NATALE IN COMPAGNIA
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NATALE IN COMPAGNIA
pubblicato il 18 Dicembre 2008
alle
9:10
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NATALE IN COMPAGNIA
pubblicato il 18 Dicembre 2008
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Appena rientrato da Passerano accendo la tivi e su teleelba ti trovo mauriccio intervistato dal Prianti. Dopo vent· anni di regno il suo Pensiero è stranoto ma due cose mi hanno colpito , la vendita della biblioteca per coprire alcuni debiti fuori bilancio e il suo sogno nel cassetto, il porto turistico con annesso casinò.Partiamo dalla seconda, il porto turistico. Non è una novità, il sindaco, già negli anni ottente, scriveva sui giornali locali che il suo punto di riferimento era Montecarlo. adesso a distanza di molti anni direi che le cose sono un pò cambiate, penso che ci si avvicini di più ad un Sciarmelsceic, o come diavolo si scrive, insomma come ho detto altre volte, un paese finto…ed ora, senza biblioteca, anche vuoto. Un gran bel contenitore. Negli ultimi anni non si è speso un centesimo di euro per la cultura. Qualche anno fa ci siamo addirittura dimenticati che ricorreva il quattrocentesimo anniverario di fondazione del Comune. Negli ultimi anni s·è speso un fottio di soldi per una mascherata carnevalesca settembrina paragonabile soltanto a quelle danze pseudotribali organizzate nei villaggi turistici. E· stato organizzato il "premio Paride Adami" e i nostri amministratori si sono dimenticati di partecipare alla premiazione finale. A maggio dello scorso anno è stato affisso un bando per la partecipazione ad un premio letterario che doveva essere assegnato di lì ad un paio di mesi. Iscritti zero. Il teatrino delle suore, dopo decenni d· abbandono, è ancora lì che aspetta di essere inaugurato. Mi raccomando piano piano, non abbiamo fretta…ed ora la biblioteca. Infilata ai sprofondi della Pianotta, aperta un paio di giorni alla settimana e per poche ore, non aveva senso. Un c· andava nessuno ed allora chiudiamola e coi soldi facciamoci un pezzo di piazza…finta, in un paese finto. Ma l· avete visto dove si ritrovano i nostri ragaqzzi? Vi siete mai chiesto dove vanno a fumarsi una sigaretta di contrabbando o a farsi una pomiciatina? Allora andate la sera dietro il diurno o nel caranchione del corinto…che tristezza!…sigh….Tra qualche anno ci troveremo con un pacco di soldi ma ignoranti come capre. L· unico libro che ci sarà passato tra le mani sarà quello delle istruzioni di qualche mega suv…ah dimenticavo, con tutti i soldi che c· avremo potremo anche comprarci una bella villa con prato per stendere ad asciugare le mutande visto che alle finestre è vietato, non è scic…fa troppo meridione….
Ornella
VENITE ALLA MIA TOMBA E PORTETEMI UN GAROFANO PER SPERARE DI FARVI PERDONARE.
hai perfettamente ragione, a destra e a sinistra pensano solo hai fatti loro, e cercano di raggiungere i loro scopi con tutti i mezzi, legali e illegali che siano.
Senza usare la violenza (che forze ci vorrebbe) come facciamo a cambiare l·andazzo??
Gli elettori abruzzesi se ne sono stati per metà casa… ma in definitiva cosa hanno risolto??
FABRIZIO NISACCHI
P.S. ABBIATE CORAGGIO DI FIRMARVI SENNO· ANDATE AL BAR A PARLARE DI POLITICA.[/SIZE]
Sembra che quanto sopra sia sempre "MOLTO ATTUALE" ED INVITO LE PERSONE DOTATE DI BUON SENSO A RIFLETTERE.
Venerdì 19 dicembre alle ore 10.00 al Centro Culturale De Laugier (Salita Napoleone) si aprirà la mostra sul lavoro svolto dal gruppo di studenti della Facoltà di Architettura, Università Tecnica di Vienna, coordinato dall’arch. Vittoria Capresi. Il gruppo di studenti è stato all’Isola d’Elba per un laboratorio di analisi e rilievo urbano, un vero e proprio workshop, nello scorso aprile e punto centrale delle osservazioni e rilevazioni è stata proprio la città medicea e napoleonica.
Gli obbiettivi principali sono stati quelli di raccogliere dati, testimonianze per poi proporre delle soluzioni efficaci e attuabili concretamente per rendere maggiormente vivibile e visitabile la città di Portoferraio, data la sua particolare situazione storica, naturale e architettonica. I risultati prodotti dal laboratorio , organizzato in collaborazione con il Comune di Portoferraio, saranno visibili nelle mappe e nei poster realizzati dagli studenti.
“ Il lavoro dell’equipe è di notevole interesse ed è stato supportato dall’amministrazione comunale proprio coll’obbiettivo di ricevere indicazioni utili, da poter tenere presenti in vista di interventi per la valorizzazione dell’enorme patrimonio storico e architettonico della città, patrimonio di grande importanza ed ancora non pienamente sviluppato secondo le sue potenzialità” dichiara Marino Garfagnoli, assessore alle Politiche culturali, Ambientali e della Mobilità del Comune di Portoferraio.
In particolare, grazie all’adesione di alcuni istituti superiori, venerdì alle 11.00 ci sarà una lezione speciale di architettura per spiegare il tipo di analisi e le tecniche delle ricerche svolte a Portoferraio.
Questa lezione permetterà ai ragazzi di approfondire con esperti del settore le informazioni sull’architettura e ma anche avere maggiori informazioni per l’orientamento universitario.
Inoltre venerdì pomeriggio alle ore 18.00 ci sarà la presentazione ufficiale delle attività svolte e della mostra con la partecipazione del sindaco, Roberto Peria, dell’assessore alla Cultura, Marino Garfagnoli, del Comune di Portoferraio, dell’arch. Vittoria Capresi, di Angela Aschauer del gruppo di studio.
Sia l’iniziativa della mattina che quella del pomeriggio sono aperte al pubblico.
“Il presidente della Camera Gianfranco Fini, evidentemente storico di livello e prestigio difficilmente discutibili, anche suffragato dall·altro conclamato e indiscusso leader dei progressisti italiani Walter Veltroni, ora bacchetta ed insegna anche alla Chiesa. Non é che dopo Totò e Peppino che cercavano "la malafemmina" anche loro si chiedono: "Per andare dove dobbiamo andare, dove dobbiamo andare?". Un sommesso suggerimento mi permetto di darlo: se prima potevano incorrere in qualche invito ad andare a quel paese, ora rischiano quello per l·inferno”. Così Luca Romagnoli, eurodeputato e segretario nazionale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, commenta le parole di Fini sulle leggi razziali e la presunta responsabilità della Chiesa nei fatti del ’38.
Bruxelles, 17 dicembre 2008
I sottoscritti consiglieri comunali interrogano il Sig. Sindaco per conoscere quali iniziative intenda assumere l’Amministrazione Comunale al fine di contrastare il continuo peggioramento del servizio postale a Portoferraio. Come è noto le Poste Italiane, in tempi recenti, hanno deciso di procedere alla chiusura di tre uffici esistenti nel Centro Storico, in Via Carducci e in loc. Carpani, accorpando tutti gli sportelli nella nuova sede di Via Manganaro. La promessa, fin dall’inizio poco credibile, delle Poste Italiane era che dall’accentramento del servizio sarebbe derivato un miglioramento dello stesso. Dato per scontato che alcuni problemi si sarebbero potuti verificare nel primo periodo abbiamo atteso un congruo periodo temporale per verificare la situazione. Risultato della verifica è che Poste Italiane, che in teoria dovrebbero gestire un servizio pubblico, in realtà sta dando vita a Portoferraio ad un vero e proprio disservizio. A qualsiasi ora del giorno l’ufficio postale è stracolmo di persone in attesa a causa del numero eccessivamente ridotto di sportelli aperti. L’attesa, che raggiunge punte di un ora e mezza circa nel mattino, è calcolabile mediamente in almeno 40 minuti, un tempo davvero insostenibile per chi si reca alla posta per lavoro o per gli anziani che devono ritirare la pensione e, comunque, indecoroso per un paese che vorrebbe definirsi moderno e civile. Numerose sono le lamentele dei cittadini spesso esasperati dalle lunghissime attese. L’Amministrazione Comunale di Portoferraio non ha certo brillato per iniziativa a riguardo. In un primo momento ha agevolato inopportunamente l’accorpamento del servizio e, successivamente, pare essersi disinteressata del problema. Si chiede pertanto che il Comune voglia assumere una forte iniziativa presso il gestore del servizio affinché ripristini un livello dello stesso almeno prossimo alla decenza.
Si chiede che la presente interpellanza sia iscritta all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.