Se molti negozi hanno chiuso nel centro storico non è stata colpo della chiusura al traffico ma .... al costo troppo elevato degli affitti dei locali preteso dai proprietari , e forse una parte in nero, questa è la causa principale il resto sono chiacchiere . Se non ci credete basta chiedere quanto vogliono per affittare un locale di quelli chiusi e il gioco è fatto.
Chiudere la calata e , quindi, cosa buona e giusta meditate gente meditate.
113259 messaggi.
La soluzione a quello che, ultimamente, sembra il padre di tutti i mali dell'isola sarebbe di facile applicazione, innocua, efficace, naturale, economica, definitiva ed anche indolore per le larve di Lymantria. Il costoso intervento partorito dai "favolosi 8", oltre che fuori tempo massimo e quindi inutile, dovrebbe paralizzare e non uccidere immediatamente i poveri bruchi.
Il problema dovrebbe essere seriamente affrontato dal Parco Nazionale (altrimenti che ci stanno a fare?) con l'unica soluzione efficace, che non richiede un periodo specifico di intervento ed stata utilizzata con successo in molte zone d'europa e del mondo.
Si tratta del rafforzamento della presenza di un innocuo, per l'uomo, quanto bello a vedersi coleottero, già presente sull'isola ma evidentemente in numero non sufficiente a tenere sotto controllo il lepidottero che riempie boschi e pagine dei giornali.
Bravo e grazie alberto per la spiegazione molto professionale e sopratutto dai toni pacati di chi non ha interessi personali nella vicenda e bravo per aver scelto un blog serio e preparato per dare la tua spiegazione, ora mi aspetto che chi deve dare delle risposte le dia magari proprio su camminando per farci capire dove sta la verità è la trasparenza, grazie ancora
[COLOR=darkred][SIZE=4]ASSEMBLEA DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI PORTOFERRAIO DI VENERDI' 10 GIUGNO 2016. [/SIZE] [/COLOR]
Qui di seguito inserisco il testo del comunicato inviato al Comune di Portoferraio sull'Assemblea indetta dalla UIL/FPL il 10 giugno nel comune di Portoferraio:
"In data odierna si è svolta l'assemblea dei dipendenti del Comune di Portoferraio che ha discusso le iniziative a sostegno del Contratto Integrativo Aziendale e la vertenza Nazionale per il rinnovo del Contratto Nazionale;
Con la presente si portano a V/S conoscenza le decisioni dell’Assemblea:
Sul Contratto Integrativo Aziendale con particolare riferimento a produttività, organizzazione del lavoro, organici, visite mediche periodiche,valutazione dei rischi connessi al lavoro con particolare riferimento alla Polizia Municipale, la scrivente Organizzazione Sindacale rende noto che qualora entro il mese di Giugno non sarà chiuso il procedimento e disposta l'erogazione della produttività e delle responsabilità, saranno assunte iniziative presso la Procura della Repubblica verso chi persiste in un comportamento antisindacale ed appropriazione indebita di risorse finanziarie che sono contrattualmente destinate solo ed esclusivamente alla produttività dei dipendenti e alle loro responsabilità che devono essere erogate.
E' utile precisare che i Fondi Aziendali non sono finanziati dal Bilancio del Comune ma sono di diretta derivazione del Contratto Nazionale ed appartengono al salario dei dipendenti.
Un altro punto critico riguarda l'assunzione del personale di Polizia Municipale per i necessari rinforzi dei servizi estivi.
A tale proposito, qualora si dovesse confermare l'intenzione dell'Amministrazione di non procedere all'assunzione, la scrivente sarà costretta a dichiarare lo sciopero di tutte le prestazioni aggiuntive ed in particolare del lavoro straordinario.
Si richiede inoltre l'immediato pagamento entro e non oltre la mensilità di giugno, delle prestazioni richieste al personale interessato per l'attività del Referendum sulle “trivelle petrolifere” del 17/04/2016, di cui, la legge, con norme di chiara e contingente applicazione, ne dispongono l'immediato riconoscimento ed erogazione pena danni allo stesso Ente.
La scrivente organizzazione sindacale richiede che l'Amministrazione assuma chiare ed urgenti iniziative rivolte a chiarire la dinamica finanziaria dei Fondi Aziendali destinati alla Contrattazione Decentrata del Comparto e della Dirigenza (i cui fondi vanno ridotti), ivi compreso quelle previste dalla Legge 208 per la Polizia Municipale.
Più in generale si osserva che la macchina amministrativa evidenzia notevoli criticità con macroscopiche incongruenze nel rapporto tra profili professionali e mansioni richieste, con chiari ed inequivocabili aspetti di aggravio lavorativo e demansionamento economico, aspetti forieri di vertenze.
Appare evidente che l'organizzazione per Aree non funziona e determina un vero e proprio stato di confusione gestionale e depressione professionale.
La Uil ritiene non rinviabile l'apertura di un confronto con l'Amministrazione proprio sul modello organizzativo che il Contratto e la Legge vuole rispettoso delle professionalità e capace di valorizzare tutto il lavoro pubblico nell'interesse della buona amministrazione e dei diritti dei Cittadini.
Le esperienze compiute nei Comuni in questi anni dimostrano il fallimento di un modello tutto giocato sulla gerarchia, ma, purtroppo, dobbiamo constatare che a Portoferraio persiste nei suoi aspetti più marcati.
Quello che serve soprattutto ai Comuni di piccole dimensioni è di poter contare su un apporto largo delle professionalità e sul senso di appartenenza dei propri dipendenti riguardo alla pubblica funzione che essi esercitano nei confronti dei Cittadini.
Il Contratto e la Legge offrono soluzioni migliori di quelle adottate nel Comune di Portoferraio e la Uil è pronta a dare il proprio contributo con nuove proposte capaci di rimotivare la partecipazione dei dipendenti e ripristinare un clima interno di collaborazione.
Sollecitiamo l'Amministrazione a convocare, nel merito,un incontro urgente.
Firmato
il Segretario Provinciale Livorno
il Responsabile Comunale di Comparto e Dirigenza UIL Federazione Poteri Locali.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]MA QUANTI DANNI CONTINUA A FARE LA " DEMOCRAZIA". [/SIZE] [/COLOR]
Sarebbe notizia non troppo segreta e che è da diverso tempo che si sente in giro, quella che prevederebbe di far slittare fino al 2020 il rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego fermo già da 7 anni !!
Si vorrebbero portare ad 11 con un colossale impoverimento della stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici che ricadrebbe anche sul trattamento pensionistico.
E si ha il coraggio di dire che la ripresa stenta !
Ma con quale criterio e fare "Democratico", se fosse vero (speriamo di no), si pensa di non rinnovare un contratto di lavoro per milioni e milioni di persone con le loro famiglie, pensando che questo non incida in maniera notevolissima sulla ripresa !
Già la corte Costituzionale si è pronunciata !
Per dovere di informazione cito solo due stralci di normativa Costituzionale:
Art. 97 comma 4 : Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.
Art. 36 : Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia una esistenza libera e dignitosa.
Art. 3 : tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali di fronte alla legge.
Vi sembra che vi sia un rispetto della Costituzione ?......già, dimenticavo che è obsoleta e va cambiata!
E' importante sottolineare che anche i lavoratori del privato, sono fortemente legati ai consumi del pubblico, che se non consuma più o sempre meno, il danno si riverbera anche su di loro: basta divisioni fra i lavoratori!..e i furbetti che ci sono da tutte le parti devono essere trattati come meritano, non facendo di tutta l'erba un fascio.
La Democrazia è una cosa che si deve avere dentro e non solo sulla lingua ! :angry:
Da quello che credo di capire, il comune di Rio nell'Elba deve restituire circa un milione di Euro perchè non spesi per le opere per cui erano stati stanziati e non in cassa. Nel merito, la procura, ha prodotto documentazione formale visibile sul sito ufficiale del comune di Rio Elba, e la messa in mora di una quindicina di persone (ex amministratori) lascia intendere che prima o poi qualcuno sarà chiamato a rispondere per il risarcimento. Fino ad oggi non si ha notizia che qualche ex amministratore chiamato in causa nella vicenda Riese, abbia contestato formalmente il risultato del lavoro della magistratura contabile, in sostanza ciò che si può leggere nella relazione Heller.
Nonostante l'ufficialità dei dati però, a Rio, ed in particolare su Rioblog, si scatena il putiferio come se la verità documentale non esistesse così che tutto viene dirottato sul binario morto del livello di supposizioni calunniose e personali. Ciò accade perchè nessuno ha avuto la capacità o l'onestà intellettuale di spiegare come e perchè si è prodotto un buco così importante. Le persone coinvolte direttamente, mi riferisco agli ex amministratori, non l'hanno fatto prima e quindi non lo faranno davvero adesso, anzi, tatticamente hanno tutto l'interesse ad alimentare la rissa mediatica per incasinare l'opinione pubblica nella speranza che possa andare tutto tarallucci e vino. E' evidente che un blog non è lo strumento più adatto per trattare simili argomenti che invece andrebbero trattati con una certa professionalità da giornalisti i quali però fino ad oggi se ne sono guardati bene di mettere in chiaro la vicenda. Qualcuno è intervenuto si, ma solo per pubblicare dei ducumenti o interventi di quallche esponente, senza mai però cercare di comporre il quadro dei fatti e dei perchè. Peccato!
Alberto G.
Con riferimento alla "chiusura del traffico " in Calata a Portoferraio, vorrei precisare , come commerciante della Calata , che nessuno è venuto a chiedere il mio parere e a raccogliere la mia firma .
Credo che questa sia una questione molto delicata che vada discussa seriamente coinvolgendo ,non solo i commercianti, ma anche i cittadini di Portoferraio, visto che condizionerebbe anche la loro quotidianità.
Quindi non è certo una proposta da farsi a Giugno inoltrato ma probabilmente bisognerebbe discuterne a Febbraio , insieme a tutti i vari problemi che affliggono il centro storico .
Mi sembra un pò che ognuno cerchi di tirare l'acqua al suo mulino ma che a pochi interessi veramente la crescita e il miglioramento di un Centro meraviglioso ma molto trascurato come Portoferraio.
Personalmente non credo che la chiusura del traffico sia LA soluzione, lo preciso, visto che nessuno me lo ha chiesto ma ritengo che anche il mio parere sia importante e spero che chi ha fatto questa proposta capisca che la vera soluzione parte sempre dal dialogo e il coinvolgimento di tutte le parti interessate !
Grazie
[COLOR=darkred][SIZE=4]CASHING ..THIS IS THE PROBLEM [/SIZE] [/COLOR]
Per conformità sulla notizia di “ chiusura anticipata del traffico ”. Vorrei chiarire che la petizione protocollata presso il Comune di Portoferraio da oltre 30 Commercianti del Centro Storico, presenta degli aspetti non congrui. Il Sindaco dovrà accertarsi (e lo farà) che le firme, come hanno specificato, corrispondono effettivamente a 30 Esercenti di attività: Poi come è scritto, cosa vuol dire oltre 30, saranno 30 e mezzo, altrimenti 31 bò.
Altro dato da tenere presente è che la richiesta è rivolta “ sperando “esclusivamente di aumentare il volume di affari. La richiesta non cita e ne richiede se c’è una avverabile compatibilità e quindi una reale possibilità di attuazione, anzi tralascia completamente i già gravosi problemi della maggior parte dei Cittadini, che hanno diritto a vivere e godersi al meglio “ la Portoferraio “.
Richiedere in maniera perentoria la chiusura, è da ingenui giacché la petizione in toto qualora venisse accettata, il Sindaco ne perderebbe di prestigio.
Nel mio precedente Articolo del 07.06.2016, ci sono tutti i dati che possono essere di aiuto per cercare la possibilità non solo di anticipare la chiusura, ma addirittura di chiuderla del tutto con mia somma soddisfazione, ma l’importante, sia a me che a Tutti i Cittadini sia semplicemente dato il diritto di “ Libertà “.
Ricordo che con la consueta chiusura del traffico, il danno ai Residenti è grave, siamo nelle mani della Madonna. E’ bene che pensino anche a queste di richieste.
Giancarlo Amore
Per Elbano doc
Il nome Rio Blog è così dalla sua nascita in gennaio 2008, amministrato per molti anni da G.T. poi da altri me compreso e fin dalla nascita, tutti, ma proprio tutti hanno avuto la possibilità di esprimere le proprie idee; dagli amministratori del blog, vecchi e nuovi a coloro che fin quando si trattava di attaccare gli altri andava bene, ma ora che sono loro a dover rispondere del loro operato ai Riesi, invece di argomentare concretamente quanto richiesto dalla Procura, accusano di generiche offese il Blog e vorrebbero tacitare con lui anche le voci di coloro che reclamano risposte dovute e non insulti.
Sarà perché siete abituati alla protezione di Sergio Rossi e Lorenzo Marchetti. Qui si suona una musica diversa. Musica Riese alla vecchia maniera.
Se ritenete che ci siano offese, querelate!
Se per attacco personale intende la pubblicazione di atti pubblici quali delibere/documenti all'albo pretorio, bilanci ricevuti e dovuti dietro mia specifica richiesta scritta, atti della procura non secretati, tutto ciò rivolto a chi ha amministrato il comune di Rio Nell'Elba, sindaci, vicesindaci, responsabili, ebbene si lo ammetto sono colpevole di avere aperto gli occhi a tanta gente che non sapeva e in questo ho avuto man forte dalle decisioni della procura.
Se foste seri, dovreste chiedere ed obbligare anche Rossi e Marchetti di dare voce alle accuse circostanziate che vi vengono mosse dalla Procura, anziché implorare che tutto taccia. Di cosa avete paura?
Non ci sono offese, ma solo pubblicazione di documenti pubblici che riguardano amministratori pubblici e se lei è, come probabile, uno di costoro o un loro amico, anziché continuare con la solita tiritera delle offese ecc., è ora che sulla nostra musica cominci a cantare!
Oggi grande festa a Londra per il novantesimo compleanno della Regina. Chi lo sa, forse è il preludio a quella che tutti ormai chiamano "BREXIT" da quella Europa dei lacci e laccioli, delle misure minime delle vongole o le banane che devono essere superiori ai 14 cm, mentre la curvatura dei cetrioli non può superare i 10 mm, della imposizione del taglio (anche di quelli sani..) degli olivi pugliesi attaccati dalla xylella, da quella Europa che niente dice (o poco) sulla chiusura del Brennero da parte del governo Austriaco, che elargisce milioni di euro ad un paese non Europeo, (la Turchia) per affrontare il problema dei migranti mentre il nostro paese che è in prima fila da sempre ma non aiutato economicamente in maniera adeguata per affrontare questo grande esodo, e che dire poi della direttiva bizzarra del 1989 che fissa la definizione della camicia da notte*, o la legge dove impone che i ramoscelli di mimose abbiano almeno l'80% dei glomeruli di colore giallo per evitare la messa in vendita di mazzolini troppo sguarniti, e tutti con il metro in mano per misurare la circonferenza delle albicocche che devono misurare almeno 3 cm, mentre sulle susine, frutto di stagione, sembra che non ci siano limitazioni o misure minime, così come "pare" sulla lunghezza dei peli sul petto degli uomini.
*Io uso i boxer (sciorino meglio..) dai colori accesi anche per dormire, spero vivamente di essere in linea con le regole comunitarie...
x messaggio n° 79378 calata chiusa!
questa è la pura realtà .... inutile girare intorno al lume.bravo
La nave della Moby salta una partenza da Piombino per guasto e crea il caos al porto. Ah Corriere Elbano e mo a che t'attacchi ? Prima di dare lezioni vedi di far fare bene il mestiere degli armatori ai tuoi foraggiatori .... Tra ritardi legionelle e disservizi, così non facciamo il bene della nostra Isola e il discorso vale per tutti (e senza sparlare in incognito)....
vedi caro amministratore del blog riese e che tu usi blog di rio nell'elba per scrivere i tuoi pensieri dall'allto del piedistallo non va affatto bene, camminando che e' un signor blog nemmeno da paragonare al tuo non usa nomi di paesi e mai il sig fabrizio prianti lo ha usato per attacchi personali, bisogna che tu ti dia una regolata anche xchè chi non ti conosce pensa che tu sia un simpaticone e invece sei della serie che se ti avessi in......., grazie alla redazione per la pubblicazione
ps camminando , sei un grande anche se qualcuno cerca di imitarti ,gli elbani sanno sempre chi è il migliore
ho visto il filmato dei ragazzi che hanno partecipato ad un evento con "Mare Libero". Ottima iniziativa. Ma.... ai ragazzi fate indossare i salvagenti.
[COLOR=darkblue][SIZE=5]SORPRESE DELLA TOPONOMASTICA: DAVVERO MARCIANA SIGNIFICA MARCIA/PUTRIDA? [/SIZE] [/COLOR]
La toponomastica è una scienza molto difficile e presuppone una conoscenza approfondita di linguistica generale, dialettologia, epigrafia e paleografia, archivistica, greco, lingue dell'Italia antica e dell'Oriente antico, storia di migrazioni e movimenti di popoli. Ma c'è qualcuno che, pur essendone privo, snocciola in modo disinvolto - e con la sicurezza dell'ignorante - libri che hanno la pretesa di chiarire l'origine di tutti i toponimi, nessuno escluso. L'arma migliore per apparire degno di attenzione è andare controcorrente, specialmente se dello stesso àmbito geografico si sono occupati grandi linguisti.
Dopo questo necessario preambolo, passo a tre casi concreti e a tre nomi di luogo molto conosciuti: Marciana, Monte Giove e Procchio. Tali toponimi sono stati esaminati, fra gli altri, da alcuni compianti 'mostri sacri' della linguistica quali Remigio Sabbadini (professore ordinario di letteratura latina a Milano e accademico dei Lincei), Silvio Pieri (professore di glottologia e di storia comparata delle lingue classiche e neolatine), Riccardo Ambrosini (direttore del dipartimento di linguistica all'università di Pisa).
Marciana
I tre suddetti professori affermano che Il toponimo Marciana risale al nome di persona latino Marcius, che riporta alla memoria noti personaggi di Roma tardorepubblicana. Ad essi va aggiunto Romualdo Cardarelli (1934, p. 39), altro importante studioso di toponomastica. Il nostro convinto iperlinguista, invece, non ritiene valida una siffatta ascendenza e preferisce ricondurre l'etimo di Marciana all'aggettivo latino marcidus e a un'attività di macerazione della canapa. Nientepopodimeno che marcidus (!), vale a dire marcio, fracido, putrido, attributi niente affatto allettanti per la bella cittadina submontana e per i suoi abitanti. Tale finezza toponomastica è finita perfino su Wikipedia. Non mi sembra una buona pubblicità, anche perché a mio avviso l'attendibilità scientifica è di tipo ctonio, ossia sotto la suola delle scarpe. Forse dovrebbe occuparsene il consiglio comunale, altre volte molto attivo in àmbito culturale.
Monte Giove
Pieri e Ambrosini si sono trovati concordi nel definire che l'oronimo Giove, che all'Elba connota due alture, una nel versante occidentale e l'altra nel versante orientale, deriva dal nome della divinità e non dal latino iugum che “lascia inspiegata la -e finale di Giove” (R. Ambrosini 1982). Il loro parere trova una puntuale conferma nel ritrovamento di una stipe votiva dell'età del Bronzo finale (1.000 circa a. C.) nella sella tra i due corni della vetta marcianese. Il nostro improvvisato linguista, ciononostante, scrive perentoriamente che “molti, con generosi slanci di immaginazione, hanno pensato a qualche collegamento tra l'attuale toponimo 'monte Giove' e il Giove padre degli dei. In realtà il nome deriva da iugum, giogo bovino” (ipse dixit anno Domini 2012). Si dà il caso che fra i titolari dei “generosi slanci di immaginazione” figurino i proff. Pieri e Ambrosini. Suvvia...
Procchio
Per i tre sunnominati docenti l'etimo di Procchio è da riconoscere nel personale latino Proculus; “con certezza”, sottolinea il prof. Ambrosini.
Invece il nostro linguista estemporaneo afferma tout court, in linea con la sua smania di novità, che l'origine potrebbe essere ricercata nel latino prociduus, aggettivo al quale lui assegna il significato di “basso, pianeggiante” ( ipse dixit anno Domini 2010), laddove i migliori vocabolari traducono con “caduto in avanti, rovesciato”. Come e quando Procchio possa essersi rovesciato rimane oggettivamente un mistero. Anche in questo caso la singolare spiegazione compare su Wikipedia.
Michelangelo Zecchini
Risposta a Riese vero.
Intanto lei non è un riese vero. i Riesi veri non difendono chi deve rispondere di molteplici reati, non difendono funzionari e amministratori di 2 diverse amministrazioni che a vario titolo hanno portato il paese nel baratro e che pertanto sono chiamati a risponderne alla giustizia.
Commento dello Staff del RioBlog del 11.06.2016, 10:20:
Capisco che a qualcuno farebbe comodo un blog come il Vicinato ed Elbareport dove il contraddittorio non è ammesso e per avere il diritto di replica sancito anche dall'art. 8 lgs 47/1948 bisogna ricorrere alla Procura.
Lor signori vorrebbero che tutto passasse sotto silenzio. Crediamo viceversa che le persone perbene di Rio, e ce ne sono, abbiano il diritto di sapere cosa è accaduto almeno fino a quando è stato possibile risalire indietro nel tempo.
Male al paese l'ha fatto e lo fa chi ha gestito la res pubblica, ma non sono io, né De Santi, e vi ha lasciato con il c_lo per terra.
Contrariamente ai vs. giornali amici, Il Vicinato di Lorenzo Marchetti ed Elbareport di Sergio Rossi, ciechi, sordi, muti alle accuse della Procura, che viceversa continuano a dire "tout va très bien madame la marquise", anche mentre il Castello frana, fino ad ora Rio blog è stato l'unico mezzo attraverso il quale la parte sana di Rio ha potuto avere le informazioni a cui aveva diritto e ospitando sempre anche gli scritti di persone come Sivori, Simoni, Franchini, che evidentemente hanno da difendere interessi personali (messe in mora ecc. li toccano anche nel portafoglio).
Aggiungo che anche chi personalmente non abbia niente legalmente da rimproverarsi, ma protegge a qualsiasi titolo chi ha commesso illeciti, è un complice morale da condannare come gli altri.
Ormai è chiaro. Chi sono io e chi siete voi le persone Riesi per bene lo sanno.
[COLOR=darkred][SIZE=5]RISPOSTA AI COMMERCIANTI DI CALATA MAZZINI [/SIZE] [/COLOR]
Egregio Sig. Saglimbeni, mi fa piacere che, dall'alto della sua pluriennale esperienza, abbia trovato la soluzione dei problemi di Portoferraio. Ovviamente prima di esporre le sue idee è andato allo sbarco di ogni traghetto ed ha potuto constatare come ogni veicolo abbandoni frettolosamente la città.
Ha visto che all'arrivo delle navi da crociera il 90 % dei passeggeri viene caricato sugli autobus e condotto in altri paesi .
Ha constatato che non esistono parcheggi degni di tale nome al servizio del centro, che la circolazione nella zona portuale è priva di una regolamentazione, ed il traffico è instradato a mezzo transenne e coni di gomma, che non esiste una stazione marittima, che non esiste un centro di accoglienza per il turista, che il porto Mediceo è fruibile per meno del 50% , che la villa romana, il museo e la torre del martello alla linguella sono in uno stato pietoso, che le fortezze ( per inciso un gruppo di fortificazioni sul mare tra i più grandi ed importanti del mediterraneo ) finiscono sul giornale una volta all'anno per le pulizie straordinarie dei detenuti o dei volontari che la casa di Napoleone è essa stessa finita nei titoli di un giornale internazionale solo per le erbacce che la circondavano in occasione del bicentenario napoleonico, che sotto la città esiste un sistema di cisterne di epoca sia romana che medioevale talmente estesa che in alcuni punti è percorribile in canotto e che ora è utilizzata come scarico da alcune abitazioni perchè il sistema fognario non riesce a smaltire i liquami ( ecco perchè quando piove dai tombini escono escrementi), che parimenti, sotto il complesso delle fortificazioni esiste una "cittadella" sotterranea costruita dal famoso architetto Pier Luigi Nervi con spazi per soldati, tecnici, mense e enormi depositi la quale non è stata neanche esplorata ma chiusa tout court ecc ecc ecc ecc ecc.
Quindi dopo aver eviscerato tutte queste problematiche ed altre ancora il genio alla Von Clausewitz suo e dei suoi colleghi di Calata Mazzini ha partorito la panacea di ogni male: la chiusura anticipata della calata Così i bambini che NON scendono dalle barche perché alle 17 NON sono mai entrate in porto e ovviamente non saranno schiacciati dal traffico immane che alle 17 non ha mai iniziato a percorrere la strada con colonne di auto strombazzanti creando enorme inquinamento acustico salvo poi sparare musica rock od heavy metal con spettacolari assolo di batteria molte volte oltre l'orario stabilito.
E poi vi siete resi conto che la vostra Calata Mazzini è l'unico accesso alla città in cui risiedono almeno un paio di migliaia di persone e varie decine di attività commerciali ( molte più del vostro sparuto gruppo) le quali vogliono sopravvivere alla crisi e che con il traffico chiuso vedono praticamente annullarsi ogni introito. Avete fatto caso che nel centro esistono vari studi medici che proprio alle 17 vengono aperti per ricevere i pazienti, che esiste una farmacia che a quell'ora è nel pieno della sua attività ( non sostituibile) e che la chiusura impedirebbe di fatto l'accesso a tale servizio senza contare il fatto che i residenti dovrebbero rientrare a casa entro tale ora perchè nessuno avrà voglia di fare il percorso alternativo Fornice,Via Lambardi, Forche Caudine della strettoia della Stella, Via Ferrandini ( al secolo via Madama Letizia) per poi arrivare in Via Garibaldi ed essere impossibilitato a proseguire perchè i divieti di transito ed i sensi unici lo impediscono.
Altrettanto dicasi del percorso inverso, un malcapitato che si trova entro le mura deve fare letteralmente una caccia al tesoro per uscire dal centro, naturalmente alla fine gli verrà consegnata una bambolina premio. Se non lo avete ancora capito Portoferraio possiede un centro città anomalo che non può paragonarsi a qualsiasi altra cittadina. E' un'isola nell'isola. Il ponticello ha questo nome perchè in un tempo non molto lontano esisteva un ponte che la collegava alla terraferma e Calata Mazzini è, e rimane l'unica via di accesso pienamente fruibile per la città. La sua chiusura porterebbe (forse) benefici solo a chi vuol fare salotto cioè chiacchiere, ma non a chi vuole far rivivere la città che dalla fine degli anni 80 ha visto precipitare il numero delle presenze turistiche. Qualcuno che opera da molti più anni di lei ricorda i panfili ormeggiati in terza fila, certo senza regolamentazioni, ma c'erano; i ristoranti che chiudevano le cucine alle 2 di notte non per mancanza di avventori ma per esaurimento delle scorte di cibo.
FORSE E' UN CASO MA LA VERA CRISI DEL CENTRO E' INIZIATA CON LE PRIME CHIUSURE DEL TRAFFICO L'ASSIOMA TRAFFICO CHIUSO=GRANDI AFFARI NON E' VALIDO
[COLOR=darkred][SIZE=4]FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA (1859-1860) LETTERA DI BETTINO RICASOLI AL PREFETTO : "LA INDIPENDENZA E' IL BENE MASSIMO CHE BISOGNA PERSEGUIRE" [/SIZE] [/COLOR]
Il 12 maggio 1859 una lettera scritta da Bettino Ricasoli (1) arriva al prefetto. In essa il neo ministro dell'interno del Governo Provvisorio Toscano enuncia i principali punti della sua fede politica e le norme sulla sua condotta governativa. La lettera ,in carta stampata,ritrovata nella filza degli affari generali del governatore dell'isola d'Elba 1859- 1860,è molto interessante :Ricasoli è uno degli artefici dell'unità d'Italia. E' riportata integralmente. Per la sua lunghezza è divisa in due parti. "Circolare N° 11 Illustrissimo Signore Chiamato dalla fiducia onorevolissima di S.E. il Commissario (2) di S. M. il Re Vittorio Emanuele a reggere il Ministero dell'Interno nel Governo della Toscana,credo mio debito di rendere note le principali norme direttive cui intendo conformarmi nel difficilissimo ufficio che assumo in questi solenni momenti ,guardando solo all'obbligo che ognuno ha di consacrarsi solo all'Italia. Essa è nel gran cimento che deciderà del suo avvenire,poiché il costituirsi in Nazione o divenire tutta schiava dell'Austria che ci opprime,dipende solamente dal cacciarla o non cacciarla di là dalle Alpi,e per sempre. Questa impresa fondata nella ragione e nella giustizia è benedetta visibilmente dalla Divina Provvidenza che ha suscitato a sostenerla due fortissimi Campioni,il re di Sardegna e l'Imperatore dei Francesi,i quali collegarono indissolubilmente l'altezza della mente ,la generosità dell'animo e la fortezza del braccio per dare all'Italia la Indipendenza. Questo è lo scòpo cui deve intendere con ogni sforzo ciascun italiano. La Indipendenza è il bene massimo che bisogna conseguire: per conseguirlo non v'è sacrificio cui non si debba andare incontro risolutamente;la perdita della vita stessa non è un sacrificio;quindi è che il pensiero d'essere Italiano e di voler essere indipendente è il mio pensiero dominante e confido che sia tale in tutti coloro che cooperano meco nella pubblica cosa. La Toscana ha in modo solenne manifestato il sentimento nazionale italiano che era in Lei e che pur non voleva riconoscere.E' ormai tempo che le forze di questo Paese si dispieghino tutte quante. Il Governo Granducale, o le spengeva,o le ammolliva,o le disperdeva. Il nostro nazionale Governo deve accenderle,corroborarle,riunirle. L'antica civiltà si unifichi colla nuova ;le gloriose tradizioni del passato sieno agguagliate dalle virili opere del presente, e il sentirsi Toscani ci faccia degni e fermissimamente risoluti ad essere Italiani. I cuori si purifichino con la religione, le menti si illuminino con la scienza,le destre si fortifichino con le armi. La virtù,il senno,la ricchezza,il lavoro tutto cospiri a farci intrepidi ne' travagli prodighi dell'opera e della vita,prudenti negli uffizi,saggi nei consigli,e soprattutto fortissimi a respingere i desideri intempestivi,aspettando con la prima virtù cittadina con la tranquillità incrollabile in mezzo ai pericoli,il compimento dell'alto destino serbato solo ai Popoli che sanno fare e patire cose forti. Sebbene cure principali del Governo debbano essere il costante mantenimento dell'ordine e l'efficace cooperazione alla Guerra dell'Indipendenza,niun altra parte della buona amministrazione sarà da me negletta… Dal Ministero dell'Interno Lì 12 Maggio 1859 Il Ministro dell'Interno BETTINO RICASOLI" (FINE PARTE PRIMA) (Affari generali del Governo dell'Elba 1859-1860.Doc 15-100.Circolari da 1 a 42.Circolare n 11.Archivio storico comune Portoferraio) 1)Bettino Ricasoli(1809-1880). All'interno del Governo Provvisorio Toscano Ricasoli con Salvagnoli rappresenta la corrente che tende alla immediata fusione col Piemonte mentre Ridolfi e Poggi sostengono una linea autonomistica dello stato toscano . 2) Carlo Boncompagni è stato nominato dal re Vittorio Emanuele II commissario straordinario della Toscana. Dalla Toscana il 27 aprile 1859 il granduca Leopoldo II è fuggito e il governo provvisorio toscano si è insediato il 28 aprile. Il giorno 11 maggio 1859 Boncompagni forma un gabinetto di governo costituito da personaggi locali toscani tra i quali Bettino Ricasoli è ministro dell'interno.
Marcello Camici [EMAIL]mcamici@tiscali.it[/EMAIL]
[COLOR=darkblue][SIZE=4]ASSEGNATA LA 19a TARGA LIONS AL PITTORE LUCIANO REGOLI
Cerimonia al Centro de Laugier col patrocinio del Comune di Portoferraio [/SIZE] [/COLOR]
Regoli: antico cavaliere in lotta contro la pittura in voga per trasmettere ai nuovi artisti le tecniche del passato e la gloria dell’arte italiana.
Il LIONS CLUB ISOLA D’ELBA istituisce un riconoscimento denominato “TARGA LIONS”, da assegnare annualmente ad una persona legata all’Isola d’Elba per motivi di nascita o legame parentale, dimora o attività lavorativa od anche per un legame affettivo, che, per meriti personali nel campo del lavoro, della cultura, dello sport e del civismo, abbia diffuso ed onorato il nome dell’Elba, oppure ad una persona che, nei settori indicati, abbia comunque recato fama ed abbia valorizzato l’Elba stessa.
Così recita il primo articolo del regolamento per l’assegnazione della Targa Lions che il Lions Club Isola d’Elba conferisce solo in quegli anni in cui viene individuato il soggetto degno del riconoscimento.
Il Maestro Luciano Regoli, individuato dal Club e valutato da apposito comitato in seno al sodalizio stesso, è stato per quest’anno sociale giudicato meritevole sotto tutti gli aspetti del prestigioso riconoscimento.
La cerimonia della consegna si è tenuta, col patrocinio del Comune di Portoferraio rappresentato per l’occasione dal vicesindaco Roberto Marini, al Centro Congressi De Laugier nel pomeriggio di venerdì 10 giugno alla presenza di un folto pubblico fra cui molti appassionati di pittura, d’arte e di cultura in genere, in una sala in cui erano esposte le opere degli allievi della Scuola di Valle di Lazzaro.
L’introduzione del presidente del Club Antonella Giuzio, che ha puntualizzato come l’evento vada collocato nel service distrettuale rivolto ai giovani e distinto dall’acronimo PRO.DI.GI., è stata seguita dall’intervento dello storico, produttore e regista cinematografico Ascanio Guerriero che ha descritto Regoli come una sorta di antico cavaliere che, in lotta contro i tipi di pittura in voga, vuol far riemergere le tecniche del passato, gloria dell’arte italiana in procinto di andar perdute, per trasmetterle alle generazioni di nuovi artisti. Questo è il senso, come afferma Guerriero, della Scuola di Valle di Lazzaro al cui fondatore, come elbani, dobbiamo essere grati.
È seguito l’intervento del lions Luigi Maroni che, nel ruolo di presidente del comitato Targa Lions, egli stesso allievo del Maetsro e presente con un proprio dipinto, ha svolto una sintetica biografia del Maestro dagli inizi della carriera nel 1973, proseguita soprattutto in ritrattistica in vari paesi fra cui Brasile, Gran Bretagna, Svizzera, Egitto (ritratto di Mubarak), Francia, Montecarlo, per svilupparsi quindi con opere di grande valore come la Deposizione di Gesù ammirabile nel Duomo di Portoferraio, lo Sbarco di Napoleone conservato nella Pinacoteca Foresiana, la Svestizione del Papa donata nel 2015 all’attuale Santo Padre nel corso di un’udienza in Vaticano. A conclusione Maroni ha dato lettura della motivazione per il conferimento della Traga nella quale la pittura di Regoli è descritta come intellettuale, interessata a temi di vita, di morte, di spiritualità e per la quale l’Elba deve molto a questo suo ambasciatore nel mondo.
Luciano Regoli, nel suo intervento di ringraziamento per l’onorificenza ricevuta, brevemente raccontate le vicende della Scuola, nata 25 anni fa quasi caso in un rudere di Valle di Lazzaro con l’avvicinamento di alcuni giovani intenzionati ad apprendere l’arte del dipingere, ha sottolineato l’importanza di riallacciare i fili con la nostra storia e con l’arte italiana attraverso l’insegnamento del dipinto, attività quasi scomparsa fra i nostri artisti, ma che addirittura in un’accademia di Firenze è condotta da pittori americani.
A conclusione il presidente Antonella Giuzio, nel consegnare all’artista la Targa e descrivendone le caratteristiche, ha fatto rilevare come l’oggetto in se stesso acquisisca in questo caso un particolare valore in quanto trattasi di fusione in bronzo, opera del lion prof. Giancarlo Castelvecchi, recentemente scomparso e ben conosciuto da Regoli.