X x Zio Mauro
Non confondiamo fischi con fiaschi:....una cosa è stata la vicenda della Centrale nucleare e altro che è costata uno sperpero di denaro, e una cosa e' stata l'individuazione della zona come sede idonea per istallare un rigassificatore a largo tipo Adriatico.
Il rigassificatore potrebbe in ipotesi, come è stato detto nel precedente intervento, essere inserito alla regolare distanza di sicurezza, ovvero trovare un altro luogo meno impattante rispetto a Piombino.
Un caso di scuola è la possibilità e discrezionalità di un Ente di fare una strada al lato di una vallata che, invece di costruirla da un lato dove in pratica ci sono terreni incolti, si vuole costruire nel lato opposto pieno di coltivazioni produttive:....si definisce "eccesso di potere e sviamento rispetto alla scelta più giusta".
Una domanda: ....mi sembra di aver sentito che dovrebbe essere fatta a terra una lunga tubazione per portare il gas, sono previsti espropri oppure no?.....le procedure.....le liquidazioni........😏
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I sindaci che hanno espresso solidarietà al Presidente Draghi e, perché hanno timore che la legge sugli aumenti delle indennità gli vengano sfumati di sotto il naso di " Pinocchio" vedi e leggi la stringa.
https://www.google.com/amp/s/www.fiscoetasse.com/amp/rassegna-stampa/31565-stipendio-dei-sindaci-aumenti-previsti-nella-legge-di-bilancio-2022.html
30% per i sindaci dei comuni con popolazione da 10.001 a 30.000 abitanti (pari a 4.140 euro lordi mensili); 29% per i sindaci dei comuni con popolazione da 5.001 a 10.000 abitanti (pari a 4.002 euro lordi mensili); 22% per i sindaci dei comuni con popolazione da 3.001 a 5.000 abitanti (pari a 3.036 euro lordi mensili);
Le consiglio di andare a leggere, tanto per passare il tempo.
I costi della centrale di Montalto di Castro:"15 miliardi per produrre zero energia". Il servizio di Danilo Lupo
Comunque ne vedremo della belle .
LLa Nera, maliziosamente gira la notizia di quanto affermato da Draghi in merito ai rigassificatori.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/forse.JPG[/IMGSX]Maliziosamente perchè se si parla con qualcuno di FdI a livello nazionale ti dicono che i rigassifiatori servono e La Nera sembra solleticare i no piombinesi. Come già detto l'ipocrisia della politica. Draghi, quanto meno ha un merito ha detto le cose in chiaro e non solo su i rigassificatori. Ora spetta alle forze politiche in parlamento decidere se continuare con l'ipocrisia e i due forni, uno a Roma e l'altro a Piombino (vedi ultime dichiarazioni del consigliere Landi), oppure avere il coraggio della chiarezza, per il governo nazionale come le varie scelte.
Capisco che Fdl all'opposizione abbia sempre buon gioco tanto più che nei sondaggi appare come il primo partito, ma questo non esime dalla chiarezza perchè alla prova del governo le contraddizioni emergono e subito e possono essere disastrose.
E la stessa cosa, non dimentichiamolo vale per il potabilizzatore, tanto più che continuando la siccità e questo caldo sarà poco il tempo che passerà per i razionamenti e allora vedremo che dicono.
LA DIREZIONE MARITTIMA DI LIVORNO CELEBRA IL 157° ANNIVERSARIO DELLE CAPITANERIE DI PORTO
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/festa.JPG[/IMGSX] mattinata il Direttore Marittimo di Livorno, Contrammiraglio Gaetano ANGORA, ha festeggiato con le donne e gli uomini della Guardia Costiera della Toscana il 157esimo anniversario del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, già celebrato a livello nazionale lo scorso 15 luglio presso il teatro La Fenice di Venezia alla presenza di tutti i Titolari dei Comandi territoriali regionali.
L’Ammiraglio, durante una sobria cerimonia, facendosi portavoce dei sentimenti di stima e ringraziamento profusi dal Comandante Generale attraverso una lettera inviata a tutto il personale, ha ringraziato tutti i militari degli uffici marittimi della Toscana per l’impegno e la dedizione che quotidianamente esprimono nel loro lavoro, evidenziando come la principale e più importante risorsa del Corpo risieda proprio nel personale che quotidianamente e in maniera silenziosa, ma con grande dedizione, svolge i numerosi compiti istituzionali a servizio delle Istituzioni e dei cittadini.
Le Capitanerie di Porto nacquero il 20 luglio 1865 a seguito della firma da parte del re Vittorio Emanuele, avvenuta a Firenze in quanto Capitale d’Italia, del R.D. 2438 del 20 luglio 1865 che sanciva l’unificazione dei due preesistenti organismi di gestione dei porti e dell'amministrazione marittima.
Al giovane Corpo vennero inizialmente attribuite le funzioni amministrative proprie dei Consoli di Marina, funzionari civili eredi delle più antiche tradizioni delle Repubbliche marinare e quelle d'ordine militare dello Stato Maggiore dei Porti, cui spettava la direzione dei servizi tecnici e di polizia.
Inizialmente l’organico era composto da funzionari civili, ma a causa dell’entrata in guerra dell'Italia nella Prima guerra mondiale il processo di militarizzazione fu accelerato e diventò definitivo nel 1919, con il Regio Decreto Legge 2349.
Ottenuta quindi la militarizzazione, il Corpo delle Capitanerie di Porto - i cui ufficiali nel frattempo avevano assunto le stesse denominazioni di grado comuni ai corpi tecnici ed amministrativi della Marina Militare - fu definitivamente inserito nella Regia Marina.
Sul finire degli anni ottanta del secolo scorso il Corpo si presentava già come un'organizzazione in piena crescita, avanzata dal punto di vista tecnologico, professionale e operativo tanto che nel giugno del 1989 fu istituita la Guardia Costiera, articolazione operativa delle Capitanerie di porto costituita dall'inglobamento dei reparti aeronavali preesistenti.
Oggi ai circa 11000 uomini e donne che vi fanno parte sono affidate molteplici attività legate al mare, dalla disciplina e la vigilanza su tutte le attività marittime e portuali, la salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, oltreché la tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi e l’attività di vigilanza dell’intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale.
X QUESTO IL PASSAGGIO SU PIOMBINO:
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/verita.JPG[/IMGSX]" Dobbiamo accelerare l’istallazione dei rigassificatori – a Piombino e a Ravenna".
Possiamo anche essere d'accordo, aggiungendo : " alle stesse garanzie e distanze di sicurezza come volute dal Sindaco di Ravenna e dal Presidente della Regione Emilia - Romagna".
Già che ci siamo, mi chiedo perché non si è mai parlato, tra le scelte, di quella di Montalto di Castro, sito veramente idoneo, che era già stata scelto nel 2006 con il coinvolgimento anche dell'Enel (Ministro della Sviluppo Economico Bersani):...................misteri insondabili.
Già che ci siamo terminiamo anche d'imperio la Variante Aurelia e l'Autostrada fino a Civitavecchia:......o quella disturba qualcuno?
Il tempo sarà galantuomo di quanto già ampiamente riportato anche da altri su questo blog e altra stampa sia locale, sia nazionale.
😞
Da ex collega del caro Roy, alla Provincia, leggo nel ricordo del suo ex sindaco Barbetti qualcosa di diverso di un semplice e affettuoso saluto di commiato.
Succede ad altri?
Se così fosse, sarebbe grave.
Da amico e collega di Roy vorrei sbagliarmi .
Ciao Roy, R.I.P
QUESTO IL PASSAGGIO SU PIOMBINO:
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/draghi.JPG[/IMGSX]
…..Per farlo, c’è bisogno delle necessarie infrastrutture. Dobbiamo accelerare l’istallazione dei rigassificatori – a Piombino e a Ravenna.
*Non è possibile affermare di volere la sicurezza energetica degli italiani e poi, allo stesso tempo, protestare contro queste infrastrutture*. Si tratta di impianti sicuri, essenziali per il nostro fabbisogno energetico, per la tenuta del nostro tessuto produttivo.
*In particolare, dobbiamo ultimare l’istallazione del rigassificatore di Piombino entro la prossima primavera. È una questione di sicurezza nazionale*.
Nel suo discorso al Senato x la fiducia al governo Draghi ha citato Piombino x il rigassificatore ………x
Ci piacerebbe sapere quanti e quali Sindaci Elbani hanno espresso formalmente solidarieta al Predidente del Consiglio Draghi dei 2000 citati dal Presidente.
Al Sindaco di Rio
Al Presidente del Consiglio Comunale di Rio
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/canovaro.JPG[/IMGSX]Egr. sig. Sindaco
Premesso che la ditta proponente la r azionalizzazione dei servizi di pubblica illuminazione ed impianti termici fra i vari impegni assunti deve, secondo la proposta effettuata e riportata nella delibera di Giunta nr. 27 del 11 febbraio 2020: - adeguare, sotto il profilo normativo, funzionale e dell’efficientamento energetico gli impianti termici, quelli elettrici interni e quelli di pubblica illuminazione; - gestire gli impianti e provvedere alla loro manutenzione ordinaria e straordinari, inclusa l’illuminazione di emergenza; - mantenere pulite le caditoie, in modo che non si intasi il sistema di drenaggio delle acque meteoriche degli edifici; - provvedere alla manutenzione ordinaria e alla gestione degli impianti idrico sanitari di proprietà del comune; - installare e gestire sistemi di videosorveglianza di punti strategici; - provvedere all’approvvigionamento del combustibile per gli impianti termici; - ridurre le criticità riscontrate, aumentando comfort e sicurezza dei cittadini; - garantire una gestione impiantistica funzionale, economica e rispettosa dei dettami(…) ; e che sono stati assunti precisi obblighi di intervenire durante il primo anno di gestione. Considerato che l’accordo con il Comune di Rio è stato firmato lo scorso 28 febbraio, e che vi sono nei municipi di Rio nell’Elba, Rio Marina e anche di Cavo molte zone prive di luce, anche per difetto di manutenzione ordinaria e straordinaria, con la presente interpellanza veniamo a chiedere 1) quando si preveda di intervenire per ovviare ai disservizi ed alle lamentele dei cittadini. 2) Se i costi dell’operazione, in virtù dei recenti aumenti di bolletta, si ritiene che possano lievitare a scapito del comune.
Si richiede risposta in Consiglio Comunale.
Gruppo Consiliare TERRA NOSTRA
MOUNTAIN BIKE, L’AVVENTURA TRICOLORE DI NICOLETTA BRANDI
LA GIOVANE DI ELBA BIKE OTTAVA ASSOLUTA ALLA SUA PRIMA ESPERIENZA AI CAMPIONATI ITALIANI
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/fabio.JPG[/IMGSX]Domenica 17 luglio a Bielmonte, in provincia di Biella, la disputa dei Campionati Italiani ha ufficialmente chiuso la lunga stagione delle gare di cross country dedicate alle categorie giovanili. Per Elba Bike, dopo le fatiche di una stagione lunghissima, erano tre i ragazzi impegnati: il giovane Ettore Tozzi, ragazzo fiorentino praticamente esordiente (solo 4 gare finora) ai tricolori, e Dario Velasco, entrambi esordienti secondo anno; insieme a loro Nicoletta Brandi, esordiente primo anno con alle spalle una stagione tutta in crescita.
Per i maschietti questa partecipazione si può riassumere con il piacere di esserci stati: Tozzi, partito in ultima fila, ha dimostrato di avere grande grinta, concentrazione e buone potenzialità per il futuro, Velasco avrebbe potuto fare forse qualcosa di più grazie alle sue ottime qualità tecniche, ma purtroppo è caduto restando agganciato con un avversario proprio nella parte più tecnica del percorso, un tratto artificiale di attraversamento tronchi, rialzandosi comunque nonostante una ferita a un ginocchio e portando a termine la gara.
Le soddisfazioni più grandi per i colori elbani arrivano dunque da Nicoletta Brandi: pur non essendo in perfette condizioni fisiche, per una caduta il giorno prima della gara che le aveva procurato una caviglia gonfia, la giovane portoferraiese è riuscita a competere con le più brave della sua categoria, cogliendo alla fine una ottava posizione che deve considerare molto gratificante, avendo corso alla pari con tutte le migliori atlete italiane della sua età. Il percorso le si addiceva in pieno: decisiva una dura salita, dove si è conquistata di forza un posto fra le migliori soprattutto con una bella progressione nel secondo giro.
Per Nicoletta Brandi vale dunque la pena spendere qualche parola di più: si è presentata con una gran preparazione a questo appuntamento di fine stagione, dove tutta Italia era presente con una scrematura di atleti data dal punteggio acquisito nelle gare nazionali, ed entrare nella top ten deve essere considerato per lei un grandissimo successo. Nicoletta è una ragazzina poco appariscente ma con una grande determinazione, grande volontà, grande voglia di divertirsi a vedere dove può arrivare allenandosi. Quando è in bici tira fuori un mondo di certezze, di forza fisica e psicologica che sono le migliori doti per crescere nello sport e nella dinamica dell’ adolescenza. Una atleta di cui Elba Bike può essere orgogliosa, che inizia e termina una stagione a pieni voti, per riprendere tra poche settimane con un'altra specialità: il Ciclocross.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_17/fiore.JPG[/IMGSX]
" I docenti, la DS Pieruccini ed il personale ATA del Comprensivo Pertini di Portoferraio partecipano al grande dolore della professoressa Claudia Marazzo per la perdita del suo caro padre. Alla famiglia le condoglianze dell' intero Istituto"
LA DOPPIA MORALE DELL’OCCIDENTE
La corsa alle alternative al gas russo ha coinvolto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che è volato in Africa per nuove alleanze energetiche e liberarsi dalla dipendenza dalla Russia di Vladimir Putin. Ma come visto con il leader turco Erdogan, alla bisogna siamo rapidi a cambiare idea su personaggi quantomeno controversi. Alessandro Orsini ribadisce, ad esempio, che il Mozambico, paese africano dove Mattarella è atterrato a stringere mani, è in realtà una dittatura e mette in fila alcuni episodi per "fornire a Draghi una serie di fatti documentati su cui riflettere", si legge nell'articolo del professore sul Fattto
Durante le elezioni presidenziali del 2019 "le violenze in Mozambico sono state bestiali", scrive Orsini che denuncia come giornalisti e attivisti "sono stati uccisi in pieno giorno oppure rapiti e massacrati di botte fino a spezzare gambe e braccia", come "Ericino de Salema, giornalista e commentatore politico", aggredito e ritrovato con gli arti spezzati, senza conoscenza, su un'autostrada. Orsini fa l'esempio di Anastacio Matavel, "una delle figure più nobili del Mozambico, osservatore elettorale e noto difensore dei diritti umani", assassinato durante la campagna elettorale, e cita un0inchiesta a riguardo della Bbc.
"A noi non interessa giudicare Mattarella, bensì denunciare il gioco di Draghi", attacca il sociologo che da mesi martella sul ruolo dell'Italia e dell'Europa nella guerra in Ucraina. Pochi mesi fa il premier "blandiva Putin ed etichettava Erdogan come 'dittatore'. Oggi Draghi blandisce Erdogan, che stringe affettuosamente in Turchia, e insolentisce Putin", ricorda Orsini.
Insomma, le "nefandezze" successe nel paese africano "sono note al governo Draghi", anche perché condannate da una missione dell'Unione europea. "In base alla classifica di Draghi, abbiamo oggi due dittatori buoni, Erdogan e Nyusi, e un dittatore cattivo, Putin", conclude il professore che denuncia la doppia morale dell'Occidente.
A parte le aree di parcheggio date in concessione all'Abaco, a parte l'area che parte dal ristorante la bussola controllata sempre dalla polizia municipale, tutte le altre aree di zona 1-2-3 etc sono a parcheggio libero senza necessità di contrassegni? chiedo perchè su certe vie in cui i possessori del tagliando ultimo consegnato non riescono a trovare posto in quanto vengono parcheggiate auto con contrassegni vecchi o addirittura senza. grazie a chi mi potrà dare una versione del fatto.
L’ELBA AREA NON VOCATA AL CINGHIALE È SOLO IL PRIMO PASSO
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/cinghiali.JPG[/IMGSX] In questi caldi giorni d’estate, pur tra molteplici impegni legati al periodo, leggiamo il susseguirsi di articoli lusinghieri sui vari organi di stampa sull'argomento cinghiali e la questione “area vocata dell’Isola d’Elba” ma, ancora una volta, prendiamo atto che la parola “FINE” all’annoso problema, parafrasando Bob Dylan, “is blowing in the wind” - sta soffiando nel vento”!
L’eliminazione dell’Elba dalle aree vocate era certamente un punto preliminare tra le richieste del “Comitato Eradicazione Cinghiali Isola d’Elba” e non possiamo che essere contenti che l’Assessore (nonché Vicepresidente della Regione Toscana) abbia deciso per questa strada.
Assessore che, vogliamo ricordarlo, non ci ha mai incontrato, nonostante ripetute formali richieste, neanche nell’ultima occasione nella quale si era recato all’Elba proprio in merito alla questione, non riconoscendo nel Comitato un soggetto istituzionale, pur esso rappresentando una lunga lista di firme (la quasi totalità!) del tessuto sociale ed economico dell’Isola d’Elba, sulla vaga promessa di tornare per un incontro pubblico del quale, come ormai è deludente consuetudine, si sono perse le tracce!
Ben lungi dalla soluzione, la scelta di rendere l’Elba area non vocata al cinghiale è solo il primo passo di quello che appare un cammino impervio, viste le grandi considerazioni che vengono concesse a chi il problema lo ha creato: i cacciatori, ormai rimasti un residuo gruppo, che, in un’ottica fuori dal tempo e dalla ragione, continuano a tenere in ostaggio la gestione della fauna selvatica, la biodiversità, l’economia e la sicurezza stessa dell’Isola.
Su tutte le dichiarazioni al provvedimento, che restano nel vago politichese, si distingue quella del “Comitato di gestione dell’ATC dell’Arcipelago Toscano” che, per bocca del suo Presidente, tenta di reiterare l’idea che la forma di caccia in braccata sia (cit.) “l’unica veramente efficace per contrastare la presenza e l’espansione della specie e che porta con sé risultati, in termini numerici, non raggiungibili dalle altre attività venatorie, in particolare in un contesto ambientale, strutturale e infrastrutturale quale quello elbano”, IN BARBA ALL'OPINIONE DEL MONDO SCIENTIFICO CHE AFFERMA INVECE IL CONTRARIO: la braccata, destabilizzando il branco dei cinghiali, ne aumenta la prolificità, rendendo quindi la caccia al cinghiale un aggravamento al problema, piuttosto che la soluzione (come si può ben ricavare dal Documento prodotto a suo tempo e reperibile all'indirizzo internet https://www.elbaconsapevole.it/forum/biodiversita/ ).
Ancora una volta si farà decidere ad una esigua minoranza il destino di migliaia di persone che devono quotidianamente asserragliarsi per difendersi da questa orda incontenibile di ungulati?
Volendo ricordare, a chi da essi è stato eletto, da che parte stia la maggioranza dei cittadini, torniamo a far presente che il “Comitato Eradicazione Cinghiali Isola d’Elba”, pur non essendo “soggetto istituzionale”, raggruppa la maggioranza delle associazioni di categoria e sociali elbane, oltre a svariate aziende economiche e turistiche, rappresentando quindi una vasta e presente maggioranza del popolo isolano, a fronte di un minoritario gruppo di (circa) un centinaio di cacciatori.
Affermiamo di nuovo con forza che l’unica soluzione al problema sia il CONTENIMENTO A ZERO degli ungulati alloctonI e che l’unica via percorribile sia un intervento definitivo affidato a chi ne ha le competenze.
E di nuovo chiediamo un incontro pubblico sulla questione!
Per OSPEDALE mess. Del 19.07.2023
SI GUARDANO BENE DI FARLO.
IL MIO COMITATO ELBA SALUTE SONO MESI CHE DENUNCIA QUESTA SITUAZIONE SIA PER CHI ASPETTA ORE E ORE SOFFERENTE, SIA PER GLI OPERATORI SANITARI CHE LAVORANO COME SE FOSSERO IN TRINCEA .
POI SE SBAGLIANO PER STANCHEZZA O PER CONFUSIONE CI VANNO DI MEZZO E INIZIA IL.VERO CALVARIO PER ILPAZIENTE CHE ERA CONVINTO DI ESSERE CURATO NON A COTTIMO.
È DRAMMATICO CHE TUTTI TACCIONO
FRANCESCO SEMERARO
IN RICORDO DI ROY CARDELLI
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/cardelli.JPG[/IMGSX]Con Roy ci conoscevamo da sempre avendo lui solo qualche anno più di me.
Non eravamo amici ma fra noi c'è sempre stato reciproco rispetto e, a modo nostro, anche reciproco affetto.
Abbiamo lavorato tanti anni insieme, io per le mie diverse cariche politico/amministrative che ho ricoperto per tanti anni e lui in qualità di dipendente pubblico, prima alla Provincia di Livorno, poi in mobilità temporanea alla Comunità Montana, successivamente il ritorno negli organici della Provincia ed infine la mobilità definitiva al Comune di Capoliveri con la responsabilità del Servizio, tra gli altri, della Protezione Civile.
Abbiamo iniziato questo percorso proprio alla Comunità Montana quando ricoprivo la carica di assessore essendo sindaco di Capoliveri.
A quel tempo si occupava di turismo e di apparecchiature tecnologiche che erano a servizio dei comuni elbani.
Poi il ritorno in Provincia a Portoferraio, credo all'Istituto tecnico per ragionieri e dopo, per eccesso di personale, fu trasferito a Livorno. La visse come una sciagura, come in effetti lo era, sotto tutti i punti di vista.
A quel punto venne da me e mi chiese se ci fossero le condizioni per una sua mobilità dalla Provincia al Comune di Capoliveri.
Era più o meno 20 anni fa, forse anche di più, ma ricordo ogni parola di quel colloquio e la sua disperazione di fronte al fatto di dover lasciare la sua famiglia, prendere un appartamento in affitto con due figli che da lì a poco sarebbero potuti andare a studiare a Pisa.
Fu un incontro molto toccante e per correttezza gli dissi che ne avrei parlato con gli altri amministratori e gli avrei dato una risposta. Ma dentro di me avevo già preso la mia decisione. Per usare un eufemismo, non fu facile ma così fu e Roy diventò un dipendente del Comune di Capoliveri. Ruolo che ha ricoperto fino al suo pensionamento avvenuto due anni fa.
Di Roy voglio ricordare i suoi modi di fare, la sua gentilezza e la sua calma.
Pur nelle differenze, tra di noi non c'è mai stata una discussione e non l'ho mai sentito alzare la voce contro qualcuno. Lui era un tipo calmo e quando per lavoro doveva parlare con me prendeva sempre un appuntamento e si rivolgeva a me sempre in modo rispettoso e gentile. In quei colloqui parlava quasi sottovoce come se fosse timoroso di presentare le sue istanze.
Roy era una brava persona che si è dedicato anche agli altri essendo stato il Primo Fondatore (come amava definirsi) dell'Associazione Novac che si è sempre distinta per i numerosi interventi di Protezione Civile effettuati negli anni.
Qualche giorno fa ho incontrato sua figlia Selene e le ho detto di salutarmi tanto suo padre perché sapevo che stava male ma non avrei mai immaginato che stesse così male da lasciarci alla sua giovane età.
A Manola, Ricardo, Selene e alla famiglia porgo le mie più sentite condoglianze.
Ciao Roy