E prima le suore e poi le tasse e poi i rifiuti... ma la smettete di fare POLEMICHE! non vi va mai bene niente!!!
dunque:
1) le suore ormai è scritto e devono andare via!
2) in ogni posto turistico si paga una tassa per l'accedervi!
3) la raccolta differenziata la fanno anche su Marte!
basta con gli inutili interventi polemici!!!
113621 messaggi.
l'italia è un paese alla deriva perchè un concetto semplice come l'esonero da un contributo è descritto in un modo complicato e molto ermetico per la moltitudne richiamando poi termini di leggi che nessuno o quasi conosce . Ma non era sufficiente dire a tutti per posta , perchè non tutti hanno internet e non tutti possono andare in comune abitando lontani.
1) per l'esonero è sufficiente una autocertificazione....oppure
2) manderemo agli aventi diritto una certificazione specifica....soluzione più corretta ed appropriata perchè l'autocertificazione può essere fasulla e non la controlla nessuno. italia paese che rende complicate anche le cose semplici perchè la semplicità è figlia e frutto di lavoro intelligente , il resto è caos ed improvvisazione e guidare il paese richiede conoscenza , competenza, inteligenza , modestia che sono doti sconosciute .
(Art. 5 del regolamento sul contributo di sbarco nell'Isola d'Elba - Esenzioni) - Sono altresì esenti i soggetti passivi dell’imposta municipale propria unitamente ai componenti del loro nucleo familiare che risultino in regola con il pagamento di tale imposta; I soggetti interessati dovranno acquisire tutte le informazioni necessarie presso l’Ente locale dove è ubicato l’immobile. Tale stato e qualità deve essere attestata dai soggetti interessati mediante dichiarazioni sostitutive di certificazioni o atto di notorietà ai sensi dell’art. 15, comma 1, della Legge 12 novembre 2011 n. 183 e s.m.i. da presentarsi alle biglietterie dei vettori aeronavali al momento dell’acquisto del biglietto.”
[COLOR=darkblue][SIZE=4]COMIZI ELETTORALI. SI E' PARLATO DI TUTTO MA NON DI SANITA'. [/SIZE] [/COLOR]
Fino a ieri pomeriggio gli incontri con i cittadini si sono avuti solo a Campo il primo sabato 20 con la lista capeggiata da Lambardi l'altro domenica 21 capo lista Galli. Della formazione di Montauti non si conoscono ancora le date degli incontri pubblici. Nei due incontri non è stato concesso nessun intervento ai cittadini.
Il candidato Galli nella sua dettagliata esposizione del programma di cui avevamo copia sintetica, ha parlato delle necessità del Paese senza mai pronunciarsi come intende preservare la salute dei concittadini che spesso incontrano difficoltà a curarsi nella struttura pubblica Elbana. Neanche un cenno ai famigerati rendez vous che mettono a rischio la vita di chi non abita a Portoferraio. Così come non si è pronunciato sulla soppressione della reperibilità degli operatori dell'aeroporto che garantivano l'emergenza elisoccorso a piazzola inagibile. Non una parola sul delicato tema del trasporto in altri ospedali dei malati di tumore di Campo che come altri Elbani se non sono barellati non hanno più diritto.
Il candidato Lambardi nella sua presentazione della lista e non l'esposizione del programma che sabato ancora non era disponibile, ha accennato le non poche difficoltà che incontrano gli utenti Campesi nel curarsi nel nostro presidio ospedaliero e ha imprecato per la non attuazione della "Casa della Salute" preventivata a Campo. A Lambardi chiediamo, visto che non è stato possibile intervenire in piazza, Lei che ha firmato il "Documento Sanitario Elba" perché in questi anni, dopo aver notato che tale documento non veniva applicato dall'ASL non ha fatto valere la sua autorità di Sindaco nei confronti della Regione? Perché non ha fatto una nota di biasimo all'ASL per come ha gestito il ricovero e il trasferimento di una sua concittadina in sovrappeso? Perché non si è mai opposto ai rendez vous? Perché non ha insistito sulla sostituzione della camera iperbarica già finanziata visto che nel suo territorio i Diving sono una pregevole realtà? Perché non si è fatto sentire quando era ancora Sindaco per la mancata messa in opera della "Casa della Salute"
Spero che sabato nel faccia a faccia a tre si parli anche di sanità e di salute dei cittadini perchè oltre ad essere un tema sociale di grande sofferenza è anche economico perché curarsi oltre mare significa portare PIL fuori Elba.
Francesco Semeraro.
Continuate a tirare la cinghia (TUTTI..) fino a quando arriverà il momento che ci ritroveremo (TUTTI) con la tazza in mano ad elemosinare per un tozzo di pane e una tazza di caffè.
Paolino l'arrotino-
Questa è una delle più grandi verità che mi è capitato di leggere in giro , senza morale .......briganti !
ma ci fosse un sindaco degli otto presenti sull'isola che si scomoda per spiegare questa menata del contributo di sbarco , che ci spiega come si devono comportare i cittadini esenti .....no tutti impegnati ma a fsre cosa poi ? si rendono conto che otto sindaci per uno scoglio sono troppi e che dovrebbero dimostrare un pò più di buona volontà , persi in tantissime stupidaggini locali prive di ogni valenza politica visto che non ci sono industrie , non ci sono problemi sindacali o altre faccende serie .......altrimenti tanto vale un sindaco solo ma di piombino per parlare di cinghiali e di mufloni è più che sufficiente ...vergogna.... :bad:
Vaccini si vaccini no. polemica ridicola e incivile, ma è un paese strano il nostro, un paese dove per la mancanza di carceri si mantengono liberi i ladri, gli scippatori, i rapinatori, un paese dove l’immunità parlamentare si è estesa a macchia d’olio per fornire un salvacondotto a corrotti e corruttori, dove i generali non pagano mai e la truppa è sempre chiamata a sopportarne e supportarne le conseguenze, un paese dove tutti sono esperti di tutto, di sanità, di scuola, di politica, di ambiente ecc.; un paese di furbetti dove l’onestà è confusa con la stupidità e dove rubare, anche poco, è lo sport nazione più amato, anche più del calcio; un paese di “frasi fatte” convenzionali, ripetute e mai pensate, un paese democratico dove la democrazia non esiste più, laico ma indirizzato da un potere ecclesiale che nessuno ha più, per convenienza, il coraggio di contrastare, un paese dove tutto è proibito a meno che non sia per legge consentito. E’ un paese la cui storia è fatta di corruzione, scandali, tangenti, connivenza e arrivismo, dove la genialità è sempre un fatto personale e mai diviene bene collettivo, un paese dove il senso di responsabilità e del dovere ha lasciato il posto all’edonismo radicale; un paese che gioca ad essere grande ma in realtà non è mai cresciuto perché gli italiani sono fatti così, hanno il cromosoma della illegalità, della furberia della polemica gratuita ed insignificante. Un paese dove è più importante essere che fare. Un paese dove chi doveva guidare il futuro dei giovani era una classe politica ottuagenaria incollata alle poltrone che sapeva ma non diceva perché politicamente non conveniente, una paese dalle mille leggi applicate per i nemici ed interpretate per gli amici. Un paese che ignora il principio fisico dell’impenetrabilità dei corpi, (in altre parole l’Africa nell’Italia non centra); un paese dove si combatte la mafia e poi si siede con lei al tavolo delle trattative. E’ un paese dove vivi nella paura di incontrare il postino, dove hai paura ad avere figli ed ora anche nell’ansia di ricevere il prossimo stipendio. E per chi crede che questo sia un male del nostro tempo trascrivo un commento di Arcangelo Ghisleri (filosofo politico e massone) che agli inizi del ‘900 scriveva:
Non mi guardo intorno per risparmiarmi lo spettacolo di una nuovo sciame di cavallette devastatrici, che s’abbatte sui poteri e su tutti gli organi dello Stato per cacciarsi in tutti i nidi della burocrazia e del privilegio, col pretesto d’infondervi nuovi globuli rossi. Comunisti e anticomunisti, sono tutti del pari avidi di ricchezze, di feste e lusso e di piaceri. Povera Italia! Senza morale la Politica è brigantaggio!
[COLOR=darkred][SIZE=4] PER GABRIELLA ALLORI CANDIDATA SINDACO [/SIZE] [/COLOR]
di Giovanni Martini
Il Porto di Marciana Marina era ed è un porto polifunzionale, che, al suo interno, oltre all’approdo turistico ha da ottemperare a molte altre funzioni (commerciale, servizio passeggeri, peschereccia e di rifugio).
In passato, la gestione del Demanio marittimo compresi i porti di II categoria III classe, era affidata dallo Stato alle Capitanerie di Porto, senza il cui consenso, i Comuni non potevano apportare modifiche sostanziali o varianti ai Piani Regolatori Portuali. A quel tempo (ben 11 anni fa) solo la metà del porto di Marciana Marina, dalla Torre al molo di sassi insieme ad una piccola parte terminale del molo di sopraflutto, era nelle disponibilità del Comune per la realizzazione di un approdo turistico. E questo in seguito ad un accordo fra Comune e Capitaneria di Porto, in cui l’Autorità Marittima stabilì “le linee di sviluppo portuale”, che delineavano gli ambiti nei quali venivano svolte quelle determinate funzioni.
Tutto ciò condizionò inevitabilmente la nostra ipotesi progettuale. Per aumentare i posti barca, infatti, la “Commissione per il porto” da me istituita - della quale facevano parte la allora minoranza, un rappresentante di Legambiente, pescatori, lavoratori portuali, commercianti, ristoratori , sotto la Presidenza di Sergio Spina - approvò all’unanimità una bozza di progetto (redatto dall’Ing. Alessandro Schezzini con la consulenza nautica di Sergio Spina). Tale bozza prevedeva lo spostamento del molo di sassi di circa quaranta metri, all’altezza dell’Hotel Marinella; non c’erano altri spazi acquei disponibili. Quello si poteva fare allora e quello proponemmo, facendo partecipare i rappresentanti di tutta la cittadinanza. Questo senza far spendere al Comune nemmeno un euro.
Nel contempo alcune società si rivolsero al Comune perché interessate alla realizzazione dell’approdo turistico, previsto da una legge regionale e che era stato inserito nel piano triennale delle opere da realizzare, con il supporto del capitale privato. Ovviamente queste società ci chiesero le indicazioni, gli orientamenti e le linee generali per presentare e realizzare un progetto che fosse il più conforme possibile alle necessità manifestate dalla “commissione comunale”. Una società, la Mast di La Spezia, chiese non al Comune, ma alla Capitaneria di Porto, competente per il territorio, il rilascio di concessioni demaniali per realizzare un approdo turistico, presentando un progetto. Questo in base ad una legge nazionale (il decreto Burlando). In seguito a tale richiesta, altri potevano presentare “osservazioni” o “progetti alternativi”. E così avvenne. La Capitaneria di Porto di Portoferraio trasmise tutti i progetti depositati (cinque), tra i quali anche il progetto di un consorzio, “Marina di Marciana”, del quale facevano parte numerosi operatori economici marinesi. E ciò avvenne al termine del mio mandato, ad un mese dalle Elezioni Comunali. Ecco perché la mia Giunta non avrebbe potuto , dopo i tre mesi previsti dalla Legge, convocare una “conferenza di servizi”, alla quale dovevano partecipare gli Enti preposti ( la Regione, il Comune, il Genio Civile etc.) che avrebbero avuto la possibilità di rigettare tutte le richieste oppure di scegliere quella che “presentasse la maggiore idoneità a soddisfare in via combinata gli interessi pubblici alla valorizzazione turistica ed economica, alla tutela del paesaggio e dell’ambiente e alla sicurezza della navigazione”. Evidentemente lasciammo tale compito alla nuova Amministrazione, che sarebbe entrata in carica dopo di noi. Tutto questo è stato fatto dalla mia Amministrazione, come sempre in modo chiaro e trasparente, senza sotterfugi o secondi fini.
Nell’Aprile 2007, al termine del mio mandato amministrativo, una sentenza della Corte di Cassazione stabilì che la gestione del Demanio Marittimo, compresi i Porti, passasse dallo Stato alle Regioni e, conseguentemente, ai Comuni.
Questa sentenza ha stravolto tutto. Alle amministrazioni fu quindi concessa la piena disponibilità delle aree portuali e delle concessioni marittime, possibilità mai avuta dai sindaci precedenti. Il Comune aveva pertanto la facoltà di stabilire le nuove “linee di sviluppo del Porto”, senza accordi con l’Autorità Marittima, su tutta l’area portuale.
Date le mutate condizioni, era evidente che tutti i progetti presentati erano da respingere in toto e la nuova Amministrazione avrebbe dovuto e potuto, con la collaborazione della Commissione per il Porto, studiare e valutare le migliori e meno impattanti soluzioni possibili.
Purtroppo i nuovi Amministratori non ci coinvolsero minimamente né chiesero un parere alla Commissione per il Porto. Hanno invece scelto una strada diversa, quella di una modifica sostanziale che porterebbe a snaturare irrimediabilmente l’aspetto unico e autentico del nostro lungomare, del nostro paese, del nostro paesaggio che tutti ci invidiano.
Da quella sentenza in poi (sono passati ben 10 anni), l’Amministrazione Comunale in carica aveva la possibilità e l’obbligo di cercare soluzioni diverse dalle opzioni progettuali precedenti, senza stravolgere, come avverrebbe con l’attuale ipotesi, l’unicità e la impareggiabile bellezza del nostro porto.
Sono stati spesi inutilmente 240.000,00 € per un Piano Regolatore Portuale che non sarebbe stato necessario se si fosse utilizzato il “Decreto Burlando”, per un nuovo progetto condiviso con la gente di Marciana Marina, che mai è stata coinvolta.
Questo decreto permetteva, tramite un “accordo di programma” fra i vari Enti interessati (Regione, Comune, Genio Civile etc.), di adeguare il Piano Regolatore Portuale (Variante del Piano Regolatore Portuale predisposta dall’Ufficio del Genio Civile per le OO.MM. di Roma approvata nel Maggio del 1977) al progetto eventualmente scelto, in caso di difformità del progetto ai vigenti strumenti di pianificazione ed urbanistici.
A noi, e a tanti Marinesi e amici che amano il nostro paese, non piace quello che hanno progettato gli attuali Amministratori, che tentano di confondere la gente mostrando un’ipotesi progettuale di 11 anni fa, allora obbligata, paragonandola alla loro, proposta in condizioni assolutamente diverse. E’ un trucchetto da bimbi che vogliono apparire furbi, ma che vengono facilmente smascherati dalla realtà dei fatti. E' un vano tentativo di indorare la pillola agli elettori, provando ad addolcire l'imposizione di un porto inutile e dannoso per l’immagine del nostro paese.
Sarebbe un salto nel buio, senza certezze di ritorni economici e con potenziali effetti negativi sull’ambiente, per la mutazione dei fattori meteomarini (moto ondoso, correnti e venti), causati dal prolungamento di ottanta metri del molo di sopraflutto e dello spostamento di quaranta metri di quello di sottoflutto.
Inoltre – ha dichiarato l’attuale sindaco - tutta questa operazione sarebbe a costo zero, perché verrebbe realizzata mediante lo strumento del “project financing”, dimenticando però di dire che il gestore unico, padrone assoluto, precluderebbe la disponibilità del porto alla nostra comunità, condizionando il futuro dell’economia marinese per decine di anni.
Non dimentichiamo che il porto di Marciana Marina è un porto essenzialmente “di transito”, caratterizzato da un elevato “turnover” di imbarcazioni, opera soprattutto nel periodo estivo ed è localizzato in una zona attrattiva dal punto di vista ambientale. E’ inserito in un contesto urbano, dove si trovano “i servizi complementari” (commerciali, ricettivi, di ristorazione e di rimessaggio per le imbarcazioni) di cui ha bisogno. Pertanto non necessita di un nuovo “edificio di servizi”, come prevede il nuovo progetto, con al suo interno punto di ristoro, atelier etc, che sarebbero di esclusiva proprietà del gestore unico e toglierebbero lavoro ad attività commerciali e di ristorazione già presenti nel paese e alle quali questa utenza deve invece rivolgersi. Coloro che gestiranno il porto dovranno piuttosto occuparsi dei “servizi di ormeggio”, attuando tutto ciò che serve per la sicurezza e l’assistenza ottimale alle imbarcazioni, fornendo loro servizi complementari adeguati (acqua, corrente, postazioni antincendio, accesso Wi-Fi ad Internet per Porti, etc.).
Purtroppo non si è voluto ascoltare la voce di Associazioni ambientaliste e di molte persone, sia marinesi che turisti, fortemente avverse a questo tipo di porto, anche a quello con le parziali modifiche dell’ultimo momento.
La raccolta delle tantissime firme contrarie alle ipotesi progettuali contenute nel nuovo Piano Regolatore Portuale approvato dall’attuale Amministrazione, ne è autorevole e appassionata dimostrazione.
Giovanni Martini
Ex sindaco di Marciana Marina
Candidato a consigliere comunale nella lista “Per Crescere Insieme”
Credo che il comune di marciana sia in uno stato confusionale , la stampa parla di una certificazione che il comune dovrebbe dare a richiesta del cittadino mentre sin'ora era sufficiente compilare una autocertificazione estraibile dal sito comunale e da presentsare all'imbarco con indicati gli aventi diritto ovvero il nucleo famigliare del pagatore delle tasse comunali dovute. Speriamo che si chiariscano presto le idee io mi presento con l'autocertificazione e le ricevute bancarie dei bonifici fatti al comune e se non me le accettano chiamo i carabinieri. saluti
Allora uno che è in regola con tutti i pagamenti tari imu ecc..di 2acasa (nel comune di MARCIANA)
-Come deve fare x non pagare la tassa di sbarco? qualcuno può rispondere con precisione grazie
[COLOR=darkred][SIZE=5]Alcune considerazioni dopo il comizio del canditato ex Sindaco Lambardi [/SIZE] [/COLOR]
Ero una delle poche persone presenti al comizio di sabato sera a Marina di Campo.
L'ex Sindaco, oltre a presentare la propria squadra, ha anche indicato quelle che a suo giudizio sono le priorità del nostro territorio.
Tra le altre cose ha parlato di Pianosa, del piano strutturale, del porto e delle Spiagge, infine ha ricordato le famose “sette firme” (il cosiddetto tradimento all'elettorato e il successivo commissariamento).
Non ritengo utile entrare nel merito delle sue promesse elettorali tanto sono sotto gli occhi di tutti i risultati del suo governo.
Lo stato di abbandono di Pianosa con tutti i servizi prima funzionanti ora offerti a singhiozzo,
Un Piano strutturale volutamente abbandonato.
Un porto che non ha beneficiato neppure dei lavori con finanziamenti ante 2014
Ma oggi questi discorsi vanno ovviamente presi come semplici promesse elettorali, ed io come è noto,volutamente, non partecipo a questa competizione.
Credo di contro che sia necessario fare chiarezza, una volta per tutte, su quel famoso “tradimento” che Lambardi ricorda per trasferire responsabilità, sugli altri componenti del Consiglio, che a suo giudizio gli hanno impedito di governare
Sette firme e commissariamento
Nel luglio di un anno fa Lambardi aveva perso il sostegno del 50% della sua maggioranza e di fatto non aveva più i numeri per governare.
Di chi la responsabilità? Sicuramente sua che non ha saputo gestire il suo gruppo.
Difficile pensare che sia colpa di altri come Lambardi è solito sostenere.
Prima ha messo da parte due consiglieri, poi il vicesindaco e infine è entrato in rotta di collisione con ulteriori due. A quel momento può contare solo 4 dei 12 componenti il Consiglio.
Lambardi di conseguenza era senza maggioranza.
Non poteva ovviamente governare in tale condizione tuttavia, invece di prenderne atto, afferma “non mi dimetto, dovranno sfiduciarmi i consiglieri”.
Oltretutto in quel mese di luglio i servizi per affrontare l'estate non erano ancora definiti: i punti blu e l’appalto per la pulizia spiagge erano ancora da concludere.
Ritengo che un’amministrazione efficiente e funzionante che governa una comunità che vive di turismo, non può arrivare al 21 di luglio con la programmazione dei servizi e delle iniziative previste per l'estate ancora non definite. Purtroppo è andata proprio così.
Inoltre i lavori più importanti che nelle intenzioni dell'Amministrazione dovevano essere terminati entro Pasqua, erano ancora in essere e le manifestazioni estive di agosto sono state definite all'ultimo momento.
in una situazioni di questo genere cosa avrebbe potuto fare un amministratore garante del futuro della sua comunità e responsabile del consenso ricevuto, ma privo di una maggioranza?
Secondo me, avrebbe dovuto chiamare le altre componenti del consiglio, fare una ammissione di responsabilità, preparare un programma con obbiettivi urgenti concordato con gli altri, fissare il tempo della sua ulteriore durata in carica con obbligo irrevocabile di dimissioni e richiedere il loro sostegno.
Invece, l’ex sindaco Lambardi in quei giorni di luglio dello scorso anno non fa nulla di tutto questo eppure sapeva benissimo, che il popolo con le elezioni affida il governo del Comune al Consiglio e il Consiglio lo deve restituire al popolo quando non è in condizione di governare.
Pertanto è indubbio che il commissariamento è tutto da ricondurre a suo carico e risulta davvero penoso questo suo continuo tentativo di trasferirlo su altri
Vanno Segnini
Marina di Campo 23 maggio 2017
Caro Elettore campese, che lei da semplice elettore faccia confusione tra immigrati regolari ed irregolari, lo posso anche capire.
Ma che questo errore provenga da chi ha, come obiettivo, il governo di una Comunità nell’alta figura di Sindaco, ebbene, questo lo ritengo abbastanza preoccupante. Il mio appunto precedente sulla questione, che lei ha contestato, è certamente basato sulla lettura del programma, non certo dell’indice. E lei comunque non ha affatto risposto su quanto da me contestato, forse perché non ha ben compreso.
Gli immigrati irregolari, essendo tali, non possono e non devono essere ospitati da alcun Comune. L’immigrato irregolare, per l’attuale ordinamento giudiziario italiano deve essere respinto alla frontiera o inviato ai centri di accoglienza (es. Lampedusa o Pozzallo) al fine di garantirgli il primo soccorso per un tempo strettamente necessario per stabilire l’identità e la legittimità della sua permanenza sul territorio o per disporne l’allontanamento. I Centri di accoglienza richiedenti asilo (CARA) sono strutture nelle quali viene inviato e ospitato per un periodo variabile di 20 o 35 giorni lo straniero richiedente asilo privo di documenti di riconoscimento o che si è sottratto al controllo di frontiera, per consentire l’identificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato. Infine ci sono i Centri di identificazione ed espulsione (CIE), strutture destinate al trattenimento, convalidato dal giudice, degli stranieri extracomunitari irregolari e destinati all’espulsione.
Gli immigrati che la regione Toscana destina ai Comuni, attualmente circa 10.000, fanno parte di un progetto di integrazione che riguarda solo i rifugiati ed i richiedenti asilo, per cui è riconosciuto tale status. E non potrebbe essere altrimenti, visto che, se la Regione approntasse un piano di integrazione comunale degli immigrati irregolari, violerebbe la legge italiana. Quando il Galli, o chi per lui, parla nel suo programma di mandato, di accoglienza di immigrati irregolari, usa un ossimoro, ovvero, per essere più diretti, dice una stupidaggine.
Mi aspetto quindi che una qualsiasi lista che si candida, con competenza, a governare un Comune, conosca queste regole basilari e non si lasci andare ad improvvisazioni, soprattutto se scritte in un documento ufficiale quale il programma di mandato
Perché se questo è il buongiorno..
Confermo parimenti che, anche nel documento in extenso del programma, non è presente alcun cenno ai seri problemi sanitari dell’isola, quelli sì di competenza dei Sindaci, problemi di tutt’altro impatto rispetto a quelli della immigrazione.
Certamente comprendo che tali temi siano troppo tecnici e forse complessi, rispetto a quelli, un po’ populisti e demagogici che riguardano gli immigrati, che però permettono alla lista di fregiarsi di appartenere ad una destra, forse però un po’ troppo poco colta.
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A Marciana Marina lo scontro elettorale si va facendo ogni giorno più aspro e vengono fatte circolare voci insensate e del tutto prive di fondamento ai danni della Lista Civica “Per crescere insieme” capeggiata da Gabriella Allori e da me appoggiata.
Io mi ero ripromesso di non entrare in queste polemiche, perché non mi piace e non mi interessa scendere a certi livelli. Ma quello che ho sentito dire oggi supera ogni limite e non mi permette di tacere oltre.
Questa la voce che mi ha fatto indignare:la Lista “Per crescere insieme”, in caso di vittoria, si attiverebbe per mandare via il parroco, Don Arcadio. Si è mai sentita una cosa così ridicola?
Da quest'anno faccio parte del Consiglio Pastorale; sono un assiduo frequentatore della chiesa; sono sempre pronto a dare il mio apporto per la realizzazione di presepi e altari per le sacre funzioni. Tutti mi conoscono per una persona attiva, sempre in prima fila quando si tratta di dare una mano per la chiesa e per la comunità. Sono amico di tutti e credo di essere stimato da tutti.
Mai darei il mio appoggio ad una lista che si proponesse la cacciata del parroco.
Trovo l'idea offensiva sia per me che per i componenti della lista che – ve lo assicuro – non sono stati neanche sfiorati da un pensiero del genere e impiegano il loro tempo in modo più costruttivo per il paese.
Garantisco che si tratta solo di menzogne e spero, per il bene di tutti, che questa escalation di falsità finisca qui. Ma, ahimè, mancano ancora tre settimane!
Maurizio Teggi
Grazie Sig. Prianti dell'ospitalità, ho letto di un nuovo paladino dei cittadini, il sindaco di Capoliveri e il contributo di sbarco dei cittadini, gettito previsto per la gestione associata del turismo due milioni e settecentomila euro, a proposito ma che fine ha fatto il canile dell'Elba dopo quella donazione dei tedeschi?
Da ieri pomeriggio c'e' un rumore assordante sopra Colle Palombaia, sembra che stiano tagliando la roccia della montagna, si costruisce qualche cosa?
[COLOR=darkblue][SIZE=5]COSMOPOLI TRA MUSICA STORIA E DANZA [/SIZE] [/COLOR]
Venerdì 19 maggio , nella splendida cornice della Linguella, è andato in scena l’evento “Cosmopoli tra musica danza e storia”. Grande il successo di pubblico, che ha gremito il museo archeologico, l’arena e la Torre di Passannante, che hanno ospitato i ragazzi dell’indirizzo musicale e del Comprensivo di Portoferraio, attori di un testo incentrato sui pirati e su un processo a tre presunte streghe, ree di essere “diverse” e non omologate alle idee di quei tempi. Alle parti recitate, si sono alternate musiche medievali e popolari e momenti di danza.
Bravissimi i protagonisti, gli alunni della II e III B dell’indirizzo musicale di Portoferraio, la classe II D e le giovani allieve della Scuola Elba Danza.
Un grandissimo ringraziamento al Comune di Portoferraio (assessorati Cultura ed Istruzione) ed alla sua partecipata Cosimo de’ Medici, ad Elba Danza di Maria Paola Gori, alla Petite Armèe , al personale della scuola, ai genitori dei ragazzi, alla docente ed artista Enza Viceconte che ha regalato un suo quadro per la locandina ed all’agenzia Ape di Zottola per la stampa, ma soprattutto agli insegnanti della Scuola, che si sono prodigati nella sceneggiatura e parte recitativa (Prof.ssa Patrizia Balestri) e nella musica. Grazie alla coordinatrice dell’indirizzo musicale e direttrice d’orchestra, Prof.ssa Chiara Galliozzi, ed ai docenti di strumento Alessandro Bigio (chitarra), Ambra Carrari (flauto), Marco Sodano (violino) ed Enrico Casini Fidanza (pianoforte).
Il successo dell’evento del 2016, un viaggio dalle Fortezze ai Vigilanti, ci ha spinto a ripetere la performance in un’altra location di importante valore storico, quale l’area archeologica della Linguella, con lo scopo di valorizzare e mostrare al pubblico le bellezze ricche di storia di Portoferraio.
L’appuntamento è al prossimo anno, per la terza edizione di Cosmopoli tra musica storia e danza, sicuramente in un altro angolo della nostra bella città.
[COLOR=darkred][SIZE=4]PIAZZETTA DEI CARABINIERI parcheggio & riqualificazione.... [/SIZE] [/COLOR]
Caro Giovanni, spero tu non me ne voglia del tono confidenziale, ma credo che un rapporto informale serva a fare chiarezza sui fatti.
Mi fai osservare che questa amministrazione, a seguito della riqualificazione della piazzetta antistante la caserma dei Carabinieri, entrambe di proprietà comunale, avrebbe destinato alle auto dell’arma ben 23 stalli per la sosta. Vorrei che fosse chiaro che questa amministrazione non ha fatto altro che rinfrescare la segnaletica di 23 stalli che comunque erano stati assegnati da tempo immemorabile, perché non ne ho trovato traccia dell’anno del primo impianto. Il fatto è che il tempo e l’incuria ne avevano reso illeggibile le strisce gialle, che noi abbiamo semplicemente ridipinto nel rispetto dell’attuale normativa che, sulla base di interventi della corte costituzionale riconosce, per le sedi di servizio dell’arma e relative pertinenze, i necessari spazi a soddisfare le esigenze logistiche, in quanto le equipara alle opere destinate alla difesa militare. Quindi caro Giovanni i posti riservati quelli erano e quelli sono rimasti, il nostro non è stato altro che un intervento di “riqualificazione”, termine ormai desueto e cancellato dal vocabolario in questi anni, con l’unica eccezione, ma sempre nel rispetto del codice della strada, della scritta CC. Il tutto a vantaggio della sicurezza e del servizio garantito dall’arma a favore di tutti i cittadini, te e me compresi.
Prendo atto della tua condivisione sul nome del personaggio, il Generale dei Carabinieri Giorgio Giusti, rappresentandoti che l’individuazione di quella piazzetta ha una motivazione, in quanto antistante alla sede più importante dei Carabinieri sull’isola, arma dove ha prestato servizio per una vita intera e dove, nel periodo dell’occupazione tedesca, ha messo a rischio la propria vita per salvare quella degli altri.
Mario Ferrari
Ma che dici?! Non combattiamo l'isis per incrementare il turismo? Ma siamo impazziti del tutto?!!!!!!
