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LIONS CLUB ISOLA D’ELBA da LIONS CLUB ISOLA D’ELBA pubblicato il 4 Luglio 2016 alle 7:00
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Il Comandante Gino Gelichi alla guida del Club per il prossimo anno sociale. Antonella Giuzio lascia l’incarico dopo un anno di intensa attività [/SIZE] [/COLOR] Come da regolamento ogni anno il consiglio direttivo del Lions Club Isola d’Elba si rinnova in occasione della Charter Night: l’evento organizzato a fine giugno per la ricorrenza della fondazione del sodalizio avvenuta nel 1968. Quest’anno l’incontro si è svolto, alla presenza di soci, ospiti e rappresentanze delle Autorità, la sera di domenica 3 luglio a Portoferraio nei locali dell’Hotel Airone i cui tavoli, per l’occasione, erano adornati da raffinati vasi in ceramica opera dell’artista Laura Valleri. Durante lo svolgimento dell‘incontro il presidente uscente Antonella Giuzio nel salutare, non riuscendo a nascondere una certa comprensibile emozione, i numerosi intervenuti e ringraziare i consiglieri e quanti hanno collaborato alla buona riuscita dell’annata, dopo un sentito riferimento alle vittime del recente attentato in Bangladesh, ha preferito sorvolare sui numerosi services che hanno avuto luogo nel corso del suo mandato annuale, ma che in questo breve reportage non possiamo evitare di menzionarne sinteticamente almeno con riferimento a quelli aperti al pubblico:, convegno sul tema Oltre il Muro nel Nome di Cristo con le Misericordie di Portoferraio e Betlemme, presentazione libro Palamita Jane con i bambini delle elementari, conferenza sulla Nuova Port Authority di Sistema, congresso sui cambiamenti climatici, iniziativa denominata Orto in Classe alla Scuola di Casa del Duca, organizzazione della distribuzione delle Azalee della Ricerca a favore dell’AIRC a Portoferraio, assegnazione della Targa Lions al pittore Luciano Regoli, 3° Torneo di Golf per raccolta fondi da devolvere in opere umanitarie; oltre questi numerose sono state le conferenze, incontri ed attività varie organizzati per soci ed ospiti alle quali hanno partecipato personalità della politica, della finanza, della sanità, dell’informatica, dell’urbanistica. Va sottolineato inoltre il notevole incremento soci registrato nell’anno con l’ammissione di cinque nuovi lions; insomma un’annata eccezionale da non dimenticare. Il consiglio che affiancherà il nuovo presidente Comandante Gino Gelichi, pilota del porto di Portoferraio, nella conduzione del Club fino a giugno 2017 risulta così composto: presidente Giono Gelichi, past president Antonella Giuzio, 1° v. presidente Marino Sartori, 2° v. presidente Gabriella Solari, segretario Gabriella Solari, tesoriere Luciano Ricci, cerimoniere Marino Sartori, censore Elvio Bolano, addetto stampa Vittorio G. Falanca, inform. technology Michele Cocco, consiglieri Giorgio Barsotti, Carlo Burchielli, Alessandro Cavallo, Luciano Gelli, Umberto Innocenti, Corrado La Rosa, Alessandro Massarelli, Lucio Rizzo. Nel suo primo intervento in qualità di presidente Gelichi, dopo aver espresso il suo personale apprezzamento per l’opera svolta dal Club sotto la guida della Giuzio nell’anno sociale appena conclusosi, ha ringraziato per la fiducia accordatagli dichiarandosi fiducioso dell’appoggio dei consiglieri e di tutti i lions per attuare le attività ed i services già allo studio nel programma annuale. Visto l’alto tenore sociale che la Charter Night, giunta alla sua 48^ edizione, riveste è stato dato luogo alla semplice ma suggestiva cerimonia di ammissione del nuovo lion Francesco Andreani ed alla consegna dei Chevron di appartenenza a Rosanna Mele per 10 anni ed a Luciano Gelli per 35 anni. La serata è stata preceduta da un’esibizione delle allieve della scuola di ballo Elba Danza accompagnate dalla musica eseguita dagli studenti dell’Istituto Comprensivo di Portoferraio a indirizzo musicale guidate dall’insegnante Chiara Gagliozzi.
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Per La rai a sant'Andrea da Per La rai a sant'Andrea pubblicato il 4 Luglio 2016 alle 6:36
A Pomonte e Chiessi è SEMPRE così, tutto l'anno, i programmi criptati su sky, che si dovrebbero vedere invece sul digitale terrestre, sono criptati anche lì. Lo sbloccano a volte in estate quando i turisti giustamente protestano, ma se protestiamo noi residenti ci ridono anche in faccia.
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marcello meneghin da marcello meneghin pubblicato il 4 Luglio 2016 alle 4:21
[COLOR=darkred][SIZE=4]ERRORI DI UNA SCONCERTANTE BANALITÀ' NELLE OPERE ACQUEDOTTISTICHE DELL'ISOLA D'ELBA [/SIZE] [/COLOR] Riscontro messaggio del Sig. Pier n.79728 del 03.07.2016, 12:59 Provenienza: pf Lei sig. Pier prova giusta meraviglia perché non riesce a trovare nessun commento, nessuna cura riguardo i miei numerosi interventi sul problema acqua potabile o, più genericamente, sul disinteresse totale che si riscontra all’Elba per i grandi problemi portando degli esempi di confronto con altri paesi anche esteri. Io, oltre a condividere questo suo pensiero, trovo eclatante la banalità di ciò che accade in Isola. E cerco di spiegarmi in breve. Quando ho cominciato a rendermi conto che nessuno o pochissimi facevano caso al mio serbatoio sotterraneo ho scritto sui blog locali invitando le autorità elbane ad andare a visitare le opere appena fatte a Como dove hanno ricavato sotto la montagna non solo il serbatoio dell’acqua potabile ma anche l’intero impianto di depurazione della fognatura. Scrivevo: vedrete che capolavoro. Niente ingombro, niente puzza in città, l’acqua potabile resta all’ombra ed al fresco. Andate a vedere. Cosa è successo invece? Constatato che all’Elba occorre un grande serbatoio d’acqua hanno progettato e cominciato a costruire 21 laghetti all’aperto e, a parte l’errore madornale dei laghetti in sé e per sé, è continuata la banalità sconcertante . Io oltre che definirli pozzanghere, ho pubblicato un disegno che illustrava il diaframma di impermeabilizzazione che tutte le dighe al mondo hanno in quanto non può bastare costruire il corpo diga ma occorre premunirsi contro le fughe d’acqua delle spalle e del fondo diga,. Ripeto tutte le dighe hanno questi diaframmi fatta eccezione soltanto per quelle Elbane: mi pare una cosa di una banalità incredibile. Banalità che si ripete in molte altri interventi elbani. Per farla breve passo al momento attuale. Si è deciso di costruire un grande desalinatore a Mola. Ancora una volta tralascio l’errore di base della soluzione visto e considerato che è totalmente errato ricorrere ad una soluzione del genere in un posto dove c’è tanta acqua piovana ma voglio parlare ancora delle banalità che mi colpiscono. L’alimentazione idrica di questo desalinatore non viene fatta normalmente pescando l’acqua del mare ma invece emungendola da pozzi costruiti in territorio di Mola. Anche in questo caso nessuno si è preoccupato di cosa significa tutto ciò. Sarebbe bastato, ad esempio, leggere su internet cosa è accaduto quando hanno costruito la grande zona industriale di Porto Marghera vicino a Venezia utilizzando per gli scopi industriali l’acqua della falda: un disastro sotto tutti punti di vista. La subsidenza del terreno cioè un dannosissimo abbassamento del suolo accompagnato dall'intrusione del nucleo salino con danni enormi per una vasta area di terreno. I pozzi li hanno fatti chiudere tutti ma ormai il male era fatto ed irrimediabile. Ebbene all’Elba sanno benissimo che i pozzi dell’acquedotto soltanto durante i periodi di siccità si riempiono di sale cioè dell’acqua di mare ma non si propongono il problema di cosa accadrà con un prelievo continuo di 80 l/sec di acqua per il desalinizzatore. La falda idrica si abbasserà di qualche decina di metri per moltissimi giorni durante l’anno ma nessuno si preoccupa minimamente cosa produrrà la presenza quasi continua di acqua salata nel sottosuolo di Mola. Ecco io trovo sconcertante la trascuratezza usata in molti problemi che vengono completamente ignorati mentre rappresentano dei mali evidenti ed accaduti e documentati in molte parti d’italia. In altre parole non si tratta affatto di novità ma di problemi vecchissimi e noti a tutti. Lo ripeto è questo aspetto che personalmente mi sconcerta,
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fabio poli da fabio poli pubblicato il 3 Luglio 2016 alle 15:44
Oggi verso le 13, tornando dalla spiaggia di cavoli, in mezzo all'incrocio con la strada costiera, era parcheggiata una macchina dei vigili urbani, all'ombra.. i vigili erano a controllare e credo a multare le auto parcheggiate come sempre lungo la strada.. a parte un commento sulla necessita' di multare chi non ha altra possibilita' di parcheggio..... chissa' se si sono multati per come avevano parcheggiato l'auto di servizio, bloccando meta'incrocio e creando un potenziale pericolo
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Gianluigi da Gianluigi pubblicato il 3 Luglio 2016 alle 15:40
Con i suoi bellissimi reportage, il grande Carlo Gasparri ha insegnato a tutto noi che i "giganti verdi" hanno un'anima. Quest'anima è costituita soprattutto dall'insieme dei ricordi che evocano gli alberi, compagni discreti di molte generazioni di uomini che ci accompagnano silenziosamente nella nostra esistenza, sopravvivendo spavaldamente anche alle nostre vite. Accanto ai bellissimi alberi descritti da Gasparri all'Elba, ci sono nell'isola molti fusti che, pur non essendo magnifici, sono comunque rappresentativi per piccole comunità. Uno di questi è un pino sito in prossimità dell'asilo di San Piero, alla fine di una bellissima scalinata di granito che dalla piazza principale sale fino al Pietrone che, con la sua chioma, ha riparato dal sole molti bimbi. Conosco bene questo pino perché è vicinissimo alla mia casa e proprio sotto le sue fronde, con altri bimbi, mi riparavo spesso dal sole degli interminabili pomeriggi estivi. Per me come per molti altri, non è solo un albero, ma soprattutto l'evocazione di una parte della mia piccola storia e di quella di tanti sampieresi. Dopo decenni di cortese e discreta presenza, qualcuno ha deciso che quell'albero doveva morire. Con un atto deliberato hanno tagliato quel bel fusto e con lui l'essenza di tutto ciò che rappresentava. Non voglio entrare nel merito di cose che non conosco, anche se francamente non riesco a comprendere quali danni potesse causare, visto che l'albero non era nemmeno sulla strada. Indubbiamente questa azione mi ha dato moltissimo fastidio, forse anche troppo. Per questo, come cittadino di quel paese, spero di avere una spiegazione su tale atto direttamente dal Sindaco Lambardi. Che credo e spero abbia, non buoni, ma buonissimi motivi per giustificare tale scempio. Gianluigi
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Nunzio Marotti da Nunzio Marotti pubblicato il 3 Luglio 2016 alle 15:23
L'articolato intervento sui migranti del sig. Guido Retali prende spunto dall' “opinione di Nunzio Marotti”. Specifico che non di “opinione” si tratta e neppure di "proposta" ma di “informazione”. Informare, cioè raccontare ciò che succede nella società, individuare tendenze, prefigurare scenari. Nel merito, sulla base delle iniziative di Regione e Associazione dei comuni toscani, mi sono limitato a sottolineare due realtà che potrebbero interessare anche il territorio isolano (incentivi-disincentivi e uso di immobili pubblici inutilizzati) e che richiedono attenzione e analisi da parte degli enti locali elbani. Se non se ne parla, situazioni problematiche e criticità non è detto che si dissolvano. Grazie per l'ospitalità. Nunzio Marotti
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REFERENDUM.. da REFERENDUM.. pubblicato il 3 Luglio 2016 alle 14:26
Dal 2010, 3,6 miliardi di persone, la metà della popolazione mondiale, ha visto la propria quota di ricchezza ridursi di circa 1.000 miliardi di dollari: una contrazione del 41%, nonostante l’incremento demografico abbia registrato 400 milioni di nuovi nati nello stesso periodo. I 62 super-ricchi hanno invece registrato un incremento di oltre 500 miliardi di dollari, e quello che viene fuori è un dato preoccupante. L’analisi riguarda anche l'Italia, in cui la disparità di reddito è molto acuta. I dati sulla distribuzione nazionale di ricchezza del 2015 evidenziano come l’1% più ricco degli italiani sia in possesso del 23,4% della ricchezza nazionale netta. Infatti, negli ultimi cinque anni di crisi, la ricerca ha dimostrato che l'aumento della ricchezza è andato a beneficio di pochi impoverendo il resto della popolazione. In un contesto mondiale e nazionale del genere, in futuro molti altri cittadini del mondo (in futuro nessuno escluso) arriveranno nei paesi più ricchi, e questi pochi (i ricchi) continueranno a fare affari, come il magnate Cinese dei frigoriferi che senza battere ciglio ha acquistato azioni per milioni di euro una squadra di calcio italiana, forse anche per fare contento il presidente del partito comunista cinese, vero fan del gioco del calcio. Vogliamo fare un referendum e chiedere ai cittadini del mondo se trovano giusto che pochi detengano la ricchezza globale del mondo mentre milioni di disperati compresi i bambini non hanno niente da mangiare e che a causa di questo muoiono, o stivati su barconi incuranti del pericolo che corrono, si imbarcano rischiando spesso di non arrivare a destinazione?
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Guido Retali da Guido Retali pubblicato il 3 Luglio 2016 alle 12:33
Leggo l'opinione di Nunzio Marotti, che non è isolata e che va rispettata, come tutte le opinioni. Si ipotizzano altri immigrati irregolari all' Elba e si ventila la possibilità dell' utilizzo della ex caserma Tesei , in parte inutilizzata. Rispetto le opinioni ma sono sicuro che questa è l'opinione di una piccola minoranza. Vorrei esprimere con chiarezza una semplice opinione, sicuro che è quella più diffusa. E dico: ma perchè non si fa un referendum in materia? Sul problema migranti- chissà perchè- bisogna dire solo cose “politicamente corrette”. Non voglio dilungarmi sui molteplici aspetti della problematica, ma vorrei dire che, mentre non si può non essere a favore dell' accettazione dei migranti che hanno diritto all' asilo politico, così come di chi attende un figlio, di chi ha gravi patologie e casi simili, il discorso non può che essere diverso per i cd migranti economici, cioè per chi viene in Italia a cercare lavoro( è cosa nota che non ce n' è ). Massima comprensione per questa gente, sfortunata per tanti aspetti. Ma, riflettiamo. Ogni giorno arrivano in Italia una media di 1000 migranti. 1000 migranti a 35 Euro il giorno significa 1 milione di Euro al mese. E quindi, 6 milioni di Euro fino a dicembre, poi nel 2017, € 12 milioni. Questo SOLO per 1000 migranti al giorno. Se ne vanno almeno 3 o 400 milioni, più quello che già spendevamo( almeno un miliardo all'anno). Sono strabiliato! E tanti italiani, di certo, sono strabiliati. E si domandano: ma chi autorizza il governo eletto dagli italiani a non dare soldi agli italiani( a cui equiparo gli stranieri residenti in Italia da almeno 5 anni) che dormono all' aperto, al freddo, sulle panchine, tra i cartoni, a chi soffre di gravi patologie ed è solo, a chi non ha lavoro, a chi va avanti con una miseria di pensione? Questa non è xenofobia o razzismo, questo è solo realismo, come dire che l' Italia è obbligata a risolvere i problemi del Cile , dell' Equador, del Madagascar. Non si tratta di opporsi e basta. Il problema è : quello che spendiamo per i migranti, non sarebbe meglio spenderlo per i tanti italiani che soffrono e che stanno male e che non ce la fanno ad andare avanti? L' Italia è un paese nel complesso ricco, ma con una distribuzione diseguale della ricchezza. Quanta gente in Toscana dorme all' aperto? In una famiglia dove entra uno stipendio non alto, quando si devono fare delle spese( manutenzione del tetto, sistemazione infissi,pavimentazione, lavori intorno a casa, un ipotetico viaggio di piacere, l' acquisto di mobilio, etc ), si stabiliscono le priorità. E perchè l' Italia non deve fare egualmente? Una considerazione finale . L' attuale governo ha fatto alcune buone cose, così come ha fatto cose pessime. Una ottima cosa- a mio avviso- è l'eliminazione del bicameralismo perfetto, una cosa certamente ottima. Ma la politica sui migranti è assolutamente incomprensibile. Come è possibile che si vada avanti con questo sistema di accettazione totale di tutti i migranti, quando non ne abbiamo le possibilità? Facciamo un referendum, il popolo si esprimerà e tutto sarà più chiaro.
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Napoleone da Napoleone pubblicato il 3 Luglio 2016 alle 12:04
Caro Elbano Lorenzo, probabilmente quello che dici corrisponde a verità, e non vivendo a Portoferraio, non posso giudicare se non per sentito dire, ma le cose all'Elba si sanno. Ma c'è un ma: quando governa, male, anzi malissimo, la sinistra, come è avvenuto dal 2009 al 2014,con assessori ai Lavori Pubblici che abbandonano il mandato perchè chi dirige l'Ufficio non se li caca nemmeno di striscio, così che posizionare un vaso da fiori diventa impresa degna di scalare l'Everest, tutto tace. Quando governa quello che dovrebbe essere il centrodestra, per incanto o per disgrazia,scegli Tu,si scatena ogni genere di problematica e tutto viene ingigantito a dismisura.I Portoferraiesi si sono levati di torno il Peria e i suoi seguaci perchè, non funzionava più niente,tanto che il Capoluogo è stato rinominato Mortoferraio e sinceramente credo che lo status quo derivi da quella disastrosa gestione. Il fatto è che quando nel Palazzo governa la Destra si diventa pignoli . Saluti
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pier da pier pubblicato il 3 Luglio 2016 alle 10:59
Caro Francesco, sfondiamo una porta aperta, cosa vuoi fare, è vero che non si può portare acqua in tutte le piccole spiagge che abbiamo, ma almeno là dove si può facciamolo. Sono stato a Fuerteventura, ho visto delle rotonde da far invidia, e pure non hanno assolutamente acqua , pensavo che la Spagna pagasse certe risorse, come pure le belle strade che ho visto, ma mi hanno detto che è tutto fatto in base alle risorse locali, forse invece di mangiare tutto, lasciano qualche cosa per fare dei bei lavori, l'acqua la desalinizzano e ... vai, Da noi ogni spesso leggo il Sig.Meneghin, che non mi pare proprio uno stupido, propone di fare una galleria e ci fa anche i calcoli di costo e quanto si potrebbe recuperare dal materiale di scavo. Mai visto o letto niente di persone del mestiere su questa possibilità, no vogliono fare i laghetti a cielo aperto per usarli come serbatoi. Tu che ne dici? ci sarà bene un motivo per cui neanche ne parlano? o che contraddicano questa idea.? che ci esca fuori poco brumeggio? giusto per restare in tema. Negli USA ho visto spezzoni di strada dati a soc. che ne ha cura, in compenso mettono cartelli pubblicitari, ma possibile non siamo buoni neanche a copiare? Va bene dai me ne vado a mangiare, almeno per ora quello ci tocca, poi vedremo. Buona giornata.
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la RAI a Sant'Andrea da la RAI a Sant'Andrea pubblicato il 3 Luglio 2016 alle 10:17
Mi chiedo come è possibile che ieri sera non ho potuto vedere la partita sulla RAI 1 perchè il segnale digitale è sparito ed è apparsa la scritta " segnale criptato " ma se pago il canone cosa mi cripta la RAI ....solo perchè siamo il paese delle banane dove il segnale RAI arriva a singhiozzo e sparisce , esattamente come l'acqua dell'acquedotto , le uniche cose puntuali sono le tasse , l'imu , la tari e le bollette varie....paese incredibile l'italia e l'Elba in particolare
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CINEMA TEATRO FLAMINGO da CINEMA TEATRO FLAMINGO pubblicato il 3 Luglio 2016 alle 9:59
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Elbano da Elbano pubblicato il 3 Luglio 2016 alle 8:56
IL Sindaco Ferrari non ha più lacrime. Ogni giorno leggiamo le grandi difficoltà che incontra l'Amministrazione Ferrari a governare però sempre per colpa degli altri o della "sfiga" e questo lo fa star male fino ad esaurire le lacrime. Tre presidenti del consiglio comunale perché una troppo tosta l'altra assente e distratta, un assessore eletto e svanito nel nulla, tre-quattro segretari generali che per colpa loro, e non certo della Giunta, Portoferraio da "mortoferraio" sta ansiosamente aspettando il "Day After" perchè è ridotta a macerie; trasferimenti, richiami, avvicendamenti di dirigenti messi alla gogna che per il Sindaco sono le anime nere della Biscotteria. Però in questi giorni le hanno salvato la poltrona e forse un avviso di garanzia. Sindaco crede proprio nella "sfiga"? O forse dovrebbe spalare meno letame su chi le vuole tendere la mano. Dove vuole andare senza un assessore al bilancio? Lei Sindaco avrà finito le lacrime ma continua a far piangere noi cittadini. Non crede di fare un bilancio però questa volta della sua esperienza di amministratore? Lorenzo.
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francesco da francesco pubblicato il 3 Luglio 2016 alle 8:15
X Pier era proprio quello che volevo dire....se si danno i servizi si continuerà a poter Ospitare, altrimenti i turisti, gli Ospiti, andranno in altri lidi.... Naturalmente c'è una bella differenza morfologica fra la costa azzurra e l' Elba, quindi potrebbe essere difficile portare acqua dolce alle spiagge meno accesibili, ma i Bagni chimici dovrebbero essere una priorità ( da almeno 15 anni ) dei nostri amministratori o pseudo che dir si voglia.... Buona giornata e viva l' isola d' Elba !!!!
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pier da pier pubblicato il 3 Luglio 2016 alle 5:45
x Francesco,e per tutti i nostri amministrator.Rossi,bianchi gialli verdi e con i colori di Arlecchino. Chi viene all'Elba viene per il mare, sento molti lamentarsi che non sanno dove posteggiare e se c'è non costa poco e sulla spiaggia non trovi servizi anche solo minimi. Recentemente ho passato un paio di giorni in costa azzurra, diciamo fra Cannes e Antibes, Io che non faccio il bagno ho anche bisogno di un wc, su un gran tratto di mare non ci sono Bar, ma solo dei chioschi privi di servizi, in compenso oltre avere posteggi gratis lungo tutto il viale a mare. Sulla spiaggia trovi una infinita quantità di docce, non occorre neanche contarle perchè ognuna ha una etichetta col numero, inoltre ogni tot. ci sono dei WC chimici, belli puliti, con acqua e sapone per lavarsi , carta igienica e carta per le mani. Questo vuol dire attirare il turista, non come da noi che si da niente e si pretende tanto. Buona giornata.
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Francesco da Francesco pubblicato il 2 Luglio 2016 alle 19:59
1, 10 , 100 volte forza Mariano..... Il turismo si fa con i parcheggi e con i bagni pubblici sulle spiagge meno " entropizzate " tutto il resto lo fa la natura...
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Sempre a proposito di Profughi da Sempre a proposito di Profughi pubblicato il 2 Luglio 2016 alle 16:00
Aggiungo,ma per l' ex caserma T.Tesei non c' era una proposta o un progetto perché diventasse il polo scolastico di Portoferraio? Tu che sei del mestiere, lo hai dimenticato? Forse vuoi obiettare che si tratterebbe di una situazione temporanea? Temporanea sì: prima 10, poi, 20, poi 100...!
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Mariano Cucca da Mariano Cucca pubblicato il 2 Luglio 2016 alle 15:59
[COLOR=darkblue][SIZE=5]QUANDO IL "CAVALIERE DELLA ROSA" RIPETEVA AMMICCANDO ….ROCCO LAVORA E CATERINA MANGIA… [/SIZE] [/COLOR] Egregio Direttore, intanto mi permetta di congratularmi, forunatamente in quest'isola esiste sempre qualche buona penna ,non a servizio o a busta paga dei potenti di turno. Lei ha toccato un tasto delicatissimo che le varie Amministrazioni per anni si sono messe come si suol dire "dietro il groppone" senza mai prendere atto di quello che succede durante i mesi estivi in prossimità delle spiaggie.Vorrei togliermi qualche sassolino, il sottoscritto e' un cittadino che da 5 anni ha fatto richiesta per poter fare un posteggio in zona Sorgente/Sansone, il sottoscritto ha fatto un esposto 3 anni fa al Prefetto di Portoferraio, il sottoscritto si è' praticamente "prostituito" con i Sindaci e Assessori delle ultime 2 Amministrazioni per ottenere un permesso. La cosa purtroppo è andata alle lunghe, a stagione iniziata il Comune su 8 domande presentate ne ha accolte per direttissima solo 2. La prima alla Biodola e la seconda a Bagnaia, una l'ha respinta e le altre 5 le ha rimandate chiedendo ai proprietari alcune integrazioni. Alcuni cittadini fanno un esposto alla Procura della Repubblica ritenendo illegittimo il piano del comune, puntando il dito su modalità e tempistica di come sono stati realizzati i posteggi (tagli di alberi ad alto fusto) sbancamenti strade create dal nulla ecc. ecc. Per chiudere caro Direttore, il sottoscritto e' sempre lì che aspetta, ad oggi non posso nemmeno entrare nella mia proprietà di tante macchine che i turisti giornalmente mettono davanti al mio cancello, il Comune da una parte ti dice che c'è l'esposto sul piano parcheggi dall'altra autorizza credo giustamente ad aprire alla Biodola e a Bagnaia. Come al solito chi è stato alle regole senza toccare un filo di erba lasciando il proprio terreno a piano campagna senza intervenire con mezzi meccanici, viene penalizzato. Il mio terreno necessita solamente di un nullaosta del Parco però non si apre e siamo a Luglio. Finisco per citare caro Direttore una frase che il mio maestro di vita, nonché grande giornalista che lei , come io ho avuto il piacere di conoscere, ripeteva spesso fra un articolo e l'altro "Rocco lavora e Caterina mangia" per tornare alle righe da lei riportate mi chiedo anch'io di chi è la responsabilità' ogni minuto per le soste selvagge di ogni giorno i nostri giovani rischiano la vita. Tutto questo non è giusto!!!! Credo che chi ha l'obbligo di dare risposte ai cittadini deve darle e chi deve vigilare deve fare il proprio dovere, purtroppo tutto questo non accade. Mariano Cucca
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NOTTI DELL'ARCHEOLOGIA da NOTTI DELL'ARCHEOLOGIA pubblicato il 2 Luglio 2016 alle 15:40
[COLOR=darkblue][SIZE=5]Notti dell’archeologia alla Villa romana delle Grotte [/SIZE] [/COLOR] In occasione della 16esima edizione della manifestazione regionale delle “Notti dell’Archeologia”, volte a promuovere e valorizzare il patrimonio archeologico del territorio toscano, la Fondazione Villa romana delle Grotte con il Comune di Portoferraio e la Cosimo de’Medici S.r.l., sono lieti di proporvi una serie di iniziative ed eventi culturali. Il primo appuntamento è per giovedì 7 luglio, a partire dalla ore 18.30 con Gustaticium alle Grotte - Il banchetto nella Roma antica. Nel corso delle serata potrete scoprire la storia della villa e dei suoi proprietari in compagnia di un archeologo, mentre il Prof. Alessandro Canci (Università degli Studi di Padova) vi proporrà una breve conferenza sui cibi consumati nell’antica Roma. Nella terrazza panoramica della villa sarà allestito un “aperitivo” romano, dove sarà possibile degustare alcune ricette tipiche, tra cui il garum (la celebre salsa di pesce) e il mulsum (vino aromatizzato). L’ingresso alla villa (con visita guidata, conferenza e degustazione) è di 10 euro a persona. Prenotazione obbligatoria entro mercoledì 6 luglio al n. 327 8369680 o alla mail [EMAIL]villadellegrotte@gmail.com[/EMAIL] Sarà possibile raggiungere la villa anche con il servizio CitySightseeing Elba, con partenza alle ore 18 dal capolinea Alto Fondale a Portoferraio e rientro al termine della degustazione, al costo di 5 euro a persona (è necessaria la prenotazione al n. 370 3469616). Vi ricordiamo che potete seguirci sulla pagina Facebook Villa romana delle Grotte e sul profilo twitter @villalegrotte, per restare sempre aggiornati sulle nostre iniziative.
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GianCarlo Amore da GianCarlo Amore pubblicato il 2 Luglio 2016 alle 15:35
[COLOR=darkred][SIZE=4]I DUBBI SUL PROGETTO PORTO-CANTIERE [/SIZE] [/COLOR] Con una lettera già pubblicata, i Proprietari della struttura delle Terme di San Giovanni, esprimono la Loro preoccupazione riguardo all’ eventuale costruzione del nuovo Porto-Cantiere a Portoferraio, per le possibili conseguenze svantaggiose per quanto concerne la sicurezza del Loro Bacino Termale. A questo proposito visto che è anche d’ interesse Pubblico, vorrei far conoscere con delle notizie inedite la situazione attuale e un eventuale futuro scenario che si potrebbe creare con i seguenti dati. Il Bacino Termale, è diviso dal mare da una diga protettiva lunga mt. 180. Circa una quindicina di anni fa, questa diga venne parzialmente abbattuta dai marosi e dalla spinta delle sabbie, le quali furono a suo tempo portate e messe in mare appositamente per la salvaguardia dell’arenile prospiciente il lato destro della diga, ma il risultato come vedete dalla foto, è che le sabbie che dovevano avere uno scopo ben preciso, con l’aiuto delle correnti, si sono invece riversate rovinosamente nel Bacino Termale. Ad oggi la diga è stata riparata e la fascia di sabbia è rimasta imprigionata all’interno del Bacino dove ha creato un danno non indifferente. Questa fascia di sabbia, è lunga mt. 80 per una larghezza di media di mt. 10 ed una profondità media di mt. 1. Rimuovere la sabbia e ridistribuirla nuovamente in mare, se ce ne fosse bisogno, è un lavoro che si potrebbe fare con dei costi contenuti. Tutta la diga è stata costruita su di un letto di sassi, senza un palancolato che ne garantisca la protezione e pertanto non conserva nel modo più assoluto le proprietà meccaniche di elevata saldezza, anche perché allo stato delle cose, non ce ne bisogno. ( per il momento ). La diga detiene delle aperture intervallate che servono per il necessario ricambio dell’Acqua e favorire al meglio la biologia. Queste aperture, non dispongono di scrematori per trattenere gli olii, le cere e gli idrocarburi in genere e non hanno paratoie a chiusura verticale che garantiscono l’ermeticità, separando così in maniera distinta il mare con la laguna negli eventuali casi di assoluta emergenza. Non esiste neanche l’ ombra di un ipotetico bypass nel caso di innalzamento del fondale marino. Pertanto la sicurezza della Diga, se vengono eseguiti i lavori del Porto, rimane alla mercé e quindi alla misericordia dei Responsabili del Porto-Cantiere. Il dottor Emiliano Somigli titolare delle Terme di San Giovanni, si auspica e si augura che ci siano dei chiarimenti e delle garanzie per la sicurezza della Laguna, da parte del Comune, del Demanio e della Regione Toscana. Questo modo garbato di richiedere garanzie, purtroppo fa scoprire e capire la gravità della situazione di completa inefficienza delle Istituzioni chiamate in causa. Pertanto di conseguenza “ con questa gente “ è lecito pensare che nel complesso del progetto, gli studi sull’impatto ambientale, non hanno minimamente previsto i possibili danni e la messa in sicurezza della laguna. Dovevano, perché facente parte del Loro lavoro. Pur sapendo che la Laguna è fortemente a rischio, difenderla è un obbligo fondamentale ma inconcepibilmente come hanno dimostrato, non è così. Il Comune, il Demanio e la Regione, non faranno proprio un bel niente per essere di aiuto ai bisogni di questa struttura Termale. Chiedere un giusto interessamento a questi Enti, “ conoscendoli “, è da incauti, giacché le risposte saranno come sempre, esigue e laconiche. Nulla più. Ricordo a certe Persone che si vendono anche per un piatto di maccheroni, che le Terme sono una eccellenza dell’Isola d’Elba, rara, preziosa e con alle spalle una tradizione antica della Famiglia “ Somigli “ .E in un certo qual modo, questa laguna, affettuosamente appartiene un po a tutti Noi. Quindi questa rarità peraltro Internazionale, va tutelata e protetta. Ma questa protezione, moralmente obbligatoria dove Tutti dovrebbero contribuire, mi dispiace per il Dottor Somigli, a oggi è inesistente. Se in maniera anche sprovveduta, non se ne sono occupati fino adesso, ciò dimostra chiaramente che non hanno avuto scrupoli sulle condizioni future che va incontro questo complesso Termale, facendolo convivere con sopra la testa, una persistente spada di Damocle. A mt. 130 da questa diga protettiva del Bacino Termale direzione Nord, secondo il progetto del Porto-Cantiere, dovrebbe essere posizionata un ulteriore diga che è parte integrante appunto del Porto nuovo. In mezzo alle due dighe c’è la foce di un importante corso d’acqua, che in particolare quando ci sono grosse piene, distribuisce stesso alla foce grossi quantitativi di sabbie. Il problema delle sabbie non lo tratto visto che è abbastanza complesso e lungo da spiegare. Mi limito a consigliare al Dottor Somigli di documentare quello che avviene a Punta della Rena, infatti : al momento che una nave parte dai moli e quindi in manovra a marcia indietro e quasi in assenza di velocità, automaticamente a Punta della Rena, si generano delle onde e correnti che propongono innanzitutto uno spettacolo stupendo, ma nel contesto attestano la terribile forza che tramite la semplice depressione esercitata dalla nave, si crea su questa secca fatta di pietre e sabbia. Queste testimonianze sono di stimolo per avere un idea chiara e di cosa potrebbe succedere e che tipo di nuovi scenari si potrebbero porre, in caso di messa in opera di una ulteriore diga. I filmati della documentazione sono di importanza fondamentale e risulteranno preponderanti in caso di disputa in Tribunale. Oltre l’importanza delle Terme, la Laguna offre cibo e riparo alle numerose specie di volatili che con la loro presenza, caratterizzano e accrescono la bellezza di tutta la zona. Le Terme come è noto, essendo così complete, chi vi fa visita, ne decanta subito la Sua bellezza Di fronte a queste realtà che di norma non vengono descritte, Vi potete immaginare cosa succederebbe se i lavori del Water Front fossero sostenuti da un Partito di destra, vedi Marciana Marina, gli Ambientalisti altro che maglia nera e manifestazioni varie avrebbero portato qui a Portoferraio!!!!. Avrebbero fatto una rivoluzione, ma purtroppo qui a Portoferraio è il Partito Democratico che in modo tassativo, comanda, determinando che i “ lavori “ del Porto, siano realizzati. Quindi come miserevolmente vediamo sotto i nostri occhi, in questo caso, gli Ambientalisti e Tutti gli Altri a seguire………….. “ muti devono stare “. Compreso l’Ente Parco Arcipelago Toscano che interviene in maniera energica solo quando i malcapitati non possono difendersi. Giancarlo Amore
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