L’Elba non può sopportare più di un certo numero di presenze umane, quindi i flussi vanno rigorosamente regolamentati, l’unica cosa da eradicare urgentemente è un certo tipo di turismo che tanti danni ha prodotto su questo scoglio. Ormai viviamo come zombie, siamo tutti malati di mente, psicofarmacizzati o peggio ancora, talmente fuori di testa che non vediamo come abbiamo stravolto l’isola negli anni. Come possiamo pretendere di ragionare se il potere del denaro ha perforato letteralmente il nostro cervello.
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Che bella la foto della piazza Matteotti con la sua vecchia pensilina vista sul giornale (articolo sulle suore) on-line dell'ELBA. A tal proposito mi piacerebbe leggere su un programma per le future elezioni comunali:
Abbattimento della pensilina HOLLIWU-DIANA esistente (che non piace a nessuno compreso i turisti di vecchia data) che ci sta come un paio di occhiali da mare in montagna, e ripristino della precedente pensilina.
Certo che qui all'Elba si vede che c'è tanta gente che non sa che cosa fare..... ma come si fa a scrivere certe fesserie sui mufloni per sentito dire e senza avere la minima idea dei danni che fanno quanto sono TROPPI, come d'altronde i cinghiali. Invece di farvi le seghe mentali, andate a fare un giro sui sentieri in montagna magari anche di notte, sperando che un bel muflone non vi incorni!
[COLOR=darkred][SIZE=4]I MUFLONI E L’INTERVENTO "STRAGISTA" DEL PARCO [/SIZE] [/COLOR]
G.Muti
Che l’enorme numero di cinghiali e mufloni costituiscano un problema è un fatto certo, così come lo è l’urgenza di risolverlo; che il loro aumento sia collegato alla presenza del Parco, che ne vietava la caccia, è altrettanto vero ; che adesso, però, il Parco voglia rimediare ad un proprio errore con un specie di “soluzione finale” sterminandoli tutti, non è tollerabile. Anche se la sentenza emessa è sostenuta da ragioni scientifiche. Anzi, questo rende il tutto più inquietante: tutte le grandi stragi, anche di esseri umani, sono state, quasi sempre, legittimate con ragioni ritenute scientifiche.
Qui di seguito un articolo del 2012 che contiene delle riflessioni su questo tema
[COLOR=darkblue][SIZE=4]L’AMBIENTALISMO RADICALE, I TOPI NERI MONTE CRISTO E LA RAZZA PURA DI HITLER [/SIZE] [/COLOR]
La si può mettere come si vuole, ma l’idea che l’uomo, seguendo teorie scientifiche o pseudo scientifiche, si arroghi il diritto di stabilire quello che deve esser il rapporto tra la natura e gli esseri viventi, cioè: quanti ne debbono esistere per non degradare la natura e l’ambiente; quali di questi devono essere considerati superiori e quindi aiutati a prevalere; quali di essi devono invece esser considerati inferiori e quindi soppressi con violenza, è un’idea ripugnante. Anche se gli esseri viventi sono topi o cinghiali.
E’ un tipo di approccio che molti di noi non sopportano. Ed a poco servono i documenti che dimostrano che tutto è stato studiato in modo scientifico e fatto in altre zone e con successo; rimane un’idea inaccettabile e viene avvertita istintivamente come un pericolo.
Ma da dove vengono scelte così controverse?
Nascono da idee che stanno alla base di ogni movimento ambientalista e che, detto in modo schematico e approssimativo, poggiano su due pilastri.
Primo : Visione profetica del Mondo. Secondo loro la crescita della popolazione terrestre provocherà un disastro ambientale globale. Loro si battono per scongiurarlo. Questo si ottiene controllando e contenendo il numero degli esseri viventi sulla terra (Malthus).
Secondo: La purezza. La natura deve rimanere incontaminata. Tutto ciò che viene dall’esterno contamina la purezza di animali o piante ed il loro rapporto con il territorio. Questo è un pericolo perché indebolisce le razze e le specie pregiate che invece devono prevalere (Eugenetica , darwinismo, ecc.) Quindi via l’alianto, pianta contaminante –infestante- e via i cinghiali e stambecchi , non nativi del luogo, ecc.
Si nota poi che, sul piano operativo, gli interventi devono avere un carattere massiccio e risolutivo (finale, si potrebbe dire ) e poi devono seguire un inesorabile percorso burocratico che non sopporta dubbi ed annulla responsabilità individuali. E infine, Il tutto deve avere una copertura scientifica seria.
Queste idee non nascono da discussioni al bar fra amici, ma da teorie scientifiche molto note: malthusianismo, che teorizza una riduzione della popolazione terrestre . E il darwinismo, secondo il quale la razza più forte è destinata a prevalere; quindi aiutandola a farlo si aiuta la natura. E’ l’eugenetica che mira alla raggiungimento di una razza più sana e più pura.
E qui bisogna notare che queste teorie erano già diffuse agli inizi del secolo scorso. Lo erano a tal punto che hanno costituito una delle basi culturali del movimento nazionalsocialista. Quindi possiamo dire, senza paura di esagerare, che il nazismo, oltre ad essere stato quello che tutti noi conosciamo , era anche un movimento animalista, ambientista e salutista. Il regime nazista si impegno molto a difesa dell'ambiente e nella diffusione fra i giovani delle pratiche ecologiste.
Tanto per fare un esempio, Heinrich Himmler, capo delle SS, era un ecologista e salutista convinto: si impegnava nelle difesa degli animali, coltivava e raccomandava cibi genuini, allevava anche polli biologici, si faceva produrre erbe medicinali e arrivò perfino a produrre miele organico nel campo di sterminio di Dachau. Mai forse nella storia simboli della purezza della natura e dell’atrocità e dell’orrore erano stai così vicini.
Vi era poi il movimento ambientalista Wanderwogel, molto diffuso tra i giovani, che si comportavano come degli hippies: praticavano il nudismo, l'agricoltura organica ed il vegetarianismo. Oggi aderirebbero al wwf , ma allora una gran parte di loro aderì entusiasta al nazismo.
In Italia le stesse idee ambientaliste confluirono in una corrente di pensiero che si diffuse grazie all’opera di Alessandro Chigi il quale, rifacendosi anche lui a Thomas Malthus, al pensiero darwinista e alla eugenetica più radicale (quella di stampo teutonico, per intenderci), sosteneva la necessità di operare una selezione delle razze per moltiplicare i forti ed eliminare i deboli. Chigi, nel suo libro "Problemi biologici della razza e del meticciato", affronta il tema della contaminazione e della degenerazione che verrebbe causata, a suo dire, dall'incrocio con razze nere che sarebbero "evolutivamente inferiori e geneticamente incompatibili“. Naturalmente fu un firmatario del manifesto fascista in difesa dalla razza.
Perché ne paliamo? Ne parliamo perché pochi sanno che questo ambientalista razzista è il padre dell’ ambientalismo italiano. Ed è dalle sue mammelle che hanno puppato tutti gli attuali ambientalisti, anche se alcuni di loro non lo sanno . Nel 1959 fondò la Federazione Nazionale Pro Natura che traccerà la strada seguita da tutte le associazioni ambientalistiche italiane dal wwf a Legambiente.
Vogliamo forse dire che il movimento ambientalista, anche con questo intervento così radicale su Montecristo, rivela le proprie origini? Noi siamo convinti che accostamenti e insinuazioni riferite a ambientalisti, anche noti localmente, sarebbero semplicemente assurdi.
Eppure, se analizziamo alcune scelte, come appunto lo sterminio dei topi neri di Monte Cristo, notiamo delle coincidenze inquietanti: questa operazione, per le motivazioni e le modalità, non può che nascere da quella cultura pericolosa che noi abbiamo cercato di spiegare.
Se poi ci chiediamo in che modo questa cultura ha inciso nelle politica dell’Ente Parco nei confronti dell’Elba, notiamo che uno degli obiettivi di fondo dell’ambientalismo radicale, cioè: la riduzione della pressione antropica sull’ambiente, all’ Elba la si otterrebbe con la riduzione dei flussi turistici.
Naturalmente la riduzioni dei flussi dovranno avvenire facendo prevalere il turismo di razza forte: quello ricco, insomma, mentre quello povero dovrebbe esser soppresso. Queste posizioni non le ha sostenute solo Tozzi, ma facevano parte anche del programma per le ultime Regionali del Sel, un partito, quindi, che dovrebbe avere radici popolari, ecc. Per dire fino a che punto si può arrivare!
Per concludere: ma questi ambientisti che intervengono sul territorio con i mezzi che abbiamo visto, come si comportano con gli Elbani?
Diciamo subito che gli Elbani non faranno certo la fine dei dei gatti di Pianosa, ai quali vennero tagliata le palle e deportati; o avvelenati come i ratti neri di Monte Cristo, che saranno sterminati al cielo . Quindi, possiamo stare tranquilli.
Ma certe gaffe freudiane clamorose ci hanno rivelato i desideri inconsci dei Presidenti del Parco: il primo definì gli antiparco elbani un “Gorillaio “, (tipico insulto razzista in voga nella Luisiana del KKK); il secondo disse che gli elbani dovevano essere deportati e suggerì navi e treni bestiame, come si è fatto in passato con le deportazioni naziste.
Ci dovremmo chiedere: perché esiste questo lato di destra oscura e profonda in persone colte e preparate e che si professano di sinistra? Perché in loro vi è questo impulso di stampo fascista , nazista, razzista, che riaffiora, nel linguaggio e negli atti, come una maleodorante cloaca carsica? E’ un bel problema al quale non sappiamo dare una risposta. Purtroppo, siamo solo dei Gorilla
Giovanni Muti (Il Monello)
Ho letto i nomi dei candidati.
A parte cinque sei nominativi gli altri mi sembrano si persone per bene
Ma non persone da candidare.
Ora sono curioso di leggere i programmi
Saluti
Brava Ornella, hai perfettamente ragione su quanto riguarda l'asilo. L'unica cosa che non condivido è che non tutto è obbligatoriamente una cosa politica come tu la fai sembrare, 500 firme sono già state raccolte per far restare le suore, che speriamo rimangano.
La chiesa è una cosa a se e le decisioni che prendono non sempre hanno che vedere con la politica e sinceramente mai dovrebbero.
Sento odore di propaganda elettorale ma c'è ancora un anno fortunatamente...
IL FATTO DI FIRMARE PER NON FAR ANDARE VIA LE SUORE DAL PAESE A QUANTO HO CAPITO NON SERVE A NIENTE! IO PRIMA DI FIRMARE MI SONO INTERESSATO UN PO' E MI E' STATO RIFERITO CHE PURTROPPO LE SORELLE "DEVONO" ANDARE VIA PER MOTIVI LEGATI AL LORO ORDINE. NESSUNO LE VORREBBE MANDARE VIA MA IL NOSTRO ORDINE ERA LEGATO ALLE "SUORE PAOLINE" E NON AD ALTRI. ABBIAMO AVUTO FORTUNA PER QUESTO PRESTITO RELATIVO A QUESTI ULTIMI ANNI MA APPUNTO E' STATO SOLO UN PERIODO. QUINDI, NON VENITE FUORI CON FIRME E CONTROFIRME PERCHE' NON SERVONO A NIENTE. IL NOSTRO CONTATTO CON LE SUORE E' TERMINATO CON LE PAOLINE MENTRE QUESTE ERANO SOLO OSPITI. DICIAMO UNA SPECIE DI COMODATO D'USO PER INTENDERCI. ANCHE A ME DISPIACE MA SI SAPEVA CHE PRIMA O POI CI AVREBBERO SALUTATO. NON POSSIAMO FARCI NIENTE POICHE' NON ABBIAMO NESSUN LEGAME CON IL LORO ORDINE. STATE TRANQUILLI E W DON EMANUELE!!!
[URL=http://www.bancaelba.it/]
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Luca tante cose ha fatto.... ma ne è bastata una sbagliata per discriminArlo....
Forse il porto?
Apprendo con disappunto che nella prossima tornata elettorale,l' attuale sindaco Luca Simoni non si ripresenterà alle prossime amministrative.
Certo, recentemente gli ha nociuto la decisione presa riguardo il porto, da molti non capita, mal digerita dagli aficionados della Vera Vela e che ha costituito oggetto di attacco politico.
Come sempre avviene, adesso, a fine del mandato, molti cominciano a parlarne bene, soprattutto quelli che temono un nuovo dissesto finanziario o il malgoverno della Sinistra locale, già ampiamente dimostrato in passato.
Cosa possiamo attribuire a merito del sindaco uscente? Cercherò di essere sintetico:
1. Aver evitato il commissariamento
2. Aver sistemato la situazione D' Alarcon, senza rinunciare ai suoi servizi, salvaguardando tutti i posti di lavoro, e consentendo un risparmio della spesa del Comune.
3. Aver dato dignità e decoro ad una delle principali attrattive turistiche del paese, il sentiero Carmignani, facendo riparare i danni fatti dai vandali nel tempo e sistemando la discesa verso Barbarossa con una funzionale scalinata.
4. Aver mantenuto il paese pulito ed ordinato, come mai si era visto prima. Ogni mattina pulizia poi delle spiagge!
5. Aver organizzato feste, eventi mondani e culturali nell' arco di tutto il periodo estivo e in parte anche in quello della bassa stagione.
6. Aver amministrato con parsimonia il malridotto bilancio comunale.
7. Aver saputo essere sempre disponibile, affabile e gentile nei riguardi dei suoi concittadini, cercando di rispondere alle loro esigenze, fin quando era compatibile con le risorse e non assumendo un atteggiamento arrogante e distante come altri precedenti amministratori.
8. Aver dato inizio all' iter burocratico per la costruzione di un complesso di case popolari, per rispondere alle esigenze abitative dei suoi concittadini economicamente più deboli.
9. Aver avviato la procedura del porta a porta per cercare di risolvere il problema del costo dello smaltimento dei rifiuti.
10. Aver reso più decoroso il parcheggio principale del paese, senza gravare di alcuna spesa l' Amministrazione Comunale.
11. Aver consentito a turisti e compaesani di avere disponibiltà gratuita di strutture balneari, quali sedie-sdraio ed ombrelloni, nella spiaggia principale del paese durante il periodo estivo: caso unico all' Elba.
12. Aver consentito il rilascio di autorizzazioni per l' insediamento di stabilimenti balneari, lasciando la fruibilità gratuita della stragrande maggioranza delle spiagge disponibili nel paese.
13. Essersi opposto con fermezza alle pressanti richieste del prefetto riguardo la accoglienza di quote di migranti, cosa che avrebbe creato disagio sociale e compromessa l' immagine turistica del paese.
Mi spiace quindi che non si sia ricandidato, non avendo trovato alleati affidabili e competenti per continuare a portare avanti un progetto di gestione del paese positivo.
Vedo fra gli aspiranti assessori della Vela, qualche voltafaccia che per calcolo di opportunità politica ha voluto salire sul carro del vincitore, per fargli da servizievole zerbino.
In diverse strade di Portoferraio sono strati posizionate diversi cartelli con delle frecce che fanno pensare che ci sarà una manifestazione sportiva.
Però non esiste nessun avviso che specifichi comedone quando e a che ora avverrà la manifestazione senza pensare a chi dovrà muoversi per lavoro o altre ragioni.
S'improvvisa ...bravi bravi bravi!!!
[COLOR=darkblue][SIZE=4]PRESENTATA A MARCIANA MARINA LA LISTA "PER CRESCERE INSIEME" PER LA CANDIDATA SINDACO GABRIELLA ALLORI [/SIZE] [/COLOR]
Marciana Marina, 13 maggio 2017. "Per crescere insieme" │ il nome della Lista Civica che si presenta a Marciana Marina il prossimo 11 giugno per le elezioni amministrative. I candidati e il programma della lista sono stati presentati questa mattina da Gabriella Allori, candidata Sindaco, presso la sede del nuovo Comune alla presenza di un pubblico folto ed attento.
Il nome "Per crescere insieme", esprime chiaramente la volont¢ dei candidati di condividere un programma di sviluppo e crescita che veda la collaborazione di tutti, nonostante la diversa provenienza politica, alla costruzione di un progetto di futuro condiviso e partecipato anche dai cittadini.
Trasparenza, legalit¢ e partecipazione sono infatti le parole d'ordine della lista che ha presentato il suo programma di lavoro per i prossimi cinque anni, fondato su alcuni punti fondamentali: un porto funzionale e sostenibile salvaguardando l'occupazione; la riorganizzazione e il potenziamento dei servizi sanitari; il sostegno alle attivit¢ sociali e culturali; politiche attive per il lavoro, la scuola e la formazione; riduzione della tassazione e incentivi alle attivit¢ produttive; turismo sostenibile e difesa dell'ambiente.
Gabriella Allori nel presentare la sua squadra ha dichiarato: "Quello che ci unisce e ci rende una compagine forte e compatta │ l'amore per Marciana Marina, la voglia di cambiare, per invertire la rotta che sta portando il nostro paese ad un lento degrado, sul piano economico, sul piano sociale e culturale. Vogliamo provare a essere pi vicini ai bisogni delle persone, a creare le condizioni per nuove occasioni di lavoro, a ridare al paese quell'unione e quella serenit¢ che sembra aver perso."
I componenti della lista, oltre a Gabriella Allori, sono Fabio Anselmi, Santina Berti, Paola Bonanno, Jacqueline Braschi, Giovanni Martini, Donatella Martorella, Massimo Peria, Zenobio Sacchi, Vincenzo Tagliaferro, Maria Cristina Terreni.
"Chi ci conosce - continua Gabriella Allori - sa che non ci sono ambizioni. Ci sono, semplicemente, persone che hanno alle loro spalle esperienze amministrative importanti, come Giovanni Martini che per dieci anni │ stato sindaco, o come Vincenzo Tagliaferro, Santina Berti, Maria Cristina Terreni che pensavano ormai di aver "appeso le scarpe al chiodo", e invece sono qui, insieme agli altri, a mettere a disposizione la loro esperienza per dare una mano al paese, anche a costo di sacrifici personali."
Per informazioni: pagina facebook: Lista Civica "Per crescere insieme" (facebook.com/lcivicamm/)
Gabriella Allori Cell. 349 6228024
[EMAIL]lcivicamm@gmail.com[/EMAIL]
[COLOR=darkred][SIZE=5]IL MUFLONE , UN VALORE DA GESTIRE . [/SIZE] [/COLOR]
La Fondazione Isola d’ Elba onlus ha come primario scopo la valorizzazione dell’ Elba sotto tutti suoi aspetti. Purtroppo le politiche gestionali del Parco Nazionale molto spesso non sono in sintonia con il territorio .
Questo non dipende a nostro avviso dalla volontà della dirigenza ma dal difficile adattamento di una struttura legislativa e burocratica complessa in un territorio con caratteristiche diverse dai luoghi dove i Parchi Nazionali dovrebbero operare.
Il Parco imposto dall’ alto contro la volontà dei cittadini e ampiamente contestato sin dal suo insediamento non riesce ancora ad integrarsi .
Purtroppo alcune iniziative degli ultimi anni hanno lasciato molti dubbi, come ad esempio l’ eradicazione milionaria dei ratti con lancio di tonnellate di veleno sull’ Isola di Montecristo.
Ci sembra che con la scusa di preservare le specie endemiche si cerchino di tamponare con spese colossali le situazioni che il Parco non riesce a gestire , ma in questo modo si fanno molti errori e si sprecano enormi risorse.
Anche la gestione dei cinghiali ci sembra un grave spreco , vengono spese risorse pubbliche per far prelevare migliaia di capi poi rivenduti da privati a prezzi altissimi fuori dall’ Elba . Si tratta di grandi valori che con una sana gestione potrebbero rimanere sul territorio.
Cinghiali , Mufloni , Lepri e persino i fagiani , i gatti, i topi e l’ ailanto , non devono essere gestiti come specie alloctone da sterminare , ma come attori di un delicato equilibrio da gestire.
Serve passione , lavoro , attenzione , competenza.
L’ annuncio di voler eradicare i Mufloni senza neppure un preventivo e approfondito confronto a livello locale ci sembra l’ennesimo clamoroso errore .
Tutto questo non è in linea con il ruolo di garanzia ed equilibrio che il Parco dovrebbe avere.
Serve un Parco in grado di interagire meglio con le popolazioni , con le categorie economiche , con le associazioni ambientaliste , con i cacciatori locali e con tutti i veri appassionati di Natura che vivono ed amano questi luoghi .
Fondazione Isola d’Elba Onlus
Questa mattina la raccolta differenziata di via Mellini e via XXV luglio non ha funzionato, e non è la prima volta. Il problema è stato che l’operatrice, puntualissima, non ha potuto fare le due soste nell’orario riportato nel foglio illustrativo, ma bensì dopo una decina di minuti di attesa da parte degli utenti e dopo che l’auto parcheggiata nell’”area” Di via Mellini non è andata via “”," area" che non è riservata alla raccolta visto che non esiste nessuna segnaletica a terra, tanto meno quella verticale, dove tutti possono parcheggiare senza incorrere in una sanzione per divieto di sosta. Faccio altresì presente che in data 13/5/017, in via XXV luglio, sempre a causa delle auto parcheggiate, la raccolta non è stata effettuata. Le cose sono due, o si sospende la raccolta fino a quando tutto è regolare, altrimenti sull’opuscolo informativo alla voce orari, bisogna aggiungere (salvo occupazione area da parte di automobilisti o motociclisti), così da comportarsi di conseguenza e non tornare indietro con i sacchetti rigorosamente differenziati così come vuole la normativa, e invito gli addetti ai lavori di immedesimarsi un momento con chi, non più giovane, deve tornare a casa, magari risalendo le scale senza avere depositato i propri rifiuti. Da “rumors”, pare che il giorno 14/5/017, a causa della gara ciclistica, il servizio non sarà effettuato, e se questo corrispondesse al vero, lo trovo alquanto bizzarro, visto che le vie Mellini e XXV luglio, saranno interdette dalle ore 7 alle ore 10, mentre la raccolta viene effettuata tutti i giorni (opuscolo alla mano) rispettivamente dalle ore 11.45 alle 12.15 e dalle ore 12.30 alle 13. Invito pertanto l’azienda e il Comune di Capoliveri a fare chiarezza su questi aspetti per fare in modo che gli utenti non abbiano difficoltà a fare la differenziata, utile e necessaria per tutti.
Un utente che crede nella differenziata.
Cari miei
Luca Simoni esce alla grande.. con pregi e difetti...più i primi..dispiace solo che non vi meritavate il lavoro svolto aiutando un paese.. quindi a ogni paese i suoi comandanti..
Longonese
ELEZIONI A CAMPO
Ed ora attendiamo con ansia la Lista del Rag.Galli..................................
auguri !!
PARCO BUOI
Un tempo all' Elba c'erano i cinghiali e i mufloni ma erano pochi e danni non ne facevano. Poi è arrivato il Parco , hanno chiuso la caccia in quasi tutta l'isola e si sono riprodotti a dismisura .
Pur di non far cacciare nel Parco si sono spesi un sacco di soldi per gabbie e altri tentativi di limitare i danni , ma nulla di fatto. Ora vogliono spendere altri soldi per ERADICARE .
I mufloni e cinghiali catturati sin ora con le gabbie io credo siano decine di migliaia , più di 1000 all' anno . Poi vengono regalati a dei privati che li vendono alle riserve di caccia italiane e non solo. Facciamo una media molto prudente di 30 Kg a capo , per 10.000 sono 300.000 Kg.
Ad una media di 20 Euro al Kg , vuol dire che abbiamo regalato almeno almeno 6 MILIONI di Euro, oltre a quello che ci costano le gabbie , le catture ecc.
Ora leggo che sono stati stanziati altri 300.000 Euro per levare i mufloni e il presidente del Parco sta pensando di chiamare degli eradicatori professionisti dalla Svezia ???
Ma siamo sicuri che non sia meglio ERADICARE il PARCO ?
[COLOR=darkred][SIZE=4]C'ERANO UNA VOLTA LE SUORE PASTORELLE [/SIZE] [/COLOR]
Alcuni anni fa l'Amministrazione Ballerini, della quale facevo parte, quasi alla fine del mandato, progetto' l'apertura a Capoliveri di una sezione di Scuola Materna Statale. La decisione fu dettata dalle nuove necessità che emergevano nel tessuto sociale capoliverese. Il piccolo borgo di minatori si era trasformato in una realtà turistica, multietnica e multireligiosa, alla quale l'asilo comunale, gestito dalle Suore Pastorelle, non poteva più dare le risposte necessarie. Si scatenò il finimondo: fummo accusati di voler mandar via le Suore che erano considerate, a ragione, un'Istituzione radicata in Capoliveri, fummo appellati come “senza Dio”, fummo accusati anche di voler togliere il lavoro alle docenti che insegnavano all'asilo comunale. Niente di tutto ciò era nei nostri intenti, in un primo momento provammo a giustificarci, poi di fronte alla maldicenza e all'ottusità che ci circondava desistemmo, lasciando che fosse il tempo a darci ragione. E il tempo ce ne ha data a iosa. L'anno successivo la Casa Madre richiamo' le Suore Pastorelle, che se ne andarono tranquille, dimenticando, sia loro che i Capoliveresi, che le Suore erano un'Istituzione radicata a Capoliveri.
Le povere docenti alle quali volevamo togliere il lavoro, come avevamo più volte precisato, vista la posizione occupata in graduatoria, furono nominate in ruolo nella Scuola Statale, ed andarono ad occupare gli ulteriori posti creati in seguito all'apertura della Scuola materna. Mi ricordo in quei giorni le novene, le veglie di pregherà nelle quali fu coinvolta tutta la cittadinanza per scongiurare la nascita del mostro. In realtà il tanto temuto mostro si è rivelato una struttura efficiente e funzionante, che affianca l'asilo comunale, nel quale sono state assunte nuove docenti, che, come le precedenti, matureranno un punteggio pieno, che consentirà loro di scavalcare in graduatoria le povere precarie che maturano a stento qualche punticino facendo qualche supplenza nelle Scuole Statali. Come avevamo programmato Capoliveri ha ora due strutture, in grado di soddisfare i bisogni della cittadinanza. Ma perché, stasera, mi sarà venuto in mente tutto questo? Perché ho saputo che, a fine giugno, le 3 suore provenienti dal Benin e che hanno sostituito le Suore Pastorelle, non per volontà loro, lasceranno Capoliveri. Perché questa differenza di trattamento in una situazione identica? C'era, la volta scorsa, una precisa volontà di mettere in cattiva luce l'Amministrazione Ballerini? E qui dispiace che la Chiesa Capoliverese si sia fatta coinvolgere. O c'è questa volta un preciso disegno sottostante che ho già percepito, ma che è inopportuno dichiarare. Non mi resta che esprimere il mio rammarico ed il mio ringraziamento per l'opera prestata per Capoliveri da queste Suore, per mera obbedienza alla loro regola. Nel momento in cui ho scritto questo articolo credevo di essere l'unica voce di protesta. Invece ho visto che numerosi cittadini capoliveresi hanno espresso il loro dissenso , perché nessuno deve esser mandato via contro la propria volontà e senza una precisa motivazione. I capoliveresi, specialmente quelli facenti parte della comunità parrocchiale hanno diritto di sapere perché queste Sorelle, che hanno accolto ed accolgono i loro figli ed i loro nipoti all'asilo, che hanno visitato i loro anziani, che hanno partecipato ai loro lutti, che salutano tutti con un sorriso, debbano andare via.
Ornella Vai
E su lungone non dice niente nessuno? scomparsi tutti? Povero Lele, agnello sacrificale...
Questa differenziata a Capoliveri e una vero dramma a luglio ed agosto ne vedremo delle belle prepariamoci a casini su casini a Capoliveri la differenziata e' improponibile
Separare tutto anche i tappini dalle bottiglie la carta di giornale attaccata alla plastica e cosi via ma la gente paga quattrini per fare le ferie e secondo voi fa la differenziata? raccolta porta a porta ma in tutte le porte o in quasi tutte? come si fa lasciare spesso sacchetti sparsi nelle case anche chi sta in monolocali o bilocali dove a malapena ci sta lui e il guardaroba..
E poi ancora chi ha appartamenti e responsabile di tutto ma come facciamo a impedire al turista distratto o altro che mischia la spazzatura la mano dentro il cassonetto ce la mettete voi? o pagheremo una persona per sostarla davanti hai bidoni?
Ragazzi fare colazione con la grappa fa male e controproducente