Molte aziende stanno puntando sul biologico o sul riciclaggio per continuare a produrre e vendere i propri prodotti.
I primi 2 enormi risultati sono avvenuti in 2 ambiti economici vastissimii: mercato dell'auto e mercato degli immobili. Le auto e la case cominciano a essere valutate e apprezzate di più se costruite secondo i dettami del riciclaggio e dei minori consumi.
Ristoranti, catene distributive e industrie alimentari puntano sui prodotti biologici e sui prodotti tipici regionali e nazionali.
Ecco, produrre o consumare meglio è la soluzione che tanti stanno percorrendo. Non sappiamo se sia giusta o sbagliata, l'unica cosa che sappiamo è che è l'attuale orientamento del consumatore, condizionato da articoli di giornali, speciali televisivi, pubblicità e passaparola.
Speriamo che anche all'Elba si cominci davvero a fare case in bioarchitettura, opure che nei bar e ristoranti siano offerti più prodotti locali (miele, vino, olio, limoncelli ecc…), più mezzi pubblici che inquinino meno, piste ciclabili dove possibile ecc…
All'Elba le parole "ecologia" e sviluppo sostenibile talvolta danno un po' fastidio, vengono spesso confuse con il Parco o con le ideoligie di sinistra, ma paradossalmente il primo Parco nazionale nacque a metà dell'800 negli USA, il paese più consumista del mondo.
La Green Economy è il sistema che molte aziende hanno scelto per uscire dalla crisi.
Noi all'Elba che faremo?
Se avete un ristorante o un bar cominciate dalla scelta di alcuni prodotti locali. Otterremo un doppio effetto, sostenere le produzioni locali e offrire al mercato, già orientato a questa scelta, i prodotti del territorio.
Se siete clienti, sostenete le nostre produzioni, chiedete l'olio e ordinate il vino locale.
Paolo Franceschetti
