Oggi, curioso e interessante (almeno per me) numero di Elbareport.
Si comincia con una vignetta (??) di CUSH: addirittura "didattica", e riservata ai "neofiti della biodiversità"!
Trattasi di sagome animali (bruttine, invero: il "trofeo di caccia" di testa d'elefante fa veramente caà..), accompagnate da letterina indicante l'iniziale. Animali esotici, poco adatti alla didattica nostrana, perdipiù "siglati" in inglese. Orbene: se cane, vacca e porco rientrano nella prassi di terza elementare, se l'acca dell'ippopotamo e la K di kangaroo sono facilmente intuibili, sarei davvero curioso di sapere quanti "neofiti" non anglofoni hanno correttamente classificato le lettere A, J, Y e Q. A cominciare da Sergio stesso… (non sapendo chi sia Cush.. 🙂 ecchecazz.. metti sia Desmond Morris o Danilo Mainardi in incognito..).
L'Oritteropo è inconfondibile, e se guardate spesso Sky sul 405, l'avrete riconosciuto. Ma sapere che in inglese, come in altre lingue, si chiama col nome
afrikaans di Aardwark non è da tutti.. Allo Yak ci si può arrivare, se non altro per l'invariabilità del nome: il peloso bovino si gira sia che lo chiamiate in italiano sia che lo facciate in inglese. Oddio, magari in inglese americano diventa iiieekk… :gren:
Più complesso è individuare il Jackal. Oggiù, noi padani insulari potremmo anche arrivarci… Sciacallo – Sciacàll – Scécall – Cecàll – Gecàll…. via, ci siamo.
E la Quaglia? L'italiano aiuta: gli animali con la Q non è che abbondino nemmeno dalle nostre parti. Per un americano, però, è forse più facile: quel bel ciuffo mascolino indica presumibilmente la Quaglia della California, uccello simbolo di quello Stato.
Visto che dobbiamo fare didattica, aggiungiamo che l'Alce, nella lingua di Albione, è Moose se stà in America, ed Elk se vagabonda in Europa. Tanto che in America, l'Elk è un grosso cervo, il Wapiti. Insomma, se alla prossima vignetta di Cush trovate il disegnino di un cervo alla E e non alla D del, peraltro generico, Deer, sapete di che si tratta.
Resta invece un mistero (buffo) trovare l'inconfodibile sagoma di un pesce spada alla X. Ma non dovrebbe starsene alla S di Swordfish? Boh… questi "Maestri" della biodiversità so' strani…. si vede gli garbava di più il nome scientifico, Xiphias gladius.
Infine, l'Unicorno. Niente di strano: secondo il principio delle Foche monache di Montecristo, niente di meglio, per tutelare la biodiversità, che chiudere alla fruizione l'intero arco Alpino… per tutelare gli ultimi unicorni rimasti…. 😎
PS: avevo detto che le cose interessanti e curiose erano più di una. Ma poi ho pensato che questo pezzo era sufficiente, per oggi. Se il Signor Cimino volesse farsi un'idea di dove stiano, almeno presumibilmente, i boccaloni, troverà presto un sunto sull'Altroparco. Anche perché, se aspetta che i "giornalisti" facciano il loro mestiere, e cioé "si informino e poi informino", può "STAR FRESCO". Come quel bagnino senza cappotto, o quell'altro simpatico ghiozzo capoliverese che vive nella sua galassia fatta di monologhi e monopensieri monotematici e monotoni. L'obiettività, il confronto e il rispetto per le idee altrui, ancorpiù se documentate, sono roba da filosofi d'altri tempi. 😎