LA CAPITANERIA DI PORTO DOVE E' ?
Ma è possibile che la capitaneria non veda nulla.
Alla rossa ci sono tutto il giorno persone che fanno il bagno in area portuale in mezzo a motoscafi in moto che fanno avanti e indietro.
Quelli del rent ogni sera mettono una decina di motoscafi sulla spiaggia per lavaggi e manutenzioni.
Le distanze in relazioni alle normative non esistono.
Le corsie per i mezzi a motore non esistono.
I locali sono ormai uno sopra all'altro.
Le varie pedane non sono omologate, non sono certificate, non hanno nessuna sicurezza per quanto riguarda gli impianti elettrici.
Sulla spiaggia alla sera ci posteggiano anche le moto ed i motorini.
Sugli scivoli ci posteggia chiunque per ore.
Oltre alle pedane un ristoratore in particolare occupa tutta la spiaggia circostante ed il marciapiede difronte con frigo, sedie, tavoli, lampade, insegne e quant'altro.
Camerieri che vanno avanti ed indietro per tutta la strada ed in mezzo alle macchine, senza strisce pedonali, per portare piatti ai vari tavoli senza nessuna protezione igienico-sanitaria per le pietanze.
La maggior parte delle volte i rifornimenti alimentari, ad un ristorante in particolare, vengono fatti con un furgoni o macchine non predisposti al trasporto alimentare; uno addirittura è usato per lavori edili e quant'altro.
Penso sia meglio fermarci qui.
Ma la Capitaneria di Porto, i vigili urbani ed i carabinieri di Porto Azzurro DOVE SONO ??????????
Tutti questi controlli sarebbero sicuramente più utili di quelli che si vedono ogni tanto sui giornali per rinverdire l'importanza della presenza di tutte queste autorità ???
Io penso di si.
La sicurezza, la salute e la legalità vengono prima di tutto.
113402 messaggi.
Caro Marco Galli, a Campo non c'è limite al peggio.
E visto che ci vive da sempre, dovrebbe essere abituato.
Sono ancora più Vispa! Sono andata sul sito del Comune di Marciana Marina ed ho trovato una determinazione di impegno di spesa di 8000 (ottomila) euro per garantire apertura info Point per 2 mesi (15 luglio-15 settembre). Allora premesso che davvero 8000 euro per due mesi di apertura, a meno che il personale qualificato che aprirà non sia composto da dirigenti d'azienda,mi pare una cifra spropositata, soprattutto in considerazione del fatto che si tratta di soldi pubblici, mi chiedo come mai a distanza di 6 giorni il chiosco sia sempre chiuso . Avrebbe dovuto aprire il 15 luglio. Qualcuno sa rispondere?
per emergenza idrica 85801 del21.07.2017
Lei ha perfettamente ragione il dissalatore,non necessario,e' solo un'operazione per mettere le mani su alcuni milioni di Euro.E' un'opera
assurda di altissimo costo sia di realizzazione sia di manutenzione.Da gennaio ad oggi non ho osservato nessuna crisi di afflusso d'acqua ai rubinetti.Non facciamoci fregare un'altra volta da Regione e Sindaci vedi:
Parco,Buraccio,Ospedale,Traghetti ecc.
ma perchè quando si fanno le cose non si pensa un'attimo,in piazza milano è stata messa la rastrelliera delle bici in corrispondenza dello scivolo per carrozzine ,ma un sarà mica lo stesso che mise due rastrelliere in piazza coop ad elle con le bici che andavano all'interno? 😮
x vispa teresa
visto che si ritiene molto vispa si rechi presso la sede comunale riformuli la domanda e le verrà risposto con atti e motivazioni, almeno credo che in italia usi così
Ancora oggi si parla di partiti, coalizioni vecchie e nuove, dimissioni di ministri e pronti (forse) a salire su un cavallo diverso, nuove discese in campo magari come supervisori e così via, mentre a leggere i sondaggi, gli stessi partiti sia a sx che a dx, potrebbero risultare vincitori alle prossime elezioni politiche, Che dire, forse io come altri milioni di italiani, ci siamo sbagliati, in quanto tutto funziona alla perfezione, dalla sanità ai trasporti, passando per la scuola e le pensioni, mentre per la disoccupazione i numeri potrebbero essere errati. A tal proposito, chiedo scusa se talvolta intervengo su questo blog per evidenziare alcune problematiche, ma che "forse" le vedo solo io, e indubbiamente questo sarebbe positivo.
Paolino l'arrotino-
La politica del dispetto
La diatriba tra anonimi camminatori, sostenitori delle due fazioni politiche (?) scontratesi nelle ultime elezioni a Marciana Marina ha assunto sin dal suo innesco toni a dir poco infantili...un susseguirsi di botta e risposta dalle tonalità che ricordano quelli di una coppia dopo la separazione o le esternazioni mosse da invidie piccole e assolutamente provinciali...è la politica del dispetto, della ripicca, dell'"adesso gli faccio vedere io"...una politica che mai potrebbe ottenere risultati e migliorie effettive in un paese che il presunto Dio ha dotato di tanta naturale bellezza ma, per inevitabile compensazione divina, ha anche riempito di marinesi (lo sono anch'io e quindi penso di poterlo affermare).
Sarebbe il caso a mio avviso di deragliare volontariamente da questo modus operandi da comari indispettite, dove le parti si accusano reciprocamente di inadempienze dandosi degli incompetenti, dei qualunquisti...c'è la siepe lunga sul viale e allora tagliala te, manca un servizio si ma già mancava con la precedente amministrazione, fallo te che hai tempo da perdere e così via...
Leggendo i post delle due fazioni mi torna alla mente due coppie di giocatori di tressette impegnate in una partita al bar Roma una ventina di anni fa, alle quali comunicai, dopo una decina di minuti che si accusavano a vicenda di scarsa capacità nel gioco, come a mio avviso avessero entrambe ragione...
Intanto il paese viaggia su un fuso orario di trenta anni fa...
Io sono così Vispa che le domande sono solita farle a chi governa ed ha gli strumenti per rispondere . A chi devo chiedere? Al panettiere? All'ortolano? al pescatore? Chiedo al comune. Quindi riformulo la domanda: quando aprirà il punto informazioni? Quando aprirà il bike sharing? " È colpa del Governo precedente" è una scusa che viene abusata in Italia e sarebbe pure ora di smettere.
X la vispa Teresa: se tu fossi stata davvero vispa ti saresti resa conto che il punto info di solito apriva a Maggio e quindi non è stata questa amministrazione che non ha provveduto , che si è insediata il 20 giugno, ma quella di Ciumei.
[COLOR=darkred][SIZE=4]LA SINISTRA ALLO SBANDO TRA MONELLI, GABBIANI E LOTTA DI CLASSE [/SIZE] [/COLOR] di G.Muti
Le persone che mi hanno chiesto perché non rispondo agli insulti di un gruppo di riesi, leggendo queste righe, penseranno di avermi convinto. Li devo deludere, perché io non risponderò agli insulti. Credo che le persone che hanno scritto non mi conoscano. Coloro che a sinistra, in questi ultimi decenni mi hanno sistematicamente attaccato, non si sono mai sognati di definirmi fascistoide o di essere uno che, per interesse, si prostra al potere. Perché sanno che da oltre 20 anni prima con la TV e la Radio, poi con il Movimento “Elba2000” e Elbanotizie non ho risparmiato critiche a tutti i centri di potere esistenti all’Elba e ai vari personaggi locali, regionali e nazionali che vi erano collegati. Naturalmente, siccome questi centri, anche se hanno passato il canale, erano e sono in mano alla Sinistra, ho ricevuto tutte le punizioni che mi meritavo e che un giorno racconterò.
La crisi dell’ideologia
No, non voglio rispondere, ma prendo spunto da questo episodio per fare qualche riflessione sui problemi della Sinistra. O meglio, su qualche sintomo che affligge coloro che sono ancora contaminati dalla vecchia ideologia marxsta leninista.
E non è una cosa di poco conto perché è vero che sotto il crollo dei muri sono rimasti i sogni di palingenesi totale, i sogni giovanili e ingenui di un mondo migliore e, soprattutto, l’ideologia con tutte le sue certezze, ma è altrettanto vero che non è scomparso il sistema operativo che la traduceva in azioni concrete e coerenti. In molti reduci, infatti, sono rimasti residui di schemi ideologici attraverso i quali continuano a leggere la realtà. Un ex comunista sa che se nella società ci sono enormi ingiustizie è solo perché il capitalismo, che sta dominando il mondo, l’ha organizzata secondo i propri interessi. E fin qui potremmo essere d’accordo
Lotta di classe e i mali del mondo
Però secondo questa visione del mondo ( Waltenschaunuuug) , la cultura, la morale, le leggi, l’arte e la religione , quindi l’intera società altro non sarebbe che una sovrastruttura appoggiata, potremmo dire, sulla struttura produttiva quindi ,direttamente collegata agli interessi dei proprietari dei mezzi di produzione. I responsabili del male nel mondo.
Ne deriva che qualsiasi fenomeno sociale ritenuto negativo, grande o piccolo che sia, per un ex comunista contaminato, dovrà essere combattuto in termini di lotta di classe. Che si tratti dello sfruttamento degli immigrati che raccattano pomodori nei campi del sud, di un articolo del Monello che parla di Rio, o dei gabbiani che cacano sui gerani sul terrazzo di Danilo Alessi. E non è una battuta. Lui ex dirigente del PCI è una persona colta e scrive libri. Ha reagito con un articolo contro i gabbiani in cui l’espressione “ li odio “ compare ogni due righe per ben 8 volte.
Questo si spiega con il fatto che, nella lotta di classe, non si fanno distinzioni. L’ avversario che hai di fronte, che si tratti di uno sfruttatore criminale, di un monello rompicoglioni o di un gabbiano cacatore , si tratta di nemici. E un nemico, che potrebbe essere anche della stessa area politica, come nel il mio caso, deve essere colpito. Non potendogli sparare dovrà essere insultato senza, però, farsi riconoscere. Senza farsi vedere come fanno i cecchini in guerra.
Le responsabilità storiche della Sinistra.
L’attuale difficoltà della Sinistra arrivano da lontano. Io ho denunciato più vote quello che avvertivo come l’inizio di un degrado che avrebbe avuto effetti gravi sull’intera area politica. La sinistra che organizzava fiaccolate per il Canile e si dimenticava della Sanità che veniva smantellata; che costruiva la sede del APT nella vecchia Gattaia, attaccata alle Fortezze Medicee, quando da oltre 15 anni era chiaro che l’APT avrebbe passato il Canale. Quindi una sinistra lontana dai problemi reali, in piena trasformazione dove dirigenti non si formavano più nelle sedi del Partito, ma all’interno del Lions Club e del Rotary Club. Una sinistra che si annidava nelle nicchie del Parassitario Avanzato. Un fenomeno che appesantisce e blocca, ancora oggi, le macchine amministrative. Una sinistra che , di fatto, si è fatta strumento attivo nel processo di colonizzazione organizzato dai centri di potere livornesi e fiorentini. Questi dirigenti locali, alla briglia dei loro capi d’oltre canale , si sono trasformati in ascari aiutando, lo spostamento in continenti di tutti i centri direzionali compresa la Sanità che adesso è quasi completamente smantellata. Hanno sulla coscienza il fatto che le fasce più povere della popolazione elbana non riescono più a curarsi.
Questa critica non la faccio oggi, era già molto chiara in una copertina del Mensile “Elba 2000” del 1997 (Vedi Foto) dove l’On. Fabio Mussi dirige le operazioni.
La previsione della” Rottamazione”
Qualche anno dopo, nel 2001 in una polemica con Elbareport scrivevo:
“ Non ho mai avuto tessere in tasca, ma ho sempre militato a sinistra, che continua ad essere ancora la mia area di riferimento. Adesso, però, ho un problema con la sinistra locale. Mi sbaglierò, ma la trovo (fatte le dovute eccezioni) arrogante e settaria, culturalmente provinciale e inadeguata, superficiale e confusa, astratta e velleitaria e sciatta e sgualcita, congiuntivitica e cinofila, opportunistica, cinica, vendicativa..
Più di recentemente nel 2007 scrivevo su tenews che i capi della Sinistra dovevano essere politicamente rottamati
“La sinistra ha un problema grave che la fa arrancare dietro la storia che avanza: il peso dei suoi dogmi, vecchi e nuovi, che si appoggia su una classe dirigente in gran parte mediocre. Questi dirigenti non sono più compatibili con la realtà, perché non sono in grado di interpretarne i problemi. Sono come dei computers che non riconoscono i nuovi programmi. Sono inutili e dannosi e andrebbero politicamente rottamati.”
[URL]http://www.tenews.it/giornale/2007/11/06/lettere-sogni-astratti-slogan-e-rivoluzionismi-16107/[/URL]
L’idea che i dirigenti del Partito Democratico dovessero essere rottamati probabilmente sembrò un po’ troppo. Non sapevano gli intellettuali organici locali , ne’ lo sapevo nemmeno io, che di lì a 6 anni sarebbe diventata la linea politica del partito. Ma anche in quel caso per me ci furono solo battute e qualche insulto.
Vorrei solamente aggiungere che spero che la vicenda di Rio si concluda facendo meno feriti possibile. Lo spero anche per il _sindaco Desanti che, senza averne colpa è venuto a trovarsi in una situazione così difficile. E’ un imprenditore di grande esperienza abituato a risolvere problemi e farà anche l’impossibile per fare uscire il paese dal quella situazione , anche se serviranno grandi sacrifici. Lo farà per tutte le persone che hanno avuto e continuano ad avere fiducia in lui
x la vispa teresa
pregherei di fare la stessa domanda alla vecchia amministrazione per sentire la loro risposta in merito al noleggio bike.
Rio nell'Elba:La Fonte di Coppi è rimasta senz'acqua
Sono le conseguenze della siccità dell'estate elbana. Delusi i ciclisti, per loro è tradizione fermarsi a bere nel luogo reso noto dal Campionissimo.
..perchè non installare una fontanella con allaccio alla rete pubblica da usare eventualmente quando c'è siccità?
Un ciclista
[COLOR=darkred][SIZE=4]PLEASE HAVE A SEAT [/SIZE] [/COLOR]
Orbene il catalogo dei lavori nell'area portuale è sempre in aggiornamento , vuoi per i lavori di abbellimento che la Port Autority stà realizzando, vuoi per le critiche sulle disattenzioni della stessa nell’area “Banchina alto fondale”…a cui da più di una settimana si si è aggiunta una comoda e accogliente panchina che sembra invitare il turista ad una sosta ristoratrice sotto le ombrose palme, in attesa d’imbarco.
Un a immagine che unita alle altre in questo lato del porto ci fa domandare quali e di chi le competenze di vigilare su arredi , strutture, pulizia e altro .
Credetemi in tutto questo c’è qualcosa che travalica la nostra comprensione e le nostre conoscenze delle competenze riguardo a fatiscenti baracche dismesse evabbandonate , chiusure abusive dei piazzali di chi prima si alza per primo recinta pro domo (compagnia) sua , fumosi approdi inquinanti, …..insomma come canta Leporello nel Don Giovanni…” Madamina il catalogo è questo”.
[COLOR=darkred][SIZE=4]È in libreria il saggio storico: Storia di Portoferraio e dell’Elba dal 1815 al 1818 attraverso documenti d’archivio . [/SIZE] [/COLOR]
Il saggio, scritto dal prof. Marcello Camici ed edito da Marchetti Editore (Pisa) col contributo economico del prof. Gabriele Del Sette, ha ricevuto il patrocinio gratuito del Comune di Portoferraio. L’opera è nata dalla ricerca condotta per vari anni su documenti conservati nell’Archivio storico del Comune di Portoferraio e trae origine dall’affetto che l’Autore nutre verso la terra dove è nato. È un libro per non dimenticare il passato e da non dimenticare di leggere. È dedicato a tutti coloro che vogliono bene all’Elba ma, in particolare, ai giovani perché la conoscenza del passato possa servir loro essendo essi i costruttori del futuro. Come afferma il prof. Michelangelo Zecchini nella prefazione, è un testo dove «comune denominatore è l’assunto di scrivere, come si diceva una volta, “per servire la storia”, creando una valida piattaforma e molti sentieri d’indagine ai quali gli studiosi possono attingere per dare un ulteriore contributo alla ricostruzione di vicende». La ricerca storica ha la sua fonte nei documenti d’archivio e ricopre il periodo che va dal settembre 1815 al dicembre 1818, conosciuto sotto il nome di “Restaurazione”, subito dopo la caduta di Napoleone Bonaparte: un tratto di storia che per quanto riguarda l’Elba è stato poco studiato. Un tratto di storia che riguarda anche tutta la regione Toscana quale cultura della memoria in quanto alcuni argomenti, come la riforma sanitaria del 1817 e del catasto, interessano tutto il territorio toscano. In trentanove capitoli, la ricerca storica indaga a tutto campo sulle vicende accadute in quel periodo a Portoferraio e in tutta l’isola d’Elba relativamente a: sistema amministrativo comunale, governo civile e militare, lavori pubblici, sanità, istruzione, giustizia, fisco, viabilità, scavi archeologici, amministrazione del porto, guerra di corsa e pirateria, rapporti stato-chiesa, tonnare, saline, guardie urbane, amministrazione registro e bollo, regolamento per forestieri, servizio postale, servizio di guardiacoste, matrimoni, palazzina de’ mulini, pensione granducale, lutto nazionale, custode di boschi, prenditorìa di lotto, carceri, truppe all’Elba, Accademia dei fortunati, pubblica libreria, ampliamento di casa, Vincenzo Foresi e Cristino Lapi, illuminazione in tempo di notte, corruzione nella pubblica amministrazione, pubbliche cisterne d’acqua, pubblico orologio, individui da arrestare, ufficio principale delle regie rendite. Un periodo ricco di eventi come scrive il prof. Gabriele Del Sette nella presentazione: «anni intensi e durissimi per l’Elba, quelli tra il 1815 e il 1818, perché le guerre napoleoniche avevano sconvolto il tessuto sociale, economico, le antiche tradizioni e consuetudini isolane, pertanto possiamo affermare che l’azione illuminata del granduca Ferdinando III contribuì in maniera decisiva a far ripristinare le normali attività economiche e produttive elbane, rasserenando gli animi e placando le opposte fazioni ancora scosse dai terremoti rivoluzionari e dalle guerre napoleoniche». Il libro è donato alle biblioteche comunali elbane e alle scuole presenti all’Elba. Una copia è in omaggio per ogni sindaco dell’Isola, per la Viceprefettura elbana, la Capitaneria di porto e comando Carabinieri dell’Elba, l’Archivio storico del Comune di Portoferraio e la Soprintendenza archivistica toscana, per il presidente della Provincia di Livorno e per quello della Regione Toscana. Il ricavato della vendita sarà destinato a costituire tre fondi: il primo per aiutare studenti universitari dell’Elba meritevoli che si trovano in condizioni economiche disagiate, il secondo per la difesa e la valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio dell’Elba e il terzo per una borsa di studio sulla storia dell’emigrazione elbana nel mondo. Il libro è presente all’Elba in vendita a Portoferraio nella libreria “La Stregata” e nella cartolibreria “Punto e Virgola”; a Campo nell’Elba nella “Libreria del Porto”;a Marciana Marina nella “Libreria Rigola”;a Porto Azzurro nella libreria “Zeus”. Può inoltre essere ordinato e acquistato on line sul sito dell’editore marchettieditore.it e in tutte le librerie on line. È inoltre presente alla libreria Feltrinelli di Pisa e può essere ordinato in tutte le librerie fisiche d’Italia. NOTA SULL’AUTORE: Marcello Camici è medico. Docente universitario (già professore associato in semeiotica medica, Università di Pisa) è autore di numerose pubblicazioni scientifiche mediche. Sulla storia dell’Elba ha pubblicato L’Elba tra il medioevo e il rinascimento .Viaggio alla scoperta di un’isola (Ginevra Bentivoglio editore, Roma 2009). L’opera ricostruisce un’importante parte della vicenda storica e sociale dell’Elba con un’analisi che si concentra sul periodo che va dal VI secolo alla fine del XVI, attingendo da fonti archeologiche, documenti d’archivio e letterari. Sempre sulla storia dell’Elba ha pubblicato i romanzi Napoleone e Letizia all’isola d’Elba (Ginevra Bentivoglio editore, Roma 2012) e Il mistero della maschera egizia. Il sosia di Napoleone (Persephone editore, Capoliveri 2015).
DATI RIASSUNTIVI DEL LIBRO: Titolo: Storia di Portoferraio e dell’Elba dal 1815 al 1818 attraverso documenti d’archivio ISBN: 978-88-99014-27-8 Autore: Marcello Camici Editore: Marchetti Editore, Pisa Formato: 15,5 x 22,5 cm (con bandelle) Pagine: 570 Prezzo: € 21,00
Mi sbaglierò ma per me quest' emergenza idrica è stata creata solo per fare il dissalatore...
E' da quest' inverno che lo sostengo e nessuno mi può far cambiare idea..l emergenza da carta bianca per fare tutto quello che su vuole...
Con i soldi nostri pagheremo il dissalatore...
Con i soldi nostri pagheremo la nostra acqua di mare...
domenica 23 luglio c. a. , alle ore 21,15 presso la suggestiva piazza del Cantone a Marciana , si terrà la conferenza sul tema :
[COLOR=darkblue][SIZE=4]“ MARINERIE DELL’ ISOLA D’ELBA DALL’ETA’ NAPOLEONICA ALLA FINE DELLA TOSCANA DEI LORENA” [/SIZE] [/COLOR]
La tematica che sarà trattata dal prof. Gianfranco Vanagolli potrà essere particolarmente partecipata in quanto è il prodotto di una attenta ricerca dello stesso professore codificata in un libro di prossima pubblicazione.
In pratica si tratta di una preziosa anteprima offerta a tutti coloro che vorranno scoprire uno spaccato di storia locale con particolare rilievo dato alle attività marinare dell’Isola d’Elba e comprendere come questo settore abbia coinvolto le comunità di Rio e di Marciana.
Il prof. Vanagolli è ormai riconosciuto da tempo tra i principali scrittori di storia locale ,in considerazione delle sue pubblicazioni e del suo ampio curricolo ricco di riconoscimenti pervenuti da più parti.
Con la partecipazione come conferenziere a tale evento offre, ancora una volta, il proprio prezioso contributo ad approfondire e divulgare la storia dell’Isola ,con lo scopo di valorizzare la cultura locale, talvolta non sufficientemente conosciuta.
E’ l’impegno che sempre ha animato e continuerà a animare le associazioni che promuovono questa iniziativa.
Infatti , assieme al patrocinio del Comune di Marciana l’evento è stato reso possibile dalla collaborazione tra la nostra Associazione e Italia Nostra Arcipelago Toscano, di cui il prof. Vanagolli è Presidente Onorario.
Il conferenziere sarà coadiuvato nella sua esposizione da Lupi Patrizia, anch’essa facente parte della suddetta Associazione.
Associazione Marciana Aurea
Un megamostro a Mola e tutti tacciono :bad:
E bravo Ruggero, ci sei riuscito, passerai alla storia dei sindaci di Capoliveri come il sindaco che ha fatto i primati, ma quello per cui sarai più ricordato e resterà visibile anche ai tuoi nipoti, come quel sindaco che ha fatto realizzare l’ecomostro nel piano di Mola.
Una struttura futuristica di 60 metri di lunghezza, 30 metri di larghezza e quasi 10 metri di altezza, vorrei capire come farà la Soprintendenza di Pisa a permettere questo scempio, è lo stesso che avrà bocciato un ampliamento di 15 mq.( magari seminterrato) per la camerina ad un disgraziato che ha avuto un altro figlio!
Guardate dalla provinciale a confine dell’area del megamostro, la struttura esistente a due piani di circa 12 m.x 12 m. alta 6 metri! già quella, nel piano di Mola una delle poche piane all’Elba, prettamente agricola, non è che ci stia così bene, forse se autorizzavano 20 m. x 15 m. ad un piano, era meglio per il proprietario e per il paesaggio. Figuriamoci quando verrà realizzata questa mega struttura futuristica nel piano di mola:60x30x e 10 metri di altezza sopra l’attuale piano del terreno!
Sarà l’impianto di desalinizzazione più grosso d'Europa (un altro record, vero Ruggero?) ma che diranno i Capoliveresi, gli Elbani tutti, i tuoi nipoti?
Perché non lo realizzano per metà completamente interrata? Forse perché qualcuno deve mettere bene in mostra a tutti i passanti su quel rettilineo che è stata realizzata questa grande bellezza ? Non mi vengano a dire, come già qualcuno ha detto, non si può interrare, è una zona alluvionale, è area a elevato rischio idraulico( ma ci si può costruire ) scendere di 4 metri significa ancora più rischio? Ma se già quel terreno è circa un metro più alto del terreno a destra, si tratta di scavare altri 3,4 metri, anche i rumori verrebbero attuiti o sbaglio? ci sono, a pochi metri da quella megastruttura, cantine e piani completamente interrati, realizzati 30,40, 50 anni fa con materiali e tecnologie di quei periodi, oggi puoi costruire quella megastruttura, allo stesso costo, anche il mezzo al mare e addirittura sotto il livello del mare!
Ruggero e l’ASA ci diranno: ma viene risolto il problema dell’acqua all’Elba! A che prezzo? Sempre che sia risolto il problema. Quanto verrà a costare agli elbani un mc. di quell’acqua dopo tutte le correzioni che dovrà subire? Si, perché l’acqua prodotta per osmosi inversa dal mare, sarà acqua distillata, ne più ne meno!
E tutti gli studi fatti dai geologi in questi ultimi anni, anche tutt’oggi! chi li ha pagati? Eppure anche secondo i loro studi, sembrerebbe che all’Elba di acqua ce ne sia anche tantissima! Ma i privati con il vecchio sistema del rabdomante fanno i pozzi anche in cima al monte e trovano l’acqua (anche intorno ai 1000 litri/minuto e i proprietari, giustamente, se ne guardano bene dal dirlo, verrebbe subito espropriato!)
Io credo che se ogni comune ritornasse a gestirsi l’acqua come 50 anni fa, oggi il problema lo avevano già risolto, ma qui si tratta di 15 (forse 20) milioni per quest’impianto, ma come? non si trovano 7,8 milioni per allungare l’aereoporto! qualcosa c’è che non va, dell’aereoporto se ne parla da decenni e non c’è ancora niente, del desalinizzatore se ne parla da meno di un anno e già è tutto pronto per la realizzazione… qualcosa non mi torna!
Forse è troppo bravo Ruggero, quando si mette in testa una cosa ci riesce (quasi sempre) mentre gli altri sindaci che fanno? (magari pensasse così anche per la sanità elbana!)
:angry: