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minchia papà da minchia papà pubblicato il 30 Gennaio 2015 alle 16:37
E GLI ALTRI ?? In due anni i deputati hanno accantonato un milione e centomila euro e un terzo è andato nelle casse di alcune piccole e medie imprese. Tra loro anche la Birra Messina, azienda storica che aveva chiuso e che è stata riaperta dagli ex dipendenti riuniti in cooperativa di Giuseppe Pipitone | 29 gennaio 2015 COMMENTI Più informazioni su: Aziende, Microcredito, Movimento 5 Stelle, Sicilia, Start Up, Stipendi Mezzo milione di euro finito nelle casse di 23 piccole e medie imprese: soldi provenienti dagli stipendi dei quattordici parlamentari siciliani del Movimento Cinque Stelle. E’ questo il risultato della scelta dei deputati eletti dal Movimento di Beppe Grillo all’Assemblea regionale siciliana, che hanno rinunciato ad una parte dello stipendio per finanziare le piccole aziende. In due anni i deputati hanno accantonato un milione e centomila euro: e stamattina hanno presentato alla stampa i dati sulle prime ventitré aziende finanziate. “Noi abbiamo fatto un sacrificio di sobrietà e intelligenza, portando ai siciliani cose reali e non solo annunci: abbiamo voluto che questo fondo fosse gestito da terzi, proprio per evitare qualunque legame con noi”, ha spiegato la capogruppo Valentina Zafarana. Fino ad oggi le aziende finanziate sono ventitré, dieci delle quali start up: tra queste anche la Birra Messina, azienda storica che aveva chiuso i battenti un anno fa, ma che è stata riaperta dagli ex dipendenti riuniti in cooperativa. Pubblicità Dal fondo per il microcredito sono stati erogati, dopo due anni di accantonamenti, 550mila euro. “Avremmo potuto fare molto di più se solo gli altri deputati avessero aderito alla nostra proposta e se questo divenisse un modello per tutta la Regione”, ha spiegato il deputato Giorgio Ciaccio. Dopo aver deciso di tagliarsi lo stipendio da 11mila euro fino a 2500 (più i rimborsi), i deputati pentastellati hanno iniziato a versare ogni mese all’Assessorato per le attività produttive il denaro al quale rinunciavano. Dopo alcuni mesi, e la sostanziale impasse del governo regionale, è arrivato l’accordo con Banca Etica, Impact Hub Sicilia e con la Fondazione Comunità di Messina Onlus. Loro si occupano della selezione delle domande della gestione del fondo per il microcredito, che è garanzia dei fondi Jeremie e degli ulteriori capitali messi a disposizione da Banca Etica: in totale ammonta a tre milioni e 300mila euro. In dodici mesi sono arrivate 4.750 richieste d’informazione 1.340 richieste di finanziamento. “In realtà non sono tantissime – prosegue Ciaccio – ma questo purtroppo non è altro che una conferma di una grave carenza di cultura imprenditoriale nella nostra isola. Molte pratiche sono carenti o incomplete, soprattutto per quanto riguarda il business plan”. Tra i finanziatori del Fondo c’è anche un cittadino torinese, Pietro Lupo, che da quattro mesi versa gli 80 euro in più che percepisce in busta paga grazie al decreto Renzi. Si è invece ripreso quanto aveva versato il vice presidente dell’Ars Antonio Venturino, cacciato dal Movimento Cinque Stelle proprio perché non voleva tagliarsi lo stipendio. Nei cinque mesi di militanza nel Movimento di Grillo, Venturino aveva comunque fatto in tempo a versare circa ottomila euro: soldi che aveva deciso di riprendersi dopo l’espulsione. Per farne cosa? “Organizzerò dei workshop di politica per i giovani” aveva detto. Ad oggi, però, di quei workshop non se ne ha notizia alcuna.
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L'allerta meteo del sindaco Barbetti da L'allerta meteo del sindaco Barbetti pubblicato il 30 Gennaio 2015 alle 16:35
L'allerta meteo citata dimostra quello che ho sempre pensato, ogni sindaco va per la sua strada e non c'è un minimo di coordinamento con gli altri colleghi , altro che Biancaneve e i sette nani , questi sono 8 schegge impazzite , 8 neutrini tipo big bang dove ognuno si espande nell'isola come e dove vuole e meno male che l'Elba è proprio piccolina , bellissima da morire , che avrebbe meritato dei gestori migliori, più illuminati e più coordinati e invece ognuno spara le sue cartucce a vanvera dall'isola tax free, a battere moneta, sino ad altre minchiate assurde.
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Ospedale nelle piccole isole da Ospedale nelle piccole isole pubblicato il 30 Gennaio 2015 alle 15:28
Sono d' accordo che per il bacino d' utenza soprattutto nel periodo estivo l' Ospedale all' Elba è indispensabile. ma mi chiedo come fanno gli abitanti del Giglio, Capraia, Ischia, Capri ecc. senza l' ospedale?
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ALLERTA METEO da ALLERTA METEO pubblicato il 30 Gennaio 2015 alle 13:37
[COLOR=darkred][SIZE=4]Allerta meteo 30 gennaio – 31 gennaio 2015 [/SIZE] [/COLOR] Il Comune di Capoliveri informa che è stato emesso in data odierna, 30 gennaio 2015, nuovo allerta meteo valido dalle ore 12.30 di Venerdì, 30 Gennaio 2015 alle ore 23.55 di Sabato, 31 Gennaio 2015 Criticità previste: Vento: con possibilità di blackout elettrici e telefonici, di caduta di alberi, cornicioni e tegole, di danneggiamenti alle strutture provvisorie. Possibili problemi alla circolazione stradale, ai collegamenti marittimi e alle attività marittime. Mare: possibili problemi ai tratti stradali a ridosso della battigia, agli stabilimenti balneari. Possibili ritardi nei collegamenti marittimi. Possibili problemi alle attività marittime. Possibile pericolo per la navigazione di diporto. Possibile pericolo per i bagnanti. Neve: possibili locali problemi alla circolazione stradale. Possibilità di isolate interruzioni della viabilità. Possibilità di danneggiamento delle strutture. Possibilità di isolati black-out elettrici e telefonici. Ghiaccio: possibili problemi alla circolazione stradale. Pioggia: possibili allagamenti localizzati ad opera del reticolo idraulico secondario e/o fenomeni di rigurgito del sistema di smaltimento delle acque piovane con coinvolgimento delle aree urbane più depresse. Possibilità di allagamenti e danni ai locali interrati, di provvisoria interruzione della viabilità, specie nelle zone più depresse, scorrimento superficiale nelle sedi stradali urbane ed extraurbane ed eventuale innesco di locali smottamenti superficiali dei versanti. Stante il profilarsi di situazione di pericolo si invita tutta la popolazione del Comune di Capoliveri per il perdurare del presente allerta e al verificarsi di temporali/mareggiate/vento a mantenere la calma e a prestare attenzione agli scenari di eventi previsti, adottando tutte le possibili misure di auto-protezione e a mantenersi costantemente informati sull’evolversi della situazione, prestando attenzione agli avvisi e ai comunicati diffusi attraverso il sito istituzionale dell’ente e gli altri strumenti e mezzi di comunicazione. PER SEGNALAZIONI O EMERGENZE CONTATTARE IL NUMERO 0565-935062 F.to il sindaco, dott. Ruggero Barbetti
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Svolta per la sanità Elbana da Svolta per la sanità Elbana pubblicato il 30 Gennaio 2015 alle 12:26
Buongiorno Fabrizio Ci siamo,con le nuove leggi Regionali e Nazionali,dal 1/3/2015 l'OSPEDALE per come l'abbiamo conosciuto non esisterà piu' ,a mio parere è necessario ricorrere,visto la difficolta' economica della Regione Toscana, all'impiego di Capitali Privati per un passaggio da una Sanita'di SOPRAVVIVENZA ad una Sanita'di SERVIZIO QUALIFICATO al CITTADINO, formando una HOLDING DI SERVIZI a capitale PUBBLICO-PRIVATO, convenzionata, che scelga le priorita'dei SERVIZI da erogare e paghi PROFESSIONISTI QUALIFICATI al fine diagnostico e operativo, potrebbe essere un progetto pilota interessante da riproporre a livello Nazionale per realta'con bacini d'utenza limitati. grazie dell'attenzione Stefano Ballarini
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Le tasse inventate da Le tasse inventate pubblicato il 30 Gennaio 2015 alle 12:13
Posso capire che si mettano tasse per visitare un sito archeologico , un castello ....isole delicate come Pianosa o Montecristo , ovvero tasse che serviranno poi a mantenere , conservare e fare manutenzione , ma che senso ha una tassa di sbarco all'Elba? Se ogni città mettesse una tassa ogni volta che uno entra o sbarca sarebbe una baraonda , un vero ritorno al medioevo dei signorotti feudali . Non è legale e non è corretto che i sindaci decidano di limitare e la libera circolazione nel paese senza una valida e oggettiva motivazione, oggi la tassa di sbarco è usata per la normale manutenzione che gli stessi sindaci dovrebbero già fare con le tasse che prendono dai contribuenti se limitassero gli sprechi in consulenze , viaggi e altre spese non motivate e/o utili ai cittadini . La tassa di sbarco è un esborso ignobile e ingiustificato non tanto per l'importo ma per il principio ,mi meraviglio che qualche legale o giurista non intervenga duramente contro queste decisioni unilaterali e dittatoriali vergognose .
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La tassa di sbarco da La tassa di sbarco pubblicato il 30 Gennaio 2015 alle 11:37
Oltre ad essere anticostituzionale, la tassa di sbarco è un ritorno al passato quando nel medioevo per entrare nelle città si dovevano pagare i dazi , ecco cosa sono riusciti ad inventare i sindaci il dazio del passato medioevo , si vede che hanno studiato storia alle scuole serali.
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Misericordia di Portoferraio da Misericordia di Portoferraio pubblicato il 30 Gennaio 2015 alle 11:31
[COLOR=darkred][SIZE=4]RESTAURO CONSERVATIVO DELLA STATUA IN CARTAPESTA RAFFIGURANTE “MATER DOLOROSA” [/SIZE] [/COLOR] La Misericordia di Portoferraio al fine della conservazione del proprio patrimonio storico/culturale, patrimonio anche della città, ha avviato il restauro della Madonna Addolorata meglio descritta sotto dall’Arch. Pastorelli, responsabile del patrimonio storico/culturale dell’arciconfraternita. Il restauro, iniziato con un costo supposto di circa 3.000 euro, è purtroppo più che raddoppiato a causa delle condizioni interne della statua, chiediamo quindi alla cittadinanza di supportarci nell’iniziativa con un contributo che può essere versato direttamente presso la sede di via Carducci o a mezzo bonifico bancario presso la Banca di Credito Cooperativo dell’Elba, IBAN IT80 M070 4870 7400 0000 0001 792 intestato alla Venerabile Arciconfraternita Misericordia Portoferraio. La statua tornerà a Portoferraio e potrà nuovamente essere venerata dai fedeli dal prossimo Venerdì Santo quando sarà nuovamente portata in processione con il Cristo Morto. Di seguito la relazione tecnica: La Madonna è rappresentata secondo l’iconografia tradizionale dell’Addolorata. Indossa una veste rossa con un manto blu e la veletta bianca che le copre il capo. Le mani sono strette a nodo sul petto. La statua è in cartapesta policroma con basamento ligneo. La definizione più esatta per la cartapesta continua ad essere quella più antica rinvenuta in un dizionario enciclopedico edito a Venezia nel 1830, “...carta macerata in acqua e ridotta liquida o in pasta”. Un soggetto come quello dell'Addolorata rievoca immediatamente lo sviluppo di nuove forme di ritualità religiosa apparsa nella seconda metà del '700, quasi sempre legate alle Confraternite, che, nelle cerimonie processionali della Settimana Santa, raggiungevano forme di complessità mai viste, specialmente in ordine all'esibizione dei Misteri della Passione. Erroneamente si è a lungo pensato che il successo della cartapesta derivasse dal suo basso costo; certo esso non poteva raggiungere quello delle statue lignee o marmoree dei più apprezzati artisti, ma il costo della carta era, in quel tempo, particolarmente elevato. Questo successo deriva piuttosto da altri fattori: innanzitutto, all'origine, dall'essere un prodotto “alla moda”, versatile, di rapida esecuzione e, soprattutto, leggero. Il termine “cartapesta” sta ad indicare una poltiglia ottenuta dalla macerazione di carta priva di cellulosa, ossia fatta di soli stracci. Un tempo la poltiglia si otteneva avendo preliminarmente tagliato a piccoli pezzi la carta che poi veniva immersa nell' acqua, dove si lasciava macerare per 3-4 ore. Quindi, tolta dall'acqua, veniva posta in un mortaio di pietra nel quale la si pestava fino ad ottenere una poltiglia che si mescolava con un po' di colla di farina. Ad oggi la Statua è sottoposta ad un analisi materica strutturale presso una ditta di restauro specializzata, Bacci Marco – Conservazione e Restauro Beni Culturali. Le prime analisi hanno evidenziato differenti problematiche conservative che riguardano sia lo strato pittorico superficiale che presenta rilevanti segni di distaccamento, sia vari attacchi di muffe all'interno della struttura. Per la prima volta è stato possibile visionare l'interno della statua e prendere visione della struttura portante composta da un quadrello ligneo su cui è stata ancorata tutta la parte in cartapesta. E' importante sottolineare la funzione religiosa della statua che viene portata in processione e subisce oscillazioni e flessioni che con il tempo comportano fessurazioni sulla velatura decorativa superficiale con conseguente distacco e esfoliazione; da qui l'importanza di intervenire anche a livello strutturale per dare più stabilità a tutta la struttura ma senza aumentarne sensibilmente il peso. Il Restauro Conservativo è supportato dalla Soprintendenza di Pisa nella figura del Dott.Amedeo Mercurio e dall'Arch.Alessandro Pastorelli.
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VERGOGNA da VERGOGNA pubblicato il 30 Gennaio 2015 alle 11:24
Da stamani alle 7.30 sul porto per aspettare la grazia della Moby che non ha fatto partire il traghetto delle 8 e delle 10 da Piombino. Ma dove era tutto questo gran mare da rendere impossibili le partenze delle navi TOremar?!?!...ma non aveva o speso decine di milioni di euro per ammodernarle?!?!....o forse più semplicemente è stato il modo per riempire la Moby Lally delle 10.45...a pensar male si farà anche peccato, ma spesso ci si indovina! .. E intanto siamo ancora qua a disquisire se è meglio o no che non siano concentrate nella stessa proprietà!...ma a Rossi qualche nostro amministratore lo può dire o si riempiono di tante belle parole e basta....tanto viaggiano gratis. Ciao da Moby Lally
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ERCOLINO SEMPREINPIEDI da ERCOLINO SEMPREINPIEDI pubblicato il 30 Gennaio 2015 alle 11:17
Fatela finita di mendicare. La Tassa di Sbarco non è la MUCCA CAROLINA per i vostri progetti d.c. Sapevatelo
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DISOCCUPAZIONE GIOVANILE da DISOCCUPAZIONE GIOVANILE pubblicato il 30 Gennaio 2015 alle 11:16
ULTIMI DATI SULLA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE..... L'Istat ha rilevato una riduzione del tasso dello 0,4% rispetto a novembre, "primo segnale di contrazione dopo un periodo di crescita che si è protratto nella seconda metà dell’anno". In tutto 93mila nuovi occupati. l senza lavoro tra i 15 e i 24 anni sono poi risultati 664mila, 33mila in meno rispetto al mese prima. Salito però anche il numero degli inattivi. Renzi su Twitter: "Bene. Ma siamo solo all'inizio" MI SORGE UN DUBBIO........NON E' CHE, I DATI SULLA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE CALANO PERCHE' I NOSTRI GIOVANI SCAPPANO DALL'ITALIA? BAH! CHISSA????
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dico la mia da dico la mia pubblicato il 30 Gennaio 2015 alle 10:47
la tassa di sbarco è una stronzata che viola la costituzione repubblicana che in sintesi dice che possiamo girare liberamente nel paese senza impedimenti .
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per ELBA-5-STELLE-IN-MOVIMENTO da per ELBA-5-STELLE-IN-MOVIMENTO pubblicato il 30 Gennaio 2015 alle 10:45
Per ELBA-5-STELLE-IN-MOVIMENTO, voi avete partecipato alla riunione per la presentazione del lavoro svolto dalla Gestione Associata per il Turismo. Dalla stampa e dai politici presenti non ho capito una cosa, potete descrivermela voi? Grazie per la collaborazione! Ecco cosa non ho capito: i bilanci del lavoro svolto da parte di una società di comunicazione non sono solo di natura economica ma anche di natura strategica. Il bilancio strategicopassa da una parola: feedback. - Hanno fornito i dati di quante persone hanno letto, visto o ascoltato i loro messaggi (video, web, tv, altro)? - In quali regioni, nazioni, e classe di reddito si sono rivolti? - Hanno realizzato un questionario per capire quanti turisti sono arrivati allElba dopo aver letto/visto i loro messaggi? Se si quanti e quali risposte hanno dato. - Hanno realizzato un questionario per conoscere i motivi per cui nonostante aver visto i messaggi di comunicazione i turisti hanno scelto altre mete? Se si, quanti e quali risposte hanno dato gli intervistati. Questo è il vero bilancio di un'attività svolta che abbinato ai costi economici crea il presupposto per redigere una analisi swot ben precisa ed utile per gli anni successivi. Grazie per la risposta,
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Per l'ospedale da Per l'ospedale pubblicato il 30 Gennaio 2015 alle 10:15
A proposito di soldi per il nostro ospedale ,non si potrebbe utilizzare una parte dei soldi della tassa di sbarco ? Sicuramente sarebbe una buona cosa,essendo soldi amministrati dai comuni. Dite la vostra...
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AFFITTASI FONDO ALLE GHIAIE da AFFITTASI FONDO ALLE GHIAIE pubblicato il 30 Gennaio 2015 alle 10:12
[COLOR=darkblue][SIZE=3] "Affittasi fondo commerciale posto in Via Cairoli Loc. Le ghiaie di c.a 60 m.q. Per informazioni tel. Cell 333/1701255. [/SIZE] [/COLOR]
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Rosdoc da Rosdoc pubblicato il 30 Gennaio 2015 alle 7:11
Perfetto centrato in pieno. Finalmente la politica si accorge che l'ospedale deve essere autonomo e GESTITO DAGLI ELBANI. ( MEGLIO TARDI CHE MAI ). C O N S I G L I O: 1° Di uscire dall'ASL 6 DI LIVORNO E FORMARE UN NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO. COMPOSTO DA TUTTI I RAPPRESENTANTI DEGLI OTTO COMUNI. 2° DI RINOMINARE L'OSPEDALE COME ERA CHIAMATO UNA VOLTA " OSPEDALE CIVILE ELBANO ". 2° CREARE, SE POSSIBILE, UNA S.P.A. DOVE TUTTI I CITTADINI POSSONO COPARTECIPARE ALLE SPESE ED INVESTIRE PER LA SALUTE DI TUTTI CHE NON HA PREZZO. 3° I COMUNI SI ACCOLLINO NEI PROPRI BILANCI LE SPESE NECESSARIE PER POTENZIARE I REPARTI, INVECE DI BUTTARLI IN PROGETTI FARAONICI IRREALIZZABILI. PER TUTTO QUESTO CARO FABER SI POTREBBE ANCHE FARE UN REFEDENDUM POPOLARE TRA TUTTI I CITTADINI RESIDENTI ALL'ELBA PER VEDERE COSA NE PENSANO, ESTENDENDOLO COMUNQUE A TUTTI QUELLI CHE POSSEGGONO BENI SULLA NOSTRA ISOLA. CREDIAMOCI E' L'UNICA POSSIBILITA' PER INIZIARE A RIAPPROPRIARCI DEI NOSTRI DIRITTI E SOPRATTUTTO DELLA NOSTRA ISOLA CHE AMIAMO.
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FORASACCO da FORASACCO pubblicato il 30 Gennaio 2015 alle 4:13
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Ruggero Barbetti da Ruggero Barbetti pubblicato il 29 Gennaio 2015 alle 19:42
[COLOR=darkred][SIZE=4]Noi sindaci elbani siamo compatti: “Per l’Elba vogliamo un ospedale di base efficiente e strutturato”. Mi domando perché Piombino e Cecina non chiedano altrettanto? [/SIZE] [/COLOR] L’Elba vuole tornare all’autonomia. Il “no” sulla rete ospedaliera fra Portoferraio, Piombino e Cecina, espresso martedì nella Conferenza dei sindaci dai primi cittadini dell’isola è la conferma che c’è la volontà di tornare alle “origini” e riportare autonomia organizzativa e decisionale nel sistema sanitario elbano. La conferenza zonale adesso vuole voltare pagina e lo fa rivendicando la sua specificità territoriale. Due gli obiettivi nelle nuove intenzioni dei sindaci dell’Elba: - l’ospedale dovrà diventare ospedale di base, e non mero ospedale di prossimità come classificato dal Piano Socio Sanitario regionale. Contro questa classificazione Portoferraio ha fatto ricorso al TAR mentre Capoliveri ha scelto la strada del ricorso al Presidente della Repubblica, - impedire accorpamenti con le strutture socio sanitarie della costa che di fatto vanno nella direzione di depotenziare il presidio elbano e che secondo noi sindaci dell’Elba renderebbero più deboli anche gli altri due. Non comprendiamo questa logica del ridimensionamento. La nostra è la terza Isola d’Italia, con una popolazione stabile di oltre 35.000 abitanti, un’economia basata sul turismo che nella stagione turistica porta oltre 5.000.000 di presenze sul territorio. Lo diciamo da sempre: il presidio sanitario elbano deve essere messo in grado di garantire efficienza ed efficacia per 365 giorni all’anno, tanto ai cittadini residenti, quanto ai visitatori che arrivano anche da destinazioni internazionali. Basta con i tagli insensati ed ingiustificati e basta cedere di fronte a proposte, come quella della rete ospedaliera fra Portoferraio, Piombino e Cecina, che comporterebbero l’inefficienza del servizio e di fatto l’inutilità della presenza stessa dell’ospedale sul nostro territorio. Lo smantellamento a ben veder è iniziato negli anni ‘90 quando l’Elba, a causa dell’accorpamento con Piombino, ha perso la sua Usl che gestiva un servizio che funzionava molto bene. E le conseguenze le abbiamo viste e pagate tutti. Non possiamo anche questa volta assecondare progetti, come quello proposto dai sindaci della costa, che nulla danno, ma anzi tolgono al territorio. Oggi diciamo che non vogliamo un ospedale fantasma, un ospedale che è presente come struttura, ma che è assolutamente inesistente quanto a servizi e a capacità d’intervento. Ne siamo convinti e non comprendiamo perché anche Cecina e Piombino non pretendano altrettanto e soprattutto perché i rappresentanti di questi territori non provino a dare nuovo slancio ai propri presidi sanitari, oggi in difficoltà. Crediamo - tutti noi sindaci dell’Elba - che ogni area territoriale debba poter contare su presidi sanitari all’avanguardia in grado di far fronte alle esigenze dell’utenza che vi gravita intorno. Diciamo basta al ragionare in termini di sopravvivenza. Ora è il momento di invertire la rotta e puntare invece a potenziare il nostro ospedale che deve dare al cittadino le risposte che merita. A Piombino e Cecina chiediamo perchè anche loro non lavorano in questa direzione e non combattono per strutture ospedaliere di eccellenza anche in considerazione di una provincia geograficamente allungata dove non possono non coesistere, come indipendenti, gli ospedali di Cecina, Piombino e quello insulare dell’Elba. Questa si che sarebbe un’ipotesi possibile, credibile e che darebbe tanto ai territori di appartenenza oltre ad evitare sovraffollamento sulla struttura ospedaliera di Livorno. Quello che è incomprensibile è il perché gli amministratori di Cecina e Piombino lavorino per un compromesso al ribasso invece di combattere per le peculiarità del loro territorio. Forse perché sono politicamente contigui al governo regionale e non hanno l’autonomia o soprattutto il coraggio di disturbare il manovratore? Per noi elbani, accettare oggi la proposta di chiudere un accordo fra Piombino, Cecina e l’Elba, significherebbe firmare l’inefficienza del nostro sistema sanitario già penalizzato dall’handicap dell’insularità e questo non possiamo accettarlo. Ora è tempo di pretendere di più e noi vogliamo raggiungere questo ambizioso obiettivo. Ruggero Barbetti
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CHE SUPPOSTE DALLE POSTE! da CHE SUPPOSTE DALLE POSTE! pubblicato il 29 Gennaio 2015 alle 19:18
CHE SUPPOSTE DALLE POSTE! IN VISTA DELLA PRIVATIZZAZIONE, STANGATA SULLE TARIFFE: LA NUOVA PRIORITARIA COSTERÀ 3 EURO (RISPETTO AGLI 80 CENTESIMI DI OGGI) E CON STANDARD DI QUALITÀ PIÙ BASSI NELLA CONSEGNA Cambia anche la raccomandata: oggi la tariffa base è di 4 euro (sempre che la busta pesi massimo 20 grammi). Nel nuovo schema, salirebbe a 4 euro e 25 centesimi - La posta prioritaria online salirebbe a 1,8 euro (contro i 70 cent di oggi) - Il prezzo della privatizzazione: si paga di più per servizi meno efficienti… Su prezzi e tariffe, le intenzioni di Poste Spa sono bellicose. Nei documenti spediti al governo in vista della privatizzazione, che dovrebbe avvenire nel 2015, la società di Francesco Caio delinea una manovra tariffaria dolorosa per le famiglie. Torna intanto la lettera ordinaria che – nei piani di Poste – dovrebbe costare un euro. Arriveranno per davvero le lettere ordinarie? Poste si impegna a consegnare il 90% di queste missive low cost entro massimo 4 giorni dalla spedizione.
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SCIARPE FOULARD & CHAPEAU da SCIARPE FOULARD & CHAPEAU pubblicato il 29 Gennaio 2015 alle 19:13
E pensare che con il costo di una " SCIARPA " un pensionato ci deve vivere per un mese. No chiedo scusa, solo per tre settimane, l'altra, o se ne sta chiuso in casa con pane acqua e cicoria, o se ha fortuna aiutato dai familiari a terminare il mese.
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