Arriverà il giorno in cui un meteorite o uno tsunami. L'innalzamento del livello del mare o un terremoto. Un'epidemia o l'ennesima, stupida, guerra. Una dittatura o una scia chimica. Un reattore nucleare o un'era glaciale. Una massiccia migrazione, impossibile da arrestare nonostante la demagogia di politici con la p minuscola. Poiché la storia dell'uomo, come la terra su cui viviamo, gira sempre. Dove un tempo è nato e prosperava il nostro avo, vi è miseria e disperazione. Arriverà quel giorno, speriamo il più in là possibile, in cui saremo noi, con in braccio i nostri figli, a dover fuggire. Saranno i nostri figli a mendicare acqua e cibo. Arriverà quel giorno. E soltanto allora capiremo cosa significa stare dall'altra parte. Dalla parte della disperazione.
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Forse non ho capito bene ma leggendo l'ordinanza del Sindaco n° 33 del 14/08(2015 oggetto: "prosecuzione attività di ormeggio/noleggio imbarcazioni e servizi complementari e accessori", sono rimasto sbalordito. L'amministrazione sostiene che lo specchio d'acqua da essa gestito è occupato da tempo , abusivamente, dalla Rio Service che vi svolge le sue attività compreso il rimessaggio e servizi accessori pur sapendo che per queste attività non ci si può piazzare in un posto qualsiasi tanto meno, in un territorio adibito a verde pubblico come quello delle case costruite a Vigneria e allora, paradosso dei paradossi, per non dire peggio, non solo il comune aspetta un anno per mettere fine a questo abuso ma, addirittura, propone di risolvere il contenzioso con il pagamento al comune stesso, con la cifra di 946,00 euro. Questo è il colmo! In quattro anni la Svamar ha portato al comune 220000.00 euro netti e questi chiudono la questione con 946,00 euro rinnovandoli pure la concessione. Evidentemente ci prendono tutti per imbecilli. Io spero, per Lei signor sindaco, che questa ordinanza non arrivi a tutti i soggetti a cui lei l'ha spedita, potrebbero verificarsi spiacevoli conseguenze, i soldi pubblici non si gestiscono con le ordinanze. Intanto l'opposizione che fa, non si sente. I residenti di quelle case non dormono la notte a causa del casino che fa il vento attraverso le sartie degli alberi di queste imbarcazioni e posteggi non ce ne sono. Un cordiale saluto alla redazione e un grazie se vorrà pubblicare.
Non capisco questo silenzio della minoranza Marcianese e del sindaco marinese per quanto riguarda il conferimento della spazzatura nel comune di M Marina.
A quanto ho capito nel capannone da te citato dovrebbe venir fuori un punto di ristoro tipo autogrill con specialità di carne e di pesce, con tanto di bar e tabacchi... aprirà x la prossima stagione. è comodo in quanto, arrivi a mola, e oltre il pieno carburante, grazie a questa specie di autogrill, mangi, bevi, ti prendi il caffè, le sigarette e perché no, un bel grattaevinci!
Come sei permaloso!! per strani movimenti intendevo solo che dopo anni di abbandono si vedono persone in quei paraggi,che poi sia tutto in regola non lo metto assolutamente in dubbio...la mia era solo curiosità se qualcuno sa quello che ci fanno.....qualcosa che puo essere utile alla popolazione o no...figurati del resto quanto me ne frega
Credo sia opportuno che Faber indica un referendum per valutare se il marchese deve essere esiliato per sempre da questo blog visto che ogni giorno , non spendo cosa fare di se, ne inventa una nuova continuando s stritolarci gli attributi con i suoi incubi da psicopatico mentale su argomenti da ossessivo-compulsivo il cui contenuto è zero..scrive solo passare il tempo e rileggersi credo sia il suo certificato di esistenza in vita altrimenti per l'anagrafe sarebbe morto e l'inps gli toglierebbe la pensione , ma noi , molto buoni, potremmo proporlo per un ricco reddito di cittadinanza ovviamente pagato dagli immigrati con la tassa di sbarco in Italia :bad:
Si smentisce con la presente la comunicazione, ventilata in precedenza come attendibile, del decesso del sig. "L'ha Detto la Televisione".
Egli vive, persevera, ripropone lo stesso sentiero ormai battuto ad oltranza da zucche senza sale, che rotolano approfittando della pendenza e pronosticano amare destinazioni disegnate dal "buonismo" altrui...ben ritrovato, Uomo Qualunque, pronto a rivitalizzare le comiche diatribe condite da luoghi comuni...
Il Sig. LDT è ancora tra noi, sia lodato San Belpietro...
[COLOR=darkred][SIZE=4] UNA GOCCIA DI SPERANZA IN UN MARE DI DOLORE [/SIZE] [/COLOR]
Penso a quelle foto terribili di esseri umani morti sulle spiagge che avete postato oggi. E penso ai cretini, ai mistificatori, ai disonesti che si girano dall'altra parte di fronte a tanto dolore. Penso anche con un'infinita rabbia a chi vuole fare politica su quella disperazione. Penso all'opportunismo ed alla disarmante pochezza, alla bassezza ed al vuoto di valori di chi ha lanciato strali contro la presenza di sei madri coi bambini, scampati a quell'orrore, sul nostro territorio.
Scusateci. Perdonate l'isola d'Elba. Potete tranquillamente credere che gli elbani sono di gran lunga migliori di quei signori che hanno parlato, anche se, purtroppo, sono l'attuale classe dirigente.
Gli elbani sono nati contadini e minatori e sanno cos'è la fame, il dolore e la disperazione. Gli elbani sono anche un popolo coraggioso e per questo continuo a sperare che ci sia un altro sindaco, di destra o di sinistra, che vi dica: venite sul nostro territorio vi accolgo io. Uniamo le nostre mani, dimostriamo che dalla solidarietà può nascere una speranza per il futuro. Se questo non accadrà avremo perso noi. Vorrebbe dire che le nostre isituzioni sono vuote: non si può rappresentare una comunità senza coraggio ed umanità. Io continuo ad avere una goccia di speranza in un mare di dolore.
Nel "VENTENNIO FASCISTA" in un certo momento storico infausto per l'Italia, i giovani dell'epoca, oltre che in Africa, venivano mandati anche alla conquista della Russia, molti non sanno, mentre altri forse lo hanno dimenticato….., e il popolo Russo e Ucraino che nonostante essere invasi, hanno dimostrato una grande umanità accogliendo spesso nelle loro "dacie o isbe" quei giovani Italiani (nemici) che nella ritirata morivano a migliaia, e grazie alla stessa gente, in molti hanno potuto fare ritorno dalle loro famiglie. A tal proposito consiglierei a coloro i quali oggi con “freddezza” trattano il problema degli immigrati, a leggere un libro (Il sergente nella neve) scritto da un giovane militare (Mario Rigoni Stern -1921-2008) che dopo la guerra è diventato giornalista e nel 1953 ha scritto un romanzo autobiografico. Si tratta della cronaca dell'esperienza personale vissuta dallo stesso che tutti a mio parere dovrebbero leggere per capire dove può arrivare la solidarietà, l’umanità, e la disperazione di altri.
Riporto un passaggio dello stesso libro:
....Corro e busso alla porta di un'isba. Entro.
Vi sono dei soldati russi, là. Dei prigionieri? No. Sono armati. Con la stella rossa sul berretto! Io ho in mano il fucile. Li guardo impietrito. Essi stanno mangiando attorno alla tavola. Prendono il cibo con il cucchiaio di legno da una zuppiera comune e mi guardano con i cucchiai sospesi a mezz'aria. - Mnié khocetsia iestj, - dico. Vi sono anche delle donne. Una prende un piatto, lo riempie di latte e miglio, con un mestolo, dalla zuppiera di tutti, e me lo porge. Io faccio un passo avanti, mi metto il fucile in spalla e mangio. Il tempo non esiste più. I soldati russi mi guardano. Le donne mi guardano. I bambini mi guardano. Nessuno fiata. C'è solo il rumore del mio cucchiaio nel piatto. E d'ogni mia boccata. Spaziba, dico quando ho finito. E la donna prende dalle mie mani il piatto vuoto. - Pasausta, - mi risponde con semplicità. I soldati russi mi guardano uscire senza che si siano mossi. Nel vano dell'ingresso vi sono delle arnie. La donna che mi ha dato la minestra, è venuta con me come per aprirmi la porta e io le chiedo a gesti di darmi un favo di miele per i miei compagni. La donna mi dà il favo e io esco. Così è successo questo fatto. Ora non lo trovo affatto strano, a pensarvi, ma naturale di quella naturalezza che una volta dev'esservi stata tra gli uomini. Dopo la prima sorpresa tutti i miei gesti furono naturali, non sentivo nessun timore, né alcun desiderio di difendermi o di offendere. Era una cosa molto semplice. Anche i russi erano come me, lo sentivo. In quell'isba si era creata tra me e i soldati russi, e le donne e i bambini un'armonia che non era un armistizio. Era qualcosa di più del rispetto che gli animali della foresta hanno l'uno per l'altro. Una volta tanto le circostanze avevano portato degli uomini a “saper restare uomini”. Chissà dove saranno ora quei soldati, quelle donne, quei bambini. Io spero che la guerra li abbia risparmiati tutti. Finché saremo vivi ci ricorderemo, tutti quanti come eravamo, come ci siamo comportati, i bambini specialmente. Se questo è successo una volta potrà tornare a succedere. Potrà succedere, voglio dire, a innumerevoli altri uomini e “diventare un costume, un modo di vivere... “.
Il M.del GRILLO-ROCCA da Capoliveri
[COLOR=crimson][SIZE=4] A Campo festeggiato il compleanno di nonna Iva[/SIZE] [/COLOR]
Iva Balestrini ha compiuto 105 anni. Nata a Marina di Campo il 2 settembre 1910 ha sposato Italo Ditel il 12 giugno 1933 da cui ha avuto 3 figli, Piera, Cesare, Elbano.
Ha vissuto una vita dura e densa di avvenimenti lungo la sua vita. Dagli della sua fanciullezza a Procchio agli anni successivi, maritata, nella zona Alzi a Marina di Campo. Dopo la perdita del marito e successivamente quella del figlio Elbano, ormai anziana, è stata seguita dai figli mentre era sempre impegnata nel giardinaggio e nella cura della casa.
Ieri, presenti Piera con il marito Piero e Cesare con la moglie Janita, alle 17.00 nella sua casa a Marina di Campo è stato festeggiato il compleanno. Il sindaco Lorenzo Lambardi assieme al Consigliere con delega Sergio Spinetti, ha partecipato con piacere e a nome di tutta la comunità campese ha voluto esprimer gli auguri consegnando un mazzo di fiori con una pergamena.
Attorno a lei, in momenti successivi, molti parenti e amici si sono riuniti con un abbraccio corale, portandole doni e facendole gli auguri. La giornata è terminata con nonna Iva sempre attenta e mai stanca.
Marina di Campo, 3 settembre 2015
[COLOR=darkred][SIZE=4] ANCORA VANDALISMI ALLA COLONIA FELINA del PUNTALE. [/SIZE] [/COLOR]
Non c'è pace per i gatti dell'Enfola. All'ultimo episodio oggetto dell'articolo del 19 Agosto sui principali media locali, si aggiungono due nuovi e gravi casi. Il primo ricorso il 24 Agosto con la sparizione di almeno tre gatti che vivevano stabilmente presso la colonia censita dell'Enfola. E la notte del 30 agosto, con una nuova incursione alla colonia del Puntale.
"E' evidente che si tratta di persone del posto che hanno dichiarato la propria guerra personale ad animali innocui e, soprattutto, schivi e indifesi".
A parte procedere con una formale denuncia contro ignoti, Enpa in collaborazione con chi ha a cuore il destino di questi animali - che ricordiamo la legge protegge perché colonia censita - prenderà misure appropriate per puntare l'attenzione dell'opinione pubblica su questo odioso comportamento.
"Non abbiamo molti strumenti, visto che chi agisce contro questi animali lo fa nella certezza dell'anonimato, ma intendiamo usarne uno potentissimo: la comunicazione a livello nazionale dei ripetuti episodi d'intolleranza cui si aggiungerà una campagna informativa mirata ai turisti - italiani ed esteri -, amanti degli animali che intendono passare le vacanze scegliendo proprio la meta dell'ENFOLA. Ora con i nuovi arrivi turistici, e anche per la stagione futura".
In sostanza se esiste il detto: "colpirne uno per insegnare a tanti" nel caso specifico, vista l'omertà che ammanta l'intera zona, si punterà a "colpire tutti per colpirne uno". Chissà che in questo modo chi tace e sa, non si decida a scoprire le carte.
"Dispiace sicuramente, soprattutto nei confronti di coloro che in questi anni si sono prodigati e aperti a un turismo davvero pet friendly, ma le retroguardie che danneggiano animali ed economia turistica è ora che se ne facciano carico, anche se vigliaccamente nascosti"
Caro Direttore,
da troppo tempo, ormai, siamo inondati da lezioni di civiltà che grondano di buonismo sperticato e di politicamente corretto. Inutile dire da che parte politica provengano tali insegnamenti,che sono talmente ipocriti da divenire patetici. I quotidiani sbarchi sulle coste del Sud Italia dei profughi provenienti dalle più remote zone dell'Africa o dai teatri di guerra nell'Asia Minore, assecondati, purtroppo,da una gestione dilettantistica della cosa da parte dei nostri governanti, stanno creando serissimi problemi nei centri d'accoglienza e smistamento di questi poveri cristi e si rischia di tramutare tale evento in uno scontro tra civiltà.
Questi buonisti all'amatriciana, per rendere credibile la loro tesi, prendono a modello di confronto per ciò che sta avvenendo nei nostri giorni, la criminale tratta degli schiavi avvenuta dalle coste dell' Africa Occidentale per popolare di manovalanza il Nord America e l'emigrazione da metà '800 fino a dopo la Seconda Guerra Mondiale dall'Europa verso Stati Uniti, Venezuela, Argentina, Brasile e non ultima l'Australia.
I due eventi del passato, pur con tutte le tragedie e le miserie a corredo, non possono assolutamente essere messi a confronto con ciò che avviene oggi per un semplice motivo. Nei primi due casi, dall'altra parte dell'Atlantico o in Australia era richiesta manodopera per lo sviluppo socio economico che ne è derivato e che è sotto gli occhi di tutti. Guardando con occhio attento l'attuale situazione possiamo invece escludere con certezza assoluta che in Europa ci sia crisi di manovalanza; al contrario,specialmente nel nostro Paese, la crisi economica ha creato una grande disoccupazione. Quindi c'è bisogno di tutto tranne che di offerta di manodopera.
La situazione odierna perciò è completamente diversa da come la vogliono dipingere questi benpensanti e, andando nel concreto, su come e dove eventualmente accogliere i migranti, sono necessarie alcune serie riflessioni
Le centinaia di milioni di euro finora spesi dai nostri governi, cioè dai cittadini Italiani ed Europei, non sono serviti ad altro che ad inondare di soggetti senza reddito di sostentamento e fissa dimora le nostre città o paesi che, torto collo, si sono finora sobbarcate l'onere, tra mille difficoltà gestionali, di trovare una sistemazione per questi poveri cristi. Ma c'è di più; si sta delineando l'ipotesi, da parte di Alfano & co, di destinare le carceri e le caserme dismesse all'alloggiamento di questa moltitudine già presente sul suolo italiano od in arrivo nei prossimi mesi.
Singolare che molte di queste strutture, dichiarate inagibili per carenze strutturali o di norme di sicurezza, tali da non essere considerate agibili per ulteriori usi se non dopo costosissime operazioni messa in sicurezza ( vedi Caserme Guardia di Finanza di Portoferraio), d'incanto possano ritenersi idonee ad accogliere famiglie intere che certamente non possiamo pensare che possano trascorrere la propria vita all'interno dei CARA , dove tra l'altro si riscontrano quotidianamente eventi malavitosi.
Ed è qui che si evidenzia la spudorata faccia di tolla di coloro che reclamano dignità per questi diseredati.
Faccia di tolla perchè lorsignori,dai cuori gonfi di solidarietà, ma senza portafoglio, intenderebbero stivare nelle caserme o nelle prigioni dismesse queste genti come polli nelle stie, così da lavarsi le coscienze e per andare a dormire sereni .
E qui però arrivano le domande da cento pistole a coloro che non so se definire sciocchi od in malafede: chi provvederebbe al sostentamento dei profughi e per quanto tempo, quanto costerebbe e per quanto tempo daremmo loro riscaldamento, luce acqua e servizi igienici degni di questo nome. Potrebbero circolare liberamente sul territorio nazionale, quale assistenza sanitaria sarebbe loro concessa e per quanto tempo, potrebbero lavorare regolarmente o sarebbe consentito,solo per loro, al nero?????? Possiamo permetterci, vista la condizione economica dell'Italia, una Babele del genere?? Siamo seri: no assolutamente.
Queste sono le domande che devono porsi i radical-scioc ed alle quali devono dare risposta per non creare, con le loro stravaganti idee, ghetti senza legge, solo per consentire alle anime belle come la Presidentessa della Camera dei Deputati di cianciar del nulla. Lei che a chiacchiere vuole imporre come modello di vita quello dei migranti, ma che adora prendere il sole nella tenuta del Presidente della Repubblica, a Castel Porziano, lontano dalla vil massa, ci mancherebbe altro e dai vu cumprà e quando viaggia pretende la businnes class,ovviamente a spese nostre.
Che domani avrebbero i bambini cresciuti in quelle gabbie con situazioni igieniche indecorose per l'essere umano?
Ovviamente quando si arriva al nocciolo della questione questi novelli scopritori d'acqua calda, non hanno di che rispondere se non dare del razzista a chi la vede diversamente.
E vederla diversamente vuol dire preparare piani Marshall per le regioni dell'Africa, dove costruire asili,scuole, università, ospedali ed assistenze sanitarie degne di tale nome, strade ed infrastrutture che consentano a chi vive in tali angoli del pianeta di poter venire liberamente in Europa e nel resto del mondo senza il marchio del diseredato, caricato come pesce azzurro su barconi fatiscenti con ottime possibilità di morire affogato.
Il problema è che quando si parla di cooperazione poi si vedono il Veltroni o il Prodi di turno far passerella in queste aree abbandonate da Dio e verrebbe voglia di lavare i vetri con le pagine dei giornaloni servi della politica che osannano le gesta di questi pescecani in cerca solo di redenzione elettorale.
L'Europa, cari signori,oggi, non è in grado di fronteggiare l'invasione di un miliardo di persone, perchè non ci sono le risorse economiche per garantire lavoro e sussistenza per tutti.
Investire risorse, invece, con costi assolutamente inferiori, al netto delle creste che certi soggetti sono soliti pretendere in quei paesi che non hanno ciò che serve all'essere umano per vivere una vita decorosa è l'unica via per dare dignità a quelle genti ed a noi stessi.
Ma questa soluzione non coincide, guarda un po', con il disegno di fare un'Europa a trazione sinistra propedeutica di un Ulivo mondiale.
Altro che le bischerate di concedere nei mesi invernali qualche residence privo di riscaldamento!!!!
Il grande Totò avrebbe detto:ma mi faccia il piacere, mi faccia.
Io vado oltre; quelle idee mi fanno schifo come gli scafisti che traghettano le povere genti e buttano in mare chi è di troppo.
Saluti
Alessandro Dini
quindi .....ok per il "pizzo" da dare al signore che rastrella la spiaggianon spiaggia..quindi diamo l'ok ai parcheggiatori abusivi...una piccola mancia...ma fatemi il piacere...magari date al tipo il terreno in affitto e fatelo lavorare regolarmente perche' sono convinto che se vado io a occupare qualche basamento di cemento il nostro rastrellatore non sara' propio felice...
Scusi la mia irriverenza, ma il suo nickname proprio non le si addice ...... Si riguardi il film del mitico e in dimenticato Alberto Sordi. Quel Marchese avrebbe appoggiato di sicuro la politica di tutti quei sindaci che non vogliono gli immigrati......
Cambi il suo nomignolo e non si dimentichi di comunicarcelo, giusto per non rischiare di non riconoscerla ......
Buonanotte
Un suo fans (mica tanto)
Quelli che te chiami sinistramente "strani movimenti" per tutte le persone normali sono semplicemente esecuzione di lavori, regolarmente autorizzati e da imprese regolari, un attento osservatore come te può presso gli uffici preposti, previa richiesta, farne verifica.
Sperando laddove dovessero aprire una attività commerciale non arrechino danno alla tua suscettibilità, magari hanno dimenticato di chiederti il parere, come serve da Pisa.
E poi... anche dalle tue parti a guardare bene, non è che scherzate.
Bricco Ferro
Non capisco tutte queste "doverose" giustificazioni da parte di coloro, in totale libertà, non gradiscono l'arrivo di profughi.
Ci sono tanti stati al mondo, civili e democratici, che hanno una visione diversa, libertaria o restrittiva, in tal senso.
Rientra nel diritto di essi di stabilire regole e leggi.
Cosa ne penso io? Sono cavoli miei.
E vale sempre una regola semplicissima, chi li vuole ha diritto di poterli ospitare e sussistere.
Vieni giù dal pero marchese di campagna, a fa i buonisti e demagogia so boni tutti, a sinistra in particolare, a frugassi ome diono a Livorno invece........... dè e sei ganzo dè.....
C'è mancanza di civigliame, l'idee sò a gratise....
cari capoliveresi e non tutti preoccupati per i profughi,ma nessuno sa cosa ci fanno nel capannone a mola vicino ai vini della Fazenda?? si dice apra un discount o un bricofer??strani movimenti tutti i giorni....
Concordo con te al 100% e faccio notare che alcuni paesi musulmani come il Kuwait e gli Emirati arabi , col cacchio che ospitano migranti africani eppure sono i paesi più ricchi del mondo e musulmani , semplicemente non vogliono quei mangia sughi che girano col cellulare ultimo grido , che gridano e vantano diritti che non hanno , scusati solo dal PD, dal Papa e da un manipolo di falsi buonisti che porteranno l'italia alla rovina ma prima alla eliminazione e cancellazione del PD . Diamo le case con tanto di climatizzatori e wifi , vista mare e altre stronzate agli immigrati clandestini e lasciamo i terremotati nei container....i politici la pagheranno cara.
forse non hai capito che a Capoliveri i profughi non sono graditi. non c'entra essere razzisti, io non mi ritengo tale ma i profughi non li voglio per tanti motivi. la cosa danneggerebbe il turismo e noi viviamo di quello, sono persone, la maggior parte che una volta insediati da noi cominciano con il piccolo furto per poi passare alla rapina per poi arrivare ai massacri, basta vedere quello che succede nei posti che li ospitano: (furti, rapine, violenze, degrado, omicidi, risse e chi più ne ha più ne metta). siamo stufi di essere considerati il paese dei balocchi o il paese della fate del bene fratelli o il paese della cuccagna. basta, bisogna farci rispettare con dignità. rispediamoli ai loro paesi anche perché la maggior parte di loro arrivano da paesi dove non c'è neanche l'ombra della guerra quindi stop all'accoglienza e iniziamo a pensare ai nostri problemi che in italia ne abbiamo stratanti: (alluvionati, terremotati etc...) che vivono ancora nelle cosiddette baraccopoli e questi devono essere accolti nelle dimore di lusso con tanto di condizionatori? ma per favore, aspettiamoci un altro episodio simile a quello di questi giorni in sicilia che è solo l'utimo di una lunga serie se continuate a tendergli la mano. tutti a casa propria. grazie!