Ma si può sapere come mai la sera-notte via italia è sempre al buio? rincasando ho trovato una giovane ragazzina che mi ha fatto strada col telefonino mentre si dirigeva alla festa al bar del cavatore. inoltrarsi in questa via è davvero inquietante e molto pericoloso sia perché non vedi niente sia perché essendo totalmente al buio non sai in chi incappare visto che è frequentata da loschi individui. per favore riabilitate le illuminazioni o da qui in avanti ne farò a meno. fatelo al più presto. grazie
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[COLOR=orangered][SIZE=5]LUNEDÌ 14 NOVEMBRE LO SPETTACOLO DELLA SUPERLUNA [/SIZE] [/COLOR]
Nella notte tra lunedì 14 e martedì 15 novembre si avrà la luna piena più grande e luminosa degli ultimi 68 anni e che non avrà eguali fino al 2034
Quella in programma per domani notte è una luna piena particolare, detta Super, perché coincide anche con il suo passaggio alla distanza minima dalla Terra. Un fenomeno non raro, nel 2016 ne sono previste 3, ma questa volta raggiunge il suo massimo, la più 'super' in quasi 100 anni. “Il diametro apparente della Luna sarà il 14% più grande di quello di una luna piena 'normale' - dicono gli esperti - e il 30% più luminosa del normale. Questo perché avremo la luna piena quasi perfettamente in perigeo, ossia nel punto più vicino alla Terra”.
Almeno la domenica lasciaci in pace per favore
Anche il SIgnore il settimo giorno si riposò.
Oggiu'
Sono d'accordo con chi propone un ticket per visitare il castello del Volterraio. Del resto anche all'estero questo tipo di visite sono possibili previo pagamento che serve prevalentemente per il mantenimento stesso degli immobili. Va anche detto che quando si visita un sito sia esso archeologico, storico o musei, si fa di solito una volta nella vita, per cui montare una polemica per soli venti euro che oltretutto contribuisce a lasciare ai posteri un bene che rappresenta la nostra storia, lo trovo totalmente fuori luogo.
Paolino l'arrotino-
[COLOR=darkblue][SIZE=5]Circa un anno fa, i giornali titolavano: CONVEGNO SULLA SALUTE DEL MARE, arriva l’Onorevole Silvia Velo. [/SIZE] [/COLOR]
Infatti il 23 ottobre 2015, a Portoferraio venne inaugurato il relativo congresso a cui parteciparono noti personaggi che intervennero con le Loro filastrocche ambientali. La sintesi dei Loro discorsi, profondi come il mare, era fondata nel preservare le diversità e la vitalità del mare, compreso il fondo marino, mantenendolo sano, pulito e produttivo, oppure: nella custodia e nella cura della biodiversità marina e costiera, ma possono anche essere da stimolo per la crescita e lo sviluppo di un’economia locale responsabile e sostenibile”.Il congresso terminò come al solito e cioè a tarallucci e vino.
Il giorno del congresso, il porto di Portoferraio, si presentava in condizioni peggiori di quelle che mostro nelle foto scattate questa mattina. In quella occasione mi proposi con un articolo che oltre ad illustrare la deprecabile situazione del mare, invitava l’On. Silvia Velo e gli Ospiti, dopo aver terminato il congresso, ad un sopralluogo al Porto per rendersi conto della reale situazione in cui viviamo e che perdura da 50 anni e nessuno mai dei Responsabili ha eseguito azioni degne di nota. Ho anche inviato il documento all’Onorevole, ma non ho avuto risposte e nessuno è venuto al Porto per fare una verifica.
E’ passato un anno da quel “ congresso “e come potete constatare, la situazione è rimasta identica come sempre. Sulla superficie dell’acqua, vagano oltre i relitti lignei, una massa di microplastiche rese in queste condizioni dall’ effetto di processi di ripetute centrifugazioni e disgregamento che avvengono nell’ attraversamento fognario che avviene di vasca in vasca. Questi materiali che in barba alle Leggi vengono gettati in mare, oltretutto sono di natura tossica e li possiamo trovare lungo tutti i litorali dell’Isola.
Paghiamo ogni anno milioni di Euro per mantenere questi “ SANTONI “, per avere poi come risultato, solo ed esclusivamente delle vere supercazzoleprematurate con la pummarolaincoppa.
Giancarlo Amore
Non hai perso, comunque fosse andata avevi già vinto e non occorrono eserciti per la partenza, essi si formano lungo il cammino.
Ti auguro ogni bene e qualche soddisfazione.
Grazie.
Gentile Semeraro, condivido appieno ciò che hai scritto a proposito della nostra Costituzione. Non so se lo hai già fatto, ma qualora non lo fosse, ti invito a leggere due libri a proposito delle immani tragedie vissute dai nostri nonni e padri per arrivare a quello che oggi è la nostra democrazia. Il primo è " La guerra de nostri padri" di Aldo Cazzullo, prima guerra mondiale, il secondo è Il sergente nella neve, seconda guerra mondiale di Mario Rigoni Stern. Detto questo, mi vorrei soffermare su alcuni articoli della Costituzione. Devo ammettere però che a distanza di poco meno di 70 anni, qualche cosa non mi torna.
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il DIRITTO AL LAVORO e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Art. 32.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale DIRITTO DELL'INDIVIDUO e interesse della collettività, e garantisce CURE GRATUITE AGLI INDIGENTI.
Art 34
La scuola è aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita PER ALMENO OTTO ANNI, E' OBBLIGATORIA E GRATUITA.
Art 36
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia UNA ESISTENZA LIBERA E DIGNITOSA.
Art 37
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, LE STESSE RETRIBUZIONI CHE SPETTANO AL LAVORATORE.
Art. 38.
Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere HA DIRITTO AL MANTENIMENTO E ALL'ASSISTENZA SOCIALE.
Un saluto da Paolino l'arrotino-
[COLOR=darkred][SIZE=4]LA COSTITUZIONE E' DOCUMENTO UNITARIO ED E' LA BASE DELLA CONVIVENZA CIVILE. [/SIZE] [/COLOR]
Scrive Piero Calamandrei:
Quanto sangue, quanto dolore per arrivare a questa Costituzione! Dietro ogni articolo di questa Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, cha hanno dato la vita perché libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta. Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, è un testamento, è un testamento di centomila morti.
Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove fuorno impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione.
C'e chi vota SI, poi ci sono quelli che votano NO, altri che andranno al mare, molti che sono ancora indecisi, mentre da giorni su tutti i media e i talk show non si parla d'altro. In tutto questo bailamme, chi avrà ragione? Io mi sono fatto una opinione, e a tal proposito vorrei citare una frase di Otto Von Bismarck, già primo ministro della Prussia dal 1862 al 1890.
Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia.
Paolino l'arrotino-
Cari amici Riesi, ognuno è artefice del proprio destino. Troppo facile sognare o pretendere che una persona sola faccia la rivoluzione, dietro serve l'esercito. Per questo se davvero amate Rio e non la polemica o satira fine a se stessa, sarà bene e meglio come dice il Papa, costruiate ponti e non muri, trovando punti di unione per creare una alternativa.
Alternativa senza delega, mettendoci l'impegno e la faccia. Con il sacrificio i risultati verranno, a guadagnarci saranno i Riesi, tutti, ad iniziare dai giovani, ma e ripeto ma, serve un salto culturale, passare dalla polemica all'azione.
Il mio caro "Amico" Renzo ci ha provato..... purtroppo lo ripeto, dietro serve l'esercito.
Non è mai troppo tardi per fare la cosa giusta.
Antonio
Vorrei rivolgermi a quel tizio che si nasconde sotto un altro nome uno di rio ti voglio dire che sei un uomo senza palle come si suol dire sei un vigliacco e prima di giudicare gli altri guardati allo specchio l
[COLOR=darkblue][SIZE=4]SQUADRA FEMMINILE UNDER 16- [/SIZE] [/COLOR]
SAN GIOVANNI VALDARNO 68
PALL. ELBA REKORD 27
Dopo la facile vittoria a Pietrasanta della scorsa settimana , arriva la sconfitta in trasferta contro le prime in classifica .
La prima frazione è stata molto equilibrata , le padrone di casa sono apparse forti ma non irresistibili , i nostri contropiede hanno prodotto 10 punti e la difesa è riuscita a contenere il passivo entro le 11 lunghezze . E’ iniziata bene anche la seconda frazione ma, con l’uscita dal campo di Barberio per un piccolo infortunio , la squadra si è progressivamente disunita lasciando il campo alle più esperte avversarie . Il terzo e quarto tempino sono da dimenticare , le ragazze sono calate atleticamente e le padrone di casa hanno vinto meritatamente con un risultato che, viste le differenze tecniche, appare anche troppo severo.
Il Tabellino :
Posini A , Barberio A , Caironi R , Vai A, Gatti A 4 , Filippini F 10 , Gatti I 6, Piacentini M, Marinari G 2, Furnari C 5 .
Niente di grave , domenica alle 15.00 , al “Pala Cecchini” di Portoferraio siamo pronti per la riscossa contro il Figline Valdarno
Venite a sostenerci !
[COLOR=darkred][SIZE=4]L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860)
LA BANDIERA ITALIANA NEGLI UFFICI PUBBLICI DELL’ELBA. [/SIZE] [/COLOR]
Dopo che con decreto emanato nel dì 11 maggio 1859 il Governo della Toscana ha ordinato che tanto per l’esercito quanto per la marina da guerra e mercantile l’unica bandiera dello stato sarà da qui innanzi la bandiera tricolore italiana,il 29 maggio 1859 ,dal governatore dell’Elba arrivano al gonfaloniere di Portoferraio ordini su come procedere ad esporre la bandiera tricolore.
Sono norme interessanti da leggere perché molte ancor oggi sono vigenti.
“Governo civile e militare dell’Elba
Al Sig. Gonfaloniere di Portoferraio
Ill.mo Signore
Con circolare del 28 Aprile decorso venne ordinato che fossero tolti gli stemmi Granducali dalle Fabbriche che se ne trovano corredate. Premendo adesso che sia supplito in altro modo,il Ministero dell’Interno ha ( ) necessario distinguere le Fabbriche in due categorie ,cioè quelle che hanno Uffizi di risultanza Governativa;quelle in cui hanno sede gli Uffizi direttamente Comunali.
Le Fabbriche della 1° Classe debbonsi pure distinguere in quelle in cui ha sede il Governo superiore locale e nelle altre in cui sta un Uffizio qualunque.
A queste fabbriche senza distinzione dovrà apporsi sull’ingresso principale la denominazione dell’Uffizio che vi ha stanza; ma quelle che servono al Governo Superiore Locale vi si terrà inoltre la Bandiera Italiana.
Rispetto poi alla fabbriche ove ha sede l’Uffizio Municipale si approva lo Stemma delle rispettive Comunità con la iscrizione del nome della Comunità stessa e anche vi si terrà la Bandiera Italiana,con facoltà bensì di non tenerla salvo nei giorni di solenni Commemorazioni religiose o politiche.
L’asse della bandiera da apporsi nell’uno e o nell’altro caso deve essere dipinto coi tre colori nazionali e dovrà nel secondo caso resta fissa al suo posto per modo da non esserne mai remossa.
Analogamente a queste norme la prego a dare in proposito istruzioni occorrenti rispetto agli Uffizi che la riguardano e passo a ripetermi con ossequio.
DI VS Ill.ma
Lì 29 Maggio 1859 Dev.mo Serv.re
Fineschi”
( Corrispondenza ministeriale del Governatore anni 1856,1857,1858,1859. Anno 1859.Archivio storico comune di Portoferraio)
Fineschi è il cognome del governatore militare e civile dell’Elba.
consente di conoscere da quando all’Elba la bandiera tricolore è iniziata a sventolare negli uffici pubblici.
Marcello Camici mcamici@tiscali.it
Per riese equidistante
Poiché mi attribuisci il messaggio a firma “Riese Sincero”per il fatto che le iniziali combaciano con le mie, ti rassicuro. Non sono io l'estensore. Non so a chi ti riferisci con i “soliti noti”, io se ho da dire qualcosa a qualcuno faccio nome e cognome, senza alcuna reverenza per chicchessia.
E non celebro il Portello, ne sono un forte critico.
Non nutro astio per nessuno, non potrei, tanto meno per Renzo Galli. Grande rispetto, ma con facoltà di critica, a viso aperto ed eretto.
Detto questo, è vero, ho perso, in politica si perde e si vince, ma non si può perdersi e noi non ci siamo persi. Questo è stato ampiamente dimostrato.
Mi permetto di portare all'attenzione di 'equidistante' che chi ha perduto veramente molto, troppo, è stato il paese. Anche questo è stato ampiamente dimostrato.
Un saluto affettuoso a Faber, alla Redazione e a tutti i Camminatori di questo prezioso strumento di democrazia partecipata, anche se espressa in forma anonima.
per Riese Equidistante
Mi spiace deluderti ma io non sono quello che tu pensi....mai fatto politica ne pensato di farla !!
Io non provo "astio " per il Sindaco attuale !! quello che denuncio è la pura realtà che ti piaccia o meno !!
Dei Campesi che ci invidiano il Bosi io non l'ho mai detto e non me ne può fregare di meno. Comunque negare che il Bosi non abbia fatto nulla è ridicolo..."domanda un pò ai Cavesi chi gli ha rifatto le spiagge il molo nuovo il lungomare.....?
A Rio ha sempre trovato chi cercava di mettergli il bastone fra le ruote perche i Riesi sono Riesi ...ma nonostante tutto, quello che ha fatto ha fatto ed è visibile .....altro che carta canta !!
Una cosa dovremmo fare Noi Riesi !!
Farci un bel lavaggio di cervello per perdere il nostro stupido orgoglio....( Noi siamo "Duri " )
E nel contempo c'è chi mentre Noi discutiamo fà i suoi buoni affari sulle spalle della comunità Riese ; i soliti noti per intenderci !!
E anche questo non lo si può negare !!
Un caro saluto
[COLOR=darkblue][SIZE=5]“Costituzione Bene Comune – Comitato per la Ragioni del NO” all’Hotel Airone di Portoferraio venerdì 25 novembre alle ore 16.30 [/SIZE] [/COLOR]
La Fondazione della Libertà per il Bene Comune, presieduta dal Sen. Altero Matteoli, che ha dato vita a “Costituzione Bene Comune - Comitato per le Ragioni del NO ”, ha organizzato un convegno che si terrà alle ore 16.30 di venerdì 25 novembre all’Hotel Airone di Portoferraio.
Il comitato, di cui Ruggero Barbetti è Coordinatore per la Regione Toscana, si prefigge di contribuire a spiegare ai cittadini le motivazioni reali di una decisa posizione contro pessime e sbagliate riforme costituzionali che complicano le nostre Istituzioni repubblicane invece di semplificarle. Riforme approvate, tra l’altro, sia con una maggioranza risicata che con tanti voti pervenuti dalle fila dei transfughi dai partiti di minoranza.
Riteniamo che questa sia una riforma pessima, come pessima è l’azione del Governo: la prova referendaria ha anche un indubbio valore politico, poiché attraverso di essa il presidente del Consiglio, il terzo premier consecutivo non eletto dagli italiani, cerca una legittimazione che non merita, visti i fallimenti del suo governo in ogni settore, dall’economia all’occupazione, dalla politica internazionale alla sicurezza dei cittadini fino al contrasto all’immigrazione clandestina.
Le dimissioni di Renzi saranno un atto dovuto: “Io non sono come gli altri: se perdo il referendum, vado a casa”. Era questo il refrain che fino a qualche settimana fa Renzi ha ripetuto ossessivamente agli italiani. Essendosi accorto che il rischio di perdere il referendum è concreto, si è rimangiato la parola data. Ma gli italiani il 4 dicembre non si faranno ingannare da questo presidente del Consiglio che agisce a seconda delle sue convenienze che mutano nel tempo. Palazzo Chigi e il governo del Paese sono una cosa seria e Renzi non ha la credibilità per guidarli. Se vince il no, le sue dimissioni sono un atto dovuto. Renzi e i suoi ricatti non possono essere un ostacolo per la Nazione e la soluzione per concludere positivamente la legislatura, anche con l'approvazione di una nuova legge elettorale, si troverà agevolmente.
Dopo "la vittoria del no" occorrerà dare vita ad una nuova e condivisa fase costituente per una riforma che realizzi alcuni obbiettivi fondamentali: elezione diretta del Capo dello Stato, riduzione del numero dei parlamentari e del loro costo, un vero federalismo legato ad una profonda riforma delle Regioni, istituzione del vincolo di mandato. L’obiettivo è quello di proporre un'alternativa credibile alla riforma di Renzi, mal scritta e pericolosa per la democrazia, ma anche un’alternativa di governo in grado di assicurare la stabilità e che sia all'altezza delle esigenze del Paese in uno scenario mondiale che si fa sempre più preoccupante.
Tutti gli elbani sono invitati a partecipare all’evento.
Ruggero Barbetti
[COLOR=darkred][SIZE=5]PUBBLICATO IL BANDO PER IL CONCORSO DI IDEE PER IL PORTO [/SIZE] [/COLOR]
L'accordo con l'Ordine degli Architetti. 60 giorni il termine per partecipare.
Il comune di Marciana Marina ha pubblicato venerdì 11 novembre sul proprio sito internet il bando relativo al concorso di idee per la riqualificazione del porto e del lungomare del paese, iniziativa che va ad inserirsi in modo complementare al piano del porto già approvato nei mesi scorsi.
Soddisfatto Andrea Ciumei, Sindaco di Marciana Marina che di tale concorso è il promotore “Credo molto in quest’opera – afferma – che sono certo andrà a portare beneficio sia dal punto di vista del turismo, nostra prima fonte di guadagno, che dal punto di vista dell’ utilizzo degli spazi da parte della popolazione residente. E’ assolutamente mio interesse – continua il Sindaco – fare in modo che il piano portuale si inserisca in modo armonico nel paesaggio caratteristico del nostro paese in modo da valorizzarne ed esaltarne la tipicità. Da qui – conclude – è nata l’idea del concorso di idee, realizzato grazie all’accordo con l’Ordine degli Architetti della Provincia di Livorno, che ringrazio per l’opportunità: l’apporto di professionisti del paesaggio e della bellezza, quali sono gli architetti, non potrà che dare frutti importanti.”
Felice del lavoro svolto anche l’arch. Daniele Menichini, presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Livorno, che ha contribuito alla stesura del bando: “Abbiamo accolto con grande entusiasmo la proposta di Ciumei – afferma – perché riteniamo importante che le amministrazioni locali si dotino di strumenti cosi’ qualificanti come il concorso di idee quando vanno a realizzare opere strutturali fondamentali. Quindi in soli due mesi e mezzo dalla sottoscrizione del protocollo di intesa abbiamo provveduto a stendere un bando di gara che rappresenta di per sè garanzia di trasparenza, qualità e professionalità. La riqualificazione del porto e del lungomare di Marciana Marina – prosegue Menichini – è un progetto di waterfront delicato e qualificato, che mira a rendere più fruibili gli spazi sia per i residenti che per i turisti. Senza entrare nel merito della polemica politica che non mi riguarda, da professionista voglio specificare che l’apporto di questo concorso di idee non è di mero maquillage, come ha insinuato qualcuno, bensì si tratta di un lavoro sostanziale di valorizzazione paesaggistica che andrà di pari passo con la parte urbanistica.”
Il bando resterà pubblicato sul sito per 60 giorni, termine utile per partecipare.
“Come amministrazione comunale – conclude Ciumei – ci impegneremo a promuovere il bando su siti e riviste specializzati, nonché sui principali canali social. Inoltre nelle prossime settimane studieremo una serie di iniziative che, anche grazie all’apporto del digitale, permettano la condivisione di atti e contenuti relativi al progetto del porto. Gli obiettivi sono quattro e li centreremo tutti: realizzare un’opera straordinaria, far si’ che sia patrimonio di tutti, far conoscere Marciana Marina anche all’estero e valorizzare, dove possibile, le nostre meravigliose giovani professionalità elbane. “
Per il bando :
[URL]http://82.190.201.77/albopretorio/albopretorio/Main.do?id=42426&MVPG=AmvAlboDettaglio[/URL]
Le iniziali di Riese Sincero mi ricordano un paesano che ha perso sonoramente la tornata elettorale contro Paola Mancuso e poi, contro il Galli, ha perduto prima di cominciare. Posso capire il suo Astio nei confronti del Galli e della sua Amministrazione ma da qui a dire che hanno ragione i campesi ad invidiarci il Bosi, ce ne corre. Se il Bosi sottosegretario ha rifatto piazze e piazzette, il Bosi senatore, quello dei secondi 5 anni ha lasciato molto a desiderare e comunque l'intero decennio Bosi non ha cambiato di una virgola le sorti di Rio Marina che era ed è rimasto paese di serie C. Carta canta.