Come tradizione ritorna puntuale
"L’ARMATA DI FRANCESCHIELLO”
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/france.JPG[/IMGSX] Proprio stamani al bar qualcuno ha paragonato la scesa in campo di tanti personaggi in corsa per le prossime amministrative, a "l'esercito di Franceschiello»: interpretando un modo di dire napoletano per indicare una compagine composta da nuovi e vecchi combattenti arruolati come , figliuol prodighi, barbari fuoriusciti, ognuno con il proprio bagaglio di personali verità, , sfiducie, sondaggi, sponsorizzazioni e calci in culo.
Ma l’hai visti – prosegue l’amico – tutti in fila con gli occhi rivolti all’ambito traguardo , cercando consensi come nuovi condottieri dei tre paesi isolai in corsa : condottieri tanto carismatici quanto vanitosi, con il loro comico barcamenarsi tra autocelebrazioni, autodifese di questo o quello amico dichiarazioi rilasciata pubblicamente che risultano se non comiche almeno pateticamente simpatiche.
Insomma da tanto silenzio all’exploit dove ognuno sorridendo e promettendo cerca di fregare l'altro, magari alludendo all’ex in carica ( stò con te finchè sei in sella al “ronzinante” destriero, io invece mi candido per rompere i coglioni a l’altra lista ) insomma siamo alle solite manfrine di ogni tornata elettorale basta ascoltarli, tutti parlano una lingua irresistibile, insieme aulica e bassa, fatta di sottintesi, che ricordano alcune parlate che si sentono nelle tresche del «Grande Fratello».
Insomma: è la rappresentazione a tinte fosche e parodistiche di una certa e consolidata realtà politica improvvisata tradizionalmente fatta di : manie di protagonismo esasperati egoismi primordiali, schieramenti accidentali, culture politiche dissolte, grandi fughe e possibili ritorni.
Una truppa di militanti con le solite vecchie glorie ancora intente ad esternare il solito rosario ,mentre i cittadini si domandano perplessi: ma questi, se vengono eletti , o se perdono, come faranno poi a governare, o a fare l'opposizione?
E mentre la risposta soffia nel vento di instabili equilibri politici, tra intrallazzi, riunioni e cene segrete, tra zelanti trombettieri di corte e improvvisate crocerossine , cercano di piazzare cerotti in ogni dove , mentre nell’aere isolana par di sentire la voce di un improvvisato Pasquino che recita:
Ciò l’impressione che da st’avventura
arriverà n’antra grossa fregatura
perché anche se cambi er generale
la truppa invece resta tale e quale:
n’esercito ch’è spiccicato a quello
che fu der re Borbone Franceschiello.