Il nostro è come Giulio Cesare sul Rubicone, la storia è nota.
Tergiversa, oltrepassarlo gli costa moltissimo, sa che sarà guerra.
Alla fine, però, supererà anche i turbamenti e lo guaderà sto benedetto fiume.
Saluto ricordando quello che disse Cesare, poco prima di varcarlo con le sue legioni:
“Stando qui inizia la nostra rovina. Venendo là inizia quella degli altri”.
Grazie alla Redazione per l'opportunità concessa.
113630 messaggi.
Stanotte anch'io non sono riuscito a dormire per la musica a palla proveniente dal Bar del Porto. Eppure ho il sonno abbastanza pesante!
Il problema evidente che nessuno controlla niente e al bar del porto fanno quello che gli pare.
Meno male che sono i Carabinieri di Portoferraio, evidentemente chiamati dagli abitanti esasperati della zona, che hanno finalmente fatto smettere la "discoteca" a cielo aperto verso l'1 e mezzo circa.
Ma possibile che in un paese normale si debbano chiamare sempre i Carabinieri, gli unici che hanno la sensibilità di fare qualcosa su questo problema?
E i vigili urbani che fanno? Chi gli ha dato il permesso di fare un bar in una discoteca all'aperto fino all'una e mezza di notte in pieno centro abitato?
Un plauso ai Carabinieri di Portoferraio
Vorrei segnalare che per completezza di informazione nell'articolo di Tnews dal titolo "La Petit Armee' e i lancieri imperiali a San Martino ", sono da aggiungere altre informazioni e cioè:
1) Il museo è stato preso in affitto per tre serate da una ditta inglese e cioè 11, 17 e 23 giugno , per circa trecento persone a serata
2) Oltre ai figuranti vengono utilizzate delle hostess e delle guide locali per la spiegazione della residenza Napoleonica
3) E' utilizzata una orchestrina Folk per l'arrivo degli invitati che sono trasportati dal porto alla villa tramite autobus
4) C'è anche la presenza di violiniste e musicisti , con soprano e tenore per allietare i commensali
5) Presenza dei VV.FF.
6) il tutto è organizzato da una ditta di Roma , mentre il catering è gestito da una azienda della provincia di Arezzo.
Da notare che la cena è riservata solo agli invitati , e che la l'azienda inglese ha finanziato iniziative per il miglioramento del giardino della Villa Napoleonica.
PROPOSTA DI LEGGE PER LASCIARE IL 60% DELLA SPIAGGE LIBERE
È' in parlamento una proposta di legge per lasciare il 60% delle superfici degli arenili, libere.
Spero vivamente che venga approvata e le tante persone che vivono di espedienti, perché è un espediente allontanare o far pagare forzatamente il bagnante che va nella spiaggia libera, se ne vadano a lavorare e a sudarsi lo stipendio, anziché fare "ciccia" per 3 mesi l'anno.
A me è successo qualche tempo fa, ma alla mia risposta decisa, hanno desistito e sono rimasto.
Anni fa, chi doveva controllare, aveva ombrellone e sdraio gratis per la famiglia. Oggi credo che non sia più così, o almeno spero....
Ho letto giusto questa mattina un articolo di fuoco sul Tirreno in cui Lega Ambiente,nella figura di Maria Frangioni, auspica la chiusura dell' Eurit che ha sede nel nostro comune.
Dando per scontato che le informazioni in mano alla Sig.ra Frangioni siano esatte mi chiedevo come,una volta chiusa quest'azienda, si intendesse procedere con il ricollocamento dei 50 e più lavoratori (con l'indotto intendo) che vivono con i proventi di quest'attività? Ritengo che sia corretto segnalare i problemi,se sono reali, ma credo sia altrettanto corretto trovare delle soluzioni e non urlare al pericolo lasciando che poi sia la collettività a sobbarcarsi gli oneri di certe scelte.
Speriamo che presto legambiente ci suggerisca come poter salvare l'Habitat del geco,del rospo e della rana (di questo si tratta) ma anche le famiglie di chi lavora in quell'azienda.
E ora che i nostri bruchi stanno incominciando a trasformarsi in farfalle e ad invadere le nostre case,auto ecc...starete a vedere se non se ne parlerà sul serio!!!
Giusto in tempo per l' arrivo dei turisti
Viva il parco !!!!
[COLOR=darkblue][SIZE=5]LA COMPAGNIA DEL REGISTRO, UNA GARANZIA DI SUCCESSO. [/SIZE] [/COLOR]
Rinnovato consenso di pubblico per l'ultima esibizione del gruppo teatrale guidato dal prof. Gennaro Massimiliano Squillace, che anche quest'anno si cimenta con professionale maestria nell'interpretazione della commedia di Eduardo De Filippo.
La nuova sfida è stata brillantemente superata con "Io non pago", una rappresentazione in tre atti recitata mercoledì scorso al Teatro dei Vigilanti - R. Cioni di Portoferraio, e che vedrà una seconda replica domenica 25 giugno al Teatro Flamingo di Capoliveri.
Oltre al protagonista, Gennaro M. Squillace nelle vesti di Ferdinando Quagliolo, e ai veterani della Compagnia come Luigi Valle, Lucio Rizzo e Duilio Biani, quest'anno ci sono state delle apprezzatissime new entry nei ruoli femminili, che hanno saputo esprimere al meglio la verve partenopea.
Un plauso dunque da parte del Soroptimist International Club Isola d'Elba, per la rinnovata opportunità di assistere a queste simpatiche performaces e per il fatto che, come di consueto, la Compagnia devolve il ricavato dello spettacolo in beneficenza.
Franca Rosso
Basterebbe mandarci l'ispettorato del lavoro,perché senz'altro questi pseudo dj o pseudo cantanti vengono pagati aum aum e non solo loro
La disfatta di Raggi a Roma, il sondaggio: bocciata da sette romani su 10
Virginia Raggi (afp)
Sempre più giù. A un anno esatto dallo storico trionfo di Virginia Raggi, avvenuto il 19 giugno 2016, continua inesorabile il calo del gradimento nei confronti della prima donna che è riuscita ad espugnare il Campidoglio e a regalare ai cinquestelle la cloche della capitale d'Italia.
In fondo a dodici mesi di governo piuttosto travagliati - costellati da incidenti, faide interne, assessori sostituiti e inchieste giudiziarie - quasi sette romani su 10 bocciano l'operato della sindaca, 4 su 10 se si considera il solo elettorato grillino, più o meno in linea con i giudizi negativi espressi sull'intera giunta.
Una débâcle che trascina a fondo i consensi tributati al Movimento di Beppe Grillo, che oggi a Roma risulta più che dimezzato
la domanda dovrebbe essere posta alla capitaneria, ai sindaci che sono spesso concessionari per delega e ad altri enti preposti . Io le dico la mia opinione ovvero che è tutto un teatrino , la capitaneria che cambia i comandanti ma non gli addetti , conoscono tutto e tutti e credo quindi che si comportino chiudendo un occhio , vivi e lascia vivere o forse aspettano che gli abusivi in senso lato abbiano fatto il gruzzolo. Sanno benissimo del comportamento scorretto dei punti blù e infatti arrivano il mattino presto in borghese e fanno le multe ai soliti noti , un teatrino quasi divertente che nasconde una massima freudiana : se il turista è qui è perchè ha i soldi e deve pagare " senza riflettere che il turista già paga molto a partire dai traghetti e potrebbe risparmiare posizionando il suo ombrellone e i suoi lettini ma la mafia locale lo sconsiglia circondandolo di ombrelloni e di lettini con il segnale "levati dai coglioni " e infatti l'indomani il povero turista noleggia e paga . La multa è una cosa nota e già prevista nel budget dei soliti mafiosi noleggiatori perchè siamo in italia dove la legge non è uguale per tutti.
[COLOR=darkblue][SIZE=5]FRANCESCO ZANI , UN RAGAZZO " SPECIALE".
A RIO MARINA LA SUA MOSTRA DI QUADRI [/SIZE] [/COLOR]
Da domenica 18 giugno ore 18.30 fino al 24 giugno a Rio Marina , Torre degli Appiani inaugurazione della mostra intitolata " Mulini ed altri animali" di Francesco Zani.
Chi è Francesco? Un ragazzo speciale per chi ha la fortuna di conoscerlo.
Francesco , 20 anni , è autistico ma grazie alla costanza e alla forza dei genitori Vanni e Paola , Francesco è riuscito a vincere i limiti della malattia e a inserirsi nel mondo sociale con tutte sue passioni e abilità.
La mostra che inaugura a Rio Marina non è la prima che Francesco ha allestito . A Dicembre 2016 a Firenze sua città di residenza inaugura la sua prima mostra personale presso la associazione di promozione sociale " le Curandaie dove Francesco gestisce , in un programma di scuola lavoro , la locale biblioteca.
Il 2 Aprile 2017 , giornata nazionale sull'Autismo la associazione autismo di Firenze ha allestito una mostra di 18 giovani di tutta Italia tra cui Francesco .
Rio Marina è la seconda patria di Francesco dove ha cominciato a camminare e dove ha molti amici e proprio qui vuole riproporre le sue opere fatte di colori ed accostamenti molte volte sorprendenti.
Francesco la vena artistica la esprime anche nella musica. Appassionato di tutti i generi trova la sua massima espressione nel Rap che ama moltissimo.
Francesco è la dimostrazione vivente di come si possa combattere l'autismo e di come si possa cercare , attraverso anche l'arte e la musica di uscire da un isolamento fisico e intellettuale che imprigiona molte volte la normalità.
E questo però anche grazie alla forza e alla costanza di due genitori speciali come Vanni e Paola.
Marco Contini
Certo a leggere si nota che a Rio Marina siete nati... per lamentarvi... e basta.
Ora caro Luca che diano "noia" persino quattro ragazzi che giocano con un pallone, pone un enorme quesito e riflessione:- che magari quei ragazzi non trovino altro da fare... che la comunità (tutta!!!!!! genitori e adulti compresi) se ne sbattono di preoccuparsi dei giovani.
Come il sogno che il buon Renzo, carissimo amico, possa essere il salvatore di tutti i problemi, la rivoluzione con un solo combattente, per quanto motivato.
Il cambiamento, la crescita, l'economia, la socialità... è un diritto ed anche un dovere di tutti, da perseguire ogni giorno.
Naturalmente, i luoghi sono comuni, i problemi di Rio sono simili ad altre realtà, eppure più che delegare serve contribuire, mettersi in gioco, cercare ognuno nel suo piccolo di migliorare le situazioni.
E con tempi purtroppo lunghi.
A mio parere, leggendo molto sul porto e sui quattro miseri pontili che lo adornano, penso ricopra troppe speranze di lavoro..... sopravvalutato per le esigenze di una comunità come Rio Marina.
Un saluto....
x conti della serva e fetovaia
Messaggio 85170 del 17.06.2017, 10:03
La domanda continua ad essere la stessa: perchè, se sono così evidenti e continue le infrazioni alle leggi in materia, nessuno muove un dito ?
La Villa romana delle Grotte è lieta di invitarvi al primo degli eventi in programma per la stagione estiva, “Mens sana in corpore sano”. Viaggio nel benessere dall’antichità ad oggi
L’evento si svolgerà martedì 20 giugno a partire dalle ore 18 e prevederà una visita tematica sulla cura del corpo e della mente nell’antichità, con a seguire una lezione di yoga al tramonto con la docente Monica Brandino.
A tutti i partecipanti è richiesto di portare un tappetino ed un telo.
L’ingresso avrà un costo di 18 euro e la prenotazione obbligatoria, contattando il numero 327 8369680 o scrivendo a [EMAIL]villadellegrotte@gmail.com[/EMAIL]
Vi ricordiamo che la Villa è aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.20 alle 20.00!
Per restare sempre aggiornati su attività ed eventi seguite i nostri profili social:
Facebook - Villa romana delle Grotte Twitter - @villalegrotte Instagram – villadellegrotte Trip Advidsor – Villa romana delle Grotte
E consultate il nostro sito: [URL]www.villaromanalegrotte.it[/URL]
Grazie per la collaborazione!
Staff Villa romana delle Grotte
[COLOR=darkblue][SIZE=4]4 POSTI DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE ALLA MISERICORDIA DI PORTOFERRAIO [/SIZE] [/COLOR]
Sono attivi i bandi per la selezione di volontari da impiegare nei progetti di Servizio Civile Nazionale (SCN) in Italia e all’estero e la Misericordia di Portoferraio ha 4 posti disponibili.
Se hai fra i 18 e i 28 anni scegli di dedicare un anno della tua vita al servizio civile nazionale: la scadenza per la presentazione delle domande è il 26 giugno 2017 alle ore 14.00.
Possono presentare domanda i candidati che hanno tra i 18 e i 28 anni.
Per informazioni puoi contattare la segreteria della Misericordia di Portoferraio al numero 0565 91 8785 dalle 8 alle 13 .
Il servizio civile è un' importante occasione di crescita oltre che un modo per aiutare gli altri.
L’intento del progetto sposato dalla Misericordia di Portoferraio è quello di contribuire fattivamente a migliorare i servizi di assistenza socio-sanitaria e di trasporto ordinario e di emergenza a favore delle persone anziane e non autosufficienti (comprendendo anche le persone disabili), mettendo in rete le risorse disponibili così da fornire
prestazioni più tempestive ed accurate, a fronte di domande “sociali” e sanitarie” crescenti e sempre più complesse.
gli abusivi non sono solo quelli che noleggiano senza permessi , sono anche quelli, la maggioranza, titolari di punti blù , che invece di noleggiare su richiesta del cliente come recita il regolamento, piazzano già ombrelloni e lettini già al mattino presto dove gli accomoda occupando ovviamente gli spazi strategici ed ambiti e questo è un esercizio proibito e sanzionato dalle leggi della capitaneria . Questo esercizio piratesco è disonesto è praticato da quasi tutti e dalla esperioenza pluriventennale ( io vado sugli scogli e odio la sabbia ) l'unico punto blù che rispetta le regole è quello di Patresi , forse il titolare non è troppo sveglio o forse semplicemente è solo onesto , tutto il resto è materiale per furboni azzeccagarbugli che sanno evidentemente ungere ed oliare i meccanismi per renderli indolori. Non fate le vittime , non lo siete.
Durante una lite tra giovani, un ragazzo grida all'altro: RITORNA AL TUO PAESE.
La risposta: In quale paese dovrei tornare, io sono nato all'Elba, sono cresciuto in Italia, studio in Italia, la mia lingua primaria è l'italiano, sono cresciuto a pastasciutte, cotolette, polpo lesso, sardine e pasta al forno, sono tifoso del Milan e della nazionale italiana, e vorrei diventare medico per poter curare i miei concittadini, gli italiani.
Paolino l'arrotino-
[COLOR=darkred][SIZE=4]FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860) FRANCESCO GIUSEPPE E NAPOLEONE III INCONTRO A VILLAFRANCA : PACE CONCLUSA TRA FRANCESI E AUSTRIACI [/SIZE] [/COLOR]
Il 13 luglio 1859 Bettino Ricasoli,ministro dell’interno nel Governo della Toscana, così notifica al governatore dell’Elba la pace conclusa tra francesi ed austriaci: “Illustrissimo Signore La notizia telegrafica sulla pace conclusa fra Sua Maestà dè Francesi e Sua Maestà l’Imperatore d’ Austria sebbene parli di una Federazione Italiana,non ne dice i particolari. E’ ben naturale che su ciò siano per formarsi molte supposizioni.Finchè queste sieno mosse dal desiderio che tutti abbiamo del bene dell’Italia ,Ella non vi scorgerà alcun pericolo per l’ordine pubblico.Ma così non potrebbe essere ,quando i partiti ne facessero un pretesto di discordia e di turbamento.Ella prevenga ogni tentativo assicurando che il Governo riposa nella lealtà del Magnanimo Protettore Re Vittorio Emanuele e nella saviezza dei Potentati che devono intervenire per regolare le conseguenze della pace secondo le necessità e i voti dell’Italia. Il Governo ha creduto opportuno mandare a Torino persone di sua fiducia per conoscere il vero essere delle cose e per procedere in ogni cosa d’accordo col governo del Re. Il Paese ha ora il più alto dei suoi doveri ,quello di serbare dignitosamente il suo senno e le sue forze per l’assetto definitivo dell’Italia.Ogni atto d’impazienza e molto più ogni disordine sarebbe atto di pessimo cittadino,nemico della Patria. Il Governo quanto più sono gravi i momenti tanto più è fermo nell’allontanare ogni pericolo delle perturbazioni di qualunque siasi specie e da qualunque parte venissero. Ella seguiti queste determinazioni con costante operosità. Dia subito le istruzioni necessarie ai suoi subalterni ;si concerti con le persone notevoli e faccia con tutti i modi penetrare in ogni Classe di Cittadini la persuasione che l’opera diretta a ottenere condizioni da rendere la pace,quanto più è possibile,vantaggiosa alla Nazione sarebbe interrotta dalle più piccole improntitudini. Ho l’onore di ripetermi con particolare ossequio. Di VS Ill.ma Dal Ministero dell’Interno Lì 13 luglio 1859 Devotissimo Servitore B. RICASOLI “ (Aff gen gov 1860.Filza 2.Doc 1-100.Circolari da 1 a 42.Circolare n° 26.Archivio storico comune Portoferraio) Dal documento traspare con evidenza l’incertezza del momento legata ad una pace la quale ”sebbene parli di una Federazione Italina,non ne dice i particolari “ e anche amarezza -“Sua Maestà dè Francesi” non degli italiani - da parte del ministro degli interni del governo toscano Bettino Ricasoli. Come per dire che i francesi e non gli italiani hanno voluto l’armistizio. Che cosa è accaduto ? Due giorni prima,11 luglio 1859, a Villafranca,preceduto da una tregua di qualche giorno, è stato concluso l’armistizio con un colloquio tra Napoleone III “Sua Meastà dè Francesi” e Francesco Giuseppe imperatore d’Austria: finisce così la seconda guerra d’indipendenza italiana. L’armistizio è la conseguenza di una decisione unilaterale della Francia che in guerra al fianco del Piemonte contro l’Austria ha necessità di concludere la pace per il pericolo che il conflitto si allarghi all’Europa. La pace è poi formalizzata col trattato di Zurigo nel novembre del 1859. Subito dopo l’incontro e il colloquio ,nella stessa giornata di 11 luglio,Napoleone III incontra a Valeggio sul Mincio,poco distante da Villafranca, Vittorio Emanuele II suo alleato ed insiste con il re piemontese per arrivare ad una decisione in questi termini:confederazione italiana sotto la presidenza onoraria del papa,cessione della Lombardia alla Francia che a sua volta l’avrebbe ceduta al Piemonte,Veneto all’Austria ma incluso nella federazione italiana ,rientro dei sovrani filo austriaci nei ducati di Modena e Toscana con modalità pacifiche e con l’impegno a concedere una costituzione,riforme politiche nello stato della chiesa e amministrazione separata delle legazioni pontifice. Queste proposte nello stesso giorno di 11 luglio vengono comunicate da Vittorio Emanuele II a Cavour presidente del consiglio dei ministri dello regno piemontese.Cavour non è d’accordo poiché oltre a vedere vanificate le speranze di liberare tutto il nord d’Italia dagli Asburgo,giudica catastrofico per il prestigio del regno sardo l’ingresso dello stato piemontese nella futura confederazione a fianco dell’Austria.Emerso con il re questo grave disaccordo e dissenso Cavour nel pomeriggio stesso dell’11 luglio decide di dimettersi Queste proposte vengono anche comunicate all’imperatore austriaco che fa alcune controproposte ;le fortezze di peschiera e Mantova sarebbero rimaste all’Austria,per il reintro dei sovrami amci a Firenza e Modena si può ricorrere alle armi e che per i due ducati non c’è alcuna costituzione né il papa deve soffrire la separazione amministrativa delle legazione pontifice. Napoleone III accetta le controposte e firma. Vittorio Emanuele II si rifiuta di firmare perché abbandonare le fortezze di Peschiere e Mantova significa rendere indifendibile la Lombardia. Il re informa Cavour su quanto sta accadendo . Cavour parla di tradimento di Napoloene III ,invita il re a lasciare il campo alle forze francesi e austriache che avrebbero risolto per conto loro la questione italiana e accusa lo stesso re di intrighi nei suoi confronti. Tra i due insorge una discussione dai toni molti accesi. Il giorno dopo,12 luglio 1859, Cavour riunisce il consiglio dei ministri e delibera le dimissioni dell’intero governo. Il re Vittorio Emanuele messo di fronte alle due alternative guadagnare la Lombardia senza piazza forti oppure continuare la guerra da solo sceglie la prima e nella stessa giornata del 12 luglio firma l’armistizio con la clausola “ per tutto ciò che mi concerne” la quale lascia intendere che il re non si impegna riguardo al corso degli eventi che si vanno profilando fuori dai confini del suo stato: i governi locali nati dai dissolti ducati di Parma,Modena e Toscana si stanno preparando all’unione col Piemonte.
Marcello Camici mcamici@tiscali.it
[COLOR=darkred][SIZE=4]«IN SARDEGNA I MUFLONI DELL’ELBA»
Il Gruppo d’intervento giuridico propone un progetto per il rientro degli animali [/SIZE] [/COLOR]
L’obiettivo è chiaro: riportare in Sardegna i mufloni dell’Isola d’Elba. L’associazione ambientalista Gruppo di intervento giuridico ha proposto la predisposizione – sfruttando il sostegno di fondi comunitari – di un vero e proprio piano di trasferimento dei mufloni dall’Elba in alcune aree di reintroduzione localizzate in Sardegna e in Corsica. D’altra parte, i mufloni vennero introdotti circa trent’anni fa per fini venatori sull’Isola d’Elba, nel Comune di Marciana. L’intenzione era far felici i cacciatori, così come accaduto in tante altre parti d’Italia, in Germania e nel resto dell’Europa centrale, nei Balcani e, addirittura, nelle Americhe.
Al contrario, il muflone è divenuto raro nelle isole originarie, Sardegna e Corsica, ma si è ambientato alla perfezione nei nuovi habitat perché è una specie animale che si riproduce facilmente. Ed è successo così anche sull’Isola d’Elba, dove, dopo l’adozione di diversi piani di cattura o abbattimento selettivo eseguiti negli anni scorsi, vi sarebbero tuttora circa 600 esemplari, che causano effetti negativi sulla vegetazione e sulle colture agricole. Lo scorso 30 maggio il direttivo del parco nazionale dell’arcipelago toscano ha deliberato per la predisposizione di un piano di completa eradicazione del muflone dall’Isola d’Elba. La situazione delle popolazioni originarie della Sardegna e della Corsica, invece, non è delle migliori, tanto da esser tutelate con stringenti misure normative per la rarità. In Sardegna si stimano complessivamente circa 6 mila esemplari sparsi tra l’Asinara, parte del Limbara, Capo Figari, Supramonte e Gennargentu, Tonneri, Monte Albo, Pabarile e Montiferru mentre in Corsica è stata stimata una popolazione compresa tra i 400 e i 600 esemplari soprattutto nelle riserve naturali di Bavella e di Asco.
Per organizzare il ritorno a casa degli imponenti animali il Gruppo di intervento giuridico ha coinvolto il ministero dell’Ambiente, la Regione, la comunità territoriale della Corsica, la Regione Toscana, l’istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale e li parco nazionale dell’Arcipelago toscano.
Il Gruppo d’intervento giuridico ritiene che il piano di trasferimento dall’Elba e la reintroduzione
dei mufloni in Sardegna e Corsica possa venire incontro a varie esigenze e, soprattutto, alla salvaguardia di una delle più caratteristiche e rilevanti specie selvatiche del Mediterraneo e dell’isola che ha dato i natali ai progenitori degli esemplari che, adesso, potrebbero ritornare a casa.
[COLOR=darkred][SIZE=4]SPI CGIL: A RIO MARINA INCONTRO SUI TEMI DELLA SANITA' E DEI TRASPORTI [/SIZE] [/COLOR]
Programmato un incontro pubblico sui temi della sanità e dei trasporti, rivolto ai pensionati della zona riese, promosso dallo Spi Cgil dell'isola d'Elba, con sede principale a Portoferraio, presso la Camera del Lavoro, in via della Fonderia nel centro storico, ufficio aperto nei giorni feriali, secondo gli orari esposti nel sito Internet dell'associazione sindacale [URL]www.pensionaticgilelba.org[/URL] facilmente consultabile. L'appuntamento è previsto per martedì 20, alle 17, nei locali di cui dispone lo stesso sindacato, posti in via delle Rimembranze a Rio Marina. "Tematiche di primaria importanza - sottolinea il coordinatore generale della Cgil dell'Elba, Manuel Anselmi, che sarà presente e terrà una specifica introduzione - Tali servizi sono indispensabili per tutti e in particolare per la terza età. Devono essere funzionali ed efficienti". La riunione è aperta a chiunque e come fa presente il segretario dello Spi Cgil isolano, Luciano Lunghi: " Tale impegno sarà probabilmente replicato, in altra parte dell'isola; poi valuteremo se fare nuovi approfondimenti riguardanti altri argomenti di utilità sociale. Invitiamo, ovviamente, alla partecipazione".
