Se avete voglia (quello di carta un si pò legge, fa onco) andate a vedere su facebook il videogiornale che hanno preparato i bimbi del signorino buonasera. Uno strombazzante house organ di casa moby: non esistono le navi che viaggiano ognitempo, perchè ciumei non usa la tessera di sconto che gli abbiamo regalato, è nata onotato armatori a milano. E poi il solito cammeo del PD, stavoltà c'è Silvia Velo. Bravi. A quando la prima inchiesta sul costo dei biglietti e del contributo della regione che non cala perchè è abbassato abbestia il prezzo del carburante?
Ah, dimenticavo il giornale di carta. Ariborda su deferrari e fondazione. Tutto qui. vabbè, è gratise. Maddè, a pagalli i bimbi e il signorino...
113273 messaggi.
[COLOR=darkblue][SIZE=5]LA NUOVA PORT AUTHORITY DI SISTEMA [/SIZE] [/COLOR]
"Prospettive e sviluppo per il nostro territorio"
Conferenza pubblica organizzata dal Lions Club I. d’Elba
in collaborazione con il Comune di Portoferraio
Dopo aver affrontato il problema della sanità il Lions Club Isola d’Elba propone il confronto sull’altro argomento di primario interesse per il nostro territorio: la portualità.
Il tema è stato discusso nel corso di una conferenza pubblica, organizzata dal sodalizio elbano in collaborazione col Comune di Portoferraio, tenutasi nell’auditorium del Centro Congressi De Laugier nel pomeriggio di lunedì 29 febbraio.
Il mantenimento della già ottima collaborazione e dell’equilibrio crocieristico con i porti di Piombino e Livorno, la necessità di un ufficio sul territorio, ma anche il timore che i nostri piccoli porti passino in secondo ordine in seno al nuovo grande ente è quanto in sintesi è stato espresso dal presidente del Lions Club Antonella Giuzio nel suo intervento di apertura del meeting e di presentazione dei conferenzieri.
Prima che la parola passasse al commissario Luciano Guerrieri e al Comandante Vincenzo Di Marco, convocati a relazionare sull’argomento, sono intervenuti i sindaci di Portoferraio Mario Ferrari e di Rio Marina Renzo Galli, presenti al tavolo di lavoro, che, oltre al franco ringraziamento ai Lions per la programmazione dell’incontro e al rinvio di ogni valutazione sul nuovo ente a dopo aver ascoltato le relazioni, hanno anch’essi manifestato la necessità di evitare che i porti minori diventino sempre più periferici.
Luciano Guerrieri, commissario dell’Autorità Portuale di Piombino – Elba, ha parlato per primo riferendo sulle difficoltà incontrate per giungere all’attuale riforma che riduce le 24 Autorità Portuali oggi attive in Italia in 15 Autorità di Sistema Portuale, il cui testo definitivo, non ancora pronto, sarà reso disponibile verso l’estate. Guerrieri ha continuato definendo alcune delle peculiarità del nuovo organismo la cui natura giuridica sarà di ente pubblico non economico di rilevanza nazionale: comitato di gestione più snello composto da poche persone solo istituzionali, maggiori poteri al presidente, eliminazione delle commissioni consultive, possibilità di convocazione al tavolo di partnerariato dei rappresentanti delle categorie interessate, mantenimento degli uffici territoriali che erano sede di A.P. con compiti di proposte, di istruttorie e di amministrazione, creazione di un ufficio di decentramento all’Elba, controllo dello Stato sulle APS, partecipazione al tavolo nazionale di coordinamento per armonizzazione della rete logistica e portuale italiana. Grazie a queste ed altre innovazioni secondo il relatore si potrà ambire, con la collaborazione dell’Autorità Marittima e dei sindaci, a notevoli benefici non solo sulla programmazione di nuovi piani regolatori riguardanti sia il potenziamento degli ormeggi di Portoferraio sia la protezione dell’area di manovra a Rio Marina, ma anche sul piano del rafforzamento dei collegamenti, della viabilità terrestre, della nautica, della crocieristica e dell’inserimento nell’APS dei porti di Cavo e Capraia.
Vincenzo Di Marco, Capitano di Vascello (CP) e Direttore Marittimo della Toscana cui è toccato il successivo intervento, ha richiamato l’attenzione dei numerosi presenti in sala sulla rapidità con cui stanno avvenendo i cambiamenti dei traffici marittimi e della geopolitica nel Mediterraneo in genere. Il gigantismo navale in continua espansione, il costante aumento di approdi crocieristici, la crescente richiesta di potenziamento dei collegamenti con le isole sono alcuni degli aspetti ai quali, secondo Di Marco, è necessario dare una risposta molto più veloce che in passato, pena lo spostamento del traffico mercantile di merci destinate anche all’Italia, come in parte sta già avvenendo, verso i porti del Nord Europa più efficienti ed in costante aggiornamento. Il relatore ha proseguito esprimendo il parere che la centralità in argomento vada vista non come un limite ma come un vantaggio sia sotto il profilo occupazionale sia per l’opportunità di evitare sovrapposizioni ed usufruire della garanzia della supervisione dello Stato. Il ruolo dell’Autorità Marittima con competenza sulla sicurezza portuale è, secondo il Direttore Marittimo, di fondamentale importanza: si tratta di un valore aggiunto frutto di un bagaglio di 150 anni di esperienza, che deve portare ad una forma di sicurezza produttiva tesa al regolare svolgimento delle operazioni portuali senza ingerenze esterne con particolare attenzione a quelle del malaffare.
Terminate le relazioni dei due conferenzieri sono seguiti numerosi interventi, domande e segnalazioni da parte del pubblico in sala a cui Di Marco e Guerrieri hanno esaurientemente risposto.
Al termine il presidente Giuzio ha fatto omaggio ai relatori del guidoncino e del Notiziario del Club.
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[COLOR=darkred][SIZE=5] CENTRO STORICO FRA SOGNI E BISOGNI [/SIZE] [/COLOR]
In queste ultime settimane ritorna all’onore delle cronache il Centro Storico della nostra Portoferraio e gli annosi disagi che sta vivendo. Mi avvalgo della vecchia esperienza quarantennale vissuta e combattuta proprio nella piazzetta Civica, davanti al Comune, quella che era il fulcro del paese. Ricorderò particolari già citati più volte dal 1970 in poi, non pensando davvero che repetita iuvant, in questo caso. Erano quegli gli anni che vedevano il Paese brulicare di presenze, quotidianamente centinaia e centinaia di persone, era questo un Centro Servizi in piena regola, c’era tutto. Non farò ora il lungo elenco di quanto fu trasferito fuori le mura, in alcuni casi inevitabilmente, altri no. Nessuno si è mai posta la domanda di come compensare tale svilimento, pur protrattosi per tanti anni a seguito di una politica colpevole e cieca, ciò non ostante le proteste delle categorie. Solo per fare degli esempi si pensi a tutte le scuole, l’ospedale, il mercato ambulante, due cinema. Sarebbe utile continuare l’elenco perché i quarantenni di oggi non hanno vissuto quei tempi e non sanno che il Centro Storico non è sempre stato così povero. Oggi non vi si trova un barbiere, un giornale, è più facile indovinare ciò che non c’è che quello che vi si trova. E l’ufficio Postale?. In via Manganaro, il servizio consegna raccomandate? in Albereto. Ricordo le assemblee dei vecchi partiti politici, erano capaci di smuovere persone dalle campagne. Oggi tutto questo è solo un sogno. Quindi, per quale strano motivo un Portoferraiese di Bagnaia, Magazzini, Biodola, Bivio Boni dovrebbe lasciare i propri lidi per scendere nel Centro Storico? Le due banche che ancora fortunatamente vi si trovano, hanno lasciato spazio ad altre più accessibili fuori le Mura. Insistono ancora poche storiche e qualificanti attività, ma ci sono da 40/60 anni, sono conosciute ed hanno clienti in tutta l’Elba, sono da considerarsi una piccola fortuna, finche ci saranno. Le altre no, pur armate di buona volontà, hanno difficoltà ad entrare nel mercato, la promozione costa e l’esperienza insegna che resistere è difficile, le probabilità di cessazioni sono elevate. Tante premesse per sottolineare, invece, che siamo noi portoferraiesi ad avere disertato, necessariamente, il Centro Storico. Non sono certamente i Musei, le Chiese e le Fortezze Medicee ad interessarci. Creare opportunità di richiamo per i tanti turisti estivi è giusto, ma è vitale ripopolare il Centro con noi portoferraiesi, perché otto o nove mesi di inattività sono lunghi. Ed anche vedere tanti negozi chiusi per abbandono, o per tutto il periodo invernale, è altrettanto dannoso e deprimente. Sarebbe opportuno riprogettare un ritorno di servizi in Centro Storico, quali? Non sta a me elencali, ma ce ne sono. Così da richiamare presenze e tentando di contenere anche i continui trasferimenti delle poche famiglie rimaste. Se questo è possibile, come io credo, con il passare del tempo, perché nessuno fa miracoli, vedremo riaprire qualche attività. Il Comune potrebbe concedere qualche temporale agevolazione, ad esempio sul suolo pubblico, sulla pubblicità od altro. Il paese riprenderebbe vita e anche il modus degli attuali commercianti cambierebbe: nuovi arredi, tende e colori concordati con il Comune, luci accese, sempre anche in inverno. Si porrebbe ancor più il problema della viabilità, dei parcheggi, ma questo è un altro aspetto, che richiederebbe idee e progetti mai affrontati, magari anche con un contributo di idee dei cittadini e degli operatori comunque interessati.
Sergio Bicecci
1 marzo 2016
la ditta "Archimede" Ringrazia tutta la spett.le clientela , ringraziandovi per la fiducia accordata in questi nostri 20 anni di attivita'. Cercheremo negli anni a venire, di soddisfare sempre le Vs esigenze al meglio, come abbiamo sempre cercato di fare. un ringraziamento ancora a tutti ditta Archimede Portoferraio. 🙂
[COLOR=darkred][SIZE=5] E’ L’ORA DI CHIUDERE GLI OTTO POLLAI ELBANI [/SIZE] [/COLOR]
In questi giorni nella nostra isola con sempre maggiore insistenza, si torna a parlare di Comune Unico
Sembra tornata la febbre da unione, tanto che qualcuno, scherzosamente, già ipotizza il nome del nuovo Ente pubblico: “MEGLIO VINCOLI CHE SPARPAGLIATI”.
Battute a parte, l'indicazione che arriva dalla base, cioè dalla gente qualsiasi, che non siede sugli scranni del potere politico-amministrativo, di chi ogni giorno si trova a far quadrare i conti anche delle gabelle comunali , che devono necessariamente salire se si vuol mantenere un apparato municipale, di fronte ai continui tagli del bimbone di Rignano sull'Arno .
A questo punto, la carta da giocare come ultima spes sembra essere il Comune unico dell'isola d'Elba e in molti scommettono che sarebbe l’unica soluzione .
In una piccola inchiesta senza grandi pretese, portata avanti su un piccolo campione di persone incontrate casualmente per strada, in piazza, nei negozi o nei bar, da Portoferraio al Cavo - a parte le solite eccezioni di natura campanilistica – si è ‘registrato’ un coro di consensi all'idea della unificazione dei comuni elbani.
Insomma un concerto ad una voce, che attraversa tutte le fasce sociali, anagrafiche, di reddito e professionali, a patto che la scelta stavolta sia fatta tramite un referendum (non pilotato) , ma se ciò non fosse possibile allora ben venga anche da Roma, portandosi magari appresso gli auspicati finanziamenti e, soprattutto, senza alcuna contropartita se non quella di far rifiorire l’isola d’Elba .
I giovani fanno notare sopratutto come, con i servizi telematici odierni, un Comune unico sarebbe in grado di offrire servizi migliori, tagliando drasticamente le spese, quindi contando di più anche al di là del canale.
C'è anche chi ha motivato il suo diniego, avanzando una serie di dubbi, domande e paragoni: "Non vedo l'utilità"; "E poi chi sarebbe avvantaggiato? Solo il Comune di Portoferraio . E i dipendenti dei restanti sette comuni dove andrebbero a lavorare?
Ma la soluzione, per la maggioranza delle persone l’opinione verte sulla realizzazione del comune unico! Strumento che valorizzerebbe l’isola e depennerebbe tante ed inutili voci di spesa, riuscendo a togliere nepotismi e clientele e regalando all’Elba un potere decisionale che non potrebbe passare inosservato sia in Regione che in Provincia.
Il grido di questi giorni è divenuto anche sui social “virale” e recita[COLOR=darkred][SIZE=3] Chiudiamo gli otto pollai… Chiudiamo gli otto pollai… Chiudiamo gli otto pollai…. Chiudiamo gli otto pollai…… [/SIZE] [/COLOR]
NO. a Capoliveri forse si ha paura della cultura, perché la cultura rende liberi!! A Capoliveri manca il parco giochi? ah sì? Oltre a te chi se ne accorge?
[COLOR=darkblue][SIZE=4]"Portoferraio non sia stravolta con colate di cemento a ridosso delle fortezze" [/SIZE] [/COLOR]
L'INTERVENTO
Il porto di Portoferraio
Abbiamo letto sulla stampa le dichiarazioni della Port Authority in merito all' incremento degli arrivi delle navi da crociera per la stagione 2016.
A tal proposito vogliamo intervenire per evidenziare delle problematiche che la Port Autority, secondo il nostro giudizio, ha sottovalutato nel tempo e cioè: Portoferraio a differenza di Piombino non deve essere stravolta , nella sua conformazione storica , con colate di cemento a ridosso delle fortezze Medicee ed a motivo di ciò la nostra proposta è quella di allungare il molo Massimo al fine di consentire l attracco in contemporanea di due navi da crociera.
Altra osservazione che riteniamo di dover fare ai responsabili della Port Authority riguarda l' escavo dell area di ingresso del porto , zona in cui vi sono dei rilievi del fondale che impediscono l'ingresso di navi con pescaggio di 9 metri .
Queste sono le priorità a nostro avviso per poter parlare di incremento di arrivi delle navi da crociera .
Luigi LANERA FDI An
A dirla tutta, nel nostro paese oltre alla mancanza di una biblioteca Comunale, manca anche un parco giochi, ma in compenso abbiamo molti "appaltamenti"............. perché a Capoliveri forse sono in molti a pensare che con la cultura non si mangia......
Il rappresentante di Fdi An ha dimostrato con la sua coerenza , a differenza di chi si è venduto per una poltrona nelle ultime elezioni comunali ,che quando una persona crede in ciò che fa i risultati arrivano.....Essere riusciti nel portare in parlamento una proposta di legge che va a favore di tutta l Elba È Un Grande Risultato ..... fattene una ragione piccolo uomo insignificante Forza Luigi sei l unico vero politico elbano con gli attributi
AAA CERCASI La grande sconosciuta, Biblioteca Comunale di Capoliveri, arredata con fior di quattrini (... e Noi paghiamo!) e Mai inaugurata, ma dove sarà finita???
Menzionata in tutte le campagne elettorali degli ultimi... 15anni...
E intanto, senza più neanche una libreria in paese, noi poveri ciuchi capoliveresi nelle nostre tane invernali proseguiamo l'inverno elbano senza libri.
Tante belle strade nuove... che portano nel Paese senza cultura.
W il Paese dei balocchi.
Volevo dire al Sindaco Ferrari, dopo le avance pubbliche di Là Nera, sembra che Giorgia Meloni si candidi a Roma, quindi a come dice il puledro Giorgia lo chiamerà e lo farà Assessore ai porti limitrofi di Roma Quindi Assessore alla portualità di Fiumicino.
La deflazione deriva dalla debolezza della domanda di beni e servizi, cioè un freno nella spesa di consumatori e aziende, che, in regime di deflazione, sono incentivati a proporre gli acquisti di beni e servizi non indispensabili, con l'aspettativa di ulteriori cali dei prezzi, con l'effetto di innescare una spirale negativa. Le imprese, non riuscendo a vendere a determinati prezzi parte dei beni e servizi, cercano di collocarli a prezzi inferiori.
La riduzione dei prezzi si ripercuote conseguentemente per le imprese sui ricavi, anch'essi generalmente in calo. Ne deriva il tentativo da parte delle imprese di ridurre i costi, attraverso la diminuzione dei costi per l'acquisto di beni e servizi da altre imprese, del costo del lavoro (disoccupazione) e tramite un minor ricorso al credito.
L'andamento deflativo dei prezzi tende a verificarsi come conseguenza di una recessione economica per la diminuzione della domanda aggregata di beni. Detto questo, che sono i dati ISTAT, e visto che siamo in presenza di una recensione economica che continua, e sempre l’ ISTAT, conferma la stesso dato in Europa. Io personalmente non trovo giusto che con la tassa di sbarco o tassa di soggiorno si debba gravare ancora di più sulla tasca dei turisti, che per passare le vacanze all’Elba, rispetto ad altre località turistiche hanno già un costo aggiuntivo che è il traghetto. Insomma, quando il bicchiere è pieno anche una sola goccia lo potrebbe far traboccare, ma questo lo vedremo alla fine di settembre…..
Cari signori Campesi,
per una volta dobbiamo dare ragione a Marco.
L'acqua si fa strada da sola. Dopo dieci minuti che viene aperto un varco sull'arenile, il mare lo richiude tale e quale a prima dell'intervento ed il beneficio è inesistente.
Di contro,vanno puliti e allargati i fossi a monte così da non straripare perchè, ad oggi hanno una portata ridicola.
Se la sezione/portata un km a monte della foce del fosso degli Alzi e del Bovalico è 2mt cubi, l'acqua ovviamente fuoriesce in caso di piogge fuori della norma. Al contrario con 18mt cubi di portata facilmente no.
Il Maresciallo De La Palisse non potrebbe che confermare quanto affermo.
Se invece di aumentarsi di 30 mila euro lo stipendio il commissario del Consorzio di Bonifica si preoccupasse di porre in essere questi tipi di lavori, probabilmente i Campesi potrebbero andare a dormire con meno ansia quando siamo in presenza di allerta meteo. Ma tant'è.
Forse dobbiamo subire un altro 7 novembre per intervenire?
PER CAMPESE VICINO AL FOSSO:tivorrei chiedere una cosa ,siccome ti scaldi tanto,incontriamoci sul fosso alla foce del bovalico,così ti spiego civilmente ,perchè quell'intervento è stato inutile,fammi sapere tu quando e dopo ti pago un caffè 🙂
io non faccio e non ho mai fatto politica,ho solo detto una cosa di buon senso,dimmi te a che cosa serve levare la sabbia di notte,semmai potevano levarla di giorno,hodetto che i fossi straripano a monte,come è successo al fosso di bovalico nel 2011 non è mai successo che un fosso straripasse a causa della foce ostruita dalla sabbia anchio ho avuto piu di 10.000 euro di danni
X MARCO
Ma falla finita !!Vuoi fare solo sporca politica,se fanno critichi,se non fanno critichi io,come confinante con il Bovalico sono molto contento che vadano a sbloccare il fosso anzi ringrazio sia gli operai che l'Amministrazione,l'altra volta ho speso circa 10.000 euro e il lavoro di tre familiare per tre giorni,capito???
Ma non l'avete ancora capito che non serve a nulla levà la sabbia alla foce dei fossi,un'eventuale piena la toglie in un minuto,e poi se fosse una piena violenta ,i fossi straripano molto piu a monte ..... però fa scena andà con la ruspa sulla spiaggia di notte
Il 1 marzo al Cinema Teatro Flamingo torna in scena “Dopo 15 anni …simo sempre biutiful” con il gruppo teatrale “Capoliveri Caput Mundi”.
Tornano a far divertire il pubblico gli attori del gruppo teatrale Capoliveri Caput Mundi che il 1 marzo, a grande richiesta, si esibiranno ancora una volta nell’esilarante commedia in vernacolo “Dopo 15 anni …simo sempre biutiful” andata in scena per la prima volta e con grande successo il 25 gennaio scorso.
Protagonisti di questa commedia “made in Capoliveri” sono sempre i componenti di una fantasiosa famiglia del posto, alle prese con il menage quotidiano. Questa volta Tita, Peppino, Baldo, Assuntina e tutti i componenti della tanto applaudita “famiglia capoliverese” li vedremo impegnati nell’organizzazione di una serata durante le festività natalizie.
Ad inventare trama e battute sono le inesauribili Lorella Di Biagio e Patrizia Arduini, alla regia Franca Messina Canovaro, agli effetti speciali Attilio Galli in scena Ilona Croci (Tita), Carlo Cammilletti (Peppino), Lorenzo Puccini (Baldo), Nicoletta Sardi (Argentina), Angelica Giacomelli (Assuntina), Santuzza Guglielmi (Mariuccia), Dalila Casu (Brigitta), Romano Giacomelli (Alexander) e Alberto Baldetti (Dottore).
Lo spettacolo avrà inizio alle 21,30. Ingresso 10,00 euro.
L’incasso sarà interamente devoluto per il restauro dell’antico organo a canne del Santuario della Madonna delle Grazie.
Info e prenotazioni MaggyArt tel. 377.2628955