[COLOR=darkblue][SIZE=4]FORZA BERTI, IL TRAGUARDO DEI 200.000 CARATTERI (UNA SESSANTINA DI PAGINE) È VICINO! [/SIZE] [/COLOR]
Caro Rhino,
mi dicono che Gian Piero Berti, rivolgendosi a Lei, ha scritto contro di me sul solito Elbareport un altro, torrentizio peana di 38.000 caratteri, i quali, sommati ai precedenti 148.000, raggiungono la rispettabile vetta di 186.000 (poco meno di una sessantina di pagine). Un impegno di tutto rispetto, di cui non posso che sentirmi onorato.
Non leggerò quest’ ultimo encomio bertiano, certamente composto (non occorre essere veggenti: è scontato) da lunghissime, illeggibili, ripetitive, soporifere nenie, su ognuna delle quali l’ex assessore si è soffermato per almeno sei o sette volte nei suoi precedenti articoli.
Caro Rhino, seguirò il suo consiglio disinteressato e sensato: non continuerò la polemica. Anzi, mi scuso per non aver valutato compiutamente lo stato del Berti e per aver speso inutili parole nel tentativo di condurlo su una strada più consona a un fervente cattolico, ex insegnante ed ex abatino.
Aspetterò rassegnato che il Narratore (e Storico e Linguista e Archeologo) concluda la sua Berteide, augurandomi che riesca a superare di gran lunga il traguardo dei 200.000 caratteri. Spero che, a quel punto, il Comune di Marciana Marina prenda in seria considerazione la possibilità di conferirgli una sentita e giusta cittadinanza onoraria.
113260 messaggi.
x curioso:
allora basterebbe sistemare i marciapiedi , non tagliare i pini, per non far cadere le persone anziane.
Non ti pare?
E invece vai di motosega.........................
Ma come, ad uno che ha una pensione intorno ai 1000 euro, da gennaio 2016 detrarranno circa 17 euro al mese, a motivo dell' inflazione ridotta nel '15? E così l' abolizione dell' IMU per la prima casa, per i poveracci si trasformerà in un aumento della tassazione, causa questa nuova trovata che non solo compenserà la tassa sulla prima casa, ma addirittura l' aggraverà?
Con che faccia tosta, spudorata, c'è chi vota ancora per questo partito?
Il fatto è che sono tanti! Il ché vuol dire che c' è una larga fascia di Italiani che li sostengono! E chi sono? I rappresentanti della media ed alta borghesia, i percettori di vitalizi, gli evasori fiscali, quelli che praticano abusi di tutti i tipi...
Il partito che doveva difendere le classi più deboli è diventato il partito che mantiene e rafforza i privilegi di quelli che già stanno bene ed ora anche meglio.
Come si fa a questo punto a parlare male della destra e di Berlusconi?
Si discute di taglio o no dei pini,intanto l'altra sera una donna ha preso una boccata in terra sul marciapiede sconnesso.
Avete fatto caso a quello che ha detto Boeri presidente dell'Inps ?
Appena ha aperto bocca e detto qualcosa come tagliare i vitalizi ai politici, solo dopo poche ore se l'è trovati tutti contro....destra, sinistra centro, e tutti gli altri e anche se non sono un grillino devo ammettere che solo loro hanno plaudito Boeri !!
Come fanno ad esserci i soldi per il reddito di cittadinanza in Italia quando se li "pappano " i politici, i grandi burocrati e tutti quelli che campano sulle spalle dei cittadini comuni !
IL REDDITO DI CITTADINANZA c'è in tutta europa, dà dignità alle persone
ed è uno strumento che responsabilizza lo Stato che deve cercarti un lavoro !!
Allora chi ne usufruisce, dopo una o due proposte di lavoro rifiutate, perde il sostentamento.
Buona parte di chi si schiera contro questo istituto credo che non sappia nulla o è in malafede !
Un saluto al blog
Caro amico marchese, forse si sono stufati di sentire parlare del reddito di cittadinanza dopo che Lei lo ha ripetuto 7000 volte.....
E certo che pensare di darlo magari anche a chi sbarca mentre chi ha pagato si vede decurtare anche la giusta pensione, le pare giusto????
L'economista radical chic fa la fronda a Renzi
Anzi, ci sarà addirittura qualcuno che vedrà il proprio assegno di qualche decina di euro. L’ultima volta che era successa una rapina del genere era il 1959.
Entro il 20 novembre il governo dovrà indicare il tasso provvisorio di perequazione per il 2016. Fino a settembre, come spiega il Messaggero, il segno è stato negativo. Quindi, anche ipotizzando una moderata crescita nell’ultimo troimestre del 2015 bisognerà fare i conti cono un -0,1%. Le pensioni dovrebbero, quindi, essere leggermente decurtate. Ma, dal momento che la legge del 1992 parla solo di "aumenti", si andrà verso una rivalutazione pari allo zero. Quindi, non ci saranno aumenti. Ma questo non varrà per tutti i pensionati. Perché la rata di gennaio risulterà più bassa di quella di dicembre dal momento che dovrà essere applicata la rivalutazione definitiva del 2015. "A inizio anno era stato riconosciuto un adeguamento al costo della vita pari allo 0,3%, totale per gli assegni più bassi e parziale in base a percentuali decrescenti per gli altri - spiega Luca Cifoni sul Messaggero - l'andamento effettivo dei prezzi è però risultato ancora più freddo del previsto e il tasso definitivo è stato fissato nello 0,2 per cento". Il risultato? Il decimale in più sarà trattenuto a partire dall'assegno di gennaio. Una pensione da circa mille euro, per esempio, dovrà restituirne 13.
A queste brutte notizie fanno eccezione soltanto gli assegni superiori alle tre volte il minimo. Per intenderci tutti quei pensionati che ricevono una pensione da 1.500 euro al mese. Questi beneficeranno della sentenza della Corte costiituzionale che aveva corretto una stortura del decreto "Salva Italia". L'allora premier Mario Monti aveva, infatti, fatto cancellare la rivalutazione delle pensioni per gli anni 2012-2013. Quei pensionati riceveranno parte di questa rivalutazione nel 2016.
Per Maurizio, firmati la prossima volta, avesse qualcuno a pensare che sono sempre io, è meglio non creare equivoci io ne ho scritto solo uno. Grazie M.Ballarini
[COLOR=darkblue][SIZE=4]“CAPOLIVERI EXPO”: FESTA IN AMICIZIA CON GLI STRANIERI RESIDENTI ALL’ELBA.
DA VENERDI’ 6 A DOMENICA 8 NOVEMBRE GUSTO E TRADIZIONE DI CITTADINI DEL MONDO SI INCONTRANO A CAPOLIVERI NELLA RICORRENZA DELLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO. [/SIZE] [/COLOR]
Una festa dedicata all’amicizia e all’intercultura è quella in programma a Capoliveri per il prossimo week end da venerdì 6 a domenica 8 novembre.
Una tre giorni per conoscere gusto, tradizione e usanze di tutte quelle comunità straniere che risiedono all’Elba scegliendola come loro seconda patria e che oggi, valore aggiunto di questa isola, si ritroveranno insieme nella ricorrenza del ventesimo anno dalla caduta del Muro di Berlino per ricordare l’importanza dell’unione e della collaborazione fra i popoli.
Con “Capoliveri Expo”, quindi, a partire dalle 18.00 di venerdì 6 novembre via a stand gastronomici dall’Europa e dal Mondo grazie alla collaborazione con gli operatori Fiva che porteranno nel caratteristico borgo di Capoliveri i banchi che aderiscono al Mercato Europeo provenienti tra l’altro da Argentina, Spagna, Messico, Thailandia.
Sabato e domenica Capoliveri Expo inizierà alle ore 12.00 e proseguirà fino alle ore 24.00 . Domenica 8 novembre insieme ai banchi del Mercato Europeo ci saranno poi gli stand dedicati alla degustazione dei dolci tradizionali offerti dalle comunità di stranieri residenti all’Elba in rappresentanza di Brasile, Romania, Germania, Albania, Spagna, Marocco, Benin, Svizzera che si aggiungeranno ai golosissimi frati caldi preparati dalla Pro Loco Capoliveri.
Immancabile sarà, poi, la musica che accompagnerà questa tre giorni di gusto e cultura internazionali. Venerdì pomeriggio dalle 18,00 si esibirà il gruppo Fuori Bordo, a seguire sabato 7 novembre musica e movimento con Antani Orchestra, domenica 8 novembre spazio alla Fantomatik Orchestra, con i suoi tredici elementi e tanto divertimento.
Il programma della manifestazione:
Venerdi 6 novembre dalle 18,00 alle 24,00 – Live music con “Fuori Bordo”
Sabato 7 novembre dalle 12,00 alle 24,00 – Live music con “Antani Orchestra”
Domenica 8 novembre dalle 12,00 alle 24,00 – Live music con “Fantomatik Orchestra”
Chediamo gentilmente di pubblicare un bell'articolo sull'ipogeo di Marciana, di cui è autore il portoferraiese Alberto Zei, comparso oggi su "Paese Roma" .
[COLOR=darkblue][SIZE=4]All’Isola d’Elba un luogo funerario etrusco di grandissimo valore storico e archeologico. Ipogeo scavato nel granito che daterebbe l'uso del ferro per gli Etruschi del VI secolo a.C. [/SIZE] [/COLOR]
1 novembre 2015 di Alberto Zei under Arte & Cultura
Si tratta di un ipogeo scavato nell’ eterno granito da un signore dell’ Isola del Ferro, che daterebbe anche l’epoca dell’ uso degli strumenti di ferro temperato nel commercio etrusco del VI secolo a.C.
Di Alberto Zei
I pareri discordi – Questo argomento era già stato trattato da Paese Roma auspicando l’ l’ intervento dello Stato, quando alcuni mesi fa infuriava la polemica da parte di chi sosteneva che l’ipogeo ritrovato a Marciana nell’ Elba fosse una zecca del Principato di Piombino retto dalla famiglia degli Appiani e di chi invece, sosteneva che si trattasse di un luogo funerario etrusco di inestimabile pregio e valore culturale, oltre ad altre stravaganti ipotesi come una neviera o una cisterna (con pianta a croce? mai viste!).
Il dromos scavato nel granito – A fronte di tanto animosa quanto sterile discussione, si era infatti, appreso che il Viceprefetto dell’ Elba, Dott. Daveti avrebbe saggiamente convocato le parti in causa e le autorità competenti in materia, in primis la Soprintendenza Archeologica di Firenze e la Soprintendenza ai Beni Architettonici di Pisa affinché dopo le dovute riflessioni, potessero esprimere i loro orientamenti sulla questione. In quell’ occasione infatti, avrebbero dovuto esprimere pro veritate” il proprio motivato convincimento sull’ una o su altre tesi per addivenire di concerto all’ attribuzione definitiva della realtà storica dell’ ipogeo.
A quanto finora risulta, questa riunione è stata anticipata dalla risposta dei primi di ottobre c.a., redatta dalla Direzione Archeologia di Roma, la quale ha fatto proprio il parere della Soprintendenza Archeologica di Firenze, già espresso una prima volta nell’ottobre 2014. Cosicché di quel confronto di motivati pareri professionali, richiesto dal Viceprefetto alle altre parti in causa per la definizione della natura dell’ ipogeo, non vi è traccia. Il confronto infatti, è stato sostituito dalla apodittica opinione di una soltanto di queste, ovvero della Soprintendenza Archeologica di Firenze che sosteneva che quell’ opera d’ arte scavata nel granito sarebbe stata una neviera (ovvero un luogo dove poteva essere ammucchiata la neve e usata per la conservazione degli alimenti) oppure una cisterna degli Appiani, Signori e poi Principi di Piombino e dell’Elba dalla fine del XIV agli anni trenta del XVII secolo.La Soprintendenza ai Beni Architettonici e Storici di Pisa, cui la legge affida la competenza proprio sull’epoca suddetta, nel dicembre 2014 aveva invece sostanzialmente sconfessato la consorella fiorentina definendo “poco credibili” sia le ipotesi di neviera e di cisterna, sia l’ipotesi di zecca sostenuta dal Comune di Marciana. Effettivamente basta guardare le planimetrie qui sotto pubblicate per rendersi subito conto che la pianta della tomba Castellina in Chianti, senza alcun dubbio etrusca, è assai simile a quella di Marciana. Le planimetrie di neviere, cisterne e zecche, al contrario, sono ovviamente molto diverse.
Il Convegno dell’ Elba. Pochi giorni dopo la risposta del Ministero Beni Culturali (Direzione Archeologia) c’è stata un’ altra risposta sulla natura dell’ipogeo. Si tratta del responso pro veritate avanzato il 16 e il 17 ottobre scorsi, durante un convegno sui beni culturali dell’ isola d’Elba, organizzato dall’ Associazione culturale ILVA-ISOLA d’ELBA e dal Comune di Marciana Marina, con in patrocinio dell’Università di Firenze e del Comitato Scientifico Centrale del CAI. Cattedratici universitari ed esperti di varie discipline (archeologia, etruscologia, storia, geologia, architettura, restauro, archivistica, storia dell’arte) hanno manifestato il loro autorevole parere a favore dell’interpretazione dell’ipogeo quale luogo di sepoltura etrusca, auspicando che vengano fatti al più presto i necessari approfondimenti. I lavori nelle due giornate di convegno hanno compreso un sopralluogo nell’ ipogeo di Marciana al fine di poter personalmente constatare i dettagli tecnici necessari per esprimere un motivato parere sulla natura del manufatto.
L’ uso funerario dell’ ipogeo di Marciana da parte degli Etruschi, scambiato per una zecca o per una neviera, era già stato comprovato a suo tempo dalla pressoché identica forma strutturale della tomba etrusca di Castellina in Chianti, entrambe mostrate in figura, compreso sostanzialmente l’ orientamento.
La conclusione è stata che non si trattava quindi, né di una zecca; né tanto meno di una neviera o una cisterna come riteneva la Soprintendenza di Firenze ma di una tomba etrusca del VI secolo a.c. di elevatissimo pregio archeologico, unica al mondo per la tipologia di scavo nella dura roccia granitica.
Il riconoscimento – La realtà dei fatti convalida così la tesi dell’Associazione culturale elbana “Ilva-Isola d’Elba”, e in particolare quella del prof. Michelangelo Zecchini e del Prof. Giuseppe Centauro (noto archeologo il primo, docente universitario di restauro architettonico il secondo), i quali sin dall’inizio dell’ animata discussione avevano decisamente affermato che la granitica struttura sotterranea con planimetria a croce altro non era che un manufatto etrusco realizzato a scopo funerario. Non solo, i due professori avevano anche indicato la data: 6º secolo avanti Cristo.
A questo punto, a prescindere da tutte le altre considerazioni, non può sfuggire il divario di tempo (circa 2.000 anni! ) che separa l’epoca etrusca arcaica da quella degli Appiani.
Assodato quindi che si tratta di un luogo funerario, questo finora è unico nel suo genere in tutto il mondo etrusco in quanto è stato costruito attraverso uno scavo impensabile per quei tempi, in una delle più dure rocce che si conoscono, ossia nel granito dell’Elba; talmente duro da originare un detto scherzoso elbano: “duro come il granito”, rivolto ad una persona che non vuole intendere.
Un’ impresa di tal genere costituisce, quindi, una vera e propria singolarità funeraria che oltre a rappresentare un’ opera d’arte etrusca di pregiatissimo valore, ha una precisa ragione storica.
L’architettura fu, pertanto, molto probabilmente realizzata per far conoscere ai contemporanei lo stato dell’ arte della lavorazione del ferro, ovvero degli utensili prodotti con il prezioso metallo ricavato dai forni di riduzione. Il ferro temprato costituiva la materia prima per la forgiatura delle armi che in battaglia né si piegano né si intaccano.
Il valore storico della datazione – Il messaggio insito nella costruzione dell’ ipogeo è soprattutto quello della datazione di questo evento, che costituisce l’inizio della conoscenza e della capacità tecnologica nella produzione di ferro sicuramente acciaioso e pertanto temperabile, di elevata qualità; qualità molto più tecnologicamente avanzata di quanto fino adesso si riteneva, ivi compresa la produzione di armi di grande pregio ed efficacia; fatto questo di notevole rilevanza anche per la conoscenza della civiltà etrusca e per le implicazioni storiche che da questo evento derivano. Meritoria è stata dunque l’ opera dell’ Associazione Ilva, che ha consentito di porre un’altra pietra miliare nel cammino della storia dei popoli del Mediterraneo a cui la stessa Elba con la secolare produzione del suo ferro ha sicuramente contribuito.
Con queste armi pertanto e con gli utensili adatti per durezza anche alla lavorazione del granito, quasi sicuramente gli etruschi dell’Isola già esercitavano fiorenti commerci con chi ne aveva necessità e mezzi economici per l’ acquisto. Non possono non sorgere perplessità sul fatto che l’ipogeo è stato aperto al pubblico dal Comune di Marciana, a titolo oneroso, come museo della presunta zecca di Marciana, di cui pèrò, non è nota alcuna coniazione antica (l’unica moneta esistente è stata coniata nel 2015!).
[URL]http://www.paeseroma.it/wordpress/all-isola-delba-un-luogo-funerario-etrusco-di-grandissimo-valore-storico-e-archeologico/[/URL]
UN COMPORTAMENTO STRANO, AVETE PRESENTE COME IL CANE SI PONE AL PADRONE? SOTTOSOPRA!?
PRIMA L'EVENTO DI LIVORNO OGGI L'EVENTO SLOT
MA CHE C...o STAI FACENDO?
Informiamo la spettabile clientela che il ristorante e chiuso per ferie, riapertura giovedì 19 novembre per info e prenotazioni contattare il 339 1104054 o scrivere al seguente indirizzo [EMAIL]info@ristorantedagianni.com[/EMAIL]
In molti di coloro che postano su questo blog si sente voglia di censura, di intolleranza verso chi non la pensa come loro.
Disse un grand ' Uomo : Io non la penso come te, ma lotterò fino alla morte perché tu possa esprimere la tua opinione !!
Allora che ognuno nel rispetto e nell'educazione abbia la possibilità di dire la sua e chi non condivide l'opinione non è costretto ad accettarla per forza ; ma neppure imbavagliare gli altri.
un saluto al blog
Caro amico, non sarà necessaria una petizione per farmi "tacere" (solo su questo blog). Visto che due miei interventi non sono "passati" peraltro come sempre non volgari e non offensivi per nessuno, da oggi il mio silenzio sarà assoluto.
PS- Ci sono quattro cose che non tornano più indietro. Una pietra dopo averla lanciata, una parola dopo averla detta, una occasione dopo averla persa, e il “tempo dopo averlo sprecato”. Bob Marley.
Il M. del GRILLO-ROCCA da Capoliveri
Egr. Sig. Sindaco Ferrari,
ma la multa che prenderà la squadra Elba Rekord per la mancanza di acqua negli spogliatoi la dovranno pagare loro o chi gestisce (per modo di dire) l'impianto?
Venga insieme all'assessore per lo sport ed alla Cosimo de Medici a vedere la fatiscenza degli spogliatoi di San Giovanni e del palazzetto Monica Cecchini; venite a vedere la fatiscenza dei due impianti!!
Venite a sentire i commenti delle squadre ospiti quando escono dagli spogliatoi e non possono farsi la doccia!!
MA CHI DEVE ASSICURARE LA PULIZIA E LA MANUTENZIONE?
[COLOR=darkred][SIZE=4] 50.000 FIRME RACCOLTE PER
ABROGARE LA LEGGE REGIONALE 28/2015. [/SIZE] [/COLOR]
50.000 mila cittadini Toscani hanno detto no alla riforma ammazza sanità voluta dal Presidente Rossi. In Toscana s’inizia a respirare aria di vera rivoluzione democratica che ridarà modo di invertire il processo di privatizzazione e smantellamento della sanità pubblica innescato già da qualche anno dalla Giunta Rossi e che ognuno di noi tocca con mano quando, ad esempio, ci rechiamo al pronto soccorso o abbiamo bisogno di prenotare una visita specialistica e diagnostica.
La Legge 28/2015 è stata un’arma di distrazione di massa. Fumo negli occhi per coprire l’operazione di tagli di personale e servizi ospedalieri. Non passa settimana senza leggere di chiusure o riduzioni di reparti, non passa giorno senza riscontrare agende di prenotazioni chiuse o recanti liste di attesa lunghissime, di posti letto chiusi d’estate che non riaprono in autunno, di tagli all’assistenza agli anziani non autosufficienti, di attività specialistiche che si spostano da ospedali pubblici a strutture private agevolate dai pesanti ticket e dal superticket riferito al dischetto diagnostico.
L’Elba è stata una protagonista nel movimento che chiede l’abrogazione, attraverso un referendum, della Legge 28/2015 perché è evidente che la Legge Regionale di cui si chiede l’abrogazione, non risolve alcun problema della sanità Toscana, al contrario, ne creerà dei nuovi.
Comitato Elba Salute nel CREST.
MA LUI COSTA POCO, QUEST'ANNO 38000 EURI .... E IL PROSSIMO????
IO NON TENGO PER NESSUNO E POSSO DIRE : SLOT PER TUTTI!
dico la mia sul marchese , persona con la quale ho provato, nel passato, a disquisire ma in modo inutile. E' vero e sacrosanto, nei limiti del lecito e col beneplacet del proprietario e responsabile del sito, ognuno può dire il suo pensiero , ma quando i pensieri sono il vuoto assoluto e tutto diventa un copia e incolla di notizie lette sui giornali , allora il marchese diventa appunto uno da non leggere , noioso e ripetitivo . saluti
Sei mica renziano? Hai il suo concetto di democrazia?
Perché dovrebbe essere tacitato il Marchese del Grillo? Che fastidio ti da?
Se non ti vanno bene le sue osservazioni: non le leggere! Ha pieno diritto di esprimere le sue idee, almeno quanto te.
Saluti.