[COLOR=darkred][SIZE=4]«IN SARDEGNA I MUFLONI DELL’ELBA»
Il Gruppo d’intervento giuridico propone un progetto per il rientro degli animali [/SIZE] [/COLOR]
L’obiettivo è chiaro: riportare in Sardegna i mufloni dell’Isola d’Elba. L’associazione ambientalista Gruppo di intervento giuridico ha proposto la predisposizione – sfruttando il sostegno di fondi comunitari – di un vero e proprio piano di trasferimento dei mufloni dall’Elba in alcune aree di reintroduzione localizzate in Sardegna e in Corsica. D’altra parte, i mufloni vennero introdotti circa trent’anni fa per fini venatori sull’Isola d’Elba, nel Comune di Marciana. L’intenzione era far felici i cacciatori, così come accaduto in tante altre parti d’Italia, in Germania e nel resto dell’Europa centrale, nei Balcani e, addirittura, nelle Americhe.
Al contrario, il muflone è divenuto raro nelle isole originarie, Sardegna e Corsica, ma si è ambientato alla perfezione nei nuovi habitat perché è una specie animale che si riproduce facilmente. Ed è successo così anche sull’Isola d’Elba, dove, dopo l’adozione di diversi piani di cattura o abbattimento selettivo eseguiti negli anni scorsi, vi sarebbero tuttora circa 600 esemplari, che causano effetti negativi sulla vegetazione e sulle colture agricole. Lo scorso 30 maggio il direttivo del parco nazionale dell’arcipelago toscano ha deliberato per la predisposizione di un piano di completa eradicazione del muflone dall’Isola d’Elba. La situazione delle popolazioni originarie della Sardegna e della Corsica, invece, non è delle migliori, tanto da esser tutelate con stringenti misure normative per la rarità. In Sardegna si stimano complessivamente circa 6 mila esemplari sparsi tra l’Asinara, parte del Limbara, Capo Figari, Supramonte e Gennargentu, Tonneri, Monte Albo, Pabarile e Montiferru mentre in Corsica è stata stimata una popolazione compresa tra i 400 e i 600 esemplari soprattutto nelle riserve naturali di Bavella e di Asco.
Per organizzare il ritorno a casa degli imponenti animali il Gruppo di intervento giuridico ha coinvolto il ministero dell’Ambiente, la Regione, la comunità territoriale della Corsica, la Regione Toscana, l’istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale e li parco nazionale dell’Arcipelago toscano.
Il Gruppo d’intervento giuridico ritiene che il piano di trasferimento dall’Elba e la reintroduzione
dei mufloni in Sardegna e Corsica possa venire incontro a varie esigenze e, soprattutto, alla salvaguardia di una delle più caratteristiche e rilevanti specie selvatiche del Mediterraneo e dell’isola che ha dato i natali ai progenitori degli esemplari che, adesso, potrebbero ritornare a casa.