Caro (omissis)Piero di campo, contraccambio il piacere per il suo riscontro in particolare quando la pacatezza e la misura da capello bianco prendono in mano le redini del dialogo. Sono più che d’accordo con lei quando dice che la contraddizione è parte integrante la democrazia cosi come quando diventa strumento di controllo per la messa a punto dell’onestà intellettuale della persona, aggiungo io. La contraddizione però, mi permetta, va saputa maneggiare con molta accortezza, competenza e preparazione perché può trasformarsi velocemente da sale per la democrazia, come felicemente mi fa notare, ad elemento destabilizzante o perlomeno offensivo per la democrazia; vedi l’uscita al limite del reato del parlamentare M5S Giorgio Sorial col “Napolitano boia”. Quest’ultimo, ma non sarà l’ultimo temo, è solo un campione di una sequela di comportamenti ingiuriosi e diffamatori oltre ogni limite, ostentati scientemente quale collante, in vece di un inesistente quanto impossibile confronto democratico all’ interno ed all’esterno del M5S. M5S, come lei sicuramente sa, è un movimento popolato di anime trasversali ai partiti politici, alle categorie sociali, agli interessi, uniti più che dal comune sentire edall’esigenza di cambiamento del sistema, dall’odio, per gran parte iniettato via grillo-flebo, verso una classe dirigente senza dubbio incompetente e corrotta. Talmente diverse sono le culture, le esperienze, le aspettative all’interno del movimento tali che se si provasse a discutere, come sana cultura imporrebbe, anche un solo punto, finirebbe tutto in rissa nel giro di un quarto d’ora. Ed il movimento questo non se lo può permettere, pena il dissolvimento. Se così non fosse, il movimento non sarebbe stato costretto in un forzoso quanto assurdo isolamento in cui l’unico risultato perseguito e conseguito, è quello di aver bloccato orgogliosamente, di fatto, ogni opportunità di cambiamento per il paese. Chiarisco che l’ appunto su M5S non mira certo a sminuire la veridicità delle storture denunciate, anche da lei nel suo post che condivido e sottoscrivo punto per punto, bensì a mettere in evidenza di quanto poi la risultante politica prodotta dal M5S, riesca solo ad essere funzionale al consolidamento ed al rafforzamento della corruzione nel sistema. Paradossalmente questa condizione non deriva dalla volontà diretta del M5S, da un diabolico disegno e tantomeno da singoli militanti fermati sui blocchi e carichi di voglia di fare, ma per un cortocircuito avvenuto nel movimento a causa dell’ eterogeneità dei componenti come ho già detto. Il movimento è stato formato da professionisti della comunicazione e dello spettacolo di piazza cavalcando magistralmente il malcontento generale del paese, lavoro facilitato dall’ignoranza profonda e dalla nostra irrefrenabile predisposizione ad imbrancarsi dietro un qualsiasi capopopolo. La consapevolezza di Casaleggio-Grillo & C. che l’apertura al necessario e sempre più pressante confronto, in un movimento cresciuto velocemente a dismisura fuori da ogni previsione, provochi contrapposizioni interne ingestibili, è la causa vera dei comportamenti che abbiamo sotto gli occhi. Questo non solo spiega la scelta obbligata di una conduzione artigianale, autoritaria, nevrotica e dittatoriale del movimento con una pressione psicologica straordinaria sugli iscritti che rasenta Scientology, ma soprattutto il paradosso dell’impossibilità di darsi una struttura democratica, pena la scomparsa. Sig. Piero di campo, non può non convenire che i messaggi trasmessi dal M5S tramite le dichiarazioni ufficiali dei responsabili non siano chiari e che quindi non possono in alcun modo essere equivocati, non fosse altro perché reiterati fino alla nausea. Pertanto “o noi o nessuno” vuol dire noi soltanto perché tutto il resto è mer@a e forse di più; quando un parlamentare da del boia al presidente della repubblica italiana (non ancora uno staterello dittatoriale del centrafica dei tempi scorsi), siamo dentro la logica delle squadracce fasciste e forse più. Vede Piero, anch’io ho i capelli bianchi come lei anche se un bel po’ di meno e probabilmente anche con l’età ci siamo, come pure credo siano molto simili i tratti di strada che ci restano da percorrere. Credo pertanto di capire bene sia la volontà di non cedere alle delusioni, sia la voglia di fare e l’entusiasmo, però tocca a noi per primi tirare la briglia senza esitare quando alla bestia “prende la sciocca”.
Saluti
Caruggine