Caro Gluigi,
non voglio sembrarti capzioso o troppo cocciuto, per me questa è una questione di equità e dignità,
pur ammettendo che l' insularità e la colorazione politica possano causare un ostacolo, non vedo perché non porre almeno una domanda, magari attraverso un consiglio comunale, in cui pare si voti tutto all' unanimità. Il Consiglio voti un quesito da porre a Rossi e Gabrielli. Altra ipotesi: se la maggioranza ha sbagliato tempi e modi per porre una richiesta di rimborso, dove era la minoranza per evitare errori?
La risposta che “da Piombino in poi sono tutti sono comunisti cattivi” scagiona Vanno Segnini ma non la minoranza!
Personalmente penso che sicuramente ci sia stata una sottovalutazione da parte della Regione, ma se nessuno da Campo la incalza, il problema riamane irrisolto.
C'è una disparità di trattamento con la Lunigiana e la Maremma: chiaritelo in un consiglio comunale, valutate, votate e richiedete. Qualcuno vi risponderà. In base alla risposta valuteremo chi ha creato o imposto la situazione discriminatoria. Semplice
Non annoiamo i “camminatori”... ne riparleremo alla prima occasione.
113265 messaggi.
bisognerebbe andare cauti con la privatizzazione della Sanità; il privato accredita e convenziona solo specialistiche remunerative ed appunto ne è un esempio il centro diagnostico terapeutico di Venturina, dove viene svolta solo attività ambulatoriale.
Ma quale privato convenziona reparti Medici e Chirurgici che prevedano per esempio l'attività dell'urgenza nei festivi e nei notturni? oppure una geriatria od un Pronto Soccorso, specie in un Isola con un numero di residenti inferiore ai 30.000 abitanti?
la sanità convenzionata dovrebbe essere eventualmente un'alternativa non l'unica soluzione.
teniamoci la Sanità pubblica , con tutti i difetti.
Domenica dopo le partite ci sarà un incontro del Democratico Partito campese per presentare le novità in vista delle amministrative di Maggio, facce nuove, lontane da logiche di palazzo e di partito per costruire la casa di vetro.....
😮
Deh, da non perdere....anche perché in un paese deserto desolato dove la maggioranza è in letargo a casa o a spendere il sussidio di disoccupazione al caldo.....voglio proprio vedere IL NUOVO CHE AVANZA!
Al §alùt
Caro Paolo,
ti rispondo volentieri perché te lo devo, per la serietà ed il rigore che hai sempre dimostrato nell'affontare questa ed altre problematiche. E per la delicatezza del problema.
Ti rispondo in una maniera in cui un consigliere non dovrebbe mai rispondere: non lo so.
Potrei dirti che il problema è nella burocrazia imperante, nella difficoltà ad avere interlocuzione con protagonisti così lontani, nella condizione di insularità che rende molto difficile il rapportarsi con le istituzioni continentali, fino anche ad arrivare ad un valutazione più politica, laddove il problema di una comunità e di una Giunta non proprio di sinistra possa far pensare ad una sottovalutazione da parte delle istituzioni regionali notoriamente schierate (ma questa è una provocazione, non voglio nemmeno pensarci).
Tutte queste sono valutazioni forse banali ed un po' scontate che non possono soddisfare nessuno, né tantomento persone che hanno avuto drammi personali tutt'altro che lievi.
Allora rimane, amaro, il mio "non lo so".
Però ad una cosa credo.
Che da parte dell'Amministrazione Campese ci sia stato stato un grosso impegno, sia subito nel post-alluvione, sia successivo, al fine di riconoscere i giusti danni subiti dai propri cittadini.
Quando si è parlato dell'argomento, ho avuto spesso la sensazione di una amarezza di fondo dei protagonisti della vicenda nel constatare la difficoltà ad affrontare e risolvere al meglio una questione cosi delicata, malgrado l'impegno massimo profuso.
Io personalmente non so quanto un piccolo comune insulare possa imporre i propri argomenti a questi tecnocrati fiorentini.
In altre complesse situazioni abbiamo visto un impegno delle istituzioni elbane e della società civile nell'affrontare battaglie che, almeno fino ad ora, sembrano tutte perse (tribunale, ospedale, ecc.).
Allora ti rimpallo una domanda.
Non è forse troppo qualunquistico (ancorché assolutamente legittimo) addossare sempre le responsabilità agli amministratori locali di queste nostrane piccole comunità? Non sarebbe forse il caso di chiederci perché, in maniera più seria, questa comunità isolana sia sempre trattata come reietta e di livello inferiore rispetto ad analoghe zone continentali?
Il motivo principale non risiede forse nella nostra incapacità ad esprimere una classe politica che possa arrivare al potere, laddove il potere si gestisce davvero (Regione, Camera dei Deputati, ecc)?
Perchè i nostri politici arrivano sempre massimo alla Provincia (Ente in assoluto più inutile) e non passano mai quelle colonne d'Ercole del potere amministrativo che potrebbero indubbiamente darci più voce.
Non sarebbe ora di affrontare davvero questo tema?
La realtà, caro Paolo, per concludere il pistolotto fin troppo lungio, è che non contiamo davver un c@zz@!
Ed è su questo che, come comunità unita, dobbiamo seriamente interrogarci.
Gianluigi
Gianluigi, lei dice: "la politica, soprattutto quella locale, è prima di tutto un patto con i cittadini e, come tale, dovrebbe essere rispettato" e poi ancora, " Quando io ero all'opposizione della giunta Galli non ricordo di aver mai votato qualunque mozione della maggioranza (forse una volta sola per motivi etici e personali).
L'opposizione innanzitutto si deve opporre, o, al limite, si astiene".
Sbaglio se, da cio che dice, deduco che per lei la funzione primaria dell'opposizione è quella di cercare di far cadere chi governa che si tratti di Comune oppure di Nazione, a prescindere da come la maggioranza operi?
Ed ancora una cosa, che razza di patto esplicito si puo fare con i cittadini? Si chiede il voto ai cittadini non per fare in modo che la cosa pubblica venga amministrata al meglio, ma per impedire a chi vince le elezioni di governare fino a farlo cadere! Semplicemente diabolico e perfettamente in linea con le nuove teorie parapolitiche Grillo-Berlusconiane, che piu o meno suonano così: o io o nessuno e me ne sbatto le pa#le del paese e dei problemi della gente. Mi raccomando, tiriamo fuori la solita litania dell'anonimato e del metterci la faccia.
Campese
Ma a giugno si vota a capuliveri. Un si sente nulla, un si sa chi si presenta, un si sanno li candidati, le liste, quante liste, se ci so tre liste, se le liste so pronte, chi ce ne le liste, forse solo du liste, e se lavoreno su le liste. Mirate che laltri comuni so gia pronti come sembra con queste liste, e io devo sape come so formate ste liste, per poi votalla la mi lista. O no!!!!!!. O giu!!!!!! movemoci co ste liste.
Ho letto negli scorsi giorni delle dichiarazioni del Sindaco Peria su ciò che è stato fatto negli ultimi dieci anni da lui gestiti nell’ambito comunale.
Prima di entrare nel merito di tali esternazioni vorrei evidenziare, non senza dispiacere, una cosa molto importante: le circostanze che gli hanno consentito di fare il Sindaco di Portoferraio per 10 anni.
Nel 2004 Peria è stato eletto con un voto disturbato dalle vicende politico-giudiziare che tutti conosciamo, quindi i cittadini Portoferraiesi sono stati condizionati nella scelta, anche se poi, la Magistratura, ha messo in chiaro che non esisteva nessuna vicenda losca nel Comune amministrato dal centrodestra e dal Sindaco Ageno.
Nel 2009 la conferma del Sindaco Peria non è dovuta alle Sue capacità di buon amministratore, ma dall’incapacità dei suoi avversari di presentarsi uniti, perché sono prevalsi i personalismi e non la politica vera ed al buon senso.
In estrema sintesi la Città di Portoferraio ha buttato via 10 anni.
Entrando nel merito delle dichiarazioni del Sindaco, è abbastanza semplice evidenziare, come i Portoferraiesi si rendono ben conto da soli, che certamente alcune cose sono state fatte, ma, indubbiamente, con ben 10 anni a disposizione si poteva e si doveva fare di più e meglio.
Forse sarebbe bastato considerare un po’ di più quanto evidenziato dell’opposizioni.
Alcune importanti questioni sono state costantemente oggetto di interventi, da me personalmente e dal mio Gruppo Consiliare, nelle sedi opportune e solo talvolta riportate sulla stampa.
Abbiamo presentato mozioni, interpellanze ed interrogazioni su alcune necessità importanti della Città, tra queste quelle relative alla crisi economica, ai trasporti, alla sicurezza in tante aree della Città ed in particolar modo nei giardini pubblici, sulla situazione dell’emergenza abitativa, su problematiche agli impianti sportivi lasciati marcire e considerati solo quando è stato necessario intervenire d’urgenza, interventi anche sui posti barca dei residenti, sul problema del Padiglione, e non per ultimo più volte problematiche sull’ospedale.
Abbiamo sempre dato consigli e suggerimenti o proposto soluzioni, talvolta abbiamo avuto scontri verbali anche accesi, ma più spesso ci siamo trovati davanti ad un muro di gomma.
Infatti ai nostri interventi non ha fatto seguito risposta alcuna, anche dove quanto richiesto era veramente pochissimo, vedi, solo per esempio, le condizioni dei Giardini de Le Ghiaie e di Albereto.
Potrei andare avanti riempiendo righe e righe, indicando esigenze e problematiche portate in Consiglio Comunale dall’opposizione e talvolta neppure ascoltate.
Per il bene di Portoferraio è necessario cambiare rotta.
Ci vuole un comandante della nave che sappia risalire le onde dovute in parte alla grave crisi economica ed in parte alla politica effettuata dal centrosinistra portoferraiese che ha immobilizzato tutto e portato il Comune di Portoferraio all’attuale livello.
Per ottenere questo forte cambiamento di rotta, dobbiamo far si che chi governerà la nostra Città dal prossimo giugno abbia le capacità tecniche ed umane, le conoscenze storiche e socio-economiche e l’entusiasmo indispensabile per poter rilanciare una Città che merita di stare ai vertici della nostra Regione dando benessere ai propri cittadini.
Un impegno politico che dovrà essere preso per scritto, con una compagine di persone che vogliono bene a Portoferraio che non abbiano presunzione e non abbiano la voglia di sedere sulla poltrona per la propria ambizione personale pretendendo di fare il Sindaco od il Consigliere per forza.
Il mio personale auspicio è che le tutte forze del centrodestra, compresa quella a cui appartengo, contribuiscano alla formazione di una lista civica con persone valide scelte ad hoc dal futuro candidato a Sindaco, tutti uniti per contribuire alla rinascita politica, economica e turistica di Portoferraio.
Adalberto Bertucci
Consigliere Comunale PDL FI
Caro Gianluigi,
convengo su tutto... che Lorenzo Lambardi sia una persona colta e cortese, che Vanno Segnini sia un capace amministratore pubblico, che Enrico Graziani sprigioni umana simpatia (ogni volta che lo incontro mi viene un colpo, mi sembra di vedere Occhetto), è tutto vero quello che dici.
Ma rimane irrisolto un mio dubbio: perchè i campesi che sono cittadini italiani e anche toscani, non possano farsi rimborsare le fatture dei lavori svolti nelle case a seguito dell'alluvione. Cosa già avvenuta in Lunigiana, cosa che sta per avvenire in Maremma. In molti hanno fatto ricorso ai lavoretti svolti in economia (quindi non rimborsabili), però quei cittadini campesi che sono in possesso di fatture del 2011 non hanno la possibilità di farsi dare ciò che in altre località toscane è stato concesso. Viviamo in un piccolo paese, ci si conosce tutti: Segnini è competente, Graziani è simpatico, Lambardi è serio, Carpinacci preparato e dedicato, Baldetti esuberante, Andrea Giusti propositivo e concreto, e via discorrendo.
Ci sono cittadini campesi con fatture del 2011 che rischiano di vedersele rimborsare, forse, nel 2015, quando i cittadini di Albinia avranno il rimborso di fatture datate 2012 nel 2014.
Il Presidente Rossi ha posto come data per la disponibilità di un fondo per Campo nell'Elba per il 22 settembre 2014! Perchè mentre rispondeva così ai campesi a fine novembre, il 2 dicembre stava firmando l'ordinanza dei 6,8 milioni per la Maremma?
Ecco perché il fattore 7 novembre avrà il suo peso nelle prossime amministrative. Questo problema dei rimborsi a me non torna proprio. Cosa è successo? Perché dopo il 2 dicembre 2013 i consiglieri campesi, di maggioranza e opposizione, non sono metaforicamente saltati alla gola di Rossi o del Prefetto Gabrielli per chiedere ciò che erano legittimati ad avere?
Io e Piero Pertici ce ne siamo occupati come privati cittadini, ottenendo da Rossi una risposta con dei tempi inspiegabili e discriminanti con le altre località alluvionate.
Lasciando stare la dietrologia, ma a te questa generale distrazione della politica locale su un problema reale, che riguarda decine di cittadini campesi cosa suggerirebbe? Di occuparsene!
[SIZE=4][COLOR=darkblue]Sbarca sull'Isola Luigi Bisignani con "L'uomo che sussurrava ai potenti" [/COLOR] [/SIZE]
Il Premio Letterario Internazionale Isola d'Elba – R. Brignetti fa sbarcare Sabato 25 gennaio sull'Isola d'Elba Luigi Bisignani che presenterà assieme al coautore Paolo Madron il suo libro “L'uomo che sussurrava ai potenti – editore Chiarelettere” dove racconta trenta anni di attività nei palazzi del potere.
Ministri, onorevoli e boiardi di Stato fanno la fila nel suo ufficio per chiedergli consigli, disegnare strategie e discutere di affari. Luigi Bisignani è unanimemente riconosciuto come il capo indiscusso di un network che condiziona la vita del paese. Non c'è operazione in cui non ci sia il suo zampino, dalle nomine dei ministri a quelle in Rai, nei giornali, nelle banche e nell'esercito. La sua influenza arriva persino in Vaticano. In questo libro, per la prima volta, Bisignani decide di raccontarsi attraverso aneddoti ed episodi inediti. Da Andreotti e la P2 a Berlusconi e Bergoglio. Lui che non appare mai in tv, non scrive sui giornali e disdegna la mondanità. La sua testimonianza da questo punto di vista è unica. Ecco come funziona il potere, quello vero, che non ha bisogno di parole e agisce nell'ombra.
Intervengono:
Dott. Luigi Bisignani
Dott. Paolo Madron
Modera:
Prof. Alberto Brandani (Presidente della Giuria Letteraria del Premio Internazionale Isola d'Elba)
La manifestazione si svolgerà Sabato 25 gennaio alle ore 17.30 nella sala conferenze dell'hotel Airone a Portoferraio.
La famiglia Fiorentini intende esprimere i più sinceri ringraziamenti a tutti gli operatori sanitari, il personale medico ed infermieristico del reparto di Medicina Ospedale di Portoferraio per le cure e l'assistenza prestata alla nostra Henriquez Cruz Matilde. Nel periodo del ricovero presso tale reparto abbiamo avuto modo di apprezzare l’altissima professionalità, l’efficienza, la gentilezza e la disponibilità dei professionisti e dipendenti che vi operano.
A tutti voi che quotidianamente vi occupate e vi preoccupate di persone che soffrono, i nostri più sinceri auguri di buon lavoro.
Marcello, Elias Fiorentini e famiglia. "
Certo fare un intervento sulle elezioni di Marina di Campo e terminare con il reddito di cittadinanza o il sogno di qualcuno che vuole diventare benzinaio a CAPOLIVERI sembra fuori luogo, a meno che....... non si conosca bene entrambi I paesi.
Si, poi l'autonomia la potrebbero chiedere tutte le altre isole minori comprese Pianosa, Montecristo, la Corbella e perche' no anche il monte del Zuccale, la Sicilia, la Sardegna, l'Alto Adige "vedi notizie ultimi giorni" poi le regioni del Nord, a seguire quelle del Centro e poi quelle del Sud. Alla fine Genova, Venezia, Pisa e Amalfi con il ritorno delle repubbliche marinare e dei Granducati. Che emozione ritornare al Medioevo, chi puo' a cavallo ed in carrozza con molti altri a piedi senza acqua e senza tinozza. ( Per lavarsi ).
Sconsolato, lasciaci almeno la possibilita' di esprimere la nostra opinione giusta o sbagliata che sia, intelligente o meno, interessata o no, che possa risolvere qualcosa o no, altrimenti ci farai sentire sconsolati piu' di te e augurandoti di non esserlo mai.
Ti saluto
Vi invito vivamente a leggere ( come io ho fatto ) l'ultimo libro di un noto psichiatra e scrittore Italiano dal titolo ( L'EDUCAZIONE ( IM ) POSSIBILE. Orientarsi in una societa' senza Padri. ) Una risposta a mio parere ai veri motivi che affliggono la nostra societa', in particolar modo quella Italiana.
VISTO CHE SIAMO IN CAMPAGNA ELETTORALE........
Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (George Orwell)
All’Elba, oggi, come del resto nell’Italia continentale, si segue con strabiliante interesse lo sport preferito dai nostri cari politici, eletti con i nostri inutili voti: La ricerca di sovvenzioni. Ad esempio aiuti per il turismo, aiuti per l’edilizia, sussidi ad un elevato numero di attività senza alcun fondamento economico.
L’unica verità, non è altra, che quello di mantenere inalterato il sistema assistenziale e ricattatorio nei confronti di noi cittadini. Per cui chi è eletto, non fa altro che bussare allo Stato per poi ripartire, a seconda dei suoi bisogni, i sussidi da lui ottenuti.
Quale è il nostro dovere? Far in modo che l’Elba diventi, quanto meno una regione autonoma. Passando cosi dall’assistenza statale ad un economia di produzione, per migliorare la vita di noi elbani. Abbiamo un territorio che in proporzione al numero di abitanti ci offre una consistente possibilità di realizzare tale progetto. Solo l'elaborazione di una politica economica e sociale al servizio del popolo elbano, può condurre questa salutare rivoluzione.
Negli anni in cui si sarebbe dovuto proporre qualcosa di concreto, si è puntato tutto sul turismo di massa. Là c'è un'altra logica che prevale ancora più dannosa della precedente: la vendita della nostra terra, l'afflusso di residenti che non hanno alcun interesse per lo sviluppo dell’Elba, l'afflusso di capitali dubbi responsabili di un'impennata dei prezzi degli immobili e di un'economia sommersa che rappresenta il 30% o 40% del totale delle attività. Questo turismo di massa, incontrollato, crea posti di lavoro precari, stagionali, poco qualificati e mal pagati, che non possono convenire ai nostri figli, i quali aspirano, come tutti gli altri, ad un lavora duraturo che permetta loro di stabilizzarsi nella vita, senza essere obbligati a cercare fortuna oltremare.
Noi viviamo in un mondo d'interdipendenza economica e nessun paese può dichiarare di essere totalmente indipendente in questo campo. Tuttavia c'è un divario tra un'economia che vive di assistenza ed un'economia di produzione che elabora la sua propria strategia di sviluppo.
La logica dell'economia dovrebbe essere la creazione di posti di lavoro supportata da una vasta gamma di attività creative.
Lo Stato deve dunque facilitare lo sviluppo economico e l'imprenditorialità. Abbiamo una miriade di piccole imprese dinamiche, la cui gestione dovrebbe essere semplificata attraverso norme amministrative alleggerite. C'è bisogno di una fiscalizzazione specifica per le micro-imprese, e non esigere che si sottomettano a leggi sociali identiche a quelle delle grandi imprese.
La creazione d’impresa , deve essere semplificata al massimo, alleggerendo i suoi oneri ed i suoi obblighi. Le imprese devono beneficiare di prestiti a tasso zero, con la garanzia bancaria dello Stato, a partecipazione del capitale d'impresa, se necessario, e non sovvenzioni non rimborsabili che deresponsabilizzano l’imprenditore.
Questo è lo scopo. L'imprenditore crea posti di lavoro e ne assume il rischio, lo Stato l’aiuta in questo cammino ma si tratta di un sistema equilibrato in cui l’aiuto impegna chi lo riceve a battersi per dimostrare la viabilità del suo progetto .
Tutto questo, ed altro, si potrà realizzare solo quando l’Elba sarà politicamente autonoma, nella quale i nostri guadagni verranno reinvestiti direttamente sull’isola per migliorare e potenziare i servizi a disposizione degli elbani. Credo che in questo momento storico, con questa situazione economica e politica che riguarda gran parte del mondo, sia il momento giusto per puntare i piedi e cercare di uscire da questo stato di sottomissione per provare ad ottenere la nostra autonomia.
x Gian Carlo Diversi, scendi dal piedistallo e smettila di dare dell'imbecille a chi non la pensa come te. ripeto uno scitto di 2 giorni fa,su 80000 iscritti a votare hanno votato 25000, ci sono altri 8.000.000 almeno di cittadini che non possono esprimere il loro pensiero perchò conta solo il web per voi se questa è la vostra democrazia tenetevela e per cortesia non ti attaccare aall'anonimato perchè non faccio accuse ma solo considerazioni
[SIZE=4][COLOR=darkblue]SIDERURGIA PIOMBINO – “Difendere nostra produzione con introduzione dazi” [/COLOR] [/SIZE]
«Negli ultimi anni, le importazioni dalla Turchia, dall’India, dalla Russia e anche dall’Olanda sono aumentate esponenzialmente. Il mercato italiano della siderurgia è sempre più “invaso” da questi Paesi. Per questo il Governo deve assolutamente intervenire, come per esempio ha fatto in passato quello statunitense, con una politica “protezionistica” attraverso l’introduzione di dazi». È quanto espresso dal capogruppo di Più Toscana/Nuovo Centrodestra, Antonio Gambetta Vianna, durante il consiglio regionale straordinario “sulla questione delle acciaierie di Piombimo e del piano industriale di rilancio dell’attività produttiva”.
«Se guardiamo ai Paesi stranieri – prosegue il consigliere regionale –, le importazioni dalla Turchia, dall’India e dalla Russia sono aumentate rispettivamente del 280%, del 176% e dell’89%, e se guardiamo alle importazioni dai Paesi Bassi, queste sono aumentate addirittura del 400%. È chiaro che, se non proteggiamo la nostra produzione siderurgica, anche le grandi aziende italiane, nell’ottica del risparmio, si affideranno sempre più ai prodotti giunti da altre zone del mondo»,
Per Gambetta Vianna, «la Regione pare aver capito l’importanza di Piombino. Gli investimenti per l’ammodernamento infrastrutturale del porto, anche se dubito che la Costa Concordia verrà smantellata a Piombino, sono importanti nell’ottica di una stretta collaborazione con le acciaierie. Inoltre, per il rilancio di Piombino e dell’intera Val di Cornia serve anche un nuovo modello di sviluppo ecosostenibile delle acciaierie. Tanto, di acciaio ce n’è e ce ne sarà sempre bisogno».
[SIZE=4][COLOR=darkred]NON GETTATE I FARMACI NON USATI. SE NON SONO SCADUTI PORTATELI AL VOSTRO MEDICO DI FAMIGLIA CHE LI DARA’ A CHI NON E’ IN GRADO DI ACQUISTARLI. [/COLOR] [/SIZE]
Dal rapporto del “Banco Farmaceutico” si evince che: “I poveri spendono più di cinque volte meno degli altri per curarsi”
Nelle famiglie povere si spendono in media 16,34 euro al mese per la sanità (pari a circa il 2% dell’intero budget famigliare); rispetto ai 92,45 euro spesi in media dalle famiglie italiane (pari al 3,7% dell’intero budget famigliare).
Le donazioni dei medicinali non usati e non scaduti, hanno aiutato nel 2013 quasi 680 mila persone. Il 51% sono donne e il 57% sono italiani. Negli ultimi due anni la percentuale di italiani che hanno beneficiato di questi medicinali è aumentata sensibilmente modificando un trend storico di prevalenza di utenti stranieri. PIU’ DI UN ASSISTITO SU TRE SONO MINORI.
LA CURA E LA SALUTE SONO DIRITTI.
Francesco Semeraro.
Sono veramente sconsolato dalla mancanza di visione delle ultime riforme fatte solo per far tornare bilanci malandati.
Sono veramente sconsolato dalla mancanza di una cultura politica e di una formazione inesistente sull'economia del benessere.
Sono sconsolato dei vostri commenti che non da meno non tengono conto dei contro ma solo dei pro che vi aspettate e che volete.
Sono sconsolato nel vedere gente che scrive di cose di cui non sa niente sui meccanismi, ma esige risultati.
E al tizio che si lamenta del fumo della nave vorrei ricordare che i motori delle navi sono più efficienti di quelli delle auto e dei mezzi a due ruote, proprio quelli che usa tutti i giorni.
Quei fumi vengono catalizzati nella stessa maniera degli altri quindi non faccia discussioni .
Avete consigliato Socrate a Nicolò ma anche a tutti noi non farebbe male!