Caro Massimo da Campo,
abito e sono nato all' Elba , sono ELBANO da generazioni , qualche incrocio foresto in famiglia ,ho vissuto parte dell' adolescenza al Nord e per lavoro ho girato il Mondo.
Il Comune Unico è l'unica possibilità di sviluppo che abbiamo, se non siamo capaci di superare il campanilismo rimarremo fermi mentre il mondo avanza e così è da tanto tempo.
Il Tonno ha però ragione sul fatto che non bisogna fidarsi di Manager che vengono da fuori , e anche sul fatto che a Porto Azzurro sembra che le cose vadano meglio che da altre parti.
Credimi Tonno se è così nominiamo Papi Sindaco dell' Elba e andrà tutto molto meglio , anche a Porto Azzurro.
Ciao.
113526 messaggi.
volevo ringraziare il comune per la veloce apertura della piscina quest'anno.............io la riempirei di ghiaino per un bel bagno collettivo!!!
Per Elbano(che evidentemente Lei no lo è) mentre condivido in gran parte la parte che inizia con "L'apoteosi",mi permetto di dissentire con la parte iniziale anche se è vero che fino all'inizio del1900 molti Elbani vivevano di pastorizia,vigneti ecc,in quanto mancavano strade e mezzi tecnici per lavorare i terreni se non con lo zappone o il bidente e tanta fatica e sudore,non all'improvviso ma con la fine della guerra e l'inizio del turismo,molti cominciarono a tralasciare il lavoro manuale dei campi e si attrezzarono come potevano,con pochi soldi ma tanto lavoro a costruire un qualcosa per i turisti che cominciavano a venire all'Isola.La gente, pur modesta con pochi mezzi ha piano piano ampliato e migliorato le loro propietà tanto che adesso molti locali sono proprietari di Bar,Ristoranti,appartamenti,Pensioncine e Alberghi,tutti presentabili ed in ordine sviluppando in tal modo un bel volume di Capitali.Per la seconda parte del Suo discorso,purtroppo ho notato specie a Capoliveri,un abbandono quasi totale del Vecchio stupendo Paese,per trasferirsi in ampie e belle Ville !!Macchinoni ecc.ecc.ma di questo la massima parte non va attribuita ai soli ElbaniIl Comune Unico ???Sarebbe la guerra civile(prendila naturalmente come battuta)in quanto all'Elba vive ancora un forte Campanilismo !!
Il comune unico non serve a niente ogni amministrazione gestisca il proprio territorio e basta con queste idee da comunisti, basta vedere come funziona la spazzatura , beati i vaporini che hanno un sindaco che non ha aderito al servizio ESA, essendo uomo di esperienza aveva capito che non era il caso di sporcare il proprio paese, e non fidandosi di manager che non conosco il territorio, mantiene bello pulito porto azzurro.
Per Elbano:
Verissimo, l'Elba non ha fatto nessun progresso, ma quali progressi hanno fatto invece gli Elbani negli ultimi 50 anni? L'Elba è un luogo abitato da asini, capre e pecore che all'improvviso dai buscioni, recinti e trogoli vari, si sono ritrovati in ville, casali, residence e palazzi "costruiti" o sparse un pò ovunque a casaccio. L'apoteosi è stata raggiunta a Capoliveri, dove sono passati dalle cantine e miniere ai villoni di lusso senza passare dal via! E oggi si lamentano che nessuno vive la piazza del loro paese d'inverno! Sono bastati per fortuna pochi abusi edilizi e tanto, ma tanto, ma tanto, ma taaaaaaanto nero et...voilà! Aggiungo che sono talmente capre che manco li sanno spendere i soldacci maledetti che si ritrovano! Forse in viaggi, scarpe su Amazon e Zalando e macchinoni per fare max 5 km al giorn, tutto solo per far sapere o vedere agli "amici" che...bla bla bla...sia mai che viaggiano per arricchirsi interiormente!!! L'Elba allora si che sarebbe l'Isola più ricca del mondo. A volte il progresso porta ad altre realtà, vaglielo a dire a tutte ste pecore di cambiare il loro status quo! COMUNE UNICO?!??!? AHAHAHAHAHAHA!!!
Ognuno nel su orto e a le su case!!!
Cari elbani, avanti ancora così e faremo la fine dell'Isola di Pasqua deforestata e depredata di ogni ricchezza naturale dall'ingordigia dei propri abitanti che finiscono per sbranarsi fra di loro e poi scomparire.
A testimonianza della cecità di questo popolo, sull' Elba resteranno solo questi sette Moai ed una decina di statuette rappresentanti alcuni capopopolo locali.
Cassandro
COMUNE UNICO
la penso esattamente come Marco da Campo .
Se vogliamo essere autorevoli e non condizionati da Enti esterni , se vogliamo dare un futuro di prosperità alla nostra isola, il Comune Unico a mio avviso è l'unica via .
Dici che sono fuori di testa o comunista ? Trovo entrambe le descrizioni fuori luogo , ma non mi offendo . Ti invito però a dirmi quali progressi ha fatto l' Elba negli ultimi 50 anni .
Vuoi continuare così ?
Ciao
Il nostro è un paradosso bello e buono, perchè appena andiamo sul continente ci definiamo "Elbani", i turisti vanno in vacanza "all'ELba", ma alla fine della fiera siamo prima di tutto Ferajesi (anzi bottinai), vaporini, GaBoliveresi, Riesi etc etc.
Sulla carta anche un tonto capirebbe che garantire un'esperienza Elbana farebbe bene a tutti sul lungo periodo, però non viviamo nè sui fogli né su internet. L'Elba è un territorio RICCO e chi ha qualcosa se lo tiene stretto. Nessuno è disposto ad annacquare il proprio potere perdendo rappresentanza al governo comunale.
Mi fa ridere che questo atteggiamento sia in netto contrasto con la volontà di taglio delle poltrone nel governo centrale del paese, che sono anche molto meno costose pro capite rispetto a tenere il baraccone Elba in piedi.
[COLOR=darkred][SIZE=4] SI RAFFORZA LA COLLABORAZIONE CON IL PARCO! [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/villa.JPG[/IMGSX] La Fondazione Villa romana delle Grotte inaugura il 2020 con una nuova e interessante collaborazione con il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano: le visite guidate ed escursioni alla Fortezza del Volterraio saranno effettuate con biglietto cumulativo che comprenderà anche la visita guidata alla Villa delle Grotte, mentre il bus riservato farà sosta nel piazzale della Villa. Lo ha annunciato il direttore Maurizio Burlando il 12 Dicembre alle ore 11,30 nella sede del Parco alla presenza del presidente Giampiero Sammuri, durante un incontro aperto alla cittadinanza, alla stampa e alle istituzioni in occasione della “Giornata della trasparenza” per una sintesi sui risultati raggiunti con i progetti e le collaborazioni del 2019 e per illustrare il nuovo bilancio con i programmi per l’anno nuovo. La collaborazione della Fondazione con il Parco, inaugurata nel 2016, anno della riapertura della Villa, iniziò con la presenza presso la nostra biglietteria di materiale promozionale e informativo del Parco. Da allora, sono nate ogni anno nuove iniziative unite dal comune denominatore “Il Cammino della Rada”, progetto corale di associazioni, istituzioni, privati per la tutela e valorizzazione del semicerchio perfetto della rada di Portoferraio, nel quale la Villa delle Grotte si trova. Dal 2016 infatti la Fondazione è inserita nel Progetto “Cammino della Rada” presentato nella scheda 34 della Strategia e Piano di Azione della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) di Federparchi, adottata dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano quale strumento metodologico e di certificazione che permette di migliorare la gestione del turismo nelle Aree Protette. L’obiettivo è la tutela del patrimonio naturale e culturale e il continuo miglioramento della gestione del turismo nell’area protetta a favore dell’ambiente, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori.
L’impegno per la Carta europea CETS si è consolidato nel 2017, in occasione del lancio del progetto “Il Cammino della Rada” e la congiunta partecipazione al 7mo FORUM EUROPEO degli Itinerari Culturali a Lucca. L’evento dal titolo ‘30 anni di Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa: costruire il dialogo e sviluppo sostenibile attraverso i valori e il patrimonio europei’, è stato realizzato dall’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali, in collaborazione con l’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo italiano (MiBACT), Regione Toscana, Provincia e Comune di Lucca.
Il 2018 ha visto la pubblicazione di un articolo per la rivista nazionale del “CAI Club Alpino Italiano – Montagne 360” che ha dato particolare risalto alla posizione strategica e spettacolare della Villa e del Volterraio nella Rada di Portoferraio, di fronte alla città medicea di Cosmopoli.
Dal 2019 la Fondazione partecipa al Walking Festival del Parco in primavera e autunno: nel 2019, condotto dalle Guide Parco e con la speciale partecipazione del prof. Franco Cambi, docente di Archeologia dei Paesaggi all’Università di Siena, abbiamo offerto un itinerario culturale e naturalistico dalla zona umida termale di San Giovanni per poi risalire fino alla Villa: un viaggio di 3.000 anni nella storia, natura e cultura, ancora, della Rada di Portoferraio. Nel 2020 il team di archeologi dell’Università di Siena, responsabili per la nuova campagna di scavo 2020-2021 alla Villa, offrirà una visita della zona coadiuvato dai risultati delle nuove ricerche in corso, in anticipazione della imminente mostra espositiva di reperti delle Grotte e di San Giovanni organizzata con il Comune di Portoferraio, Assessorato alla Cultura.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/pattume.JPG[/IMGSX]
[COLOR=darkred][SIZE=4] SI CONSOLIDANO LE BRUTTE ABITUDINI [/SIZE] [/COLOR]
È diventata una consuetudine l'accumulo di spazzatura in coincidenza all'apertura mattutina della scuola dopo il fine settimana.
Pasquale Scopece
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/aria.JPG[/IMGSX]
[COLOR=darkblue][SIZE=4] IL CORTOMETRAGGIO “ARIA DELL’ELBA” GRATUITAMENTE AL CINEMA DI PORTOFERRAIO [/SIZE] [/COLOR]
Mercoledì 15 gennaio alle 21.30 verrà presentato al cinema Nello Santi di Portoferraio il cortometraggio di Michael Monni e Matteo Sardi "Aria dell’Elba". L’ultimo lavoro dei due registi elbani dura 30 minuti, e racconta la storia di un semplice ragazzo di nome Alfredo, che sogna di diventare un inventore di successo. Il film era tra i tre finalisti della rassegna che nasce per valorizzare il rapporto tra i giovani e il cinema e al tempo stesso esaltare la capacità per l’audiovisivo di approfondire temi sociali di grande importanza e si è aggiudicato ben due premi al Cinefutura Festival di Roma che si è tenuto negli ultimi mesi dello scorso anno.
L'ingresso è ad offerta libera, il ricavato sarà totalmente devoluto alla fondazione Tommasino Bacciotti. Per prenotare è possibile contattare il numero 345 4099072.
Caro Marco,
se non ho capito male tu pensi che quel 26% di elbani che sono andati a votare per il referendum sul comune unico, siano in gran parte persone a cui le regole per svolgere attività fai da te, stanno un bel po strette?
Certo che la cosa da questo punto di vista, logicamente e con i numeri potrebbe stare in piedi, però mi rifiuto di pensare che le cose stiano realmente in questo modo.
Ho l'impressione che questa analisi sia un po troppo tirata per i capelli.
Pietro
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_24/canestro1.JPG[/IMGSX] U13 Juve Pontedera vs Pallacanestro Elba 71-34
Pesante debacle per i ragazzi di Iacopini autori di una prestazione decisamente al di sotto delle aspettative, se pur contro una squadra quadrata e ben allenata.
Non entrano mai in campo gli elbani. Il solo Giulianetti, spalleggiato per quanto possibile da Maroni e, a sprazzi nella metà campo offensiva, da Saponaro provano a contrastare la veemenza della Juve.
Sabato 18 i rossoblu saranno nuovamente in campo contro Cecina in una partita che sa già di spareggio per l’ammissione alla Coppa Toscana.
TABELLINO
Loreti, Ballarini, Giulianetti 12, Maroni 3, Silvino 7, Saffioti, Iacopini, Marinari 5, Rossi, Tavolario, Frediani, Saponaro 7.
Partita di sabato 11 GennaioAquilotti 2009
I nostri aquilotti hanno giocato a Donoratico contro un ottima squadra, organizzata con buona tecnica e più fisica di noi.
La prestazione è stata al di sopra di ogni più rosea aspettativa , con sprazzi di bel gioco , buona difesa e ottimo spirito di squadra.
Primo tempino vinto e 5 persi ma combattendo sempre.
Bravi bimbi ( e bimbe)!!!!
Dai dati ufficiali risulta che nel sottosuolo elbano sono disponibili circa 9 milioni mc di acqua.
Alla data ne vengono estratti circa 4 milioni e distribuiti al pubblico mentre altrettanti 4 milioni vengono estratti e consumati da soggetti privati.
Per soddisfare la richiesta del pubblico si devono importare dalla Val di Cornia ancora circa 5 milioni di mc. naturalmente pagati tutti dal privato domestico.
Ora, in un paese civile, visto che l'acqua non viene seminata e coltivata da nessuno, sia pubblico che privato, ne consegue che questa è un bene di tutti di cui tutti debbano poter godere con ugual diritto fermo restando la diversità contrattualistica a secondo della tipologia della fornitura, privata domestica piuttosto che commerciale/idustriale.
Claudio V
[COLOR=darkred][SIZE=4] ACQUA E PARCO ELBALAND [/SIZE] [/COLOR]
di Massimiliano Pardi
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/elbaland.JPG[/IMGSX] Cerco di rispondere, a quanto sostenuto in un post soggettivo pubblicato in questi giorni, in maniera oggettiva.
Sono stati concessi 9.000 mc d’acqua (concessi ma non è detto che verranno tutti utilizzati) per le piscine ed altre attività del parco. Soggettivamente potrebbe essere tanto oppure, per altre persone potrebbe essere anche la quantità giusta o ancora una quantità troppo bassa per un Parco come il nostro. Soggettivamente ci sta tutto. Oggettivamente invece voglio farvi capire cosa si potrebbe fare con 9.000 mc di acqua.
Facciamo un esempio ipotizzando di avere nella stessa zona un albergo tipo posizionato vicino al mare, costruito negli anni ‘70, quindi molto energivoro, di circa 90 camere, corredato di piscina e vasche idromassaggio. Ipotizzando che lo stesso albergo abbia una capienza media per camera di tre persone al giorno per circa 180 gg. Considerato un consumo medio giornaliero a persona pari a 220lt/g (dati nazionali) si può calcolare che:
90cx3px220ltx180gg= 10.692 Mc di acqua proveniente dall’acquedotto
Se poi si aggiunge una piscina ipotetica di circa 20mtx10mt, progettata anch’essa negli anni ‘70, con profonda media di 3,00 mt, si viene ad avere circa 600 mc acqua in piscina. La stessa acqua, va rinnovata in base alle UNI di circa il 2,5% della somma del Volume, moltiplicato per i 180gg di apertura abbiamo altri 2.700 Mc da sommare ai 10.692 Mc precedenti. Se poi aggiungiamo il mantenimento di giardini e prati, capite voi che solo un albergo tipo, quanto consuma in più rispetto a quanto a noi concessionato. Questo è un piccolo esempio per capire di cosa stiamo parlando.
Se poi consideriamo che nel comune di Portoferraio ci sono tre alberghi oramai chiusi da più di 20 anni, con un numero superiore alle 200 camere capirete benissimo che con la concessione di 9.000 mc non incidiamo di più rispetto agli anni ‘90, quando tali alberghi erano aperti.
Se poi consideriamo anche il fabbisogno di acqua dell’Elba è pari a 14.000.000 Mc annui (dati dell’autorità idrica), con la nostra concessione incidiamo per lo 0,06% sul totale consumato.
Comunque per la riduzione dei consumi idrici si adotterà differenti strategie, come:
- la raccolta e recupero di acqua piovana;
- l'adozione di adeguati strumenti tecnologici (miscelatori, interruttori automatici ecc.).
I bagni saranno dotati di moderni sistemi di scarico che regolano le quantità di scarico a 6 litri, con interruzione opzionale a 3 litri, rispetto a una cisterna convenzionale di 9 litri. Questi dispositivi fanno in modo che il risparmio d’acqua sia tra il 35 e il 50%.
Tutti i rubinetti dei bagni e della cucina dei punti ristoro, saranno dotati di diffusori che miscelano aria con l'acqua.
Questi diffusori consentono di ridurre il consumo d’acqua dal 30 al 70%.
Oltre ai diffusori saranno previsti dei limitatori di flusso che permettono di regolare il flusso dell’acqua in funzione delle necessità e della pressione.
Si tratta di dispositivi meccanici che limitano il passaggio massimo dell’acqua. La loro regolazione è meccanica e devono essere installati fra la chiave di chiusura e il flessibile, nel caso dei rubinetti dei lavandini e dei bidet, e fra il rubinetto e il flessibile nel caso delle docce. Il risparmio d’acqua che si può ottenere dipenderà dalla modificazione del flusso, generalmente questi dispositivi permettono di ridurre il flusso massimo fino a un 50%.
Considerando gli accorgimenti qui sopra elencati si dovrebbe avere un risparmio dell'acqua che tocca il 50% ed integrando gli scarichi dei W.C. con l'acqua piovana si può arrivare fino al 60%.
Il progetto inoltre prevede alcune volumetrie, quelle aperte al pubblico, dove la struttura portante (travi e pilastri) è completamente in legno, risultando quindi essere più Eco-Compatibile rispetto a strutture puntiformi in C.A.. La caratteristica del legno massello proposto taglio “tipo fiume”, rispetto ad un legno commerciale “tipo lamellare”, risulta essere di gran lunga più Eco-Compatibile, in quanto la lavorazione del taglio fiume (taglio grezzo) ha una impronta ecologica (Footprint) più bassa rispetto ad un legno lamellare che risulta essere più energivoro, dovuto al suo tipo lavorazione, infatti per il lamellare vengono utilizzate cisterne per l’essiccazione, colle viniliche, lavorazioni per l’incollaggio, forni, resine ecc.. Nel nostro intervento sarà utilizzato un legno proveniente da foreste con marchio FSC (Forest Stewardship Council) sistema di certificazione forestale internazionale che garantisce che il prodotto è stato realizzato con materie prime derivanti da foreste correttamente gestite secondo i principi dei due principali standard: gestione forestale e catena di custodia. Inoltre si utilizzeranno prodotti naturali come olio di canapa e di lino per le parti esterne legnose. Questa accortezza permette di utilizzare prodotti che, a contatto con il sito, non andranno ad influire sull'habitat esistente, permettendo anche lo smaltimento sostenibile del legno a fine vita. Il montaggio delle strutture sarà del tipo a “secco”, quindi non ha bisogno ne di colle ne di materiale cementizio per il suo assemblaggio, in quanto il serraggio è effettuato meccanicamente con viti e bulloni.
Ho fatto alcuni esempi, previsti nella fase di progettazione, per fare capire che l’intervento cerca di essere il più sostenibile possibile, con l’ambiente che ci circonda.
Ecco che casca l'asino sull'asilo. Forse hai qualche amica da sistemare al posto di chi da anni manda avanti la Scuola Materna che tra l'altro è della Comunità Campese e non della Curia,ma sono temi troppo impegnativi ; non capiresti. Quello che salta all'occhio, però è che volete togliere uno dei pochi punti vitali della quotidianità invernale. Probabilmente con qualche contropartita economica sul piatto. Pare anche che oltre alla genialata dell'asilo alla Grotta,si vogliano spostare anche le Elementari,magari in Segagnana,come voleva Baffino, così da far diventare Marina di Campo Santo,un luogo di ritiro spirituale che a confronto Sant'Ilario sarebbe Las Vegas .Ma,dico io,quando vi votavano, i Campesi,a cosa pensavano ?
Cari amici del NO, fare sistema all’Elba, partendo proprio dal comune unico è tanto strategico quanto improrogabile.
Ne va dell’esistenza stessa dell’Elba come opportunità di lavoro e quindi di condizioni di vita per i nostri figli e per quelli di noi che non sono ancora troppo vecchi.
Come si fa a non vedere che questo scoglio sta affondando nelle secche dell’improvvisazione spregiudicata e dei mille sgambetti tra i magnifici 7 sindaci che non riescono a mettere in piedi lo straccio di una qualsivoglia strategia di gestione o di sviluppo del territorio?
Non parliamo poi di strategie per il turismo lasciate in mano all’Associazione degli Albergatori con i risultati che....lasciamo stare!
Il territorio è di fatto in mano ai vari “cacicchi” locali, capipolo di movimenti divisivi, antitutto, dal parco al dissalatore, dal comune unico alla sanità locale etc ai quali niente interessa dello sviluppo qualitativo delle attività e dei servizi.
Agitano le bandiere indipendentiste e contemporaneamente combattono a spada tratta l’unificazione dei comuni come se dovessimo ritornare all’epoca feudale. Come fa l’Elba a rendersi indipendente se prima non si unifica? Boh, misteri del sovranismo! In realtà l’unico obiettivo è quello di mantenere lo status di “caicco” che gli assicura un discreto potere economico e la possibilità di condizionare le politiche locali affinchè tutto rimanga così come oggi lo vediamo.
Gli amici del NO ci rimarcano che gli Elbani, col referendum del 2013, hanno detto sonoramente no al Comune unico.
Giusto, democraticamente è stato detto di no quindi zitti e mosca.
Mi sia concessa comunque un minimo di riflessione partendo dai dati oggettivi:
- intanto il no al comune unico è stato espresso solamente dal 26% degli Elbani aventi diritto al voto (il 60,35% del 43,05% che sono andati a votare), quindi più o meno un quarto della popolazione.
- Se non ricordo male tutte le associazione di categoria avevano ‘sponsorizzato’ il referendum convinte che la frammentazione delle politiche sul territorio penalizzasse pesantemente lo sviluppo del territorio
Sulla base di questi dati e considerando che chi svolge una qualche attività turistico-alberghiera o commerciale in genere non abbia disertato le urne e che questi soggetti costituiscano la maggioranza di quel 26% che ha votato, mi domando, per quale motivo ha votato NO quando le associazioni di categoria, le loro in fin dei conti, si sbracciavano per il si, può darsi che i ‘cacicchi’ c’entrino qualcosa?
Marco
Rispondo al signore che ha paura di farsi riconoscere e che mi chiede perchè ho solo parlato della foresteria per il personale medico.
Nell'articolo mi riferivo al personale medico (oggetto di una protesta e di un accomodamento) che viene qui per assicurarci quel più di sanità pubblica e grazie a loro l'estate scorsa molte persone hanno beneficiato di un soccorso e assistenza immediata e per loro l'ASL ha locali che possono ospitarli come anche gli insegnanti e docenti dovrebbero avere solo che a loro dovrebbe pensarci il Ministero della pubblica Istruzione come al personale medico ci deve pensare l'ASL. Al limite ai docenti dovrebbero pensarci anchi i Sindaci per esempio qui a Portoferraio ricordo che la passata Amministrazione mise a disposizione dei medici, in maniera temporanea, un bell'alloggio nei nuovi palazzi di via Carducci solo che ora anche di quello non si sa più nulla.Morale, basta che si volesse sull'Isola si potrebbe assicurare una foresteria temporanea sia al personale medico sia ai Docenti.
Purtroppo tante azienda all'Elba utilizzano lavoratori a nero, e azzardano perché sanno che vengono fatti pochi controlli. E come gli affitti a nero pochi controlli , se non si combattono questi fenomeni è un bel problema, questo è il vero problema dell'Italia, il nero e direi anche la burocrazia, altro che differenziata e altre cazzate del genere.
[COLOR=darkred][SIZE=4] CROCE VERDE, ECCO I BIGLIETTI VINCENTI ESTRATTI DURANTE LA FESTA PER LA LOTTERIA DI NATALE [/SIZE] [/COLOR]
Si è svolta sabato 11 gennaio in Piazza Cavour a Portoferraio la festa con l’estrazione dei tagliandi vincenti della‘Lotteria di Natale ‘ organizzata dalla Pubblica Assistenza Croce Verde di Portoferraio. Una bella festa durante una bella serata con tanta musica e divertimento. Ad aprire la serata è stata la cantautrice Marika, apprezzata professionista elbana, conosciuta per le sue numerose performance in molte piazze dell’isola. Il presidente della Pubblica Assistenza Croce Verde di Portoferraio Paolo Magagnini, ha portato sul palco i ringraziamenti a tutti coloro che hanno reso possibile anche per quest’anno l’evento che è giunto alla sua 18esima edizione. Ad intrattenere il pubblico nella seconda parte dell’evento, lo show man Andrea Paone. La manifestazione che è stata presentata per il 18esimo anno da Paolo Chillè, è stata organizzata dalla Pubblica Assistenza Croce Verde in collaborazione con l’amministrazione comunale di Portoferraio, intervenuta durante la serata con l’assessore Nadia Mazzei che ha contribuito con la sua presenza sul palco, all’estrazione.
I vincitori dei premi possono recarsi presso la sede della Croce Verde per ritirare il premio. La Pubblica Assistenza Croce Verde ringrazia tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa e cioè tutti i negozi che hanno venduto i tagliandi, il Gruppo Nocentini, la Locman, l’Acqua dell’Elba e la Banca dell’Elba, tutti i volontari ed in particolare coloro che hanno acquistato il biglietto della Lotteria e “ricordatevi – dicono – che anche chi non ha vinto niente, ha sempre vinto aiutando una Associazione di Volontariato”.