[COLOR=darkred][SIZE=5] CINGHIALI …. MA, SE COMINCIASSIMO A CONSIDERARE QUESTA PRESENZA UNA RICCHEZZA, PIUTTOSTO CHE UNA DISGRAZIA ? [/SIZE] [/COLOR]
Mi consento una riflessione sulla vexata quaestio della presenza dei cinghiali all’Elba . Dopo l’episodio che ha visto sfortunato protagonista il sindaco Ferrari mi spingo ad esprimere un timido parere sull'argomento. La numerosa presenza (4000?) di questi ungulati nella nostra isola meriterebbe, secondo me, una attenzione diversa da quella corrente. Vero è che non soltanto recano danni alle coltivazioni, che abbattono recinti e che ancor peggio sono causa, attraversando strade, di seri incidenti. La soluzione suggerita, mi sembra essere da più parti, la eradicazione completa, perché considerate le negatività, trattasi di una specie importata, non autoctona, in disarmonia con l’ambiente. Non intendo davvero entrare nel merito degli aspetti scientifico-culturali della fauna, della flora, dell’ambiente e dell’armonia fra queste, perché esulano dalle mie competenze. Ritengo invece lecito chiedersi: “ ma, se invece cominciassimo a considerare questa presenza una ricchezza, piuttosto che una disgrazia?”. Se all’Elba cominciassimo a produrre salsicce, prosciutti, salami di cinghiale il tutto Elba DOC? Non scoprirei l’acqua calda, per dire, perché altrove già si fa con buoni risultati e ritorni promozionali. Alcuni intenditori affermano che la qualità delle carni dei nostri cinghiali sia nettamente superiore a quelle di altri territori. Con abbattimenti programmati salveremmo il territorio, gli animali troverebbero cibo a sufficienza nei boschi, non invaderebbero strade e paesi, non sarebbero più causa di tanti incidenti. Avremmo magari una fabbrichetta, sia pure con attività discontinua. Se ai cinghiali, già troppi, sommiamo anche la gran quantità di mufloni, c’è da chiedersi, a maggior ragione, perché rinunciare a ciò che può considerarsi un ben di Dio?. Tutta l’Elba, e non soltanto, potrebbe goderne. Chi mai adesso sta utilizzando tanta tanta carne che può considerarsi patrimonio comune?. E allora ecco il dubbio , se fosse giusta l’ipotesi, è possibile che nessuno abbia mai pensato a questa opportunità, è soltanto una idea irragionevole e fantasiosa? In ultimo si pensi anche che in momenti di crisi occupazionale tale attività creerebbe occupazione anche se fosse pure periodica, così come lo fu la SIE a Marciana Marina per la lavorazione del pescato. Si tratterebbe, infatti, di lavorare tonnellate di carne, incrementando non poco la ricchezza interna, il PIL elbano per intendersi.
Sergio Bicecci
31 luglio 2017
113627 messaggi.
[COLOR=darkred][SIZE=4]“ APPUNTI SU PORTOFERRAIO” LA MOSTRA DI QUADRI DI MARCELLO CAMICI [/SIZE] [/COLOR]
Nella Hall del Villaggio TH Ortano Mare & Residence si è aperta la mostra di quadri i eseguiti da Marcello Camici . Ringrazio la direzione del resort per la gentile concessione. E’ consentito l’accesso alla mostra per gli esterni che non vivono dentro il villaggio. Le opere rimarranno esposte fino a fine agosto . Per arrivare al Villaggio TH Ortano Mare & Residence , bisogna giungere a Rio Elba da dove poi si scende giù fino alla località . In auto tre sono i percorsi possibili. Dei tre precorsi consiglio o quello che passa dal Volterraio o quello che da Nisporto sale su ad Aia di Cacio. perchè propedeutici all’argomento della mostra in quanto consentono di vedere la città Portoferraio con stupendi e bellissime immagini,panorami , da postazioni e luoghi diversi. APPUNTI SU PORTOFERRAIO così ho voluto chiamare la mostra poichè si tratta di schizzi,disegni preparatori prima di lavorare sull’opera vera e propria. Disegni eseguiti a matita nera,velocemente, su modesti fogli di quaderno personale: taccuino. Una sorta dunque di ‘appunti’ in preparazione dell’opera definitiva . In ogni disegno Portoferraio è osservata ,studiata da diverse e differenti postazioni,luoghi e punti di visione ma sempre di giorno e sempre col sole alle spalle. Schiopparello,Bagnaia,S. Martino,Le Gotte ,Villa Ottone,Casa del Duca,San Giovanni , Hotel Airone ,Le Prade ,Capo Bianco sono i luoghi da cui la città di Cosimo è stata osservata. E in alcuni di questi punti di visione come da Schiopparello o S Giovanni la città acquista il caratteristico aspetto che Paul Klee ci ha lasciato. Sono medico , docente universitario ed ora , in pensione, mi dedico ad una antica passione da sempre coltivata quando ero libero da impegni di lavoro. Passione che ha trovato occasione di esporsi in pubblico in alcune mostre a partire dal 1990. Come la precedente “Attraverso le scalinate di Portoferraio.Acquerelli” anche la presente mostra è omaggio alla città dove sono nato. Il ricavato di quanto venduto andrà a costituire un fondo per aiutare uno studente universitario elbano meritevole e in condizioni disagiate.
Marcello Camici
basterebbe che il comune di marciana desse delle magliette con il logo del comune stesso 😀
@ROKY-PIER
grazie della info, peccato, una volta tanto potevamo avere un primato, ma mi viene un dubbio, non è che a deciderlo è stata la APPE? tanto ormai noi non contiamo più niente.
Volevo aggiungere che è una cosa scomodissima girare in quell'ovale, sia in moto che in auto, mi immagino quei poveri camionisti che acrobazie.
Sempre grazie Fabrizio, di questo spazio che ci offri.
Ho letto le polemiche dei giorni scorsi su marciana marina e non voglio gettare benzina sul fuoco. Però stasera sono scesa col fidanzato per vedere il djset di Virgin radio al porto e mi hanno detto che è saltato tutto perché il Comune è contrario.
È vero? Mi sembra una brutta figura c'erano tanti turisti che chiedevano della musica.
Qualcuno puo' spiegarmi perche' ieri e questa sera sono saltate due serate previste nel programma delle manifestazioni estive a Marciana Marina? Grazie.
caro lei come è ingenuo e semplicione , tutti gli abusivi hanno già ordinato magliette rosse da indossare tanto nessuno controllerà niente a meno che non assoldino un esercito di controllori furbi e già questo è un limite invalicabile
ok magliette ai venditori autorizzati.
BENE anche oggi, come tutti i giorni a PROCCHIO stanno solcando i soliti venditori di COCCO.
Niente da dire sul lavoro se sono in REGOLA , ma HO MOLTISSIMI DUBBI SULL'IGENE, TI DANNO DALLE LORO MANI SCIACQUANDO COCCO E ANANAS CON ACQUA DI DUBBIA PROVENIENZA.
VENGONO MULTATE E O CHIUSE ATTIVITA' DAGLI ORGANI DI CONTROLLO PER COSE SIMILI, e A QUESTI NIENTE?
Buon sarea Faber, x Pier purtroppo la rotatria ovaloide l'hanno inventata i Piombinesi alcuni anno orsono..... niente Guinnes per Portoferraio....purtroppo! Saluti
[COLOR=darkred][SIZE=4]“LA MARINERIA DELL'ISOLA D'ELBA DALL'ETA' NAPOLEONICA ALLA FINE DELLA TOSCANA LORENESE” [/SIZE] [/COLOR]
DEL PROF GIANFRANCO VANAGOLLI
La nostra Associazione ha riflettuto sul testo del prof. Vanagolli ( di cui al titolo ) appena pubblicato e presentato alla conferenza di Marciana nella serata del 23 luglio u.s.
In riferimento al nostro statuto che ci impegna in azioni che vadano a recuperare ogni contributo valido a ricostruire la storia locale e a divulgarla ,abbiamo valutato questo ultimo incontro come particolarmente proficuo e attinente ai nostri valori associativi.
Riteniamo che l' ascoltatore attento e interessato, nonché il lettore nel caso si vada a documentare sul libro, si rendono sicuramente conto che si sta analizzando un momento di particolare sviluppo e di progresso delle attività dell'isola nei circa cinquanta anni fino al 1860..
Anche se non siamo completamente d'accordo con il giudizio francese del tempo che consideriamo riduttivo:
“ cependant il n'y a pas de pais que ait plus besoin que l'Isle d'Elbe d'una grande activitè dans le cabotage ,parcequ'elle ne produit presque rien de ce qui est necessaire à la vie et qu'elle est oblige de tirer tout dehors” ,
riteniamo valida la considerazione che l’isola era carente di risorse interne e doveva ricorrere al commercio marittimo per il proprio sviluppo.
Una serie di situazioni politiche ed economiche favoriranno la scelta di maestranze dell’Isola di dedicarsi in gran numero alla navigazione.
In tal modo l'indirizzo marinaro come la costruzione in loco di bastimenti e il trasporto di merci perfezionerà il settore in quel periodo dando importanti risposte occupazionali alla popolazione residente.
Mentre il progresso sia in termini di numero di bastimenti acquisiti, sia in termini di personale, sia nella conseguente formazione dello stesso ha portato agli eccellenti risultati di quantità di personale impiegato, dall'altra parte è corrisposto l'aumento delle merci trasportate e di percorsi sempre più impegnativi , con destinazioni talvolta molto lontane, effettuati dalle marinerie dei Rio e di Marciana.
Riteniamo importante che , come suggerisce l'autore ,l’esempio di questo positivo momento storico dell’Isola possa essere valutato anche in chiave attuale e soprattutto futura.
Ciò permetterebbe di verificare se il settore della nautica e del commercio marittimo possa creare una possibilità di sviluppo , con importanti ricadute occupazionali nella nostra isola ,votata quasi esclusivamente all’attività turistica.
Talvolta gli esempi del passato possono essere utili anche nel presente, se opportunamente adattati alle circostanze .
Associazione Marciana Aurea
x Punta66
Giuste osservazioni, però dai credo che deteniamo un record, quello di avere inventato una rotonda Ovale.
Ce ne saranno altre in giro per il mondo? Boh ! al momento non ricordo di averne mai viste, quindi abbiamo un possibile Guinnes dei primati, bisogna chiamare Gerry e far omologare il primato.
[COLOR=darkblue][SIZE=5]Il 1 agosto 2017 è Notte Blu a Capoliveri. [/SIZE] [/COLOR]
Torna l’appuntamento con la magia della notte nel borgo capoliverese fra musica, dance, colore, magia e la grande comicità di Paolo Migone.
Conto alla rovescia per la Notte Blu 2017 e c’è attesa per il 1 agosto a Capoliveri.
La serata si preannuncia magica, come ogni anno, e riserverà sorprese e nuove e coinvolgenti emozioni per una Botte Blu imperdibile!
Vicoli, piazze, vetrine, angoli suggestivi dell’intero borgo capoliverese saranno dipinte con il blu intenso della notte: magici personaggi, musiche di ogni genere, dance on the road, sapori blu night per riscoprire il gusto di vivere l’emozione della notte.
Si comincia al calar della sera con cocktails e aperitivi in blu nei bar e ristoranti del centro storico, poi un susseguirsi di band accompagneranno gli ospiti di Capoliveri nei chiassi e nelle piazze del borgo e sarà possibile incontrare personaggi della fantasia, ammirare giochi di colore, scoprire il piroscafo Polluce al Museo del Mare con giochi e percorsi guidati, conoscere la magia delle miniere con immagini spettacolari e racconti inediti al Cinema Teatro Flamingo, ballare a tempo di Tango al Belvedere o scatenarsi con l’Hip Hop all’Anfiteatro La Vantina.
Poi sarà il momento della comicità esilarante del grande comico toscano Paolo Migone a irrompere nella piazza e a coinvolgere tutti con battute non – stop nel cuore della Notte Blu.
Dalle 1,00, infine, il centro storico si trasformerà in una grande discoteca a cielo aperto e i migliori dj accompagneranno gli amanti della dance e della notte in una eccezionale serata di sound ed emozione tutti da vivere nell’Orginal Blue Night di Capoliveri.
Buona sera Fabrizio la foto ritrae il presente e futuro dell'Elba97 Luca Vinci, Pasquale Piccirillo e Nicola Javita che disputeranno il Campionato Nazionale di serie B stagione 2017/2018.
[URL]https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1895492717143584&set=a.1895492850476904.1073741830.100000486213334&type=3[/URL]
Ottima l' idea del Comune di Marciana di far indossare magliette rosse etc ai venditori ambulanti sulle spiagge del Comune , alfine di riconoscerli con facilità. Queste idee vengono soltanto a chi ha voglia di risolvere un problema con i fatti e non con le parole. Ed il problema dell' abusivismo sulle spiagge non è certamente una cosa insignificante.
A questo punto, gli altri Comuni elbani che possono constatare che l' idea del Comune di Marciana può essere una idea vincente, devono riflettere che quella è la strada da seguire( ovviamente, facendo anche molti e numerosi controlli). Sarà così?
[COLOR=darkblue][SIZE=4]L'ULTIMA FATICA LETTERARIA DI LUCIANO GELLI ALLA GRAN GUARDIA [/SIZE] [/COLOR]
Venerdì sera, nella Sala della Gran Guardia a Portoferraio, il nostro concittadino Luciano Gelli ha presentato davanti ai numerosi partecipanti e ai rappresentanti dell'amministrazione comunale la sua ultima fatica, il suo nuovo libro dall'intrigante titolo, “Io e Freddie Mercury”, la storia di un diciassettenne obeso e amareggiato che casualmente incontra la musica dei Queen.
Lo scrittore elbano, curioso del mondo, si cimenta qui in un nuovo altro genere, come sua consuetudine: dalle storie dell'Elba di “Scoglio d'Africa” e “Ilva insula”, alle storie di vita de “La libera repubblica degli anziani”, al ritmo incalzante del giallo in “Usura”.
In “Io e Freddie Mercury” il ritmo è la musica dei “Queen” e la vita di Mercury, che governa sia le pagine che scorrono veloci, che la vita del diciassettenne Andrea, provocandone un integrale cambio di stile e la sua capacità di confrontarsi finalmente con il mondo che lo circonda.
La voce alternata dello scrittore a quella di Angela Chih, che ha intervistato Gelli, ha dato modo ai presenti di immergersi in questo suo nuovo mondo.
Ha ragione il prof. Camici.
Se in un territorio insulare come quello dell'Elba lontano dai centri ospedalieri grandi e dove durante l'estate la popolazione supera centomila abitanti non si provvede a potenziare l'ospedale con UO di medicina d'urgenza la stabilizzazione del paziente in emergenza-urgenza eseguita in pronto soccorso mette in affanno la struttura.
Operatore sanitario
Sabato sera 27.07.2017 ho fatto tardi con degli amici a cena ed avevo urgenza di un medicinale, che per me è molto importante.
Telefonavo allora ( erano le 23.50 ) al centralino dell'ospedale per sapere qual'era la più vicina farmacia di turno aperta in zona. Essendo privo di operatore l'Ospedale di Portoferraio la chiamata veniva dirottata al centralino di Livorno. Alla mia richiesta di sapere quale fosse la farmacia di turno a me più vicina l'OPERATRICE mi risponde, CON MIA MERAVIGLIA ,che non lo sapeva e mi avrebbe passato un'altro numero telefonico: il telefono squilla e squilla poi cade la la comunicazione
Io richiamo l'operatrice di Livorno la quale mi dice che mi avrebbe passato un altro numero telefonico. La cosa si ripete, il telefono squilla e squilla e poi ricade la comunicazione. Ormai sono le 24.00 ed io mi sono leggermente alterato per l'ignoranza (nel senso di mancata conoscenza ) di un'informazione così importante.
Richiamo per la terza volta il centralino di Livorno e chiedo all'operatrice di fornirmi le sue generalità; naturalmente lei si si rifiuta di fornirmele ma io le rispondo che, per entrare in servizio deve aver strisciato il cartellino quindi, in caso di denuncia il suo nome sarebbe venuto fuori in ogni caso; lei si mette a ridere. Dice poi di avermi passato Iil numero DELLA GUARDIA MEDICA NOTTURNA prima e della GUARDIA MEDICA TURISTICA poi e qundi nessuna delle due ERA REPERIBILE!!!
Mi reco quindi al Nucleo dei Carabineri di Portoferraio dove un operatrice gentilissima, si scusa, e mi dice che non mi poteva far entrare perchè da sola al centralino. Si reca all'interno e dopo qualche minuto ritorna con un tablet e mi dice che su google ( l'operatrice dell'Ospedale di Livorno non viene nemmeno in mente di fare questo tipo di ricerca ) la farmacia, in quella zona dell'Elba aperta risulta la Farmacia Centrale a PORTOFERRAIO. Mi reco quindi con l'auto per andare alla farmacia centrale. C' un però: ad un certo punto mi trovo davanti la zona pedonale della Calata. Parcheggio l'auto e vado a piedi verso la Farmacia Centrale. Superato l'arco con l'orologio vedo, con mio dispiacere, che la stessa risulta chiusa. La stessa doveva essere aperta , come mi avevano detto al nucleo dei carabinieri dalle ore 24.00 del 28.07.2017 ( ormai era passata la mezzanotte ) fino alle 23.00 del 28.07.2017.
Avvicinandomi alla farmacia, per vedere se per caso ci fosse qualcuno dentro incontro, per caso, Marco ( di cui adesso mi sfugge adesso il cognome, che conoscevo perchè aveva fatto il farmacista a Capoliveri ) lo saluto e gli chiedo se lavora ancora nella Farmacia Centrale. Mi risponde di si. E non doveva essere aperta perchè di turno quella notte? Lui mi dice di si ma, vista l'ora tarda, ( erano ormai le 00.45 del 28.07.2017 ) stava andando a casa a casa a dormire lasciando il suo recapito telefonico in caso di necessità.
Mi hai trovato per puro caso dice lui; e si proprio una bella fortuna perchè , in caso contrario, avrei dovuto chiamarlo al cellulare ed aspettare che ritornasse. Mi fa entrare da una porticina secondaria e , dietro presentazione di ricetta medica, mi fornisce il medicinale di cui avevo estrema necessità. Non solo, ma mi dice che l'Elba è divisa in zone e quindi tra Porto Azzurro e Capoliveri doveva esserci un'altra farmacia di turno.
MORALE: Siamo in mano a degli INCAPACI DI FARE IL LORO DOVERE, VISTO CHE, SE MI AVESSERO DATO LE GIUSTE INDICAZIONI (L'OPERATRICE DEL CENTRALINO DI LIVORNO ) MI SA SAREBBE BASTATO ANDARE A CAPOLIVERI OD AL MASSIMO A PORTO AZZURRO. LE GUARDIE MEDICHE ( NOTTURNA E TURISTICA NON RISPONDONO ALLE CHIAMATE DI EMERGENZA ) LE FARMACIE DI TURNO NON SONO APERTE TUTTA LA NOTTE MA LASCIANO SOLO UN RECAPITO TELEFONICO E, PER FINIRE SE IL FARMACO FOSSE STATO UN FARMACO SALVAVITA IL PAZIENTE POTEVA ESSERE GIA' MORTO!!!
Fabrizio Cecolini ATTIVISTA MOVIMENTO 5 STELLE
c_ [EMAIL]fabrizio957@alice.it[/EMAIL]
Ci dimentichiamo che , a volte, causa maltempo non è possibile poter trasferire nell'immediatezza un paziente , quindi una volta stabilizzato va mantenuto in essere.
Se non vado errato all'ospedale Elbano non vi sono locali atti a ciò se non la sala operatoria. Allora prima di pensare all'elicottero che ha bisogno di un luogo e personale adeguato per stazionare ed essere controllato e lavato dal salino dopo ogni missione la quale costa circa 8.000 €.ora sarebbe bene dotare il pronto soccorso di almeno una sala idonea di terapia intensiva per il mantenimento in essere del paziente senza occupare la sala operatoria.
Quando le cose sono fatte a c@zzo e non serve essere degli studioni studiati per capirlo. Questa rotatoria sin dall'inizio è stata criticata per le sue eccessive dimensioni e per il materiale usato nella parte dove INEVITABILMENTE il traffico pesante va a transitare con le ruote degli assi posteriori alcuni tra l'altro pure sterzanti....Inevitabile proprio a causa dell'eccessivo diametro. A questo punto la rotatoria dei "Gabbiani" realizzata davanti alla Coop è 1000 volte meglio come realizzazione e dimensionamento. Questa non è nemmeno la prima volta che capita dalla sua realizzazione. Ora mi domando...ma se uno di questi sassi del c@zzo schizza via mentre passa uno su due ruote e lo prende in faccia...o danneggia un parabrezza di un'auto....a chi dobbiamo andate a percuotere per le trombe del cul@....!? E lo sappiamo si....stanno tutti...( o quasi...) al di la' del Canale.....
Non sono d'accordo con il collega, Prof. Camici.
Per definizione la mission principale del Pronto Soccorso è stabilizzare il paziente. Altrimenti non avrebbe senso il triage e la shock room.
Una volta stabilizzato il paziente in condizioni critiche può essere inviato nei reparti di Terapia intensiva o Degenza comune o in OBI (osservazione breve).
Questo succede in tutti gli ospedali del Paese.
In pochi di questi, in genere quelli più grandi, è presente anche un reparto di Medicina di Urgenza. Ad esempio a Pisa è presente una UO di Medicina di Urgenza-Emergenza che comprende il Pronto Soccorso, l'Osservazione Temporanea (OT), l'Osservazione Breve Intensiva (OBI), la Discharge Room e la Degenza.
Ma rimane il fatto che la stabilizzazione avviene negli spazi del Pronto Soccorso, laddove, nei piccoli ospedali, è reparto fondamentale per intervenire precocemente e salvare la vita dei pazienti.
Il lavoro del Pronto soccorso è proprio quello di stabilizzare il paziente e, molto spesso, il problema è proprio l'opposto di quello che riferisce l'amico e collega Porf. Camici. Il PS, il cui compito principale è la stabilizzazione ed il primo trattamento dei pazienti gravi è oberato da casi che spesso sono competenza del medico di famiglia o della guardia medica, quando addirittura lo stesso non viene utilizzato per accorciare il tempo di l'effettuazione di esami diagnostici.
E' quindi verissimo che l'elicottero parte dall'isola quando il paziente è in condizioni di relativa sicurezza, grazie al lavoro, spesso oscuro, dei medici e degli anestesisti dell'ospedale di Portoferraio.
