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Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 12 Luglio 2014 alle 6:05
[COLOR=darkred][SIZE=4]GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA (1737-1801/1814-1860) ASSISTENZA SANITARIA PUBBLICA. MALATI INCURABILI E MALATI CURABILI [/SIZE] [/COLOR] (PRIMA PARTE) Per essere curati,assistiti dentro un ospedale degli Infermi granducale il requisito richiesto era che la malattia fosse curabile. Se questa era ritenuta incurabile non era possibile in alcun modo essere ammessi dentro l’ospedale. I malati incurabili dovevano restare al proprio domicilio ed ivi essere assistiti e curati dai familiari. Ma non erano abbandonati dalla loro comunità. In una circolare del 1818 inviata dal Soprassindaco Provveditore dell’Imperiale e Regio Uffizio dei Fossi di Pisa al Cancelliere Comunitativo di Portoferraio, si capisce molto bene che la Magistratura Comunitativa poteva intervenire su chi era affetto da malattia incurabile con aiuti di natura economica anche se… .. pare che non mancassero abusi “N° 1446. Ecc.mo Signore Sta bene che a forma della Deliberazione di codesta Magistratura Comunitativa de 26 caduto venga accordato ai Malati incurabili Cristino Lapi e Gio Batta Marcaccini un servizio di Lire tre.6.8 al primo e Lire sei.13.4 al secondo,onde siano assistiti al loro domicilio invece di passare allo Spedale ove il loro mantenimento costerebbe assai più:avvertendo per altro d’essere rigorosi in estendere da caso a caso simili elargizioni potendo facilmente introdursi dei gravi abusi nella qualità degli individui che ne profiterebbero,tanto più che la semplice Malattia Cronica della Gambe non dovrebbe per la natura di codesto Spedale esservi ammessi. E con distinta stima mi confermo. Di VS Ecc.ma Pisa. Dall’I. e R. Uffizio dei Fossi 7 dicembre 1818. Dev.mo Ser.re G. Mecherini” (Corrispondenza con Uffizio Fossi di Pisa dal 1817 al 1818.C65.Carta 470.ASCP) Invece,se il Malato era ritenuto curabile, la riforma sanitaria della sanità pubblica granducale emanata nel 1818 sotto forma di “massime ed istruzioni” ne ammetteva il ricovero dentro l’ospedale degli Infermi dopo un rigoroso filtro d’ammissione che si fondava sulla documentazione del postulante l’ammissione della sua appartenenza ad una di queste tre fasce sociali :miserabile,povero,potente a pagare. Presentando questa documentazione poteva “accordarsi asilo” dentro l’ospedale sempre che la malattia di cui si era affetti fosse ritenuta curabile. Era talmente importante questo attestato di appartenenza ad una classe sociale che esistevano moduli già scritti,pre-stampati,in possesso delle Magistrature Comunitative del Granducato. Tali moduli dovevano essere compilati e sottoscritti da chi di competenza. Per l’attestato di “miserabile”(letto gratuito) e di “povero”(letto semi-pagante)erano competenti il Parroco col Gonfaloniere il Vicario,Commissario o Potestà mentre l’appartenenza alla classe “potente a pagare”(letto pagante)era certificazione di competenza del solo Gonfaloniere. Ecco il modello col quale si era ritenuti meritevoli “di essere ammesso al benefizio di miserabilità” cioè all’assistenza ospedaliera gratuita perché a pagare era la comunità di appartenenza del malato. “Modello n. 1 ATTESTATO DI MISERABILITA’ Attestasi da me sottoscritto Parroco della chiesa…..nella Comunità di …..qualmente N.N. di professione….abitante nella predetta mia Cura ed i suoi congiunti che per disposizioni delle Leggi Civili sarebber obbligati a prestare al medesimo gl’alimenti,sono tutti costituiti in stato tale di assoluta miseria da non poter in modo alcuno supplire neppure al parziale rimborso delle spese di spedalità che potranno occorrere per detto….. nell’attuale sua malattia;dimodochè lo reputo meritevole di essere ammesso al benefizio dei miserabili,cioè di godere di alcuno dei letti gratuiti esistenti negli Spedali del Gran-Ducato; e nel caso che questi si trovassero preventivamente occupati ,di esservi mantenuto a spese di pii benefattori o della Comunità. Ed una tale dichiarazione e certificato io confermo per vero sotto la mia garanzia e personale responsabilità,a forma del par. 19 della Istruzioni approvate con Veneratissimo Dispaccio di S.A.I. e R. del 17 febbraio 1818,ed in fede mi sottoscrivo N.N. Parroco Visto per conferma del concorso delle prenarrate circostanze Il Gonfaloniere della Comunità di ….. N.N. Visto per l’oggetto che sopra Il Vicario,Potestà o Commissario N.N. Nota. I Sigg Parrochi in coerenza di quanto vien prescritto relativamente allo stato civile si compiaceranno esprimere in questi certificati 1- Il nome e cognome del Padre di quello cui viene rilasciato il certificato 2- Il nome parimente e cognome della Madre da ragazza 3- L’età del richiedente 4- La professione del richiedente 5- Lo stato di celibe,maritato o vedovo del richiedente” (Circolari e Ordini dal Soprassindaco Provveditore dal 1815 al 1818.C64.Carta 119.ASCP) Questa nota di fondo pagina del modello pre-stampato sottolinea il ruolo di responsabilità che assume il Parroco nell’assistenza pubblica sanitaria granducale nonché la volontà del legislatore di procedere al riconoscimento di “miserabilità” dopo aver escluso che anche da parte di madre ,di padre,moglie o marito, il richiedente è davvero “miserabile” in quanto nella famiglia non esiste alcuno che possa aiutarlo economicamente. Il certificato di miserabilità per divenire operativo e cioè per poter far godere del “benefizio di miserabilità” doveva essere votato con relativo “partito” della Magistratura Comunitativa di pertinenza. Questo non era ancora sufficiente nel caso il “partito” avesse avuto esito positivo. La parola ultima spettava all’Uffizio Fossi di Pisa cui il Cancelliere Comunitativo inviava tale “partito” per la definitiva approvazione. Ecco risposta del Soprassindaco dell’Uffizio Fossi di Pisa al Cancelliere Comunitativo dell’Elba in merito a certificato di miserabilità “N° 1085 Ecc.mo Signore Sul proposito della domanda avanzata da Caterina Tonietti vedova del defunto Lorenzo Giannoni di Rio per essere sgravata delle spese occorse per la cura di detto suo Marito attaccato da Tifo Petecchiale valutando moltissimo i di Lei rilievi a favore della Postulante ,desidero che Ella li faccia presenti alla Magistratura di Rio onde in correzione del Partito di 6 luglio ,possa,se crede,portare le spese suddette a carico della Comunità come ha fatto per altri individui Miserabili.E ritornandole a tale effetto la memoria predetta e Certificato annesso,che Ella mi aveva respinto con la pregiatissima sua dei 5 andante,mi confermo con la solita distinta stima. Di VS Ecc.ma Pisa dall’I.e R. Uffizio dei Fossi 16 settembre 1818. Dev.mo Serv.re G. Mecherini” (Corrispondenza con Uffizio Fossi di Pisa dal 1817 al 1818.C65.Carta 422.ASCP) Si tratta qui di una Postulante “il benefizio di miserabilità” la quale aveva ricevuto parere negativo dalla Magistratura di Rio ma che grazie ai “rilievi a favore della Postulante ”prodotti dal cancelliere Comunitativo, ottiene dall’Imperiale e Regio Uffizio dei Fossi di Pisa la possibilità di “essere sgravata delle spese occorse per la cura di detto suo Marito”. Ottenere il” benefizio di miserabilità” significava anche poter beneficiare della distribuzione gratuita di zuppe da parte della Magistratura, di cui ho già parlato. Marcello Camici ASCP.Archivio storico comune Portoferraio
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Ilva-Isola d’Elba da Ilva-Isola d’Elba pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 19:09
L’Associazione culturale “Ilva-Isola d’Elba”, che lega il suo nome al toponimo più antico e più conosciuto di uno ‘scoglio’ che per secoli è stato al centro della storia mediterranea, ha comefinalità primaria la conoscenza, la valorizzazione e lo sviluppo degli studi relativi agli assetti storici del territorio elbano e dei suoi paesaggi culturali, delle tradizioni costruttive, dei materiali e dei colori dell’ambiente, nonché aspetti della cultura materiale, le rotte marinare e gli itinerari lungo la via etrusca del ferro (dal Tirreno all’Adriatico), riti e leggende, aspetti della geografia sacra e i luoghi della fede, affinché si permetta il confronto delle idee e la verifica delle ipotesi di ricerca attraverso il libero dibattito e la formazione come passaggio dei saperi; per tale finalità l’associazione impegna le proprie risorse per favorire la partecipazione allo studio del nostro passato, divulgarne la conoscenza, promuovere attività educative legate allo sviluppo sostenibile e favorirne la divulgazione. L'associazione “Ilva-Isola d’Elba” si prefigge i seguenti obbiettivi: 1) promuovere e sviluppare il progetto culturale e scientifico sopra indicate in chiave di ricerca dello sviluppo tecnologico e della cultura nel mediterraneo che, per brevità denomineremo“Ilva matrice della via Etrusca del Ferro, o semplicemente, Progetto Ilva Matrix”; 2) elaborare, autonomamente, o su incarico o in collaborazione con enti pubblici e/o privati, e altre associazioni culturali, studi e ricerche, piani di fattibilità, progetti di valorizzazione del territorio per realizzare le finalità contenute nel progetto “Ilva Matrix”. 3) adoperarsi al fine di garantire un’informazione libera ed indipendente sulle problematiche ambientali, della conservazione dei manufatti e dei reperti, in particolare quelli relativi al progetto “Ilva Matrix”, avvalendosi per questo di ogni mezzo di comunicazione di massa disponibile, anche attraverso l’applicazione e la diffusione delle tecnologie informatiche; 3) organizzare convegni, mostre, pubblicazioni, attività culturali, stage formativi e workshop, nelle sedi museali ed istituzionali, nelle Università, nelle scuole; produrre strumenti audiovisivi, e multimediali, o quant'altro sia utile per favorire la conoscenza ad un più vasto pubblico di tutti gli argomenti relativi alle finalità dell'associazione; 4) cooperare con tutti coloro che, nei più svariati campi della vita culturale e sociale, operano nell’ambito dell’archeologia, dei beni culturali ed ambientali, dello sport e del tempo libero. E’ stato nominato per il primo triennio il Consiglio Direttivo, formato dai soci Gianfranco Bracci, Paolo Casini, GiuseppeAlberto Centauro, Giada Citti, Andrea Ciumei, Gian Mario Gentini, Sonya Giannelli, Simone Meneghel, Alessandra Moncini, Alessandro Pastorelli, Fabrizio Prianti, Dante Gabriele Simoncini, Michelangelo Zecchini. Svolgerà il ruolo di Presidente Onorario del sodalizio, con la funzione straordinaria di Direttore esecutivo, garante del progetto culturale e scientifico dell’associazione, il prof. Michelangelo Zecchini. Il Consiglio Direttivo ha nominato all’unanimità come primo Presidente dell’associazione il prof. Giuseppe Alberto Centauro,dell’Università di Firenze, che sarà coadiuvato dal Vice Presidente Andrea Ciumei, con funzione anche di Direttore Organizzativo e Coordinatore del Consiglio, nonché dal Segretario, con funzione di Tesoriere, arch. Alessandro Pastorelli. Fra le prossime iniziative dell’Associazione “Ilva-Isola d’Elba” spiccano la presentazione, in collaborazione con il Comune di Marciana Marina, del recente volume di Michelangelo Zecchini “Elba isola olim Ilva. Frammenti di storia”, che si terrà nella piazza della Chiesa di Marciana Marina il prossimo 27 luglio, e l’organizzazione, in autunno, di un importante convegno sui beni culturali e paesaggistici dell’Arcipelago.
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X pescepovero da X pescepovero pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 17:39
Tutti posti di villeggiatura dove la stagione dura molto più a lungo, pertanto si può anche accettare di perdere una serata. Poi mettere sullo stesso piano Capoliveri e Venezia mi sembra un po azzardato.
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Esa a rischio chiusura? da Esa a rischio chiusura? pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 16:27
Leggiamo nell'ordine del giorno del consiglio comunale il punto seguente: 3. Scissione di Elbana Servizi Ambientali S.p.A. con contestuale costituzione di I.D.E.A. S.r.l. – Approvazione relazione degli Amministratori, Statuto della New Company e modifica parziale dello Statuto di E.S.A. S.p.A. - Modifica della Delibera del Consiglio Comunale n. 108 del 14.11.2011; Cosa sta succedendo?????
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CAPOLIVERI RICORDA FALETTI da CAPOLIVERI RICORDA FALETTI pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 16:23
[COLOR=darkred][SIZE=4]Questa sera Capoliveri ricorda Giorgio Faletti al Teatro Flamingo [/SIZE] [/COLOR] Questa sera, venerdì 11 luglio, alle ore 22 presso il Teatro Flamingo si terrà una serata in ricordo di Giorgio Faletti. Sullo schermo del cinema-teatro inaugurato poche settimane fa, verrà proiettato un filmato espressamente dedicato al grande artista e scrittore, commissionato dall’Amministrazione comunale a Tele Elba. In un’ora sarà ripercorsa la sua carriera e saranno trasmessi i più bei ricordi riguardanti l’amico di Capoliveri. Sarà possibile assistere alla proiezione fino ad esaurimento dei posti disponibili. L’apertura al pubblico del Teatro avverrà alle ore 21.00. La cittadinanza è invitata a partecipare: tutta la comunità e i rappresentati delle istituzioni si uniranno simbolicamente al dolore della famiglia e della moglie Roberta.
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xpescepovero da xpescepovero pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 16:10
Neanche a Camogli e a Castiglioncello c'è il mare? informati. C'è anche Venezia e tanti tanti altri posti.
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SAGRA DELL'APERITIVO? da SAGRA DELL'APERITIVO? pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 16:03
Ieri sera in molti hanno mangiato e si sono divertiti. Sono contento. A quando la sagra dell'aperitivo ( mi dispiace per i bar che quella sera staranno a guardare ) cosi dopo l'aperitivo possono lavorare i ristoranti, pizzerie e tavole calde? No perché ieri sera.......e se si perde una serata a luglio, con questa crisi che c'è............., non so se si capisce. Come dire un po per uno in collo a mamma. Le tasse sono uguali per tutti e per tutto l'anno.
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CAMPESE da CAMPESE pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 14:11
O Mazzamurene che ne diresti di qualcuno che comanda ma è anche gentile preparato equilibrato e lungimirante? si avvererà un giorno la speranza di qualcuno che amministra per tutti e non per pochi? saluti
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nellino 2 da nellino 2 pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 13:34
Nellino ti do prioprio ragione!! Apriamo gli armadi .... che con questo caldo ... la gente è al mare ..... sulla spiaggia ..... magari sotto gli ombrelloni e sdraio ...... e dare aria fa sempre bene !!!
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MAZZAMURENE da MAZZAMURENE pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 13:13
Voi Campesi lo avevate, nel bene e nel male, un Sindaco che comandava e decideva da solo! Ma purtroppo per voi, non vi sorrideva e non vi dava le pacchette sulle spalle.... Ora beccatevi sti tre, quattro sindaci tuttinsieme, e soprattutto..... shhhh, SILENZIOOOOO!!!!
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bruno da bruno pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 12:30
Attenzione..... vorrei nuovamente portare all'attenzione quella pozza di acqua dietro la curva alla Valdana...Ma ci sarà qualcuno che la sistema,ogni giorno è sempre più pericolosa.... C..o la vogliamo sistemare...... P:S Avete 48 ore....grazie...
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X SAGRETOSCANE da X SAGRETOSCANE pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 12:08
E chi ci va in certi posti se non fanno le sagre. A Capoliveri i turisti ci sono, vengono in estate (qui c'è il mare mentre a Cerreto Guidi no) e le attività di ristorazione lavorano solo in questo momento. Spero tu abbia capito il concetto. Se poi le varie sagre, della caccia, della frittella, del tartufo o del ghiozzo ( pesce ) si organizzano da ottobre ad aprile, allora vedrai che nessuno si lamenta, siamo tutti contenti e sarebbe una cosa molto ma molto intelligente.
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UNO DI QUELLI CHE SOLO PAGA da UNO DI QUELLI CHE SOLO PAGA pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 11:01
PER NOI SOLO TASSE, IMU, TARSU ECC ECC
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xpesci da xpesci pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 10:59
E' l'ora di finilla cò ste sagre! Sò troppe! Guarda nel sito delle sagre toscane quante ce n'è! Dappertutto! E sembra che non si lamenti nessuno lì...non capisco. ho letto l'ultima.Leggila Si terrà ogni venerdì, sabato e domenica tra il 27 di giugno e il 13 di luglio presso il campo sportivo di Bassa, frazione del comune di Cerreto Guidi (FI) non lontana da Empoli, la 42ª edizione della Sagra del Pesce. pensa lì tutti i venerdì, il sabato e la domenica! ed è la 42 volta che la fanno se andiamo a dire che noi ci lamentiamo per una sera in tutta l'estate...sai che c'è...forse anche noi quando c'è la sagra del pesce povero, gli schiocchiamo un menù di pesce povero..magari a prezzo popolare....così è come se anche noi partecipassimo, è come ...sentirsi del paese...o no?
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Xnuova Amministrazione da Xnuova Amministrazione pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 10:57
Quanto tempo resterà quella bella transenna sul marciapiede davanti ai mega panfili,quella per capirsi che copre il buco dove c'era quel ridicolo paletto nero e l'erba (Cassa di Firenze). Si accettano scommesse.
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la beneficenza dannosa da la beneficenza dannosa pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 10:57
Donati tre autobus destinati alla rottamazione in africa.... Un bel gesto di beneficenza?? No, un chiaro segno della nostra arretratezza culturale. In africa non servono autobus da rottamare. L'africa non è la discarica del nostro opulento occidente. Se volevate fare beneficenza donate conoscenza ed euro, non rottami da riparare il cui costo di trasporto in africa costerà più del valore del bene....
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nellino da nellino pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 10:26
incredibile...ho letto la mozione dell'opposizione della pellegrini e compagnia cantante...dico solo una cosa..e' l'ora che l'attuale maggioranza cominci ad aprire gli armadi....!!
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sergio rossi da sergio rossi pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 9:56
Caro Fabrizio Vorrei far presente al non meglio identificato signor RosDoc quanto segue: a) Scrivere in maiuscolo equivale ad urlare: è un tentativo (anzi un conato) di rafforzamento delle proprie affermazioni in presenza (anzi in assenza) di idee ed argomentazioni serie. b) Prima di formulare pubbliche critiche ad un organo di stampa occorrerebbe almeno disporre di una decente conoscenza dell'ortografia e del lessico. Ad esempio che minchia significa “conclamato rappresentante di Legambiente”? che ci incastra? Due righe sopra RosDoc parla di "conclamato articolo", si vede che l'aggettivo "conclamato" gli garba, anche se in realtà non ne ha capito il significato e lo usa a pene di segugio. c) La linea editoriale (atteso che il nostro anonimo esegeta capisca cosa significhi) di Elbareport è sempre stata quella di non operare tagli interpretativi sui comunicati dei diversi soggetti che scrivono, le opinioni del direttore (o di chi per lui) sui fatti trattati, vengono espresse in modo distinto, a parte, e solo quando se ne ravvisi la necessità. d) Abbiamo “aperto” il nostro giornale con interventi dei soggetti più disparati. Nel caso di specie chi, nella redazione, ha deciso di dare la “copertina” al comunicato dell’Autorità Portuale (non il direttore, che nelle stesse ore aveva ben altro a cui pensare) ha fatto benissimo, individuando, correttamente, la notizia più rilevante del giorno, indipendentemente da chi la dava. e) Fare appunti del genere ad una testata che non ha mai fatto “sconti” a nessuno, men che mai all’Autorità Portuale, o ai maggiorenti (su entrambi i lati del canale) con qualsiasi camicia politica, è quanto meno ingeneroso, se non proprio diffamante. f) Nessuno che non si presenti con la sua vera identità ha la statura morale per definire “spudorato” chicchessia. Nascondersi conigliescamente dietro un nick, per attaccare chi ha nella (alta) frequentazione delle sue pagine e nella (generalmente buona) considerazione del suo “parco lettori”, l’unico vero “potere”, è degno soltanto di un meschino frustrato. g) Cementificazione e “sviluppismo” ad ogni costo, per noi non inducono una crescita della qualità della vita, né alla lunga determinano per la comunità un vantaggio economico, anzi siamo convinti del contrario (si ragioni dell’Elba o di Piombino) visto che l’ambiente è l’unica vera risorsa di cui disponiamo e bruciarlo scervellatamente è un furto perpetrato ai danni dei nostri figli e nipoti. h) Chi si becca “sei o sette avvisi di garanzia” non dà prova di “spirito imprenditoriale” ma è uno che è solo fortemente sospettato (fino a sentenza passata in giudicato) di voler fare il proprio porco comodo a dispetto ed in violazione delle leggi che regolano la civile convivenza, è un supposto-prepotente, e i prepotenti ci stanno cordialmente sui coglioni almeno quanto gli estensori di lettere e post anonimi. Ciò premesso consideriamo la partita lo “sbigottito” Rosdoc definitivamente chiusa, se intende continuare a scrivere fesserie sul nostro conto faccia pure, non replicheremo.
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Ospedale e suo smantellamento da Ospedale e suo smantellamento pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 9:47
Ma quale smantellamento dell' ospedale! E' già smantellato dall' inefficienza e dalla mancanza di professionalità. Provi a presentarsi al Pronto Scoccorso! Chieda ai volontari delle pubbliche assistenze che vi portano i pazienti quale è il livello di capacità di diagnosi e di intervento! Quali medici alle prime armi che non sanno dove mettere le mali che vi troviamo! Gente con tumore portata avanti per mesi e mesi che solo dopo tribolazioni varie e a pagamento a Pisa hanno scoperto il loro male! Gente con infarto che viene rimandata a casa con diagnosi di dolore intercostale di tipo reumatico! Ragazzo operato al piede che rischia di perderlo per intervento sbagliato e che si appresta a fare denuncia al Tribunale del malato! Ma che volete salvare a fare questa struttura inefficiente? Se vai lì quando ti senti male, rischi di vedere aggravato il tuo stato di salute!
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ZI PASQUALE da ZI PASQUALE pubblicato il 11 Luglio 2014 alle 9:43
[COLOR=darkred][SIZE=4]LE DOLCI VOGLIE DI ZI' PASQUALE [/SIZE] [/COLOR] Tutti si lamentano, perfino Zi' Pasquale , che alla sua veneranda età soffre le pene d'amore. Eh si, zi Pasquale , nessuno lo direbbe, ma vuole fare " u guagliuncello", si veste di un'eleganza raffinata, un'eleganza di altri tempi, quasi principesca, ed aspetta imperterrito che la signora che lui adora gli faccia un cenno, un sorriso li in quell'elegante cornice del Bar del Porto. Nessun cenno, nessun sorriso, e Zi Pasquale è sconsolato, attende un po' di minuti e poi prende l'iniziativa. Si accosta al bancone e con fare disinvolto senza farsi accorgere di nulla la invita a sedersi con lui per fare quattro chiacchiere. Birbante Zi Pasquale, ma cosa le racconterà. Ha avuto sentore che quella signora avvenente era vedova, e per giunta anche di buona famiglia, glielo aveva confidato il suo amico Monello! Il profumo inebriante dello Chanel n. 5 lo aveva mandato fuori di testa e Zi Pasquale sapete come chiacchiera, e quando chiacchiera non lo ferma più nessuno incominciò ad ingigantire tutte le sue pseudo virtù. Complice il suo migliore amico con cui aveva stabilito la strategia di esagerare fino all'inverosimile le risposte, quando la signora gli chiedeva dove abitasse, veniva preceduto nella risposta dal suo amico che rispondeva per lui logicamente aumentando a più non posso cose che non possedeva: " non in una casa , signora, ma in una villa con giardino ben curato", e ditemi siete pensionato? "Signora quest'uomo vive di rendita è ricchissimo, ha ereditato un patrimonio". Al che Zi Pasquale forse imbarazzato e per far diminuire gli apprezzamenti, diede due colpi di tosse . "Ha mal di gola?" "Mal di gola? Altroché questo sta per morire" :p
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