Perdincibacco Sig. Prianti, in Sardegna c'e' un movimento che si chiama Unidos che lotta per i diritti della Sardegna, dalla Tirrenia alla privatizzazione dell'acqua, ma all'Elba sembra non ci sia niente di tutto ciò, naturalmente se ci fosse un movimento sarebbe chiamato Divididos, Divisi su tutto, anzi Descuidados, Menefreghisti, anzi Scoglionatos, va tutto bene così comè, lasciamoli fà avessero a fà peggio. Si vede che ci sono per ora tante pance piene e tanti macchinoni per ora, domani si vedrà. Famoci un selfie.
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perchè assieme ai due vigili fermi al semaforo di san giovanni praticamente inoperosi il comune non mette dei vigili alla rotatoria degli orti dove c'è l'intasamento?
[COLOR=darkred][SIZE=4]LIBERAMENTEARTE – DA LLOYD AI PITTORI DELLE DUNE E NON SOLO [/SIZE] [/COLOR]
Marciana Marina 22 Agosto 2018. Llewelyn Lloyd, nato nel 1879 in una famiglia benestante di origine gallese, dopo aver abbandonato gli studi commerciali si dedicò all’arte, frequentando dal 1894 al 1899 lo studio livornese di Guglielmo Micheli, allievo di Fattori, insieme a Modigliani, Romiti, Martinelli e Ghiglia. Nel settembre del 1907 si recò per la prima volta all'isola d'Elba, dove da allora in poi avrebbe trascorso quasi tutte le estati, tanto che nel 1913 acquistò la casa dei Melograni a Marciana Marina.
I paesaggi dell'Elba da allora divennero soggetti privilegiati dei suoi dipinti, a partire dal trittico Il paese dopo l'alluvione del 1908, costituito dai pannelli L'osteria chiusa, La casa nel torrente e Il cantiere distrutto, che rappresentavano tre luoghi di Marciana Marina ancora segnati dall'alluvione del 1899.
Ma Llewelyn Lloyd non fu certo né il primo né l’ultimo l’ultimo grande artista a scegliere l’Elba come musa ispiratrice per le proprie opere: alla fine degli anni ’40 il pittore Silvano Bozzolini e lo scultore Renzo Baraldi suscitarono l’interesse dei loro amici artisti fiorentini decantando le bellezze dell’isola, conosciuta durante una vacanza in bicicletta.
Così nel Giugno del 1950 i pittori Gonni e Beppe Lieto, lo scultore svizzero Quellos e il pubblicitario e intellettuale Ormanno Foraboschi si unirono a loro per raggiungere la spiaggia di Procchio, dove si accamparono e cominciarono ad esprimere la loro verve artistica. Ben presto fecero amicizia con gli elbani, incluso il pittore Eolo Puppo del Gruppo Artisti Elbani, poi li raggiunsero altri artisti tra cui Bozzolini, Enzo Faraoni, Valentino Ghiglia, Emilio Ambron, Anna Maria D’Annunzio, Raffaello Giovannetti, Furio Cavallini, il palestinese Goral, l’americano Wright… una grande comunità di intellettuali e geni dell’arte riunita all’Elba, conosciuti col nome collettivo di “pittori delle dune”.
Mercoledì 22 Agosto, nella Piazzetta degli Artisti in Viale Regina Margherita, alle ore 21,30, Lucia Mannini, Fiamma Lieto, Amedeo Mercurio, Luciano Regoli, Angela Provenzali, Angelo Airò Farulla, Cecilia Pacini e Patrizia Lupi parleranno dell’arte all’Elba, nella serata intitolata “Da Lloyd ai pittori delle dune” per il ciclo LIBERAmenteARTE. Modererà Paolo Ferruzzi. Collaborano la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno e l’associazione culturale Italia Nostra Arcipelago Toscano.
Italia Nostra Arcipelago Toscano ha riunito grazie al forum Arcipelago Cultura il Premio Beppe Lieto e i Pittori delle Dune, Accademia del Bello, SACI Studio Arts College International, Scuola di Pittura di Valle di Lazzaro, Art Center Italo Bolano, Circolo Culturale Le Macinelle, Amici di Campolofeno.
PER RIO MARINA E I SUOI PROBLEMI
Le Sinkhole, il Ponte di Vigneria il Castello del Giove: tre problemi, tre “drammatiche” situazioni che a Rio Marina non verranno MAI risolte. Mettiamoci l'animo in pace!! Non ci sono Rossi, bianchi e neri ne presidenti di regione o quant'altro, che vorranno imbarcarsi in queste avventure costose e che interessano a pochi. Se accenni nostalgicamente a ciò che per un riese potrebbe rappresentare storicamente il pontile di Vigneria o il castello del Giove, e parli di bloccare il loro naturale ed inevitabile decadimento, ti sentirai dire: con i problemi che ci sono tu vai a pensare....ecc. Manca la sensibilità e l'attaccamento al nostro passato! Del ponte di Vigneria, resterà quella bella richiesta di aiuto scritta con il cuore. Per le sinkhole il problema è completamente diverso. Si sa di fatto che ci sono delle cavità sottoterra, si conosce teoricamente la loro entità, si fanno delle ipotesi del come si sono formate, non credo si conosca la loro estensione e quindi, come si può risolvere un problema senza dati certi? Se poi ci fosse la certezza sulla composizione stratografica del terreno, cosa facciamo? Una serie di palificazioni a sostegno di un ponte a livello strada? Impensabile. A parer mio, che vale poco, l'unica cosa da fare è quella di creare una bretella decente, che permetta una viabilità idonea al traffico che insiste nel nostro territorio, specialmente nel periodo estivo e lasciare la vecchia strada come un cimelio transitabile solo a piedi con la speranza che non vi siano altri sprofondamenti.
Mi dispiace che il mio pensiero deluda chi ha inviato messaggi in proposito e spero di aver torto. Comunque vadano le cose, speriamo di essere sempre vivi per vedere l'epilogo di queste vicende e magari congratularsi con i nostri amministratori qualora dovessero ottenere risultati positivi.uno qualunque
Mi sembra che la minoranza marinese faccia proprio fatica a trovare nuovi spunti per fare opposizione. Poi per essere simpatici sono anche simpatici, forzatamente, ma ci vuole veramente una faccia tosta e una memoria cortissima per affermare alcune cose. Per 7 anni si faceva la “pipì in mare” e non sono più riusciti ad aprire due cessi, e oggi lamentano l’apertura ritardata di 20 giorni. Perché al bando non partecipò nessuno. Anche tutte queste informazioni errate sulla sicurezza, oltre ad offendere il professionista mazzanti che viene lautamente pagato per offrire quel servizio, mi lasciano interdetto: o il loro informatore poco sa sulla legge 81 del 2008, oppure poco hanno compreso loro e mentono perché da dopo la loro disfatta il regolamento è cambiato (giugno 2017gabrielli) ed è sempre stato fatto come possono confermare le perizie dei Vigili del Fuoco. Figuratevi poi se con il vostro fiato pesante sul collo si possono permettere di non seguire le normative. Leggete cosa ha scritto Federico Coletti il 13 agosto della Misericordia sull'accuratezza della macchina organizzatrice in tema di sicurezza!! Concludo sulla torre, ok per ritardi ma un consigliere mi ha detto che il progetto c’è e in autunno partirà il tutto. Per il resto le solite fisse sul capitanino che almeno ora è in sicurezza ..la forza pubblica è in imbarazzo..vai a dire ai vecchietti coll’artrosi che la mattina passeggiano sull’arenile che non lo possono fare..ahahhaha . mi pare sufficiente ho risposto civilmente ora buona serata...grande Vincenzino e w la cena di beneficenza stasera, una classica marinese e anche se a qualcuno da noia perché non fa la primadonna continuate sempre perché avete dimostrato con i fatti come spendete il ricavato bravi
[COLOR=darkblue][SIZE=4]CAMPO NELL’ELBA NELLA NOTTE TRA MERCOLEDI’ 22 E GIOVEDI’ 23 AGOSTO DALLE ORE 00.00 ALLE ORE 06.00 TRATTAMENTO DI DISINFESTAZIONE DA ZANZARE . [/SIZE] [/COLOR]
Si chiede gentilmente la collaborazione della cittadinanza e si raccomanda:
- di non entrare nelle aree trattate durante il trattamento e per almeno un’ora dal termine;
- tenere chiuse porte e finestre poste in prossimità delle zone trattate;
- non entrare con animali nelle aree trattate almeno fino al termine dell’intervento;
- evitare il consumo dei prodotti di eventuali orti situati nelle vicinanze dei luoghi trattati per almeno 3 giorni.
Per qualsiasi, informazione esigenza o necessità potete contattarci al cellulare 333 3545907 (Dott. Tommaso Ferrini).
Accidenti Sig. Prianti, ora per rilanciare l'Elba siamo passati addirittura a ipotizzare, fantasticando 60.000 residenti tutto l'anno, una no tax area sulle pensioni, accidenti, i pensionati elbani saranno contenti se si avverasse il desiderio della lampada di Aladino, infatti all'Elba il costo della vita è altissimo, con due spiccioli in più di pensione un regalo in più ai nipotini, io sto sempre aspettando il nostro dollaro convertibile in oro puro massiccio zecchino, maremma zucchina, saremmo tutti ricchi sfondati come lo zio Paperone amerigano.
Qui ancora non ci si rende conto, come sul Titanic, tutti ballavano e mangiavano, bevevano, felici e contenti, tutti vanno al mare a mostrare le chiappe chiare, serviti e riveriti dai migranti, fanno ancora a gara a chi la spara più grossa, dove lo facciamo l'aeroporto intercontinentale che ci porta miliardi di turisti, turismo di massa, dalla Cina ? accanto al dissalatore a Mola ? Continuate a sperperare soldi come con il dissalatore, tanto poi il conto lo pagheranno li residenti e li turisti, turisti che forse verranno lo stesso a farsi spennare qui, faranno la doccia con il vino che costerà meno dell'acqua, la globalizzazione, ma come sul Titanic, all'improvviso arrivò un iceberg e in poco tempo tutto finì male, per l'Elba e l'Italia l'iceberg s'avvicina, chi si salverà avrà lo zappone assicurato.
Adios
Recupero e posto integralmente la Petizione contro Tirrenia e Gruppo Onorato. Leggerla è illuminante e non so quanti siano a conoscenza di quanto scritto
L’ex presidente della Regione Sardegna Mauro Pili ha lanciato sul web una petizione pubblica al Ministro dei Trasporti ed Infrastrutture Danilo Toninelli, in cui si chiede l’immediata revoca della convenzione tra lo Stato e la società di navigazione Tirrenia. Diverse e con motivazioni precise ed articolate le ragioni dell’iniziativa popolare. Nello specifico Pili sostiene che: la Tirrenia applica costi dei biglietti da e per la Sardegna che hanno raggiunto livelli scandalosi e che rendono l'isola sempre più inaccessibile a residenti, turisti, operatori economici; un nucleo familiare, due adulti e due bambini, nella tratta Genova - Olbia, andata e ritorno sono costretti a pagare oltre 1000 euro; le navi della Tirrenia sono vetuste, hanno oltre 40 anni alcune impegnate nelle rotte da e per la Sardegna; sono numerosi i black out che si sono verificati a bordo delle navi in piena navigazione costituendo un vero e proprio pericolo per il trasporto di passeggeri e non solo; la Tirrenia riceve indebitamente contributi dello Stato per 73 milioni di euro senza alcuna verifica del servizio e senza alcuna giustificazione considerato che tale contributo non svolge alcuna funzione calmieratrice del mercato, semmai l'esatto contrario; il gruppo Tirrenia-Moby guadagna a piene mani con biglietti alle stelle sulle rotte da e per la Sardegna, non solo incassa 73 milioni di euro all’anno, ma a tutto questo si aggiunge che il gruppo Onorato non sta pagando nemmeno allo Stato le rate d’acquisto di Tirrenia; la Moby, proprietaria di Tirrenia, non sta pagando nemmeno le rate dell’acquisto della compagnia statale di navigazione come emerge dalla relazione divulgata dalla più grande agenzia di rating Moody's che ha declassato pesantemente Moby e le sue collegate; il governo precedente ha consentito ad Onorato di non pagare le rate d’acquisto della Tirrenia con il differimento del pagamento di 180 milioni di euro ancora in sospeso per l’acquisto di Tirrenia; il pagamento è stato differito e suddiviso in tre rate: 55 milioni di euro nell'aprile 2016, 60 milioni di euro nell'aprile 2019 e 65 milioni di euro dovuto nell'aprile del 2021. Onorato non ha pagato nemmeno la prima rata di 55 milioni di euro prevista per aprile 2016; il gruppo Onorato continua a guadagnare a piene mani con le navi che gestisce praticamente gratis visto che non ha nemmeno pagato allo Stato quanto dovuto per l’acquisto di Tirrenia; l'Autorità per la concorrenza ha stabilito a marzo che Moby aveva abusato della sua posizione dominante nel trasporto di merci su tre rotte tra l'Italia continentale e la Sardegna, e successivamente ha imposto una multa di 29 milioni di euro; nella decisione dell'Antitrust emergono comportamenti che confliggono totalmente con l'interesse pubblico e violano i principi elementari della concorrenza; Alla luce di queste ragioni, nella petizione, che in poche ore ha già avuto migliaia di adesioni spontanee, si invita il Ministro delle infrastrutture e Trasporti, a revocare con somma urgenza la convenzione con Tirrenia e ad avviare immediate procedure per impedire l’esercizio del monopolio del gruppo Tirrenia - Moby nelle rotte da e per la Sardegna con l'utilizzo di denaro pubblico; quindi si auspica che il Governo revochi la convenzione in base all’art.15 e che venga predisposta con somma urgenza sulle rotte da e per la Sardegna una vera e propria continuità territoriale al servizio dello sviluppo economico e sociale dell'isola che cancelli monopoli e discriminazioni. [URL]https://www.change.org/p/ministro-delle-infrastrutture-e-trasporti-danilo-toninelli-basta-tirrenia-stop-convenzione-che-regala-73-milioni-con-biglietti-alle-stelle[/URL]
Per leggerla online andate a [URL]http://35.157.110.199/news/749[/URL]
[COLOR=darkblue][SIZE=4]IL 21 AGOSTO, LA “COMPAGNIA SCAPESTRATI” IN CONCERTO A CAPOLIVERI. [/SIZE] [/COLOR]
Attesa serata in musica domani, martedì 21 agosto, a Capoliveri.
La piazza dell’antico borgo collinare ospiterà il sound dirompente dell’apprezzatissimo gruppo elbano della “Compagnia Scapestrati”.
A partire dalle 21,45, saliranno sul palco naturale di piazza Matteotti i nove elementi della Compagnia, per una serata gioiosa di musica e divertimento.
“Sarà come un grande viaggio” – dicono i ragazzi del gruppo - Dalla musica popolare ai brani originali contenuti nel nostro ultimo album Naufragio nel Deserto. Ci sarà da ballare, saltare, urlare, cantare. Insomma ne vedrete e ne vedremo delle belle”.
[COLOR=darkblue][SIZE=5]MARE PULITO' UN BUSINESS DI PAROLE [/SIZE] [/COLOR]
In particolare quest’anno, ognuno dal proprio pulpito ci riempie la testa di sermoni, prediche et anatemi, riguardanti il forte inquinamento dato dalle plastiche nel mare. Questi Santoni dell’Ambiente, predicano e incassano denaro, ci illuminano dei rischi che causano le plastiche, ed incassano i soldi, sollecitano al rispetto dell’Ambiente e incassano Euro. Però quando si tratta di lavorare onestamente e seriamente, come vere carogne si voltano dall’altra parte.
Nel silenzio generale, continuano gli sversamenti di plastiche in mare, in particolare delle microplastiche. Le possiamo trovare su tutti i litorali dell’ Isola d’Elba. Ci sono i responsabili ma nessuno li blocca, nessuno intenta una vera denuncia formale.
In sostanza i Cittadini spendono milioni di Euro per essere poi compensati indegnamente con i consolidati comportamenti scorretti, estremamente elementari, senza nessuna forma di Giustizia, insomma tanti discorsi ma in verità, ruzzano e basta.
Dove sono i Politici che vogliono un vero cambiamento. Sono decenni che questa strenna poco gradita, continua a danneggiare l’ Elba, ma nessuno si muove. Poi fanno i famosi tavoli di concertazione, glieli darebbi io i tavoli, ma sul groppone a questi pezzi di me.
Nella foto del Porto di Portoferraio, foglie a parte si notano i migliaia di frammenti di plastiche. Questo scenario è diventato una sorta di consuetudine a cui i molti non ci fanno più caso. Solo chiudendo i rubinetti degli stipendi si possono ottenere dei risultati apprezzabili.
Giancarlo Amore
Se tutti quelli che si sono indignati per il dormentorio, insieme ai difensori del Puppaio e quelli che alzeranno le barricate per l'officina, si frugassero le tasche e cacciassero dieci euro a testa, saremmo a metà dell'opera per la tua manutenzione. La realtà è che tutti gli ambientalisti e simili tu vali meno di 10 euro quando devono metterli loro. Il tuo valore diventa inestimabile se gli fa comodo per far sapere che esistono. Buona fortuna.
[COLOR=red][SIZE=4] FIGLIO DI UN DIO MINORE[/SIZE][/COLOR]
Prima fu il Parco Nazionale poi il Parco Minerario a darmi speranza. Arrivò il Sindaco potente coi milioni del Ministero e tornai a sorridere. Ora è un Comune più forte a darmi l'energia per non mollare. Ci sono giorni in cui i pensieri negativi mi fanno venire l'ansia e prendono il sopravvento. Tutto ha più valore di me. Tutto è prioritario a me. Un palazzo, pubblico o privato, resta pur sempre un palazzo. Sarà lì e testimonierà il suo valore storico. Nessuno lascerebbe crollare un palazzo. La villa del Direttore è di un privato che la sta curando. Sarà sempre e per sempre sulla punta di Capo Pero a ricordare che il Direttore della Miniera viveva là. Il Bagno, seppur residenza privata, è ancora in piedi a rappresentare ciò che fu. Basterebbe mettere delle informazioni storiche. Privato non significa perso. In Italia ogni anno si organizza la giornata delle dimore storiche. Io non interesso a nessun privato. Per questo non ho valore. Nessuno scudo si alza in mia difesa. Nessun privato mi comprerà e quindi non ci sono Associazioni o Minoranze pronte a dar battaglia. Cadrò. Certo prima o poi dovrò arrendermi alla realtà. Cederò, non senza lottare. Devo combattere per i miei fratelli caduti prima di me. Devo farlo per ciò che rappresento. Devo resistere perché chi non conosce il proprio ieri è come orfano del proprio oggi. A darmi la forza questo vecchio proverbio arabo. "Non arrenderti. Rischieresti di farlo un'ora prima del miracolo"
Per sempre vostro, il ponte di Vigneria.
[COLOR=darkblue][SIZE=4] IL 24 AGOSTO TORNA L’IMPERDIBILE VISITA GUIDATA AL BUIO AL MUSEO DEL MARE DI CAPOLIVERI [/SIZE] [/COLOR]
Un nuovo appuntamento imperdibile al Museo del Mare di Capoliveri per andare alla scoperta dello straordinario tesoro del Polluce.
Il 24 agosto nel doppio appuntamento alle ore 21,30 e alle 22,30 Visita guidata alla scoperta del Polluce, la sua storia ed il suo tesoro.
Un tesoro di gioielli, monete, una storia fatta di intrighi e misteri, una missione archeologica sottomarina.
Un mondo tutto da scoprire insieme alle amiche guide del Museo del Mare
Ticket: 3,00 €
Info: 393 872 00 18
[COLOR=darkred][SIZE=4]"LE SCALETTE DI NAPOLEONE" [/SIZE] [/COLOR]
Così veniva chiamato questo posto quando da bimbi ci si andava a giocare.
Nelle foto purtroppo non si vede bene, ma ci sono scolpite nella pietra una serie di scalette che portano aal’ antro di una grotta.
In questa grotta ,perfettamente filtrata, affluisce l'acqua del sovrastante terreno e viene convogliata in un contenitore circolare fatto con mattoni.
Ancora oggi in piena siccità, dal soffitto della grotta gocciola di continuo acqua fresca e il contenitore è sempre pieno.
Neanche l' Amico Miguel Montoy, al secolo Generale Bertrand , conosce questo omaggio che fu fatto a Napoleone.
Ma se si farà il sentiero della Madonnina, automaticamente cercheremo di fare anche quello che porta alle SCALETTE DI NAPOLEONE.
Ma nella nostra meravigliosa isola ci sono altre chicche da conoscere, e vi prometto che un poco alla volta le scopriremo.
Frattanto cercherò di fare un filmato un po più comprensibile che queste foto.
Giancarlo Amore
IL PALCO DELLA DISCORDIA
Non cè più sordo di chi non vuol sentire…Nonostante la polemica e la denuncia dei giorni scorsi …non si capisce più di chi sia questo palco, continua a lavorare in barba a tutte le normali regole di sicurezza e nessuno interviene.
Si lavora la domenica mattina in pieno agosto come se turisti e regolamenti non esistessero.
Ma come mai tutta questa furia , forse a qualcuno serve la piazza……Menomale che si disse che finalmente era stata ripristinata la legalità.
Aldo
[COLOR=darkblue][SIZE=4] LE TRE VERITÀ’ SU ACQUA POTABILE ELBA [/SIZE] [/COLOR]
Riscontro messaggio Acqua dell' Elba, ultimo appello n. 91708 del 19.08.2018, 08:53
Provenienza: piero in campo con l’indicazione delle mie tre verità riguardanti l’annoso prpoblema acqua potabile
Prima verità
Nessuno si muoverà nel senso da lei auspicato perché nessuno ha il coraggio di ammettere l’errore grossolano commesso in questi ultimi due decenni che consiste nel non aver capito che , stanti le grandi escursioni sia nel consumo e sia nella produzione dell’acqua potabile elbana da una stagione all’altra, uno solo era il provvedimento da prendere ed era quello di un grande serbatoio comunque costruito all’Elba. Tale struttura si sarebbe resa necessaria qualunque fosse stata la soluzione definitiva di alimentazione dell’Isola: sempre ed in ogni caso il manufatto da costruire per primo era ed è tuttora un grande serbatoio con il quale si risolverebbero immediatamente i problemi attuali e si metterebbero le premesse per un buon futuro. L’unico funzionario ad ammetterlo è stato il sindaco di Portoferraio Arch. Mario Ferrari che lo ha sempre citato in tutti i i suoi interventi sull’acqua potabile ivi compreso il suo libro “ Un acquedotto in mezzo al mare” nel quale vi ha dedicato più pagine.
Seconda verità
Per evitare l’immediata costruzione del desalinizzatore sarà sufficiente che qualcuno dei Comuni elbani non sia in grado di sostenere quel contributo economico che l’ASA ha messo come condizione sine qua non per costruirlo a Mola. In tal caso il desalinizzatore per il momento non sarà affatto costruito. Sarà questa probabilmente la situazione reale che si presenterà ma si tratta di una brutta situazione e perché si continua ad andare avanti tra dubbi e senza idee chiare
Terza verità
La presente rappresenta la verità in assoluto. Per risolvere definitivamente e razionalmente il problema è assolutamente necessario fermarsi per qualche anno con tutte le opere acquedottistiche e fognarie elbane onde dar tempo ai responsabili regionali di redarre un progetto generale serio della soluzione globale regionale del propblema idrico dell’intera tregione , prendendo delle decisioni studiate in profondità e precedute da tutte necessarie analisi e gli approfondimenti del caso. Ripeto deve trattarsi di un elaborato progettuale ed economico relativo a tutta la regione e, in caso di necessità anche extra regionale. Dall’approvazione di quel progetto generale in poi tutte le opere che si costruiranno devono assolutamente essere conformi al piano generale stesso in modo che fra un anno, tra dieci o venti anni le opere fognarie ed acquedottistiche della Toscana debbano formare un assieme razionale, funzionale ed economico sia nella costruzione che nell’esercizio dei due servizi acqua potabile e fogna. Nessun’altra decisione dovrebbe essere presa se non congruente. Sussiste un problema notevolissimo: deve trattarsi di di uno studio ed una progettazione di massima ma di alta qualità essendo studiata in profondità facendola precedere da tutti gli esami e gli approfondimenti necessari per fornire una buona soluzione ai numerosi e difficili problemi. Non è poi detto che questa soluzione abbia da restare negli anni come un macigno che blocca ogni nuova iniziativa. Al contrario dovrà essere una progettazione viva, suscettibile anno per anno di subire quegli aggiornamnti che il succedersi degli avvenmenti imporranno. Quello che dovrà restare assolutamente deciso sarà che nessuna opera deve essere eseguita se non conforme al Piano generale. Qualora le circostanze reali non lo avessero a consentire bisognerebbe procedere prima all’aggiornamento del piano generale e solo dopo la sua approvazione far patrtire i nuovi lavori.
Quanto da mè descritto rappresenta semplicemente la modalità usuale che le opere è pubbliche, per legge, devono seguire: nulla di più. Devo però dire che ciò che si continua a fare all’Elba non è mai incongruente ad alcun progetto generale approvato ed è questa la causa maggiore dei problemi che sono sorti,
Tra parentesi io affermo che il progetto generale di cui sopra, tra le priorità, sicuramente prescriverà come intervento primo da costruire all’Isola d’Elba quel grande serbatoio di cui al punto primo
Il Presidente Enrico Rossi sul crollo di Genova
A disposizione delle amministrazioni un sofisticato sistema di monitoraggio.
Ma caro Presidente della ex strada prov.le per Rio Marina,quella per capirsi interessata dal sinkole,non se ne parla più....come mai?
E' proprio vero che in Italia tutto ciò che è "provvisorio" diventa "definitivo"....Non sarà così anche questa volta per la strada riese?
Signor Presidente ci dia una risposta,visto che è diventata una STRADA REGIONALE...
ATTENDIAMO.......sono già passati 3 anni......Signor Sindaco CORSINI si faccia sentire...e la minoranza invece di fare interrogazioni sui "LUMINI E SPECCHI" si impegni su questo importante problema..
Buona giornata a tutti
Sono perfettamente d'accordo con uno qualunque, qui non si tratta di aprire una finestra o roba del genere, questo è un illecito grave, inammissibile. Non vorrei fosse un preludio al modo di fare che sarà di questa amministrazione. Signor sindaco, lei è una persona a conoscenza dei fatti, la prego, stia attento.
CASO DI ABUSIVISMO EDILIZIO A RIO MARINA ALLA LUCE DEL SOLE ?
Parlare di abusivismo edilizio ad ampio raggio, si rischia di entrare in un ginepraio e di uscirne senza centrare la VERA gravita' di questo problema.
Dando per scontato che l'abusivismo è un reato contro le istituzioni, contro la libertà dei cittadini e contro la moralità di un popolo, vorrei evidenziare quanto sia difficile combatterlo individualmente specialmente quando ci sono le connivenze istituzionali: quando cioè chi compie il reato, lo fa con l'appoggio di coloro che dovrebbero combatterlo. Mi spiego meglio: per la realizzazione di un qualsiasi manufatto edilizio, necessita una serie di documenti che vanno dall' identificazione della proprietà, ai vincoli a cui questa è sottoposta ed infine al progetto di un tecnico. Dopo l'approvazione (salvo terzi), dell'Ufficio Tecnico e di tutti gli altri Enti preposti al controllo del territorio, si prosegue alla realizzazione di quanto è stato concesso, con l'obbligo di attuare quello che la legge prescrive ad inizio lavori: cosa importante il cartello di cantiere, nel quale vengono dettagliatamente riportate tutte le notizie relative all'opera da realizzare (il progetto, il tecnico abilitato, i tempi di realizzazione, tutte le prescrizioni antinfortunistiche ecc.), da porre in luogo ben visibile da tutti. Questo non sempre avviene!!!. L'ufficio Tecnico Comunale, l'Ente che ha dato l'OK, dovrà su richiesta di terze persone, mostrare ad esse il progetto nei dettagli, per permettere loro una giustificata opposizione in caso si potessero intravedere motivi di danneggiamenti vari. Così dovrebbe essere ma non è quasi mai così. Una volta approvato il progetto, i lavoro esecutivo va, dove il tecnico compiacente unitamente al richiedente lavori, vuole che vada. A volte si usano metodi legali quali le variazioni in corso d'opera che però, non vengono resi noti nel cartello di cantiere e non permettono quindi a terzi di poter intervenire tempestivamente, per obiettare sulla legalità di dette modifiche; a volte lo fanno aumma aumma forse con la compiacenza degli amici degli amici nei vari uffici tecnici. Così ci si ritrova ad avere un manufatto completamente diverso dal progetto approvato e nulla vale l'intervento della polizia municipale che, su richiesta di chi ha subito il danno fa gli accertamenti, e verrifica la correttezza progettuale. Se i lavori eseguiti non sono conformi al progetto, si blocca l'attività. E' da qui in poi che la cosa incomincia ad intrigarsi: il Comune preso atto dell' illecito, se c'è, cerca una mediazione fra le parti e se questa non c'è, si va in giudizio e qui come dice un detto elbano : “chi ce l'ha più lungo se lo tira”. Il Comune prenderà i suoi soldini da chi ha fatto l'illecito, non si costituirà parte civile e per anni, qualora il danneggiato vorrà avventurarsi in un processo civile, le cose resteranno al punto in cui sono state interrotte finchè il giudice per non oltrepassare i tempi consentiti, non farà fifty- fifty suddividendo le spese tra le due parti premiando alla fine chi ha commesso l'illecito. Fortunatamente per il novanta per cento dei casi, le cose non andranno così perchè chi non ha grosse possibilità economiche, e sono molti, non si avventurerà in un processo , non butterà via soldi e tempo e ci sarà quindi in ogni caso un solo vincitore che è colui che ha commesso il reato mentre chi ha subito.il danno dovrà vivere con il disgusto della legge e di chi dovrebbe rappresentarla e tutelarla.
A Rio Marina, forse, si sta verificando uno di questi casi (e ce ne sono tanti) che per la visibilità della posizione dell'immobile ( EX CASERMA DELLA FINANZA ), diventerebbe, se vero, l'emblema sia del cattivo controllo da parte dell'ufficio preposto sia della spudoratezza e impunità del tecnico che ha gestito l'esecuzione del progetto.
Andate a vederlo con i vostri occhi e vi farete un'idea di come stanno le cose. Questo lo dico con dispiacere!!
Mi scuso per essermi dilungato e per le imprecisioni che avrò detto ma non sono un addetto ai lavori. Quello che a me interessa è solo l'essenza della denuncia che sia da deterrente ad un consolidata illegalità da parte di qualcuno..