l'unico modo per far capire al signor Onorato che l'elba è una risorsa ,non bisogna solo spellarla!!
p.s. nemmeno le magliettine mascalzone latino compro!!
Praticamente dopo agosto ci si avvicinava all'autunno e quindi del costume da bagno, non c'era bisogno…diceva Osmide…..
🙂
Ciao, buon ferragosto.
[COLOR=darkred]“ il Parco desidera coinvolgere i cittadini, perché non partecipano ?” [/COLOR]
Mi auguro che la nuova Comunità del Parco sia presto operativa e che segni un autentico cambiamento di rotta nella gestione del nostro territorio.
Non sarà facile costruire un dialogo, ne con i nostri ambientalisti più accesi, ne con i residui sostenitori della “sottocultura del mattone”, ma sarà necessario rispettare tutti i punti di vista ,senza però scordarsi che questi due estremi rappresentano ormai delle minoranze a cui va democraticamente tolto il potere decisionale.
La cosa che stupisce delle ultime cementificazioni elbane è che non si è trattato di progetti qualificanti o necessari per dare benefici a lungo termine a tutta l’isola , e anche alcuni aspetti del nuovo Water Front “ferraiese” mi sembrano meritevoli di maggiori riflessioni.
Medesima situazione per il tipo di tutela , miope e inefficace, portata avanti in questi anni da chi si è occupato di Ambiente.
Infatti ha ragione chi sostiene l’importanza dei Parchi e l’appoggio dei governi europei a questi Istituti, ma se questo è vero , e lo è, dovrebbe anche domandarsi come mai il PNAT puzza ormai di cadavere da tutte le parti: all’Elba, al Giglio come a Capraia.
La risposta è semplice: nessun Parco , in particolare su un isola, può sopravvivere senza l’appoggio e il coinvolgimento dei cittadini residenti ( Corsica docet ) .
E qualcuno dice: “ il Parco desidera coinvolgere i cittadini, perché non partecipano ?”
Ma anche in questo caso la risposta è chiara: non si può venire in casa nostra , imporci un Parcop con la forza, nominare Presidenti e funzionari , obbligarci a regole senza senso , contrarie alle nostre tradizioni e, una volta che tutto è fatto e deciso ,dirci che dobbiamo “partecipare”.
Noi non vogliamo partecipare , noi vogliamo difendere la nostra terra , amarla , pulirla, gestirla in prima persona ,senza dittatori che vengono da fuori pensando di insegnarci come si fa.
Il Parco ha ancora qualche speranza di sopravvivere, ma deve cambiare regole e adattarsi alle tradizioni e alle esigenze di chi ama, conosce e vive questi luoghi da sempre.
Il Parco nell’Arcipelago Toscano potrà chiamarsi Nazionale , Europeo o Mondiale ma il concetto non cambia: se non sarà governato e rispettato da chi ci abita , è destinato a fallire.
Oggi è urgente istituire delle serie regole di tutela a Mare , il problema è che se lasceremo la gestione dell’AMP a Tozzi e soci, questi faranno dei danni all’Uomo e alla Natura ancora più gravi di quelli che hanno già fatto a terra.
Personalmente sono per un drastico cambio di direzione, sia sulle regole a Terra dove a mio avviso vanno riaperte alla caccia e alla gestione dell’ uomo grosse parti di territorio, sia sulle regole a Mare , dove bisogna fare i depuratori , fermare la strage fatta da alcune tecniche di pesca professionale e dove è urgente valorizzare Pianosa e Montecristo come zone di tutela assoluta ma aperte al turismo.
All’Elba la piccola pesca professionale residente , ben regolata , può tornare a essere un mestiere armonico e redditizio, mentre la pesca sportiva va incentivata e controllata.
La caccia e la pesca, con educazione e responsabilità, possono diventare eccellenti strumenti di gestione , creando ricchezza, coesione e benessere .
E non vorrei mai più sentir parlare di divieti alla balneazione, al diving o al diporto !!!
Non scordiamoci che la cosa più importante per ogni Area Veramente Protetta è il CONTROLLO, e solo dove c’è la presenza e il coinvolgimento dei cittadini residenti, questo si crea in modo spontaneo.
Dove invece c’è abbandono e divieto, si crea spazio per il bracconaggio e l’incuria.
[COLOR=darkblue]Marco Mantovani [/COLOR]
Aumentano i biglietti traghetto …..il silenzio delle istituzioni……i paraocchi degli ambientalisti….forse anche questo fà parte delle grandi “[COLOR=darkblue]occasioni del dopoguerra [/COLOR] ?”
Vecchia volumetria [COLOR=darkred]7800 [/COLOR] metri cubi
Nuova volumetria [COLOR=darkred]31500 [/COLOR] metri cubi
KIERKEGAARD Filosofo danese del XIX° secolo e considerato il padre dell’esistenzialismo diceva:
[COLOR=darkblue]La nave ormai è in mano al cuoco di bordo…ciò che trasmette il megafono del Capitano non è più la rotta da seguire, ma quello che ci sarà da mangiare domani [/COLOR] ! 🙁
Spesso le parole del nostro gergo, anche se non lo sembrano perché in disuso, appartengono alla lingua italiana.
Saluti
Se questo non è un disservizio.
Comunque il livello della mia inc@@@@tura supera il limite, chissà se da livorno lo vedono :bad:
Il significato " Agosto calaverno" è quello che ha scritto anche Ornella.
Ma si diceva così, anche perchè a quei tempi, almeno a Capoliveri, dopo il 15 agosto non si andava più al mare, non è come adesso che se il tempo regge si sfrutta tutto settembre.
Infatti si diceva anche (a quei tempi ):
" Chi fa il bagno di settembre nella bara si distende", proprio per il fatto che dopo agosto niente bagni in mare.
Ciao a tutti e buon Ferragosto. 🙂
Se ti posso aiutare a tenere il conto, una paranza strascicava alle 5 del pomeriggio di ieri a 10 metri dalla triglia!
Altre 2 si vedevano al largo.
A parte il fondale…..sai quanti diportisti so passati?
Saluti
Al di la del fatto che un NO al Water Front detto da un signore di Capoliveri, ha poco valore, in quanto Capoliveri stesso può essere annoverato tra gli scempi elencati dal sig. Contin, nel post che Lei consiglia, ma la cosa peggiore, é condividere un pensiero stalinista nel 2009. Il turismo di qualità, é quello, per usare parole povere, fatto di nomi eccellenti, che da soli richiamano molta gente e soprattutto quello che spende in periodi di crisi come questo.
Poi si può discutere del come deve essre fatto, non di farlo.
Saluti
[COLOR=darkblue]Ass.Consumatori
Corsa al rimborso dell'Iva indebitamente pagata sulla Tariffa di igiene ambientale (Tia), erede della Tarsu. Dopo la recente sentenza (n. 238 del 24 luglio 2009) con la quale la Corte costituzionale ha riconosciuto natura tributaria alla Tia, dichiarandone in modo esplicito l'esclusione dal campo di applicazione dell'Iva, l'Aduc mette in allerta i consumatori sul possibile rischio di un «colpo di mano» del legislatore, finalizzato a vanificare le aspettative di rimborso [/COLOR]