Basta con questo tormentone di Pianosa che salta fuori ogni volta che c'è un problema.Barbetti deve inventarsene una al giorno per apparire bravo ma ormai ha stancato e non se ne rende nemmeno conto.
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Il seccume che sta invadendo l’intera Portoferraio, non dipende dall'Amministrazione Comunale, come tuttala Cittadinanza in maniera peccaminosa pensava.
Dai recenti studi portati a termine da Scienziati di grande “fame”, è emerso che in realtà Portoferraio è sotto la minaccia di UFO. Infatti questi oggetti volanti non identificati, hanno preso di mira Portoferraio, per allenarsi in vista del fantomatico concorso Extragalattico dedicato ai famosi “CERCHI NEL GRANO”.
Pertanto questi “cacacaz” di UFO, allenati dal grande Maestro “nonmivergognoneancheun pò, stanno rovinando tutte le zone piu’ belle e caratteristiche di Portoferraio,(Loro).
Nella foto una porzione di territorio un tempo verde, ora inaridita e devastata da strani simboli esoterici e altro. Qualcuno ha definito lo scenario della foto“la collina degli orrori”. Ci scusiamo per aver pensato male dell’Amministrazione Comunale. Come dimostrato, anche la satira tira!!.
Giancarlo Amore
Spero che mi si conceda una replica visto che sono stato tirato in ballo, e visto che oggi sicuramente sono intervenuto diverse volte. Solo due cose per dire che sicuramente sono una persona tranquilla, ti posso assicurare però che non sono un pavido "pauroso" di cosa poi, io che sono anche un ateo convinto, e tanto meno appiattito, visto che ho sempre detto quello che pensavo e qualche volta ho pagato a caro prezzo per questo mio atteggiamento. Credo di avere però un pregio, condividere le idee di altri che ritengo giuste, a prescindere dalla mia fede politica o in altri campi e senza pregiudizi, come nel caso di Pianosa. Se poi si giudica gli altri con il proprio metro, allora è tutto chiaro.
Il. M.della.R
Il fatto che il Sindaco di Capoliveri avanzi una proposta che riguarda la competenza territoriale del Comune di Campo, mi sembra una grande forma di scorrettezza nei riguardi non solo del suo collega Lambardi ma di tutta la popolazione di Campo.
Se pensa così di risollevarsi dalla batosta delle regionali, si sbaglia, perché così non fa altro che diminuire il suo consenso anche fra gli stessi elettori del comune da lui amministrato, eccezion fatta per un certo Marchese e il suo seguito di nobili decaduti. I problemi di una soluzione del genere sono stati già evidenziati da più di un frequentatore di questo blog, quindi ritengo di non doverli riproporre.
Soluzione impossibile, impraticabile, irrealizzabile e che per la creazione delle strutture per l' accoglienza richiederebbe tempi biblici. Ma...o sono io troppo pessimista e non vedo al di là del mio naso o chi avanza queste proposte è persona al di fuori della logica e della realtà.
Dici:"Ma come si fa a considerare Pianosa capace di accogliere migliaia di persone? Allo stato attuale quasi tutto il patrimonio edilizio sta crollando, le fogne non ci sono, il depuratore è un ammasso di ruggine, l'acqua è poca e di pessima qualità, i lampioni saranno 10. Per attrezzare l'isola ci vorrebbe un investimento molto importante con anni di lavori e poi...bella immagine per l'arcipelago toscano....un centro di accoglienza per profughi! Quello che mi sorprende ancora di più è che chi si dovrebbe occupare della nostra promozione turistica avalli certe idee."
Condivido in pieno quanto da te detto , gli altri problemi sono quelli già da me esplicitati in due precedenti post. Ora che si va in TV a propagandare quest' idea, temo che le cose si mettano male!
Io ho fatto già un' ipotesi riguardo questo appiattimento sulle direttive alfaniane da parte di quel Sindaco.
Il Marchese del Grillo poi dice che appartiene alla categoria dei "DURI" e con lui c'è poco da fare! Ci si sbatte il muso! Magari è un mite, pavido, tranquillo pensionato che in quel di Capoliveri si diletta a frequentare questo blog per passare il tempo e potrei azzardare a dire che il suo appiattimento sulle posizioni del B. mi crea non più di un sospetto!
Mi firmo:Il conte di Montecristo
[COLOR=darkred][SIZE=4] «Moby Lines deve cedere altri slot»
Procedimento dell’Antitrust contro la compagnia di Onorato [/SIZE] [/COLOR]
Moby non ha rispettato le direttive dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. La compagnia si è rifiutata in modo «immotivato» di cedere gli slot richiesti dalla concorrente Blu Navy ed altrettanto «immotivatamente» si è rifiutata di accettare gli scambi di orari chiesti dalla stessa Blu Navy, per poter mettere in linea una seconda nave.Per questo l’Autorità garante del mercato e della concorrenza ha avviato un procedimento nei confronti della Balena Blu, avvertendo che «sarà irrogata una sanzione amministrativa pecuniaria».
E’ quanto si legge nella delibera dell’Agcm che si è riunita per analizzare i termini della concentrazione nel mercato dei collegamenti tra Piombino e l’Isola d’Elba, caratterizzato dalla presenza di Moby e Toremar, con le compagnie concorrenti Blu Navy e Corsica Sardinia Ferries.
L’Agcm torna a interessarsi del porto di Piombino dopo che, nel luglio 2012 (subito dopo l’acquisizione di Toremar da parte di Moby) emise un dispositivo ad hoc, costringendo Moby a cedere parte degli slot ai concorrenti. Una disposizione necessaria per scongiurare il monopolio.
[URL]www.iltirreno.it[/URL]
[COLOR=darkblue][SIZE=4]SENZA VENTO LA SECONDA PROVA DELLO S&S SWAN RENDEZ-VOUS A MARCIANA MARINA [/SIZE] [/COLOR]
– Sole caldo, ma totale assenza di vento per la seconda giornata dello S&S Swan Rendez Vous 2015, giornata in cui avrebbe dovuto essere disputata una regata costiera sul percorso Marciana Marina -Capo d’Enfola - golfo di Procchio - Marciana Marina - golfo di Procchio - Marciana Marina per un totale di circa 14 miglia.
Dopo un attesa in porto di oltre un ora rispetto all’orario previsto (h.12.00) il comitato di regata si posizionava nell’area di partenza nello specchio di mare antistante il porto della cittadina elbana, ma dopo un ‘ulteriore attesa di altre due ore decideva di annullare la prova.
Invariata ovviamente la classifica che vede lo Swan 44 tedesco Sehkraft al primo posto nella classe Under 47 e lo Swan 47 italiano Lolita nella classe Over 47.
In serata i concorrenti hanno preso parte alla cena di gala presso l’Hotel Il magnifico offerta da Toremar: durante la cena è stato consegnato lo ZEPPELIN TROPHY all’imbarcazione più elegante scelta dalla giuria composta da Nicola Sironi e Lorenzo Loik, due figure di grande spicco nel mondo della vela internazionale.
Domani il programma si ripete con un’altra regata costiera sempre a partire dalle ore 12.00.
Acqua dell'Elba, azienda elbana produttrice di profumi ispirati alle fragranze e atmosfere della principale isola dell'arcipelago Toscano, è main sponsor della manifestazione che segue con grande passione e affetto sin dalla prima volta a Marciana Marina e che anche in questa occasione offrirà i premi ai vincitori.
Come sempre oltre al prezioso lavoro del Circolo della Vela Marciana Marina l’organizzazione dello S&S Swan Rendez-Vous 2015 è possibile grazie al contributo di Toremar, Carboway, Luca Ferron, North Sails Italia, Moby, Rigoni di Asiago, Siit Group, Treccificio Borri, WRI, quest’ultima che si occuperà di fornire quotidianamente le previsioni meteo ai partecipanti.
Tutte le manifestazioni del Circolo della Vela Marciana Marina si disputano con il patrocinio del Comune di Marciana Marina.
[COLOR=darkblue][SIZE=5]S.GIOVANNI CELEBRA IL PATRONO [/SIZE] [/COLOR]
Mercoledì Festa alle Terme S.Giovanni: Si celebra il Patrono
Mercoledì 24giugno all'interno del Parco delle Terme di San Giovanni si celebra la festa del Santo Patrono.
Il programma prevede: ore 19.30 la Santa Messa nei giardini, a seguire musica dal vivo e pranzo alla brace offerto dalle Terme San Giovanni Il Circolo Nautico San Giovanni gli Amici di San Giovanni con il patrocinio del Comune di Portoferraio.
[COLOR=darkred][SIZE=4]La Commissione per il Sociale della Fondazione Isola d’Elba Onlus incontra i rappresentanti dei genitori della Scuola Media Inferiore Pascoli [/SIZE] [/COLOR]
La settimana scorsa la Commissione per il Sociale della Fondazione Isola d’Elba Onlus, nell’ambito della realizzazione del progetto Alcol, ha incontrato i rappresentanti dei genitori della Scuola Media Superiore di primo grado Giovanni Pascoli, alla presenza della vice-dirigente dell’Istituto, la Prof.ssa Stefania Signorini.
Nell’incontro si sono trovate intese con il mondo della scuola e dei genitori, per poter realizzare la parte del progetto che prevede la sensibilizzazione degli adulti sui problemi dell’uso di alcol.
Ancora oggi nella nostra cultura si parla ad ogni livello quasi esclusivamente degli effetti piacevoli del bere e ben pochi invece informano, ma soprattutto educano, circa i rischi connessi con questo uso. Non educare sui rischi dell’alcol è come dare un motorino ad un ragazzo senza insegnargli il codice della strada e senza spiegare la necessità di indossare un casco!!!
Come risultato di tutto questo, l’uso di bevande alcoliche, di tutti i tipi, nei giovani è aumentato e parallelamente sono aumentati, ovviamente e purtroppo, i problemi correlati a questo consumo, oggi detti “problemi alcolcorrelati”.
Pur essendo ormai acclarato che fino a 16 anni è controindicato ogni uso di alcol, di fatto i dati epidemiologici ci informano che il primo uso di bevande alcoliche in Italia avviene intorno all’età di 10-12 anni e in ambiente domestico.
Dato che il consumo di alcol tra i giovani riflette in larga misura il modello e gli atteggiamenti degli adulti, il progetto della Commissione Sociale della Fondazione Isola d’Elba, prevede nella sua fase un’azione di sensibilizzazione e formazione degli adulti che vengono a contatto con gli stessi giovani nella famiglia, nella scuola e negli altri luoghi di aggregazione.
Per promuovere e sollecitare la riflessione sul problema dell’Alcol e della sua diffusione tra i giovani del nostro territorio, la Commissione incontrerà anche genitori e insegnanti degli altri istituti comprensivi dell’Isola d’Elba, rivolgendosi nel contempo a tutti gli adulti che operano in campi a contatto con i giovani, affinchè possano partecipare ai percorsi di sensibilizzazione che si svolgeranno nel mese di Novembre, realizzati con l’aiuto di un’équipe di operatori con lunga esperienza di lavoro e di formazione nel settore.
Chiunque fosse interessato ad avere maggiori informazioni, può contattare le referenti per il Progetto della Commissione per il Sociale:
Rossana Bicecci 3291388875 [EMAIL]rossana.bicecci@outlook.it[/EMAIL]
Giada Giusti 3894681464 [EMAIL]giustigiada@live.it[/EMAIL]
[COLOR=darkred][SIZE=4] LA SANITÁ MILITARE DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE [/SIZE] [/COLOR]
Conferenza del Dr. Luciano Gelli nell'ambito delle celebrazioni del centenario della Grande Guerra
Cimeli originali, lettere e cartoline autografe, dame e cavalieri in abiti dell’epoca costituivano alcuni degli elementi della coreografia curata dall’arch. Leonello Balestrini, che ricreava negli ambienti delle sale della Gran Guardia di Portoferraio l’atmosfera dell’inizio del ventesimo secolo.
L’occasione era data dalla conferenza dal titolo “LA SANITÁ MILITARE DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE”, organizzata nel pomeriggio di sabato 18 giugno nell’ambito delle manifestazioni per il centenario della prima guerra mondiale, che aveva come relatore il dr. Luciano Gelli, socio del Lions Club sola d’Elba che figura fra gli enti patrocinatori delle celebrazioni.
Quella che doveva essere per l’Italia la quarta guerra di indipendenza mutò presto il nome in guerra mondiale. Di questo infatti si trattava visto l’alto numero di nazioni che vi parteciparono con 70 milioni di combattenti, 9 dei quali morirono, insieme a 7 milioni di civili, non solo in combattimento, ma per pulizie etniche, fucilazioni, malattie quali tubercolosi, tifo petecchiale, tetano, nonché la famosa influenza detta “Spagnola” termine improprio in quanto fu importata dai militari americani ed anche di feriti, mutilati, impazziti da stress (detti volgarmente scemi di guerra) e ricoverati in manicomi. Con questi temi Gelli ha introdotto la relazione e, per meglio trattare l’argomento, si è soffermato anche sulla diffusione nelle ostilità di armi innovative quali: mitragliatrici, gas letali, aerei e sui tremendi effetti che queste provocavano sulle truppe nemiche e sui civili.
Ma l’impronta che il relatore ha voluto dare all’incontro era rivolta all’ottimismo e alla ricerca delle benefiche innovazioni che questo devastante conflitto ha portato in campo medico. E così ha parlato di nuovi disinfettanti, antiparassitari, aspirina, vaccini contro il colera, il tetano e il vaiolo, di chirurgia plastica, con trapianti di tessuti, e trasfusioni di sangue; della messa in servizio di autoambulanze, alcune delle quali con attrezzature chirurgiche, altre con apparati radiologici, per il trasporto dei feriti, classificati secondo la gravità in vari codici, alle infermerie o agli ospedali. Di questo servizio, ha ricordato l’oratore, usufruì anche lo scrittore Hemingay colpito sul fronte italiano da un proiettile ad un ginocchio.
La conclusione Gelli ha voluto affidarla alla rivelazione di una curiosità: l’abitudine del caffè alla mattina fu proprio diffusa fra le truppe dai generali italiani per mantenere vigili i soldati in trincea e, in seguito ripresa e migliorata dai tedeschi che escogitarono il caffè liofilizzato.
Al termine dai numerosi presenti sono state rivolte al relatore osservazioni e domande di chiarimenti alle quali egli ha esaurientemente risposto.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]MEGLIO TARDI... [/SIZE] [/COLOR]
La storia delle Bike Sharing viene da lontano ed è state oggetto di varie interpellanze e mozioni nelle passate legislature e oggetto anche di molti articoli, sia sui giornali on line che su quelli cartacei .Il progetto bici pubbliche era già fallito da tempo, e questi articoli sono solo colpi di coda avendo trovato relitti sparsi in una zona di proprietà dei Vigili del fuoco.
Le bici successivamente all'acquisto (2008) sono sempre rimaste all'aperto anche d'inverno, e subito danni dalle intemperie e danneggiamenti dai vandali.
Le bici lasciate all'abbandono si sono naturalmente degradate e all'inizio della passata stagione estiva la CISSE alla quale erano state affidate (prima le gestiva la Polizia Municipale e non si capisce perché) quando oramai erano rottami dichiarò che le cinque rimaste alle rastrelliere (su venti comprate) non erano più riparabili.
A quel punto furono ritirate (giugno -luglio 2014) perchè inutilizzabili e tenute in custodia dalla CISSE. Furono smontate anche le due rastrelliere rimaste in piazza della Repubblica che non avevano più senso essendo desolatamente vuote e non adatte a contenere altre bici.
Tutte le sollecitazioni del passato non hanno mai dato risultati e così come era prevedibile sono stati buttati 18.000 euro di soldi pubblici, danneggiando per di più anche l’immagine del Comune.
Riccardo Nurra
Capogruppo di Maggioranza
Il sindaco di Campo deve sta' dell'altro a dire al Barbetti -a muso duro- che la tendopoli per 30mila persone se la vole se la faccia a Lacona.
Bei tempi quando a scuola un po' di geografia si insegnava e si imparava. Che c'entra il sindaco di Capoliveri con Pianosa e il Comune di Campo? Che c'entra il Barbetti, fresco di sconfitta , con la Regione Toscana ed il governo nazionale? Non è il suo un parere di una autorità competente. Si taccia per favore e pensi a fermare le ruspe al lavoro sulle spiagge capoliveresi prima che sia troppo tardi.
Certo Sig. Barbetti... iniziamo con Pianosa, poi riempita questa passiamo a Montecristo e magari Caprera senza dimenticarci di passare da Ischia e Capri, sa non vorrei che si offendessero.....
L'unica soluzione è bloccare tutto, non farli più venire... vedo che per Francia e nazioni limitrofe il blocco delle frontiere non ha causato incidenti diplomatici presso la Comunità Europea che si ricorda dell'Italia solo e quando c'è da sanzionarla .....
Che i nostri governanti tirino fuori gli attributi come si deve e contro chi di dovere e smettiamo di essere zerbini e presi per il culo dal resto d'Europa e non solo... vedi i nostri fucilieri in India.....
Cerchiamo di tornare ad essere padroni a casa nostra, di risolvere prima di tutto i nostri di problemi, che non sono pochi, e se poi qualcosa avanza pensare agli altri.
Ma come si fa a considerare pianosa capace di accogliere migliaia di persone? Allo stato attuale quasi tutto il patrimonio edilizio sta crollando, le fogne non ci sono, il depuratore è un ammasso di ruggine, l'acqua è poca e di pessima qualità, i lampioni saranno 10. Per attrezzare l'isola ci vorrebbe un investimento molto importante con anni di lavori e poi...bella immagine per l'arcipelago toscano....un centro di accoglienza per profughi! Quello che mi sorprende ancora di più è che chi si dovrebbe occupare della nostra promozione turistica avalli certe idee.
E se non smetto che fai, mi cacci? Noi Capoliveresi, come avrai potuto leggere in questi giorni, siamo i primi a dichiararci "duri", per cui non ti adirare troppo e lascia agli altri esprimere le loro opinioni, con noi "duri" della Rocca, è una battaglia persa in partenza.
Il M.della.R
[COLOR=darkblue][SIZE=4]RUGGERO BARBETTI E L’IPOTESI PIANOSA ARRIVANO SU RAITRE, QUESTA SERA L’INTERVISTA AL SINDACO DI CAPOLIVERI SULLA SUA PORPOSTA PER AFFRONTARE E GESTIRE IL TEMA “MIGRANTI” [/SIZE] [/COLOR]
Sarà in onda questa sera su Rai3 a partire dalle 19,30 all’interno del telegiornale regionale, l’intervista a Ruggero Barbetti sul tema dell’ipotesi di accoglienza dei migranti sull’isola di Pianosa .
“L’ipotesi Pianosa” lanciata dal sindaco di Capoliveri Barbetti in questi giorni, ha animato l’opinione pubblica su social network e stampa locale e nazionale. Barbetti si è detto favorevole alla realizzazione sull'isola dell’Arcipelago Toscano di una tendopoli organizzata, capace di accogliere i migranti, ove poter procedere alla selezione di coloro che hanno diritto ad asilo politico e quelli che non ne hanno.
E la notizia ha fatto eco anche fuori dai confini dell’Elba.
Barbetti aveva avanzato la sua linea senza tralasciare di esprimere la sua posizione in merito alla politica del Governo centrale, che ha definito incapace o comunque non intenzionato a intervenire sul tema dell'immigrazione. “Se non riusciamo a fermarli – aveva detto il sindaco di Capoliveri - allora accogliamoli, ma con le nostre regole”.
Oggi Barbetti rispondendo ai giornalisti di Rai3 ha detto “Pianosa sarebbe una soluzione per affrontare il tema dell’immigrazione. La nostra società democratica – ha sottolineato Barbetti – è strutturata su diritti e doveri e all’interno dei diritti e dei doveri ci sono le regole, regole che devono necessariamente essere rispettate da tutti”.
Leggo su varie testate on-line dell'Elba, molte critiche ed opposizione ad un eventuale sistemazione temporanea di profughi sull'Isola di Pianosa. Vorrei fare presente che nel febbraio 2014, secondo i dati forniti dai governi di Egitto, Giordania e Libano e i dati dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati (UNHCR) il numero dei siriani che hanno trovato riparo nei paesi limitrofi, nella condizione di profughi è di 2.477.030. Di questi, oltre 1 milione e 200 mila sono bambini. Mi domando, ma se questi paesi non avessero organizzato i campi profughi, che fine avrebbero fatto queste persone? E domando ancora, ma non è che gli uccelli, i pesci e tutti gli animali insieme alle piante che vivono sull'Isola di Pianosa possano gioire a vivere per un medio periodo insieme a uomini, donne, e in particolar modo con i bambini?
Il M.della.R
per favore falla finita con queste baggianate che vai raccontando !!!! apri gli occhi , occupati degli anziani , bravo !! cosi' quelli che dovrebbero farlo si occupano della campagna elettorale , i bambini ? se non ci pensa la famiglia chi speri che se ne occupi ? si sono rubati tutti i soldi a loro destinati .... quanti volontari pensi ci siano disposto GRATIS a lavare il culo di tua /mia madre ??? la giustizia degli uomini di legge in italia non funziona
tutto è basato solo sui soldi ... smettila con 'ste fregnacce !!!!!
[COLOR=darkred][SIZE=4] 20 giugno ore 19.00 Presso Il Libraio- Incontro dibattito sulle tre opere finaliste della 43^ edizione del Premio Letterario Raffaello Brignetti [/SIZE] [/COLOR]
Sabato 20 giugno alle ore 19.00 presso Il Libraio, libreria che storicamente coadiuva il Comune e il Comitato organizzatore del Premio Elba ,si terrà il tradizionale incontro dibattito sulle opere finaliste della 43^ edizione del Premio Letterario Raffaello Brignetti.
Il Prof. Giorgio Barsotti I e il Prof. Marino Biondi membri della Giuria Letteraria e il Dott. Luciano Gelli Vicepresidente del Comitato Promotore illustreranno al pubblico le opere arrivate in finale :Cade la terra di Carmen Pellegrino edito da Giunti; Atti osceni in luogo privato di Marco Missiroli edito da Feltrinelli e Lacci di Domenico Starnone edito da Einaudi.
Tale evento si inserisce nella ultra decennale collaborazione con il Comitato Organizzatore del Premio Letterario Isola d’Elba “ Raffaello Brignetti , premio che viene sostenuto dal Comune con la concessione di un contributo annuale e con l’organizzazione di un incontro dibattito sulle opere finaliste del Premio.
La terna finalista è stata selezionata dalla Giuria Letteraria composta dalla Giuria Letteraria presieduta dal Prof. Alberto Brandani e composta da Giorgio Barsotti, Mario Baudino, Marino Biondi, Francesco Carrassi, Giuseppe Conte, Teresa De Santis, Ernesto Ferrero, Francesco Giorgino, Giuseppe Mascambruno, Massimo Onofri, Antonio Patuelli, Silvia Ronchey ed ora è al vaglio dei giurati lettori che esprimeranno entro il 27 giugno la loro preferenza.
La proclamazione dell’opera vincitrice e la cerimonia di premiazione avverrà l’11 luglio nel chiostro del Centro Culturale De Laugier.