Ciao Faber, condivido a pieno e sottoscrivo l'analisi fatta sulla grande distribuzione all'Elba,aggiungo inoltre che il sistema basato su una concorrenza al ribasso IMPLODERA', purtroppo e le conseguenze non le pagheranno i concessionari o le proprietà ma i lavoratori che all'Elba hanno cercato un lavoro stabile nella grande distribuzione..
Per quanto riguarda la politica e chi la esercita se non si è ferocemente opposta a queste scelte probabilmente avrà avuto un suo obbiettivo,a Portoferraio in particolare siamo sempre stati proni e mansueti al potere economico...."avessi mai a beccare qualche briciola" un caro saluto
Stefano Ballarini
113622 messaggi.
Articolo da me pubblicato nel 2014 ........... Un piano del commercio che sostenga le botteghe di quartiere
di Luigi Lanera
LA PROPOSTA
Un piano del commercio indirizzato alla sostenibilità delle botteghe di quartiere. Questo argomento sarà parte del programma che verrà sottoposto al giudizio dei cittadini di Portoferraio per le prossime amministrative, e cioè: è sotto gli occhi di tutti il continuo esodo dei negozi dal nostro centro storico e chiusura di altri in periferia, ma non si vedono interventi, da parte di chi ne ha le competenze, per far si che questo declino commerciale venga interrotto. Una politica superficiale anche in questo settore ha prodotto risultati catastrofici per l'economia della citta, annullando in primis i servizi essenziali per i cittadini', oltre ad aver vanificato i sacrifici fatti da coloro i quali nel tempo erano diventati proprietari di immobili commerciali i quali potevano contare, oggi, su di una reddita derivante dagli affitti di detti locali. Ecco la necessita' di intervento da parte dei futuri amministratori di porre in essere tutte le possibili agevolazioni per coloro i quali intendono rimanere o aprire nuove attività. Del resto è logico capisce che, più attività aperte vuol dire più occupazione più reddito, più servizi per la popolazione più introiti per il Comune uguale a meno tasse per tutti.
[COLOR=darkred][SIZE=4] MA DAVVERO PORTOFERRAIO AVEVA NECESSITÀ DI UN MEGA CENTER COMMERCIALE ? COSA NE SARA’ DEI PICCOLI NEGOZI DI VICINATO E DELLA FORZA LAVORO DEGLI ALTRI GRANDI NEGOZI ESISTENTI SUL TERRITORIO? [/SIZE] [/COLOR]
Nel commercio al dettaglio, nella nostra realtà isolana ormai impera la legge “Mors tua vita mea” . Chiaro che il libero mercato è la base della nostra vita sociale e economica. Un valore fondante da tutelare un futuro da offrire ai nostri figli…. . Altra cosa è però un "liberi tutti" dove solo chi ha grandi dimensioni e capitali, o corre al ribasso con ambiziosi progetti di , ristoranti panoramici, con annessi negozi e negozietti Gourmet, Outlet e quant'altro ….a chi dobbiamo ringraziare dei nostri governanti di questo regalo?
Probabilmente avrebbero dovuto governare in modo diverso la situazione, difendendo il ruolo dei negozi di vicinato le attività commerciali di qualità esistenti.
A Portoferraio in questi ultimi anni, sono progressivamente aumentate le dimensioni medie dei punti di vendita, sia in termini di aziende che di superfici, e soprattutto è cresciuto il peso dei negozi che appartengono a reti dirette (catene) o indirette (nella forma del franchising), che ripropongono comunque in tutti i luoghi e in tutte le città gli stessi allestimenti, gli stessi format.
Stiamo quindi assistendo ad una progressiva erosione di quella che era l’anima dei luoghi storici, i caratteristici negozi di vicinato, fenomeno che ha toccato per prime le grandi capitali, ma che poi si è esteso anche nei centri urbani di media e piccola dimensione e la nostra isola ne è ahimè vittima e carnefice ..Quindi a giochi ormai fatti , non serve più una risposta difensiva da parte di ogni singolo e piccolo imprenditore commerciale o artigiano, sarebbe invece servita una risposta forte di sistema, di comunità che avrebbe dovuto coinvolgere il mondo delle imprese, le loro associazioni di rappresentanza, i sindacati dei lavoratori, il mondo della politica e delle istituzioni ( che avrebbero dovuto tutelare i commercianti esistenti) , e questa risposta sarebbe dovuta partire da un riconoscimento importante, collettivo, del valore che ha il ruolo sociale e aggregante delle attività commerciali, artigianali, sul nostro territorio..probabilmente c’è stato delle carenze, dei ritardi, o se vogliamo del menefreghismo;
Nessun negozio virtuale e nessuna mega innovazione tutte luci e specchietti per le Allodole potrà mai sostituire quel ruolo sociale e di aggregazione e mantenimento del tessuto sociale che i punti vendita del commercio tradizionale, soprattutto i piccoli punti di vendita hanno offerto sino ad oggi ,.
Probabilmente al di la delle responsabilità di chi ha permesso tutto questo ..la domanda sorge spontanea…
[COLOR=darkred][SIZE=2] MA IN QUESTI DIFFICILI TEMPI DI CRISI…C’ERA DAVVERO BISOGNO DI UN MEGA CENTER COMMERCIALE NELLA NOSTRA REALTA’ ISOLANA? [/SIZE] [/COLOR]
La redazione
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/scala.JPG[/IMGSX]
Ben due piani sopra il supermercato, eccezionalmente moderni, con attività di tutti i settori,: abbigliamento, calzature, casalinghi, sport, ristoranti, bar. Non so i prezzi. Certo ne risentiranno i negozi dell' Elba, soprattutto nella stagione estiva.
Voglio sottolineare quella che per me è una sernsibile pericolosità, la scalinata di vetro fra il secondo e terzo piano che soprattutto nella discesa non dà alcuna sicurezza con i suoi gradini e le sue fiancate così trasparenti che non fanno ben vedere l' appoggio dei piedi: pericoloso soprattuitto per le persone anziane. Temo che molti inciamperanno o cadranno. Mi auguro comunque di sbagliarmi.
Però quanti negozi nuovi al centro commerciale aperti senza una campagna pubblicitaria.....o di cosa avevano paura......tanto accetteremo anche questa senza batter ciglio ....se non al bar parlando tra di noi che è l'ennesima minchiata a danno delle micro attività gestite da elbani.....ma solo per sapere a chi dobbiamo ringraziare?
Almanacco del giorno dopo:
La volpe quando non arrivo all'uva,
esclamo: è acerba!
Florio Pacini
Oggi sono andato in piscina, invece era chiusa, ma non aveva detto il sindaco che era stata aperta c era anche la locandina del giornale... Mah e un casino...
Sig. Pacini ,
Come sempre si arrampica sugli specchi
Prima mi da della marchettara poi cerca di girare la frittata dicendo che era rivolto ai giornali . Se Lei pensa una cosa e ne scrive un'altra resta difficile per chiunque capire .
Parla di brogli nella vendita di pacchetti vacanza con il rischio che quando i turisti arriveranno non troveranno niente , pericolo di naufragi e poi gira di nuovo la frittata .
Mi dispiace ma non riesco a seguirla . E solo su una cosa ha ragione evitiamo di trasformare un blog che dovrebbe essere un luogo di scambio di opinione e che Lei riesce a trasformare in un ring di zuffe .
È vero è riuscito per un attimo a farmi perdere la pazienza e pardon , mi è caduta la corona .
Ma non si preoccupi conviva nella convinzione di avere tutte le sue ragioni
Buona serata Dottor Pacini
[COLOR=darkblue][SIZE=4] ASSEMBLEA DEL "PERTINI": UN INCONTRO CON LILIANA SEGRE PER AVVIARE GLI IMPEGNI DI VOLONTARIATO DEL 2020 [/SIZE] [/COLOR]
Un incontro a Roma con Liliana Segre, sopravvissuta al campo di concentramento Auschwitz-Birkenau, nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E' il primo impegno da attuare nel 2020 per il Circolo culturale Sandro Pertini dell'Elba e ciò è emerso nell'assemblea dei soci tenutasi presso la scuola media Pascoli di Portoferraio, da cui partì, anni addietro, la scoperta di un Pertini “elbano”, con un incontro di una scolaresca con lo statista al Quirinale. La riunione ha definito le nuove cariche dell'associazione, apartitica e senza fini di lucro, e presidente è stata confermata all'unanimità Annamaria Contestabile e i nuovi vicepresidenti sono Stefano Meo e Fiorella Del Bruno. Nel direttivo pure il segretario-tesoriere Luigi Pieri, il responsabile dei settore soci Tommaso Muti, quindi i consiglieri Andrea Adinolfi e Cristina Luca. Come probiviri previsti dallo statuto, letto integralmente dalla presidente, nominati Paolo Del Bruno e Luciana Gelli. E quindi il primo impegno è fissato per il Giorno della Memoria del 27 gennaio. “Un evento che si terrà alla scuola media di Rio nell'Elba- ha spiegato la presidente -dove il circolo Pertini, insieme agli alunni e i docenti, che ringraziamo unitamente alla dirigente scolastica Lorella Di Biagio, realizzeranno al mattino una mostra con immagini relative al tema della Shoah, nel primo pomeriggio invece letture, animazioni, riflessioni e pensieri rivolti a Liliana Segre e ai sopravvissuti dei campi di sterminio nazisti”. E sono in corso contatti della Contestabile con la senatrice, nella speranza di poterla incontrare a Roma insieme ai ragazzi e i docenti autori della "Giornata per non dimenticare", presente una delegazione del "Pertini". Nell'evento scolastico anche i genitori e quindi esiste condivisione sui temi della storia e dei valori della solidarietà universale”. Il sito internet dell'associazione www.circolopertinielba.org alla voce “statuto e adesioni” segnala come fare le iscrizioni di 10 auro annue, avviate dall'assemblea per il 2020 e sarà espresso il programma delle attività, tra cui la ripresa del Premio città di Portoferraio, il sostegno all'attività della Residenza sanitaria assistenziale di San Giovanni, le proposte per la creazione di un Centro di accoglienza per le persone in difficoltà, la riedizione del libro sul Pertini “elbano” e altro. Rinforzata quindi l'associazione, dalla presidente, che ha proposto l'inserimento di giovani e docenti tra i soci, entrati anche nel direttivo. Questi i presenti all'incontro oltre i già citati membri del direttivo: Silvestro Mellini, Susanna Mascioli, Lucia Paoli, Renata Biraghi, Gino Guglielmi, Andrea Solforetti e Stefano Bramanti.
[COLOR=darkred][SIZE=4] PRESENTATO IERI A CAPOLIVERI IL PROGETTO ESECUTIVO DEL CANILE/GATTILE. I COMUNI DELL’ELBA ATTENDONO ORA DALLA FONDAZIONE BASTET IL CONTRIBUTO PROMESSO. [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/canile.JPG[/IMGSX] E’ stata una riunione molto partecipata e ricca di contenuti quella che si è svolta nella giornata di ieri giovedì 16 gennaio presso la sala consiliare del Comune di Capoliveri per discutere della futura realizzazione del Canile Gattile comprensoriale con annessa Foresteria e Clinica Veterinaria.
Alla presenza dei rappresentanti dei sette comuni dell’Isola d’Elba, della Fondazione Bastet di Amburgo, delle associazioni animaliste e dei veterinari del territorio, è stato fatto il punto sul progetto dell’opera e sull’iter tecnico amministrativo che dovrà essere seguito per l’effettiva e concreta realizzazione del canile/gattile che ospiterà al suo interno anche un’efficiente struttura sanitaria interamente dedicata agli animali ed operativa H24.
I tecnici incaricati di redigere il progetto esecutivo, gli architetti Gianni Vivoli e Rosa Di Fazio, hanno dettagliatamente spiegato ai presenti le scelte progettuali dettate dalla necessità di inserire la struttura nel contesto ambientale in cui viene collocata, la scelta dei materiali, la stima dei costi, la realizzazione dei servizi e degli ambienti pensati per la clinica, nonché per gli spazi dedicati ad ospitare cani e gatti in difficoltà.
“L’area destinata alla realizzazione dell’intera struttura -scelta da un’altra amministrazione tra il 2004 e il 2009- non è purtroppo delle migliori trattandosi di un’area totalmente priva di servizi, tra cui anche condotta idrica e scarica fognari, che è situata in un terreno collinare con dislivelli e pendenze che inevitabilmente incidono sui costi di realizzazione. Il progetto è ora pronto ed è stato realizzato nel rispetto di tutte le normative vigenti - locali, statali e regionali – nei settori urbanistico, ambientale, paesaggistico e sanitario. Andrea Gelsi, Sindaco di Capoliveri capofila dei Comuni associati per la realizzazione e la gestione del canile-gattile comprensoriale, ha continuato ricordando che l’incontro fra l’amministrazione e la Fondazione Bastet di Amburgo era nato da un primo intento di creare a Capoliveri la “Città del Gatto” con annessa clinica veterinaria e che solo in un secondo momento, stante l’impellente necessità per l’intero territorio dell’Isola d’Elba di realizzare il canile/gattile, era stato deciso di impegnare i Comuni e la Fondazione stessa nel finanziare la realizzazione dell’opera”.
Il vicesindaco Ruggero Barbetti ha spiegato che i comuni, attingendo dal fondo del contributo di sbarco, hanno già versato e vincolato la somma complessiva di 350.000 euro, cui dovrebbero necessariamente andare ad aggiungersi i circa 600.000 euro promessi dalla Fondazione Bastet per la realizzazione dell’opera. “Anche se l’iter è stato lungo – ha sottolineato Barbetti - i Comuni ora sono pronti ad appaltare l’opera e puntiamo ad una struttura di eccellenza per l’Elba dato che non prevede solo un canile/gattile ma anche una clinica veterinaria in servizio H24 per tutti gli animali in difficoltà”.
Nel corso della riunione è stata data la parola anche alle associazioni ambientaliste elbane che si sono espresse favorevolmente e in maniera propositiva avanzando idee e suggerimenti sull’intero intervento e sulla miglior gestione possibile della struttura nella sua interezza.
Fondamentale è stato l’intervento della Fondazione Bastet che pur esprimendo alcune significative riserve in ordine al lungo e farraginoso iter di questi anni per giungere alla realizzazione del progetto, lamentando le importanti discrepanze fra burocrazia italiana e tedesca, ha ritenuto non trascurabile il fatto che il progetto esecutivo sia pronto e che da qui si possa proseguire. L’avvocato della Fondazione, in nome e per conto della Presidente della Bastet, anche lei presente all’incontro, ha dichiarato che a breve provvederanno ad eseguire un’attenta analisi del progetto esecutivo presentato ieri e una valutazione di tutte le condizioni in essere, sia tecniche che economiche, per trovare la miglior soluzione possibile per proseguire nell’iter intrapreso.
“Nei prossimi giorni – ha spiegato l’Avv. Silvio Marzari legale della Fondazione Bastet - invieremo una lettera al Comune di Capoliveri, rappresentante di tutti i comuni elbani, nella quale faremo presenti le nostre osservazioni per proseguire nella effettiva attuazione di questo importante progetto per il territorio dell’Elba di cui la clinica veterinaria resta uno dei punti fondamentali. E’ intenzione della Fondazione nominare anche un proprio esperto del posto che possa seguire tutto l’iter amministrativo e il cui nominativo sarà condiviso con tutti i comuni”.
“Le amministrazioni comunali, pur con qualche inciampo politico lungo il percorso, hanno fatto la loro parte e l’opera è oggi pronta per essere realizzata” – ha commentato Barbetti – “Spero che la volontà di tutti sia quella di andare avanti velocemente e di trovare in breve un accordo definitivo affinchè, entro massimo un anno dalla sottoscrizione del contratto di sponsorizzazione e della convenzione, l’Elba abbia finalmente un luogo ideale per la cura e la tutela degli animali degli elbani e dei nostri ospiti”.
Per Roberta Madioni.
Da qualche giorni abbiamo monopolizzato la pagina e non è giusto. Le rispondo ma lasciamo spazio anche agli altri. Io non faccio terrorismo io fotografo i fatti. Ieri su alcuni giornali on line e apparsa una notizia poco credibile e ho commentato il fatto. Conosco molto bene certe realtà per esserne abbindolato. Undici anni fa feci presente, che la privatizzazione Toremar (senza opportuni paletti), ci avrebbe messi a rischio, tutti fecero spallucce. Oggi il rischio è alle porte e si da la colpa a me? Lei mi da troppa importanza io non posso certo affondare la Moby, non ho tanto potere, e poi sono capaci di affossarsi da soli, non serve che faccia altro che sedermi sulla sponda del fiume. Avvertire del rischi la mia isola e i miei amici è un mio dovere sacrosanto. Sono amico di molti imprenditori e sono in pena per loro. Ce in ballo il futuro della terra che amo e pensa che per me sia uno scherzo. Se quello che dico e una follia sono “il re degli asini” che danno può fare lo scemo del villaggio? Se anche questa volta ho ragione, siamo già in ritardo per porci rimedio. Per tutte le sue fonti certe. Io sono stato amministratore unico di una società di Onorato, dopo un anno e mezzo ho lasciato l’incarico, da zero la società aveva utili accantonati per 6,5 miliardi di vecchie lire. Comunque non credo, voglia veramente parlare con me, di come si leggono i bilanci ho cosa forma la solidità aziendale. Se poi vuol sapere cosa ha messo in crisi la Moby, io sono qui pronto a rispondere. L’accordo Onorato Albergatori risale alla scorsa primavera. Spiegai su questa pagina fatti e motivi, con l’articolo “Scacco matto”. Quel nuovo accordo con gli albergatori, Onorato le fece per i suoi interessi. La Blu Navy si stava allargando. Aveva la disponibilità dell’Autorità di sistema di Livorno, per il raddoppio delle corse estive sull’Elba e 4 corse invernali. Onorato attraverso Fratelli d’Italia della Meloni (Partito finanziato da Onorato per centinaia di migliaia di euro) fece cadere il presidente dell’Autorità di sistema, (reintegrato a settembre 2019, perché persona giusta e onesta). Per completare l’opera Onorato si accordo con l’Associazione Albergatori Elbano (Massimo De Ferrari), per interessi personali questi hanno distolto fatturato dalla Blu Navy girarlo alla Moby. La Blu Navy per parare il colpo è stata costretta ad aumentare i prezzi anche ai residenti. Lei pensa che io metta a rischio il lavoro di tante persone, io penso di salvarlo, invitando le autorità a prendere le dovute contromisure se Onorato fa il botto siamo pronti, se non succede io sarò “il re degli asini”. Forse non sa che onorato per Sardegna Sicilia e Corsica ha meno del 50% del traffico, queste isole stanno studiano delle contromisure, per noi Onorato è il 90% del traffico e dormiamo, leggendo articoli “tutto bene madama la marchesa”. Continuare a far finta di niente minimizzare e nascondere la testa sotto la sabbia, questo uccide l’isola non io. Io non ho niente di cui vergognarmi, quello che faccio e ho fatto è difendere la mia isola, da chi voleva i tralicci, chiudere l’Ospedale, fermare l’aeroporto, monopolizzare lo stretto, sottomettere l’isola al colonialismo politico del continente, da chi vuole il desalatore di Mola etc. Per finire lei che è tanto informata direttamente e crede che denigri la Moby. Ci spiega perché, nessuno mi ha mai chiamato a rispondere di quanto affermo, perché non mi accusano di mentire? Cara signora dorma sonni sereni mentre ci fanno a pezzi. Non voglio le sue scuse per quanto mi a detto, capisco che per difendere l’indifendibile si può anche andare oltre, non chiami sua nonna, che le sberle forse le da a lei. Florio Pacini
Per l'estensore del post delle ore 9,53.
La mia azienda ha lavorato e valutato per un decennio almeno 8 milioni di bilanci si società di capitale italiane.
Questo per sensibilizzare quanto pesino nella formazione dell'utile/perdita di esercizio le scadenze di "fine anno".
Comunque basta aspettare ancora un paio di mesi ed il bilancio verrà depositato in Camera di Commercio.
Personalmente non sono particolarmente interessato alle vicende del sig. Onorato, se non indirettamente come "nativo" elbano; volevo solo dare un contributo di chiarezza quando si parla di numeri di bilancio.
[COLOR=darkblue][SIZE=4] UNA LENTE SUL MARE [/SIZE] [/COLOR]
Sotto di me e con me l'infinito blu del mare ..sono come emozioni che passano lasciandomi segni tangibili nell'anima, ecco ve li offro perché li condividiate con me e con tutti coloro che amano e che ameranno il nostro irripetibile mare.
Con queste parole Carlo Gasparri ci invita ad emozionarci con una nuova serie di appuntamenti che avranno il titolo “Una lente sul mare” . Oggi Carlo ci propone la prima puntata che ci auguriamo susciti nello spettatore quello stupore e quella meraviglia che merita questo ambiente meraviglioso che circonda e valorizza la nostra isola...BUONA VISIONE
http://Ybof_nbKR6k
Per il suo ultimo post pacchetto traghetto vacanza .
Io non credo che Moby si sia alzata una mattina convinta di possedere tutte le strutture ricettive dell'Elba .
Per cui questo pacchetto offerta deriverà da accordi fra albergatori e Moby ed entrambi avranno investito in questo risorse e tempo .
Adesso Lei , giusto perché vuole bene a Moby cerca di distruggere il lavoro anche degli albergatori . Ma si giusto che per affondare Moby Lei sia disposto anche ad affondare l'Elba tutta la cui risorsa principale è il turismo con il quale mangiano le famiglie dal cameriere all'imprenditore.
MA si rende conto di cosa ha scritto . Si rende conto che una pubblicità del genere può distruggere un lavoro pubblicitario in cui gli imprenditori elbani hanno investito con sacrificio.
Le giuro non ho altre parole se non , si vergogni , e se io fossi l'ultimo cameriere di un bar qualsiasi sapendo che ha messo a rischio anche il mio lavoro il caffè glielo servirei in capo . E se ci fosse ancora mia nonna avrebbe guadagnato un altro schiaffone perché questo è un atto terroristico contro l'economia elbana , ne prenda atto .
MOBY SPL LANCIA UN’OPERAZIONE STRATEGICA DI MARKETING TERRITORIALE SULL’ITALIA PER PORTARE I TURISTI DEL BALTICO SULLE NOSTRE SPIAGGE.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/moby2.JPG[/IMGSX] notizia apparsa su alcuni giornali on line e da leccarsi i baffi. La Moby SPL porterà in Italia e al’Elba, i turisti del Baltico: Lituani, Lettoni, Estoni, Russi, Finlandesi, Svedesi. Ma è una notizia o una funk news? La Moby SPL è una società fra Onorato e la St. Peter Line, armatori della Principessa Anastasia (Gemella della Moby Dada). La nave era impegnata su la linea San Pietroburgo, Helsinki, Stoccolma, Tallinn, servizio di traghetto e crociera. La notte fra il 6 e il 7 Novembre 2019, la Principessa in uscita da Stoccolma è andata in Black Out, ed è finita su una spiaggia vicino ad un centro abitato di Lidingo’ con più di 1.000 passeggeri a bordo. L'agenzia svedese dei trasporti ha ritenuto gravissimo l'incidente, secondo le prime indagini, sostiene che poteva finire in tragedia. La cosa è ulteriormente sconcertante perché l’allarme e stato dato da un cittadino. Da bordo sono rimasti in silenzio alla deriva. Se invece su una spiaggia, finiva sugli scogli? Altro che Costa Concordia e i suoi 32 morti. Il 26 Novembre a Gdynia Danzica Polonia la Principessa Anastasia e stata sequestrata dalle autorità Polacche. Ovviamente sono stati annullati tutti i viaggi e ad oggi (secondo VesselFinder.com) la Principessa Anastasia, è ancora li sequestrata a banchina. La domanda è: Quale fiducia può avere una società che finisce (fortunatamente) su una spiaggia. E’ come se per la pubblicità delle crociere si usasse Schettino. Siamo seri pur di dare l’idea che il padrone del vapore è ancora lui, si pubblica certa roba. Ma perché il gruppo Onorato, investe in questa campagna per la sua riabilitazione? Pensate domenica 9 febbraio inizia la BIT (Borsa Internazionale del Turismo) e verranno presentati i programmi turistici per il 2020, Elba compressa. Da martedì 11 febbraio si apriranno le prenotazioni delle vacanze e dei traghetti. Chi prenota paga la caparra alla struttura, il biglietto per intero del traghetto, paga febbraio e attraversa ad agosto. La cronaca e piena di notizie di turisti che dopo aver pagato non hanno trovato il villaggio o la nave da crociera ad aspettarli. Se ad agosto chi a pagato il biglietto a febbraio non trova il traghetto con chi se la prenderà? Prima con la compagnia armatrice e l’agenzia che ha incassato il loro denaro. Poi con la struttura che ha passato il codice sconto al cliente, Infine non dimenticherà la vacanza rovinata mentre venire al’Elba. E’ vero sono diffidente, ma conosco i miei polli. Tutto questo bollore pro Onorato, che mistifica i fatti è molto sospetto. Tutte queste improvvise notizie di beatitudine: Aumenti di fatturato, nuovi bacini di turisti, ottima salute economica ed etc. Puzzano come il pannolini di un bimbo di un mese. Cari Elbani attenzione che “al peggio non c’è mai fine”. Florio Pacini
Rispondo ad entrambi , Dante Schezzini e Florio Pacini .
I dati li ho avuti da fonte ufficiale in anticipazione e il fatturato del 2019 è un dato certo.
Sig. Florio , se mi permette un'analisi economica da tecnico imparziale oserei dire che il Dott. Onorato ha scelto la strada dell'investimento in un epoca di recessione economica . Un azzardo che ha spaventato un po gli investitori .
Ma la recessione si sa è sempre stata la causa dei fallimenti di intere nazioni . Come l'America nel '29 .
Gli investimenti pubblici sono quelli che mettono in moto l'economia e il circolo del danaro e una delle conseguenze iniziali è la svalutazione monetaria .
L'Europa ha messo dei forti vincoli alla spesa e al debito pubblico per mantenere stabile il cambio monetario , il valore dell'euro.
I paesi meno ricchi con Pil inferiore e con alti livelli di disoccupazione sono collassati , come la Grecia .
L'Italia era sull'orlo e questa nuova politica che ha allentato un po il blocco della spesa pubblica riuscirà forse a far ripartire l'economia, lo spero.
I grossi imprenditori in questo scenario hanno contratto la spesa optando al risparmio per il timore di un crollo finanziario . Il Dott. Onorato è invece andato controcorrente implementando la spesa per investimenti . Un grosso rischio . Un azzardo oserei dire .
Ma chi investe in tempi di recessione quando il prezzo dell'offerta scende acquista a prezzi più vantaggiosi. Se lo Stato crolla i suoi investimenti perderanno valore finanche ad azzerarsi , se la macchina dello Stato riparte avrà un guadagno maggiore.
È come comprare un bene quando tutti vendono e il mercato è saturo di offerta , vedasi nel settore immobiliare. In questo momento , prendiamo ad esempio le aste giudiziarie , gli immobili vanno al secondo al terzo al quarto incanto a ribasso . La gente non ha i soldi per comprare , le aste vanno deserte. Le banche sono , chi più chi meno in fallimento e non riescono a concedere credito .
Questo è un periodo di grave crisi economica e non sarà facile uscirne.
Il Dott. Onorato è andato controcorrente.
Intanto ha ampliato la forza lavoro , ha dato lavoro alle famiglie , come dimostrano i numeri pubblicati da Ansa e riportati da Schezzini. I costi di gestione sono di conseguenza saliti per l'ampliamento degli investimenti .
I risultati si vedranno nel lungo termine .
Ma qualsiasi essi siano ha rischiato i suoi soldi , non i nostri , quindi mi sembra una discussione sterile.
Puo interessare al più i suoi dipendenti .
La realtà che interessa noi è che in un momento di crisi economica non ha tagliato i rami meno produttivi dell'albero e anche se il mio articolo su elbareport è stato intitolato in maniera burlesca "L'Armatore che tanto bene fa all'isola... " le dirò in maniera altrettanto spiritosa che arlecchino burlando,burlando si confessò, quindi credo che in fondo in fondo anche lui è cosciente di questo , ma per onore alla sua di bandiera gli è ostico ammetterlo
I commercialisti avranno pure i loro tempi, ma i bilanci pubblici e privati funzionano in modo diverso, quindi, tendenzialmente, a questo punto dell'anno è facile avere una descrizione di quello passato.
Dott.ssa Madioni, un consiglio. Aspettiamo il deposito ufficiale in Camera di Commercio del bilancio al 31.12,2019. Dubito, mi permetta, che al 15 gen 2020 abbia una fotografia puntuale di un bilancio ora chiuso. Conosco i tempi dei commercialisti... Saluti.
