UNICOOP TIRRENO NEL MIRINO DI BANCA DโITALIA: TROPPI PRESTITI SOCIALI E POCO PATRIMONIO
Unicoop Tirreno apre allโipotesi dellโadesione agli schemi di garanzia dei prestiti sociali o, in alternativa, a un aumento di capitale sottoscritto dai soci finanziatori, le Coop emiliane. La catena commerciale di Piombino ha un evidente squilibrio tra finanziamento dei soci e patrimonio, con un rapporto che dovrร โsanareโ alla luce delle nuove norme di vigilanza elaborate da Banca dโItalia. Allo scorso dicembre 2014 la catena commerciale registrava una raccolta soci di 1,19 miliardi a fronte di un patrimonio netto consolidato di 191,2 milioni (215 lโesercizio precedente) e della capogruppo di 240 milioni. Il prestito sociale รจ attivato da 122mila unitร .
Multiplo oltre il tetto
Il rapporto sul consolidato (come indicato da Banca dโItalia) dร un multiplo di 6,2. Fernando Pellegrini, direttore finanza e bilancio di Unicoop Tirreno, calcola invece il dato patrimoniale del civilistico. ยซLo squilibrio รจ rimasto quello segnalato da Banca dโItalia per il 2013. A fronte di 1,1 miliardi di raccolta abbiamo un patrimonio netto di 240 milioniยป. Cioรจ di 4,6.
La situazione difficile di Unicoop Tirreno รจ la conseguenza di una crisi economica profonda che ha colpito in particolare i negozi in Campania, la controllata Ipercoop Tirreno. I ricavi sono in picchiata: lโanno scorso sono calati del 4,6% a 1,1 miliardo. Negli ultimi sei esercizi ha cumulato perdite per circa 100 milioni che hanno finito con lโerodere il patrimonio. Solo lโanno scorso la catena commerciale Coopjha perso 17 milioni e quello prima 24 milioni. Sono stati ceduti due punti vendita (Afragola e Guidonia), fonti di pesanti perdite. Nel 2014 sono intervenute in soccorso di Unicoop Tirreno due Coop emiliane.
Al momento non so
ยซAl momento non ho la risposta โ aggiunge Pellegrini โ e abbiamo ancora circa 60 giorni per soppesare e discutere le varie opzioni. Lโobiettivo รจ chiaro: dobbiamo rimane nel rapporto di 5 e potremmo optare per uno schema di garanzia dei prestiti sociali o aprire la strada a un aumento di capitale da parte dei soci finanziatoriยป. E se le perdite non si fermassero?
ยซSiamo andati avanti con il piano di ristrutturazione โ risponde Pellegrini -. Abbiamo ceduto altri negozi, abbiamo ridotto i costi del personale e quelli generali, inoltre abbiamo stretto unโalleanza con le Coop emiliane. Poi aggiunga che in questi anni abbiamo dovuto mettere in bilancio oneri straordinari pesanti. Tutto questo in una situazione di ripresa dei consumi che non si concretizzaยป. E il bilancio 2015? ยซSono andate bene le vendite estive โ conclude Pellegrini โ . Alla fine, sarร un bilancio di tenutaยป.