per punto e virgola; Totò diceva anche...siamo uomini o caporali?Al massimo tu avresti voluto essere un capò......e forse qualche volta ti è anche riuscito, un cazzotto qua, una manganellata là......
per campese.......se di apparato vogliamo parlare, parliamone pure, si, ma di quello digerente di tutti i cittadini campesi che di quelli come voi non ne vogliono più sapere......fatevi da parte, arrendetevi, abbassate le mani, BASTA, STATE A CASA, GODETEVI I VOSTRI BENI, MA BASTA!!!!!!vi riciclate ad ogni tornata senza ritegno e poi vorreste fare la morale ad un ragazzo per bene. Come diceva il grande sopracitato: Ma ci faccia il piacere!!!!!!!!
113525 messaggi.
“TORNEREMO POVERI COME NEGLI ANNI ’50″ IL RAPPORTO DELLA COMMISSIONE EUROPEA CHE I PARASSITI NON HANNO MAI LETTO! LO SCOOP DI BARNARD E PARAGONE ALLA TRASMISSIONE “LA GABBIA”
"LA FINE DELLA CRISI E' UNA BUFALA"
[URL]http://bastacasta.altervista.org/p9134/[/URL]
Solo per 3 anni si riapre il tribunale elbano, ma che udienze si terranno?
Ricordo che già dieci anni c'erano tante udienze che si tenevano solo a Livorno, per esempio quelle comuni di separazione tra moglie e marito.
Un po' di zuccherino agli elbani in vista delle elezioni, prima della miseria che arriverà con il prossimo fiscal compact, dimezzare il debito pubblico nei prossimi venti anni, ce lo chiede l'Europa e l'Euro, al ritmo di cinquanta miliardi all'anno per venti anni, e allora vai con i tagli avanti tutta e tasse avanti tutta, una ripresa in retromarcia.
Continuando a sorridere per le citazioni adattate ad uso strumentale e conformi allo stile "macchina del fango" senza sostanza, ma giusto per direzionare la proprio rabbia verso la distruzione di qualsiasi messaggio alternativo che tenti contrastare una deriva anticostituzionale e in alcuni casi eversiva di parti dello stato, contribuisco (e sempre non nascondendomi sotto nome fittizi) con una citazione di Aristotele:
" L’equilibrio tra l’eccesso e la mancanza favorisce e presenza la virtù".
Chiaramente questo intervento me l'hanno imposto Grillo e Casaleggio con il loro metodo subliminale di controllo delle menti.
Quando il bue chiama cornuto l'asino, orgogliosamente asino.
Basta parole, come dicevano da militare, azzzione!
Ci sono dei CONNOTATI della superbia che non sbagliano mai. Vediamone alcuni:
1. Chi si offende facilmente e stenta a perdonare.
- Grillo&Casaleggio
2. Chi si compiace di essere sempre al centro dell'attenzione, ammirato, lodato, coccolato.
- Casaleggio
3. Chi soffre maledettamente e si irrita se viene biasimato.
- Grillo
4. Chi non pensa ad altro che a far bella figura, a comparire, ad emergere....
- Grillo Casaleggio
5. Chi vede tutto bello in sé e tutto brutto negli altri.
- Casaleggio
6. Chi vuole avere sempre ragione e nelle discussioni non cede mai.
- Grillo
7. Chi parla volentieri e spesso di sé.
- Grillo
8. Chi pretende di dar consigli a tutti, senza accettarne da nessuno.
- Casaleggio
Tutti costoro, ed altri ancora, sono evidentemente mossi da superbia e dalla presunzione di avere la verità in tasca.
F.D.
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Elezioni Sardegna, la guerra dei traghetti irrompe in campagna elettorale
I due contendenti, in terra come in mare, sono l’attuale governatore (e candidato) di centrodestra Ugo Cappellacci e l’armatore Vincenzo Onorato. La scintilla gli aiuti irregolari alla Saremar
di Monia Melis | 25 gennaio 2014
Commenti (3)
Elezioni Sardegna, la guerra dei traghetti irrompe in campagna elettorale
Più informazioni su: Aiuti di Stato, Elezioni Sardegna, Moby, Tirrenia, Traghetti, Ugo Cappellacci.
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In Sardegna la guerra dei mari attorno al Tirreno è entrata prepotentemente nella turbolenta campagna elettorale in vista del voto del 16 febbraio. I due contendenti sono l’attuale governatore (e candidato) di centrodestra Ugo Cappellacci e l’armatore Vincenzo Onorato, patron di Moby e socio di Tirrenia, due delle principali compagnie di navigazione da e per l’isola. Ognuno al suo posto da combattimento, come da tempo. Le accuse sono velenose e con strascichi sulla delicata politica dei trasporti: foraggiamento di un altro candidato in corsa per la poltrona da presidente. Ossia, sponsor semi-occulto. E il riferimento, velato, ma non troppo, va a Michela Murgia, la scrittrice che si presenta con la coalizione Sardegna possibile. Ma nessun nome è stato fatto, per ora.
E si ripetono le polemiche a tema, in linguaggio tutto marinaresco. Quelle dell’opposizione, da sempre all’attacco, e quelle della stessa Murgia che paragona l’attuale presidente allo ‘Schettino della politica’. Le insinuazioni di Cappellacci non sono passate inosservate. Durissima la replica di Onorato che annuncia querela per diffamazione e rilancia: “Sono ridicole affermazioni finalizzate strumentalmente a distrarre l’opinione pubblica“. Da cosa?. Dalla stangata arrivata dall’Ue sulla Flotta sarda, il progetto messo in piedi dall’esecutivo nell’estate del 2011 per contrastare il “caro traghetti” del 2011. Da Bruxelles è arrivata una nota: la Saremar, di proprietà della Regione, dovrà restituire 10,8 milioni di euro, considerati illegittimi.
La ragione è la stessa che affligge altre partecipate: aiuto di Stato, quasi un peccato originale per molte spa decotte tenute in piedi dai soldi pubblici. Il finanziamento avrebbe violato, secondo l’Ue, il principio di libera concorrenza, e procurato un vantaggio a danno delle altre compagnie. Due le contestazioni mosse dalla Commissione: un versamento di 6 milioni di euro in condizioni non di mercato e un ulteriore finanziamento di 10 milioni di euro per coprire i costi delle due tratte. Il primo non è stato fatto in presenza di un piano di ristrutturazione, il secondo non era accompagnato dalla specificazione degli obblighi di servizio e dal meccanismo di compensazione. Cappellacci denuncia un complotto e tempistiche sospette, viste le imminenti elezioni. E continua per la sua strada. Farà ricorso Tribunale europeo e alla Corte di giustizia e non rinuncerà al progetto. Considerato “una battaglia per la libertà”.
Flotta sarda: biglietti più bassi, conti in rosso
Sono due le tratte coperte dalla Flotta sarda, tenuta in mare per due anni consecutivi (2011 e 2012) con cui hanno viaggiato 464.295 passeggeri fino allo stand-by annunciato dallo stesso Cappellacci la scorsa primavera. Le navi, a noleggio, hanno fatto la spola – esclusivamente d’estate – tra Porto Torres e Vado Ligure e tra Olbia e Civitavecchia a prezzi decisamente ridotti. Scintu e Dimonios i nomi dal richiamo identitario dei traghetti con impresso sul comignolo il simbolo dei 4 mori. Nessuna gara e affidamento diretto a Saremar, ex Tirrenia diventata partecipata regionale, con l’iniezione di denaro pubblico. Quindi biglietti più bassi ma a carico del contribuente. Perché per ogni viaggiatore la Regione ha speso 41 euro e il costo del nolo era di circa 30mila euro al giorno. Da qui il richiamo della Corte dei conti, anche nazionale, che ha citato l’iniziativa come “fenomeno corruttivo”.
Il progetto è comunque andato avanti, almeno sulla carta, fino alla costituzione di una partecipata ad hoc nel settembre 2012: la Flotta sarda spa, con una legge in Consiglio regionale con i soli voti della maggioranza. Per ora solo una scatola che, con questa nuova costituzione, non ha mai operato. L’intento in tutti questi anni era “contrastare il monopolio Tirrenia”, far abbassare i prezzi, e soprattutto portare avanti una rivolta contro i “signori del mare”, come ha sempre ribadito Cappellacci. Armatori apostrofati in questi giorni addirittura “pirati”.
Il cartello delle compagnie
La battaglia navale nasce nell’estate del 2011, i prezzi dei biglietti da e per la Sardegna sono aumentati anche del 60 per cento, creando un crollo del traffico con ripercussioni anche sulle stagioni successive. I rincari simultanei non sono passati inosservati: l’Antitrust, su ricorso della Regione e delle associazioni dei consumatori, ha infatti sanzionato Moby, Grandi navi veloci, Snav e Marinvest con una multa da 8 milioni di euro per aver messo in piedi il cartello. Le compagnie hanno fatto ricorso e giustificato l’aumento con il caro-carburante.
Il fiume di denaro sul Tirreno
Quella sulla Flotta sarda non è l’unica inchiesta aperta dalla Ue: sotto il suo mirino c’è anche la privatizzazione della Tirrenia chiusa nel 2012 sotto il governo Monti. Bruxelles indaga per capire se il prezzo “è stato o meno congruo all’effettivo valore del marchio Tirrenia e delle sue navi”. La garanzia della “continuità territoriale”, tanto agognata , è costata 580 milioni di euro di contributi statali, ossia 72,6 milioni l’anno fino al 2020. La cordata acquirente ha garantito il rinnovo delle flotta e più viaggi. I nuovi proprietari non sono dei novelli inesperti, ma noti armatori attivi spesso nelle stesse tratte. La Cin, infatti, compagnia italiana di navigazione, in seconda versione, ha come socio di maggioranza al 40 per cento, la Moby di Vincenzo Onorato. L’ultima sanzione è recente, del 2014: l’Antitrust ha imputato a entrambe di non aver non aver rispettato, per quanto riguarda i prezzi dei biglietti, i parametri tariffari stabiliti dall’Autorithy in seguito alla privatizzazione Tirrenia. Già annunciato, ovviamente, il ricorso. Le multe sono rispettivamente 500mila euro per la Moby e 271mila per la Cin-Tirrenia. Poca cosa rispetto ai capitali, e interessi, che si muovono sul Tirreno.
Adalberto, ma perché proprio no le primarie?
Antonio Mastrapasqua è indagato per cartelle cliniche truccate e fatture gonfiate per un giro d''affari' di 85 milioni di euro, in qualità di presidente dell'ospedale israelitico di Roma.
Evidentemente aveva necessità di arrotondare gli 1,3 milioni di euro di emolumenti annuali percepiti come presidente dell'INPS, vicepresidente di Equitalia e per altri 23 incarichi cumulati a questi due.
Nè i governi di centrodestra e centrosinistra, né i successivi Monti-PD-PDL, Letta PD-PDL hanno mai ritenuto di intervenire rispetto a questo scandaloso cumulo di incarichi e di prebende.
E' bene ricordare che di questi governi hanno fatto parte negli anni anche gli attuali esponenti di Fratelli d'Italia, Lega, Destra, essendo Mastrapasqua, tra le altre cose, vicepresidente di Equitalia dal 2005 e Presidente INPS dal 2008.
E' troppo tardi, per tutti loro, per indignarsi. Ma c'è sempre tempo per smettere di votarli.
elezioni comunali 2014. Marini , Ferrari , ecc. ecc. credo che sia giusto trovare un unico candidato, ma è importante anche che il candidato scelga subito i suoi componenti .( assessori) E li presenti subito prima delle elezioni in modo da sapere per chi andiamo a votare.
Certo dietro un anonimato siete tutti Leoni!!!! Parlate sparlate.....
Invece guardandovi uno ad uno al di fuori dell'anonimato ( in piazza) sapendo chi siete sopratutto conoscendovi, siete proprio CONIGLI!!! Lo sarete per SEMPRE!! 🙂
Dopo le prime battute a caldo, è necessario raccontare qualche retroscena della vicenda, molto più complessa e rilevante di quanto forse qualcuno vorrebbe far credere.
Nel settembre 2012, il governo Monti, ignorando le fortissime proteste dell'Avvocatura, di migliaia di dipendenti del Ministero della Giustizia, Forze dell'Ordine e soprattutto della popolazione, decise di smantellare tutte le 220 Sezioni di Tribunale d'Italia, 667 Uffici del Giudice di Pace, 31 Procure della Repubblica e 31 Tribunali.
Un provvedimento epocale ( così fu definito dal Ministro del tempo), peccato che a spostarsi sarebbero stati centinaia di migliaia di persone ogni giorno!
I decreti sarebbero però entrati in vigore solo dopo un anno, e quindi la politica avrebbe avuto tutto il tempo per rimediare.
L' Associazione Forense dell'Isola d'Elba, che già aveva vinto una battaglia analoga nel 1998, si era da tempo già mossa con i vari esponenti politici.
Iniziarono i primi viaggi a Firenze, Livorno e Roma, con continue e febbrili riunioni per capire quali iniziative adottare.
Lo scenario politico sembrava andare nella giusta direzione, tant'è che presero il via diverse iniziative Parlamentari bipartisan ( alcune addirittura all'unanimità) volte a scongiurare la soppressione di almeno una parte degli Uffici Giudiziari.
In questo contesto ricevemmo varie rassicurazioni, che però non impedirono la chiusura di tutte e 220 le Sezioni in Italia.
Le pressioni politiche a livello nazionale erano ( e sono) fortissime.
La nostra Sezione è una delle più piccole in Italia, e si è trovata a lottare con altre realtà ben più importanti di noi politicamente, che potevano contare su decine di parlamentari di zona, e bacini di utenza di centinaia di migliaia di persone.
A ciò si aggiunga che alcuni Tribunali soppressi ( tanto per rendere l'idea Bassano del Grappa- Chiavari ed altri) avevano Uffici costruiti ex novo o completamente ristrutturati, costati ai contribuenti svariati milioni di euro.
Nessuno, in Italia, è però riuscito a riaprire gli Uffici chiusi!
Ce l'hanno fatta gli Elbani, ce l'hanno fatta con le 2000 firme raccolte ai gazebo, con gli articoli della stampa locale che hanno tenuti sempre accesi i riflettori, con i viaggi degli Avvocati e le decine di relazioni , con Napoleone e la Petite Armee che ci hanno restituito la chiave del Tribunale, e con i Sindaci dal Prefetto e le mutande finite sulla Rai.
Insomma, ce l'abbiamo fatta con le nostre forze, e di questo dovremmo esserne tutti fieri.
Questo provvedimento, costituirà anche un precedente legislativo circa la specificità del territorio insulare, e credo peserà molto di più anche nel futuro dell'Isola.
Infine, anche se credo se ne sia già compreso il ruolo, un particolare apprezzamento, mio personale, e dell'Associazione Forense dell'Isola d'Elba, all'On.le Silvia Velo, motore trainante della battaglia politica a Roma.
[COLOR=darkblue] Il Presidente dell'Associazione Forense dell'Isola d'Elba
Avv. Paolo Di Tursi [/COLOR]
Ho letto la bella notizia che il Tribunale dell'Elba verrà riaperto per 3 anni. Dobbiamo ringraziare l' ON. Silvia VELO per aver condotto da subito una battaglia per difendere un diritto degli Elbani
Caro Bertucci non ti puoi lamentare se gli elettori del PDL hanno votato per il Galli. Non mi dirai mica che a Rio Marina c'era un lista di centrosinistra e una lista di centro destra? Io ho visto due liste civiche, una di gente indipendente con gente di centrosinistra e un altra con gente del PDL insieme a gente di Rifondazione.
Elettore pdl
Ho letto l'intervista di Paolo Di Turzi sul Tirreno di oggi che ringrazia alcune persona che secondo lui hanno contribuito alla decisione del Consiglio dei Ministri.
Oltre ad alcuni politici di secondo e quarto piano ringrazia il Comune di Portoferraio (perchè non il sindaco?)e poi inaspettativamente il sindaco di Campo nell'Elba Vanno Segnini.
E gli altri sindaci? E la Velo e Matteoli che sono gli unici che parlano con il Governo?
Come mai queste dimenticanze?
Mi sembra una vergogna!
Un milite ignoto.
P.s.
Dimenticavo, o il Bosi intervistato da Tenews.it che c'entra?
Non ha mai detto una parola sul tribunale, anche perchè non ha nessun potere per intervenire e si sveglia ora che trova la pappa fatta?
Il V.presidente del CSM è dello stesso partito di Bosi e ha fatto fuoco e fiamme perchè non si toccasse la legge che chiudeva il tribunale. E poi Bosi è in pensione, un pensionato d'oro dopo tanti anni di Regione e Parlamento!
“L’esondazione si poteva evitare con normali azioni e interventi di prevenzione – critica il deputato a 5 Stelle originario di Finale Emilia Vittorio Ferraresi – basti pensare che il letto del fiume non viene dragato da decenni ed è più alto del livello della campagna circostante. Di fronte a carenze evidenti nelle politiche di prevenzione, invece, ci si aggrappa a concause di agenti estranei: le nutrie, le volpi, i tassi. Viene da chiedersi, perché non si è provveduto anticipatamente, sapendolo, per limitarne l’azione? L’azione di questi animali non può essere presa a giustificazione di gravi carenze della politica”.
[URL]http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/21/maltempo-modena-alluvionati-pronti-alla-class-action-vogliamo-i-responsabili/852575/[/URL]
[SIZE=4][COLOR=darkblue]SEGNALI DI CAMBIAMENTO [/COLOR] [/SIZE]
di Adalberto Bertucci
Ho letto con piacere l’articolo a firma Angelo del Mastro, che si mette in gioco presentando la costituzione di un comitato elettorale a favore della candidatura a sindaco di Mario Ferrari.
Bene, personalmente spero che questo riesca anche a risolvere il problema delle due o più liste civiche dell’area riconducibile al centrodestra, anche se nell’articolo di Del Mastro si parla di trasversalità, che può essere anche una cosa buona per risolvere i problemi di Portoferraio.
L’unico problema potrebbe nascere qualora si verificassero situazioni simili a quelle già verificatesi a Rio Marina dove, pur non essendosi presentate più liste, si sono registrati movimenti trasversali di appoggio a discapito del centrodestra riese che alla fine hanno portato alla vittoria la lista capeggiata dal neosindaco Galli. E di queste situazioni non ne devono più succedere
Sono personalmente favorevole alla candidatura di Mario, conoscendolo da moltissimi anni, un uomo nuovo per la politica, un uomo che conosce la storia, i pregi e i difetti di Portoferraio.
Avrà un compito molto difficile, dovrà trovare una squadra di persone serie con capacità diverse in vari ambiti per poter ridare a Portoferraio la vivibilità e la ripartenza economica che si merita dopo 10 anni di trascuratezza del sindaco Peria e della sua giunta comunale. Quindi il candidato a sindaco e il Comitato elettorale dovranno preparare un gruppo di lavoro esterno alla lista che abbia la conoscenza e il supporto di tutti i cittadini pronti a offrire i loro significativi suggerimenti per il bene della Città, per presentare un programma semplice e fattibile, operativo.
Certo, che come ho scritto alcuni giorni fa, mi auguro che si riesca a presentare un’unica lista, per non ripetere l’errore del 2009 che ha consentito al centrosinistra di vincere con solo il 40% dei consensi.
Chiudo il mio intervento invitando tutti coloro che aspirano a candidarsi nell’area di centrodestra a fare una valutazione politica importante e nello stesso tempo pensare al bene di Portoferraio e di chi ci vive. Perché è importante in questo momento essere uniti per il bene della nostra città.
[COLOR=darkblue]Bertucci Adalberto
Consigliere Comunale PDL-FI [/COLOR]
Chapeau, sig. Gentili, è semplicemente la verità.
Ogni tanto rileggo i bestiarii di Vito Crimi e di Beppe Grillo e francamente debbo dire che le sue considerazioni, sig. Mario, suonano come dei complimenti da educanda, al confronto.
Campese
certo che il livello mentale del nostro paese è veramente basso..... se esiste veramente una mente che riesce a partorire un post come il tuo! spero proprio che tu un giorno riesca a acquistarti un immobile e che poi trovi un inquilino simile...... non ti scordare che non è il primo sfratto forzoso che hanno subito....e scommettiamo che non sarà nemmeno l'ultimo? non sarà mica che l'hai "subito" anche te un procedimento del genere????opppoveratè....
Non credo che un po' di goliardia puo' essere confusa con la superbia... siamo seri.
Piuttosto, senza voler prendere le difese di Gentili e Danesi, non mi sembra che Diversi & Co manchino di superbia.
Diamo a Cesare quello ....
Sig. Danesi, condivido completamente le sue osservazioni e colgo l'occasione per chiarire che sono molto incaz@ato, questo si, ma non sto combattendo alcuna battaglia personale, assolutamente, né tantomeno cerco un confronto con persone che per definizione non accetterebbero mai. E’ risaputo che, se e quando avessero qualche cosa da dire, possono solo che postarlo via internet alle gerarchie superiori, unico canale di comunicazione permesso. Casaleggio e Grillo hanno ostentazione questa prassi fino alla nausea, pertanto sono perfettamente consapevole che è inutile provarci. Il motivo del mio coinvolgimento in un dialogo evidentemente unidirezionale, va invece cercato nella mia profonda incaz@atura per “l’estrosità paranormale”, molto vicina al falso ideologico, che sta alla base della costituzione del movimento ed alla disonestà intellettuale che pare governare le dinamiche operative. Mi fa incaz@are, oltre che preoccupare e non poco come cittadino, la frenesia quasi sadica che si legge inequivocabile nelle facce e nei toni delle parole (senza scomodare il maestro Grillo) degli affiliati Grillini quando urlano di voler sfasciare il sistema e punire gli eretici. Neanche incidentalmente si pongono il problema di come, nel frattempo , tutelare enormi fasce di cittadini arrivati allo stremo e di quali prezzi dovremo pagare per rimettere in piedi il paese. Di questo non gliene può fregà de meno, non è un problema per loro e se anche lo fosse non li riguarderebbe personalmente, per cui non esiste. Il loro obiettivo è mettere in crisi tutti, a prescindere. Non crediamo in Casaleggio? Bene, allora tutti meritiamo la punizione divina cosi come capitò al popolo Egiziano che dovette pupparsi le 10 piaghe, zitto e mosca. Si autoelevano a censori infallibili, pontificano, condannano, deridono, scherniscono le persone perbene scambiando per debolezze la corretteza ed il rispetto per gli altri. Quali esseri superiori unti da un Dio si considerano gli unici portatori di verità che però potranno rivelarci solo dopo la vittoria totale sul male. Mi fa incaz@are il fatto che non riconoscano le istituzioni del paese di cui poi se ne giovano a profusione per proteggersi dalle conseguenze per tutte le troi@te commesse al limite, se non al di fuori in tanti casi, della legalità. Ma ciò che mi manda in bestia più di ogni altra cosa e che non riesco ad ingoiare, è che come cittadino debba stipendiare, al pari di tanti altri ladri e mascalzoni che però ogni tanto provano a fare qualcosa, anche i parlamentari M5S che non fanno una mazza di niente se non impedire a coloro che hanno ancora un minimo di dignità e non sono pochi, di poter cambiare concretamente qualcosa in questo paese.
Mario Gentili