Non so, se le persone che chiedono l'elemosina lo facciano per necessità o meno, ma una cosa è certa. La richiesta di elemosina è lecita purché sia “una legittima richiesta di umana solidarietà che non intacca né l'ordine pubblico né la pubblica tranquillità.
Ricordiamo però che l'accattonaggio molesto e insistente è vietato.
In molti paesi Europei l'elemosina non è molto tollerata, e guarda caso sono quei paesi che affrontano il problema a monte, con un welfare che è molto attento ai bisogni dei propri cittadini. Certo, per un disoccupato, un pensionato che percepisce una pensione di 400/500 euro mensili, "a coloro i quali non è stato accordato l'aumento delle famose 80€", un giovane senza lavoro che non ha una famiglia alle spalle ecc.., cosa dovrebbero fare per vivere se in molti casi non chiedere l'elemosina? Qualcuno potrebbe obiettare ciò che riporto, ma nelle medio e grandi città, tutto questo è una cruda realtà. Se poi come già ho riportato, che la corruzione (solo nella sanità) sottrae circa 7 miliardi di euro all'anno, si può solo dire che la realtà delle cose non fa altro che sentire addosso una grande delusione ed una profonda tristezza.
113526 messaggi.
il tuo impianto "autonomo" ha avuto la denuncia impianto da parte della ditta installatrice all' I.S.P.E.S.S.L ? solo in questo caso sono tenuti alla verifica.
Bada che non siano i soliti truffatori che ti vogliono spillare un po' di soldi! Non ti fidare di tute, stemmi sulle stesse o biglietti da visita con nome di Ente fasullo!
Saluti
[COLOR=darkred][SIZE=4] SOLIDARIETÀ' AL SINDACO DI LIVORNO NOGARIN [/SIZE] [/COLOR]
Il sindaco di Portoferraio Mario Ferrari e l’Amministrazione Comunale tutta esprimono la loro solidarietà al sindaco di Livorno Filippo Nogarin per gli atti vandalici che da giorni si susseguono ai suoi danni, con il tentativo anche di penetrare nella sua abitazione, culminati questa notte nella pressoché distruzione totale dell’auto. Ci auguriamo che questi non siano gesti intimidatori legati al cambiamento e rinnovamento importante che il collega Nogarin sta portando avanti in una città difficile ed immobilizzata da anni come Livorno. Aspettiamo ora fiduciosi che le Forze dell’Ordine individuino quanto prima i responsabili di questi gesti vigliacchi che rappresentano un attacco alle istituzioni e alla convivenza civile.
Arch.tto Mario Ferrari
Sindaco di Portoferraio
[COLOR=darkblue][SIZE=4]ANCHE L'OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE [/SIZE] [/COLOR]
Caro Marcello Camici, la foto mostra quello che era un rudere.
La casetta in primo piano, le due facciate con gli archi, muretti etcc., tutto ricostruito e restaurato come era in origine. Questi lavori eseguiti con passione e serietà, offrono uno spettacolo stupendo, infatti questa foto è cliccatissima e viene postata in continuazione su tanti Blog. Per vedere questo Borgo, ci sono persone che fanno centinaia di km.. Il Sito si trova in loc. Mulini nel Comune di Fabbriche di Vallico lungo la Provinciale per Lucca.
Guarda con che cura e che coreografia sono stati posizionati i vasi colmi di fiori. Per portare a termine tutto questo in tempi brevi, si sono prodigati sia il Sindaco che gli Architetti e quindi di conseguenza, a Loro vanno i ringraziamenti.
Qui al Volterraio, non hanno messo ne piante ne fiori ne sassi ( ma opere di bene ) e il tutto risulta rabberciato e deprimente, quindi per capire cosa succede, secondo me non c’è il bisogno di chiedere lumi agli esperti, basta confrontare.
Hanno chiuso l’accesso del Castello e si entra soltanto in base a delle regole fissate dall’Ente Parco. Il Castello, deve essere fruibile, non è possibile che il Visitatore, trovi lucchetti e catene e solo in maniere rigide e difficoltose da operare il Visitatore possa accedere al Castello. Non è Turismo trovare lucchetti e catene o sottostare a regolamenti impositivi. Ma ognuno fa quello che più gli aggrada. Ci sarebbero tante altre cose da dire, ma per ora quello che ritengo fondamentale e didattico, é che la sintesi che la foto ” impone “, la possiamo ricreare in ogni angolo di Portoferraio che al momento è un po’ “ sconquassato “. Ciao
Giancarlo Amore
Non è frequente che vada all' Ospedale di Portoferraio, in questi giorni ci sono andato e ho visto, a pochi metri dall' ingresso, accanto al cartello che invita a non sostare davanti all' entrata, una giovane mendicante che chiede l' elemosina. Mi hanno detto che la cosa capita spesso ed è certo che questo è un modo di importunare la gente, che non va bene. Ma poiché è giusto essere tolleranti e ed aiutare chi ha bisogno, mi pongo una domanda: ma una persona così giovane , è normale che chieda l'elemosina e non cerchi , invece, un lavoro?
Mi chiedo anche: le situazione “drammatiche” indicate nei cartelli dei vari mendicanti( come , ad esempio, gravi handicap di familiari, gravi situazioni di salute …) corrispondono al vero?
Perchè, se è vero, dobbiamo muoverci a compassione ed aiutare, ma, se non lo è , le cose cambiano. Facciamo del bene ma...informiamoci, anche.
Pare che la corruzione nella sanità sottragga fino a sei miliardi l'anno all'innovazione e alle cure dei pazienti. Non aggiungo altro, sarebbe superfluo........., mentre si continua ad aspettare mesi per una visita diagnostica specialistica.
[COLOR=darkred][SIZE=4] UN SOGNO: IL PAESE UNITO PER ESPRIMERSI SUL SUO PORTO [/SIZE] [/COLOR]
Il Comitato “Porto” di Marciana Marina, nato alcuni anni fa con l'obiettivo di sensibilizzare cittadini e ospiti alla tematica della salvaguardia delle bellezze naturali del paese, ha ripreso la sua attività.
Lunedì scorso, in una sala del consiglio piuttosto affollata, ha avuto luogo la prima di una serie di assemblee che si terranno ogni lunedì e che avranno lo scopo di coinvolgere il maggior numero di cittadini possibile in un confronto aperto e democratico sulle problematiche derivanti dal progetto di porto turistico recentemente approvato dal Consiglio Comunale e che ora approderà in Regione.
A questa prima assemblea hanno partecipato tanti cittadini, diversi per età, orientamento politico, categoria di appartenenza (operatori del porto, pescatori, semplici cittadini), ma tutti animati dal medesimo intento: dire fermamente di no al progetto voluto dall'Amministrazione Comunale, il cui impatto sul paesaggio e sull'ambiente appare di proporzioni devastanti, con ricadute economiche difficilmente quantificabili, ma sicuramente pesanti per chi attualmente opera sul porto e per tutti i “Marinesi” in generale; concordare con l'Amministrazione Comunale un progetto alternativo, meno “impattante” dal punto di vista ambientale.
Il Comitato si propone, in questa fase, di raccogliere ancora tante adesioni, e di costituire un gruppo unito e compatto che possa predisporre una serie di strategie atte ad allontanare dal nostro bel paese questa minaccia.
Pertanto, invita tutti i cittadini che sono contrari alla cementificazione massiccia del loro porto o che desiderano maggiori informazioni o che vogliono semplicemente confrontarsi con chi ha opinioni diverse, a partecipare alle assemblee che si svolgeranno ogni lunedì sera alle 9.30 nella sala consiliare.
Intanto, in attesa che sia attiva una pagina Facebook di cui daremo notizia, è possibile aderire al Comitato stesso iscrivendosi direttamente durante le assemblee o telefonando al seguente numero: 347 7056638.
Comitato Cittadino Porto Comune
Buongiorno a tutti : ho ricevuto da un 'ente di Livorno la comunicazione che il mio impianto di riscaldamento ( autonomo ) verrà sottoposto a visita di controllo da parte di " ispettori " appositamente inviati... a pagamento ovviamente : qualcuno ha ricevuto la stesa comunicazione : dicono che verranno fatti controlli " a tappeto ".... saluti.
x traghetti, hai ragione la mia era solo e soltanto una provocazione, certo non metteranno mai la faccia su questa cosa, anche perchè noi proprietari di secondi appartamenti non contiamo nulla e nella maggior parte dei casi non li conosciamo fisicamente, ma voi residenti potreste anche spennacchiarli, comunque ragione di più e parlo in generale di non andare più a votare , tanto sono tutti uguali senza esclusione , non ho sentito nulla da parte delle opposizioni che di solito urlano e strillano , vorrà dire che a partire dal 17 aprile canteremo la famosa canzone delle mie parti " tutti al mare"
Caro Franco
Dopo aver introdotto la tassa di sbarco e programmato il suo raddoppio,con che faccia le autorità comunali potrebbero schierarsi contro il caro traghetti?
Mi sembra elementare.
Buonaserata
[COLOR=darkred][SIZE=4] FNP CISL PENSIONATI ISOLA D’ELBA [/SIZE] [/COLOR]
PETIZIONE
“Viaggiare in navi sicure”
La FNP CISL dell’Elba allo scopo di migliorare la qualità dei servizi marittimi e la sicurezza a bordo delle navi, organizza una petizione rivolta alla Regione Toscana Assessorato trasporti e alla Società di Navigazione Moby - Toremar, installando un gazebo per la raccolta delle firme nell’area portuale di Portoferraio, attiguo al molo Massimo, nel periodo da lunedì 11 aprile a sabato 16 aprile 2016 con l’orario così articolato:
mattino dalle ore 9.00 alle ore 12.00
pomeriggio dalle ore 14,30 alle ore 18.00
Portoferraio 06/04/2016
Il Capolega FNP CISL Isola d’Elba
Ivo Gentili
Buonasera Elbanauti frequentatori del blog.
Sto cercando una persona che mi aiuti a gestire tre piccoli immobili a Poggio, da Giugno a Settembre (ma si può prolungare).
Il lavoretto sarebbe praticamente un part-time e consisterebbe nel far arieggiare le case (almeno 3 volte a settimana) e nella pulizia in caso di affitto (praticamente solo Agosto).
Per informazioni e/o per proporsi contattatemi alla mail che trovate su questo blog.
L'offerta è rivolta, per la parità dei sessi, sia a uomini che a donne.
Ringrazio il Sig. Prianti per lo spazio gentilmente concesso.
[COLOR=darkred][SIZE=4] SANITA’ ELBA, PREOCCUPANTE INCREMENTO DI MALATTIE ONCOLOGICHE. OCCORRE PIU’ PREVENZIONE E SERVONO PIU’ RISORSE AZIENDALI. [/SIZE] [/COLOR]
In tutta l’Elba e in particolar modo nel Comune di Portoferraio, i tumori sono in continua crescita per cui si chiede al Comune di Portoferraio, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria, di procedere a uno screening per studiare e valutare le cause della crescita vertiginosa di queste patologie e la correlazione delle stesse con l’ambiente caratterizzato da una compromissione qualitativa dell’acqua (arsenico, boro, radon e presumibili inquinamenti delle falde acquifere provenienti dalla “Collina degli Orrori”), dell’aria (la nebulizzazione del carburante superfluo degli aerei), del mare (dove raddoppia il mercurio e dove si scarica di tutto) e del territorio dove l’amianto sfaldato è sempre presente in grosse quantità.
Sull’Elba gli ammalati oncologici oggi sono circa 1.970 (quasi il 6% della popolazione) come per dire 1 ammalato su 3 famiglie. Alla fine del 2014 erano circa 1.040. Questo dato impressionante non può essere taciuto oltre e impone l’adozione, per tempo, di tutte le precauzioni possibili a tutela della salute pubblica.
Se le numerose donne, tra l’altro molte giovani, in cura nel reparto oncologico avessero avuto la possibilità di sottoporsi a una mammografia in tempi brevi, forse non sarebbero lì. Si ricorda che per un esame di mammografia bisogna aspettare l’autunno del 2017 e non all’Elba. Prevenzione è anche poter fare in tempi brevi un’ecografia precauzionale senza ricorrere al Privato.
Prevenzione è anche provvedere alla bonifica e messa in sicurezza delle vecchie cave una delle quali convertita, in maniera superficiale e illogica a invaso di acqua potabile. Significa bonificare le discariche abusive d’inerti da demolizioni e di rifiuti disseminate nel territorio del Comune di Portoferraio le quali sono state già oggetto di segnalazioni. Significa la messa in funzione dei depuratori per i quali da anni si paga il servizio mai iniziato.
Più risorse; forse i Sindaci non sanno che molti ammalati di tumore per fare la terapia si devono sedere su una sedia a rotelle perché le poltrone appropriate non sono sufficienti, anche se molta solidarietà è data dalle Associazioni Onlus e da generosi privati. Oltre la carenza di personale medico e infermieristico e dello spazio attrezzato per le terapie, esiste anche la possibilità di restare senza medicinali specifici perché nella lista di consegna alle farmacie ospedaliere siamo gli ultimi della costa, mentre per logica insulare dovremmo essere primi.
Comitato Elba Salute.
leggo quotidianamente i messaggi che vengono pubblicati qui su camminando, la cosa che mi lascia basito è che al fiume di lamentele sul costo dei traghetti da parte di residenti e no non ci sia un solo intervento da parte delle amministrazioni comunali come se a loro non importasse un bel fico secco
Ieri a Marciana Alta c'è stato un bellissimo evento promosso dall'Associazione Pedalta per la cura dei nostri castagneti, non solo in questo comune, ma rivolta a tutta l'Isola. Sono indignato/a del fatto che un albergatore usi questi eventi per fare pubblicità sul sito della propria struttura ricettiva, e cosa ancora peggiore che il comune (di Marciana) condivida i post pubblicati dal profilo della struttura anzichè quello tratto dal profilo dell'Associazione Pedalta, trattandosi del social media fecebook. In questa associazione fanno parte singoli PRIVATI che annualmente pagano l'iscrizione per farne parte perché credono nella salvaguardia del territorio senza scopo di lucro. Cosi facendo sembra che tutto il lavoro svolto da queste persone sia nullo, e che i meriti riguardino solo quella specifica struttura, ma, ancora più ridicolo è il comune che appoggia tutto ciò pubblicando una pubblicità privata.
Volevo, inoltre, ringraziare l'Associazione Pedalta per il lavoro svolto, che sicuramente è impegnativo e difficile, visto la collaborazione con le varie istituzioni pubbliche. Continuate così! 🙂 🙂
x Marco Contini
Be che dire è un barzello per noi residenti e turisti, io è da anni che lo sostengo, ma purtroppo bisogna subire.
Che dire dei nostri amministratori meglio non parlarne
(vedi tassa di sbarco)
Ancora una volta bentornata blu navy.
Se vogliamo ottenere forse bisogna unirsi...
La Banca dell’Elba informa che è stata indetta una selezione di personale finalizzata ai propri piani di sviluppo futuri.
Ecco alcuni dei requisiti richiesti per la partecipazione:
residenza negli ultimi dieci anni, di almeno quattro anni in uno dei Comuni dell’Isola d’Elba, alla data del 29/02/2016;
diploma di scuola media superiore di durata quinquennale o laurea (anche breve) conseguita in discipline bancarie, economiche, matematiche, statistiche, informatiche, gestionali, giuridiche, politiche e della comunicazione (altre facoltà escluse);
età massima di 30 anni per i diplomati e 35 anni per i laureati alla scadenza del termine per la presentazione della domanda di ammissione;
per coloro che abbiano svolto attività dipendente presso aziende creditizie in mansioni impiegatizie, con documentata attività complessiva di servizio di almeno 15 mesi ed in possesso di diploma di scuola media superiore o laurea nelle discipline sopra precisate, l’età massima consentita è elevata, rispettivamente, a 32 e 37 anni alla scadenza del termine per la presentazione della domanda.
La selezione, condotta da Società esterna incaricata, si svilupperà in due fasi:
1) prova scritta (questionari attitudinali, a risposta multipla)
2) prova di gruppo e colloquio individuale
Saranno ammessi alla seconda fase i candidati che avranno superato la prima prova sulla base dell’esito ottenuto.
Le domande dovranno pervenire alla Direzione Generale della Banca – Calata Italia n. 26 – 57037 Portoferraio (LI) entro e non oltre il 06/05/2016 secondo le modalità previste sull’avviso.
La domanda di ammissione alla prova di selezione, unitamente ad ulteriori documenti da produrre, potranno essere scaricati dal sito web [URL]www.bancaelba.it[/URL] o richiesti presso la segreteria della Banca dell’Elba o presso le filiali di Portoferraio, Capoliveri e Marina di Campo.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]QUANDO VINCE L'INDIFFERENZA [/SIZE] [/COLOR]
– Il 15 dicembre 2015, nel corso di una riunione che si è svolta a Portoferraio, l'Unione dei Comuni Colline Metallifere ha informato i presenti convocati di avere predisposto uno specifico Progetto al fine di eseguire un trattamento fito-sanitario con mezzi aerei e a terra per limitare i danni ai lecci conseguenti alla proliferazione dell'insetto Lymantria Dispar e reperire il finanziamento necessario (Sottomisura 8.3 e successiva 2.c.l del “Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020”).
– Con successiva comunicazione (8 marzo 2016) la stessa Unione dei Comuni ha provveduto ad informare tutti i Comuni dell'isola d'Elba, il Parco, il Corpo Forestale dello Stato e la Regione Toscana che temeva non avrebbero potuto esserci finanziamenti per la bassa priorità attribuita al Progetto prevista dal bando di misura. Nella stessa comunicazione, protocollo 2212, veniva poi indicato che il Servizio fito-sanitario regionale aveva segnalato l'altissima presenza numerica dell'insetto Lymantria, prevedendo forti danni alle leccete dell'isola d'Elba, già a partire dalla primavera 2016: si evidenziava che l'esigenza di gestire tale emergenza risultava fondamentale al fine di contenere fenomeni di defogliazione dei lecci e limitare le ripercussioni negative – anche di immagine – per l'economia e il turismo. E, conseguentemente, si invitavano i Comuni e le Autorità in indirizzo ad uno specifico urgente incontro al fine di valutare le possibilità alternative di finanziamento del progetto che ammonta a complessivi 134.825 euro.
L'incontro urgente – convocato dall'Unione dei Comuni Colline Metallifere, competente in materia di forestazione anche nei nostri territori – si è svolto presso il Comune di Portoferraio in data 17 marzo u.s. e i soggetti convocati erano gli stessi convocati in data 15 dicembre 2015: purtroppo però, presenti erano soltanto i rappresentanti dell'Unione dei Comuni Colline Metallifere (compreso il Sindaco di Massa Marittima), i rappresentanti di tre Comuni elbani su otto (Portoferraio, Rio Marina e Rio nell'Elba) e due rappresentanti della Guardia Forestale.
Assenti rappresentanze degli altri Comuni elbani, della Regione Toscana e del Parco (probabilmente l'assenza più significativa).
Nel corso della riunione si è ribadito da parte della U.C.C.M. l'impossibilità di reperire finanziamenti esterni, ma nel contempo anche la necessità di reperire in tempi brevissimi la cifra necessaria, al fine di intervenire con la massima tempestività.
I tre Comuni presenti, ovviamente, non hanno potuto prendere alcun impegno, sia perché si è ritenuto che avrebbe dovuto essere coinvolta in una possibile soluzione del problema la totalità dei Comuni elbani, sia perché evidentemente non era possibile pensare di poter disporre in tempi brevissimi della cifra necessaria alla realizzazione dell'intervento. Intervento che – per la specificità dello stesso ed il coinvolgimento dell'intero territorio – si riteneva sarebbe stato “coperto” finanziariamente da altri soggetti.
Quali?
La Regione o il Parco, per esempio.
Peccato non fosse presente alcun rappresentante degli stessi.
Fatto molto grave, a mio parere.
Credo che il Parco dell'Arcipelago Toscano dovrebbe valutare la gravità, sia nel presente che in prospettiva, dell'attacco di tale lepidottero defogliante e, quale attore principale, primo controllore della situazione ambientale dell'intero territorio, dovrebbe coordinare gli interventi, sia nella fase finanziaria che in quella operativa, in modo da lasciare intatta la qualità arborea del nostro territorio.
E la Regione Toscana, invitata all'incontro – sia per il settore forestazione che per quello fito-sanitario – non può tirarsi fuori con la non presenza, lasciando ai Comuni la risoluzione del problema.
Ed ora, che fare?
I giorni passano e tutti, Regione, Parco e Comuni fanno finta di niente.
Quando le leccete perderanno le foglie, lasciando enormi chiazze marroni nei nostri boschi sempreverdi, tutti si lagneranno per questo danno di immagine, ma sarà troppo tardi.
Conosco già questa trafila.
Il Comune di Portoferraio la sta già vivendo con le palme attaccate dal punteruolo rosso: per gli interventi legati al punteruolo sono già stati spesi oltre 60.000 euro e altrettanti ne dovremo spendere. E questo nell'indifferenza generale, con la conseguenza che la diffusione lenta ma inesorabile dell'insetto arriverà in tempi brevi o lunghi anche negli altri Comuni.
Se vogliamo fare nello stesso modo anche per il lepidottero defogliante dei lecci va bene, ma basta saperlo.
Basta restare fermi come siamo.
Riccardo Nurra
Consigliere Delegato al Verde Pubblico