Leggo stamani dall'Ansa: "Fisco: Equitalia, stop cartelle a Natale. Equitalia sospenderà l'invio di cartelle e atti, con l'eccezione dei casi inderogabili, dal 24 dicembre al 6 gennaio. Lo confermano dalla società. Un provvedimento voluto dall'ad Ernesto Maria Ruffini e che coinvolgerebbe centinaia di migliaia di famiglie e imprese". Che sensibilità che dimostrano! Peccato che l'Agenzia delle Entrate, invece, non guardi in faccia a nessuno: per lui Natale, Capodanno, Pasqua non c'entrano nulla. Lunga vita all'Uff- delle Entrate...
113273 messaggi.
L' Associazione Culturale Historiae con la collaborazione del Comune di Portoferraio, Ufficio Cultura, presenterà il pomeriggio del 24 Dicembre, "Il Presepe Vivente". La rappresentazione, ispirata agli antichi presepi settecenteschi, avverrà nella Porta a Mare- Gran Guardia, chiudendo lo storico portone in legno. Personaggi in costume faranno rivivere scene di vita del tempo, vecchi mestieri, usi e tradizioni. Un piccolo mercato sarà allestito con dolci e pane realizzati da alcuni bambini dell Scuola Elementare di Casa del Duca, sotto la direzione dell'
insegnate Jolanda Rizzi. Al suono di antiche musiche natalizie rivivremo la magica atmosfera del passato.
Leonello Balestrini Tondi
Perchè ti sorprendi Campese preplesso ????
In una nazione dove una ministra prende per il cul@ tutto il Parlamento raccontando che i correntisti delle banche sono dei meschini speculatori e ir su babbo è più bono di Babbo Natale,un assessore che si fa la "parte" è da considerarsi un'educanda .
Buone Feste
[COLOR=darkred][SIZE=4] FESTA DEGLI AUGURI DEL LIONS CLUB ISOLA D’ELBA
Incontro all’insegna dell’impegno sul territorio [/SIZE] [/COLOR]
Quest’anno la Festa degli Auguri, il tradizionale incontro che ogni fine anno il Lions Club Isola d’Elba organizza per lo scambio degli auspici natalizi fra soci, ospiti, amici e Autorità, ha avuto come filo conduttore l’impegno sul territorio.
Attraverso la donazione ai presenti all’evento, tenutosi la sera di sabato 19 dicembre a Portoferraio nei locali dell’Hotel Airone, di sfere decorate con una tecnica originale dall’artista Chiara Scalabrino, sono stati raccolti fondi da destinare ad un service già iniziato in collaborazione col Comune di Portoferraio e con la dirigenza dell’Istituto Comprensivo di Portoferraio, del quale in quest’occasione il presidente del sodalizio Antonella Giuzio ha dato comunicazione ufficiale. Si tratta di un progetto di apprendimento esperienziale che vedrà gli alunni della scuola primaria di Casa del Duca impegnati nella coltivazione di un orto ricavato in un’area del giardino del plesso, propedeutica anche per l’apprendimento di geometria applicata, misurazioni, equivalenze, ecc.
La serata, svoltasi in un clima di serenità e normalità, quanto mai desiderato e sollecitato in questo particolare e difficile momento storico che tutto il mondo sta vivendo e che ha visto i lions uniti nel rifiuto della violenza e determinati nel non lasciarsi intimorire dalle minacce convogliate nei vari canali d’informazione, è stata allietata dalla esibizione della mezzo soprano Stefania Mainardi che, accompagnata dalla pianista Linda Raciti, si è cimentata in alcuni brani lirici riscuotendo gli applausi ed il sincero apprezzamento dei presenti in sala.
Rispettando la consuetudine durante il meeting è stato distribuito ai soci il primo numero Notiziario del club per l’anno sociale in corso.
Ieri pomeriggio, sabato 19dicembre, non ha fatto rientro a casa questo bel micio bianco e rosso ritratto in foto! É come svanito nel nulla da Via Dell Regina a Portoferraio, nonostante sia un gatto che non si allontana mai da casa! Ha circa 3/4anni, socievole, é cicciottello ed ha un collarino antipulci!! Per favore occhi aperti e chi lo avvistasse é pregato di contattare la padrona Chiara al numero 3663671421!!
Grazie!
Animal Project
Secondo voi un socio di una società che ha come scopo la gestione di attività sul demanio può partecipare alla discussione sul regolamento dell uso delle spiagge come assessore e la minoranza riguardo a questo non ha alcuna mozione da fare?
Campese perplesso
Approvata l'eccezzionalita' sanitaria dell'isola.....bene adesso vediamo cosa succede!!.... medaglie e medagliette ,titoli e titoloni servono a poco se prive di contenuto....
Saluti.
"Il Cda era inutile, ostaggio di un gruppo ristretto"
Soldini, uscito nel 2009: "Costretti ad approvare i finanziamenti agli altri consiglieri"
Paolo Bracalini - Dom, 20/12/2015 - 08:24
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«Me ne sono andato nell'ottobre 2009, decidevano tutto loro, era un continuo litigare. Ma neppure io immaginavo che sarebbe andata a finire così.
Guardi che ce ne vuole per mandare in rovina una banca in pochi anni. Tanti mi chiedono: tu cosa avresti fatto? Non lo so, ma meglio di questi avrebbe fatto chiunque». Rossano Soldini ad Arezzo è un nome molto noto. La sua azienda calzaturiera, fondata dal padre, c'è dal 1945, duecento dipendenti. Nel 2007 viene nominato consigliere di amministrazione di Banca Etruria, ma dopo due anni, poco dopo l'arrivo alla presidenza di Giuseppe Fornasari (uno degli indagati per il crac) l'imprenditore comunica le sue dimissioni con una lettera al consiglio della banca e poi con mezza pagina comprata sui giornali locali. «Dicevo che ero orgoglioso di essere entrato in Banca Etruria convinto di poter dare una mano ma avevo capito che era impossibile. Lì comandavano solo il presidente, i vicepresidenti e il direttore generale, un gruppo ristretto di persone. Ma io come amministratore non posso assumermi le responsabilità di decisioni prese da altri. Arrivavano in consiglio con le delibere di 60 pagine, ce le mettevano sul tavolo da firmare: letto e approvato. Senza permetterci di capire cosa dovevamo approvare, senza rispondere alle domande. Chiedevo di verbalizzare tutti i miei interventi ma poi nei verbali li cambiavano. E ogni volta dovevo discutere col segretario del consiglio, difeso dalla presidenza. Non potevo restare lì dentro».Tra le carte che passano in consiglio, anche i famosi affidamenti ai consiglieri stessi. «Mi trovavo a dover approvare un finanziamento a un consigliere, o a un suo famigliare, e quel consigliere era seduto lì davanti a me. Capisce che situazione». La prassi in effetti va avanti alla grande a Banca Etruria, fino a formare quella montagna di 185 milioni di euro di posizioni di fido relative agli stessi amministratori scoperte dagli ispettori. Nell'ottobre 2009, stufo di litigare e approvare prestiti per i colleghi del Cda, Soldini molla tutto e fissa un appuntamento a Bankitalia, per raccontare quel che accadeva là dentro. «Ho parlato con un funzionario, un signore con un ruolo nella vigilanza, non ricordo più il nome. Gli ho spiegato un po' come stavano le cose». Ma non succede niente, la prima ispezione di Bankitalia arriva solo nel 2013. «Mi arrabbio quando vedo che gli azionisti sono trattati come fossero come speculatori di Borsa. Qui le azioni della Banca Etruria le avevano anche le vecchiette. Ho alcuni miei operai che hanno perso i risparmi di una vita con quelle obbligazioni, soldi sudati. I cento milioni stanziati dal governo non bastano di sicuro. Gli azionisti e i detentori di obbligazioni subordinate hanno subito un esproprio, credo non sia mai successo che a pagare la cattiva amministrazione di una banca siano i risparmiatori. Il governo deve cambiare il decreto per prevedere un rimborso integrale, non parziale. E poi mi chiedo: perché hanno stabilito che sulle sofferenze di 8 miliardi se ne possa recuperare solo 1 miliardo e mezzo? La plusvalenza dovrebbe servire a rimborsare chi ha perso i soldi, non è possibile che vada alla nuova Banca Etruria, o magari a qualche grande gruppo interessato a comprarsela ora». Chi sbaglia paga, ha detto Maria Elena Boschi in Aula. Soldini non ha incrociato in banca il padre della ministra, arrivato in Etruria quando lui era già fuori. Ma sulle responsabilità di chi governato l'istituto ha idee molto precise: «Mi auguro che ci sia un'azione di rivalsa sugli amministratori. Se un imprenditore fallisce paga di tasca sua. Nella banca hanno gestito i soldi degli altri, e se hanno agito male devono pagare col loro patrimonio, come succede a qualunque imprenditore. Ho sentito che nella legge è previsto uno scudo per gli amministratori. Non ci voglio credere, spero sia un errore. Sennò verrebbe naturale chiedersi: chi vogliono salvare?».
[COLOR=darkred][SIZE=3] Accettiamo prenotazioni per il pranzo di Natale.
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x Fabio Fasola
Grazie Fabio, bel pezzo, io ormai sono over 70, abbandonato il fuoristrada, continuo giornalmente ad usare una più consona moto da strada.
Quel che mi fa più rabbia è che a quanto leggo, quel sentiero è usato anche da ciclisti.
Voglio solo aggiungere che se quel giorno festivo che Tu citi quella persona sarà in mezzo ai suoi parenti in allegria, mi auguro che il tuo scritto lo faccia riflettere che poteva nello stesso giorno esserci una famiglia a fare cordoglio per la stupidità di quel gesto.
Ammesso che abbia un pò di dignità, almeno in forma anonima chieda scusa alla persona che ha causato la caduta e alla sua famiglia.
Pier
Ci puoi spiegare in poche parole visto che sei cosi bravo come mai il tuo partito si è astenuto sulla sfiducia al ministro boschi ....cosa è successo? Se ce lo spieghi ci fai un grosso favore .grazie!
[COLOR=darkblue][SIZE=4]CI SONO PROGETTI E “ PROGETTINI “ [/SIZE] [/COLOR]
Dopo la pubblicazione dell’ avvenuta consegna presso la “ Prefettura “ della documentazione inerente all’ arcinoto e pericoloso attraversamento pedonale di “ Concia di Terra “, ho seguito il reporter di “TirrenoElbaNews”, che con un titolo confortante annunciava: CONCIA DI TERRA presto un nuovo attraversamento pedonale. In merito a questo servizio giornalistico voglio chiarire alcune cose:
L’ intervista filmata con il Sindaco Mario Ferrari, in sintesi, ci indica che prima della stagione estiva, “FORSE” gli accorgimenti innovativi, come da nuovo progetto, saranno funzionanti.
In linea prettamente conforme con le dichiarazione del Sindaco, allentando e minimizzando la morsa del pericolo, viene dichiarato dalla Cronista: “ Quindi si tratta “SOLO” di aspettare questi mesi invernali dove il traffico Elbano è abbastanza contenuto e ridotto etcc. “ . Esclusivamente riferito a questa considerazione della Giornalista, ricordo che gli ultimi gravi incidenti si sono verificati proprio nel periodo invernale, pertanto sarebbe bene informarsi stando con i piedi per terra, visto che quello che è stato detto non ha alcun senso, anche perché come ho dimostrato con tanto di testimonianze, che questa zona è ALTAMENTE PERICOLOSA e per scontato questo vale sia nel periodo invernale che quello estivo. Conseguentemente, altri discorsi oltre a rendere vana la rilevanza della realtà, sono deleteri verso il contenuto schietto di quello che ho scritto. Questo è un atto dovuto e chiarificatore, di certo non vuole essere un accusa. Ma questa Loro aggraziata documentazione, può essermi di valido aiuto in una plausibile ed eventuale “istruttoria”. Inerente alla suddetta intervista, avrei ancora molto da dire . Però per ovvie ragioni di spazio, penso che quello che ho espresso finora sia già sufficiente.
Quindi a seguito delle mie recriminazioni affidate alla Prefettura, la conseguenza è stata: che la testata Giornalistica TirrenoElbaNews ha diffuso il proprio lavoro, il Sindaco ha eseguito il Suo compito, Il Capo della Polizia Municipale ha già fatto quello che gli compete, l’Ufficio Tecnico sta preparando un “ progettino “ come riferito dal Sindaco, da presentare con tanto di importi entro il 31 dicembre. In pratica come d’incanto, Tutti hanno fatto e stanno facendo il Loro dovere in piena legalità e così vissero, Loro felici e contenti. Ma per me che mi adopero per far conoscere la realtà e anche per dimostrare Onestà verso chi ha posto le firme sul documento già presentato alla Prefettura, le dichiarazioni rilasciate non sono pertinenti e dunque neanche da prendere in considerazione. Giacchè sono solo una superficiale “ FOTOCOPIA “ di un giovedì del 4 marzo 2010, ove fu pubblicato dai giornali con il titolo “rassicurante ”: un “CAVALCAVIA ALLA SGHINGHETTA”.
Di fatto, l’allora Amministrazione Comunale all’ unanimità e in pieno accordo con la minoranza che ne sollevò il problema, decisero con un progetto di ottimizzare così la viabilità con: Monitor, nuovi lampioni, nuovi limiti di velocità, posa di pannelli luminosi, punti luce e il favoloso “Cavalcavia della Sghinghetta”. Tutto questo per rendere agevole e sicura la mobilità dei Pedoni, soprattutto di quelli Anziani e Disabili (che Cuore e che spirito Nobile!!!). Tutti questi specchietti per l’allodole in un solo articolo di giornale, Complimenti!!!. ( ed ora ci tocca nuovamente centellinare la questione ).
Sono passati ben 5 anni e con la stessa ribattitura, ahimè si ripresentano, mentre le condizioni di sicurezza con il tempo sono solamente peggiorate. I reclami e le proteste dei Cittadini nessuno le ha mai accolte seriamente, nonostante le numerose dimostrazioni di incidenti stradali.
Come tipico malcostume, quando Sono seduti sullo scranno, il Cittadino non conta più niente e quindi come comprovata “ metodologia “, possiamo riscontrare, che fino ad oggi non ci sono state le adeguate risposte fattive e costruttive. Pertanto, visto che le condizioni per avere un rapporto beneducato con tutte le Amministrazioni che si sono succedute, non è mai stato possibile, diventa davvero umiliante, cercare di chiedere un qualcosa che è già un Tuo diritto. Per questo motivo ho deciso di rivolgermi direttamente al “SOMMO” perciò alla Prefettura, che rappresenta il Governo e dispone di ampi poteri. La Prefettura, vigila sulle Autorità amministrative e vi si sostituisce nei casi di necessità, per garantire su tutto il Territorio Elbano la Sicurezza dei Cittadini.
Pertanto con la giusta documentazione, farò specifiche richieste al Sig. Prefetto, per delineare quali lavori si possono fare nella piena e immediata concretezza e serietà, in sostituzione dei cosiddetti “ progettini” del Comune che “forse” potranno essere posti in essere in un prossimo futuro.
Perciò, visto che la situazione così creata a riguardo di queste Strisce Pedonali, è importante, invece di fare il minimo indispensabile per salvaguardasi il fondoschiena, Diamoci un “ OCCHIATA “ chiara come questo documento e mettiamoci a lavorare da subito, che i Cittadini sono stanchi di essere presi per i fondelli.
Giancarlo Amore
[COLOR=darkred][SIZE=4] TRA DONI E DONAZIONI ARRIVA BABBO NATALE AVIS [/SIZE] [/COLOR]
Come da tradizione Babbo Natale dell’AVIS è andato a visitare i bambini delle scuole d’infanzia, che festosi come sempre e pieni di attesa lo hanno accolto con calore.
Nell’occasione Babbo Natale ha consegnato ai bambini oltre che piccoli dolciumi, anche una letterina indirizzata ai genitori, per ricordare loro che altri bambini hanno bisogno di sangue per condurre una vita normale.
L’AVIS ringrazia l’Istituto Comprensivo, l’Associazione Dame di Carità, le maestre e il personale per la disponibilità e la calorosa accoglienza, con l’augurio di un Buon Anno a tutte loro.
[COLOR=darkred][SIZE=6] Buon Natale canaglia! [/SIZE] [/COLOR]
Buon Natale anche a te, che non trovi niente di meglio da fare che piazzare trappole criminali lungo gli sterrati dell’Elba. Buon Natale perché non è successo quasi nulla, e se ne può parlare puntando alla “qualità” dell’accaduto, inconcepibile e senza giustificazioni o attenuanti, senza doversi occupare della “quantità”, che sarebbe tragica come lo è già stato altre volte.
Chiunque tu sia voglio augurarti Buon Natale, perché tu possa riflettere sulla odiosa stupidità della tua idea, non originale e ignominiosa brutta copia del più brutto, perché verificato, atto criminale che si possa immaginare, l’agguato.
Mi devi, però, togliere una curiosità. Mi devi dire come si fa a pensare di stendere un cavo invisibile tra due alberi, lungo un sentiero frequentato da motociclisti, ciclisti, escursionisti di ogni genere. Mi devi far capire come si può architettare, e soprattutto realizzare, una trappola mortale ai danni di una vittima che sarà innocente e a te sconosciuta fino al giorno della tragedia. Mi devi spiegare come può la mente umana deviare dal più elementare spirito di buon senso per inabissarsi in un atteggiamento così bieco.
Quale platea potrà mai considerarti un vendicatore, se è questo che ti sei prefisso? Quale premio avresti pensato di ottenere, che non fosse relegato e circoscritto alla malattia che corrode l’unicità inarrivabile della tua mente distorta?
Mi devi dire anche da dove vieni. Da quale “cultura” e da quale paese. O vuoi forse farmi credere che sei un Elbano? No, questo non lo credo, non posso pensare che abbiamo un compaesano così maldestro e carogna, che esista un Elbano capace di andare contro se stesso, contro la natura e contro la sua Isola. Un Elbano, se ha qualcosa da dire, ti si staglia davanti con un randello, o ti viene a cercare a casa. Non si nasconde dietro all’anonimato, nell’ombra o dietro ad un atto tanto ignobile. Ma forse tu non avevi niente da dire, e non hai detto niente, per fortuna.
Per questo ti auguro Buon Natale. Avrai i tuoi cari attorno, se avrai saputo conservarne l’affetto, o non ne avrai affatto perché non meriti niente di peggio. Pensa che proprio uno dei tuoi cari poteva diventare la tua vittima. Ma, del resto, le trappole non sono state inventate per uccidere guardando in faccia o sapendo chi uccidi. Sono state ideate, e la tua non fa eccezione, per lanciare il sasso e avere il tempo di ritrarre la mano, per provocare una tragedia e stare a guardarla, per fare del male ignorando che esiste anche il bene.
Fabio Fasola
[URL]https://www.youtube.com/watch?v=u8Du5CuRkYQ[/URL]
[COLOR=green][SIZE=6]IL PRESEPE OGGI[/SIZE] [/COLOR]
Negli ultimi mesi del 2015, e in particolare nel mese di dicembre, in Italia si è iniziato molto a parlare del presepe sia sui media che fra la gente. In questo contesto si è sviluppata una diatriba in pubblico. Alcuni affermavano che andavano fatti interventi, perfino esagerati, in difesa di questa tradizione italiana e altri, con ottusità di mente, chiedevano che il presepe, offendendo l'etica islamica che si sta diffondendo sempre più in Italia con la presenza di immigrati di religione mussulmana, andava ridimensionato limitando la sua presenza in scuole e altri ambienti dello Stato. Talvolta si è parlato e scritto con ignoranza o carenza di informazioni storiche e conseguenti asserzioni o testimonianze che spaziavano dall'esageratamente serio al grottesco.
Indubbiamente il presepe è ancora fortemente presente nel periodo natalizio nella società italiana dove è molto diffusa la religione cattolico-cristiana, esprimendo valori umani e cristiani quali soprattutto, pace, fratellanza, tolleranza, solidarietà, amore per il prossimo senza alcun contrasto con la laicità dello Stato. Fa parte delle nostre tradizioni culturali, artistiche e religiose che valorizzano il patrimonio nazionale. Parallelamente nello stesso periodo natalizio, negli ultimi cinquanta anni, si è diffuso l'albero di natale, oggi universalmente accettato anche nel modo cattolico e dalle varie società occidentali. Si hanno riferimenti storici dell'albero già nel 1441 a Tallin in Estonia e nel 1510 a Riga in Lettonia e successivamente nel 1570 a Brema in Germania. La Chiesa Cattolica dapprima non lo accettò come espressione di valori cristiani ma poi l'albero divenne simbolo di Cristo, inteso come linfa vitale. Oggi come simbolo del rinnovarsi della vita spesso affianca il presepe, e talvolta lo sostituisce, sovente spinto da forti interessi commerciali.
Il presepe è la rievocazione della nascita di Gesù e si ispira alle liturgie della notte di Natale. San Francesco, per primo, ebbe l'idea del presepe vivente realizzandolo a Greggio nel 1223. Proponendo un ambiente povero con la presenza del bue e dell'asinello fu approntato con personaggi in vita del suo tempo che rappresentavano Giuseppe e Maria, pastori e artigiani e i Re Magi. La tradizione di allestire le statue con le scene della natività nelle chiese fu diffusa dai francescani e dai domenicani e successivamente dai gesuiti. Nel Settecento raggiunse la massima espansione, in particolare a Napoli, grazie all'impulso, dal 1734 al 1759, del re Carlo III di Borbone e di sua moglie Maria Amalia. Soprattutto sospinto dalla fede religiosa e con l'ausilio di artisti e di artigiani il presepe si propagò ovunque nel mondo occidentali per spingersi poi nei vari continenti.
Dal 1900 a Napoli si ha lo sviluppo creativo del presepe rinnovando l'ambiente (strutture moderne, paesaggi surreali, ecc) e inserendo nuovi protagonisti che rappresentavano personaggi famosi (calciatori, attori, cantanti, politici, condottieri, ecc). Ormai, ambientato in capanna o grotta e allestito in modo tradizionale o in modo più tecnologico, viene presentato in ambiente familiare come in quello pubblico, nelle chiese e in altri ambienti religiosi, su carta stampata e in dipinti, nel cinema e in teatro. Alcuni presepi sono famosi per bellezza, materiale usato, ambiente particolare e tecnica di costruzione. In epoca moderna, soprattutto per le statuine, si sono utilizzati materiali vari come plastica, corallo, metallo, vetro, pane, cioccolato, resina ma sono presenti spesso materiali più tradizionali quali terracotta, gesso, cartapesta e legno.
Il presepe è ancora diffuso su tutto il territorio nazionale, in ogni regione, con caratteristiche locali e prevalenza di ambientazioni e materiali tradizionali. Sono classiche alcune tipologie di presepi quali la napoletana, la genovese e la bolognese. In particolare in ogni chiesa parrocchiale viene allestito il presepe e in quasi tutti i Comuni vi sono organizzazioni o comitati che lo allestiscono al chiuso e all'aperto.
Ancora oggi a Greccio, località tra i monti dell'alto Lazio, si ricorda il primo presepe della storia, realizzazione vivente con la Natività in forma di spettacolo popolare.
Altri presepi viventi famosi si allestiscono a Morcone (Benevento), Tricase (Lecce), Custonaci (Trapani), EquiTerme (Massa Carrara), Visciano (Napoli), Canosa di Puglia (Bari), San Biagio (Mantova).
Presepi subacquei famosi sono Capodimonte (Napoli), Polignano a Mare (Bari), Grotta dello Smeraldo (Salerno) e la Rassegna "Presepi sott'acqua" che l'Acquario di Cattolica presenta durante le festività natalizie.
A Napoli, nella famosa via San Gregorio Armeno, vengono presentati e messi in vendita personaggi dei presepi fatti in materiale diverso e presepi in varie ambientazioni, il tutto prodotto o realizzato in modo artigianale. All'isola d'Elba la tradizione si manifesta col presepe presente in tutte le chiese parrocchiali. Nei Comuni vi sono manifestazioni natalizie particolari che si svolgono usualmente presso il presepe con canti o rappresentazioni teatrali. La Schola Cantorum di Marina di Campo si è consolidata nella tradizione elbana partecipando col proprio coro alla messa solenne della notte di Natale nella chiesa parrocchiale di San Gaetano.
Dal 2008 al 2003, sempre a a Marina di Campo, il Comitato Promozione Festeggiamenti ha organizzato nello splendido ambiente scenografico del centro storico, per cinque anni, il presepe vivente di grande prestigio con una grande partecipazione di visitatori
Praticamente oggi questa tradizione natalizia popolare è diffusa in tutto il mondo, soprattutto nelle comunità cattolico-cristiane, influenzata da cultura, usi e costumi locali spesso in concomitanza con altre tradizioni laiche e religiose.
A piazza San Pietro ogni anno, per le festività natalizie, il presepe viene allestito sotto un grandioso albero di Natale, testimonianze festose per i visitatori a cui eleva l'animo con buoni sentimenti e profonde aspirazioni.
La tradizione continua e si diffonde sempre più rafforzando in ognuno la speranza per un modo migliore.
Raffaele Sandolo
Marina di Campo, 19.12.2015
[COLOR=darkblue][SIZE=4]CANTI NATALIZI ALLA Madonna delle Grazie di Capoliveri [/SIZE] [/COLOR]
"Una serata per augurare a tutti un sereno Natale e tante sorprese ".Martedì 22 Dicembre alle 21 e 15 nella chiesa parrocchiale di Capoliveri, il coro di S. Maria Assunta vi allieterà la serata con canti natalizi".Verranno raccolte delle offerte per il restauro del Preziosissimo e Antico Organo del Santuario della Madonna delle Grazie.
[COLOR=darkred][SIZE=4] AEROPORTO...LAMBARDI RISPONDE ALLE CRITICHE [/SIZE] [/COLOR]
Avevamo deciso di non rispondere alle affermazioni di Luigi Lanera che forse, mal consigliato dai suoi collaboratori, ha deciso di fare alcune esternazioni sul futuro dell’Aeroporto che non hanno alcun fondamento.
Adesso leggiamo, piuttosto sbigottiti, le affermazioni del Consigliere Segnini che all’epoca dei fatti era Sindaco del Comune e forse, meglio dell’esponente di FdI, dovrebbe conoscere un po’ meglio la storia dei progetti sull’Aeroporto e gli atti che ne sono seguiti.
Veniamo al merito. La delibera di Consiglio citata dall’ex primo cittadino, a una lettura e un confronto con gli Uffici e l’Avvocatura regionale, risulta nulla, inutile, priva di qualsiasi fondamento giuridico e, soprattutto priva di effetti reali sulla pianificazione territoriale del Comune di Campo nell’Elba. Aver apposto i vincoli preordinati all’esproprio con una delibera di Consiglio è infatti una mera dichiarazione di intenti, ripetiamo senza alcun valore giuridico e di pianificazione. Insistere su quella strada porterebbe, senza ombra di dubbio, ad un danno irreparabile per l’aeroporto e per il futuro dell’Isola d’Elba. Cosa che noi stiamo cercando di scongiurare in tutti i modi attraverso un confronto molto stretto e continuo con Alatoscana S.p.A., con la Regione Toscana e con tutti gli altri enti coinvolti al fine di trovare le soluzioni giuridicamente valide e che garantiscano lo sviluppo dei collegamenti aerei e dell’infrastruttura aeroportuale.
Se il Consigliere Segnini, che ora parla di autogol, avesse davvero voluto fare qualcosa di buono per l’Aeroporto dell’Elba, avrebbe dovuto seguire esattamente il percorso che stiamo portando avanti noi e, immediatamente dopo l’adozione del Piano Strutturale, avviare la procedura per la variante al Piano di Fabbricazione e la Conferenza di Co-pianificazione con la Regione Toscana. Questo strumento sì che avrebbe avuto e avrà l’efficacia necessaria per apporre i vincoli preordinati all’esproprio, primo passo per avviare lo sviluppo dell’aeroporto.
Sul Piano Strutturale vogliamo rasserenare il Segnini che l’approvazione avverrà a breve ma che l’aver posticipato i tempi di osservazioni ha garantito una maggiore attenzione da parte delle categorie e dei privati cittadini e, cosa più importante, un effettivo confronto con il Genio Civile (ex autorità di Bacino) a cui il Piano Strutturale non era mai pervenuto in maniera completa. Ricordiamo a lui che il mancato deposito del P.S. all’ex Ufficio di Bacino preclude ogni possibile approvazione del Piano e forse, data la delicatezza idrogeologica del nostro territorio, un “via libera” da questi Uffici è quanto mai necessario, obbligatorio e forse anche utile alla coscienza collettiva. Un passaggio che la mia Amministrazione ha concluso poche settimane fa, mentre quella guidata da Segnini non aveva neanche iniziato.
L’autogol quindi certamente non è nostro. E forse, ancora una volta, la presunzione vuole illudere la ragione.
Lorenzo Lambardi Sindaco
[COLOR=darkblue][SIZE=4]MOSTRA DI LAVORI ARTIGIANALI
A cura dell’ Associazione “Dialogo” [/SIZE] [/COLOR]
Dal pomeriggio del 20 fino al 23 dicembre presso la “Gran Guardia” di Portoferraio saranno esposti i lavori artigianali prodotti in carcere a Porto Azzurro.
Espone inoltre Carlo Romani, rilegatore, esperto artigiano della carta.
L’artigianato in carcere esprime creatività e impegno e intende riempire il vuoto di giorni senza tempo.
È anche un mezzo per mandare un messaggio che, in questo periodo natalizio, equivale ad un augurio e sottintende il desiderio di farsi conoscere dalla nostra comunità.
La famiglia «di origine contadine», il babbo che fa chilometri ogni giorno a piedi «per andare a scuola», i sacrifici per vedere i figli laureati.
Al toccante quadro famigliare offerto dalla ministra nella sua arringa difensiva alla Camera, manca però un pezzetto. Le origini saranno umili, e i sacrifici tanti, ma la famiglia Boschi si è affrancata da tempo dal contado ed è passata più gratificanti occupazioni: il latifondo, le aziende, la politica.Papà Pier Luigi Boschi è stato sì «soltanto per otto mesi vicepresidente della Banca Etruria», ma è giusto anche ricordare che nei quattro anni precedenti al crac non ne è stato l'usciere, ma un consigliere di amministrazione (membro prima del Comitato Controllo e Rischi e poi del Comitato esecutivo), precisamente dall'aprile del 2011. E che nel 2013, insieme agli altri manager della banca, è stato sanzionato (144mila euro) con l'accusa, formulata dagli ispettori di Bankitalia, di «carenze nella gestione e nel controllo del credito», «violazione delle disposizioni sulla governance», «violazioni in materia di trasparenza» e altri addebiti non da poco.Dunque la sua corresponsabilità, insieme agli altri amministratori, nella gestione (sciagurata) della banca aretina è acclarata. Poi, solo nel 2014, arriva la carica di vicepresidente. «Non vicario e senza alcuna delega» precisa il ministro Boschi. La domanda che viene guardando le date è un'altra. Maria Elena diventa ministro il 22 febbraio 2014, due mesi dopo l'assemblea di Banca Etruria ritiene indispensabile nominare suo padre vicepresidente per il triennio 2014-2016. Proprio a ridosso del prestigioso incarico governativo della figlia. Una semplice coincidenza? I sospettosi ad Arezzo danno una risposta negativa. Boschi doveva essere l'ombrello renziano in banca, racconta il capo di una coop rossa del sistema Etruria. Altre versioni collegano la nomina a vicepresidente agli interessi del sistema cooperativo, guidato proprio da Boschi senior per sei anni fino al 2010, come presidente di Confcooperative Arezzo. Gli ingenti crediti concessi dalla banca alle coop non dovevano essere toccati mentre Bankitalia chiedeva di rientrare dalle esposizioni a rischio. Il padre del ministro doveva fungere da rappresentante degli interessi di quel mondo all'interno della banca, perciò la nomina a vicepresidente subito dopo l'incarico ministeriale alle figlia. Ipotesi, ricostruzioni. La famiglia Boschi, poi, è ben inserita nella galassia della sinistra cattolica ex Dc che, dopo un breve passaggio centrista, passa in massa al Pd. La moglie, Stefania Agresti, è stata vicesindaco Pd, mentre papà Boschi è dato in quota Quarta fase, la corrente Pd di Franceschini e Giacomelli (entrambi nel governo Renzi). E poi le aziende: quattordici poltrone, oltre a Banca Etruria, da coop agricole a immobiliari. Una famiglia «di origini contadine», diventata parecchio influente. Ancor di più con la brillante figlia ministro.
A SINISTRA E' LECITO.....