unnera più corretto scrive … tra le 6.30 e le 7?
unnera più corretto scrive … tra le 6.30 e le 7?
da
un risparmiatore
pubblicato il 2 Marzo 2009
alle
21:15
Quello nuovo sembra che sia piu' capace .
Il Dow Jones sotto 7000 non e' male come primo mese da Presidente.
Speriamo che lo fermino, prima che sia troppo tardi.
da
x LUPERINI
pubblicato il 2 Marzo 2009
alle
20:54
Ma i Partiti del PdL non l'hai fregati, perchè a quanto ne sò tutti ti hanno cacciato in quanto non gradito.
La gente dovrebbe seguire i tuoi consigli? Tu che fai la politica con la carta bollata. Vergognati e vattene in pensione perchè hai già fatto abbastanza………E non è finita qui. Peppe Sbucheri.
da
C.P.
pubblicato il 2 Marzo 2009
alle
20:27
RISPOSTA A 'per C.P. Nord Italia'
Messaggio 4356 del 02.03.2009, 12:34
Provenienza: Isola d'Elba Centro Italia
(…)Servizio mediocre (anche se non da tutti) era inteso in senso lato a proposito del modo di fare turismo all'elba, e non riferito al servizio di trasporto. Figuriamoci se non ritengo ancor peggio la moby!Sono ancora più venali!
da
smobi litazione
pubblicato il 2 Marzo 2009
alle
19:46
Visto che si perde il lavoro che si salvi almeno la faccia.
da
Carlo Dotto
pubblicato il 2 Marzo 2009
alle
19:33
E va, con rispetto parlando, in culo a noi e a chi siamo.
da
redazione
pubblicato il 2 Marzo 2009
alle
18:16
TRASFERIMENTO A LIVORNO ANCHE PER 10 DIPENDENTI FRA I QUALI ELBANI [/COLOR] [/SIZE]
Moby smobilita dall'Elba? Quello che pare un semplice gioco di parole, è invece una spada di Damocle ricorrente che da un anno a questa parte pende sia sui trasporti marittimi locali che sul futuro dei dipendenti elbani della compagnia della Balena Blu. La notizia di oggi è quella di un trasferimento – che sarebbe già stato calendarizzato per il prossimo 6 aprile – riguardante la direzione tecnica e operativa di Moby, che verrebbe spostata a Livorno. Si tratta di due sezioni strategiche dell’organigramma della compagnia, nelle quali sono impiegate 10 persone, fra cui alcune elbane, tutte costrette a trasferirsi nella città labronica.
L’annuncio del trasferimento segue, a poco più di un anno di distanza, quello del dicembre 2007, quando Moby rese nota la propria volontà di spostare tutti gli uffici della storica sede di Portoferraio a Genova. Allora si parlò ufficialmente di un “programma di adeguamento dell'assetto organizzativo. concentrando su Milano e su Genova tutti gli uffici direttivi”, e subito dopo della volontà di tagliare le corse invernali della linea Piombino – Portoferraio , in costante perdita , e concentrarsi solo su quelle estive. Moby si disse comunque anche delusa da un “territorio che è stato lasciato ad un preoccupante stato degrado turistico e delle infrastrutture”. A quel trasferimento sarebbero stati interessati 86 lavoratori, la maggior parte dei quali residenti all’Elba. Ci fu grande rumore nell’opinione pubblica, fino ad arrivare in uno sciopero nel gennaio 2008 , proclamato dai lavoratori Moby “non contro la società ma per protestare contro le tiepide reazioni, più di forma che di sostanza, delle istituzioni elbane”.
Le istituzioni reagirono compatte, tanto che esattamente un anno fa, il 2 marzo 2008, Moby , nel corso di un consiglio comunale a Portoferraio, annunciò di rivedere la sua decisione di trasferirsi a Milano, e abbandonare il proposito di limitarsi alle sole corse invernali.
“Restiamo se l’Elba riparte”, disse in quella occasione l’amministratore delegato di Moby spa Luigi Parente, chiedendo “un progetto di sviluppo serio dell’Elba, e una strategia per la destagionalizzazione, con un'assunzione di responsabilità da parte degli altri attori del sistema Elba”
Oggi Moby motiva la propria decisione con il potenziamento dei collegamenti sulla tratta Livorno-Bastia-Livorno. “«Una scelta conseguente agli ottimi risultati del 2008 – dice la compagnia della Balena Blu – dettata dalla crescente domanda di collegamenti verso la Corsica che già emerge dalle prenotazioni dei primi mesi 2009”.
lunedì 2 marzo 2009 – 18.57
da
stefano
pubblicato il 2 Marzo 2009
alle
17:20
da
ATLETICA ISOLA D'ELBA
pubblicato il 2 Marzo 2009
alle
16:48
Il tempo non è stato clemente con tutti questi atleti, raffiche di vento miste a pioggia hanno imperversato da metà percorso in poi, accompagnando i ns atleti fino all’albergo, per questo motivo i risultati ottenuti acquistano maggior valore.
Ecco gli atleti elbani al via: Attilio Adriani, Fabrizio Bacci, Alessandro Ballini, Ietje Bangma, Luigi Benassi, Elisabetta Bollani, Marcello Bonistalli, Massimo Diversi, Rosella Fascetti, Claudio Ferrari, Fulvio Fusai, Alessandro Galizzi, Elisa Guerrieri, Angela Lenzi, Sara Luperini, Renzo Mazzarri, Roberta Mazzei, Claudia Mazzoli, Riccardo Molteni, Fabrizio Pagliaricci, Fabrizio Pierulivo, Franco Pacini, Alessandro Romano, Stefano Santinelli, Luigi Sardi, Giovanni Teglia ed Emanuele Vozza.
Per una volta vorrei mettere da parte i tempi ed invece soffermarmi sul numero dei ns partecipanti che è veramente altissimo se si considera che altri atleti, per vari problemi, sono rimasti a casa. Un ricordo speciale va all’amico Riccardo Molteni che dopo un lungo periodo di riposo forzato, torna alle gare accompagnato da Renzo Mazzarri e questo, penso sia la cosa più positiva di una giornata trascorsa in compagnia di amici.
Ovviamente faccio i complimenti a tutti coloro che con il massimo impegno hanno ottenuto dei bellissimi risultati e , posso garantire che ce ne sono diversi.
[COLOR=darkblue]Mauro Mitrano [/COLOR]
da
Gluigi
pubblicato il 2 Marzo 2009
alle
16:43
La mia pur plebea galateria non mi permette di ribattere.
Essere preferito al colto meneghino Paolo rappresenta una cocente sconfitta al mio virile e romanissimo orgoglio che tuttavia non vale un duello all'arma bianca.
E il sol pensiero delle Sue mani ha reso comunque piacevole questo nostro scontro dialettico sull'italica lingua.
Gluigi
da
Giovanni consolati!
pubblicato il 2 Marzo 2009
alle
16:17
Yuri scrive in un'unica parola "massmedia" mentre la Marchesa apostrofa la parola "cos'ì".
Gianluigi se la cava meglio ricorrendo al copia e incolla e dando un contributo decisivo alla comprensione del come, se e quando pronunciare diversamente "media".
La parola "media" è oggi contenuta in 2 famosi marchi di aziende a tutti note: Mediaworld e Mediaset, curiosamente vengono pronunciate in modo differente. La seconda sempre con la "e", la prima è pronunciata più spesso con la "i".
Non c'è una regola scritta, anche se procedendo per logica in italiano "mass media" è locuzione tradotta con "mezzi di comunicazione di massa, quindi la pronuncia, essendo locuzione anglosassone dovrebbe comunque essere sempre "midia".
La pronuncia latina sembra essere una sciovinistica difesa della lingua.
Parlando genericamente si indicano i "media" (media), ma quando la parola è un composto Media Planner o Mass Media dovrebbe valere sempre la pronuncia anglosassone.
Stiamo parlando di lana caprina…
Un'ultima annotazione, non scrivete "medias" al plurale in quanto "media" è già plurale di "medium" e gli inglesi usano il singolare Mass Medium, intendendo un solo mezzo di comunicazione. La scelta della parola medium e del suo plurale fatta dagli anglosassoni è avvenuta perchè in inglese non esiste analoga parola che significasse allo stesso tempo "strumento" e "essere collegamento".
da
San Giovanni
pubblicato il 2 Marzo 2009
alle
16:01
«Già — dice — io che da giovane ho fatto il carabiniere mi sono ritrovato i carabinieri che all'alba venivano a suonare alla porta per controllare che fossi in casa. Sensazione orribile. Una volta ho tardato ad aprire perché stavo mettendo le scarpine alla mia bimba più piccola, ha tre anni, e mi hanno detto di non fare il furbo. No, non è stato facile…». Con la matematica e le immagini lo «scienziato di Seregno», come lo chiamano adesso i vicini di casa che fino a un mese fa non sapevano neppure chi fosse e che lavoro facesse, Stefano Arrighetti ha iniziato a giocare dai tempi del liceo scientifico. Poi è arrivata la gavetta in Finmeccanica e da lì, via via, i colpi di genio. L'invenzione del telepass ai caselli delle autostrade, il controllo ingressi nelle ztl, le zone a traffico limitato e, infine, il T-Red.
«Ci ho pensato in una notte — racconta con una punta d'orgoglio — ma del resto il T-red è solo una macchina fotografica. Semplice no?». Mica tanto, ma per uno che a 45 anni ha appena vinto una gara mondiale a Singapore per aver creato un macchinario quasi minuscolo che riesce a leggere tutte le targhe delle auto che scorrono veloci a migliaia su una strada a quattro corsie, semplice deve esserlo per forza… Gli automobilisti non lo amano, troppe multe a causa del suo T- Red. Ma chi sono i veri nemici di questo scienziato con la passione del trekking e del nuoto? Qui l'orgoglio diventa cipiglio, il tono di voce s'abbassa. «Nelle università — spiega — non mi amano, e poi diciamolo chiaro… io e la mia società, la Kria di Desio, non siamo ben visti da certi colossi del settore».
Parla come se dietro al suo arresto si nascondesse una strana regia, ma lo «scienziato di Seregno » scuote la testa sotto i capelli ordinati e taglia corto. «Non dico di più… Verrà il tempo ». Il T-Red, giura, non l'ha fatto ricco. Dovrà lavorare ancora prima di ritirarsi e recuperare il tempo rubato alla famiglia. Le conoscenze scientifiche, ci tiene a dire, sono al servizio della sicurezza. «Questo, — ripete— devono capire gli automobilisti. Il T-Red non è pensato per dare multe, è stato ideato per educare autisti indisciplinati che bruciando il rosso possono anche uccidere altre persone. Certo, il T-Red va usato correttamente, ma io l'ho solo inventato, non lo installo… Se poi qualcuno nella filiera che porta il T-Red sul semaforo sbaglia a gestirlo, io non ho colpe».
Col rosso, gli piace precisare, lui non è mai passato. «Davanti a un semaforo verde rallento comunque, e se arriva il giallo mi fermo. E quelli dietro lasci pure che suonino…». Mulina le lunghe braccia nel-l'aria, Stefano Arrighetti, finalmente di nuovo libero di tornare al banco delle idee. E ringrazia i due professori del Politecnico di Milano, i consulenti scelti dai giudici di Venezia. «I professori Umberto Spagnolini e Giorgio Padovini hanno ristabilito la verità… — dice — e con essa l'ingiustizia assoluta del mio arresto».
Poi rivela l'ultimo colpo di genio, il T-Red Speed. «Direi l'ultima generazione degli autovelox — butta lì come fare due più due — una macchina infallibile che misura la velocità e te lo dimostra non con raggi laser, che possono essere tarati male o direzionati peggio, ma con immagini ». Nella sua testa il T-Red e lo Speed, il fratello maggiore già in servizio in Valle d'Aosta, sono una brutta notizia soltanto per chi strapazza il codice della strada. «Le mie creature — giura — sono socialmente utili, fanno sicurezza». Uno perfetto, l'ingegnere Arrighetti. Poi scopri che col rosso non sarà mai passato però ha preso due multe dall'autovelox, l'ultima sull'A1 mentre correva a 200 all'ora verso Roma, al Ministero dei Trasporti. E scopri che da scienziato ha un sogno nel cassetto, dare la vista a chi non ce l'ha attraverso un macchina che ha già in mente di fare. Insomma, debolezze e speranze. Come ognuno di noi."
Questo è l'articolo del Corriere Della Sera.
Sembra che tutte le accuse su questi famigeratit.red stanno cadendo.
Allora Io mi domando: Cosa diranno ora tutti qelli che avevano inveito contro i Comuni che li avevano installati?Cosa diranno coloro che dicevano "Ve l'avevamo detto…."
Una cosa è certa ai semafori con queste macchinette il rosso veniva puntualmente rispettato, ora un pò meno, vedi San Giovanni in particolare.
Ci siamo sempre lamentati della pericolosità di certi incroci e quando sono state messe le famigerate macchinette siamo insorti tutti.
Purtroppo siamo fatti male da una parte ci sdegnamo di fronte ai paurosi incidenti stradali che ogni anno fanno centinaia di morti, dall'altra però inveiamo quando ci arriva la multa perchè siamo passati con il rosso.
Io penso che queste macchinette erano un bel deterrente!!!!!
da
Campese
pubblicato il 2 Marzo 2009
alle
15:35
Caro Lino, prima ti chiami fuori da questo guazzabuglio di soggetti è meglio è , soprattutto per te e per l'immagine che stai diffondendo del tuo partito.
Non ti sei ancora reso conto che vieni strumentalizzato dal vecchio e inossidabile trio??
Forza Pasqualino mostra di avere i …….i, molla questi finchè sei in tempo.
Un amico sincero.
Ps uso l'anonimato x un problema personale ma ti assicuro che appena ti incontro ti parlo "VIS A VIS".
AMMETTERE L'ERRORE A VOLTE E' SINTOMO DI GRANDE UMILTA' E MATURITA'. BISOGNA AVERE E DIMOSTRARE FORZA E CORAGGIO di "cambiare".
Ciao e rifletti.
da
DICO Informa
pubblicato il 2 Marzo 2009
alle
15:21
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da
MASSMEDIA
pubblicato il 2 Marzo 2009
alle
13:40
da
MARCHESA
pubblicato il 2 Marzo 2009
alle
13:03
Mi spiace, ma preferisco il post di Paolo,(quello sotto ), che il tuo, leggilo bene. Certo che scrivere "midia" è sbagliato, ma anche pronunciarlo cos'ì non va bene, ha ragione Paolo…mio caro e grazie per il baciamano 😀
da
Paolo
pubblicato il 2 Marzo 2009
alle
12:32
con la quarta cena del Centenario di ieri sera abbiamo concluso la nostra stagione invernale.
La risposta dei nostri clienti e amici è stata come al solito molto positiva.
Come ogni anno desidero ringraziarti per lo spazio che ormai da tempo ci riservi sul tuo blog.
Come espresso più volte la tua gentilezza e la nostra passione fanno si che possiamo continuare
ad essere presenti anche durante l’inverno e, nel nostro piccolo, dare un po’ di vita a Capoliveri.
Grazie a te, a chi ci segue e apprezza. Paolo.
da
Avanti
pubblicato il 2 Marzo 2009
alle
12:08
Un portavoce di alleanza nazionale ma ex "tifoso" del pds fà passare la voglia di votare a destra..soprattutto quando scrive certe cose…
Candidature scelte a cuor leggero che dividono lo schieramento e che fanno ricordare che "divide et impera" è una frase molto attuale in alcuni comuni in ballo il prossimo 6-7 giugno.
La regole sui comuni sotto i 15 mila abita valgono a intermittenza: per il simbolo no, per le ingerenze continentali si!
Vedremo a giugno se queste strategie pagano…nel frattempo anche io spero che l'arrivo della Pdl ci faccia dimenticare certe figure e sperare in risultati positivi
nei nostri comuni.
da
per C.P. Nord Italia
pubblicato il 2 Marzo 2009
alle
11:34
il solito servizio mediocre che viene fornito (anche se non da tutti)
In riferimento a quanto da Lei detto La informo che un mio cliente di Milano , si e' lamentato dei prezzi della Moby Lines ( 200,00 euro andata e ritorno a giugno ) e ha notato anche degli aumenti sull'offerta auto 1 euro , quando e' disponibile , meno male che il petrolio e' diminuito e la Moby ha tolto il supplemento carburante .
Isola d'Elba
Centro Italia
da
Gianluigi
pubblicato il 2 Marzo 2009
alle
11:25
effettivamente scrivere "Midia" anziché Media è errore non indifferente. Anche se l'ignoranza a volte si nota più nei contenuti che nella forma e purtroppo non ha colori politici.
Non amo entrare nella querelle degli errori in questi sito, non mi è mai piaciuto. Penso che sia diritto di tutti esprimere ciò che pensano, senza necessariamente essere Accademici della Crusca. Ed i politici che non sanno scrivere sono abbastanza furbi da far scrivere le loro (poche) idee agli altri (gli esempi sono ormai a tutti noti).
Ma siccome Lei ha censurato il censore (che aveva ragione) mi permetta a farLe notare che la sua colta dissertazione sul termine Media è a sua volta errata.
L'educazione letteraria della figlia del nostro amico è in buone mani, la sua un po' meno.
Segue un volgarissimo "copia/incolla" che conferma quanto detto.
Il termine arriva in italiano, sì, dal latino, ma attraverso la mediazione di altre lingue. La pronuncia “all’inglese” è quindi più aderente alla lingua dalla quale i termini, con questi particolari significati, provengono in italiano (consideriamo infatti che, come derivazione diretta dal latino, in italiano abbiamo i termini mezzo-mezzi [da medium]; d’altro canto, la matrice latina di entrambe le espressioni è innegabile. Nessuna delle due pronunce, quindi, è definibile errata .
In conclusione, l'importante, forse, è essere coerenti: utilizzare o un tipo o l’altro di pronuncia per entrambi i termini, o anche scegliere quella più adatta al contesto (o a chi ci si rivolge), rimanendo sempre consapevoli della storia che tali termini hanno avuto.
Con deferenza, Signora Marchesa, Le bacio e mani
Gianluigi
