci aveva impedito di goderne, quest'anno finalmente la musica non è stata qualcosa che rubava la scena ai fuochi, ma qualcosa che li accompagnava nel migliore dei modi. Bravi! Finalmente!
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Nessuno da Nessuno pubblicato il 7 Agosto 2013 alle 22:45
A Monica I vigili fanno le multe ai furgoni che scaricano le merci.....€150,00 perché scaricano non in orari stabiliti....tanto loro le multe le pagano....
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Beppe Foresi da Beppe Foresi pubblicato il 7 Agosto 2013 alle 20:16
Dieci giorni fà sono andato al distretto sanitario a Portoferraio per nominare il medico familiare.Mi chiedono una dichiarazione della usl precedente di sospensione del servizio.Contattata la usl di Pisa mi dicano di fare una autocertificazione dichiarando che dal febbraio del 2006 non sono più a loro carico.Faccio l' autocertificazione ,allego i documenti d identità e la tessera sanitaria invio tutto per fax.Dopo una settimana torno al distretto e allo sportello mi rifutano l'autocertificazione .Vado dai Carabinieri di Portoferraio con l'intezione di sporgere denuncia.Il comandante di stazione prende atto che ciò esposto mi dava ragione "un ente pubblico non può certificare ad un altro ente ciò che con l'autocertificazione veniva asserito" tutto nel rispetto della legge Bassanini.Il comandante contatta il direttore sanitario che domanda stupito perchè non l'hanno fatto direttamente a Campo,perchè il dipendente allo sportello mi rifutava la autocertificazione,per farla in breve torno al distretto invitato dal direttore ,dopo circa un ora ricevo il nuovo libretto sanitario e la nomina del nuovo medico di base. DOMANDA: ma dobbiamo sempre rivolgersi ai Carabinieri per farsi riconoscere i ns dirirtti anche i più elementari? RISPOSTA: in questa Italia troia di burocrati e nullafacenti e nullacapenti dobbiamo rivolgersi all'UNICA istituzione ancora sana la BENEMERITA.
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C.R.E.S.T. da C.R.E.S.T. pubblicato il 7 Agosto 2013 alle 19:39
C.R.E.S.T. Comitato Regionale Emergenza Sanitaria Toscana Rete dei Comitati e dei Movimenti Toscani Documento per la difesa dei Piccoli Ospedali e della Sanità Pubblica Preso atto che in tutta la stampa, attraverso le cronache locali delle varie province, si evidenzia l'obiettivo della Regione Toscana - attraverso il suo assessore Marroni - di applicare il principio dei tagli alla sanità, sopprimendo i piccoli presidi ospedalieri per pure esigenze di spesa, uscita fuori controllo per gli sperperi e la mala gestione della medesima, Massa in primis. Preso atto che questa strategia "minimalista" intacca pesantemente l'art. 32 della Costituzione ed il diritto alla salute nelle sue varie forme, riducendo tale diritto ad una economicistica equazione costi/ricavi senza le implicazioni di carattere etico/morale che un servizio di tal genere comporta, tanto più se lautamente coperto da tasse ed addizionali che il cittadino è tenuto a pagare. Preso atto dai documenti contabili delle varie Aziende che la spesa sanitaria relativa ai costi del personale dirigente (amministrativo e sanitario), tutto di nomina politica, sale annualmente in modo direttamente proporzionale alla diminuzione di tutto il personale sanitario e comunque a diretto contatto con l'utenza. Considerato che premeditatamente si penalizzano realtà ospedaliere efficienti, collocate nel territorio e idonee alle sue immediate esigenze, senza tenere conto del bacino territoriale di utenza distribuito geograficamente in zone disagiate, ma non per questo penalizzabili e di fatto, escludendole da una parità di trattamento con situazioni metropolitane ad alta densità urbana e già dotate di strutture ospedaliere congrue. Considerato che tutta l'operazione "dismissione piccoli Ospedali " e relative creazioni di Case della Salute ( esperimento in alcuni casi già dichiarato superato e fallito dalla stessa Regione Toscana) serve a giustificare, su una riscontrabile linea viaria di neppure cento chilometri, quattro nuovi complessi ospedalieri, costosi, doppioni l'un l'altro senza eccellenze specifiche al loro interno, se non quelle già preesistenti, Si chiede al Presidente della Regione Rossi ed al suo assessore alla Sanità Marroni, un incontro con i Comitati estensori della presente onde definire la immediata cessazione di dismissione incontrollata di presidi e servizi, senza preventivo assenso degli organi territoriali istituzionali, espressione della popolazione interessata e idonea e reale esposizione dei vantaggi che tali operazioni, già attuate in alcuni presidi (Ospedale Pacini di San Marcello Pistoiese) comporterebbero. Si richiede, inoltre, urgentemente l'approvazione del Piano Socio Sanitario nel quale trovi spazio il capitolo che tuteli la continuità assistenziale delle zone montane e insulari della Regione pianificato in comune accordo con le amministrazioni locali e dalle forze sociali di ciascun territorio. 06 agosto 2013 Associazione difendiamo l’ospedale di Volterra, SOS Volterra Comitato Elba Salute OGM Gruppo d’Opinione in Movimento di Pitigliano Comitato per la Sanità nella Valle del Serchio Associazione Zeno Colò e Montagna Pistoiese - E’ qui che voglio vivere Francesco Semeraro ELBA Salute componente del: Comitato Regionale Emergenza Sanitaria Toscana.
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giustizia da giustizia pubblicato il 7 Agosto 2013 alle 18:56
Avete sentito come parlava il giudice di Cassazione Esposito,......... in che mani siamo...!!! Come ha fatto a prendere la laurea..?? Sarà in grado di leggere in....italiano..?? :bad: :bad: :bad: :bad:
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per Giancarlo Amore e per i fossi di liquami di Portoferraio da per Giancarlo Amore e per i fossi di liquami di Portoferraio pubblicato il 7 Agosto 2013 alle 17:22
Caro Giancarlo, condivido quello che dici, ma perchè invece di scrivere sul blog non vai dalla forestale e fai una bella denuncia???
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POLISPORTIVA RIO ELBA da POLISPORTIVA RIO ELBA pubblicato il 7 Agosto 2013 alle 16:00
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CALATA ITALIA da CALATA ITALIA pubblicato il 7 Agosto 2013 alle 15:10
VOLEVO SOTTOLINEARE LO STATO DI DEGRADO in cui è tenuta Piazza Virgilio e il portico adiacente Calata Italia . Sporcizia, rifiuti, cacche di cani e NON solo, cattvi odori, calcinacci che cascano davanti ai vari esercizi commerciali . Possibile che l'amministrazione pubblica non intervenga per migliorare l'accoglienza ai turisti ed il normale passagio dei residenti ?? :bad: :bad: :bad:
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Marco da Marco pubblicato il 7 Agosto 2013 alle 11:41
Devo dire che quest'anno il servizio delle navi è molto migliorato rispetto ad altri momenti. Voglio ringraziare di cuore i dipendenti di Moby e Toremar per quanto hanno potuto fare per mia mamma all'andata e al ritorno.Gentili, cordiali e anche simpatici. Il mio è stato un problema famigliare che mi ha costretto nonostante in ferie a fare su e giu per il canale. Rendendomi conto di quanto impegno ci sia da parte di queste compagnie nel dovere soddisfare anche in giorni di sabato e domenica continui flussi di viaggiatori. Per queasto motivo e per quello che avte dimostrato a me voglio dire grazie . Marco
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POSTE SGANGHERATE da POSTE SGANGHERATE pubblicato il 7 Agosto 2013 alle 11:19
CHE STRANO, SONO ORMAI MESI CHE LA POSTA NON ARRIVA. OPPURE ARRIVA CON RITARDI DI MESI CHE CREANO SPESSO DEI VERI DANNI ECONOMICI. OPPURE TROVI LETTERE DEL VICINO, DEL PARENTE, DI PERSONE CHE NEPPURE CONOSCI. OPPURE NE RECAPITANO NOVE E LA DECIMA ALLO STESSO NOME ED INDIRIZZO LA RESPINGONO PERCHE' MANCA IL NUMERO CIVICO. POI, IL NOSTRO SINDACO PROTESTA E PROMUOVE AZIONI LEGALI...... E MIRACOLO!!!!!!!!!!!!!!!! MIRACOLO!!!!!!!!!! IL GIORNO DOPO E QUELLO ANCORA SEGUENTE ARRIVANO PACCATE DI POSTA, FORSE FERMA DA MESI NEI DEPOSITI, PER DUE GIORNI CONSECUTIVI ENORME CONSEGNA... QUINDI??????? CHI GESTISCE QUESTO SERVIZIO???? COME LO GESTISCE E RISPETTA UN CONTRATTO?????? TRA L'ALTRO MI SONO STATI RECAPITI BEN 20 DEPLIANTS PROMOZIONALI DELLA EURONICS DI PORTOFERRAIO, CHE FORSE PAGA PER PROMUOVERE I SUOI PRODOTTI, DI CERTO NON CON QUESTA LOGICA. BELLE POSTE SGANGHERATE!!!!!!!! CAPOLIVERI
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NOTTE BLU NOTTE da NOTTE BLU NOTTE pubblicato il 7 Agosto 2013 alle 10:38
[SIZE=3][COLOR=darkblue]A Marciana Marina, il 10 agosto, arriva “Notte blu Notte” [/COLOR] [/SIZE] una festa per il conferimento della bandiera blu della Fee all’approdo turistico per il quarto anno consecutivo. Il paese si prepara a festeggiare con atmosfere suggestive tutte in blu e musica fino alle 3 di notte, orario che rispetteranno anche i negozi e gli esercizi commerciali. I festeggiamenti in blu nella notte di San Lorenzo sono stati organizzati dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Marina Cala di Mola, sponsor della serata insieme alle attività e alle strutture recettive del paese. I festeggiamenti sono curati dall’Agenzia Scoop. Cinque le postazioni di musica per tutti i gusti e tutte le età: classica al Cotone, techno in Viale Margherita, Latino-americano e da mezzanotte Tribe in Piazza della Vittoria, '70/'80/'90 in Piazza Vittorio Emanuele e DJ set Club 64 al Porto.“E’ una grande soddisfazione aver ottenuto per la quarta volta la bandiera blu, questo ambito riconoscimento, per il nostro approdo – commenta il sindaco di Marciana Marina, Andrea Ciumei - è nostra intenzione organizzare un altro appuntamento simile a quello che ci aspetta sabato prossimo, a chiusura della stagione, per far divertire ospiti e cittadini. E non è escluso che “Notte blu Notte” possa diventare un appuntamento fisso negli anni a venire. Voglio ringraziare tutti quanto hanno reso possibile realizzare questo appuntamento” Vista la presunta alta affluenza di partecipanti il comune consiglia di arrivare in paese con mezzi a due ruote, o comunque con mezzi pratici per non ingolfare la viabilità
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Festa Contadina da Festa Contadina pubblicato il 7 Agosto 2013 alle 10:33
QUELLI DI UNA VOLTA.. UN TUFFO NEL PASSATO DOVE SI ESALTERANNO I SAPORI E I MODI DI UN TEMPO CHE FU'...... MENU' MINESTRONE COI CUCUCCOLI ZUPPA DI CIPOLLE DEL CAVATORE PANZANELLA ZUPPA LOMBARDA COROLLO DOLCE TIPICO DELL'ELBA OCCIDENTALE ORE 19.00 CENA IN PIAZZA DELLA FONTE ORE 21.00 MUSICA DAL VIVO
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ALZO ZERO da ALZO ZERO pubblicato il 7 Agosto 2013 alle 10:11
PER L'AEROPORTO ... ma vogliamo parlare di Voli nazionali dall'Aeroporto della Pila per il 2014??? Non vi è bastato il disastro di quest'anno????: Non siete stati in grado di offrire uno straccio di volo da Milano o da Pisa per i turisti. Ma come pensate che possiamo essere considerati dal turismo internazionale se non offriamo connessioni da questi due importanti hub???? VOI DELL'AEROPORTO ...... SVEGLIA .... SVEGLIA .....!!! Aerostazione OK .... ma poi magari impegnatevi a metterci dei passeggeri. Servono dei voli Nazionali che portino finalmente su quest'Isola un flusso turistico costante e duraturo..... Senza voli, il Turismo Internazionale ci abbandonerà sempre piu'.
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PROLOCO PORTO AZZURRO da PROLOCO PORTO AZZURRO pubblicato il 7 Agosto 2013 alle 9:15
[SIZE=3][COLOR=darkblue]Ormai è ufficiale il Comune di Porto Azzurro ha approvato, nel Consiglio Comunale del 10 Luglio 2013, il PROTOCOLLO D’INTESA con L’ASSOCIAZIONE PRO LOCO DI PORTO AZZURRO PER LA REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE CULTURALI FINALIZZATE ALLA PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO E PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO DI INFORMAZIONE ED ACCOGLIENZA TURISTICA. [/COLOR] [/SIZE] Un protocollo d’intesa che ufficializza l’operato e l’importanza dell’esistenza di una Pro Loco nel territorio. La Pro Loco Porto Azzurro è riconosciuta ufficialmente dalla U.N.P.L.I. Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia. L’U.N.P.L.I. è presente su tutto il territorio nazionale con le sue strutture regionali e provinciali, ha ormai raggiunto una consolidata maturità ed è impegnata nella realizzazione degli scopi sociali delle pro loco aderenti con tutta una serie di convenzioni che le pro loco stesse possono usufruire; con circa 6.000 Pro Loco iscritte costituisce l’unico punto di riferimento a livello nazionale di queste associazioni che vantano un totale di circa 600.000 soci. La Pro Loco Porto Azzurro è un associazione che si impegna a promuovere e valorizzare il territorio di Porto Azzurro dal punto di vista storico-culturale, sociale, ambientale, turistico, della valorizzazione dei prodotti tipici locali; ha tra gli obiettivi del proprio Statuto quello di favorire lo sviluppo del territorio, la promozione e la realizzazione di iniziative o attività intese a richiamare persone sul territorio ed a favorire la crescita della comunità, attraverso l'impegno volontario dei propri soci, inoltre è rivolta ai servizi di informazione ed accoglienza turistica. La Pro Loco in base alle potenzialità e unicità fornite dall’U.N.P.L.I., crea una rete di supporto, sostegno ed affiancamento, anche solo di carattere consulenziale, rivolto anche a tutte le Associazioni di Porto Azzurro, associate alla Pro Loco stessa. Questo è un passaggio storico per il paese, un accordo che intende semplificare ed agevolare la burocrazia sempre più opprimente. Vorrei ringraziare il Sindaco Luca Simoni in prima persona e tutto il Consiglio Comunale per aver capito l’importanza del protocollo d’intesa, un documento che ufficializza il nostro operato e soprattutto può aprire la strada alla nostra associazione per l’ottenimento di quei contributi provinciali e/o regionali che spesso non vengono utilizzati per la promozione e l’accoglienza turistica. L’accoglienza ancor di più della promozione è un servizio importante per il nostro paese, come dico sempre, dobbiamo cercare di far sentire i nostri ospiti come a casa propria, solo cosi possiamo pensare di poterli rivedere nel nostro territorio negli anni successivi; ovviamente anche la promozione ha la sua importanza, perché in un momento di difficoltà economica come questo, dobbiamo far conoscere nel migliore dei modi il nostro prodotto per dar modo ai turisti di scegliere tra le varie opportunità. Dopo un anno dalla costituzione, siamo orgogliosi di aver raggiunto diversi obbiettivi che ci eravamo prefissi: uno dei più importanti quello di tenere il nostro ufficio aperto al pubblico, garantendo così il servizio di accoglienza del turista. Per ultimo vorrei precisare, con lo scopo di fare chiarezza, che la Pro Loco Porto Azzurro non ha in nessun modo “l’esclusiva” nell’organizzazione di tutte le iniziative sopradescritte e soprattutto né l’Amministrazione Comunale né la Pro Loco intendono sminuire in nessun modo l’operato delle altre Associazioni presenti nel territorio comunale, anzi come Pro Loco continueremo a collaborare con le altre realtà: non a caso nella manifestazione del 1° Maggio a Barbarossa, da noi organizzata, erano presenti ben altre 11 Associazioni di diversa natura, proprio per far comprendere l’importanza di dover collaborare, perché solo collaborando possiamo migliorare le iniziative. Vorrei inoltre ricordare che il nostro motto ormai conosciuto da tutti è [SIZE=3][COLOR=darkblue]“Tutti Insieme per Porto Azzurro” [/COLOR] [/SIZE] : non è solo uno slogan ma
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Libero da Libero pubblicato il 7 Agosto 2013 alle 9:09
PER SANDRA E ROBERTO: Cara Sandra ormai è risaputo che il parco è un carrozzone mangiasoldi e basta. Io non ho ancora capito cosa ha portato all'Elba questo Parco. Anzi..... Caro Roberto hai proprio ragione, i giornalisti ambientalisti estremisti fanno solo danno. Purtroppo qualcuno gli da anche retta. Povera Elba che fine faremo? Ma vogliamo madarli tutti ....lo finchè siamo in tempo?
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CALA DEI FRATI da CALA DEI FRATI pubblicato il 7 Agosto 2013 alle 8:30
Caro Sindaco siamo dispiaciute che la sua promessa non sia stata mantenuta,sapendo che lei è sempre di parola,non abbiamo dubbi che la sua dimenticanza sia causata dal tanto lavoro. Questa nostra richiesta deve sembrarle poca cosa, solo delle signore che “rompono” che vorrebbero i loro diritti riconosciuti,che assaporano l'idea che il mondo sia buono e gentile ma sopratutto rispettoso delle leggi,ma...c'è un mà! Quello che più ci rende depresse,con aggravio sulla sanità oltretutto,che la nostra ,..che crediamo sia una bella civiltà superiore alle altre,per es.a quella del Congo,ci ha reso delle insistenti partigiane delle proprietà comuni,come le spiagge,le sorgenti le stesse Dolomiti...di questo passo ci troveremo con il mare privatizzato con i comuni che svenderanno,così come Giuda,per quattro denari persino l'ospedale,le scuole,le strade pagate da noi.Il demanio è sempre stato pagato da tutti (con le tasse dello Stato ne paghiamo la manutenzione),così come i pali dell'enel che mio nonno,anzi mio bisnonno ha incominciato a pagare anche per quelli che erano senza luce...questa è la vera civiltà!! Cala dei Frati deve tornare nella libera circolazione e raggiungimento di tutti,non si può chiudere alla gente che ne ha pagato il diritto(con le tasse comunali-provinciali-regionali,per la sua manutenzione) così come ha pagato i pali della luce con le bollette... Francesca Magnanini - 7 agosto 2013-
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IL SUCCESSO DEI TAPPEZZIERI da IL SUCCESSO DEI TAPPEZZIERI pubblicato il 7 Agosto 2013 alle 8:19
[SIZE=3][COLOR=darkblue] Dopo lo spettacolo La Cage aux Folles , ultimo lavoro teatrale messo a in scena dalla Compagnia dei Tappezzieri ecco le prestigiose recensioni di quattro famosi giornalisti per lo spettacolo La Cage aux Folles messa in scena dalla Compagnia dei Tappezzieri. [/COLOR] [/SIZE] [COLOR=darkblue]Romano Bavastro [/COLOR] Giornalista Caporedattore de “La Nazione” Collabora con “L’Espresso” e “L’Europeo” Un guru abile ma defilato e modesto come Paolo Ferruzzi non ammetterebbe mai che all’Elba esiste una scuola di teatro a lui ascrivibile. Ma dopo quindici anni di spettacoli, tre lustri di rappresentazioni di qualità di testi classici (da Aristofane a Molière, Courteline e Feydeau, Hannequine) ma anche di autori ingiustamente dimenticati (Sabatino Lopez, A. De Benedetti) e dalla Compagnia dei tappezzieri rispolverati e portati alla ribalta con grande successo, bisognerà pur riconoscere che questa scuola esiste. Il fatto che essa sia stata invitata ad esibirsi al ‘Franco Parenti’ di Milano, al ‘Goldoni’ di Livorno ed in altri teatri del continente è solo un particolare significativo del livello raggiunto da questo gruppo di attori così ben amalgamato da riuscire a coinvolgere il pubblico come non sempre accade anche a compagnie di maggiore caratura e notorietà. Non chiamiamo in causa l’Actor’s Studio, o le ‘università’ del teatro che sono il Piccolo Teatro di Milano, o furono la Scuola genovese di Orazio Costa, la bottega di Gassman e, più recente, quella di Gigi Proietti. Diciamo che la Scuola Elbana di Paolo Ferruzzi assomiglia molto, lui chiaramente il mister, ad una squadra di calcio. Dove tutti, nella vita distratti dalle più diverse occupazioni, nel momento in cui entrano in campo non cambiano solo abiti e pelle. Indossando i costumi cessano di essere se stessi per divenire personaggi come avrebbe voluto ed imposto Stanislavskij. E’ questa la sensazione dopo aver assistito all’ultima prova di questo complesso formidabile che interpretando “La cage aux folles” di Jean Poiret non solo ha divertito il pubblico folto e come sempre, variegato ed esigente, che può incontrarsi in un luogo turistico; ma si è divertito moltissimo. E’ forse anche questo il segreto di questa formazione i cui componenti, quando non si ritrovano per le prove – ed allora si fa sul serio – sono abituati ad incontrarsi sul luogo di lavoro. L’elegante e compassato Georges alle prese con una ingestibile situazione nel ruolo che al cinema fu di Ugo Tognazzi, è Marco Prianti: dirige un albergo a Marina di Campo; Albin nella memorabile interpretazione sullo schermo di Michel Serrault è l’esilarante Franco Giannoni, impiegato della dogana; l’altrimenti tosta ed intrigante - e qui ambigua come Jean Poiret pretende - Laurent, alias Giuliana Berti è un’eccellente fotografa con negozio sulla passeggiata di Marciana; l’esuberante Jacob di Franco Boschian, nella vita pubblicitario, mette il suo fisico possente a disposizione di Elba Link; la stupita e fascinosa Madame Dieulafoi è Paola Arnaldi consulente sindacale; il marito, Vincenzo Tirabasso, niente meno che un colonnello in pensione; il macellaio Languedoc, Renzo Fabbri, anch’egli davvero spassoso, fa l’infermiere; la debordante Mercedes è Manuela Cavallin, fiscalista. Per tutti – dieci personaggi sulla scena, altri in panchina tra il pubblico in attesa della prossima partita – la stessa situazione. E’ qui che entra in scena il guru. E’ qui che Paolo Ferruzzi si arma del metaforico fischietto e comincia la danza: chiamate in causa chi vi pare, Lippi o Mourihno, Mazzarri, Guardiola o Montella. Questa squadra, la squadra dei Tappezzieri può partecipare con onore a qualsiasi competizione, campionato o Champions League; la Compagnia dei Tappezzieri è degna di qualsiasi palcoscenico. [COLOR=darkblue]Ernesto Ferrero [/COLOR] Scrittore Premio Strega 2000 Direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino Collabora con “La Stampa” – “Repubblica” – “Corriere della Sera” Da che cosa nasce il piacere con cui, anno dopo anno, ritroviamo la compagnia dei Tappezzieri marinesi guidata da Paolo Ferruzzi? Credo dal fatto di partecipare a un teatro che ritrova la sua pulsione originale, primaria: quella di un rito condiviso, di un’allegra liturgia laica. Una seduta di gruppo in cui facciamo i conti con quello che siamo e quello che vorremmo essere, con le convenzioni sociali che ci siamo dati, con le nostre stesse recite di attori più o meno bravi, che vorrebbero sempre porgere di sé un’immagine migliore di quella reale. Ci ritroviamo tutti insieme, residenti e turisti, a sorridere nel segno di Molière, a ragionare sulla commedia umana, a riderne senza moralismi e senza complessi di superiorità, senza gli sdegni asprigni della satira estrema. Nel segno di un artigianato pazientemente affinato negli anni, quale era appunto quello dell’ex-tappezziere del Re Sole che a un certo punto decide di abbandonare il suo vecchio mestiere per dedicarsi interamente al teatro. Nella vita quotidiana fanno altri mestieri anche gli attori elbani, ma sanno calarsi nei panni dei loro personaggi con una adesione, un’empatia, una probità artigianale, appunto, che escludono il birignao dell’impostazione professionale, sempre un po’ affettata, un po’ troppo calcata ed esibita così da risultare fastidiosa. Anno dopo anno, si muovono nel repertorio via via messo a punto da Ferruzzi come nel loro ambiente naturale. C’è un filo rosso abbastanza evidente che lega le varie rappresentazioni, ed è quello che possiamo definire di un divertimento che non è fine a se stesso, ma sa arrivare al cuore nascosto delle cose e delle persone. Sono partiti dal Borghese gentiluomo per affrontare classici evergreen come Aristofane, “minori” opportunamente ricuperati come il toscano Pepoli, Lopez o De Benedetti, e soprattutto i maestri della commedia leggera francese, della pochade, da Hannequin a Courteline, da Feydeau a Poiret, la cui Cage aux folles gode da quarant’anni di una fortuna ininterrotta al di qua e al di là dell’Atlantico, a teatro come al cinema. I meccanismi sono sempre gli stessi (scambi di persona, equivoci piccoli e grandi, apparizioni imprevedibili, agnizioni) ma funzionano a meraviglia proprio perché intercettano vizi pubblici e privati, sempre gli stessi da quando Molière li ha fissati in una galleria di caratteri universali: arrampicatori sociali, tartufi supponenti, malati immaginari, preziosi ridicoli…Tutti rimandano alla questione che continua ad assillarci, tanto più oggi, in cui tutto è virtuale, tutto è fiction: quella dell’identità, del volto e della maschera dietro a cui ci nascondiamo, di convenzioni sociali risibili, delle ipocrisie in cui siamo invischiati. Anche ne La cage aux folles i personaggi più comici, quelli che sentiamo come insopportabili sono i genitori di Laurent, l’uomo politico in carriera e la sua degna consorte, i tartufi per eccellenza, campioni di una tipologia largamente diffusa. Certo, è facile ridere e sorridere degli altri, delle loro mossette, delle loro ciglia finte, dei rossetti, delle calze a rete e dei boa in cui avvolgono, dei loro spasmi di gelosia, di quel mondo apparentemente rovesciato che è soltanto lo sviluppo estremo di quello presunto “normale”. Ma c’è, al loro fondo, una sofferenza autentica, una pena, una ferita non rimarginabile, e la regia di Ferruzzi e la sensibilità degli attori le fanno affiorare. I personaggi a loro modo più liberi sono proprio quelli più consapevoli della finzione a cui sono costretti, e che recitano a viso aperto pagandone i costi sociali. Talché nella gioiosa liberazione finale, scandita da ritmi travolgenti e coinvolgenti, sono proprio i presunti normali a sentirsi finalmente liberati dalle maschere posticce che indossavano. La messinscena di quest’ultima fatica dei Tappezzieri conferma quello che già sapevamo: non sono necessari effetti speciali e grandi mezzi per arrivare al cuore del pubblico. L’iperrealismo di certe rappresentazioni finisce per spegnere la fantasia, ogni spettatore è anche un co-autore che ci deve mettere del suo per sviluppare i suggerimenti che gli vengono dal palco. Alludere è sempre meglio che dire e spiegare tutto. Alle carenze del budget rimedia l’inventiva del Ferruzzi scenografo, con i suoi cambi a vista e l’efficacia delle porte girevoli. Gli attori lo assecondano senza incespicare su ritmi molto sostenuti, rispettando il gioco degli incastri, il fuoco di fila dei dialoghi. Lo sappiamo: l’inventiva italica meglio risplende proprio quando si ingegna a utilizzare gli ingredienti semplici che ha sottomano, dalla pizza alla ribollita e alla panzanella. Ferruzzi e i suoi bravissimi Tappezzieri ci hanno così consegnato un altro gustosissimo “piatto povero”. [COLOR=darkblue]Massimo Nava [/COLOR] Giornalista e scrittore Editorialista da Parigi per il “Corriere della Sera” Le sorprese sono tre e non so dire quale sia la più piacevole. La prima sta nel constatare quanto sia fragile il confine fra professionisti e dilettanti quando ci sono di mezzo la passione e l’amore, ovvero quando le cose - tutte le cose - sono fatte bene per il gusto di farle, per sé stessi e soprattutto per gli altri, in questo caso il pubblico. La seconda è una conferma, perché ancora una volta Marciana Marina ha saputo essere sé stessa nella proposta di qualità culturale all’interno della cornice vacanziera e turistica. La terza sta nella messa in scena : leggera, comica, trasgressiva, senza mai scadere nello sboccato e nel volgare. Al contrario, sempre piacevolmente delicata e ironica nell’interpretazione del testo di Poiret. La risata fino alle lacrime sul grottesco del travestimento e della diversità sessuale non trascura, ma comprende ed esalta, il dispiegarsi dei sentimenti fra individui, mentre ogni battuta è uno schiaffo all’ipocrisia e al polveroso e malinteso essere “perbene” o “normali”. Chi siamo noi per giudicare? Come avrebbe poi detto, proprio in questi giorni Papa Francesco, gettando il sasso nel nostro Bel Paese, indifferente alla violenza, sordo ai cambiamenti sociali e culturali, cieco davanti a norme che avanzano nel mondo civile, incapace di essere coeso e bipartisan (nonostante i governi di larghe intese) nel mettere in vigore una legge sull’omofobia. Ho assistito a “La Cage aux folles” nella piazza di Marciana Marina, affollata più del solito. C’erano molti bambini, accovacciati nelle prime file, che ridevano come e più degli adulti e che, come molti amici e frequentatori dell’isola, si divertivano nel riconoscere - fra i “tappezzieri” travestiti - il parrucchiere e la fotografa, il direttore d’albergo e l’infermiere, l’impiegato comunale e la vicina di pianerottolo, insomma gli elbani della vita quotidiana, abbracciati nel festoso applauso finale. Paolo Ferruzzi, regista, scenografo e anima della compagnia, ha confezionato lo spettacolo con grazia e abilità, riuscendo a far girare la divertente giostra degli equivoci nella semplicissima mobilità di qualche pannello di tela e nel contorno di qualche oggetto fragorosamente kitch. Merito naturalmente dei “tappezzieri”, che con “Il Vizietto” alla marinese, hanno aggiunto un’altra perla ai loro quindici anni di teatro per passione. [COLOR=darkblue]Anna Corradini Porta [/COLOR] Giornalista Editorialista per “Il Giornale” e “Libero” E’ soprattutto d’inverno che mette a punto le sue magie. D’inverno, quando l’Elba si addormenta e tutto sembra sospeso in attesa della nuova estate. Quella è la stagione più intensa per la Compagnia dei Tappezzieri che quel geniaccio di Paolo Ferruzzi si è inventata e costruita a sua immagine e somiglianza. I Tappezzieri lavorano quando gli elbani prendono fiato, si infiammano quando gli altri riposano, perché sulle braci ardenti del teatro ce li ha messi lui, un pugno di attori non attori che si sono visti catapultati sul palcoscenico, destinati, a loro sorpresa, a diventare protagonisti. Un pugno di gente comune che la travolgente passione e la bravura di Paolo Ferruzzi ha portato al success. Strappati alle loro scrivanie, ai loro negozi, alle loro cose, ai loro studi, questi elbani sorprendentemente duttili, perfetti improvvisatori si sono vestiti dei panni dei più famosi personaggi teatrali e hanno riempito le piazze affascinando dal palcoscenico un pubblico entusiasta e perennemente incantato dalla loro bravura. Storico, architetto, regista e scenografo Paolo Ferruzzi ha contribuito a piene mani, mettendoci amore e cervello, a fare dell’Elba e in particolare di Marciana Marina, un salotto culturale invidiatissimo. Non c’è pietra che non porti la sua impronta , né iniziativa di livello che non abbia la sua firma. D’estate , elbani e turisti aspettano con curiosità le sue sorprese teatrali, si va da Aristofane a Molière, da Feydeau a Lopez e persino Poiret con la sua “Cage aux folles” non così facile da rappresentare. Ricordate “Il Vizietto” ? ricordate Ugo Tognazzi? Pensate a questa casa di checche portata all’Elba con impiegati, pubblicitari, fotografi, consulenti, colonnelli in pensione, vestiti da donna e con una recitazione di una veridicità sorprendente. Il successo è stato strepitoso. Il gioco fra l’altro era di riconoscere sotto quelle vesti e quel trucco quale elbano si nascondesse. Subito sono fioccate le richieste da molti teatri italiani per avere la Compagnia dei tappezzieri, un riconoscimento che Paolo Ferruzzi può aggiungere al suo ricco medagliere. “La Cage aux folles” di Poiret con la regia scene e costumi di Paolo Ferruzzi e in ordine di apparizione Marco Prianti come Georges, Franco Giannoni come Albin, Franco Boschian come Jacob, Manuela Cavallin come Mercedes, Anselmo Bisso come Tabarò, Giuliana Berti come Laurent, Renzo Fabbri come Languedoc, Vincenzo Tirabasso come Dielafoi, Paola Arnaldi come m.me Dielafoi, Michela come Muriel, Marko Boggio come il truccatore. [COLOR=darkblue] Il prossimo appuntamento con i Tappezzieri il 9 Agosto a Marciana Marina [/COLOR]
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Perché tanto clamore da Perché tanto clamore pubblicato il 7 Agosto 2013 alle 8:18
Perché tanto clamore per il sequestro di un parco giochi a Procchio? te lo dico io: gli abusi edilizi all'Elba ci sono sempre stati. Però ultimamente appaiono come dire? di più e messi nel conto prima. Qualche ipotesi? o siamo (sono) diventati tutti più "sfacciati" o sono arrivati soldi nuovi in quantità. Tanti da poter pagare, oltre la diitta i professionisti ed i fornitori, anche gli avvocati i periti etc.etc. Spero di sbagliarmi.
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