[COLOR=darkred][SIZE=4]LA SINISTRA ALLO SBANDO TRA MONELLI, GABBIANI E LOTTA DI CLASSE [/SIZE] [/COLOR] di G.Muti
Le persone che mi hanno chiesto perché non rispondo agli insulti di un gruppo di riesi, leggendo queste righe, penseranno di avermi convinto. Li devo deludere, perché io non risponderò agli insulti. Credo che le persone che hanno scritto non mi conoscano. Coloro che a sinistra, in questi ultimi decenni mi hanno sistematicamente attaccato, non si sono mai sognati di definirmi fascistoide o di essere uno che, per interesse, si prostra al potere. Perché sanno che da oltre 20 anni prima con la TV e la Radio, poi con il Movimento “Elba2000” e Elbanotizie non ho risparmiato critiche a tutti i centri di potere esistenti all’Elba e ai vari personaggi locali, regionali e nazionali che vi erano collegati. Naturalmente, siccome questi centri, anche se hanno passato il canale, erano e sono in mano alla Sinistra, ho ricevuto tutte le punizioni che mi meritavo e che un giorno racconterò.
La crisi dell’ideologia
No, non voglio rispondere, ma prendo spunto da questo episodio per fare qualche riflessione sui problemi della Sinistra. O meglio, su qualche sintomo che affligge coloro che sono ancora contaminati dalla vecchia ideologia marxsta leninista.
E non è una cosa di poco conto perché è vero che sotto il crollo dei muri sono rimasti i sogni di palingenesi totale, i sogni giovanili e ingenui di un mondo migliore e, soprattutto, l’ideologia con tutte le sue certezze, ma è altrettanto vero che non è scomparso il sistema operativo che la traduceva in azioni concrete e coerenti. In molti reduci, infatti, sono rimasti residui di schemi ideologici attraverso i quali continuano a leggere la realtà. Un ex comunista sa che se nella società ci sono enormi ingiustizie è solo perché il capitalismo, che sta dominando il mondo, l’ha organizzata secondo i propri interessi. E fin qui potremmo essere d’accordo
Lotta di classe e i mali del mondo
Però secondo questa visione del mondo ( Waltenschaunuuug) , la cultura, la morale, le leggi, l’arte e la religione , quindi l’intera società altro non sarebbe che una sovrastruttura appoggiata, potremmo dire, sulla struttura produttiva quindi ,direttamente collegata agli interessi dei proprietari dei mezzi di produzione. I responsabili del male nel mondo.
Ne deriva che qualsiasi fenomeno sociale ritenuto negativo, grande o piccolo che sia, per un ex comunista contaminato, dovrà essere combattuto in termini di lotta di classe. Che si tratti dello sfruttamento degli immigrati che raccattano pomodori nei campi del sud, di un articolo del Monello che parla di Rio, o dei gabbiani che cacano sui gerani sul terrazzo di Danilo Alessi. E non è una battuta. Lui ex dirigente del PCI è una persona colta e scrive libri. Ha reagito con un articolo contro i gabbiani in cui l’espressione “ li odio “ compare ogni due righe per ben 8 volte.
Questo si spiega con il fatto che, nella lotta di classe, non si fanno distinzioni. L’ avversario che hai di fronte, che si tratti di uno sfruttatore criminale, di un monello rompicoglioni o di un gabbiano cacatore , si tratta di nemici. E un nemico, che potrebbe essere anche della stessa area politica, come nel il mio caso, deve essere colpito. Non potendogli sparare dovrà essere insultato senza, però, farsi riconoscere. Senza farsi vedere come fanno i cecchini in guerra.
Le responsabilità storiche della Sinistra.
L’attuale difficoltà della Sinistra arrivano da lontano. Io ho denunciato più vote quello che avvertivo come l’inizio di un degrado che avrebbe avuto effetti gravi sull’intera area politica. La sinistra che organizzava fiaccolate per il Canile e si dimenticava della Sanità che veniva smantellata; che costruiva la sede del APT nella vecchia Gattaia, attaccata alle Fortezze Medicee, quando da oltre 15 anni era chiaro che l’APT avrebbe passato il Canale. Quindi una sinistra lontana dai problemi reali, in piena trasformazione dove dirigenti non si formavano più nelle sedi del Partito, ma all’interno del Lions Club e del Rotary Club. Una sinistra che si annidava nelle nicchie del Parassitario Avanzato. Un fenomeno che appesantisce e blocca, ancora oggi, le macchine amministrative. Una sinistra che , di fatto, si è fatta strumento attivo nel processo di colonizzazione organizzato dai centri di potere livornesi e fiorentini. Questi dirigenti locali, alla briglia dei loro capi d’oltre canale , si sono trasformati in ascari aiutando, lo spostamento in continenti di tutti i centri direzionali compresa la Sanità che adesso è quasi completamente smantellata. Hanno sulla coscienza il fatto che le fasce più povere della popolazione elbana non riescono più a curarsi.
Questa critica non la faccio oggi, era già molto chiara in una copertina del Mensile “Elba 2000” del 1997 (Vedi Foto) dove l’On. Fabio Mussi dirige le operazioni.
La previsione della” Rottamazione”
Qualche anno dopo, nel 2001 in una polemica con Elbareport scrivevo:
“ Non ho mai avuto tessere in tasca, ma ho sempre militato a sinistra, che continua ad essere ancora la mia area di riferimento. Adesso, però, ho un problema con la sinistra locale. Mi sbaglierò, ma la trovo (fatte le dovute eccezioni) arrogante e settaria, culturalmente provinciale e inadeguata, superficiale e confusa, astratta e velleitaria e sciatta e sgualcita, congiuntivitica e cinofila, opportunistica, cinica, vendicativa..
Più di recentemente nel 2007 scrivevo su tenews che i capi della Sinistra dovevano essere politicamente rottamati
“La sinistra ha un problema grave che la fa arrancare dietro la storia che avanza: il peso dei suoi dogmi, vecchi e nuovi, che si appoggia su una classe dirigente in gran parte mediocre. Questi dirigenti non sono più compatibili con la realtà, perché non sono in grado di interpretarne i problemi. Sono come dei computers che non riconoscono i nuovi programmi. Sono inutili e dannosi e andrebbero politicamente rottamati.”
[URL]http://www.tenews.it/giornale/2007/11/06/lettere-sogni-astratti-slogan-e-rivoluzionismi-16107/[/URL]
L’idea che i dirigenti del Partito Democratico dovessero essere rottamati probabilmente sembrò un po’ troppo. Non sapevano gli intellettuali organici locali , ne’ lo sapevo nemmeno io, che di lì a 6 anni sarebbe diventata la linea politica del partito. Ma anche in quel caso per me ci furono solo battute e qualche insulto.
Vorrei solamente aggiungere che spero che la vicenda di Rio si concluda facendo meno feriti possibile. Lo spero anche per il _sindaco Desanti che, senza averne colpa è venuto a trovarsi in una situazione così difficile. E’ un imprenditore di grande esperienza abituato a risolvere problemi e farà anche l’impossibile per fare uscire il paese dal quella situazione , anche se serviranno grandi sacrifici. Lo farà per tutte le persone che hanno avuto e continuano ad avere fiducia in lui