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FONDAZIONE ISOLA D'ELBA
da
FONDAZIONE ISOLA D'ELBA
pubblicato il 8 Aprile 2016
alle
16:16
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Il Tafazzi della Saldenya
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Il Tafazzi della Saldenya
pubblicato il 8 Aprile 2016
alle
14:48
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AL " CORRIERE ELBANU", PIU' REALISTI DEL RE di Parkan Chaiprom [/SIZE] [/COLOR]

L'ultimo numero del “Corriere Elbanu”, oltre al consueto attacco contro uno dei nemici” del “padrone delle ferriere” (questa volta tocca al presidente degli albergatori) e ad una interessante quanto originale lezione sulla libertà di stampa, contiene anche una sconcertante vignetta dove Tizio chiede a Caio dove può andare in vacanza e di fronte alla proposta di Caio (l'Elba) Tizio commenta: “No, un mutuo da pagare ce l'ho già”.
Se davvero l'estensore dell'articolo (presumo il direttore del giornale, visto che il pezzo non è firmato) fosse libero come sostiene avrebbe quantomeno dovuto aggiungere che soprattutto i traghetti per arrivarci, all'Elba, costano troppo, dato che operano in un regime di sostanziale monopolio. E non è necessario avere fatto approfonditi studi di economia politica né avere seguito prestigiosi corsi di giornalismo per sapere che in regime di monopolio i prezzi sono i meno convenienti per il consumatore.
Dicevo della lezione sulla libertà di stampa. Secondo l'autore dell'articolo un giornale non è libero e indipendente se i suoi introiti derivano dalla raccolta pubblicitaria sul mercato e dal numero di copie vendute in edicola. Non è libero perché, in tal caso, la sua libertà di critica e di espressione sarebbe soffocata dal potere che gli inserzionisti esercitano su di lui.
Certo però che, francamente, risulta davvero difficile, se non impossibile, credere che se si è sul libro paga di un imprenditore (perché si scrive su un giornale che gli appartiene) si possa riuscire ad essere più obiettivi.
Magari, non guasterebbero un minimo di ritegno, di pudore, di rispetto dei lettori e della comunità a cui ci si rivolge e anche una seria valutazione degli interessi del proprietario della testata. Perché, nella foga di compiacerlo, si può anche finire col ledere i suoi stessi interessi, considerato che i traghetti, di cui è proprietario, viaggeranno carichi di passeggeri ed auto solo se la gente deciderà di trascorrere le proprie vacanze anche all'Elba. Se si continua a parlar male dell'Elba e a trasmettere, anche all'esterno, un'immagine negativa dell'isola si fa un dispetto agli elbani, sì, ma di sicuro anche a chi gestisce servizi fondamentali come quelli del trasporto marittimo. E se i profitti diminuissero l'armatore potrebbe anche decidere di rinunciare alla propria attività di editore.
Quindi, in definitiva, decidendo di essere “più realisti del re” si potrebbe finire col danneggiare gli interessi di chi ci dà da mangiare e dunque pure i nostri
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COMUNE INFORMA
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COMUNE INFORMA
pubblicato il 8 Aprile 2016
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14:35
[COLOR=darkblue][SIZE=4]ILLUMINAZIONE PUBBLICA E RETE IDRICA A LACONELLA, IL COMUNE DI CAPOLIVERI INVESTE 50.000 EURO PER L’INTERVENTO. [/SIZE] [/COLOR]
Con un investimento di € 50.000 si sono conclusi in questi giorni i lavori per la realizzazione della rete elettrica e di collegamento alla condotta idrica pubblica a Laconella nel Comune di Capoliveri.
Grazie al progetto realizzato dall’Ufficio Tecnico comunale - settore Lavori Pubblici - la ditta Sales spa che si è aggiudicata l’intervento, ha lavorato alla predisposizione di tutta la rete di sottoservizi necessari all’installazione dell’impianto di illuminazione pubblica sulla strada che conduce alla nota località balneare capoliverese.
Grazie all’accordo raggiunto con il gestore del servizio idrico Asa spa, le opere, iniziate nello scorso mese di febbraio, hanno portato alla realizzazione anche della rete di collegamento alla condotta idrica pubblica che in questa zona era carente.
“Il progetto è stato portato a conclusione nei tempi previsti” spiegano dall’Ufficio tecnico del Comune di Capoliveri. “Ciò, nonostante che a metà del mese di febbraio fosse stato necessario sospendere i lavori per circa due settimane a causa del ritrovamento di un ordigno bellico proprio sul tracciato dove erano in corso le opere. Dopo l’intervento degli artificieri, i lavori sono, però, ripresi regolarmente e con celerità tanto che l’intervento complessivo si è concluso ancor prima della fine del mese di aprile, tempo stimato per la chiusura del cantiere”.
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ELBA SERVIZI AMBIENTALI
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ELBA SERVIZI AMBIENTALI
pubblicato il 8 Aprile 2016
alle
14:31
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x citti
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x citti
pubblicato il 8 Aprile 2016
alle
11:40
non inviare soldi a nessuno , i controllo della regione sxono a titolo gratuito , quello che devi pagare è invece l'intervento annuale di verifica e controlla della caldaia e allora poi paghi 60 euro di bollino blù ma dopo l'intervento non prima. svegliati...... 😎
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Alberto Zei
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Alberto Zei
pubblicato il 8 Aprile 2016
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11:36
Pubblichiamo un articolo sull'ipogeo di Marciana, comparso il 29 marzo scorso su “Paese Roma”, scritto dal giornalista portoferraiese Alberto Zei
[COLOR=darkred][SIZE=4] Una svolta alla scoperta di un notevole sito archeologico all’ Isola d’ Elba [/SIZE] [/COLOR]
Il ritardo pluriennale sull’ accertamento della natura di un importante sito archeologico rinvenuto all’ Isola d’ Elba provoca l’ intervento dello Stato attraverso la richiesta di una Commissione di inchiesta
Corsi e ricorsi – Lo scorso anno anche “Paese Roma” aveva assunto, con più articoli, un certo interesse sulla dibattuta questione del ritrovamento di un antico ipogeo nella cittadina di Marciana all’ Isola d’ Elba.
Si tratta di un singolare manufatto unico nel suo genere, non soltanto per la sua artistica forma architettonica cruciforme, ma soprattutto per il simbolo di potenza ostentata all’ epoca della sua costruzione per essere stato scavato in una durissima pietra granitica previa asportazione di centinaia di tonnellate di roccia di proverbiale durezza. Tale fatto dava motivo e sostegno a coloro che ritenevano che questo impegnativo e pluriennale lavoro di scavo non poteva che essere, per razionale deduzione, un luogo sepolcrale etrusco quantunque già depredato, realizzato intorno al 500 a. C. La tesi contraria sosteneva che quel manufatto era stato una zecca dei Signori e poi Principi Appiano che tra XV e XVII secolo governavano su Piombino ma anche sull’ Elba.
Lo scollamento di interessi – La vicenda era stata seguita, come detto, anche dal nostro giornale con articoli dedicati proprio alla contrapposizione di idee e di interessi che, dopo ogni inutile tentativo di unitaria interpretazione e di razionale approfondimento, si affidavano al parere di esperti delle relative Soprintendenze tematicamente preposte, ma che, invece di chiarire i dubbi iniziali, ne ingeneravano altri. Perplessità hanno destato anche alcuni pareri, scritti successivamente da professionisti competenti per funzione istituzionale, assegnata e remunerata dallo Stato, incaricati previo sopralluogo in sito di esprimere il loro autorevole parere sulla natura dell’ipogeo. Il resoconto del citato sopralluogo è, di fatto, un esempio di inconcludenza peritale, specie dove si afferma che talvolta bisogna ammettere la modestia di non essere in grado di giudicare. In altri termini ciò significa che il problema non ammette soluzione, o che la soluzione deve essere cercata altrove. Vicende di questo genere evidenziano atteggiamenti contraddittori proprio tra coloro che dovrebbero curare con la dovuta competenza le esigenze culturali del nostro Paese.
Diversi mesi fa – Per avere una visione unitaria della questione, era stato richiesto al Viceprefetto dell’ Elba, Dott. Giovanni Daveti, con sede a Portoferraio, quale fosse il parere dello Stato. Questi, nel corso di un incontro con lo scrivente sul tema ipogeo di Marciana, aveva chiaramente espresso il proprio diretto e vivo interessamento alla questione. Egli infatti, riteneva, anche al fine economico del turismo indotto dalla riscoperta a Marciana di questo interessante sito, che la località fosse destinata a divenire un richiamo museale, in virtù del sempre più grande numero di visitatori, a condizione che alla fine venisse allestita nel luogo un’ attraente struttura dedicata, che l’Elba, oltre alla sua intrinseca bellezza paesaggistica, meriterebbe per i grandi valori patrimoniali e culturali disseminati nel suo territorio. Si apprese così che egli aveva intenzione di convocare gli interessati più rappresentativi delle parti contrapposte che, insieme ai Sopraintendenti dei settori competenti di Firenze e di Pisa, potessero esprimere i loro orientamenti sulla questione.
Nella realtà dei fatti – A quanto è dato sapere, questo incontro non ha mai avuto luogo, mentre le prese di posizione su tesi contrapposte hanno portato anche al subentro di altre ipotesi sulla natura del sito, come neviera cruciforme (senza drenaggio) o vasca architettonica di contenimento idrico; definizioni queste che sono parse più tentativi fuorvianti, forse al fine di lasciare le cose come stanno, che concetti di razionale condivisibilità. In attesa dell’auspicato incontro tra gli esperti dei settori archeologici interessati, si è solo evidenziata la sottrazione dell’ ingente valore archeologico al patrimonio culturale del nostro Paese, svalorizzato dai dubbi rimasti sul sito, soprattutto se risultasse che si tratta di un luogo sepolcrale etrusco ostentatamente scavato con utensili che i Signori dell’Elba all’ epoca sapevano temprare.
Verso la conclusione – Ecco che ora, come si suol dire, qualcosa si muove. Così dimostra la articolata e circostanziata interrogazione parlamentare rivolta da nove senatori del Movimento 5 Stelle al Ministro dei Beni Culturali.
Si tratta di una richiesta di chiarimento di cui è prima firmataria la Senatrice Sara Paglini, la quale si sta occupando con la necessaria autorevolezza istituzionale, soprattutto in Toscana, anche di vari gravi episodi di notevole impatto sul patrimonio culturale del nostro Paese.
L’ atto di sindacato ispettivo ufficializza la necessità dell’ intervento del MIBACT per l’ accertamento “pro veritate” dell’ effettiva natura di questo contestato ipogeo, al fine di conferire formalmente al sito un valore aggiunto che fino adesso non ha. Questo nell’ interesse collettivo di italiani, di stranieri, di turisti e, soprattutto, dei cittadini della stessa Marciana.
Alberto Zei
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Caldaie e controlli
da
Caldaie e controlli
pubblicato il 8 Aprile 2016
alle
10:58
Ho ricevuto anche io la comunicazione del fortunato sorteggio........ intanto chiedono di inviare 60 euro... e mi domando se poi faranno il controllo.....
Non vorrei che siano come i trenta euro+trenta per il controllo degli impianti elettrici.... sempre pagato per anni.... mai visto nessuna verifica o controllo.
Che sia un altro modo per spillare ad ogni possessore di caldaia 60 euro??????????
Qualcuno ha fisicamente ricevuto all'Elba un controllo????
cittì
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WALKING FESTIVAL
da
WALKING FESTIVAL
pubblicato il 8 Aprile 2016
alle
8:07
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TRIVELLE...
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TRIVELLE...
pubblicato il 8 Aprile 2016
alle
7:58
Cosa chiede il quesito referendario.
Nel quesito referendario si chiede: “Volete che, quando scadranno le concezioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c’è ancora gas o petrolio?”. Il quesito riguarda solo la durata delle trivellazioni già in atto entro le 12 miglia dalla costa, e non riguarda le attività petrolifere sulla terraferma, né quelle in mare che si trovano a una distanza superiore alle 12 miglia dalla costa (22,2 chilometri).
1) Come si può evincere, forse nessuna trivellazione si fermerà il giorno seguente al referendum qualora vincesse il si.
2) Pensiamo davvero che se le trivellazioni vengono effettuate a un metro oltre le 12 miglia, si azzerano tutti i rischi i presenza di un eventuale incidente?
3) Il referendum è un momento alto di una democrazia, ma trovo paradossale che vengono chiesti sacrifici agli Italiani con tagli drastici su pensioni, scuola, sanità ecc., e dall'altra parte si spendono circa 350 milioni di euro in più per non avere accorpato il referendum alle prossime elezioni amministrative con un risparmio pari a circa 350 milioni di euro.
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italiano triste
da
italiano triste
pubblicato il 8 Aprile 2016
alle
7:29
Il presidente del Consiglio Renzi ha certamente alcuni meriti ma ha anche tanti demeriti. Quando lo attaccano, ha la spudoratezza(secondo la mia opinione) di dire che “ non lo fermeranno, perchè lui sta cambiando l' Italia”. Addirittura!
Ebbene, tra i tanti suoi demeriti, viene spontaneo indicare la progressiva eliminazione della pena per chi ruba e entra nelle case la notte, per rubare e/o peggio, così come la progressiva eliminazione del diritto alla difesa nei confronti di chi delinque. Se uno si difende da chi entra, la notte , nella propria abitazione, apriti cielo! Condanna quasi sicura nonché spesso risarcimento dei danni al ladro che si fa male. Questa è l' Italia di Renzi!
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Portoferraio
da
Portoferraio
pubblicato il 7 Aprile 2016
alle
16:50
Due scolaresche sono andate a Pianosa , a parte la meraviglia della natura non era presente nessun servizio per i ragazzi , guide bravissime a parte, bar e servizi igienici chiusi.
Una bellezza come inizio.
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bruno
da
bruno
pubblicato il 7 Aprile 2016
alle
16:28
se non riesce a trovare niente non è colpa tua sul Festival del camminare all'Elba....provi questo sito..[URL]http://www.tuscanywalkingfestival.it/[/URL]
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il bollino
da
il bollino
pubblicato il 7 Aprile 2016
alle
15:28
Io pensionato che deve vivere con una misera pensione di pensionato, il problema del bollino sulle caldaie non ce l'ho, il mio riscaldamento che è centralizzato, parte dal centro del mio corpo ed è a fiato.
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Ma i giornali non se ne sono accorti
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Ma i giornali non se ne sono accorti
pubblicato il 7 Aprile 2016
alle
15:23
Rifiuti Livorno, aveva ragione Nogarin. Ma i giornali non se ne sono accorti
Vi ricordate quando l’Unità aveva definito Filippo Nogarin “un dilettante”, considerando la sua decisione di portare in tribunale i libri contabili dell’azienda pubblica di raccolta dei rifiuti, una scelta “testarda, contestata dalle opposizioni e dai lavoratori con ogni mezzo a disposizione”, per sottolineare che l’aveva presa per puntiglio, per mera vanità personale, fornendo così prova di incompetenza nella gestione della cosa pubblica? Ebbene, aveva ragione Nogarin. Il tribunale di Livorno ha accolto la richiesta di concordato preventivo di Aamps, presentata dal sindaco Cinquestelle mediante i vertici aziendali lo scorso 25 febbraio.
I giudici della sezione fallimentare, con una sentenza di quattro pagine, hanno nominato un commissario giudiziale, il commercialista Fabio Serini, che avrà il compito di “vigilare sul corretto adempimento degli obblighi informativi”. Hanno stabilito, inoltre, che “con cadenza mensile Aamps dovrà depositare al commissario e in Tribunale la situazione finanziaria dell’impresa”, nonché una relazione rispetto alla sua gestione e sull’attività compiuta “ai fini della predisposizione della proposta e del piano”.
Una sentenza che convalida l’intero operato della giunta cinquestelle, dunque, e che definisce le responsabilità del Comune rispetto all’intera vicenda. Secondo il tribunale di Livorno “non solo non sussiste alcun obbligo da parte dell’Ente pubblico di finanziare la società partecipata in perdita, ma anzi l’intervento pubblico teso a ricapitalizzare la società in caso di perdite non è ammesso se non in casi eccezionali, dovendo le società pubbliche essere gestite sulla base di principi di economicità, efficienza e legalità finanziaria”.
Dove sono adesso quei giornali che, mesi fa, davano per spacciato Nogarin e lo definivano un incapace insieme alla sua giunta? La notizia è passata completamente in sordina. Eppure manifesto a dicembre scorso titolava “5 stelle nel caos rifiuti, si dimette un assessore del sindaco Nogarin”, giustificando lo scenario politico livornese quale banco di prova per le amministrative del 2016 e riconducendo le schermaglie tra contendenti a due semplici assoluti: “Primo: il Movimento Cinque Stelle è incapace di governare. Secondo: non è vero, è il Pd che sta rovinando il paese”. E, ancora, negli stessi mesi il Corriere fiorentino titolava “A Livorno è rissa per i rifiuti, assessore ambiente si dimette”, mentre Repubblica usciva con “Livorno, Nogarin perde un assessore per l’affare rifiuti. Ma Grillo lo difende sul blog”.
Una pressione mediatica costante, quindi, quella cui è stato sottoposto il sindaco cinquestelle, considerato volubile, codardo, addirittura raccomandato da Grillo in persona. E nessun quotidiano, a tutt’oggi, ha scritto una sola riga per diffondere la notizia del suo incredibile risultato. L’Unità ha saputo spendere solo parole al vetriolo nei confronti della giunta Nogarin, definendo la questione dell’Aamps un vero e proprio “pasticciaccio”, o facendo della facile ironia sul pagamento della tassa sui rifiuti da parte del sindaco cinquestelle.
Il segnale più forte, dopo la sentenza del tribunale di Livorno, l’ha dato proprio lui, il sindaco Nogarin, che in un recente commento sulla sua pagina Facebook ha rivendicato il lavoro svolto dalla sua giunta e ha rinnovato il suo impegno rispetto al percorso politico intrapreso sul territorio.
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Cittadino
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Cittadino
pubblicato il 7 Aprile 2016
alle
14:44
Con oggi sono quattro giorni che non viene ritirata la spazzatura dai cassonetti di viale Einaudi/Albereto .
Una meraviglia!
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LYMANTRIA DISPAR
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LYMANTRIA DISPAR
pubblicato il 7 Aprile 2016
alle
14:22
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Italiano
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Italiano
pubblicato il 7 Aprile 2016
alle
11:26
[COLOR=green][SIZE=4] WALKING FESTIVAL? SI MA DOVE, COME E QUANDO ! [/SIZE] [/COLOR]
L'Elba è Italia, l'Italia è in Europa, ma per gli ITALIANI l'Europa è solo limiti e umiliazioni. Anche nel turismo che dovrebbe essere uno dei pilastri della nostra economia, tutto è impostato per generare clientelismo. Nel resto del nostro continente i parchi nazionali funzionano, le pseudo srs comunali se esistono funzionano. Ma non facciamo paragoni, le cose devono funzionare a prescindere. Siamo ad aprile, tutto dovrebbe essere pronto per la stagione, siamo già in stagione, l'isola non è solo spiagge mare e inquinamento, è potenziale storico, naturalistico e geologico. Nulla è pronto, chi dovrebbe gestire la cosa non ne sa nulla. Esempio la scorsa settimana il 2/04 è iniziato il walking festival. Oggi 07/04 ho chiesto all'info Park i programmi e non sono ancora disponibili. Ho parlato con il parco e scarica su info Park. Non so quanto sia costato il tutto, ma questi sono soldi degli ITALIANI. PERCHÉ VISTO CHE ESISTE LA GESTIONE ASSOCIATA NON GESTISCE TUTTA LA PROMOZIONE? Dovrebbero essere professionisti e conoscere le tempistiche e i canali di promozione di un evento. L'isola vive solo di turismo, ha attitudini per quasi ogni forma di turismo. Perché non vengono sfruttate, o meglio perché anche se si organizzano eventi che potenzialmente sono validissimi, poi nell'attualità, nella scelta dei tempi, nella promozione e anche nello svolgimento si vanifica lo sforzo economico sofferto con banali errori? Perché i programmi di un evento che in altre località porterebbe migliaia di viaggiatori ad aderire, in Italia non si sa che esiste? I concetti sono due. Uno l'isola deve vivere di turismo tutto il turismo possibile. Due tutto ciò che è pubblico e del POPOLO ITALIANO compresi i dipendenti dagli operatori ecologici logici, ai direttori e presidenti di inti; quindi il POPOLO DEVE POTER CONTROLLARE E AVERE RISPOSTE. Forse si dovrebbe dire al mondo che all'Elba è megliio non venire visto che ci sono altri posti gestiti meglio, meno cari, competenti, più puliti e con tutti i servizi tutto l'anno. Ma no all'Elba bisogna venire, bisogna lottare per ottenere il meritato sviluppo. Forse si dovrebbero cambiare i vertici? ho forze i dipendenti pubblici? Io non conosco le risposte ma qualcosa si deve fare! Non chiacchiere, fatti e se necessario mettere "in piazza" i problemi forse informando il mondo qualche colpevole del degrado salterà.
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caldaie
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caldaie
pubblicato il 7 Aprile 2016
alle
11:02
Allora vi spiego come è andata : da buon fesso ho sempre fatto fare i controlli con tanto di bollino blu ... poi ho sostituito il gpl con caldaia a legna.... risparmio a occhio e croce un bel 1500 euro anno... siccome lo scorso anno non ho fatto fare il bollino blu alla vecchia caldaia a gpl e quindi non essendo pervenuto il pagamento ,mi hanno beccato suboto !!!!! TOH !!!! beccati 'sto controllino... quindi bravo pirla sono stato ad essere in regola !!! ma sopratutto , anche se dovessi impedire l'accesso all'" ispettore " sono comunque tenuto al pagamento degli anni arretrati.... e quindi se non pago l'ennesimo balzello di balzellopoli italianopoli rubopoli , prima o poi mi arriverà l'equitalia in casa.... Morale della favola : in italia se sei onesto ti ci fanno diventare dis-onesto !!!!!!!
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CINEMA TEATRO FLAMINGO
da
CINEMA TEATRO FLAMINGO
pubblicato il 7 Aprile 2016
alle
10:33
[COLOR=darkred][SIZE=4] DA VENERDI' 8 A MERCOLEDI' 13 DOPPIO PROGRAMMA [/SIZE] [/COLOR]
- HEIDI - Sabato 9 e Domenica 10 ore 18.00
[B]]- IL MIO GROSSO GRASSO MATRIMONIO GRECO 2 [/B
Venerdì 8 ore 21.00 - Sabato 9 ore 22.00
Domenica 10 ore 21.00 - Mercoledì 13 ore 21.00
Info
[URL]www.flamingo.it[/URL]
0565 939147 - 393 8353820
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chiarimento su caldaie e controllo
da
chiarimento su caldaie e controllo
pubblicato il 7 Aprile 2016
alle
9:49
Le caldaie a gas uso domestico sono prodotti già omologati e quindi soggetti in fabbrica ai controlli di legge . Da anni è obbligatoria la loro manutenzione da parte di società idonee che rilasciano poi, dopo pagamento , un bollino di certificazione. Nonostante questi obblighi , le regioni possono inviare a campione dei controllori di solito provenienti da città diverse da quella relativa alla caldaia in oggetto. Una cosa è certa , autorizzati o non , per entrare in casa occorre l'autorizzazione del giudice ovvero se il cittadino si oppone questi controllori non entrano e lo dico con cognizione di causa perchè l'anno scorso ho subito uno di questi controlli e il tecnico alla fine mi ha confessato di non avere i requisiti di pubblico ufficiale.
Questo è quanto.
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