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RESTAURARE IL PATRIMONIO STORICO da RESTAURARE IL PATRIMONIO STORICO pubblicato il 6 Novembre 2013 alle 12:22
[SIZE=4][COLOR=darkblue]“ Il Restauro del Coro ligneo del 700 del Duomo di Portoferraio “ [/COLOR] [/SIZE] [COLOR=darkred][FONT=comic sans ms] Il Duomo di Portoferraio nella storia [/FONT] [/COLOR] Nell'anno 1547 per volere di Cosimo I dei Medici fu dato inizio alla costruzione della città di Portoferraio e successivamente alle opere di fortificazione e alla costruzione delle caserme per l'alloggio delle truppe. Nel 1549 fu iniziata la costruzione della chiesa all'estremità orientale della piazza d'arme che doveva servire per prestare assistenza religiosa ai militari presenti nella nuova città. Nel medesimo anno fu eretta la parrocchia di Portoferraio scorporandola dalla matrice Rio nell'Elba e il 23 ottobre 1554 il Vescovo di Massa M.ma consacrò la nuova chiesa, dedicata alla Natività della Beata Vergine Maria, affidandone l'ufficiatura ai confratelli della Confraternita del Corpus Domini ( confraternita del SS. Sacramento ) . Nel 1566 fu istituita la Confraternita della Reverenda Misericordia. Nel 1574 il parroco di allora, certo don Girolamo Sardi, marcianese, inoltrò una supplica alle autorità perché fosse provveduto al restauro del tetto della chiesa. Il Governatore della Città respinse la richiesta in quanto per la chiesa stessa era già previsto un progetto per un primo ampliamento che fu realizzato intorno al 1590. Fu in questo periodo che lasciando inalterata l'altezza dell'edificio se ne raddoppiò la lunghezza giungendo fino a dove è posizionata l'attuale balaustra. L'altare era in legno sormontato da un crocifisso ligneo. Nel 1632, per avere più spazio verso la navata, si aprirono due cappelle: la prima nella parete di mezzogiorno, per volere di un certo Prospero Castelletti di Milano ma domiciliato in Portoferraio, intitolata a S. Carlo e a S. Lucia con l'obbligo perpetuo di una messa settimanale; la seconda fu aperta nella parete di tramontana, a spese della corporazione dei calzolai, dedicata alla Vergine del Rosario e ai Santi Crispino e Crispiniano e qui, per iniziativa della medesima corporazione, venivano celebrate le feste della Madonna del Rosario e dei santi Crispino e Crispiniano. Alla fine del sec. XVII il generale Girolamo Tomaquinci, governatore della città, vista la crescita demografica della medesima e l'esiguità della chiesa, fece presente al Granduca Cosimo III la necessità di un nuovo ampliamento della chiesa della Natività. Il Granduca approvò la richiesta e i lavori terminarono nei primi mesi del 1700. Fu accresciuto il coro, spostato il presbiterio e l'altare maggiore in legno fu sostituito con un altro a stucchi con le statue di S. Anna, S. Gioacchino e Maria bambina. Contemporaneamente furono costruite due nuove cappelle: in quella 'in comu evangeli!' fu collocata l'immagine del Crocifisso prima venerata sul vecchio altar maggiore in legno. L'altare della cappella fu costruito a spese di Cosimo III De Medici: esso si presenta con due colonne laterali di cemento, a spirale, poggianti su pilastri quadrangolari di cemento e terminanti con capitelli di stile misto. Altri restauri nel 1823 diedero alla chiesa la struttura attuale. Contemporaneamente fu ampliata anche la facciata aprendovi una porta laterale e, affinché il tutto non risultasse antiestetico, si prolungò la facciata anche dalla parte opposta ponendovi una porta finta a cui non corrispondeva un reale prolungamento dell'edificio. Il recupero della parte vuota fu effettuato in un secondo tempo con la costruzione di due stanze per riporvi paramenti sacri e lampioni occorrenti per l'amministrazione del viatico. Poco tempo dopo anche queste stanze furono trasformate in una cappella dedicata a S. Lorenzo. Con questa le cappelle erano in numero di sei ma ebbero vita breve perché furono trasformate tutte in altari laterali a seguito della demolizione delle pareti di divisione per far posto alle due navate minori. Il Restauro del Coro Il coro si presentava in un precario stato di conservazione, le cause di tale degrado erano riconducibili a diversi fattori. Erano evidenti attacchi di insetti xilofagi in diverse zone del manufatto, in particolare alcuni elementi del coro risultavano seriamente compromessi. Le superfici erano ricoperte da diversi strati di sedimentazioni causati da ossidazioni di oli e polvere le quali alteravano pesantemente la naturale cromia e patina originale del tempo; erano inoltre evidenti delle macchie dovute a sgocciolature d'acqua. La struttura del coro era in un discreto stato di conservazione, nonostante ciò, si notavano diverse e numerose parti mancanti; fessurazioni dovute al naturale ritiro del legno erano presenti in alcune specchiature dei dorsali, nei pannelli sottostanti le sedute e su tutto il piano di calpestio. Il littorile e il leggio mostravano le medesime problematiche relative al coro. Il lavoro di Restauro eseguito dagli architetti Alessandro Pastorelli e Federico Mazzei è stato caratterizzato dalle seguenti fasi lavorative: 1. Pulitura delle superfici con solventi idonei alla rimozione dello sporco e nel rispetto della patina naturale del legno. 2. Integrazioni lignee con legno stagionato della stessa essenza di tutte le parti mancanti 3. Risanamenti delle fessurazioni delle specchiature e del piano di calpestio 4. Consolidamento delle parti maggiormente degradate 5. Disinfestazione antitarlo e antimuffa mediante nebulizzazione, in modo da raggiungere la parte retrostante (tra la schiena del coro e la muratura) 6. Ottimizzazione delle integrazioni 7. Stuccatura delle piccole lacune e dei fori dei tarli con cera vergine d'api e cera carnauba tonalizzate 8. Verniciatura a base di oli essenziali e resine naturali come in origine 9. Verniciatura della pedana di calpestio con vernice specifica ecologica 10. Protezione finale delle superfici con stesura di cera neutra; tale finitura favorisce la traspirazione e l'elasticità del legno, consentendo inoltre una facile manutenzione periodica del manufatto.
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asd elba volley da asd elba volley pubblicato il 6 Novembre 2013 alle 11:43
ELBA VOLLEY BLU NAVY SERIE D Sabato 2 novembre , prima partita casalinga delle stagione, al Palazzetto Monica Cecchini per la Serie D dell’Elba Volley Blu Navy e prima vittoria per le ragazze biancoverdi che , alla terza giornata del Campionato Regionale di serie D, conquistano 3 punti contro la formazione del Casa Culturale Folgore di Ponte a Egola. Buona quindi la prima in casa per Lottini e compagne che, in poco più di un’ora, piegano senza problemi la squadra ospite con un perentorio 3-0 e con una prestazione di buon livello in un match che non è apparso mai in discussione, Le ragazze del Casa Culturale Volley sono state in partita solo nel primo set dove, nella parte iniziale, sono state anche in vantaggio addirittura con un break di 4 punti. A dir la verità il vantaggio delle ospiti appare da subito dovuto soprattutto a delle disattenzione dell’Elba Volley Blu Navy che paga un avvio un pò in sordina. Arrivati sul 16-16 però le ragazze di Di Pede cambiano marcia e, con una Berti in giornata di grazia, cominciano a macinare gioco conquistando punti su punti. Il gioco ora è più efficace e, grazie ad una seconda linea più precisa, Balestrini in regia sfrutta bene tutte le sue attaccanti conquistando il set per 25-21. Il secondo e terzo set sono appannaggio delle ragazze biancoverdi che salgono in cattedra e strappano i due parziali con il punteggio di 25-10 e 25-13, parziali che la dicono lunga sull’andamento del match. Molto soddisfatto l’allenatore Di Pede per la prestazione di tutte le sue atlete incluse quelle – continua l’allenatore dell’Elba Volley Blu Navy - che sono entrate a partita in corso e che hanno sfoderato un’ottima prestazione. Da sottolineare anche l’esordio delle giovani, classe '96, Cazzorla Giulia e Paoli Francesca che al primo ingresso in prima squadra hanno già fatto vedere ottimi progressi. Prossimo appuntamento sabato 9 alle ore 17,30 a S.Maria A Colle in Provincia di Lucca contro la Frates-System. Risultato: Elba Volley Blu Navy 3/0 (25-21;25-10;25-13) Formazione: Carlotta Balestrini, Laura Berti, Giulia Cazzorla, Alessandra Cioni, Elena Falleni, Evelyn Gaggino, Serena Giardini, Melani Jayamanna, Beatrice Lori, Monica Lottini,Irene Niccolai, Francesca Paoli, Ilaria Tagliabracci. 1° e 2° allenatore: Mario Di Pede e Silvia Sotgiu
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leggermente incavolato da leggermente incavolato pubblicato il 6 Novembre 2013 alle 10:46
comincio a pensare che i soldi per l'alluvione che sono presso la banca nell'elba non li vogliano dare(in malafede) MA NON PENSATE CHE MAGARI QUALCUNO PUO AVERNE DAVVERO BISOGNOOOOO :bad:
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Per Pileri da Per Pileri pubblicato il 6 Novembre 2013 alle 8:52
Volevo complimentarmi per la giusta articolata e motivata risposta. L'istruzione e i convincimenti sono assolutamente indispensabili nel percorso di ogni persona. Pochi hanno argomentazioni come la sua . E' stato un piacere leggere.
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FONDAZIONE ISOLA D’ELBA Onlus da FONDAZIONE ISOLA D’ELBA Onlus pubblicato il 6 Novembre 2013 alle 8:44
La mattina di [COLOR=darkblue]sabato 16 Novembre 2013 [/COLOR] sarà ufficialmente presentata in un convegno pubblico la [COLOR=darkred]FONDAZIONE ISOLA D’ELBA Onlus [/COLOR] . Costituita nello scorso mese di maggio, la Fondazione ha dovuto attendere i tempi tecnici per riconoscimenti e autorizzazioni , adesso può finalmente operare in piena efficienza. Siamo dunque agli esordi di un nuovo e straordinario strumento che potrà agire a favore dell’ Elba, in collaborazione con le altre istituzioni, ma senza dover attendere finanziamenti pubblici da Enti esterni. La Fondazione riuscirà a mantenere sull’Elba, grazie al 5 x 1000, una parte rilevante delle risorse fiscali prodotte dal territorio. Anche coloro che pur residenti in altri luoghi vorranno destinare il loro 5 x 1000 all’Elba, tramite la Fondazione adesso potranno farlo e sono molti i facoltosi turisti che amano e vogliono aiutare la nostra isola. Inoltre la Fondazione sta attivando importanti sinergie e raccoglierà contributi da enti e imprese private, come ad esempio Conad che verserà alla Fondazione parte dei suoi incassi. La Fondazione potrà anche contare sui contributi dei suoi soci, anch’essi fiscalmente detraibili. Infatti la Fondazione, oltre alle risorse già versate dai Promotori, potrà anche raccogliere adesioni da parte delle varie categorie di soci: Fondatori, Partecipanti, Sostenitori, Ordinari. Tutti possono associarsi: privati, enti o imprese. Sarà inoltre possibile associarsi come volontari, offrendo tempo e lavoro in favore degli scopi della Fondazione . Il volontariato sarà il vero motore della Fondazione che si organizzerà con diverse commissioni (Ambiente, Sanità, Cultura, Aiuto sociale, Trasporti, Turismo, Scuola, ecc ), gruppi di lavoro formati da cittadini competenti che porteranno proposte al vaglio del Consiglio di Amministrazione che sarà eletto .
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Elbano da Elbano pubblicato il 6 Novembre 2013 alle 8:38
Tassa di sbarco a 5 €. ma siamo matti ? Non essendo più residente lavorando a Milano per venire all'isola per trovare i miei parenti dovrò pagare la tassa di sbarco così esosa? Ma avete deciso di morire di fame ? E' così che s'incrementa il turismo e poi pensate all'aeroporto di Campo ? Ecco perché siamo costretti ad emigrare. Politici di destra e di sinistra o di centro ci siete o ci fate?
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x Claudia Pileri da x Claudia Pileri pubblicato il 6 Novembre 2013 alle 7:44
Cara Claudia, ammiro molto le tue osservazioni dette con semplice verità, fermezza e con ragione da vendere. Complimenti Saluti Silvia
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R. Sandolo da R. Sandolo pubblicato il 6 Novembre 2013 alle 5:22
[COLOR=blue] [SIZE=4]Progetto Montecristo 5 NOVEMBRE 2013[/SIZE] [/COLOR] L’Associazione Amici di Montecristo che continua l’opera e l’attività di conoscenza sull’isola di Montecristo è lieta di annunciare a tutti i soci e al pubblico, quanto segue. Un progetto di studio sullo stato attuale del complesso medioevale (Monastero e Grotta del Santo) dell’isola di Montecristo, dopo essere stato presentato dal prof. Marcello Camici, socio dell’associazione, al Corpo Forestale dello Stato di Follonica, che amministra l’isola, ha ottenuto il permesso per la sua realizzazione. Per l’elaborazione del Progetto è stato coinvolto il Laboratorio di Topografia della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Perugia su richiesta di Sandra Togni, presidente dell’Associazione Amici di Montecristo. L’equipe di ricercatori insieme all’Associazione sono sbarcati a Montecristo il 10 giugno 2013 grazie all’imbarcazione messa a disposizione dal capitano Mario Lanera di Portoferraio, al comando di Alfredo del centro sub il Corsaro di Pareti. Considerata l’ubicazione del complesso monumentale, la difficoltà a raggiungerlo (a piedi) e il limitato tempo a disposizione per il rilievo, si è deciso di utilizzare un insieme integrato di tecniche avanzate che la Geomatica (denominazione moderna della “Topografia”) mette oggi a disposizione. Sull’ isola il Laboratorio di Topografia dell’Università degli Studi di Perugia ha eseguito un rilevamento tridimensionale dell’antica Abbazia di San Mamiliano. Si è proceduto successivamente ad un raffinato e particolareggiato rilievo con tecniche geomatiche integrate dell’abbazia stessa. Per le prossime settimane si annunciano dei risultati interessanti per l’aspetto storico e scientifico. La nostra associazione, appena sarà in possesso di notizie ufficiali sugli elaborati ottenuti dall’Università di Perugia, provvederà a comunicarli, nel modo più appropriato, ai media locali e nazionali. Raffaele Sandolo ASSOCIAZIONE AMICI DI MONTECRISTO
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Francesco Semeraro da Francesco Semeraro pubblicato il 5 Novembre 2013 alle 22:01
[SIZE=4][COLOR=darkblue]SULL’AUTORITA’ PORTUALE, NON VOGLIAMO ESSERE COLONIZZATI. [/COLOR] [/SIZE] Sui vari organi di informazione, circolano articoli e opinioni sulle prossime nomine che determineranno la guida dell’Autorità Portuale Piombino - Elba. Sono stati fatti molti nomi validi sia nel campo della cultura, sia professione, ma alcuni di loro, a mio giudizio, improponibili perché non sono l’espressione del territorio Elbano il quale esige una figura che possa assicurarle un futuro di vera continuità territoriale . I comuni Elbani che possono esprimere pareri di nomina sono Portoferraio e Rio Marina, il perché non lo so così come non so perché Campo, Capoliveri e Marciana PRENDERANNO 156 mila euro di finanziamento pubblico del fondo Regionale per la montagna e gli altri cinque Comuni NO. (questa è un’altra storia però sempre molto strana) Nella direzione APPE uscente, Rio Marina era rappresentata, ora dovrebbe essere la volta di Portoferraio poter scegliere un suo delegato e non indicare un nome di oltre mare come è stato impropriamente fatto. Penso che l’Elba, tramite Portoferraio, possa designare persone di tutto rispetto e capaci professionalmente per occupare un incarico di concetto come l’Autorità Portuale. Cito alcuni nomi che a mio parere e per incarichi in precedenza occupati, potrebbero stabilirsi su quelle poltrone: Roberto Peria, Angelo Zini, Maurizio Papi, Angelo Banfi, Danilo Alessi, Paolo Di Pirro, Piero Landi, Massimo Correani, Francesco Bosi, Giovanni Fratini, Carlo Gasparri, Sergio Bicecci, Mario Ferrari, Luigi Lanera, Roberto Marini, Andrea Gelsi, Claudio Della Lucia, Paolo Ferruzzi, Franca Rosso. Forse ho dimenticato qualche nome di sicura capacità e me ne scuso, ma di certo chi di Loro venisse eletto, farebbe sicuramente il bene dell’Elba sia sotto il profilo Portuale e organizzativo, sia ambientale demaniale e con particolare attenzione alle problematiche turistiche. Francesco Semeraro
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PDL da PDL pubblicato il 5 Novembre 2013 alle 18:50
x Elbano di Marina di Campo. Hai votato PDL e non lo voterai più??? Nemmeno se ti vedo!!! Continua a votare PD come hai sempre fatto, che ti troverai bene...
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PIUTOSCANA da PIUTOSCANA pubblicato il 5 Novembre 2013 alle 16:34
[SIZE=4][COLOR=darkred]“Regione va contro la volontà popolare” [/COLOR] [/SIZE] [FONT=comic sans ms][COLOR=darkblue]Lazzeri e Gambetta Vianna intervengono sul voto contrario dell’Aula di Palazzo Panciatichi alla fusione soprattutto dei Comuni di Campiglia Marittima-Suvereto, Villafranca in Lunigiana-Bagnone, Aulla-Podenzana e Capannoli-Palaia-Peccioli [/COLOR] [/FONT] «In un solo caso su cinque ha vinto il “no”. Con questo voto, la Maggioranza in Consiglio regionale ribalta la volontà popolare». È quanto sostiene il consigliere regionale di Più Toscana-Federazione dei Cristiano Popolari, Gian Luca Lazzeri, sul voto contrario dell’Aula di Palazzo Panciatichi alla fusione dei Comuni di Campiglia Marittima-Suvereto, Villafranca in Lunigiana-Bagnone, Aulla-Podenzana, Capannoli-Palaia-Peccioli e Borgo a Mozzano-Pescaglia. «I risultati del voto sono sotto gli occhi di tutti. Solo nel referendum di Borgo a Mozzano-Pescaglia ha vinto il “no” col 58,41% dei voti. Negli altri quattro casi, la maggioranza dei cittadini ha optato per la fusione, ma la Regione ha deciso di andare contro la volontà popolare». Infatti, a Campiglia Marittima-Suvereto ha prevalso il “sì” col 54,58% dei voti, a Villafranca in Lunigiana-Bagnone il “sì” ha registrato il 62,30%, ad Aulla-Podenzana il 60,78% e a Capannoli-Palaia-Peccioli il 53,38%. «Sicuramente – spiega Lazzeri – c’è stata una campagna di informazione non efficace nei Comuni più piccoli. Infatti, sono stati soprattutto i cittadini dei Comuni più piccoli a votare “no”. Ma se guardiamo ai risultati dei referendum per i quali si è votato oggi in Consiglio regionale, è evidente che in quattro casi su cinque abbia prevalso il “sì”. Purtroppo, a quanto pare chi guida questa Regione vuole l’unanimità per cambiare le cose. Tutti devono essere d’accordo sulla fusione altrimenti non si fa. A questo punto, mi chiedo se abbia senso continuare a fare i referendum se la volontà popolare viene sovvertita in Consiglio regionale, visti i costi rilevanti dei referendum a carico delle casse regionali…». Sul tema interviene anche il capogruppo di Più Toscana-Federazione dei Cristiano Popolari, Antonio Gambetta Vianna, per il quale «adesso il rischio è che le fusioni dei Comuni vengano imposte per legge, così come è già stata imposta l’unificazione di alcuni servizi per i Comuni sotto i 5.000 abitanti».
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Elbano da Elbano pubblicato il 5 Novembre 2013 alle 16:03
che schifo vedere la difesa da parte del PDL nella persona di Schifani. del ministro Saverino. Per salvare il suo capo difende i ladri, i padroni che fanno parte della casta e pagano i grandi boiardi di regime con prebende che offendono tutti i cittadini. HO SEMPRE VOTATO PDL, NON LO VOTERO' MAI PIU'.
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I PAESAGGI DELLA BELLEZZA da I PAESAGGI DELLA BELLEZZA pubblicato il 5 Novembre 2013 alle 15:57
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PIUTOSCANA da PIUTOSCANA pubblicato il 5 Novembre 2013 alle 15:45
[SIZE=4][COLOR=darkred] “Crisi di fiducia col territorio e livornesi in fuga: il 33% dei ricoveri ospedalieri dei residenti avviene fuori dai confini dell’Asl 6” [/COLOR] [/SIZE] «L’Asl 6 al centro di una crisi di fiducia col territorio. Nel 2012 il 33% dei ricoveri ospedalieri riguardanti residenti nell’Asl livornese è avvenuto fuori dal territorio dell’azienda sanitaria. In pratica 3 cittadini su 10 nell’ultimo anno hanno preferito farsi curare oltre i confini dell’Asl 6». È la dichiarazione del consigliere regionale di Più Toscana e membro della IV commissione Sanità, Gian Luca Lazzeri, che lancia l’allarme sul clima di diffidenza verso l’azienda sanitaria livornese. «Negli ultimi 2 mesi – sottolinea – ci sono giunte lamentele da persone costrette a lunghe attese per esami diagnostici. Dagli ultimi dati disponibili sul sito Asl 6, aggiornati a settembre 2013, risulta che i tempi d’attesa medi (esclusi gli esami per i quali sono attivi i protocolli “H 72” che permettono, in casi selezionati, l’erogazione della prestazione entro 72 ore) siano per una mammografia di 366 giorni, per un’ecografia all’addome di 167 giorni e 237 giorni per un ecocolordoppler dei vasi periferici. Ecco una dei motivi della crisi di fiducia dei livornesi verso la propria Asl. I dati della mobilità ospedaliera infatti parlano chiaro, nel 2012 sul totale dei 48.007 ricoveri ospedalieri riguardanti cittadini residenti nel territorio dell’Asl 6 ben 15.722 sono avvenuti al di fuori dell’azienda sanitaria. Di questi, 1.968, cioè più del 4% sono avvenuti in un presidio ospedaliero della stessa Area Vasta cioè nelle Asl di Pisa, Lucca, Versilia e Massa. Un numero, in proporzione, rimasto stabile rispetto al 2011 quando le “fughe” di ricoveri verso le Asl della stessa Av furono il 4,2%. In pratica l’emorragia di ricoveri verso Pisa, Lucca, Versilia e Massa è rimasta invariata. In crescita rispetto al 2011 il numero di residenti dell’Asl di Livorno che si sono fatti ricoverare in aziende ospedaliere di un'altra Av, passati dai 4,4 % del 2011 al 5% del 2012 con 2.383 unità. Il dato dei ricoveri dei livornesi fuori dai confini regionali invece nel 2011 è di 4.059 unità, cioè il 7,4% del totale di ospedalizzazioni dei residenti nel territorio dell’Asl 6. Mentre quello 2012 non è ancora disponibile. Ma se i livornesi hanno una crisi di fiducia verso le strutture sanitarie del territorio, non va meglio per chi non risiede nell’Asl 6 ma potrebbe gravitare in aree sanitarie limitrofe. A diminuire infatti è stata anche la capacità attrattiva dell’azienda livornese: se nel 2011 i ricoveri provenienti da altre Aree Vaste erano stati 1.215 unità nel 2012 la cifra scende a 1.011. Dati che vanno a braccetto – prosegue – con la diminuzione di posti letto ordinari e dimissioni. I primi calati di 3 unità dagli 829 del 2011 ai 826 del 2012, le seconde diminuite di 1.879 unità nel biennio 2011-2012. Segnali di sistema sanitario locale che arranca sempre di più nell’erogare servizi ai propri cittadini, che di conseguenza cercano risposte altrove con ripercussioni economiche sul bilancio dell’azienda sanitaria. Il confronto fra mobilità passiva, ovvero quanto l’Asl deve rimborsare ad altre strutture sanitarie per i servizi erogati ai propri cittadini, e mobilità attiva, cioè il rimborso che l’Asl riceve per servizi erogati a pazienti di altre aziende sanitarie parla chiaro: nel 2012 la passiva (111.075.404 di euro) era quasi 6 volte di più dell’attiva (15.004.027 di euro), per un saldo negativo di 96.071.377 di euro. Più Toscana nasce con una scelta di campo solidaristica per difendere gli interessi dei toscani e rispondere ai bisogni degli ultimi. In questo momento la fuga dall’Asl 6 è dovuta alle difficoltà sofferte dai livornesi come riportato dai recenti casi di cronaca. I tagli ai posti letto, non fanno altro che alimentare la fuga dei cittadini, a caccia di servizi in altre Asl, in un circolo vizioso dove la diminuzione di utenti rischierà di giustificare nuovi tagli».
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x Fabrizio Prianti da x Fabrizio Prianti pubblicato il 5 Novembre 2013 alle 14:59
Sig. Prianti, mi sembra di capire che mi vengano attribuiti diversi post; le segnalo che oltre a questo, io ho inviato un solo post, il Messaggio 59164 del 03.11.2013, 14:07. Se gliene sono pervenuti altri a mio nome, le assicuro che non sono miei. Colgo invece l'occasione per farle notare un particolare, che altrimenti avrei sorvolato, che è questo: il mio post era indirizzato al sig. Gasparri ed al Sig. Prianti , ma è stato da lei modificato smarcandosi da destinatario con l’aggiunta arbitraria di un “per conoscenza” dietro il suo cognome. Non è che questo mi intristisca più di tanto, però, visto che ci siamo, le voglio far notare che il post con il filmino in cui Carlo Gasparri disquisisce sui castagneti abbandonati dai proprietari, è stato pubblicato anonimo e senza note al riguardo all’anonimato, pertanto, in questo caso, non è assolutamente fuori luogo ipotizzare, che il post sia da attribuire al direttore/responsabile di Camminando cosi come avviene per gli articoli non firmati su di un media qualsiasi. Ancora una nota: io non accuso lei di una colpa (tacciare), non taccio lei di “antiparco”, voglio invece farle notare che non condivido il modo (propagandistico a mio avviso ovviamente) con il quale si porta avanti un legittimo dissenso sulle politiche di amministrazione-gestione del Parco. Ciò detto, sappia che non mi dispiace affatto che lei sia una persona più ambientalista di me, ce ne fossero, l’importante però è che quando si parla di ambientalismo, si parli della stessa cosa. Per esser chiari è mia convinzione che ambientalismo non è sparare a uccelli, lepri o pesci per “divertimento” o per “passione” o per “sport” o per “agonismo”, ambientalismo non è arrivare sul Capanne col fuoristrada a quattro o a due ruote e nemmeno far finta di non vedere o dare del visionario a chi li vede, palesi sversamenti di bottino per paura di far scappare i turisti, etc. Ambientalismo vuol dire rispetto dell’ambiente e basta ed il significato di “rispetto” non ha bisogno di essere ridefinito magari ad personam. Claudia Pileri
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alluvione Marina di Campo da alluvione Marina di Campo pubblicato il 5 Novembre 2013 alle 13:35
[SIZE=4][COLOR=firebrick]Anniversario alluvione Marina di Campo: aspettando i rimborsi [/COLOR] [/SIZE] Il giorno 7 novembre 2011 il territorio del comune di Campo nell'Elba fu colpito da un violentissimo temporale, in 3 ore scesero 285 millimetri di pioggia che provocarono diversi straripamenti di torrenti e fossi. Nelle frazioni di Cavoli, S.Piero e il capoluogo Marina di Campo ci furono quasi 300 aziende allagate, 438 veicoli danneggiati, 678 abitazioni private colpite. Crollò un ponte sulla provinciale per S.Piero, il lungomare e le spiagge di Marina di Campo e Cavoli vennero completamente stravolti nel loro aspetto fisico; a Marina di Campo ci furono 2 vittime e 4 feriti, oltre 105 nuclei familiari sfollati presso hotel o parenti. Per i primi 3 giorni in certe zone mancò la corrente elettrica, l'acqua ristagnò nelle zone più depresse e molti abitanti furono riforniti di generi alimentari dalla Protezione Civile e dai volontari accorsi da tutta l'Elba. Una colonna di aiuti in partenza per dare il cambio a volontari elbani già partiti soccorrere la Lunigiana colpita il 25 ottobre venne dirottata su Marina di Campo. La macchina degli aiuti immediati si mosse benissimo nelle prime due settimane, poi quando è cominciata la trafila burocratica per avere aiuti economici si ebbero le prime amare sorprese. A eccezione di un immediato aiuto della Camera di Commercio di Livorno che stanziò e distribuì circa 120.000 euro alle aziende molto tempo si è poi dovuto aspettare per avere effettivi aiuti economici. Lo stesso slittamento di 6 mesi dei pagamenti tributari venne affrontato con ambiguità, di fatto la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della possibilità del rinvio delle tasse avvenne a scadenza ormai arrivata. La palude della burocrazia in pratica si era sostituita al fango dell'alluvione. Certificare i danni diventò un vero calvario fatto di carta di fotocopie e raccomandate a tutti gli Enti. Le automobili dei privati verranno risarcite dopo un anno e mezzo. Le aziende chiuderanno l'istruttoria il 30 novembre prossimo e forse vedranno i contributi arrivare nei primi mesi del 2014. Le famiglie stanno ancora aspettando un piccolo bonus alluvione deliberato dal Comune di Campo che ha stanziato un piccolo budget da sommarsi alle donazioni di privati pervenute alla Banca dell'Elba. Nessun Ente pubblico autorizzò sconti sulle proprie tasse palesi o nascoste a favore degli alluvionati. Arrivò subito la "tassa sui fossi" e chi acquistò un auto usata per sostituire l'auto perduta nell'alluvione dovette pagare la tassa provinciale di passaggio di proprietà, la famigerata Imu sarà applicata sugli immobili alluvionati, nessun aiuto era previsto per acquistare nuovi arredi ed elettrodomestici per le famiglie che avevano perso tutto in quel diluvio del 7 novembre. Nei primi momenti operò un altro comitato per gestire i casi delle famiglie più bisognose per il reperimento di mobili ed elettrodomestici usati o a prezzi contenuti e gestire alcune piccole somme di donazioni; poi tutto è rallentato. I privati dichiareranno 50 milioni di danni subiti alle abitazioni, auto e aziende. Un'attività artigianale e commerciale, un forno con annesso spaccio, rimarrà chiuso per lavori di ristrutturazione per oltre un anno e mezzo. Molti di quei 50 milioni di danni denunciati non sono contemplati come rimborsabili nei fondi stanziati, sono stati stanziati complessivamente circa 5 milioni di euro. Chi ha intonacato la casa con l'aiuto di amici non potrà vedersi rimborsati neppure i soldi spesi per cemento e vernici. Solo i lavori di ristrutturazione con fattura e rigorosa tracciabilità dei pagamenti sono ammessi a rimborso, questo di fatto esclude ogni lavoro svolto in economia sia di privati che di aziende. Poi si aprirà come ultimo capitolo quello dell'esibizione del Durc, il documento di regolarità contributiva, ma come può un'azienda alluvionata e in difficoltà economica rispettare tutte le date del pagamento delle tasse per due lunghissimi anni? La paura è che dei soldi stanziati potrebbero arrivarne a destinazione ancora meno, una tassa non pagata, un pagamento fatto in contanti entro i termini di legge dei mille euro, una voce in fattura contestabile tutto potrà contribuire a rendere vane le aspettative degli imprenditori colpiti dall'alluvione. Queste problematiche le abbiamo discusse e confrontate con gli alluvionati della Lunigiana e di Albinia, sono intercorsi scambi di mail, telefonate e condivisioni sulle pagine facebook dei rispettivi comitati alluvione. Tre alluvioni ma sempre gli stessi problemi: siamo sicuri che questo sia il miglior modo di aiutare le famiglie e le imprese alluvionate? Aspettare un anno quando va bene e oltre 2 anni quando va male, è un tempo esageratamente lungo per chi deve affrontare anche la stretta creditizia delle banche a famiglie e aziende. Chi può fare credito a una coppia di pensionati di 80 anni che abbiano necessità di un prestito per risistemare la propria casa? Il discorso sulla difficoltà di poter ottenere gli aiuti è lungo e articolato: certo bisogna scoraggiare i furbi, ma certamente il meccanismo dei rimborsi ha scoraggiato e umiliato gli onesti. Una giornalista ci ha rivolto una domanda: quale sarà l'azienda che riceverà il maggiore aiuto? Il nostro sospetto è che una delle aziende che beneficerà maggiormente degli aiuti sia Sviluppo Toscana, l'azienda incaricata dell'intricata istruttoria dei rimborsi alle aziende. saluti il Paolo Franceschetti 338 83 17 407
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Mario da Mario pubblicato il 5 Novembre 2013 alle 13:15
ormai sono più di 20 giorni i lastroni hanno il pelo...........
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ELBA '97 VOLLEY da ELBA '97 VOLLEY pubblicato il 5 Novembre 2013 alle 7:49
[SIZE=4][COLOR=darkblue]VITTORIA PER L'ELBA '97 SEZ. VOLLEY A SERRAVEZZA CAMPIONATO SERIE C FEMMINILE. [/COLOR] [/SIZE] Sabato 2 Novembre ancora una vittoria per l'Elba '97, che ha giocato in trasferta a Serravezza contro la Pallavolo Versilia ed ancora una volta con il risultato di 3-0. E' stata una partita preparata tatticamente in modo magistrale dal Coach Stacchini, realizzata poi dalle ragazze che hanno fatto tutto quello che aveva escogitato la loro allenatrice. Infatti sono state letteralmente annientate le giocatrici (i due centrali veramente forti) che erano il punto di forza della squadra lucchese, con una tattita di servizio-muro impeccabile. Ancora una volta il fondamentale muro-difesa si è rilevato vincente per la compagine elbana. Le nostra ragazze non hanno regalato niente alle avversarie, che sono rimaste per l'intera gara in balia delle isolane. Vittoria netta, che non ha lasciato scampo alla Pallavolo Versilia, come dicono i parziali (14-25; 15-25; 19-25). Un plauso va a tutte le ragazze scese in campo che sono state concentrate per tutta la partita e hanno sciorinato una prestazione davvero di alto livello. Non possiamo che ringraziare questa squadra che in questi due anni ci ha regalato delle grandissime emozioni e che finora è protagonista anche in Serie C, categoria immediatamente inferiore ai Campionati Nazionali. Ricordiamoci che due anni fà queste ragazze partecipavano al Campionato di 1° Divisione. Sabato prossimo ci sarà l'incontro casalingo con lo Scandicci, società che milita con la prima squadra nel Campionato Nazionale di Serie A2 e quindi sicuramente sarà una partita molto difficile per la nostra compagine. Aspettiamo tutti i tifosi a sostenere la squadra elbana al Palazzetto "Monica Cecchini", sabato 9 Novembre ore 17:30. ELBA '97: Caristi Michela, Cottone Anita, Donigaglia Agnese, Flores Romina, Mastropaolo Manuela, Savostianova Elvira, Vannucci Emanuela, Vitaliano Valentina, Vittorini Cecilia, Vitiello Chiara, Zingoni Eleonora. Allenatrice: Patrizia Stacchini.
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CTP di Portoferraio da CTP di Portoferraio pubblicato il 5 Novembre 2013 alle 7:34
[COLOR=firebrick]CTP- Centro Territoriale di Educazione Permanente degli Adulti[/COLOR] [COLOR=firebrick]c/o Istituto comprensivo di Portoferraio[/COLOR] [COLOR=firebrick]viale Elba 23/25 - 57037 Portoferraio (LI)[/COLOR] Inizieranno la prossima settimana i corsi non formali del CTP di INGLESE BASE e ATTIVITA’ ARTISTICHE: è ancora possibile iscriversi presso l’Istituto Comprensivo di Portoferraio – viale Elba 23/25 – Portoferraio. PER MAGGIORI INFORMAZIONI: telefonare alla segreteria del CTP al n° 0565 914375 oppure venire di persona all’Istituto Comprensivo di Portoferraio. COSA SONO I CORSI NON FORMALI?: sono corsi rivolti ad italiani e stranieri, di varie attività (VARIE LINGUE: Inglese su vari livelli base, intermedio, avanzato, conversazione – Tedesco – Spagnolo – Francese / TEATRO / CUCINA / INFORMATICA su vari livelli ad iniziare dal base / PATCHWORK / ATTIVITA’ ARTISTICHE / MUSICA ecc.). I corsi vengono attivati con un numero minimo di 10 corsisti. Dopo che le persone si sono iscritte vengono convocate in assemblea durante la quale vengono decisi la durata, i giorni e gli orari e, conseguentemente, il costo. E’ IN FASE DI ORGANIZZAZIONE IL CORSO DI TEDESCO BASE a cui attualmente sono iscritte 8 persone e il corso di CUCINA. Per gli altri, essendo ancora poche le iscrizioni, invitiamo tutti coloro che fossero interessati a farlo . Vi invitiamo a visitare il sito del CTP: [COLOR=blue]www.ctpportoferraio.it[/COLOR]
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Per prianti da Per prianti pubblicato il 5 Novembre 2013 alle 7:34
Caro Prianti , le critiche vanno accettate. Ha cestinato almeno 10 miei post che non erano contro nessuno e nemmeno contro gasparri volevano solo chiarimenti -- Grazie [COLOR=darkblue]Gent.le camminatrice, nessuna censura è stata applicata al suo ultimo post basta scorrere la pagina per trovare la sua esternazione indirizzata a x Carlo Gasparri Messaggio 59164 del 03.11.2013, 14:07 Inoltre gent.ma sig.ra Pileri non capisco come mi possa tacciare gratuitamente di "antiparco" solo perché sul mio guest è stato pubblicato uno dei tanti servizi di Carlo Gasparri. La prego quindi nelle sue esternazioni di considerare la mia persona, (sicuramente più ambientalista di Lei) , come un semplice gestore di guest book. [/COLOR]
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