Mi meraviglio di te, proprio su Camminando vai a cercà gli animalisti? Questo è il blog dei cacciatori di terra e di mare, bracconieri, fucilieri sportivi, antiparchisti e anti-gomme-invernali.
Saluti
Michele
113524 messaggi.
Allora, secondo il noto nonche' illuminato ideologo elbano il nostro atleta che partecipera' ai giochi olimpici a Sochi dovrebbe andar la anche a protestare e manifestare per cause che, sia pur nobili e degne di attenzione, con la sua presenza in loco non c'entrano niente.
E perche', visto che pare che abbondi di tempo libero e di spirito combattivo (questo piu' a chiacchiere che altro) il nostro ideologo non si compra un biglietto aereo e non va lui a protestare e manifestare? Se non ha soldi sono certo che in molti sarebbero lieti di aprire una sottoscrizione per contribuire ai costi di viaggio.
Ah, magari non dimentichi il cappellino peruviano, che a Sochi potrebbe fare freddo.
A proposito della Fondazione Isola d’Elba Onlus
Dall’incontro avvenuto il 24 gennaio scorso, purtroppo in un bar, con due soci fondatori della Fondazione e alcune persone dei Comitati Elbani Riuniti, abbiamo appreso che la caratteristica e l’obiettivo della Fondazione sono agire per “Il Bene dell’Elba”. Ottimo proposito.
Potrà sembrare semplicistico, sciocco, romantico o eccessivamente accorto, ma io preferisco un volontariato senza politica e senza capitali, onde evitare sospetti di interessi personali, privati e/o politici.
I modi per realizzare questo scopo possono essere non condivisibili e comunque discutibili nel rapporto causa-effetto. Facciamo degli esempi per aiutarci a capire.
Nel comune di Portoferraio, 11-12.000 abitanti circa, grazie alle improvvide amministrazioni comunali, abbiamo un incredibile numero di centri commerciali. In questi centri si vendono principalmente generi alimentari e bevande ma anche tanti altri articoli: abbigliamento, calzature, casalinghi, profumeria e detersivi, giocattoli, cartoleria, libri e giornali, arredamento, Tv etc. etc.. Certo, per far funzionare questi grandi mercati c’è bisogno di manodopera e quindi danno lavoro a tanti dipendenti, detti anche sottoposti che prima avevano attività in proprio. Insomma, da padroni sono diventati garzoni e cioè il pesce grosso ha mangiato il piccolo. Il sistema così snaturato ha prodotto persone non più autonome. I proprietari dei centri commerciali saranno convinti di fare il bene dell’Elba senza rendersi conto, invece, che i piccoli commercianti non potendo competere con loro hanno dovuto chiudere i loro negozi. Salta agli occhi la continua chiusura di attività private, particolarmente nel centro storico, in parte dovuta come già detto alle dissennate amministrazioni locali. L’esempio può far capire come un’idea può essere buona, ma bisogna vedere come viene realizzata e in che limiti, altrimenti il rischio è creare una forma di monopolio, regime pericolosissimo perché mette l’economia di un territorio nel potere di pochi privati.
Un altro esempio: gli architetti che progettarono i cosiddetti Grattacielo sul porto di Portoferraio, le amministrazioni comunali e gli enti preposti all’urbanistica che li approvarono, dando le autorizzazioni a edificarli, si presuppone che pensassero di apportare una ventata di innovazione per il bene dell’Elba e il suo sviluppo. In realtà hanno permesso le costruzioni più indecenti e più stolte che si possa mai immaginare, lasciando il marchio indelebile dello stupro fatto alla nostra città (magari ci fosse l’illuminazione di abbatterli).
Di riflesso viene subito da pensare ad un altro esempio relativo al Water Front. Certo, tutti vogliamo che la zona interessata venga bonificata, organizzata, provvista di strutture di servizio pubblico, abbellita con giardini e alberi, godibile dagli elbani e dai turisti, ma non siamo per niente convinti che questo progetto farà il bene dell’Elba. Infatti, dal momento che modificherà, in tutti i modi, per terra e per mare, l’impareggiabile bellezza del golfo di Portoferraio, biglietto di presentazione e di accoglienza dell’Isola d’Elba, non potrà mai più essere tale quando venisse riempito e sporcato da 550 imbarcazioni a motore + 1400 posti auto e chiuso da edifici (a parte la ridicolaggine dei cannocchiali) che impediranno la vista del panorama.
Mai dimenticare che la bellezza naturale dell’Isola d’Elba è il primo e assoluto motivo di richiamo del turismo, cioè motore della nostra economia. Persa questa, perdiamo tutto.
Ma sempre per il bene dell’Elba c’è chi pensa debba essere fatto quello che noi elbani consideriamo uno spregio.
Immaginiamoci l’incredibile scenario: da un lato i due Grattacielo e dall’altro il Water Front! Dite voi, se non è uccidere il territorio. Altro che, come ci viene detto, rivalutare la zona per lo sviluppo economico, qui si tratta di rivalutare i capitali dei privati che vi investiranno senza considerare quanto sopra descritto. Anche accettando le buone intenzioni, il bene dell’Elba non sempre è il bene comune. E’ evidente che vi sono angolazioni diverse nel considerare un’idea, un progetto, una risoluzione, un’iniziativa.
In una mia precedente lettera, mi ero permessa di suggerire per il bene dell’Elba di dare un forte impulso all’agricoltura e all’industria ittica, da sviluppare di pari passo con l’industria turistica. Oggi, in più, vorrei suggerire corsi di educazione civica tramite la televisione locale per noi elbani (vedi: escrementi di cane ovunque, cicche di sigarette in ogni dove, auto parcheggiate sui marciapiedi, cartacce e lattine abbandonate per terra, commercianti che nemmeno salutano quando entri ed esci dai loro locali, addetti al servizio pubblico poco disponibili verso l’utente).
a) La popolazione è, sicuramente, interessata a sapere cosa pensa la Fondazione, con la sua commissione su Natura e Ambiente, riguardo al progetto Water Front.
b) Sapendo che la Fondazione accetterà chiunque voglia iscrivercisi, ci poniamo altre domande con una certa apprensione: accettando qualsiasi iscrizione non c’è il rischio che persone del continente o locali vi entrino per percorrere una strada che possa agevolare i loro interessi personali (principalmente nelle commissioni Commercio e imprese, Trasporti e infrastrutture, Natura e ambiente)?
c) Possono iscriversi indagati?
d) Tra coloro che occupano il Direttivo della Fondazione vi sono persone interessate a presentarsi alle elezioni amministrative e/o politiche? Persone che abbiano già cariche o incarichi incompatibili con la Fondazione?
e) Cosa pensa sull’abusivismo edilizio, sul costruire sulla costa, sull’eventualità della privatizzazione della sanità, delle spiagge, sulle incursioni motociclistiche nel Parco, sulla caccia?
f) La Fondazione Onlus come si rapporterà con le amministrazioni locali?
E qui ci fermiamo perché il testo è già troppo lungo.
Abbiamo portato alcuni esempi e posto delle domande pertinenti il bene dell’Elba.
I cittadini eleggono gli amministratori pubblici affinché provvedano alle necessità, alla protezione delle persone e del territorio, compresa la conservazione dello stesso, ad un’economia sana legata ad uno sviluppo sostenibile, ad un sensibile rapporto con i propri elettori che permetta a tutti di vivere con serenità.
Tutti noi cittadini/elettori dobbiamo essere per gli amministratori di stimolo, fare richieste e pretendere risposte, fare pressioni, avanzare critiche, proposte e, se capiamo che loro non sono all’altezza dell’impegno preso con noi, bisogna chiedere con forza e ottenere in brevissimo tempo le loro dimissioni prima che ci danneggino ulteriormente.
I temi che la Fondazione si prende l’impegno di trattare, anche se encomiabili, a mio avviso sono di pertinenza delle amministrazioni comunali, che a loro volta dovrebbero risolvere tanto più pretendendo l’aiuto della Provincia e della Regione; ma tenendo sempre presente che loro sono al servizio della popolazione e non dei politici e dei privati.
Nell’incontro del 24 gennaio scorso, i due interlocutori della Fondazione hanno tenuto, più volte, a precisare che la Fondazione deve essere una cosa e i Comitati Elbani Riuniti un’altra, continuando ad esser ciò che sono stati fino ad oggi.
Con piacere prendo atto di questa linea lasciando, ovviamente, a chi vuole la libertà di decidere se entrare o no nella commissione Sanità, con i migliori auguri di buon lavoro. Personalmente accolgo l’opportuna proposta di considerare separate la Fondazione e i Comitati Elbani Riuniti, continuando il mio modestissimo impegno civico nei CER, poiché trovo questi più consoni alla mia dimensione e principi. All’interno della Fondazione vi sono persone che parteciperanno ad alcune commissioni che conosco e reputo stimabilissime, sulle quali confido per un ottimo lavoro.
Nessuno si senta offeso, perché quando si vive sulla stessa barca è giusto chiedere come e dove la barca ci condurrà.
Luciana Gelli
Ce ne fosse UNO che dicesse: FRANCESCO, oltre a sventolare la bandiera dell'Elba e a competere lealmente per una medaglia sii anche un VERO ITALIANO ed ELBANO e denuncia SIMBOLICAMENTE la strage di animali e la violenza alle minoranze sessuali dello zar Putin
NAPOLI IN BANCAROTTA – BLOOMBERG: “IL BUCO NEI CONTI DEL COMUNE AMMONTA A UN MILIARDO DI EURO, DUECENTO MILIONI IN MENO RISPETTO AL 2012. FINIRÀ COME DETROIT: FALLIMENTO’’
Un “rischio Detroit” per Napoli. Come la città americana, fallita l’estate scorsa, il capoluogo campano potrebbe ritrovarsi presto in bancarotta: niente stipendi per 20 mila impiegati, sospensione dei servizi pubblici essenziali, commissariamento…
Il Fattoquotidiano.it
[URL]http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/napoli-in-bancarotta-bloomberg-il-buco-nei-conti-del-comune-ammonta-a-un-miliardo-71571.htm[/URL]
Le primarie a sinistra a me personalmente non interessano, ma mi interessano invece a destra, perchè io non voterò mai un candidato o candidati alle prossime elezioni amministrative di CAPOLIVERI che alcuni mesi fà si erano schierati a favore del " COMUNE UNICO ". E la nostra nuova bandiera, come sarebbe stata?
Anche questa volta siamo stati costretti ad organizzare una partita tra noi per sopperire all’ennesima rinuncia di una squadra del campionato Esordienti , il Piombino , che “spaventati “ dalla sciroccata di venerdì sera come i grossetani la volta scorsa, hanno pensato bene di rimandare la partita di oggi . Purtoppo , di questi episodi , nei campionati di bambini , ne accadono ogni settimana e non solo nel minibasket . La cosa è penalizzante per i nostri ragazzi che, se vogliono confrontarsi, sono costretti a andare sempre in trasferta . Infatti abbiamo già disputato tre partite fuori casa e nessuna tra le mura amiche . Comunque ci siamo organizzati una vivace partita tra Elba 1 e Elba 2 coinvolgendo alcuni aquilotti e gazzelle già abbastanza bravi da inserirsi tra i più esperti Esordienti
Elba 1 - bianco
Ferrini Antonio, Pastorelli Daniele, Randazzo Simone , Zottola Giovanni, Giannoni Laura , Olmetti Michael, Natter Alessandro, Porro Simone, Porro Federico, Gatti Ilaria, Dobrica Tommaso
Elba 2 – blu
Di Giorgi Simone,Isolani Alessio , Lazzarini Alfredo, Barsotti Giacomo , Peria Nina, Marinari Gaia , Filippini Francesca , Grilli Mattia , Trabison Sara , Frau Martina , Fizzotti Giulio .
Bella partita con buone conclusioni a canestro da parte di tutte e due le formazioni , contropiedi rapidi e passaggi precisi che hanno fatto divertire il numeroso pubblico presente ; al termine dei 6 tempi da 8 minuti , si è imposta di misura la formazione Elba 1 in maglia bianca .
Nel frattempo continua con grande successo l’album delle figurine di Portoferraio in collaborazione con l’Elba Rugby . Le figurine sono già esaurite, ma saranno presto di nuovo acquistabili presso Il Libraio, La Tabaccheria Non solo Fumo , La Nautica Sport e la sede dell’Elba Rugby.
Domenica pomeriggio dalle ore 16 , merenda presso il Bar Le Sirene alle Ghiaie con visione della finale di coppa Italia tra MPS e Banco Sardegna Sassari .
Nella foto Gaia Marinari
[COLOR=darkred][SIZE=4]“Un impegno sulle cose da fare” Brava Cosetta !!
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Sei riuscita con poche righe a condensare quello che il sindaco Peria aveva promesso nel suo corposo programma amministrativo. Tocca dunque a te rispondere alle attese dei portoferraiesi, brava !! Questo si chiama “ post-Peria”.
Ma dove eri in questi dieci anni quando in nostro partito ha amministrato Portoferraio ?
La gente sa che sta crollando tutto e che niente funziona. Per quello che si sente dire i nostri elettori non si comporteranno come nelle passate elezioni, che come pugili suonati andavano a votare il simbolo, ma forse faranno come me che non si recheranno nemmeno alle urne a causa del vostro modo fallimentare di amministrare.
Elettore deluso.
Ho avuto modo di leggere un lungo elenco di lavori pubblici che verranno aperti in queste settimane (strano così a ridosso dalle elezioni) ma non ho trovato traccia di interventi previsti nel nuovo quartiere de la Pila abitato da decine di famiglie e bambini.
E' prevista la realizzazione di un parco (prevista nel piano approvato dal comune), sono previste illuminazioni pubbliche? Sono previsti interventi a favore della sicurezza stradale?
Mi auguro queste domande trovino presto una risposta perchè anche le decine di famiglie che abitano nel nuovo quartiere de La Pila andranno a votare!
Grazie per le eventuali risposte
Senza naturalmente nessun riferimento ai nostri traghetti, su youtube "LA TEMPESTA PERFETTA DI UNA NAVE MERCI CON MARE FORZA 10" ....in navigazione si imbatte in una tempesta con onde alte 40 metri, davvero impressionante.
1/2Marinaio
Fortunatamente ho la memoria lunga e appena ritornerà la concorrenza mi ricorderò delle vostre mareggiate.
Ancora brucia quella del 25 dicembre.
Che poi basterebbe confrontare i bollettini per dimostrare che piu che il mare a fermare le corse sono gli interessi economici.MA tra qualche sono sicuro che piu di un elbano si ricorderà delle giornate passate sul molo ad aspettare i comodi di un monopolio.
Ho visionato il video del traghetto Moby in viaggio nel mare agitato! Impressionante! Una curiosità e una risposta se ce l' hai: ma come hanno fatto a riprendere da una distanza così ravvicinata il traghetto e con mano talmente ferma con la telecamera, come se fosse ripresa da terra?
Saluti
Se sei andato via dall'elba...... e dici a tutti noi si andare via..... mi spieghi che C@@@o ci vieni a fare su camminado????? si vede che dove sei andato unne stai così bene......
ELBA SALUTE COMUNICA;
Nelle ultime riunioni del Comitati Elbani Riuniti (CER) si è analizzato l’opportunità di entrare a far parte della Commissione Sanità, nell’ambito della “Fondazione Isola d’Elba Onlus”. Pur pensando che, certamente, questa Fondazione potrà portare miglioramenti alla Sanità Elbana mettendo a disposizione somme per emergenze non rinviabili, personalmente, ringrazio per l’offerta fattami. La mia scelta è per un volontariato spontaneo insieme ai cittadini Elbani, così come sono stati e come saranno i Comitati pro-sanità che, in questi quattro anni hanno compreso che il nostro sistema sanitario andava difeso dai tagli trasversali dei servizi, dagli accorpamenti selvaggi di reparti e dallo smantellamento del territorio.
Alla luce di quanto sopra, il Comitato ELBA SALUTE da me rappresentato pur restando nel CER come idea di aggregazione, continuerà nella sua strada a tutela del diritto alla cura e alla salute delle persone, restando autonomo e svincolato da qualsiasi regolamento che le possano impedire la libertà di azione e di parola.
Francesco Semeraro
ELBA SALUTE
8 febbraio 2014.
COMUNICATO VIOLA CLUB SCOGLIO – NATI VIOLA
E’ di questi giorni la notizia della nascita di un movimento, costituitosi sulla scia del gruppo Facebook.
E’ nato infatti dall'incontro di alcuni ragazzi portoferraiesi animati dell'amore per la propria terra che, osservando la condizione di degrado in cui il paese dove sono nati e cresciuti si trova ormai da molto tempo, hanno deciso di riunirsi e collaborare allo scopo di veder rifiorire la propria città.
A tale movimento è stato attribuito il nome di “SCOGLIO NATI PORTOFERRAIO”. Ad oggi il gruppo non si presenta come lista civica ma, tuttavia, non si preclude nulla.
IL VIOLA CLUB SCOGLIO – NATI VIOLA, nato il 20 luglio del 2011, tiene a precisare che, seppur il nuovo movimento possa avere delle iniziative lodevoli e meritevoli di plauso, non ha niente a che vedere con il gruppo appena sorto.
La nostra infatti, è un’associazione di promozione sociale, senza personalità giuridica, nata con lo scopo primario di riunire tutti i simpatizzanti di fede viola, tifosi della Fiorentina, al fine di condividere insieme la fede sportiva che li accomuna.
Lavoriamo anche nel sociale organizzando cene, pizzate, pullman per seguire la squadra. Siamo ospiti qui a Tele elba che gentilmente ci ha concesso un angolo in coda al TG del venerdì dove diamo notizie del club e delle iniziative assunte e da assumere.
Come associazione di promozione sociale, il club ha deciso di accomunarsi agli altri viola club d’Italia che, in caso di calamità naturali, hanno dato il loro contributo ed aiuto mettendo a disposizione la propria volontà ed i propri seppur limitati mezzi.
Casi recenti sono stati il terremoto in Emilia Romagna e l’alluvione in Sardegna dove i viola club Modena e Viola Club Sardegna, hanno dato il proprio contributo.
Il nostro viola club ha deciso di fare altrettanto ed ha scelto tra i membri del Consiglio Direttivo un esponente, responsabile dell’organizzazione.
Per dimostrare la nostra completa estraneità al gruppo, leggo testualmente l’articolo 2 del nostro Statuto:
“”””Il CLUB non persegue scopi politici, religiosi e di lucro, ed ha carattere assolutamente culturale, sociale e sportivo. Scopo del Viola Club è quello di sostenere sempre la A.C.F. FIORENTINA per una durata illimitata”””””.
Il Viola club Scoglio Nati Viola, augurando le migliori fortune al neonato gruppo appena sorto, ritiene che, l’avergli attribuito il nome del nostro viola club, Scoglio –Nati appunto, possa solo creare confusione tra la gente.
Noi abbiamo avuto la fantasia e l’intuizione che tale nome potesse far presa tra gli sportivi viola e così è stato visto che il club ha raggiunto 389 soci. Penso che altri appellativi idonei potessero e potranno essere adottati e, magari, più accattivanti e maliziosi del nostro…..
In risposta mare piatto !!! . altri comandanti , altri tempi prima del monopolio
Questa mattina e' stata ritrovata , sulla strada che da Marina di Campo porta a Lacona, un cane da caccia femmina , segugia di color marronechiaro , chi l' avesse smarrita e' pregato di telefonare ai vigili di Marciana
0565/901163 o ai volontari dell' Enpa 347/0745529 , grazie
DOVE FINISCONO I NOSTRI SACRIFICI QUOTIDIANI
Un'elaborazione fatta dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre evidenzia che il 77% dell'ammontare complessivo delle tasse finisce nelle casse dello Stato centrale. Su 472,7 miliardi di euro di imposte dirette, indirette e in conto capitale versate dai contribuenti nel 2012 (ultimo dato disponibile), ben 364,2 miliardi sono stati incassati dall'Erario, 78,9 miliardi sono finiti alle Regioni (pari al 16,7% del totale), 23,8 miliardi ai Comuni (pari al 5%), 4,1 miliardi alle Province (0,9%) e 1,5 miliardi alle Camere di Commercio (0,3% del totale). Più di tre quarti del denaro, dunque, vanno allo Stato centrale. Siamo lontani anni luce, dunque, dal federalismo, di cui si parla da decenni.
"Nonostante le riforme avviate in questi ultimi venti anni - sottolinea il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - siamo ancora alla metà del guado. Non apparteniamo più al club dei Paesi unitari, ma nemmeno a quello degli Stati federali. Sul fronte fiscale la stragrande maggioranza del gettito finisce ancora nelle casse dell'Erario, mentre la spesa è stata progressivamente trasferita alle Amministrazioni locali. Al netto di quella previdenziale e degli interessi sul debito pubblico, oltre il 57% della spesa pubblica italiana è ormai in capo alle Regioni, alle Province e ai Comuni. Insomma, la quasi totalità delle nostre tasse finisce a Roma, ma la maggioranza dei centri di spesa è ubicata in periferia".
Ma quali sono le tasse che pesano di più sulle tasche degli italiani? A farla da padrona, a livello centrale, è l'Irpef: nel 2012 nelle casse dell'Erario sono arrivati poco più di 151 miliardi di euro. Notevole anche il peso dell'Iva: sempre nel 2012 lo Stato ha incassato quasi 87 miliardi di euro. Alle Regioni, invece, l'imposta che garantisce il gettito più importante è l'Irap: sempre nel 2012 le imprese hanno versato oltre 33 miliardi di euro. La principale fonte di gettito delle Province è l'imposta che viene applicata sulle assicurazioni Rc auto: l'importo incassato nel 2012 è stato pari a 2,4 miliardi di euro. Infine, per i Comuni la voce più significativa è l'Imu: nel 2012 questa imposta ha garantito 15,6 miliardi di gettito.