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113253 messaggi.
franco da franco pubblicato il 21 Novembre 2016 alle 12:58
x migranti visto che la notizia è top secret come hai fatto ad averla? fai parte dei servizi segreti?
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l'INDISCRETO CAMPESE da l'INDISCRETO CAMPESE pubblicato il 21 Novembre 2016 alle 11:30
A Campo fervono i preparativi per la nuova campagna elettorale e dopo l'uscita sui giornali on-line e carta stampata con i nomi dei soliti noti, si cercano alleanze. L'uscita in anticipo (anche sul PD) dell'ex velocissimo sindaco campese, al secolo Lambardi, ha spiazzato una gran parte della sinistra che a questo punto non sa dove guardarsi ma che invece si compatterà (come sempre) alla fine andando a votare il candidato della sinistra. Non solo, ha spiazzato pure la candidata Donna della sinistra che si era offerta indicando 3 punti fermi del Suo futuro consiglio... Veniamo agli altri, ci fa un po' sorridere la ricandidatura del Dott. Segnini che, essendo stato strapazzato alle ultime elezioni, crediamo non abbia più alcuna possibilità di vittoria, i campesi non perdonano. Esistono poi altri 2 soggetti che per gli stessi versi appaiono sullo stesso livello, parlo del sig. Dini e del sig. Landi. E' difficile esprimersi su entrambi, il primo lo conoscono tutti per la sua irruenza ed il voler gestire una pubblica amministrazione come si gestisce una società privata... difficile cambiare atteggiamento, razza becchi gialli. Anche per il secondo la stessa cosa, lo conoscono già tutti, i campesi si sono già espressi nel 2004 non votandolo, ma il coriaceo Enfant Prodige, non contento del ventennio del babbo, non demorde e ci riprova. Ha già assoldato una parte di rinnovamento campese (se non sbaglio i vecchi amici del babbo) con il bravo se pur trombato sig. galli e poi un certo geom. (di cui non ricordiamo il nome) vecchia conoscenza del campese, insomma il solito vecchio che avanza, vedremo cosa saprà fare. Non solo, non vogliamo approfondire sulle nuove idee politiche ma ci dicono dalla regia che qualcosa non va... per il verso giusto... Speriamo bene, che l'inverno porti consiglio e che venga fuori veramente qualcosa di nuovo. Ci dicono infatti che ci sono soggetti, ad oggi mai affacciati alla politica campese, che potrebbero riunirsi per scompaginare quegli incontri carbonari in atto oggi, ma pare sia ancora tutto in alto mare... Di tutto ciò siam pronti alla smentita...:-) Speriamo di aver fatto cosa gradita ai campesi nell'aver ricordato chi sono i loro futuri candidati per poter così meglio rielaborare le loro caratteristiche e perché no rileggere i loro curriculum vitae e conoscere meglio il loro valore aggiunto. nell'attesa di ricevere qualche buona notizia per potervela girare vi salutiamo cordialmente Buona settimana a tutti
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referendum ? da referendum ? pubblicato il 21 Novembre 2016 alle 9:53
Caro Paolo Crifini, hai elencato soltanto 5 politici, ma sappiamo che forse è difficile trovare 5 onesti tra le centinaia di migliaia di politici che in Italia vivono soltanto alle spalle dei cittadini. x l'arrotino di Capoliveri, vado spesso in Russia e conosco i Russi meglio di quanto tu possa pensare, la tristezza di quel popolo purtroppo è rimasta anche oggi, basta andare un chilometro fuori delle città e lo vedi subito, nelle città non ti dico: stupri, violenze, rapine, alcolizzati per strada, corruzione peggio che in Italia ecc. non sai quanti russi preferirebbero ritornare indietro! Oggi sono pochissimi i ricchi, pochi i benestanti e tutto il resto vivicchia, vivono come nelle nostre periferie di Milano, Roma ecc, nel terrore di uscire di casa, trovarsi in un parcheggio o nell’ascensore ed essere violentati è oggi cosa normale. Vai a raccontare ai russi cosa ha detto W.Churcill e sicuramente da quella frase cancellano subito l’eccezione ma ti rispondono con un’altra frase di W.Churchill: ogni popolo ha il governo che si merita Quella giovane forza politica (movimento 5 stelle) ha già dimostrato abbastanza che non è da meno degli altri anche prima di governare, figuriamoci se va a mettere le mani in pasta! Ho già sbagliato una volta a dare un voto di protesta votando la Lega quando nacque…. ho contribuito a portare altri ladroni ! No, mi dispiace, ma non andrò più a votare :angry: 🙁
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Pescatore da Pescatore pubblicato il 21 Novembre 2016 alle 8:39
Buongiorno, vorrei rispondere al mio compaesano che si firma "Ciabatta". Mi trovi d'accordo sul comportamento di alcuni (non tutti fortunatamente ) pescatori professionisti, è chiaro che il loro agire alcune volte è deprecabile, distanze dalla costa non rispettate, segnalazioni non a norma e quant'altro , ma questo non consente ne giustifica nessuno a non seguire le normative vigenti, tanto più che il pescato finisce sovente nel mercato illegale. Quindi se il limite è di due nasse per i pescatori sportivi bene ha fatto l'autorità ad intervenire anzi, li inviterei ad un controllo in banchina sulla quantità del pescato (totani) serale o notturno, perché in Italia le leggi sono uguali per tutti ed il mare non è e non deve essere fonte di guadagno per chi non ne ha diritto.
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NAVIGANDO .... da NAVIGANDO .... pubblicato il 21 Novembre 2016 alle 8:17
[COLOR=darkblue][SIZE=4]TRAGHETTO DELLE 6,30 da Portoferraio ....praticamente ." un carro bestiame" [/SIZE] [/COLOR] Praticamente......Una zaccarena .....con 2 motori invece di 1. Gli Elbani sono trattati così.......forse c'è lo meritiamo... Lamberto
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Michelangelo Zecchini da Michelangelo Zecchini pubblicato il 21 Novembre 2016 alle 7:55
[COLOR=darkblue][SIZE=5]DOV' È L'OINOCHOE ETRUSCA DI 2300 ANNI FA? [/SIZE] [/COLOR] Un giornalista di Roma, Alberto Zei, ha chiesto di nuovo a chi di dovere dove sia - e quando potrà ritornare al suo posto - la brocca etrusca a figure rosse, di 2300 anni fa, che non molto tempo fa era esposta (oggi non più) in una vetrina del Museo Archeologico della Linguella. È opportuno precisare che quella oinochoe, figurando nella collezione di Vincenzo Mellini donata formalmente nel 1886 al Comune di Portoferraio, è di proprietà di quest'ultimo, poiché la prima legge di tutela, la quale dispone che tutti i reperti archeologici appartengono allo Stato, è del 1909. Di conseguenza a offrire risposte pubbliche dovrebbero essere sia il Comune di Portoferraio, quale proprietario del manufatto, sia la soprintendenza archeologia di Pisa (quella regionale di Firenze è stata abolita dalla riforma Franceschini) in quanto si tratta di un “bene culturale” tutelato ai sensi dell'art. 10 del decreto legislativo 42/2004, che recita: “1. Sono beni culturali le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lucro, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico.” Continuo a sperare che alla fine prevalga il dovere di chiarezza e di trasparenza verso la comunità. Michelangelo Zecchini
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LA RISPOSTA.. da LA RISPOSTA.. pubblicato il 21 Novembre 2016 alle 7:47
Gentile signore, come già in altre occasioni mi sono espresso per il si al referendum. Come lei saprà sono un sostenitore del M5S e visto che lo stesso si è schierato a favore del no, il mio vuole essere un voto libero da condizionamenti politici e per una mia profonda convinzione dell'utilità di questo referendum. Certo, i dubbi sono molti, ma a mio parere non sono meno per chi si schiera per il no, del resto nei referendum è sempre stato così, anche in occasione del voto sul divorzio negli anni settanta, dove io personalmente votai perché anche il nostro paese si dotasse (contro ogni previsione) di questo strumento, e non ti dico come all'epoca erano considerate le persone che avevano guardato (i fatti lo confermano) un pochino più avanti.... Paolino l'arrotino-
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Case requisite da Case requisite pubblicato il 21 Novembre 2016 alle 5:24
Preparatevi! Ultima follia in progetto del Governo. Case requisite non per le famiglie sfrattate che vivono dentro le auto o per strada, ma per gli immigrati! Scommetto che molti proprietari di seconde case di sinistra, cambieranno partito! "Il governo, in particolare il ministero dell’Interno, sarebbe pronto a varare un decreto che dà alle prefetture la facoltà di requisire le seconde e terze case sfitte per ospitare i migranti che sbarcano in Italia. Un piano ‘top secret’ che non è stato smentito e che scatenerebbe moltissime polemiche Il governo, e in particolare il ministero dell’Interno, sarebbe pronto a varare un decreto urgente che prevede la possibilità da parte delle prefetture di requisire le seconde e terze case sfitte per ospitare i migranti che ogni giorno sbarcano in Italia dalle coste del Nord Africa. Ovviamente nessuno vuole parlare di un tema così delicato, ma l’ipotesi circola insistentemente in ambienti politici. Il Viminale avrebbe preso in considerazione questa possibilitá clamorosa non sapendo più dove ospitare i migranti. E’ evidente che una mossa del genere scatenerebbe moltissime polemiche ed ecco perché il piano sarebbe rigorosamente ‘top secret’."
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Francesco Semeraro da Francesco Semeraro pubblicato il 21 Novembre 2016 alle 5:09
[COLOR=darkred][SIZE=4]DIAMO LOGICA AI SERVIZI ESSENZIALI.. [/SIZE] [/COLOR] Non è una visione campanilistica ma una logica di appropriatezza che la politica chiacchiericca non riesce o non vuole intercettare. Giusto che sia stato Capoliveri il Comune guida della GAT (Gestione Associata del Turismo) che per merito della preparazione politica e capacità caratteriali del suo Sindaco, ha dato i natali a questo "Ente" nato con finalità di programmazione turistica, di protezione e manutenzione dei servizi e dei siti sensibili e utili al turismo in genere. La GAT è nata in sordina e con una certa diffidenza che alcuni attribuisco ai poteri forti isolani ma oggi, dopo le dimissioni del sindaco Barbetti, la GAT è diventata l'oggetto di disputa con 2 Comuni che se la contendono anche se un terzo fa capolino. Tra i due contendenti Rio Elba è favorita perché "benedetta" dalla maggioranza dei Sindaci Elbani che a mio giudizio rifiutano Portoferraio per la sola ragione di non voler concedere al Sindaco Ferrari nessun ente o incarico comprensoriale. Analizzando le varie opportunità, le difficoltà nel gestire sia in entrata sia in uscita i flussi turistici e il personale comunale che può impiegare per un progetto così importante e articolato per la nostra isola, lo può svolgere solo un Comune come Portoferraio che ha una larga rappresentatività territoriale e urbanistica e che può impiegare molti mezzi e risorse umane per gestire anche lo sforzo di capofila della GAT. Cose che due piccoli paesi come Rio Elba e Rio Marina non potrebbero reggere perchè esigerebbe uno sforzo troppo grande e oneroso di tempo e personale che non hanno. Oltre alle dimensioni territoriali e organizzative che può mettere in campo Portoferraio per gestire un servizio così impegnativo e delicato quale è la GAT, mi preme ricordare che l'attuale Sindaco, Mario Ferrari, è un profondo conoscitore dello scoglio e delle sue dinamicità. Francesco Semeraro.
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Vota si serve alla salute da Vota si serve alla salute pubblicato il 20 Novembre 2016 alle 20:48
Caro Piero Lei confonde i nickname Le miei risposte in merito alla lingua inglese e alle banche in fuga da Londra sono in archivio e dicono il contrario di quello che lei sostiene Contrariamente alle ultime due risposte elettorali,inglese e americana, stavolta in caso di vittoria del no il nostro sistema bancario già molto compromesso farà fatica a non passare da un bail in pesantissimo. Spero di non essere in condizione di dirle ...visto avevo ragione! Voti si anche per i suoi figli e i suoi nipoti Grazie,anche da parte dei miei.
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il referendum corre sul web da il referendum corre sul web pubblicato il 20 Novembre 2016 alle 18:29
Caro Web, tutte le opinioni sono rispettabili ma la Sua previsione è in netto contrasto con la recente, analoga esperienza brexit dove il regno unito doveva uscirne disastrato e invece la sua economia ha preso il volo e quella Trump dove doveva verificarsi una catastrofe nucleare e invece il dollaro è arrivato quasi alla parità con l’euro e tutto procede per il meglio (o almeno - con riferimento a Hillary - per il meno peggio) malgrado le Cassandre internazionali (come Lei) avessero previsto disastri epocali. Stia sereno caro Web, se vince il NO, non solo non succede niente di negativo, ma al contrario ne avremo solo vantaggi. Soprattutto avremo evitato che una manica di farabutti potesse distruggere la costituzione privandoci dei nostri sacrosanti diritti di scelta elettorale mentendo spudoratamente sulle conseguenze di modifiche devastanti, controproducenti e comunque peggiorative più la porcata di estendere l’immunità ai delinquenti della loro cricca invece di abolirla del tutto. Le riforme servono a migliorare la situazione (e se conseguono questo scopo ben vengano perché ne abbiamo effettivamente bisogno) non a peggiorarla e se ciò si verifica, come nel caso in questione, vanno respinte senza se e senza ma. Cosa succederà dopo? Forse la situazione attuale non migliorerà perché il Gattopardo insegna che i politici faranno di tutto per cambiare affinchè tutto rimanga come prima, ma almeno avremo salvato il salvabile e avremo avuto la soddisfazione di levarci dalle palle un pifferaio campione di falsità e di presa per i fondelli (non che i precedenti non lo fossero, ma questo è veramente il top) nonché un ineguagliabile leccapiedi dei poteri mafiosi al cui confronto Andreotti era un’illibata verginella. In ogni caso al prossimo cambio di governo Re Mattarella pronuncerà il suo discorso di circostanza e tutti cornuti e mazziati come vuole la prassi ormai da tempo consolidata. In via del tutto riservata, Le anticipo il testo: Er Re cominciò: signori deputati! Credo che su per giù sarete tutti mezzi somari e mezzi farabbutti come quell’antri che ce so’ già stati, ma ormai se sète e basta la parola, la volontà der popolo è una sola! Conosco bene le vijaccherie ch’avete fatto pe’ avè sto posto e tutte quel’idee che v’hanno imposto le banche, le parrocchie e l’osterie… ma ormai ce sète e, bene o male, rispecchiate er pensiero nazzionale. P.S. per il signor Paolo Crifini (mi scuso per il lapsus): per coerenza con il discorso di Re Mattarella condivido il Suo ultimo intervento, specialmente per quanto riguarda il circostanziato elenco delle benemerenze di cui godono i ‘cialtroni’ della nostra ineffabile ‘casta’ (che dovrebbe piuttosto chiamarsi mignotta), però mi permetta il benevolo consiglio di rivedere la Sua posizione che non farebbe altro che rischiare di peggiorare il detestabile status quo azzerando qualsiasi speranza - per quanto remota - di miglioramento e magari anche, per inciso, di rivedere quella delle h davanti alle o (non per pignoleria ma per dare a ciascuno il suo, come impone la norma giuridica, sia in politica che in grammatica...). Per concludere il nostro civile scambio di opinioni, mi permetta infine di aggiungere, tanto per restare in tema poetico, che se vince il sì (grazie anche agli astensionisti come Lei che s’illudono di dare con ciò una lezione a tutto il marciume politico dimenticando che, non esistendo il quorum, otterranno l’effetto contrario) Questo vò di’ che l’ommini so’ pronti a crede a tutto quello che je dichi e a qualunque fregnaccia j’aricconti. Se invece vince il no, non è detto che Renzi non si debba schiodare dalla poltrona (abusiva) a furor di popolo e si potrebbe dare il caso che arrivi qualcun’altro meno ladro e distruttivo, per esempio un assassino per un involontario incidente stradale…(la gente passa la vita ad ammazzare il tempo e il tempo ad ammazzare la gente: come si sta bene fra assassini!)
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Voteranno No al referendum ? da Voteranno No al referendum ? pubblicato il 20 Novembre 2016 alle 16:18
Disco verde, invece, all'emendamento ribattezzato 'Airbnb', che prevede un Registro unico nazionale per i privati che offrono ospitalità nel loro appartamento per un breve periodo, con il pagamento della cedolare secca al 21%. Prelievi sul conto corrente: ecco cosa cambia con i nuovi limiti chi preleva dal proprio conto corrente più di mille euro al giorno in contanti o 5mila euro in un mese potrà subire un accertamento fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate se non saprà giustificare la destinazione di tali somme di denaro. Ma in realtà nasconde un pericolo ben più grave, proprio perché si basa sulle presunzioni utilizzate dagli Uffici fiscali durante i controlli bancari. Infatti se i prelievi dal conto venissero considerati ricavi non giustificati, il contribuente potrebbe trovarsi senza saperlo con le spalle al muro nel caso in cui scattassero delle indagini bancarie. Spetterà a lui infatti l’onere della prova contraria, dovendo dimostrare attraverso una documentazione oggettiva come tali soldi sono stati spesi e chi ne era il soggetto destinatario, riuscendo cosi a giustificare la natura e la finalità del prelievo. Vale per tutti, imprenditori, dipendenti, privati cittadini
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la ciabatta da la ciabatta pubblicato il 20 Novembre 2016 alle 16:11
Abbiamo appreso dai giornali che la Guardia costiera ha eseguito una brillante operazione contro i pescatori di frodo con il sequestro di sette nasse a Rio Marina! Qualche pescatore vecchio stampo ,magari in ristrettezze economiche ,non per sua colpa,cercava di arrotondare il bilancio con qualche rara cattura,quale mai strumenti di distruzione della fauna marina! Ma possibile che questi solerti guardiani del mare non incappano mai nella distesa di nasse che vengono deposte in mare dai così detti professionisti,circa 2000(Duemila ) a barca su tre ordini di profondità che hanno portato alla distruzione di tutti polpi della costa est elbana? Anche queste sono prive di numero di identificazione, non hanno luci di segnalazioni, e alcune palamitare a galla segnalate con una misera stagnata, roba da rimanerci dentro! E ma questi sono professionisti.......Bravi...Bravi
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Paolo Crifini da Paolo Crifini pubblicato il 20 Novembre 2016 alle 11:41
Buon giorno a tutti, vorrei chiarire alcuni dati a Piero di Campo e Paolino l’arrotino. In primo luogo io mi chiamo Crifini e non Crispini . E’ da quasi cinquantanni che voto, senza mai mancare alle urne cercando a di individuare il male minore. Analizzando la riforma devo dire che per i cittadini cambia veramente poco se vince il si o il no, un lieve miglioramento, si avrà con il si, ma e talmente lieve che se ne può fare a meno. C’è un proverbio che dice: “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei” quindi personalmente o guardato i leader che cercano di convincerci per uno schieramento ho l’altro, guardiamoli insieme: Per il si gli esempi migliori: Matteo Renzi Indagato è sotto processo dalla Corte dei Conti per danno erariale. Dennis Verdini Condannato e indagato molte volte, Corruzione, P3, ecc Angelino Alfano Indagato per Abuso d’Ufficio, trasferimento un Prefetto di Enna. Le cosche ringraziano. Per il no gli esempi migliori: Silvio Berlusconi Dei suoi reati e piena la cronaca ad elencarli tutti, Fabrizio non mi da lo spazio utile. Matteo Salvini Indagato per vilipendio, per più fidanzate assunte alla regione Lombardia. Beppe Grillo “il moralizzatore” Condannato per omicidio plurimo colposo, Abuso edilizia, per varie diffamazioni fra cui Rita Levi Montalcini nostro premio nobel. Inoltre (nonostante i suoi 4 milioni di Euro di utili all’anno) con uno stratagemma fiscale ha messo interamente a carico dell’USL dell’Aria Vasta della Romagna, suo figlio di primo letto (portatore di Handicap) Questo è il nuovo che avanza. Per concludere non voglio essere affiancato a nessuno dei sopra citati, perciò gli dirò: non vi voglio non recandomi alle urne. Per chi li vuole e giusto che vadano a votare. Magari e meglio se vi informate prima su chi sono i vostri eletti (persone che considerate degne) non rischiate di disconoscerli appena mostrano il vero volto . Comunque io parlavo di un protesta tutta elbana con numeri da dramma mondiale, tipo lo 0,05% che lezione a tutti ipolitici nostrani e nazionali. Per chiudere il 4 Dicembre credo saremo la maggioranza degli Italiani a votare a favore dell’Italia, non per questi quattro cialtroni non recandoci alle urne, Per il referendum l’unico voto utile è il non recarsi alle urne tanto se passa la riforma cambia poco se non passa non cambia nulla, Renzi no si dimette di sicuro . Paolo Crifini
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CROCE VERDE da CROCE VERDE pubblicato il 20 Novembre 2016 alle 10:59
Partirà Martedi 22 Novembre alla volta di Portro S. Elpidio un furghone (gentilmente concesso dalla Ditta Nocentini Group) carico di aiuti per la popolazione di quel paese, organizzato dalla P.A. Croce Verde di Portoferraio e grazie all'aiuto di tutta la popolazione elbana che è molto sensibile a tale iniziativa. La P.A. Croce Verde intende ringraziare in particolare l'assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Portoferraio Adonella Anselmi che si è prestata ad organizzare la raccolta presso le scuole di quaderni, penne, libri e tutto il necessario ai bambini di quel paese per la scuola. La Ditta Nocentini per la raccolta di biancheria intima per bambini e derersivi vari, prodotti per igiene personale e altro materiale mancante in quelle zone. Tutti i cittadini che hanno contribuito con generi alimentari, giocattoli, abbigliamento per bambini. Grazie a tutti Il Presidente Paolo Magagnini
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carlo da carlo pubblicato il 20 Novembre 2016 alle 10:10
x disinformato Per la lettera in questione, puoi andare sulla pagina di Facebook a: diversamente sani.
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LA LETTERA DEI PARROCCHIANI da LA LETTERA DEI PARROCCHIANI pubblicato il 20 Novembre 2016 alle 9:50
[COLOR=darkred][SIZE=5] "Prete albergatore". Lettera aperta di 22 parrocchiani [/SIZE] [/COLOR] Porto Azzurro Qualche parrocchiano, forse troppo coinvolto, e qualche ristoratore (probabilmente uno), forse troppo interessato, hanno collegialmente assunto, senza contraddittorio ed argomentando con grandissima fantasia, la difesa d’ufficio nella vicenda giudiziaria che ha puntato i riflettori su don Jarek per ”l’attività alberghiera” intrapresa pare abusivamente nell'ex Istituto S. Vincenzo da circa tre anni e rimasta nell’ombra e nel silenzio grazie a scrupoli religiosi e tanta omertà. Da quelle dichiarazioni sembrerebbe che il Reverendo sia prossimo alla beatificazione, tanto è reclamizzato il suo interesse per gli indigenti, i bambini e l’intera cittadinanza che, con amorevole dedizione, cura, ascolta e aiuta; la verità è invece che gli indigenti non sa neppure chi e dove siano (anzi, pare addirittura che le loro richieste siano state più volte respinte in malo modo), che i bambini li intraveda soltanto il giorno della Prima Comunione e che per le vie del paese lo si adocchi solo per la processione o, al massimo, alla guida del suo fuoristrada! E questo è bene ribadirlo in quanto, come si legge nell'articolo dei “parrocchiani”, il sacerdote sarebbe diventato un punto di riferimento e aggregazione per tutti (quali tutti?). Forse chi ha scritto quelle righe non si riferiva al parroco di Porto Azzurro, il quale anche in occasione dei funerali sembra esigere il passaggio della questua (talvolta persino dai familiari del defunto che poi “cristianamente” accompagna al cimitero standosene comodamente seduto sul carro funebre), che farebbe vendere ad 1,50 euro boccette con l’ “Acqua Benedetta di Monserrato” (forse anche miracolosa, come sosterrebbe l’assidua venditrice di turno) e che in casa lo si trovi solo mezz’ora prima della messa. Altro che fragilità dell’uomo e forza della fede! Nello stesso panegirico parrocchiale si dichiara inoltre che la Confraternita della Misericordia (di ispirazione cattolica!), da ben diciotto anni, riceve gratuitamente ospitalità nell’istituto in questione. Un altro mito da sfatare: la Misericordia, fino alla primavera scorsa, ha sempre pagato le altrui bollette di luce e acqua (spesso molto salate in quanto sembra riferite ai consumi e agli usi di tutto lo stabile, compreso quello “alberghiero estivo”), facendosi inoltre carico delle spese suppletive concernenti lavori dovuti a danni o guasti. E comunque non dimentichiamoci che stiamo parlando di un’associazione di volontariato e di mutuo soccorso: ma probabilmente questi concetti, a qualcuno, sono sconosciuti o ritenuti secondari, tant'è che la Reverenda Misericordia è stata sfrattata dai locali che utilizzava in estate per ospitare i volontari di supporto. Viene dunque spontaneo chiedersi il perché di questo “bel gesto”: per motivi di sicurezza? Per ragioni igienico-sanitare? Perché disturbavano il vicinato? No, niente di tutto ciò, secondo noi, semplicemente per poter affittare anche quei locali con le stesse modalità degli altri. Stessa cosa per l’Associazione Bersaglieri, per qualche anno ospitata gratuitamente in cambio di piccoli lavori, ma sfrattata per una richiesta d’affitto che il Presidente non sarebbe riuscito a pagare (oltre 1500 euro annui); emblematico, comunque, il modo in cui è stato costretto a sgomberare, che di carità cristiana ha ben poco. Come se non bastasse, in questo polo parrocchiale, per un triennio ha trovato ubicazione la biblioteca comunale che pagava, con regolare contratto, un affitto di circa 600 euro al mese (oltre 20.000 euro in tre anni) e persino una scuola di danza, anch’essa sottoposta a locazione (sembrerebbe di 500 euro mensili). E adesso il giro di affari si è allargato anche al Teatrino delle Suore che, ristrutturato di recente dall’Amministrazione Comunale sebbene proprietà della parrocchia, sarebbe stato ceduto in affitto allo stesso Comune per una somma che supera i 600 euro al mese. Non male per una piccola parrocchia in cui i bambini devono oltretutto pagare 15 euro (per contribuire alle spese, come loro vorrebbero far credere) per frequentare il catechismo (da cui germoglia l’essenza cristiana) proprio in quell’istituto che di manutenzione non ne ha mai ricevuta, se non piccoli lavori inerenti gli alloggi estivi (basti guardare le gronde ed il muro di recinzione esterno); anzi, adesso una parte del primo piano è stata interdetta mentre le altre, come è risaputo, necessiterebbero di urgenti lavori ai quali si sarebbe dovuto ottemperare proprio utilizzando tali e cospicui proventi. Non dimentichiamoci comunque che ad una recente riunione, i genitori furono rassicurati che la Struttura aveva tutte le carte in regola per accogliere i ragazzi del catechismo, così in regola, però, che dopo tre giorni era già in mano ai Vigili del Fuoco! Adesso che il parroco è partito per uno dei suoi lunghi ed innumerevoli viaggi, come da copione il sostentamento del povero sacerdote di rimpiazzo è stato affidato al buon cuore di qualche parrocchiano che è costretto a chiedere in giro un’offerta per i pasti, nonostante la Perpetua raccolga le tante buste delle messe a suffragio celebrate da quest’ultimo per poi consegnarle al parroco titolare una volta rientrato! Anche i lavori fatti all'interno della chiesa hanno visto quasi sempre il contributo di privati cittadini (e se volete possiamo fare nomi, cognomi, costi ed interventi effettuati) e del Comune (che, tra le altre cose, ha acquistato la passerella per disabili collocata sul lato sinistro della chiesa, ha sovvenzionato il rifacimento del tetto del corridoio crollato nel dicembre 2008 ed ha riparato l’orologio e parte della torre campanaria). Sorvolando sul pietoso stato della chiesa del Sacro Cuore di Maria (ripulita e resa presentabile da alcuni volontari autotassati la scorsa estate dacché trasformata in autentico magazzino, nonostante già nel 2008 fossero disponibili per il suo futuro restauro 75.000 euro lasciati dal precedente parroco, dei quali non si è saputo più nulla) e dell’organo che da tre anni attende d’essere riparato, entrambi vittime del germe del disinteresse, capiamo bene che quella “parrocchia ideale” che qualcuno ha tentato di glorificare siano ben lontane dalla realtà descritta (ed abbiamo omesso tanti altri miserevoli fatti di vita quotidiana). Quanto, invece, alle parole dei ristoratori (o del ristoratore), i quali chissà perché hanno deciso di parlare dopo due mesi dall’operazione che ha visto coinvolti i loro camerieri alloggiati nell’“ostello abusivo” (sembra infatti che le forze dell’ordine nel primo sopraluogo del 16 settembre abbiano rinvenuto circa quindici letti e altri materassi disposti per tutto lo stabile a mo’ di camerata da caserma), dobbiamo far presente che quanto hanno asserito nell’articolo degli scorsi giorni è in netto contrasto con le dichiarazioni rilasciate dagli stessi ragazzi e già agli atti dell’inchiesta: non si trattava di un contributo libero, bensì d’una somma prestabilita pari a ”250 euro al mese” che venivano puntualmente RICHIESTI E RISCOSSI a fine mese. Se questa non è un’attività imprenditoriale volta al raggiungimento di un guadagno, cosa potrebbe mai essere? Ormai è lontana la giustificazione del “gratuito” o del “contributo libero”, come qualcuno vorrebbe ancora sostenere, dimenticando forse che siamo un paese di 3500 anime e le cose le sanno “TUTTI”, anche se talvolta regna il silenzio e il disinteresse. Difficile comunque stabilire quanto denaro sia entrato nelle casse della parrocchia, dato che sembrerebbe che per le locazioni e per ”l’attività alberghiera” non siano state rilasciate ricevute e che il Consiglio Economico, che in base al Diritto Canonico (art. 537) dovrebbe essere istituito e riunirsi per coadiuvare il parroco negli affari, nella gestione patrimoniale e di tutte le entrate economiche della chiesa, non è stato più rinnovato e pertanto non si riunisce da anni. Divertente, in ogni modo, anche l’affermazione che all’interno dell'edificio sotto indagine si potesse respirare uno “spirito cristiano” (almeno nel periodo estivo) specialmente quando, la notte, urla e schiamazzi dei giovani ospiti tenevano sveglio il vicinato, che più volte ha fatto presente quest’incresciosa situazione (e quel che dicevano non erano litanie, rosari o canti sacri). Ed i rapporti fra parrocchia, bambini e adolescenti di cui anche un povero idiota capisce l’assoluta necessità? Assolutamente nulli. Su questo argomento è meglio stendere un velo pietoso e lasciare ad ognuno le proprie considerazioni, benché se ne potrebbe parlare per ore, e non in toni positivi. E’ la presenza che manca, è l’esempio che non c’è: ci siamo forse dimenticati di don Renato? Non è importante di chi sia la “magistrale” mano che ha scritto entrambi gli articoli comparsi sulla stampa locale gli scorsi giorni; è senz’altro una mano coraggiosa, una mano che tenta disperatamente di difendere ciò che non è difendibile, provando a colpevolizzare l’altrui (presupposta) “cattiveria e spirito disfattista” per giustificare davanti all’opinione pubblica tutta una serie di comportamenti che definire censurabili è fin troppo benevolo. Adesso è importante che questa triste storia possa davvero concludersi al più presto; dovrà essere una conclusione e contestualmente un inizio, un nuovo inizio all’insegna di giustizia, correttezza, verità e sani principi. Essere obiettivi, talvolta, significa accettare scomode verità. In ultima analisi, se le indagini in corso potranno dimostrare che il “PRETE ALBERGATORE” abbia agito nel rispetto delle leggi e delle normative vigenti e se il Reverendo potrà rendicontare con inconfutabile, legale e veritiera documentazione a noi parrocchiani e cittadini le opere di bene e carità cristiana che “alcuni fedelissimi” dicono avrebbe fatto con i tanti soldi che ha introitato (dimenticavamo gli incassi di Monserrato), siamo pronti a chiedere scusa, a cospargerci la testa di cenere e ad inoltrare una calorosa rogatoria a sua Eccellenza il Vescovo affinché proroghi la permanenza del buon don Jarek nella nostra comunità per altri, lunghi, dieci anni. Alla lettera Seguono le firme
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OUTDOOR SCUOLE IN RETE da OUTDOOR SCUOLE IN RETE pubblicato il 20 Novembre 2016 alle 8:57
[COLOR=darkblue][SIZE=5]OUTDOOR SCUOLE IN RETE [/SIZE] [/COLOR] Conferenza aperta al pubblico organizzata dal Lions Club Isola d’Elba Originale l’ambientazione della conferenza sulle “Scuole Outdoor” organizzata dal Lions Club Isola d’Elba, che ha avuto luogo a Portoferraio nella sala riunioni della Casa del Parco dell’Enfola, ricavata, come ha precisato in un suo intervento introduttivo Franca Zanichelli direttrice del PNAT, da una azzeccata ristrutturazione di alcuni ambienti dell’ex tonnara. L’evento aperto al pubblico, tenutosi nel pomeriggio di sabato 19 novembre, ha dato l’opportunità ai numerosi intervenuti di ascoltare le relazioni dei prof. Pierpaolo Traversari e Stefano Parigi, insegnanti alle medie superiori rispettivamente di Treviso e Siena, sull’esperienza dei campi scuola-lavoro, partita dalla città veneta nel 2003 con attività sull’isola di Capraia, proseguita in questi anni anche all’Elba e Pianosa, e che si sta allargando ad altri istituti dell’Emilia Romagna e Toscana. I due relatori, presentati dal presidente del Lions Club Gino Gelichi, che ha sottolineato la rilevanza dell’incontro sotto il profilo dell’attenzione che il Distretto Lions 108LA Toscana dedica ai giovani, hanno descritto i particolari dell’iniziativa a partire da un corso sulla sicurezza fatto prima di partire, al primo giorno d’arrivo, in cui i ragazzi debbono organizzarsi per la cucina, le camere e la prima logistica in genere. Proseguendo Traversari e Parigi hanno descritto l’attività vera e propria che vede gli allievi impegnati al recupero di antichi itinerari, con l’utilizzo di attrezzi, quali zappe, badili, picconi per molti poco familiari, alla ricerca della storia del territorio, all’esplorazione della zona, alla cooperazione con le Istituzioni, al contatto e alla condivisione con la popolazione partecipando a feste di paese e ad incontri con esperti, all’autogestione con preparazione quotidiana dei pasti, alla cura della persona e degli alloggi, ecc. Nel corso di questi cicli di alternanza scuola lavoro, che si svolgono per una durata di quindici giorni in primavera ed in autunno, i giovani non si sentono costretti ad apprendere per un voto, ma per qualcosa di utile alla loro vita ed in questo contesto anche la relazione insegnate/studente cambia improntandosi ad un rapporto di cooperazione e reciproca fiducia. Alla fine della giornata i gruppi espongono il lavoro fatto, lo mettono in rete e lo condividono con i loro compagni rimasti a scuola, che raccolgono gli elaborati attuando anche una funzione di correttori di bozze. Una raccomandazione finale espressa dai due conferenzieri ha messo in luce la necessità da parte del Consiglio di Classe di chiedere ai ragazzi, al loro rientro, di relazionare su ciò che è stato fatto e non di “lasciar perdere” per ricominciare con le lezioni canoniche. Sono seguiti numerosi interventi da parte del pubblico, fra i quali quelli del preside dell’I.T.C. Maria Grazia Battaglini, della prof.ssa Anna Maria Contestabile, della D.ssa Cecilia Pacini di Italia Nostra e di altri presenti, che, oltre ad esprimere l’apprezzamento per questo tipo di attività formativa e a fornire utili consigli per il suo futuro svolgimento, hanno affermato di aver tratto validi spunti per simili iniziative da attuarsi all’Elba, anche se, operando studenti ed insegnanti elbani in un contesto ben diverso da quello del continente, le direttive da seguire avranno particolarità da interpretarsi comunque, per avere un buono spunto di partenza, non come uno svantaggio, ma come un’originalità che possa fornire un valore aggiunto al progetto.
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Alberto Zei da Alberto Zei pubblicato il 20 Novembre 2016 alle 5:07
Egregi Direttori, sono Alberto Zei, redattore del quotidiano on line Paese Roma, ho letto con attenzione un articolo apparso giorni fa sul giornale on-line elbano che segnalava una brocca etrusca scomparsa dal museo della Linguella a Portoferraio. Il fatto mi è sembrato rilevante anche in considerazione di altre sparizioni di preziosi reperti del Polluce. Nessuno però, degli enti responsabili del museo ha risposto all’articolo, tanto da confermare implicitamente quanto nello stesso si sospetta. Nelle more delle eventuali spiegazioni, ripropongo per altro verso la medesima questione; questione che senza prescindere dal valore patrimoniale del reperto, a mio avviso ben si intaglia nel contesto storico - artistico, che con continuità epocale, rappresenta gli interessi culturali della nostra Isola. Per quanto sopra chiedo di voler gentilmente pubblicare sui vostri giornali l’allegato articolo sul medesimo tema. Ringraziandovi. Alberto Zei [COLOR=darkred][SIZE=4]QUALCOSA MANCA DELLA STORIA DI AETHALIA NEL MUSEO ARCHEOLOGICO DI PORTOFERRAIO [/SIZE] [/COLOR] La notorietà dell’Elba non si esaurisce nei pochi mesi in cui Napoleone fu relegato nell’Isola poiché la sua plurimillenaria storia ha lasciato traccia in tutte le civiltà mediterranee del passato così come in quella del Rinascimento fiorentino di Alberto Zei Da un articolo apparso su un quotidiano on-line dell’ Elba, si ricordano gli antefatti di una ricostruzione storica che ha consentito al museo della Linguella di esporre tra i vari reperti, un’interessante brocca etrusca risalente tra il quarto e terzo secolo a.C. Veniva così spiegata l’importanza di questo reperto e del suo ritrovamento nonché la serie dei passaggi di custodia di due importanti collezioni elbane di noti concittadini: Mellini e Foresi. Interessanti infatti, sono le vicissitudini di queste collezioni che a quanto pare, pur con tutta la buona volontà da parte dei due illustri portoferraiesi, non fu ben compreso all’epoca, soprattutto dal Comune di Portoferraio, l’intrinseco valore archeologico e patrimoniale delle due raccolte. Per quanto qui interessa, quella del Mellini, dotata di circa 2000 pezzi antichi, fu donata al Comune di Portoferraio già dal 1886 con l’intento di istituire un museo elbano. Malgrado tutte le immaginabili buone intenzioni, i reperti furono depositati in qualche luogo; ma dopo l’ immancabile inerzia prima di prendere nuove iniziative, i tempi bellici delle due guerre e quello secolare trascorso da allora, hanno notevolmente contribuito a ridurre il numero degli oggetti classificati. Ritornando alla brocca, nell’ articolo probabilmente ancora estraibile dall’archivio informatico dei giornali elbani, si legge: “Un foglietto consunto e ingiallito indicava la zona di provenienza. “Trovato a S. Felo nella vigna di Simoni Lorenzo”. Due anni dopo (1978) l'oinochoe fu pubblicata nel libro “Gli Etruschi all'Isola d'Elba” con tre tavole di foto e con la seguentdescrizione: “ oinochoe del tipo con bocca a cartoccio (che manca) e ansa a nastro con piccola appendice all'attacco superiore...; decorata a figure rosse, presenta sul collo una testa femminile con volto sovradipinto in bianco-giallastro, mentre sul corpo sono rappresentate due teste femminili affrontate, divise da un altarino e delimitate da palmette; non c'è dubbio che ci troviamo di fronte a una brocca del gruppo Populonia Torcop … le predette caratteristiche fanno datare il vaso alla fine del IV o agli inizi del III secolo a. C.”. Poi l’articolo arriva con un salto temporale ai nostri giorni, parlando di questa brocca etrusca, appartenente alla collezione Merlini, dove nella Villa dei Mulini di Portoferraio era allocata, catalogata, e ivi affidata alla attenta cura dell’allora custode e concittadino, Gino Padroni. Nell’articolo si fa riferimento a questi precedenti di contenuto attuale. Inizialmente non si intuisce la rilevanza che tali precisazioni avrebbero potuto aggiungere alla realtà storica del reperto e allo scorcio del luogo in cui la brocca stessa fu realizzata. Ma solo dopo, si capisce la finalità dell’articolo stesso che richiama l’’attenzione soprattutto del comune di Portoferraio, e della società che custodisce i beni archeologici nel museo della Linguella. Questa brocca era presente qualche tempo fa, ma ora non risulta più tra gli altri reperti esposti. La prima domanda che sorge spontanea probabilmente a molti cittadini, è se corrisponde alla realtà che la brocca etrusca in mostra all’ interno di un grande scrigno di cristallo al museo della Linguella effettivamente adesso manchi. D’altra parte quell’ esemplare, prima immediatamente visibile, così come evidenziato nella foto, adesso non è più là.. Anfora etrusca - Altra foto molto nitida a colori, si ritrova con internet nel museo Linguella Chiari quanto convergenti sono gli altri interrogativi che pur con differenti parole, si possono immaginare, ad esempio, se la brocca fosse stata spostata da qualche altra parte; non si sa mai, potrebbe anche essere, o, se fosse stata trasferita altrove per studi o restauro; oppure, se e qualcuno avesse visto una brocca prendere il volo, si fa per dire, per altri lidi, (così come si dice della “farfalla” del Polluce). Non se ne fa una questione di principio ma piuttosto di fine, poiché non si tratta di un simbolico cimelio, ma di un reperto di grande valore storico-archeologico-patrimoniale. D’ altra parte sembra lecito chiedere che, in un modo o nell’altro, in primis il Comune di Portoferraio, in qualità di proprietario del Museo, la Soc. Cosimo De Medici incaricata alla gestione o la Soprintendenza di Pisa vigilante museale e competente per territorio, forniscano ai cittadini i necessari chiarimenti sulla sorte di questo rilevante reperto. E’ evidente che la cosa più importante è che qualcuno degli Enti interessati assicuri che la brocca etrusca torni presto al suo posto, che non è successo niente di simile a quanto è capitato nel Museo Fattori di Livorno dove, qualche mese fa, i responsabili si sono accorti che otto dipinti di grande valore,… erano 'spariti.
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Votiamo si da Votiamo si pubblicato il 19 Novembre 2016 alle 20:37
Caro Piero in campo Facciamo che al contrario di quello che dice lei ma con le stesse motivazioni votiamo tutti si Ci evitiamo uno spread a 350 punti e una borsa in calo di un altro 25 % Evitiamo un bagno di sangue ulteriore sulle banche,sui risparmi e lasciamo qualche soldo in tasca agli italiani così possono tornare in vacanza all'Elba e fare i regali di Natale ai bambini Evitiamo di fare come Tafazzi Andiamo a votare e votiamo si
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