un post che suona come una "chiamata alle armi". Il titolo "Lo stomaco dell'anaconda", è un j'accuse contro un paese in grado di digerire tutto. «In Italia, come disse Ennio Flaiano - scrive il leader del Movimento 5 Stelle - si accorre sempre in soccorso del vincitore, qui milioni di fascisti divennero democristiani e comunisti nel giro di una notte di aprile, nel 1945 a guerra perduta. È un Paese senza colpe, che non processa mai sè stesso, che ha persino vinto la Seconda Guerra Mondiale dopo l'otto settembre, ma che senza l'intervento degli Alleati avrebbe oggi statue al duce in ogni piazza d'Italia. Che bombarda la Libia di Gheddafi subito dopo aver firmato un trattato di pace. Un Paese femmina, che ama l'uomo forte, si chiami Craxi, Berlusconi o Mussolini, ma che lo appende per i piedi alla prima tempesta».
«Una penisola di particolarismi, di familismi, di favori dati e ricevuti - incalza Grillo - di consorterie, di massonerie e mafie. Un cerchio magico formato da chi vive di Potere e da coloro che sopravvivono con le briciole che gli vengono lanciate sotto il tavolo. Milioni di persone partecipano al banchetto dello Stato da decenni, come a un ristorante che fornisce pasti gratis». «L'italiano vive in Italia da turista - secondo l'ex comico - come se fosse all'estero, come se la strada in cui abita, la città in cui è nato, lo Stato non gli appartenessero. Vive in un mondo a parte, con indifferenza, talvolta con la spocchia dell'osservatore che non si mette mai in gioco. Crede ai miracoli, che in questo strano Paese talvolta avvengono, e confida nella Divina Provvidenza mentre critica ferocemente le Istituzioni seduto in poltrona quando ascolta i talk show delle solite facce, a cui delega la sua vita, e dei soliti vuoti ritornelli che nessuno canta più». «Questo Paese - conclude Grillo - ha digerito tutto, dalle leggi razziali, al fascismo, alla P2, ai patti tra lo Stato e la mafia, alle stragi, alle morti dei suoi eroi da Borsellino ad Ambrosoli. Ha lo stomaco di un anaconda che digerisce un coccodrillo. Nessuno lo può aiutare, niente lo può cambiare, nulla lo può salvare, se prima non cambia sè stesso».
Domenica 30 Settembre 2012, 15:51 -
[URL]http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/POLITICA/grillo_l_italia_egrave_un_anaconda_se_non_ci_votate_conterete_zero/notizie/222578.shtml[/URL]
113273 messaggi.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]L’IPOGEO DI MARCIANA: PERCHÉ MAI DOVREBBE ESSERE UNA NEVIERA? [/SIZE] [/COLOR]
Da quando la soprintendenza per i beni archeologici(responsabile del procedimento Lorella Alderighi) ha affermato che l’ipogeo di Marciana potrebbe essere un “neviere” (sic!) - mostrando peraltro una buona dose di originalità perché nessuno ci aveva mai pensato prima -, mi sono fatto una cultura sull’argomento.
Devo confessare che, fino ad allora, per me il sostantivo neviera indicava un contenitore di neve e di ghiaccio connotato da pianta più o meno circolare. Ne avevo viste una all’Elba e un paio nel pistoiese e mi pareva che non avessero nulla in comune con la forma del monumento marcianese. Poi ho ampliato i miei orizzonti e ora, tra le neviere analizzate dal vero (soprattutto in Toscana e in Liguria) e quelle esaminate per mezzo di immagini, posso contarne un centinaio. Tuttavia rimango al punto di partenza, in quanto non riesco a scorgere (né a sud, né al centro, né a nord, né sulle isole) alcun punto di contatto fra una qualsivoglia neviera e l’ipogeo di Marciana. La stragrande maggioranza delle neviere corrisponde - secondo l’idea che ne avevo in origine - alla seguente descrizione sintetica offerta dal sito “Quotazero.com” (che ringrazio per l’autorizzazione a pubblicare foto e piante):
“Le neviere erano realizzate a forma di tronco di cono rovesciato, con diametro interno fino a 10/12 metri ed altezza fino a 5/6 metri. L’isolamento era garantito da uno spesso strato di foglie secche e da una copertura conica, ultimata con un manto di paglia, ove era posizionata una apertura utilizzata per il caricamento e lo svuotamento dell’ impianto”.
Concludo: nell’ambito del territorio italiano non esiste una sola neviera che abbia una planimetria anche vagamente simile all’architettura sotterranea di Marciana e perciò mi piacerebbe conoscere (solamente per capire, senza ironia) le motivazioni dell’apparentamento formale e funzionale fra il nostro magnifico ipogeo (l’aggettivo non è mio ma di un importante archeologo tedesco) e una qualsiasi delle antiche strutture per la conservazione di neve e di ghiaccio.
Michelangelo Zecchini
[COLOR=darkred][SIZE=4]A MARCIANA MARINA NASCE IL MUSEO DA TORRE A TORRE [/SIZE] [/COLOR]
“Da Torre a Torre”. Il Lungomare marinese si racconta attraverso la luce, il colore e un inedito percorso interattivo che si snoda come “museo a cielo aperto” tra il suggestivo scenario del Cotone con l’omonima torre e la Torre degli Appiani al porto. Sono passati 10 mesi dalla comunicazione di questo progetto museale che, mantenendo fede al programma annunciato dalla giunta Ciumei, si è concretizzato grazie al contributo di Gal Etruria e all’impegno profuso da tutti coloro che in questi mesi hanno contribuito alla sua originale ideazione e concreta realizzazione.
Al “Progetto colore del Lungomare”, strutturato in perfetta simbiosi col piano di riqualificazione del costruito storico delle terre di Marciana Marina, che è stato presentato lo scorso mese di settembre, si aggiunge adesso a completamento del progetto culturale un “percorso museale”, fatto di luci e di racconti che, d’ora in avanti, farà parte integrante dell’offerta turistica della città.
Si tratta di 8 postazioni, dotate di speciali impianti illuminotecnici, con luci diffuse e luci d’accento per valorizzare i colori della Marina, e di totem informativi che, in luoghi caratterizzati, descrivono gli spazi osservati in una dimensione di relax, di ascolto e di introspezione delle bellezze marinesi, rendendo noti alcuni ai visitatori tratti somatici segreti della storia antica e moderna, ma anche spigolature ed aneddoti sulle architetture della tradizione costruttiva locale, sui palazzi e sugli itinerari che dal lungomare s’innervano nel magnifico entroterra.
Queste 8 nuove piazze costruite intorno alla luce ed a storie tutte marinesi, sono il frutto maturo delprogetto atteso che oggi si viene ad inaugurare in occasione dell’avvio delle luminarie natalizie. Percorrendo questo itinerario osserveremo come, attraverso la luce diffusa dai pennoni luminosi, Piazza della Vittoria si sia fatta in tre per apparire nella sua vera e più ampia dimensione e meglio fruibile sotto la torre del Cotone; allo stesso modo l’attacco del “Moletto del pesce” si viene a presentare come un inedito ed interessante spazio di aggregazione, analogamente alla limitrofa piazzetta degli Artisti; più avanti ancora, in cammino lento e piacevole, seguendo il viale Regina Margherita tra le tamerici e il profumo dell’aria salmastra, si scopriranno nuovi spazi che vanno acreare altri angoli di accoglienza e nuove occasioni di valorizzazione di edifici storici e di spazi e piccoli slarghi da riscoprire, come l’ingresso di una ritrovata piazza Bonanno o come la stessa piazza Bernotti al porto, per poi concludersi con il suggestivo spazio “sotto la tore”, alla banchina dei pescherecci, dal quale s’inquadrerà ancor meglio l’icona marinese per eccellenza, quella Torre degli Appiani più volte evocata che attende di divenire il punto di convergenza, il fulcro stesso e l’ideale caposaldo del museo all’aperto che oggi si è aperto al pubblico.
“Da Torre a Torre” arricchisce dunque lo splendido lungomare di nuove occasioni di conoscenza e di apprezzamento per le peculiarità elbane, nella cornice ineguagliabile di quella che già al tempo di Napoleone, gli stessi marittimi di allora non esitarono a definire una “piccola Marsiglia”, tanto era industriosa e vivace questa cittadina. Rinnovando quel sentimento possiamo affermare con orgoglio che, laddove il fresco respiro del ponentino marino incontra il soffio vitale della montagna, laddove l’azzurro del cielo si perde nel verde dell’anfiteatro naturale, il lungomare marinese potrà offrire unmotivo in più di passeggio tra arte, storia e natura.
Giuseppe Centauro
TRASPORTO MARITTIMO
E' possibile conoscere quale sono le motivazioni per cui nel consiglio comunale di Portoferraio la maggioranza si è astenuta e la minoranza PD ha votato a favore sulla mozione del trasporto marittima presentata dal gruppo di minoranza "cambiare in comune" ?.
Marcello Camici
Sono passati 6 mesi dall'insediamento della nuova amministrazione, a parte la prosecuzione di opere già avviate, anche se con scelte e priorità scellerate, dalla vecchia amministrazione. Grandi cambiamenti all'orizzonte non se ne sono visti, anche se i rapporti con i cittadini e con il territorio sono migliorati ( più per l'arretratezza in cui eravamo incappati che per l.impegno della nuova amministrazione.
Al sindaco Lambardi è bene ricordare che i maggiori appunti alla cacciata amministrazione erano : economia e territorio disastrati e risorse impiegate per opere pubbliche di scarsa necessità ( piazzetta Torino e piazza del Comune ) trascurando servizi,viabilità ( incrocio la Pila ),turismo balneare e nautico e aver tenuto un pessimo rapporto con i cittadini. Conservando Favoritismi e privilegi. L'esatto contrario di quanto in campo nazionale si cerca di smantellare. Favorendo nuove opportunità e libertà di esercizio.
Le poche notizie e comunicati , che sono più di apparenza che di concretezza, danno l'impressione di essersi assuefatti all'ambiente il che non fa ben sperare. occorre essere più dinamici creativi e concreti!
Faccio una domanda da profano. Ma non è che le piante di platano, negli anni passati sono state sostituite dalle palme e queste ultime non essendo autoctone e pertanto inserite in un clima non adatto a loro, non hanno difese sufficienti come invece i platani, le acacie, i pini e altre ancora, che invece hanno sempre vissuto nel nostro clima?
[COLOR=darkblue][SIZE=4]ANNUNCIO ADOZIONE [/SIZE] [/COLOR]
Due bellissimi fratellini a pelo lungo di circa 3 mesi, dolci e affettuosi, allevati in casa cercano una nuova famiglia . . chiunque volesse andare a vederli o adottarli può chiamare Luciana al 3347020503.
Grazie, Luciana
[COLOR=darkred][SIZE=4]PROGRAMMA CINEMA TEATRO FLAMINGO 11 – 14 dicembre 2014 [/SIZE] [/COLOR]
Nuovi imperdibili film al Cinema Teatro Flamingo a partire da questo week end.
Tre “pellicole” straordinarie che stanno entusiasmando il pubblico internazionale e che saranno in programmazione a partire dal questa sera giovedì 11 dicembre 2014.
Questo il programma:
Giovedì 11 dicembre - ore 21,30 - “Il Giovane favoloso”
Venerdì 12 dicembre - ore 21,30 - “The Judge”
Sabato 13 dicembre - ore 15,30 - “Pinguini di Madagascar”
Sabato 13 dicembre - ore 18.30 - “Pinguini di Madagascar”
Domenica 14 dicembre - ore 15.30 - “Pinguini di Madagascar”
Domenica 14 dicembre - ore 18,30 - “Il Giovane favoloso”
I films:
“Il Giovane favoloso”
Il film racconta la vita del poeta italiano Giacomo Leopardi. È stato presentato in concorso alla 71ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e vede protagonista uno straordinario Elio Germano. La regia è di Mario Martone.
“Il Giudice – The Judge”
Diretto da David Dobkin, con protagonisti Robert Downey Jr. e Robert Duvall, il film è stato scelto quale come film d'apertura del Toronto International Film Festival. Nella pellicola, il famoso avvocato Henry "Hank" Palmer, dovrà risolvere una causa paradossale difendendo il padre dal suo rivale, l'avvocato Dwight Dickham. Il confronto nudo e crudo, generazionale, fra i due, animerà il racconto.
“Pinguini di Madagascar” film d’animazione in 3D
Dopo il grande successo di Madagascar, i pinguini Skipper, Kowalsky, Rico e Private, tornano da grandi protagonisti delle sale cinematografiche con una divertente storia di spionaggio globale. I pinguini, da grandi agenti segreti tenteranno di fermare il malvagio Dr. Octavius Tentacoli dalla sua folle intenzione di distruggere il mondo.
con questo voglio comunicarvi che nel giro di 10 anni.... All Elba non esisterà più una palma .... E purtroppo... Almeno per ora non c'è niente per poterle salvare.. Questa volta la colpa non è' "davvero" di nessuno...
Salvatore Di Zio
Un antico proverbio e/o modo di dire cosi recita; Una pancia piena difficilmente si interessa di quella vuota. Sta di fatto che già nei tempi antichi chi doveva interessarsi delle pance vuote dei loro concittadini, erano sempre un numero limitato di pance piene, pertanto non potevano conoscere e non conoscono gli strani rumori delle pance poco usate e/o visitate non sufficientemente dal cibo.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]COLLEGAMENTI MARITTIMI – LA POSIZIONE DELLA MAGGIORANZA A PORTOFERRAIO E’ UN INCIDENTE DI PERCORSO O UNA SCELTA POLITICA? [/SIZE] [/COLOR]
Apprendiamo con non poco stupore che la maggioranza portoferraiese ha bocciato la mozione sui trasporti marittimi presentata dal gruppo “Cambiare in comune”.
Una mozione che –leggiamo- chiedeva “al sindaco, nonché presidente della conferenza dei sindaci e membro del comitato portuale, di impegnarsi per:
1. chiedere l’introduzione di più frequenti collegamenti marittimi soprattutto nel periodo invernale;
2. attivarsi al fine di far rispettare la delibera n. 22622/2009 dell’Autorità garante sulla concorrenza dei trasporti marittimi;
3. far pubblicare le concessioni degli slot al fine di garantire il diritto di informazione dei cittadini”.
Trattandosi di obiettivi largamente condivisibili da parte di tutti, oltreché indiscutibilmente nell’interesse dell’intera cittadinanza, riteniamo che la mozione avrebbe dovuto essere votata all’unanimità, da tutti i gruppi consiliari.
A meno che non sussistano elementi a noi sconosciti, la mancata adesione della maggioranza rappresenta un fatto grave ed un incredibile errore di valutazione politica. Come abbiamo già scritto nel precedente comunicato, la posizione assunta dalla Giunta ci fa pensare ad un totale scollamento tra paese legale e paese reale, tra le istituzioni e l’Elba che lavora e produce e faticosamente cerca di andare avanti.
Come si fa a non capire che la buona qualità dei collegamenti marittimi –che devono essere il più possibile frequenti, confortevoli ed economici- può essere garantita solo dall’esistenza di un mercato dei traghetti dove vi sia almeno un minimo di concorrenza. E questa qualità ci interessa doppiamente: come residenti e come operatori turistici (forse alla Biscotteria non se ne sono accorti, ma l’Elba vive quasi esclusivamente di turismo, non tutti hanno la fortuna di avere qualche nicchia di privilegio all’interno del Parassitario Avanzato). Opporsi al rispetto della sentenza del Garante per la Concorrenza citata nella mozione –con la quale si stabiliva che almeno 1/3 degli slot deve essere riservato alle “compagnie minori”, mentre ora il gruppo dominante dispone dell’80% delle corse- significa remare contro l’interesse dell’Elba e degli elbani. E significa pure opporsi al pieno rispetto della legalità (o le sentenze del Garante della Concorrenza possono rimanere impunemente inapplicate?).
Abbiamo detto sopra che si tratta anche di un grave errore di valutazione politica perché in questo modo, oltretutto, la maggioranza ha permesso alla principale forza di opposizione, il PD (che invece ha votato la mozione), di fare una bella figura di fronte all’opinione pubblica, quando notoriamente il PD, da tempo, ha legami molto stretti con il gruppo (quasi) monopolista -ad esempio, tutti sanno che l'attuale presidente di Toremar, Montomoli, è un ex dirigente del partito comunista piombinese.
Ci auguriamo che gli atti futuri dell’Amministrazione, in materia, correggano questo atteggiamento sbagliato e lo facciano derubricare a “incidente di percorso”
Movimento Elba 2000
[COLOR=darkred][SIZE=4]“GRAZIE AI VOLONTARI DEL NETAP: IL LORO IMPEGNO PER LA TUTELA DEGLI ANIMALI” [/SIZE] [/COLOR]
Impegno e competenza in difesa degli animali. E’ questo che contraddistingue il grande lavoro che un gruppo di volontari che da tempo frequenta il paese di Capoliveri sta offrendo alla comunità portando grandi risultati con spirito di servizio.
Stiamo parlando degli amici del NetAp - Network For animal Protection ed in particolare dei volontari Andrea Puchet, Elvira Muff e Romina Bulleri che operano sul territorio capoliverese per la gestione, la cura e il controllo delle comunità feline qui presenti.
“Sono tantissime le bestiole che nel nostro comune sono state amorevolmente soccorse, curate e spesso salvate dopo essere state trovate in difficili condizioni sanitarie dai volontari del NetAp – spiega il vicesindaco del Comune di Capoliveri Andrea Gelsi - Un lavoro enorme che continua ogni giorno grazie alla rete di volontariato che questi ragazzi sono riusciti a creare dando l’esempio e fornendo gli strumenti per operare. Così tanti piccoli e grandi “mici” vengono nutriti, curati, seguiti dai veterinari e controllati costantemente nell’interesse collettivo.
Il Comune di Capoliveri vuol così esprimere il suo grazie per questo importante lavoro al NetAp e a tutto il gruppo che con impegno costante forniscono un grosso contributo alla nostra comunità. Un esempio da seguire”.
Per Post. 69637scitto da Redazione
I lavori in oggetto non hanno alcuna attinenza con le problematiche riscontrate in via del Carburo in seguito alle copiose piogge .L'intervento si è reso necessario dopo l'opera di monitoraggio della zona. La problematica di via del Carburo è dovuta alla nuova canalizzazione di ACQUE BIANCHE cioè meteoriche (fatta dal comune) raccolte da Via del Carburo e "Dirottate" alla vasca delle scuole ITC CERBONI. Dalla vasca in poi non è dato sapere dove sono "Stramazzate"le acque e in che modo !! Per caduta ?? con delle pompe di sollevamento???
Chiedete al comune e ai tecnici che hanno seguito (???) i lavori e che ora omettono la verità . Tecnici che creano confusione e che, mi spiace dirlo, la REDAZIONE contribuisce a diffondere.
Non possiamo non riconoscere i grandi meriti del Di Pietro Pubblico Ministero di "mani pulite", diverso è il giudizio su Di Pietro politico, giudizio indubbiamente negativo. Non ne ha infilata una, dai vari Scilipoti agli accordi con la sinistra, alla sua parentopoli ecc.. ecc.. Ora, meraviglia delle meraviglie, è riuscito a far rialzare la testa a qualche nostalgico ma avete capito male, cari compagnucci, perchè Di Pietro non ha assolto nessuno bensì, ha detto che Craxi era un ladro ma era in buona compagnia. Non capisco cosa significa, un ladro è sempre un ladro e ci sono tre gradi di giudizio a dimostrarlo. Gli altri non li hanno presi perchè non hanno trovato niente o, forse, perchè erano onesti. C'è poco da fare, il malaffare era nel DNA del PSI di allora, prova ne sia che siete finiti tutti nelle braccia di "PAPI". Lasciate stare Di Pietro e tornate a nascondervi e a vergognarvi di aver ridotto un partito glorioso in un covo di mariuli. Ringrazio la redazione tutta.
Il Responsabile del Servizio Istruzione rende noto che a seguito di comunicazione di sciopero da parte dell’Istituto Comprensivo “G.Carducci”, previsto per venerdi’ 12 dicembre, il servizio di trasporto scuolabus sarà assicurato esclusivamente per la tratta in uscita (scuola-domicilio) in quanto i genitori sono tenuti ad accertarsi personalmente della regolarità dello svolgimento delle lezioni e, in caso contrario, riaccompagnare i figli al proprio domicilio.
Anche il servizio di refezione scolastica sarà sospeso in quanto la scuola osserverà orario antimeridiano.
In allegato è visibile al riguardo la comunicazione pervenuta in data odierna dall’Istituto Comprensivo “G.Carducci”.
Per informazioni
Ufficio Istruzione
Tel.0565/967646
338/9256200
[EMAIL]m.franceschini@comune.capoliveri.li.it[/EMAIL]
Spero che i cittadini di quei paesi che ci ospitano sia come lavoratori, sia come turisti, siano abbastanza intelligenti da capire che anche in Italia ci sono persone serie e che niente hanno a che vedere con i fatti vergognosi degli ultimi giorni, senza non ricordare, che anche senza alcune colpe, in altri paesi sarebbe successo un terremoto politico con dimissioni di massa e bene accette dai cittadini di quelle Nazioni che le avrebbero altrimenti pretese, sia per questo specifico caso, che in altri accaduti negli anni passati.
[COLOR=darkred][SIZE=4]BOSI SCRIVE AI SINDACI DI RIO MARINA E RIO NELL’ELBA: FONDATE I DUE COMUNI [/SIZE] [/COLOR]
Cari Sindaci,
premessa la mia ben nota contrarietà ad una legislazione che obbliga i Comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti (3000 se uno di questi ha fatto parte di Comunità montane) ad associarsi per la gestione delle funzioni fondamentali, non posso nascondere un certo rammarico per quanto accaduto, in proposito, fra Rio Marina e Rio nell’Elba. Il mancato accordo avrà le sue ragioni e magari non sarebbe neppure risultato sufficiente visto che i due Comuni insieme sono sotto il limite dei 5000 abitanti. Resta però il fatto che le due Rio si dividono nella gestione di competenze importanti mentre la loro vicinanza, la loro storia ed il loro bacino territoriale è unico ed integrato come pure i tanti problemi che insieme debbono comunque affrontare.
In dieci anni passati alla guida del Comune di Rio Marina queste cose le ho viste e vissute a tal punto che nel Settembre del 2008, con delibera n° 42, che il Consiglio Comunale approvò all’unanimità venne varato un ordine del giorno che invitava le Amministrazioni dei due Comuni e le forze politiche locali ad intraprendere i necessari percorsi per raggiungere l’obbiettivo dell’unificazione fra Rio Marina e Rio nell’Elba. Se ciò fosse accaduto oggi il nuovo Comune, frutto della fusione, non avrebbe il problema delle gestioni associate perché superiore alla citata soglia dei 3000 abitanti. Purtroppo l’obbiettivo posto non venne raggiunto, per il diniego dell’allora Sindaco di Rio nell’Elba prossima alla scadenza del suo secondo mandato.
Comprendo che sussistano ancora difficoltà e che lo stesso accordo intervenuto fra Capoliveri e Rio Elba è – come afferma la sezione del PD locale – motivato da ragioni di convenienza amministrativa. Tuttavia mi permetto di riproporre, con convinzione, la strada dell’unificazione. E’ una strada non breve da percorrere che, giustamente, prevede il ricorso alla consultazione popolare, e più passaggi amministrativi. Ma giudico positivo che venga intrapresa anche per discuterne, confrontarsi, guardarsi intorno, conoscendo le difficoltà ma anche i tanti vantaggi che ne deriverebbero.
Le ragioni antiche, di ordine sociale ed economico, che condussero alla divisione dei due Comuni di Rio oggi sono oggettivamente venute meno. Resta solo il retaggio di un vecchio campanilismo che non ha più ragion d’essere di fronte ai tanti problemi che incalzano.
Dunque si guardi avanti, serve un colpo d’ala, per affrontare con più forza le sfide vere che vi attendono. In un momento difficile per tutti e per le nuove generazioni in particolare che richiedono responsabilità e lungimiranza per non essere più costretti a ricercare altrove il loro avvenire. Abbiamo il dovere di non deluderli.
Francesco Bosi
[COLOR=darkblue][SIZE=4]MA E' DAVVERO NATALE? [/SIZE] [/COLOR]
Quante volte ho cercato di raccontare su queste pagine, con molta calma, democraticamente , come farebbe uno scrupoloso medico in una clinica psichiatrica con il proprio paziente, della grande voglia cittadina di mettersi alla prova o almeno tentare di farlo – nella coincidenza di questi giorni tra Natale e la fine di un anno che non merita certo la qualifica di fausto, e la tremenda crisi che come non bastasse si aggiunge al prolificare di ladri di Roma capitale , in quanti abbiamo chiesto di rivedere i programmi dei festeggiamenti nelle piazze, lo abbiamo chiesto perché non ce la sentiamo di festeggiare il primato che ci hanno conferito di campioni del mondo della corruzione. Avevamo chiesto timidamente cercando di sensibilizzare i bombaroli schiavi del botto e del petardo selvaggio che il più grande botto di mezzanotte fosse stato il silenzio….. perché il silenzio giunge , la gente si ferma , si domanda perché poi capisce, medita, il botto invece è uno scoppio di luci, un rumore di festa………a niente sono valsi gli appelli , gli esempi di qualche comune isolano , noi saremo ripagati ancora una volta da retoriche parole di sindaci e assessori, nella continuità di quella politica del dire e non del fare, si formuleranno le solite parole e poi tra brindisi e fuochi d’artificio si festeggerà prima il Natale e dopo poco si darà il benvenuto ad un anno che si preannuncia indecifrabile , anche stavolta la tragedia economica che attraversiamo non ci ha reso più buoni, le tragedie non sollecitano sempre ad amare il prossimo, il congedo dal 2014 immagino, alla luce di un prossimo futuro, non potrà essere peggiore e se non ci penseranno gli slanci di solidarietà di tanti sconosciuti cittadini, e delle varie associazioni ecc. ci sarebbe di che meditare una rivoluzione.
Frattanto sul vecchio juke box della memoria torna prepotente una canzone di Carosone del 1956...
[COLOR=darkblue] Mo vene Natale
nun tengo denare
me leggo 'o giurnale
e me vaco a cuccà. [/COLOR]
F.P
Non dare troppo credito a Di Pietro: è solo un imbroglione in calo verticale di popolarità e di visibilità, che cerca di riprendersi la ribalta con delle retromarce clamorose. Lui è stato il braccio armato del complotto che fece fuori Craxi e il PSI, insieme con i partiti laici e che, invece, salvò il PCI e la sinistra della DC: proprio coloro che prima degli altri e più degli altri avevano farro ricorso alle tangenti e al finanziamento illecito dei partiti e che non hanno mai smesso di farlo.
Cosa ci viene a raccontare ora? Quello che sapevamo già da sempre. Troppo comodo!
Smarrito Rocky, Portoferraio, zona Altesi nuovi (via XX Settembre), Padulella, Cimiteri e zone limitrofe, collarino viola e Chip; chi lo ritrovasse chiami per favore al 328 2215107. Stefano.
[URL]https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10204108959896770&set=a.1033061659309.2006403.1008436409&type=1&theater[/URL][/URL]